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N O R M A

I T A L I A N A

CEI

Norma Italiana

CEI 20-22/3
Data Pubblicazione

Edizione

1997-09

Quarta

Classificazione

Fascicolo

20-22/3

3454 R

Titolo

Prove dincendio su cavi elettrici

Parte 3: Prove su fili o cavi disposti a fascio

Title

Tests on electric cables under fire conditions

Part 3: Tests on bunched wires or cables

NORMA TECNICA

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

COMITATO
ELETTROTECNICO
ITALIANO

CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

SOMMARIO
La presente Norma parzialmente conforme al Documento di Armonizzazione CENELEC HD 405.3 S1, di
cui si recepisce esclusivamente la categoria di Prova C. Prescrive le modalit di prova e non propagazione
dellincendio su fasci di cavi elettrici comportanti un volume totale pari a 1,5 l di materiale non metallico
ed utilizzando come sorgente di calore un bruciatore a nastro alimentato a gas propano.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 2663).

DESCRITTORI
prove dincendio; cavi elettrici; prove su fili disposti a fascio;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali
Europei

(UTE) CEI 20-22/1:1995-10;


(PEQ) HD 405.3 S1:1993;

Internazionali
Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana

CEI 20-22/3

Stato Edizione

In vigore

Varianti

Nessuna

Ed. Prec. Fasc.


Comitato Tecnico
Approvata dal

Pubblicazione
Data validit

Norma Tecnica
1995-11-1

Carattere Doc.
Ambito validit

Nazionale

Chiusa in data

1995-3-31

1973, 1985, 1987 (Fasc. 1025)


20-Cavi per energia
Presidente del CEI

in Data

1995-9-21

in Data
Sottoposta a
Gruppo Abb.

inchiesta pubblica come Progetto C. 609


4

Sezioni Abb.

ICS
CDU

LEGENDA

(UTE) La Norma in oggetto deve essere utilizzata congiuntamente alle Norme indicate dopo il riferimento (UTE)
(PEQ) La Norma in oggetto recepisce con modifiche le Norme indicate dopo il riferimento (PEQ)

CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione o variante.

INDICE GENERALE
Rif.

Pag.

Argomento

SEZIONE
1
GENERALIT

Oggetto e scopo .......................................................................................................................................................................


Riferimenti normativi ............................................................................................................................................................

1.1
1.2

1
1

SEZIONE
CARATTERISTICHE
2

2.1

GENERALI PER LA PROCEDURA DI PROVA


Campione in prova ................................................................................................................................................................
Descrizione dellattrezzatura di prova ......................................................................................................................
Calcolo del numero di spezzoni ...................................................................................................................................
Disposizione dei campioni in prova .........................................................................................................................
Sorgente di calore ...................................................................................................................................................................
Posizionamento della sorgente di calore ...............................................................................................................
Procedimento di prova ........................................................................................................................................................
Valutazione dei risultati di prova .................................................................................................................................

2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8

1
2
2
3
3
3
3

SEZIONE
3
METODO
3.1
3.2
3.3
3.4
Tab. 1
Tab. 2
Fig. 1
Fig. 1a
Fig. 2
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5

PER LA DISPOSIZIONE DEGLI SPEZZONI DI PROVA


E TEMPO DI APPLICAZIONE DELLA FIAMMA DISPOSIZIONE DEFINITA F
4
Selezione degli spezzoni di cavo ................................................................................................................................. 4
Metodo di fissaggio ................................................................................................................................................................ 4
Posizionamento degli spezzoni ..................................................................................................................................... 4
Tempo di applicazione della fiamma ....................................................................................................................... 5
Caratteristiche di prova ....................................................................................................................................................... 5
Guida riassuntiva per la scelta dei cavi per la prova di tipo
(vedere art. 2.1 della Parte 1) ......................................................................................................................................... 5
Attrezzatura per la prova di incendio ....................................................................................................................... 6
Isolamento termico delle pareti posteriore e laterali della cabina di prova ................................. 7
Scala tubolare normale per la prova dei cavi ..................................................................................................... 8
Disposizione del campione in prova sulla scala .............................................................................................. 9
Bruciatore .................................................................................................................................................................................... 10
Tipico esempio di controllo del flusso di gas .................................................................................................. 11

