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1. INTRODUZIONE
Lacqua, come tutti sappiamo, una risorsa essenziale per tutte le forme di vita.
Poich il sistema che permette il ricircolo e il riciclo dellacqua (il ciclo idrologico) un ciclo chiuso le
quantit di acqua sul nostro pianeta rimangono costanti nel tempo, cambiano solo le quantit contenute in
ogni singolo pool di riserva (oceani, ghiacciai, atmosfera, acque superficiali e sotterranee che appartengono
alle tre ecosfere atmosfera, idrosfera e litosfera che permettono un ulteriore ricircolo dei nutrienti che
vengono trasportati, appunto, dallacqua).
Sfruttamento acque superficiali
Luso dellacqua superficiale pu avvenire in due modi diversi:
Senza prelievo: lacqua viene utilizzata ma rimane in posto (porti, canali e scarichi).
Con prelievo: lacqua pu essere utilizzata senza un suo consumo diretto ma solo come mezzo
(raffreddamento ed energia idroelettrica) e viene reimmessa nel luogo di prelievo oppure pu
essere consumata senza che venga riportata al luogo di prelievo (irrigazione e suo commercio).
Sempre in riferimento al prelievo dellacqua, nel 2000 la nostra societ utilizzava il 54% dellacqua di
ruscellamento ma si calcola che nel 2025 ne utilizzeremo il 70%.
Logicamente, le quantit maggiori di acqua vengono utilizzate nei paesi industrializzati ma la richiesta di
acqua va aumentando nei paesi in via di sviluppo il che comporta anche un aumento dei prezzi che fa
ridurre, a sua volta, la richiesta di acqua. Nelle nazioni industrializzate viene utilizzato l85% dellacqua
impiegata in qualche uso civile o industriale (< 1% del volume di acqua totale), sebbene solo il 12% della
popolazione mondiale viva in questi Paesi. Infatti, in questi ultimi, il consumo procapite di 270 L/die.
Un problema legato allacqua dolce la sua distribuzione, molto eterogenea. Ci dovuto soprattutto a
fattori climatici che possono causare in alcune zone della Terra fenomeni di siccit (precipitazioni < 100 mm
annui) o di inondazioni dovute allaumento di frequenza di eventi estremi e alla continua urbanizzazione.
A volte, il problema della sua distribuzione viene superato attraverso un miglioramento degli
approvvigionamenti che riescono a portare questo bene primario lontano dalla sua fonte di prelievo. Un
esempio quello di Los Angeles ma si possono citare numerosi altri studi che esprimono la volont di
effettuare dei trasferimenti di acqua a scala continentale, come la diversione di fiumi siberiani nel mare di
Aral e nel mar Caspio.
Sfruttamento acque sotterranee
Le acque sotterranee, ovvero quelle che si trovano al di sotto della zona vadosa, vengono prelevate per
essere utilizzate in qualsiasi ambito, dallagricolo al civile, passando per lindustriale. Questo tipo acqua
preferita alle altre soprattutto perch la maggior porte delle volte lutilizzo che se ne pu fare di tipo
potabile. Il grande problema di queste acque che gli acquiferi che le contengono hanno un tempo di
ricarica molto lento rispetto ai tassi di prelievo, e ci si pu ritrovare nelle stesse condizioni in cui si ritrova la
citt di Pechino ogni anno, infatti utilizza 4000 e6 tonnellate/anno di acqua ma le precipitazioni utili al
ricarico della falda sono equivalenti ad 800 e6 tonnellate/anno.
Un primo problema delle acque sotterranee il loro inquinamento che pu avvenire in due modalit
differenti:
Point source: sorgente di un inquinante focalizzata es. scarico di unindustria.
Non-point source: non avviene in un punto preciso ma riguarda tutto il bacino idrografico es.
contaminanti atmosferici, pesticidi, ecc..
2. SUBSIDENZA
Un secondo problema legato alle acque sotterranee il fenomeno di subsidenza che consiste in un
abbassamento del suolo causato da un processo di compattazione dei sedimenti che compongono
lacquifero, causato generalmente da un processo di espulsione di fluidi (estrazione di origine antropica)
degli acquiferi profondi.
Poich la tensione totale dellacquifero data dalla seguente equazione:
t = e + P
dove t la tensione totale, e la tensione efficace e P la pressione idrostatica.
