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TEOLOGIA DELLA STORIA LEZIONE 5 HEGEL

HEGEL (1770-1831)

Dialettica hegeliana del padrone e del servo

1. esempio del movimento dialettico insito alla coscienza in chiave storico-sociale: storia dello
spirito umano

2. fra due coscienze in lotta prevale quella che sa sfidare la morte e attraverso questa vittoria
impone se stessa come il valore dellaltro, acquistando cos coscienza di s
2.1. il signore colui che rischia la propria vita pur di affermare la propria indipendenza,
di accedere alla propria auto-coscienza
2.2. il servo colui che, pur di aver salva la vita, preferisce la perdita della propria libert
accetta di vedere il suo vero io nellaltro.

3. ma la dialettica non si ferma qui perch


3.1. il signore, non riconoscendo il servo realmente come persona, priva se stesso del
riconoscimento dellaltro che condizione per la presa di coscienza di s stesso
3.2. il servo invece accede allautocoscienza attraverso la relazione alle cose permessa dal
suo lavoro
3.3. la cosa inizialmente ci attraverso la quale il servo dominato: il signore non
riconosce il servo e consuma semplicemente la cosa
i. ma in questo modo il signore diventa dipendente dalla cosa e indirettamente
dal servo
ii. il servo invece ha un rapporto attivo, creativo rispetto alla cosa: la produce, la
trasforma mediante il proprio lavoro
3.4. questa mediazione produttiva risulta in una presa di coscienza della propria
singolarit e quindi della propria indipendenza (il servo non ha pi paura della
morte) che conduce ad un capovolgimento della situazione.

4. Riflessioni
4.1. lemergere della borghesia cittadina alla fine del medioevo e la fine del sistema
feudale illustra bene questo processo

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La fenomenologia dello Spirito (1807)

"La fenomenologia dello spirito la storia romanzata della coscienza che via via si
riconosce come spirito". (Phnomenologie des Geistes, 1807)
Ci che razionale reale; e ci che reale razionale. (Grundlinien der
philosophie des Rechts, 1821)

1. La realt diventa cosciente di se stessa per mezzo della riflessione filosofica dell'uomo. La
filosofia, dunque, non solo lo studio della riflessione umana, ma il processo attraverso il
quale la realt diventa cosciente di se stessa e in questo modo raggiunge la sua pienezza.

5. Linfinito esiste in e attraverso il finito.

6. La Ragione infinita o Spirito conosce se stesso in e attraverso lo spirito finito o la mente.

7. Ma non ogni tipo di pensiero della mente finita forma un momento nello sviluppo della
conoscenza di s dello Spirito o dellAssoluto.
7.1. E conoscenza di s dello Spirito solo la conoscenza umana dellAssoluto.
7.2. Non la conoscenza di una mente finita o di un gruppo di menti finite in particolare,
ma il movimento dialettico totale della filosofia nel corso dei secoli.

8. Lascesa della mente finita al livello della conoscenza assoluta (cio della conoscenza di s
dello Spirito) tracciata nella Fenomenologia dello Spirito: possibile individuare le fasi
successive dello sviluppo della coscienza, la sua genesi:
1.1. coscienza delloggetto come la cosa sensibile che si trova davanti al soggetto
(oggettivit)
1.2. coscienza di s (soggettivit)
1.3. Ragione (Vernunft) (sintesi di oggettivit e soggettivit).

6. Fase della coscienza di s (ii)

6.1. lio, attraverso il desiderio, prende coscienza di s nellatto nel quale subordina
loggetto a se stesso per soddisfarsi, appropriarselo, consumarlo.
6.2. ma la coscienza di s si risveglia propriamente solo quando prendiamo coscienza
dellaltro come un altro s
6.3. ma la prima reazione spontanea di un io confrontato con un altro io affermare la
propria esistenza cercando di annullare laltro. Una distruzione totale sarebbe per
unautodistruzione perch la coscienza ha bisogno del confronto con laltro per
esistere come tale, allora sorge la relazione maestro-schiavo
6.4. La coscienza stoica un progresso rispetto alla coscienza maestro-schiavo nella
misura in cui entrambi il maestro (Marco Aurelio) e lo schiavo (Epitteto) si rifugiano
nellinteriorit, esaltano lidea di libert e auto-sufficienza interiori, senza cambiare
la relazione concreta.
6.5. La coscienza scettica lascia sussistere solo lio, mentre tutto il resto messo in
dubbio o negato (dubito ergo sum!). Ma vi una contraddizione, perch
affermazione e negazione coesistono nello stesso atteggiamento.