A L L E G AT O
A informativo Dettagli

per il bruciatore normalizzato

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GENERALIT

S E Z I O N E

1.1

Oggetto e scopo
La presente Parte prescrive le modalit di prova di non propagazione dell'incendio su fasci di cavi elettrici comportanti un volume totale pari a 1,5 l di materiale
non metallico ed utilizzando come sorgente di calore un bruciatore a nastro alimentato a gas propano.

1.2

Riferimenti normativi
Vedere art. 1.4 della Parte 1.

CARATTERISTICHE GENERALI PER LA PROCEDURA DI PROVA

S E Z I O N E

2.1

Campione in prova
Il campione in prova costituito da un certo numero di spezzoni di cavo prelevati dalla stessa pezzatura, aventi ciascuno una lunghezza minima di 3,5 m.
Il numero totale degli spezzoni da 3,5 m costituente il campione in prova deve
essere tale da comportare un volume totale di materiale non metallico di 1,5 litri
per metro (l/m).

2.2

Descrizione dellattrezzatura di prova

2.2.1

Cabina di prova ed alimentazione dellaria


Lattrezzatura di prova (Fig.1) costituita da una cabina verticale avente larghezza 1000 mm 100 mm profondit 2000 mm 100 mm ed altezza 4000 mm
100 mm; opportuno che il pavimento della cabina sia sopraelevato rispetto al
livello del suolo.
La cabina praticamente a tenuta daria sui suoi lati e lalimentazione dellaria
ottenuta attraverso unapertura di 800 mm 20 mm x 400 mm 10 mm situata
sul pavimento della cabina a 150 mm 10 mm dalla parete frontale.
Il flusso daria deve essere regolato al valore di 5000 l/min 500 l/min ad una
temperatura costante controllata di (20 10) C e misurato alluscita o allentrata
prima dellinizio della prova.
Questi parametri dovrebbero preferibilmente essere regolati durante la prova.
Nel soffitto della cabina, in corrispondenza dellangolo formato con la parete posteriore, praticata unapertura di 300 mm 30 mm x 1000 mm 100 mm. La
parete posteriore e quelle laterali della cabina di prova devono essere isolate termicamente in modo da ottenere un coefficiente di trasmissione termica di circa
0,7 W/(m2 . K). Ad esempio, lutilizzazione di una lamiera di acciaio di spessore
compreso tra 1,5 mm e 2 mm, ricoperta con uno spessore di 65 mm di lana minerale e protetta da un appropriato rivestimento esterno (Fig. 1a) considerata
soddisfacente. La distanza tra la scala e la parete posteriore della cabina deve essere di 150 mm 10 mm e la distanza tra il piolo inferiore della scala ed il pavimento di 400 mm 5 mm.
Lo spazio libero compreso tra il punto pi basso del campione ed il pavimento
deve essere di circa 100 mm (Fig. 3).

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2.2.2

Tipo di scala per la posa dei cavi


I dettagli relativi al tipo di scala normale da utilizzare ed i metodi di montaggio
sono indicati nella Sezione 3 della presente Parte (Fig. 2 e 3).

