Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
TINDARO
(deluso)
Non mi fai salire?
CROTINDA
(dispiaciuta)
Senti, tanto i miei ritornano venerd. Abbiamo tutto il tempo!
TINDARO
(imbronciato)
Ah...
CROTINDA
Senti. Facciamo cos. Domani sera ce ne restiamo a casa soli,
io e te, ci mangiamo qualcosa insieme, ti preparo una bella cenetta. Vedrai che domani mi faccio perdonare!
TINDARO
(sorridendo)
Vabb, non importa, sono un p stanco anch'io.
Ti chiamo domani.
(la bacia)
Buonanotte.
CROTINDA
(ridendo)
O Romeo Romeo, mi scriverai?
TINDARO
(ridendo)
Tutti i giorni!
(si baciano)
CROTINDA
Buonanotte!
TINDARO
Sogni d'oro!
CROTINDA
(sulla porta)
Domani?
TINDARO
Domani!
(Crotinda scompare nel portone)
TINDARO indugia per qualche istante, ora non sorride pi, poi nota il telefono pubblico e vi si dirige senza
esitazione. Infila la tessera. Compone un numero. Il numero di lei. La parte destra della scena si illumina a giorno.
Siamo all'interno dell'appartamento di CROTINDA, che sta preparandosi per andare
a letto. Squilla il telefono. Borbottando tra i denti uno scocciato "Ma chi
a quest'ora?!", risponde:
CROTINDA
(brusca)
Pronto?
TINDARO
(camuffando la voce)
Pronto.
CROTINDA
Pronto?
TINDARO
CROTINDA
Vieni subito, corri!
TINDARO
Si si, corro, tu stai tranquilla per, non posso sentirti cos, vengo subito, ti amo, ciao!
Nel lato dell'appartamento la luce dissolve. TINDARO attacca il telefono, autenticamente intenerito e per nulla
intaccato nella sua coscienza. Gli si legge in volto che aspetter dieci-quindici minuti e poi correr da lei, certo
stavolta che lo far salire. Anche la luce sul lato della strada dissolve.
BUIO.
TENERAMENTE TATTICO
di
DANIELE TIMPANO
Teatro opus IV
Novembre 98
A me
(me lo merito)
PERSONE
TINDARO , boy
CROTINDA, girl