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EQUIT ED EFFICIENZA DELLA TASSAZIONE DELLE IMPRESE

I redditi di impresa, coincidono con gli utili che emergono dal conto economico, corretti per tener conto di
divergenze fra normativa civilistica e fiscale.

i redditi di impresa da imprese individuali e societ di persone sono attribuiti, indipendentemente dalla
loro distribuzione all'imprenditore o ai soci, in base alla partecipazione e tassati in via personale.

Per i redditi delle societ di capitali, la tassazione in capo alla societ.


Equit di un imposta sui profitti delle societ di capitali: il problema della doppia tassazione degli utili
Sotto il profilo equitativo, le societ di capitali devono essere assoggettate ad una propria imposta solo se si
ritiene che esse abbiano una capacit contributiva autonoma rispetto a quella dei soci che ne detengono il
capitale.

Distinzione tra controllo e propriet, ossia le societ possiedono un proprio potere economico,
indipendente da quello dei loro azionisti. Possono essere considerate entit separate rispetto agli
azionisti e assoggettate a tassazione. Si tassa la societ e si tassa il socio, sistema classico.

Ma chi sostiene l'onere alla fine sono i soggetti. Una tassazione sulle societ si traduce in una riduzione
dei rendimenti per chi ne detiene il capitale, e quindi sarebbe meglio tassarli in modo diretto. Gli utili
potrebbero essere tassati in capo al socio come reddito ordinario al momento della distribuzione. Ma
quelli non distribuiti? pag 129

Efficienza di un imposta sui profitti: le scelte di investimento e finanziamento


Le modalit in cui viene studiata la tassazione delle imprese deve essere valutata anche secondo l'ottica
dell'efficienza. In particolare bisogna considerare gli eventuali effetti distorsivi sulle scelte di finanziamento e di
investimento delle imprese.
Il creditore e il socio, finanziano l'impresa solo se da tale finanziamento possono ottenere un rendimento
almeno pari a quello che potrebbero ottenere da investimenti alternativi, che possiamo definire come tasso di
mercato. Le societ faranno investimenti fino a quando i rendimenti decrescenti non saranno pari ad r.

cuneo fiscale: le imprese devono garantire al finanziatore, una remunerazione al netto delle imposte
pari a r (rendimento inv - imposta=> r ). Questa discrepanza chiamata cuneo fiscale.

Finanziamento mediante ricorso al debito


La tassazione risulta neutrale nei confronti delle scelte di investimento, purch venga garantita la piena
deducibilit dal reddito di impresa degli interessi passivi. In tal caso il rendimento (al lordo dell'imposta) che
l'impresa ottiene dal proprio investimento marginale non subisce alcuna tassazione, essendo azzerato dalla
deduzione degli interessi passivi, di pare ammontare, necessarie a ripagare il capitale di debito con cui tale
investimento finanziato.

Finanziamento con capitale proprio


La neutralit viene meno, infatti il rendimento lordo, uguale a quello di mercato che l'impresa ottiene dal
proprio investimento marginale sottoposto a tassazione: la tassazione ordinaria del capitale dei soci
necessaria a finanziare tale investimento non deducibile. Per garantire ai soci lo stesso rendimento
bisognerebbe avere un rendimento maggiore a quello di mercato per la quota di tassazione non deducibile.
COME FUNZIONA IN ITALIA
Le regole generali per la determinazione della base imponibile sono quelle che disciplinano il reddito di impresa
in ambito IRPEF. Configurano una tassazione commisurata ai profitti, che riconosce un vantaggio fiscale alle
imprese che si finanziano con debito piuttosto che con capitale proprio.
La discriminazione a favore delle imprese che si finanziano con debito non compensata neppure in sede di
imposizione personale. Dividendi e plusvalenze azionarie subiscono infatti una parziale doppia tassazione.
Ires

I soggetti passivi sono: le societ di capitali, ma anche enti pubblici e privati e cooperative, anche se
queste hanno un regime tributario agevolato.
l'imposta proporzionale e pari al 27,5%
la base imponibile come quella per le societ di persone, tranne che per il trattamento degli
interessi passivi e dei dividenti.