2.3

Calcolo del numero di spezzoni


Per calcolare il numero di spezzoni costituenti il campione in prova necessario
determinare il volume per metro del materiale non metallico di un spezzone di
cavo.
A tale fine uno spezzone di lunghezza non inferiore a 0,3 m viene accuratamente tagliato in modo che le superfici di taglio risultino perpendicolari allasse longitudinale del cavo: questo per consentire una precisa misurazione della lunghezza
dello spezzone.
Ciascun materiale non metallico Ci deve quindi essere estratto dallo spezzone e
pesato. Non si deve tenere conto dei materiali il cui apporto alla massa totale dei
materiali non metallici sia inferiore al 5%.
Gli schermi semiconduttivi per i quali non possibile la separazione dallisolante possono essere considerati come facenti parte dellisolante stesso ai fini della
misura del loro peso e della loro massa volumica.
La massa volumica di ciascun componente non metallico, ivi compresi i materiali
a struttura cellulare, deve essere misurata mediante un appropriato metodo, per
es. secondo lart. 8 della Norma CEI 20-34/1-3, al fine di ottenere valori espressi
con due decimali. I nastri ed i componenti fibrosi sono considerati come aventi
massa volumica apparente pari ad 1.
Il volume Vi (in litri per metro di cavo) di ciascun componente non metallico Ci
calcolato come segue:
Mi
V i = ------------ri l
dove:
Mi la massa del componente Ci (kg)
ri la massa volumica del componente Ci (kg/dm3)
l
la lunghezza della sezione del cavo (m)
Il volume totale, V, relativo ai materiali non metallici contenuti in un metro di cavo, uguale alla somma (V = (Si Vi) dei singoli volumi V1, V2, ecc.
Il numero intero pi prossimo (superiore od uguale a 0,5 corrisponde ad 1) del
numero di spezzoni da montare ottenuto dividendo il volume per metro specificato nellart. 2.1 della presente Sezione, per il volume totale, V, del materiale
non metallico per metro di cavo.

2.4

Disposizione dei campioni in prova


Gli spezzoni costituenti il campione in prova devono essere legati alla scala e posizionati secondo quanto descritto in dettaglio nella Sezione 3 della presente Parte.

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2.5

Sorgente di calore
La sorgente di calore costituita da un bruciatore di gas propano, del tipo a nastro, munito di misuratore di portata e completo di miscelatore Venturi.
La superficie di produzione della fiamma costituita da una piastra metallica di
lunghezza 341 mm e di larghezza 30 mm, nella quale sono praticati 242 fori di
diametro 1,32 mm, posizionati a distanza di 3,2 mm su tre file sfalsate e composte, rispettivamente di 81, 80 e 81 fori, il tutto a formare un rettangolo avente dimensioni nominali di 257 mm x 4,5 mm come mostrato in Fig. 4. Poich la piastra pu essere forata senza limpiego di una dima, la distanza tra i fori pu
variare leggermente. Inoltre, su ciascun lato della piastra, pu essere realizzata
una serie di piccoli fori pilota, aventi la funzione di mantenere accesa la fiamma.
Nota Allo scopo di garantire la riproducibilit dei risultati tra diversi laboratori di prova, racco-

mandato limpiego del bruciatore sopra descritto che, tra laltro, facilmente reperibile.
Per maggiori dettagli vedere lAllegato A.

Il bruciatore deve essere munito di un accurato sistema di controllo della portata


del combustibile e dellaria. La Fig. 5 mostra un esempio di sistema di controllo.
La taratura del rotametro del gas deve essere verificata mediante flussimetro
dopo linstallazione, per assicurarsi che la tubazione di adduzione ed il Venturi
non abbiano modificato la taratura originale.
Quando necessario, ai valori di temperatura e di pressione specificati per il rotametro del gas propano, devono essere applicati dei fattori di correzione.
Per questa prova, il punto di rugiada dellaria non deve essere maggiore di 0 C,
e la portata deve essere di 76,7 l/min 4,7 l/min; la portata del propano deve essere di 13,3 l/min 0,5 l/min ad 1 atm ed a 20 C per ottenere una potenza calorifica nominale di 73,7 J/h 1,68 J/h x 106 J/h (70000 Btu/h 1600 Btu/h)(1) per
ciascun bruciatore.
Nota Viene utilizzato per il calcolo della portata del gas il potere calorifico superiore:

valore consigliato 93 MJ/m3.

