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I FACOLT DI INGEGNERIA
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA
TEMA DANNO IN
MEZZO DI TRASPORTO
ELETTRICO PIEGHEVOLE
Docente
Ing. Michele Fiorentino
COMPONENTI:
-
Caiolo Luigi
Cassese Mario
Corizzo Ottavio
Frunzio Dario
INDICE
Introduzione
pag. 4
Rendering
pag.6
Esploso
pag.7
Descrizione componenti
pag.8
Sistema di trazione
pag.34
pag.40
pag.41
Analisi FEM
pag.48
Ergonomia
pag.52
pag.54
pag.55
BOM
pag.57
INTRODUZIONE
Il prodotto realizzato dal gruppo Eravamo quattro amici al CAD consiste in
una bicicletta da passeggio conformata in modo particolare per rispondere alle
esigenze del cliente.
Il cliente, infatti, richiede lideazione di un prodotto nuovo non esistente in
commercio, destinato al trasporto di una sola persona con la caratteristica di
essere maneggevole per poter essere trasportato con facilit. Pertanto deve
essere pieghevole, leggero ed inoltre dotato di propulsione elettrica. Non
stata data alcuna specifica per il numero di ruote e per le dimensioni, con il solo
vincolo che il mezzo in configurazione chiusa deve poter entrare nel bagagliaio
di un auto di medie dimensioni. Naturalmente il prodotto deve essere dotato
degli elementi minimi per garantire la sicurezza del conducente e il rispetto del
codice della strada.
Tenendo conto di tali requisiti il suddetto gruppo ha realizzato un prodotto
provvisto di due ruote, mono marcia, dotato di un motore elettrico a corrente
continua brushless di potenza 250 W montato nella parte posteriore del mezzo,
in corrispondenza della zona dei pedali e contenuto in unapposita scatola
rigidamente collegata al telaio. Per quanto riguarda il telaio esso si articola in
varie parti opportunamente vincolate fra loro per rispettare la cinematica della
chiusura opportunamente studiata per il veicolo. La chiusura, infatti, si articola
fondamentalmente in due diversi movimenti, uno di traslazione ed uno di
rotazione; il moto di traslazione riguarda la parte posteriore del prodotto
realizzata mediante lo scorrimento di due guide, mentre il moto di rotazione
riguarda la parte anteriore, in cui la ruota con tutti gli organi ad essa collegati
ruotano di 180 portando in tal modo i mozzi delle due ruote a contatto fra loro
e generando la chiusura tramite un sistema a calamita. Per quanto riguarda il
bloccaggio delle guide, invece, ci viene realizzato tramite unapposita
manopola che permette di bloccare solidalmente la guida posteriore con la
guida forcella generando cos la posizione aperta, quindi pronta per essere
usata come mezzo di trasporto, oppure la posizione chiusa, per portare il
veicolo in configurazione di trasporto manuale. Questo bloccaggio viene
realizzato avvitando la manopola (provvista di un gambo filettato) in uno dei
due fori filettati posti rispettivamente nella parte inferiore e superiore della
guida forcella. La chiusura della bici si completa infine abbassando il sellino,
RENDERING
ESPLOSO
DESCRIZIONE COMPONENTI
Partendo dal telaio esso si compone fondamentalmente di quattro parti:
-
asse centrale ;
guida forcella ;
forcella posteriore ;
asse anteriore.
