che Ges non accettata che siano sempre i rapporti pi privilegiati. Amare la nostra famiglia e gli amici un cosa di buon senso. L'amore che Ges ci chiede andare oltre il senso comune e il puro istinto, sentimenti o interesse personale. Guardate Ges propone un modo diverso di intendere le relazioni umane. Ges vuole interrompere un comportamento normale per poi entrare in una nuova dinamica, che ci debe portare a cambiare la scala dei valori del mondo. Essere cristiani semplicemente essere diverso. Attenzione! Non si tratta di
rinunciare a essere il primo. Anzi, al
contrario, si trata di garantire il primo posto nel Regno. Si trata di cercare il bene di tutta la persona, e non solo la parte spirituale, ma anche la parte materiale e biologica. "Chi vuole essere il primo, sia l'ultimo e il servo di tutti". Ges non critica in nostro desiderio di essere i primi, quello che rifiuta la maniera di arrivare a quel posto. Occhio con falsa umilt. Lutero disse: Tanti hanno fatto della loro falsa umilt una maschera della sua vanit. Non facile sfuggire di questi eccessi che hanno dato brutta figura allumilt. Nessuno dei grandi filosofi greci (Socrate, Platone, Aristotele) ha elogiato l'umilt come
virt; Nieztsche considerava lumilt
la pi grande aberrazione del cristianesimo. Che cosa l'umilt? Non dobbiamo fare assolutamente nulla per essere umili. riconoscere che tu sei quello che sei, non di pi. sufficiente respingere ogni atto dorgoglio, vanit, arroganza, superbia, arroganza ... accettare che siamo creature con limitazioni, s; ma anche con infinite possibilit, che non dipendono da noi. Nessuno dei valori veramente umani deve essere soppresso in nome di una falsa umilt. Non si ritiene n superiore n inferiore, ma di accettare ci che siamo veramente. Se l'umilt mi porta a obbedire falsamente, non ha nulla
di cristiano. Nella nostra religione pur
troppo spesso si parlaba di umilt per sottoporre gli altri alla propria volont. Ad Atene, all'ingresso del tempio di Apollo si legge "conosci te stesso" ma non una conoscenza analitica da fuori, ma del nostro interiore, delle nostre vicende. La frase non era all'ingresso di un'accademia, ma all'ingresso di un tempio. Per arrivare alla conoscenza di se stesso, si deve prendere in considerazione l'essere umano nel suo complesso. Entrere nel tempio per essere liberi, perch senza conoscenza non c' libert. Pi ti conosci, pi libero sei, pi umili, perch l'umilt non implica sottomissione o schiavit a qualcosa o
qualcuno. Senza libert non
possibile chiamarsi essere umani. Perch cos tante persone cadono in depressione? Perche non si conoscono perche non si accetano come sono. Questa mancanza distruttiva impedisce loro di scoprire ci che hanno di positivo. Allora ecco, essere umili non avere una cattiva opinione di se stesso o sottovalutarci. Avicenna disse: "Tu pensi che sei nulla, ma al contrario il mondo intero si trova in te". L'umilt non va dal basso verso l'alto, ma dall'alto verso il basso. L'umilt davanti ai superiori, pi delle volte solo sottomissione e il servilismo. Non umile quello che riconosce la grandezza di quello che ha potere su
di noi, umile quello che riconosce la
grandezza di quelli che stano sotto, di quelli che non hanno niente di potere. Essere umile davanti a Dio ridicolo. Dobbiamo essere umili davanti a coloro che sono sotto di noi; davanti a tutti i diseredati di questo mondo. Habbiamo bisogno di imparare cose come queste: dare senza aspettare molto, perdonare senza chiedere, essere pi paziente con delle persone che non la pensano como io, aiutare pensando solo al bene degli altri. E 'sempre possibile tagliare un po' i nostri interessi, rinunciare di tanto in tanto ai nostri piccoli vantaggi, mettere un po digioia a quelli che vivono nel bisogno, dare un po del nostro tempo senza riservarlo sempre
per noi, colaborare in piccoli servizi
gratuiti nella chiesa. Ges osa dire il fariseo che ha invitato: "Beato te, perche non hanno da ricambiarti". "Beati quelli che vivono per gli altri senza ricompensa. Il Padre del cielo vi ricompenser. " Adesso il momento di chiedere al Signore la sua luce, chiudiamo gli occhi... y ci domandiamo. dalle nostre posizioni, e dignit: Quanti hai accolto senza pregiudizi? A Chi fai il invito a stare con te? Con chi condividete a tabola? A Chi apri il tuo cuore, la tua casa? Come spendi il tuo dennaro? Fai qualcosa per i poveri? Come usi i tuoi doni tuoi titoli? Stai crecendo come persona? ...
In questi tempi, Signore, Che strano
sono i vostri suggerimenti. E come forte essere tuo discepolo!