2.6

Posizionamento della sorgente di calore


Per lesecuzione della prova, il bruciatore deve essere posto in posizione orizzontale, ad una distanza di 75 mm 5 mm dalla superficie anteriore del fascio di
cavi ed in modo tale che la sua mezzaria disti 600 mm 5 mm dal pavimento
della cabina di prova. Il punto di applicazione della fiamma deve trovarsi al centro tra due pioli della scala e ad almeno 500 mm 5 mm sopra lestremit inferiore del campione (Fig. 3).
La regolazione della portata dellaria e del gas pu essere effettuata prima del posizionamento del bruciatore.

2.7

Procedimento di prova
Dopo aver sistemato gli spezzoni sulla scala (vedere art. 2.4) ed il bruciatore a
nastro (vedere art. 2.6) si deve procedere allapplicazione della fiamma per il
tempo specificato nella Sezione 3 della presente Parte.
La prova si considera finita quando siano verificate le condizioni indicate
nellart. 2.4 b) della Parte 1.

2.8

Valutazione dei risultati di prova


Vedere art. 2.5 della Parte 1.
(1) Tale potenza equivalente a 20,5 kW 0,5 kW.

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METODO PER LA DISPOSIZIONE DEGLI SPEZZONI DI PROVA E TEMPO DI


APPLICAZIONE DELLA FIAMMA DISPOSIZIONE DEFINITA F(1)

3
S E Z I O N E

3.1

Selezione degli spezzoni di cavo


Il numero degli spezzoni deve essere tale da ottenere un volume totale nominale
di materiale non metallico di 1,5 l/m calcolato come descritto in 2.3.
Un riassunto delle condizioni di prova riportato nella Tab. 1.
La scelta della sezione del conduttore per lesecuzione della prova deve costituire
oggetto di un accordo tra lacquirente ed il fabbricante, tenuto conto delle limitazioni della nota seguente.
Nota Nella scelta della sezione del conduttore occorre tenere conto della limitata capacit della sca-

la al fine di garantire che il volume del materiale non metallico richiesto possa essere alloggiato
sulla scala stessa in accordo con la disposizione prescritta.

Deve inoltre essere evitato limpiego di un campione costituito da un solo spezzone di cavo; queste informazioni sono riassunte nella Tab. 2.
Ci si applica anche ai cavi per telecomunicazioni, per trasmissione di dati ed a
fibre ottiche.
3.2

Metodo di fissaggio
Per i cavi aventi sezione del conduttore superiore a 35 mm2, ogni spezzone deve
essere fissato singolarmente ad ogni piolo della scala per mezzo di un filo metallico (acciaio o rame) avente diametro compreso tra 0,5 mm ed 1,0 mm.
Per cavi di sezione minore od uguale a 35 mm2, viene utilizzato lo stesso metodo
quando gli spezzoni sono montati in un singolo strato.
Se per formare il campione da provare si rendesse necessaria lapplicazione di
parecchi strati, gli spezzoni dovranno essere suddivisi in fasci elementari di larghezza pari a cinque cavi utilizzando il filo metallico sopra descritto e collegando
ciascun fascio a quello adiacente mediante legatura agli spezzoni esterni. Per realizzare unefficiente tenuta dellinsieme si raccomanda di effettuare il fissaggio dei
fasci elementari tra di loro ed a ciascun piolo della scala (Fig. 3d).

3.3

Posizionamento degli spezzoni

3.3.1

Cavi con conduttori di sezione non superiore a 35 mm2


Gli spezzoni sono posizionati a contatto tra di loro sul lato anteriore della scala
normale, disposti in uno o pi strati, in modo che la larghezza del fascio costituente il campione in prova non superi 300 mm(2). Deve rimanere una distanza
minima di 50 mm tra i bordi del fascio e la superficie interna dei montanti della
scala(3).