Lasse centrale, la parte centrale del telaio della bici collegato tramite
saldatura alla guida forcella. Esso ha una forma parallelepipeda presentando
nella parte posteriore una forma ad arco avente lo stesso raggio e la stessa
curvatura dellarco secondo cui si estende la forma della guida forcella,
essendo entrambi rigidamente collegati fra loro, formando un solo pezzo
saldato. Nella parte anteriore il pezzo forato in due parti tramite le quali
avviene il collegamento con la parte anteriore del telaio, cio con lasse
anteriore. Questo il collegamento principale per realizzare uno dei moti con il
quale avviene la chiusura del mezzo di trasporto; il collegamento con asse
anteriore infatti si articola in due diversi modi, una rigida ed una mobile. Il
collegamento rigido avviene tramite un perno che permette la rotazione
attorno al proprio asse, mentre quello mobile avviene tramite un apposito
sistema con cavo in acciaio che verr descritto successivamente. Le due parti
cilindriche dellasse centrale, per poter realizzare il collegamento con i perni,
vanno ad impegnarsi in unapposita sede realizzata nellasse anteriore,
realizzando tale collegamento con strette tolleranze in modo da realizzare un
collegamento stabile. Nella parte centrale del pezzo in esame, inoltre, stata
ricavata una apposita maniglia con il rispettivo spazio per lalloggiamento della
mano; tale particolare stato realizzato per rispondere ad una specifica del
progetto, cio la trasportabilit, in modo da rendere pi pratico e comodo il
sollevamento e trasporto del mezzo da parte dellutente.
Inoltre, sempre su tale componente, stato ricavato un alloggio laterale per
svolgere la funzione di porta oggetti, rientrante sempre nelle specifiche del
progetto. Lateralmente presente, quindi, uno sportellino provvisto di
apposita serratura realizzando in tal modo un porta oggetti pratico, comodo, di
adeguata spaziatura, senza alterare lestetica del mezzo e senza creare intralcio
telai, bloccandoli rigidamente fra loro. Come si vede dalle foto, inoltre, la guida
ha una particolare forma arrotondata in modo da ridurre lattrito che si genera
durante lo scorrimento delle due guide.
Anche questa parte stata realizzata in fibra di carbonio in modo da ridurre il
peso del componente.
Per realizzare il perno attorno cui far ruotare la parte anteriore della bicicletta
si usato un collegamento vite-bullone (filettata solo in prossimit
dellestremit); laltro lato si vincolato con un perno provvisto di gancio in
modo tale che in posizione di apertura la forcella assuma una posizione stabile.
Tale sistema facilmente smontabile a mano per permettere unagevole
chiusura del sistema. Tali componenti sono tutti realizzati in acciaio inox.
Vediamo di seguito limmagine del gancio con il relativo perno forato sulla
testa:
forma particolarmente differente dai normali steli usati nelle bici convenzionali,
dato che la sua sede stata ricavata direttamente nella guida forcella avente la
nota forma di arco di circonferenza. Sempre per motivi di accoppiamento fra i
due pezzi, la forma dello stelo non circolare ma stretta ed allungata con archi
di circonferenza presenti solo alle estremit. Per alleggerire il peso di tale
componente, essendo stato sovradimensionato per i motivi di accoppiamento
esplicitati in precedenza, sono state ricavate delle zone cave di forma ellittica
equamente spaziate lungo tutta la sua lunghezza, generati anche per motivi
estetici. Sulla parte superiore dello stelo, inoltre, presente un foro filettato
per consentire il collegamento del sellino allo stelo tramite il sistema di
bloccaggio.
Il collegamento fra lo stelo e la guida forcella, per consentire di abbassare e
alzare lo stelo, viene effettuato tramite una cravatta; essa munita di una leva
che attraverso una sporgenza effettua il serraggio tra le due parti; tale leva pu
essere facilmente ruotata con le mani in modo da regolare laltezza dello stelo
adattandola allutente. Questo sistema di bloccaggio realizzato in acciaio inox,
mentre lo stelo stato realizzato in alluminio in modo da avere una riduzione
del peso e garantire allo stesso tempo buone caratteristiche meccaniche di
resistenza.
Consideriamo ora il sistema dei pedali; anche questo sistema si compone di vari
componenti individuando:
- struttura;
- pedale;
- sistemi di collegamento.