Al diminuire della P causata dallestrazione dellacqua aumenter lo sforzo efficace, poich
dt = de + dP
dP = - de
dunque, avremo subsidenza perch viene a mancare la pressione dellacqua che si oppone alla tensione
efficace.
Il rapporto dato da tutti i granuli e il fluido da lo sforzo efficace.
Generalmente, la pressione di un acquifero varia in base alla profondit e si trova in equilibrio tra la retta
della pressione geostatica e la retta della pressione idrostatica.
In presenza di suoli eterogenei (sabbiosi e argillosi) avremo la retta spostata verso la geostatica.
P
H
(m)
1000
Ph = w g h
Pg = s g h
Compressibilit dellacquifero:
In base allo sforzo applicato, lacquifero in grado di rispondere deformandosi elasticamente o
plasticamente. Allaumentare dello sforzo aumenta la deformazione che inizialmente sar di tipo elastica
ma, una volta superato il limite di elasticit, entrer nel campo delle deformazioni plastiche finch non si
raggiunger il limite di plasticit, oltre il quale si avr la rottura dellacquifero.
Nel campo plastico, lo sforzo applicato genera una deformazione dei granuli. La deformazione data dalla
differenza della lunghezza del corpo tra prima e dopo lo sforzo: L/L0
In Emilia-Romagna la subsidenza si verifica in corrispondenza dei pozzi dellHERA allinterno dei quali
vengono inseriti degli assestimetri che monitorano appunto la subsidenza. Invece, per misurare la
subsidenza con dati quantitativi vengono utilizzati i SAR (Syntethic Aperture Radar) i cui dati vengono usati
anche per tracciare le isocinetiche che sono delle curve che uniscono, in rappresentazione cartografica,
tutti i punti ad uguale velocit di subsidenza.
Tra i principali problemi causati dalla subsidenza possiamo trovare danni sia strutturali che derivanti, nelle
zone costiere, da trasgressione marina con conseguente aumento dellerosione costiera. Da non
sottovalutare anche il problema dellintrusione marina nelle falde.
La compressibilit dellacquifero data da:
= (-db/b)/de oppure (db/b)/dP
dove b laltezza dellacquifero e (-db/b) la deformazione.
La compressibilit un coefficiente costante, e varia in base al tipo di materiale.
Tutto quello detto fino ad ora vale per gli acquiferi in pressione.
Aspetti dellurbanizzazione
A causa della continua nascita di centri abitati e aumento della densit popolativa in determinate aree a
scapito di altre, ha portato ad un sovrasfruttamento delle falde e ad un ulteriore importazione di acqua da
acquiferi lontani, il che comporta, soprattutto in Italia, una grande perdita di acqua lungo i tratti di
tubazioni sotterranee (si calcola una perdita di acqua pari al 50-60%). Oltre, per, allaumento della densit
popolativa di certe zone, lurbanizzazione ha causato anche una continua impermeabilizzazione dei suoli
con conseguente minore ricarica delle falde, e quindi una minore disponibilit di acqua potabile, ma anche
un aumento delle portate dei corsi dacqua superficiali che molte volte causano esondazioni.
3. INTRUSIONE SALINA
Quando siamo in zona di transizione, come pu avvenire alla foce di un fiume o semplicemente in zona
costiera, nel sottosuolo avviene un mescolamento fra acqua dolce e acqua salata.
Si viene a creare un'interfaccia dinamica fra acqua dolce di falda e acqua salata di mare che in alcuni casi
pu essere spessa anche solo un metro. Ci sono diversi parametri che dobbiamo tenere in considerazione
per caratterizzare il fenomeno: il pi importante la differenza di densit fra le due acque. infatti questa
propriet fisica che ci permette di quantificare e capire l'abbassamento della falda e la conseguente
intrusione di acqua salata.
hf
hc
hc
ovvero
sghc=fg(hc+hf)
che riarrangiata d:
shc-fhc=f hf
Quello che vogliamo calcolare noi da questa formula hc, cio la colonna d'acqua dolce che si alza rispetto
al cuneo salino:
f
hc= h f
s
equazione di Ghijben-herzberg
Questa equazione mette in relazione l'altezza dell'acqua dolce sopra e sotto il livello del mare.
Se si abbassa il livello di falda cio h f diventa pi piccolo (sia per cause naturali come un periodo di siccit
sia per cause antropiche come gli emungimenti dai pozzi), l'altezza della colonna d'acqua dolce h c
diminuisce a sua volta: questo comporta un innalzamento del cuneo salino e di conseguenza un'intrusione
di acqua salata nell'entroterra.