Riparto delle perdite


Qualora il calcolo del reddito imponibile metta in evidenza una perdita, questa pu essere portata in deduzione
dai redditi degli esercizi successivi, ma non oltre il 5. Per le imprese di nuova istituzione invece a tempo
illimitato.
Deducibilit degli interessi passivi
Gli interessi passivi sono deducibili fino a concorrenza degli interessi attivi. Nel limite del 30% del ROL. Gli
interessi passivi che non possono essere dedotti in un dato periodo di impresa sono per deducibili nei
successivi periodi d'imposta, con gli stessi limiti.
Esenzione da partecipazione
Le societ di capitali hanno, molto spesso partecipazioni in altre societ, da cui derivano dividendi e
plusvalenze o minusvalenze. Poich anche le societ partecipate pagano l'Ires, si pone il problema di alleviare o
evitare la doppia tassazione degli utili.
Da una parte si vorrebbe scoraggiare la formazione di holding pure, ma con la riforma Tremonti del 2004
stato introdotto un regime di esenzione da partecipazione, participation exemption, che comporta, l'esenzione
al 95% dei dividendi e delle plusvalenze e l'indeducibilit delle minusvalenze e degli oneri finanziari riconducibili
alle partecipazione che beneficiano del regime di esenzione.

Esenzione dei dividendi


I dividendi distribuiti da societ di capitali ed altri enti commerciali residenti e non (ma non residenti in paesi
soggetti a fiscalit privilegiata ossia non inclusi in white list), e percepiti da societ di capitali, sono esclusi dal
reddito imponibile di queste ultime per il 95%.
Esenzione plusvalenze
Le plusvalenze realizzate a seguito della cessione di partecipazioni in societ (con o senza personalit giuridica,
residenti e non) sono esenti da imposta nella misura del 95% a patto che:

la societ a cui si riferisce la part. non deve risultare localizzata in un paese a fisc.priv., o si deve
dimostrare che non ne fa uso
la societ partecipata deve esercitare effettiva attivit commerciale
la partecipazione deve risultare iscritta in bilancio tra le immobilizzazioni finanziare, nel primo
bilancio chiuso durante il periodo di possesso
la partecipazione deve essere posseduta ininterrottamente da almeno 12 mesi

Risulta poi immotivata per gli utili non distribuiti.


Indeducibilit delle minusvalenze e delle svalutazioni di partecipazioni
A fronte dell'esenzione delle plusvalenze viene prevista l'indeducibilit integrale delle minusvalenze realizzate e
delle svalutazioni operate sulle partecipazioni aventi i requisiti per godere dell'esenzione da partecipazione.
Tassazione degli utili distribuiti dalle societ di capitali agli individui
Gli utili delle sc, che dopo aver scontato l'Ires siano distribuiti ad un socio persona fisica, diverso da impresa,
sono nuovamente tassati in capo al socio, senza che vi sia alcun meccanismo per evitare la doppia tassazione.
Tali utili non sono per inclusi nella base imponibile dell'Irpef ma assoggettati ad un prelievo sostitutivo, pi
mite che consiste nell'applicazione agli stessi di una ritenuta a titolo di imposta pari al 12,5%.
L'onere complessivo che grava sugli utili distribuiti a seguito dell'applicazione della cedolare secca pi elevato
rispetto a quello riservato ai rendimenti di altre forme di impiego finanziario, che sono assoggettati a regimi
sostitutivi del 12,5 al 27%.
Un regime diverso riguarda i dividendi relativi a partecipazioni qualificate: tali dividendi sono infatti inclusi nella
base imponibile dell'irpef, per il 49,72 del loro ammontare. Essi subiscono cio lo stesso regime di tassazione
previsto per gli utili corrisposti dalle societ di capitali alle imprese assoggettate all'irpef.

TASSAZIONE DELLE IMPRESE INDIVIDUALI E DELLE SOCIET D PERSONE: IRPEF


Attribuzione dei redditi all'imprenditore e ai soci
I redditi delle imprese individuali sono attribuiti all'imprenditore
I redditi delle societ di persone sono attribuiti a ciascun socio, indipendentemente dall'effettiva percezione,
in proporzione alla sua quota di partecipazione agli utili.
Riparto delle perdite
Le perdite eventualmente conseguite nell'esercizio e che eccedano l'ammontare dei redditi positivi possono
essere portate in deduzione dal reddito di impresa, purch capiente, anche nei 5 esercizi successivi.

non possono essere utilizzate per compensare altri redditi del contribuente
come per le soc.cap. per quelle di nuova istituzione
le perdite conseguite da imprese in contabilit semplificata sono invece trattate come quelle dei
lavoratori autonomi: possono essere compensate con gli altri redditi del contribuente, ma non possono
essere riportate nei periodi successivi

Determinazione di imposta
Il reddito di impresa attribuito all'imprenditore e ai soci, al netto di perdite, viene sommato agli altri redditi del
contribuente e assoggettato a Irpef, in capo a questo in regime ordinario
Opzione per tassazione proporzionale al 27,5%
Imprese individuali e soci di societ di persone, in contabilit ordinaria, possono richiedere una tassazione
separata, del reddito di impresa, definito secondo la disciplina dell'irpef alla stessa aliquota proporzionale del
27,5% riservata ai soggetti Ires. L'opzione valida fino a che il reddito viene mantenuto presso l'impresa.

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