La struttura il corpo fondamentale del sistema pedale ed la parte con la
quale viene collegato il pedale vero e proprio al sistema di trazione sito
nellalloggio previsto sulla forcella posteriore. Il materiale con cui stata
realizzata questa parte lalluminio.
Per quanto riguarda la parte anteriore del veicolo in esame, oltre allasse
anteriore troviamo i seguenti componenti:
- forcella anteriore;
- manubrio;
- sistemi di collegamento;
La forcella anteriore costituita da un pezzo cilindrico ad unestremit, da cui
sporge la parte alla quale va calettata la ruota anteriore; per fare in modo che
le due ruote (anteriore e posteriore) siano allineate, la forma non piana ma
segue un opportuno profilo curvo. Sullaltra estremit presente un foro a cui
vincolare la ruota.
Vediamo di seguito lesploso dei due pezzi costituenti la forcella anteriore,
comprensivi della forcella anteriore vera e propria e di un asse collegati
solidalmente fra loro tramite una saldatura.
Riportiamo ora di seguito lesploso del sistema di collegamento della ruota alla
forcella anteriore:
Dallaltro lato viene usato un sistema simile a quello della ruota anteriore; vi
una bronzina con superficie interna cilindrica libera di ruotare attorno al perno
con un coefficiente dattrito tra le superfici a contatto molto basso. Una parte
della superficie esterna della bronzina un prisma a base esagonale su cui si
calettano il pignone (necessario per la trazione) e la ruota posteriore; infatti su
questultima, come nel caso della ruota anteriore, si realizzato uno scavo
esagonale.
La bronzina stata modellata nel seguente modo:
Il collegamento della forcella posteriore alla ruota avviene nel seguente modo:
Per quanto riguarda i materiali usati essi sono gli stessi del sistema di
collegamento della ruota anteriore.
Vediamo ora il pignone usato per trasmettere il moto dai pedali alla ruota
posteriore. Poich stato usato un sistema mono marcia, usiamo per il pignone
16 denti. Esso sar collegato tramite catena con una corona dentata posta in
corrispondenza dei pedali. Per avere un rapporto di trasmissione adeguato,
tenendo sempre conto del fatto che il mezzo mono marcia, stata usata una
corona con 42 denti.
Di seguito riportiamo rispettivamente la foto del pignone e della corona,
realizzati in acciaio inox 420
2) Sistema di frenatura.
La guaina termina su un supporto ad L fissato su una graffetta a sua volta
bullonata al porta pattino. Procediamo per gradi. In primis si evidenzia la
presenza di un sistema a cravatta per fissare il porta pattino sul telaio (s
cercato di evitare filettature direttamente realizzate sul telaio in modo
da preservarne lintegrit); il pattino bullonato al porta pattino.
SISTEMA DI TRAZIONE
Analizziamo ora il sistema di trazione che stato usato per questo sistema di
trasporto. Secondo le specifiche di progetto infatti, la trazione deve essere
elettrica, e nello specifico stato usato un sistema pas, cio a pedalata
assistita, sistema necessario per il rispetto del codice della strada. Infatti,
affinch il dispositivo sia conforme al codice della strada deve rispettare i
seguenti vincoli: il motore non pu superare i 250 Watt di potenza, mentre la
velocit non pu superare i 25 Km/h. Il motore, quindi, deve prestare solo
unassistenza durante la pedalata, la quale dovrebbe ridursi progressivamente
e cessare una volta raggiunta tale velocit. Per questo motivo, e per la
progressiva accelerazione del mezzo a causa della pendenza, nelle discese il
motore deve spegnersi autonomamente. Questo tipo di meccanismo viene
appunto chiamato PAS, cio a pedalata assistita, in quanto il motore ha il solo
compito di agevolare la pedalata senza per sostituirla. Il sistema PAS
caratterizza appunto le biciclette elettriche che, senza il quale, sono da
considerarsi veri e propri ciclomotori con tutte le conseguenze e gli obblighi del
caso: bollo, assicurazione, casco e targa. L'azione del motore entra in gioco una
volta che il ciclista, autonomamente, abbia raggiunto i 3,3 Km/h; a questo
punto il sistema PAS entra in funzione ed assiste il ciclista in proporzione alla
sua pedalata. Quindi la progettazione del nostro sistema di trasporto stato
effettuato tenendo conto di tali vincoli imposti dal codice della strada. Prima di
spiegare come stata effettuata la progettazione vera e propria dei
componenti adibiti al sistema di trazione, vediamo ora brevemente una loro
descrizione e il loro funzionamento.