Considerando i valori medi di densit, ovvero 1035 kg/m 3 per l'acqua salata e 1000 kg/m3 per l'acqua
dolce, e inserendoli nella formula otteniamo:
h c=
1000
h
1035 1000 f
ovvero
h c = 28 h f
Questo ci dice che se perdiamo un metro di acqua di falda hf, la colonna d'acqua dolce hc si abbassa di 28
metri e di conseguenza il cuneo salino si alza di 28 metri.
Maggiore la densit dell'acqua e minore sar la risalita del cuneo salino: infatti un'acqua molto salata
anche molto densa e quindi il cuneo salino far fatica a sollevarsi. Se consideriamo il Mar Morto (densit
1240 kg/m3), l'abbassamento di un metro della falda provocher un innalzamento di soli 4 metri del
cuneo salino.
4. CICLO IDROLOGICO
Il ciclo idrologico quel ciclo che permette un continuo movimento dellacqua allinterno dellidrosfera
terrestre, passando dallo stato liquido a quello gassoso e ancora allo stato solido.
I motori che azionano questo ciclo sono il sole e la forza gravitazionale ma vi rientrano allinterno anche
altri fattori come levaporazione, la condensazione, il trasporto e le precipitazioni.
Evaporazione: il passaggio di stato da liquido ad aeriforme. I parametri che regolano
levaporazione sono la temperatura, lumidit relativa e il vento. Questultimo fa s che non venga
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Ci dovuto alla Pressione Capillare: tra due fluidi non miscibili in contatto tra loro si realizza una
differenza di pressione attraverso l'interfaccia a causa della Tensione Superficiale che dipende dalla
curvatura dell'interfaccia La pressione capillare quindi una misura della tendenza del mezzo
solido a risucchiare l'acqua (o a espellere l'aria). Il valore negativo della pressione capillare spesso
chiamato suzione o tensione. ll fenomeno pi evidente nei tubi capillari poich in questi
maggiore la parte di liquido a contatto con le pareti del recipiente rispetto al volume totale e quindi
la parte di liquido che generer le forze di coesione sar maggiore e perci lo spostamento del
livello del liquido all' interno del capillare sar maggiore.
Calcoliamo h, nel caso A, per un capillare di raggio r ( la Tensione Superficiale)
Nei terreni avviene un fenomeno analogo. I vuoti costituiscono un sistema continuo di canali
tortuosi e a sezione variabile lungo i quali l'acqua risale dal livello di falda fino ad altezze diverse,
cosicch il terreno risulta saturo fino ad una certa altezza e parzialmente saturo nel tratto superiore.
La tortuosit, la rugosit e la dimensione delle pareti dei canali nel terreno dipendono dalla natura,
dalla forma, dalle dimensioni, dalla distribuzione granulometrica e dallo stato di addensamento
delle particelle solide di terreno. Questi stessi fattori determinano l'altezza di risalita capillare nel
terreno.
Come appena detto, il responsabile della risalita dell'acqua dalla falda verso il terreno la pressione
capillare. Pc dipende da molti fattori diversi: il raggio del capillare, le propriet del fluido, le
propriet del capillare e la tensione e la tensione superficiale (film che si crea in base alle differenti
interazioni fluido-aria).
Pc=
2 cos
r
Pressione
P acqua < P atm
P acqua = P atm
Zona vadosa
Pressione idrostatica
Depht
In superficie abbiamo solo la pressione atmosferica (costante). Man mano che scendiamo verso la
superficie di falda si vede che abbiamo una pressione inferiore a quella atmosferica. Questo
determina un richiamo di acqua da parte del terreno: il terreno riesce a risucchiare acqua grazie alla
pressione capillare. Pc diminuisce man mano che si raggiunge la superficie di falda (saturazione).
Infatti quando la pressione dell'acqua eguaglia quella atmosferica, il terreno completamente
saturo, inizia la falda freatica e la pressione dell'acqua segue la curva della pressione idrostatica.
Il fenomeno della pressione capillare visibile soprattutto negli strati sovrastanti la tavola d'acqua.
Qui infatti Pc tende a richiamare acqua dalla falda, assumendo via via valori crescenti.