3.3.2

Cavi con conduttori di sezione superiore a 35 mm2


Gli spezzoni vengono fissati in un singolo strato sul lato anteriore della scala normale, spaziati tra di loro con una distanza pari a 0,5 volte il diametro del cavo ma
comunque non superiore a 20 mm. La massima larghezza del fascio costituente il
campione deve essere di 300 mm (Fig. 3a). Deve rimanere una distanza minima
di 50 mm tra i bordi del fascio e la superficie interna dei montanti della scala (3).
(1) Con F si intende linstallazione dei campioni sul fronte della scala direttamente esposta alla sorgente di calore.
(2) A tale scopo nella scelta della sezione del cavo deve essere tenuto presente quanto indicato al punto 3.1.
(3) Ci implica che la luce libera tra i suddetti montanti non deve essere inferiore a 400 mm.

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Tempo di applicazione della fiamma

3.4

Per tutte le sezioni dei conduttori il tempo di applicazione della fiamma deve essere di 20 min.
Tab. 1

Caratteristiche di prova
Gamma delle sezioni del conduttore (mm2)
Volume per metro del materiale non metallico del campione (l/m)
Tipo di scala
Massima larghezza del campione:
Numero di strati:
Posizionamento degli spezzoni
Tempo di applicazione della fiamma (min)
Numero di bruciatori

35(2)

>35(1)

1,5
Normale
300 mm
1
a contatto

1,5
Normale
300 mm
1
spaziato
20

mm2.

(1) Almeno un conduttore maggiore di 35


(2) Nessun conduttore di sezione superiore a 35 mm2.

Tab. 2

Guida riassuntiva per la scelta dei cavi per la prova di tipo


(vedere art. 2.1 della Parte 1)
Sezione del cavo
Limitazioni concernenti la
scelta della sezione dei cavi
per ottenere il volume
nominale richiesto di materiali
non metallici

Cavi con conduttori di sezione


35 mm2 e cavi per
telecomunicazioni

Cavi con almeno


un conduttore di sezione
>35 mm2

Almeno due spezzoni

Al massimo uno strato di


larghezza 300 mm compresa
la spaziatura specificata.
Almeno due spezzoni

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Fig. 1

Attrezzatura per la prova di incendio


Dimensioni in millimetri

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Fig. 1a

Isolamento termico delle pareti posteriore e laterali della cabina di prova

Dimensioni in millimetri

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Fig. 2

Scala tubolare normale per la prova dei cavi

Dimensioni in millimetri

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Fig. 3

Disposizione del campione in prova sulla scala

Dimensioni in millimetri

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Fig. 4

Bruciatore
Dimensioni in millimetri
I valori sono approssimativi

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Fig. 5

Tipico esempio di controllo del flusso di gas


Per i condotti al flussimetro ed alla fiamma pilota le tubazioni possono essere di
diametro esterno 1/4 di pollice o 8 mm. Per laria ed il gas propano alimentanti il
bruciatore sono necessarie tubazioni con diametro esterno di 15 mm. Un trasformatore di accensione ed un interruttore di sicurezza per le bobine delle elettrovalvole possono completare il circuito.
a)

Arrivo del propano

b)

Arrivo dellaria

c)

Riduttore a T

d)

Valvola aperto/chiuso

e)

Regolatore di pressione

f)

Filtro

g)

Misuratore di pressione

h)

Valvola di controllo

r)

Flussimetro (tipo rotametro)

v)

Elettrovalvola

p)

Linea pilota (facoltativa)

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ALLEGATO

informativo

DETTAGLI PER IL BRUCIATORE NORMALIZZATO


Un bruciatore (numero di catalogo 10L11-55) ed un miscelatore Venturi (numero
di catalogo 14-18) conformi alle prescrizioni di 2.4 possono essere forniti da:
American Gas Furnace
P. o. Box 496
140 Highway No. 1
Elizabeth, New Jersey 07207
USA

Tel. + 1 908 352 2120


Fax + 1 908 352 5174

Fine Documento

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La presente Norma stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano


e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

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