La trazione della bicicletta sulla ruota posteriore. Per trasmettere il moto dal
perno dei pedali alla ruota posteriore si usato un sistema di ruote dentate
(corona e pignone) con catena. Il pignone stato fissato sul perno della ruota
posteriore.
Il perno dei pedali stato dimensionato in base alla coppia che dovr
trasmettere. Esso appoggiato tramite delle bronzine cilindriche sugli alloggi
ricavati sulla forcella posteriore. Il coefficiente dattrito tra la superficie esterna
del perno e quella interna delle bronzine (e dei distanziatori) deve essere il pi
basso possibile; tali bronzine presentano un risalto che permette, attraverso
luso di distanziatori, di bloccare assialmente il perno dei pedali. Le estremit
del perno sono rastremate e munite di un foro filettato per permettere il
collegamento con i pedali, che saranno bloccati con dei prigionieri. La corona
collegata tramite un foro con superficie interna di un prisma esagonale che si
inserisce su di una parte con lo stesso tipo di superficie ricavata sul perno. Essa
bloccata assialmente dalla struttura del pedale da un lato e dallaltro da un
distanziatore cilindrico.
Vediamo di seguito come costituito il perno del pedale:
bisogna trasmettere un moto rotatorio tra due alberi perpendicolari tra loro, si
usa una coppia di ruote coniche con rapporto di trasmissione pari a uno (in
quanto la regolazione stata gi fatta dal riduttore a monte). La ruota conica
sullalbero dei pedali viene ricavata di pezzo in corrispondenza della mezzeria
dello stesso; il collegamento dellaltra ruota conica con lalbero proveniente
dalluscita del riduttore viene effettuato con interferenza attraverso una
linguetta (opportunamente scelta).
Tale ruota ingrana con cinque satelliti che sono liberi di ruotare attorno al
proprio asse ed attorno alla corona esterna che una ruota fissa con dentatura
interna, cio non libera di ruotare.
Come si vede, sul coperchio, oltre ad essere presente il foro per il passaggio
dellalbero proveniente dal motore sono presenti altri fori aventi la funzione di
realizzare il raffreddamento del sistema e la lubrificazione degli ingranaggi.
Il riduttore stato realizzato in acciaio inox.
( ) = 10
100
2,5
= 40
10000
= 250
40
Per quanto riguarda la batteria stata usata una batteria al litio da 10 Ah, 24 V
con la quale a seconda del livello di assistenza e del peso totale si possono
avere autonomie che vanno dai 40 ai 95 km.
di Willis
dove con z1 e z2 sono stati indicati rispettivamente il numero dei denti della
ruota 1 collegata allalbero motore e della corona esterna.
Dallo schema del riduttore si ricava facilmente la seguente relazione:
=
+ 2
Come specificato nel precedente paragrafo il codice della strada impone che il
veicolo non superi la velocit di 25 Km/h; da tale dato possibile ricavare quale
deve essere la velocit del pignone, collegato alla ruota posteriore:
6,94 /
= 46,27
0,15
= 250
= 500
/
= 52,33
,
,
= (
= 17,63
= 4,78
= 0,508
1
= 18
= 20 : angolo di pressione
: raggio primitivo
= 1,25 mm
Nella formula per il calcolo del modulo consideriamo una w pari a 200 N/mm2
che indica la tensione ammissibile dellacciaio utilizzato nella costruzione delle
ruota dentata.
