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Centenario di Fatima 1917+2017


I

RIVELAZIONI PRIVATE E FATIMA


Differenza tra Rivelazione Pubblica e Rivelazioni Private
Come possiamo definire le Apparizioni di Fatima? Fatima una rivelazione privata approvata dalla Chiesa (P. Cantoni, Lo status teologico del messaggio di Fatima). Che cos una Rivelazione Privata. Ci affidiamo al Magistero: Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate private, alcune delle quali sono
state riconosciute dallautorit della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede (CCC 67).
Che cosa vuol dire che non appartengono al deposito della fede? E quindi che cos la Rivelazione?
Linsegnamento della Chiesa distingue fra la rivelazione pubblica e le rivelazioni private. Fra le due
realt vi una differenza non solo di grado ma di essenza. Il termine rivelazione pubblica designa lazione
rivelativa di Dio destinata a tutta quanta lumanit, che ha trovato la sua espressione letteraria nelle due parti
della Bibbia: lAntico ed il Nuovo Testamento. Si chiama rivelazione, perch in essa Dio si dato a conoscere progressivamente agli uomini, fino al punto di divenire egli stesso uomo, per attirare a s e a s riunire
tutto quanto il mondo per mezzo del Figlio incarnato Ges Cristo. Non si tratta quindi di comunicazioni intellettuali, ma di un processo vitale, nel quale Dio si avvicina alluomo; in questo processo poi naturalmente si
manifestano anche contenuti che interessano lintelletto e la comprensione del mistero di Dio. Il processo riguarda luomo tutto intero e cos anche la ragione, ma non solo essa. Poich Dio uno solo, anche la storia,
che egli vive con lumanit, unica, vale per tutti i tempi ed ha trovato il suo compimento con la vita, la morte
e la resurrezione di Ges Cristo (J. Ratzinger, Commento Telogico in Congr. Dottr. Fede IL MESSAGGIO
DI FATIMA, 26 giugno 2000).
In questo caso la Rivelazione non accostabile ai Dogmi o alla sola Parola di Dio. Infatti Gli Apostoli non
sono solo depositari di un complesso dinsegnamenti di Ges, bens testimoni che hanno accompagnato il Signore in tutta la sua vita pubblica fino agli eventi della passione e morte e insieme sono stati testimoni
della sua risurrezione. [...] tutta la dogmatica della Chiesa, anche quando si esprime attraverso i suoi concetti
e proposizioni le pi astratte, non altra cosa che lesplicitazione della conoscenza concreta e personale che
gli apostoli hanno avuto delluomo Ges e che hanno trasmesso come hanno potuto ai loro discepoli [Pierre
Rousselot S.J.] (E la stessa Dei Verbum ci insegna: Questa economia della rivelazione avviene con eventi e
parole intimamente connessi tra loro, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realt significate dalle parole, e le parole dichiarano le opere e chiariscono
il mistero in esse contenuto. La profonda verit, poi, su Dio e sulla salvezza degli uomini, per mezzo di questa
rivelazione risplende a noi nel Cristo, il quale insieme il mediatore e la pienezza di tutta la rivelazione (DV
2).
Da questa parola del Concilio Vaticano II ne consegue unulteriore dichiarazione magisteriale: Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sar
altra parola che quella. San Giovanni della Croce, sulle orme di tanti altri, esprime ci in maniera luminosa:
Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto in una
sola volta in questa sola Parola e non ha pi nulla da dire... Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai
profeti, lha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che il suo Figlio. Perci chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe
Dio, perch non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novit [San Giovanni
della Croce, Salita al monte Carmelo, 2,22] (CCC 65)
Qual il ruolo delle rivelazioni private?
A questo proposito Ratzinger fa una riflessione fondamentale: Il fatto che lunica rivelazione di Dio rivolta a
tutti i popoli conclusa con Cristo e con la testimonianza a lui resa nei libri del Nuovo Testamento non significa che la Chiesa ora potrebbe guardare solo al passato e sarebbe cos condannata ad una sterile ripetizione. Il CCC dice al riguardo: ... anche se la Rivelazione compiuta, non per completamente esplicitata; toccher alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli [n. 66] (J. Ratzinger,
Commento Telogico in Congr. Dottr. Fede IL MESSAGGIO DI FATIMA, 26 giugno 2000).