Ruscellamento
Una volta che la zona vadosa si saturata, inizia il ruscellamento che consiste nello scorrimento
delle acque di pioggia sulla superficie del terreno e si formano, cos, dei veli di acqua che si
muovono seguendo la forza di gravit (diffuse overland flow e overland flow). Si parla di overland
flow quando il flusso di acqua convogliato, ad es., allinterno di un letto di un fiume; invece si parla
di diffuse overland flow quando lacqua segue solamente la forza di gravit, senza vie preferenziali.
Questi flussi si generano quando il livello di falda interseca il livello del suolo che completamente
saturo di acqua:
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In alcuni casi di precipitazioni intense, queste possono arrivare a saturare il primo strato superficiale
del sottosuolo (la v di infiltrazione minore della velocit di apporto di acqua) per cui si generano
dei flussi di acqua sottosuperficiali chiamati flussi ipodermici:
Il ruscellamento altres importante poich pu pi o meno regolare la ricarica delle falde. Infatti,
nei periodi di magra dei fiumi, quel poco di acqua che scorre nel letto deriva dalla falda superficiale
che viene a contatto con il letto del fiume. Questo processo si chiama deflusso sotterraneo. Altre
volte, invece, il fiume ricarica la falda e ci avviene quando il livello della portata del fiume supera il
livello della falda.
Piano di falda
In questo modo si capisce che i fiumi rivestono una grande importanza per la ricarica delle falde
perch sono di pi i periodi in cui la portata del fiume a regime.
Oltre a questo problema di natura prevalentemente stagionale, esiste un altro problema
riguardante la ricarica delle falde da parte dei fiumi che per ha origine antropica: la rettificazione
dei fiumi poich viene ridotta la superficie sulla quale scorre il fiume e quindi vi unarea minore
sulla quale insiste il fiume con minori possibilit di ricaricare le falde.
Ma perch viene effettuata una rettifica degli alvei fluviali? Perch dal punto di vista idraulico,
molto meno sicuro un canale meandriforme. In un fiume meandriforme le velocit sono pi basse e
questo pu causare dei problemi. La portata uguale a:
Q=vA
In caso di piena la portata del fiume aumenta molto e a parit di area la velocit che deve
aumentare per il principio di conservazione della massa. Ora se la velocit non libera di aumentare
durante le piene (argini vegetati, meandri ecc..) lAREA del flusso che aumenta, causando cos un
innalzamento del livello dellacqua che provoca esondazioni.
Lunico modo per prevenire possibili conseguenze negative di tenere ben puliti i letti dei fiumi.
Cos facendo si permette allacqua di avere unalta velocit abbassando, dunque, il livello fluviale.
La velocit, poi, regolata dalla formula di Manning:
v = 1/ R2/3 S1/2
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dove:
il coefficiente di Manning in riferimento alla rugosit dellalveo
R il raggio idraulico (rapporto tra area di flusso e perimetro bagnato)
S la pendenza.
Dato che su S impossibile intervenire e su R nemmeno (dragare costoso) si cerca di intervenire
sul coefficiente di Manning, abbassando la rugosit dellalveo.
In riferimento al ciclo idrologico possibile applicare unequazione per definire il bilancio idrologico che
viene calcolato attraverso lanalisi delle entrate e delle uscite del bacino idrografico.
ENTRATE
USCITE
Precipitazioni
infiltrazioni
Importazioni di acqua
ET: Evapotraspirazione
R: Ruscellamento
I: Infiltrazioni
S: immagazzinamento
Export di acqua
P = ET + R + I S
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Tutti questi fattori comportano un aumento degli eventi estremi che quasi sempre portano a fenomeni
alluvionali. Infatti, la maggior impermeabilizzazione del suolo e la canalizzazione delle acque reflue in
singoli canali pu portare ad un aumento della portata dei fiumi distribuita su una scala temporale minore
rispetto ai periodi di pre-urbanizzazione come si pu notare dal seguente idrogramma di piena:
Posturbanizzazione
Picco di
piena
m3/s
Preurbanizzazione
Tempo t
Dal diagramma si pu ben vedere come in seguito allurbanizzazione si ha avuto un aumento del picco di
piena poich la stessa quantit di acqua (mediamente le precipitazioni non variano) arrivata al fiume
concentrata in minor tempo il che causa conseguentemente un aumento della portata che pu dare inizio
ad alluvioni per crevasse e per tracimazione.
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