=6=
= 6 1,25 = 7,5
=
=1+
=
= 11,25
= 52,33 11,25 10
200
= 1,14
78
= 5427 N
5636,37
= 1,14
4780
= 0,508
+2
= 5,625
= 0,59
=9
= 36
= 22,5
125148,9
125148,9
200 N/mm2
200
200
125148,9
=9
200
= 10
RUOTA CONICA
Laccoppiamento conico utilizzato ha la sola funzione di cambiare la direzione
del moto in modo da trasmetterla dallalbero di uscita del riduttore allasse dei
pedali. Per questo motivo tale accoppiamento non deve apportare alcuna
riduzione del moto, pertanto viene usato un rapporto di trasmissione pari a 1:
=1
=1
=1
= 45
=2
1 + 1 + (2 +
(2 + )
cos
= 8,71
=2
= 10
2,162
= 12,32
0,351
: modulo medio
=1+
=
10
2
1
0,3
45
= 2,5
=3
= 1,21
: modulo esterno
Per calcolare il modulo della ruota conica consideriamo lanalogia con la ruota
cilindrica dimensionata precedentemente, considerando il rapporto fra le
coppie agenti sulle due ruote proporzionali al rapporto dei moduli elevati al
cubo.
= 3
=3
= 1,80
=2
= 8,26
( )
2
= 3165,3
78 + 200
78
= 17,63
1000
2
= 1,6529
1,21
= 1,07
= 0,145
Come si vede dai calcoli abbiamo ottenuto una coppia trasmissibile minore
di quella che viene effettivamente trasmessa. Dobbiamo quindi aumentare il
modulo:
=3=
3
= 2,48
1,21
2,48 10
= 12,4
2
.
= 10543,5
= 0,2186 m/s
= 1,085
= 3 2,48 = 7,44
Con tale valore del modulo otteniamo un valore della coppia trasmissibile
molto superiore rispetto a quella effettivamente trasmessa ed quindi
verificato.
: coppia da trasmettere
8,55
200 N/mm2
= 10
SCELTA LINGUETTE
La dimensione della linguetta viene ricavata direttamente da catalogo in
funzione del diametro dellalbero:
= 10
= 3 : altezza linguetta
= 14 : lunghezza linguetta
Tale linguetta verr usata per collegare lalbero di uscita del motore alla ruota
dentata 1 del riduttore e per collegare lalbero di uscita del riduttore alla ruota
conica usata per cambiare la direzione del moto. Laltra ruota conica viene
ricavata direttamente di pezzo sullasse dei pedali.
ANALISI FEM
Lanalisi FEM consiste nelleffettuare lanalisi strutturale della struttura o di una
parte di essa, usando appunto quello che viene definito metodo degli elementi
finiti. FEM infatti lacronimo di Finite Element Method.
La caratteristica principale di questo metodo quello di effettuare la
discretizzazione dellelemento in esame creando una griglia, definita mesh, che
costituisce appunto gli elementi finiti aventi una forma codificata che possono
essere piani o solidi a seconda se stiamo considerando un dominio 2D o 3D.
Questo metodo viene tipicamente utilizzato per risolvere problemi basati su
leggi costitutive di tipo lineare, come il tipico problemi sforzi deformazioni.
Per poter effettuare lanalisi FEM quindi, bisogna prima seguire delle fasi
fondamentali, cio la modellazione e la discretizzazione. Puntiamo lattenzione
su questultimo punto, come gi anticipato precedentemente, che
loperazione fondamentale da effettuare in una qualsiasi analisi numerica e che
consiste essenzialmente nel passare da un numero infinito di gradi di libert,
che una condizione propria dei continuum, ad un numero finito, ottenuto
tramite la mesh. Quindi lo scopo della discretizzazione quella di ottenere un
modello discreto caratterizzato da un numero finito di gradi di libert.