Infatti Dovrebbe essere chiaro che il cristianesimo non una religione del libro, perch per quanto la
Scrittura abbia in esso un ruolo assolutamente centrale la forma di comunicazione propria e fondamentale
della verit rivelata il contatto personale. La Rivelazione non come abbiamo visto una pura comunicazione dinformazioni, ma un processo vitale a cui appartiene anche naturalmente, come componente essenziale, una dimensione dottrinale, che interessa direttamente lintelligenza e la riflessione. La prima provvidenza della Rivelazione quella di mantenerla sempre in atto. Viene alla mente una bella espressione di Michele Federico Sciacca (1908-1975): [...] il tempo compiuto, ma non ancora consumato. Questo esprime la
dimensione propria del tempo postcristiano, che strutturalmente tempo ultimo, anche se non ci dato di sapere il giorno e lora della fine (cfr. Mt. 25, 13). Questa Rivelazione ultima, per, non ha ancora manifestato
tutte le sue ricchezze, deve esplicitarsi, svilupparsi. La crescita della Rivelazione dopo Cristo non pi oggettiva, ma soggettiva, cio crescita nella comprensione della Chiesa. Questa crescita non affidata al puro sforzo
delluomo, sia pure credente neppure potrebbe esserla ma anchessa opera dello Spirito (P. Cantoni,
Lo status teologico del messaggio di Fatima). Infatti lo stesso Cristo afferma riguardo alla Rivelazione:
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verr lui, lo
Spirito della verit, vi guider a tutta la verit, perch non parler da se stesso, ma dir tutto ci che avr
udito e vi annuncer le cose future. Egli mi glorificher, perch prender da quel che mio e ve lo annuncer (Gv 16,12-14). Queste parole di Ges sono spiegate dal CCC: Grazie allassistenza dello Spirito Santo,
lintelligenza tanto delle realt quanto delle parole del deposito della fede pu progredire nella vita della Chiesa: Le parole divine crescono insieme con chi le legge [San Gregorio Magno, Homilia in Ezechielem, 1,7,8].
(CCC 94; cf. DV 8). In questo caso, allora, aveva ragione S. Giovanni Crisostomo quando diceva che la Chiesa manifestazione dello Spirito Santo. A questo punto non pi cos difficile cogliere il senso e il proprio
luogo teologico delle rivelazioni private: accanto al Magistero vivente, alla riflessione teologica, al senso e
istinto della fede dei credenti una delle provvidenze che Dio non fa mai mancare alla sua Chiesa perch la
Rivelazione in essa sia sempre viva, attuale ed efficace (P. Cantoni, Lo status teologico del messaggio di
Fatima). Dopo aver detto questo, possiamo comprendere ancor meglio quale sia il ruolo delle Rivelazioni Private allinterno della Chiesa: Il loro ruolo non quello di migliorare o di completare la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla pi pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ci che in queste rivelazioni costituisce un appello
autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa. La fede cristiana non pu accettare rivelazioni che pretendono di superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo il compimento (CCC 67).
Avendo ascoltato la parola del Catechismo della Chiesa Cattolica possiamo trarre le ultime conclusioni:
1. Lautorit delle rivelazioni private essenzialmente diversa dallunica rivelazione pubblica: questa esige la
nostra fede; in essa infatti per mezzo di parole umane e della mediazione della comunit vivente della Chiesa
Dio stesso parla a noi. La fede in Dio e nella sua Parola si distingue da ogni altra fede, fiducia, opinione umana. La certezza che Dio parla mi d la sicurezza che incontro la verit stessa e cos una certezza, che non pu
verificarsi in nessuna forma umana di conoscenza. 2. La rivelazione privata un aiuto per questa fede, e si manifesta come credibile proprio perch mi rimanda allunica rivelazione pubblica. Il teologo E. Dhanis, eminente conoscitore di questa materia, afferma sinteticamente che lapprovazione ecclesiale di una rivelazione privata contiene tre elementi: il messaggio relativo non contiene nulla che contrasta la fede ed i buoni costumi;
lecito renderlo pubblico, ed i fedeli sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione. Un tale
messaggio pu essere un valido aiuto per comprendere e vivere meglio il Vangelo nellora attuale; perci non
lo si deve trascurare. un aiuto, che offerto, ma del quale non obbligatorio fare uso.
Come si possono classificare [le Rivelazioni Private] in modo corretto a partire dalla Scrittura? Qual la loro
categoria teologica? La pi antica lettera di San Paolo che ci stata conservata, forse il pi antico scritto in
assoluto del Nuovo Testamento, la prima lettera ai Tessalonicesi, mi sembra offrire unindicazione. Lapostolo
qui dice: Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ci che buono (5,19-21). In ogni tempo dato alla Chiesa il carisma della profezia. Al riguardo occorre tener presente
che la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volont di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. In questo senso si pu collegare il carisma della profezia
con la categoria dei segni del tempo , che stata rimessa in luce dal Vaticano II: Sapete giudicare laspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? (Lc 12, 56). Per segni del tempo in questa parola di Ges si deve intendere il suo proprio cammino, egli stesso. Interpretare i segni del
tempo alla luce della fede significa riconoscere la presenza di Cristo in ogni tempo. Nelle rivelazioni private
riconosciute dalla Chiesa quindi anche in Fatima si tratta di questo: aiutarci a comprendere i segni del
tempo ed a trovare per essi la giusta risposta nella fede (J. Ratzinger, Commento Telogico in Congr. Dottr.
Fede IL MESSAGGIO DI FATIMA, 26 giugno 2000).

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