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6.6. Si accede allora alla coscienza infelice: la relazione signore-servo internalizzata, la


divisione si verifica nellio stesso sotto la forma della presa di coscienza di un abisso
tra la propria mutabilit e limmutabile. La mutabilit il falso io, mentre
limmutabilit il vero io, per proiettato in Dio come perfezione assoluta, separato
dal mondo e dallio finito.

7. Fase della Ragione (iii):


7.1. sintesi delle due fasi precedenti, cio della coscienza e dellautocoscienza: il vero io
non pi concepito come un ideale dal quale lio attuale alienato, ma identificato
allio attuale, perch lio ideale o assoluto si esprime attraverso le manifestazione
finite dellio finito. Ci assume una forma religiosa e una forma filosofica
i. a livello di coscienza religiosa, la verit si esprime sotto forma di pensiero
figurativo o pittorico (Vorstellung)
ii. a livello di coscienza filosofica, di conoscenza assoluta (das absolute Wissen),
il soggetto finito consapevole del suo io come di un momento nella vita dello
Spirito universale e infinito.
7.2. in questa terza fase, a livello etico, lo Spirito sicuro di se e assume la forma di una
comunit di persone libere che incarnano la volont generale come ununit vivente
(lo Stato)
7.3. a livello religioso, lidea pittorica della divinit personale trascendente che salva
attraverso una incarnazione unica evolve nella concezione di uno Spirito assoluto

Filosofia della storia

8. Anche se lo spirito giunge alla coscienza di s e alla libert solo attraverso la mente umana,
lo storico si interessa in primo luogo alle nazioni, e prima di tutto alle loro culture sotto la
forma della moralit, dell'arte, della religione e della filosofia.

9. Nella sua storia del mondo, Hegel si interessa alle culture


9.1. del mondo orientale (compresa Cina, India, Persia, Medio Oriente, Egitto)
9.2. del mondo greco e romano
9.3. del mondo germanico.

10. Il progresso dell'auto-consapevolezza dello Spirito si manifesta soprattutto sotto la forma del
progresso della libert
10.1. Gli orientali non sapevano che l'uomo libero
10.2. il mondo greco-romano aveva acquistato una coscienza della libert, ma solo per
alcuni
10.3. solo nel mondo germanico, e principalmente grazie al cristianesimo, si era giunti alla
consapevolezza che ogni uomo libero.

11. Escatologia immanente e, in un certo senso, realizzata


11.1. Per Hegel, l'idealismo tedesco, ed in particolare il proprio sistema filosofico, il
completamento dello sviluppo storico della filosofia, cio il momento di massima
auto-consapevolezza dello Spirito
11.2. si tratta del culmine della filosofia "risultato di tutte le filosofie precedenti: nulla si
perso, tutti i principi sono stati preservati"

12. lo Stato:
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12.1. a livello sociale, il culmine della auto-manifestazione dello Spirito si traduce nella
forma dello Stato, la pi altra espressione dello "Spirito oggettivo"
12.2. nello Stato, la coscienza di s non pi solo individuale, ma diventata universale
senza per che la coscienza individuale sia annullata
12.3. uno Stato maturo per Hegel deve assicurare il livello massimo di libert personale
compatibile con i diritti della volont universale.

Critiche

13. se la storia un processo razionale e teleologico determinato dallo Spirito, pu sembrare che
tutto quello che succede sia giustificato per il fatto stesso che succeda

14. quindi vediamo the Hegel giustifica anche la guerra come una necessit razionale, come
mezzo attraverso il quale la dialettica della storia procede.

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