Nel caso in esame stata effettuata lanalisi agli elementi finiti del perno
posteriore su cui calettata la ruota, essendo questo il pezzo pi sollecitato
poich su di esso che grava la maggior parte del carico, inteso in questo caso
come il peso di una persona utilizzante il mezzo di trasporto. Per effettuare
lanalisi FEM stato utilizzato il software Solid Edge ST3, il quale usa come
solutore NX Nastran.
Il solido soggetto allanalisi FEM ha le seguenti caratteristiche:
-
Materiale: Acciaio
Massa: 0,323 Kg
Volume: 41294,551 mm3
Peso: 3169,910 mN
Come si vede dal risultato dato dallanalisi FEM la parte destra del perno che
subisce il maggior spostamento, pari a 0,106 mm, mentre la parte sinistra del
perno rimane inalterata, con uno spostamento nullo.
Per quanto riguarda lanalisi dello sforzo landamento del valore della tensione
nel perno ha il seguente andamento:
ERGONOMIA
A seguito della modellazione e dellanalisi strutturale lultimo passo la verifica dellergonomia
attraverso il software Jack.
Dopo aver importato il file dellassieme (esportato da SE in formato wrl) stato dapprima
posizionato il veicolo ed in seguito, dopo una serie di controlli e movimentazioni, abbiamo
posizionato Jack seduto sulla bicicletta ed in posizione di guida mentre impugna il manubrio. Si noti
che la scelta del personaggio ricaduta sul 95mo percentile in modo da garantire le condizioni di
ergonomia alla totalit della popolazione destinata alluso del mezzo.
Infine stata lanciata lanalisi e dai risultati si nota che la zona pi sollecitata la spina dorsale: ci
trova riscontro nel comune uso di una bicicletta a due ruote.
BOM
Item Number Name
Material
Quantity
Autor(s)
Telaio
1.1
Telaio centrale
M. Cassese, O. Corizzo
1.2*
Cerniera telaio
O. Corizzo
1.3*
Cerniera portiera
O. Corizzo
1.4*
Vite cerniera
Steel
O. Corizzo
1.5*
Portiera
Aluminum, 1060
O. Corizzo
1.6*
Vite portella
Steel
16
O. Corizzo
1.7*
Serratura
Steel
O. Corizzo
1.8*
Vite serratura
Steel
O. Corizzo
Asse anteriore
Fibra di carbonio
L. Caiolo
Forcella anteriore
Fibra di carbonio
L. Caiolo
Manubrio
Fibra di carbonio
O. Corizzo
4.1*
Sostegno
O. Corizzo
4.2*
Manubrio manico sx
Fibra di carbonio
O. Corizzo
4.3*
Molla
Steel
O. Corizzo
4.4*
Bottone
O. Corizzo
4.5
Manubrio manico dx
Fibra di carbonio
O. Corizzo
Perno anteriore
Steel
L. Caiolo, D. Frunzio
Dado
Steel
L. Caiolo
Vite cravatta
Steel
L. Caiolo
Cravatta anteriore
Steel
L. Caiolo
Leva cravatta
Steel
L. Caiolo
10
Dado cravatta
Steel
L. Caiolo
11
Bronzina anteriore
Tin
L. Caiolo, D. Frunzio
12
Ruota
Aluminum, 1060
M. Cassese
13
Leva
O. Corizzo
13.1
Supporto leva
O. Corizzo
13.2*
Leva
O. Corizzo
13.3*
Vite regolatore
O. Corizzo
13.4*
Tappo regolatore
O. Corizzo
14
Faro
O. Corizzo
14.1
Faro
O. Corizzo
14.2*
Tappo
O. Corizzo
14.3*
Vetro
O. Corizzo
14.4*
Elastico
O. Corizzo
15
Pneumatico
M. Cassese
16
Vite manubrio
O. Corizzo
17
Dado manubrio
O. Corizzo
18
Manicotto
O. Corizzo
19
Sellino
M. Cassese
19.1*
Stelo
Aluminum, 1060
M. Cassese
19.2*
Chiusura2
Steel, structural
M. Cassese
19.3
Sellino
Polyurethene
M. Cassese
19.4*
Chiusura1
Steel
M. Cassese
19.5*
Dado
Steel
M. Cassese
19.6*
Vite
Steel
M. Cassese
20
Manopola
Steel
L. Caiolo
21
Pedale
D. Frunzio
21.1*
Asse
Aluminum, 1060
D. Frunzio
21.2*
Molla
Steel
D. Frunzio
21.3*
Perno
D. Frunzio
21.4*
Struttura
Aluminum, 1060
D. Frunzio
21.5
Pedale
Aluminum, 1060
D. Frunzio
21.6*
Vite
D. Frunzio
22
Trazione
L. Caiolo, M. Cassese
22.1*
Distanziatore
Steel
L. Caiolo, M. Cassese
22.2*
Ruota conica
Steel
L. Caiolo
22.3*
Corona
Steel
M. Cassese
22.4*
Bronzina 1
Tin
L. Caiolo, M. Cassese
22.5
Prigioniero
Steel
L. Caiolo, M. Cassese
22.6*
Riduttore epicicloidale
M. Cassese
22.6.1*
Abero di Uscita
M. Cassese
22.6.2*
Ruota 1
M. Cassese
22.6.3*
Solare Fisso
M. Cassese
22.6.4*
Satellite
M. Cassese
22.6.5*
Perno
Steel
M. Cassese
22.6.6*
Scatola
M. Cassese
22.6.7*
Coperchio
M. Cassese
22.6.8*
Vite
Steel
M. Cassese
22.7*
Steel
L. Caiolo
22.8*
Linguetta
Steel
L. Caiolo
23
Forcella posteriore
Fibra di carbonio
D. Frunzio
24
Perno posteriore
Steel
L. Caiolo, D. Frunzio
25
Pignone
Steel
M. Cassese
26
Bronzina posteriore
Tin
L. Caiolo, D. Frunzio
27
Distanziatore
Steel
D. Frunzio
28
Ceppo sx
O. Corizzo
28.1
Supporto pasticca sx
O. Corizzo
28.2*
Perno pasticca
O. Corizzo
28.3*
Pasticca
Carbon
O. Corizzo
28.4*
O. Corizzo
28.5*
O. Corizzo
28.6*
Vite supporto sx
O. Corizzo
28.7*
Dado freno
Steel
O. Corizzo
28.8*
Portafilo
O. Corizzo
29
Cravatta freno
Steel
O.Corizzo
30
Steel, structural
O.Corizzo
31*
Ceppo dx
O.Corizzo
31.1*
Supporto pasticca dx
O. Corizzo
31.2*
Perno pasticca
O. Corizzo
31.3*
Pasticca
Carbon
O. Corizzo
31.4*
Dado freno
Steel
O. Corizzo
32
O.Corizzo
33
Steel
O.Corizzo
34*
O.Corizzo
35*
Dado freno
Steel
O.Corizzo
36*
Maglia1
Steel
16
M. Cassese
37*
Maglia2
Steel
28
M. Cassese
38*
Catena
M. Cassese
39*
Catena 2
M. Cassese
39.1*
Maglia1
Steel
M. Cassese
39.2*
Maglia2
Steel
16
M. Cassese
40*
Maglia Finale
Steel
M. Cassese
41*
Maglia Finale1
Steel
M. Cassese
42
Scatola destra
D. Frunzio
43
Scatola sinistra
D. Frunzio
44
Steel
L. Caiolo
45
Vite telaio
Steel
L. Caiolo
46
Gancio
Steel
L. Caiolo
47
Cravatta sedile
Steel
L. Caiolo