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DECALOGO DI PROPOSTE

ELABORATO DAL
TAVOLO SCUOLA,
UNIVERSIT E FORMAZIONE,
SPORT E POLITICHE GIOVANILI
DELLA SQUADRA PROGRAMMATICA
NAZIONALE DI ITALIA UNICA.

Alessandro Rimassa, coordinatore


Ezio Bussoletti, co-moderatore
Leonardo Frizziero, co-moderatore

Luca Bolognini, responsabile


del programma di Italia Unica

LA SCUOLA DEL FUTURO


1

GUADAGNARE
UN ANNO DI VITA,
RIDUCENDO DA
13 A 12 GLI ANNI
PER IL DIPLOMA

MATERNE E ELEMENTARI
A TEMPO PIENO PER TUTTI
OPZIONE PRIMA
ELEMENTARE A 5 ANNI

ALZARE LOBBLIGO
SCOLASTICO DA 10 A 12
ANNI E NON PERDERE
NESSUNO PER LA STRADA

VERA PARIT TRA


SCUOLE STATALI
E PARITARIE

RAFFORZARE LA
FORMAZIONE TECNICA
E PROFESSIONALE
E INTEGRARE CON
IL MONDO DEL LAVORO

NUOVI METODI
DI INSEGNAMENTO.
EDUCAZIONE CIVICA
E INGLESE PER TUTTI

VERA AUTONOMIA
E TRASPARENZA
PER SCEGLIERE
LE SCUOLE
MIGLIORI

PREMIARE GLI STUDENTI


MERITEVOLI E GLI
INSEGNANTI
PI CAPACI

ALLEANZA TRA SPORT


E SCUOLA. PI RISORSE
PER GLI IMPIANTI
E LA SICUREZZA
DELLE SCUOLE

LA RIVOLUZIONE POSSIBILE.

MERITO E IDEALI
PER RIDARE AL SAPERE
IL RUOLO CENTRALE DELLA SOCIET
Al centro del futuro dellItalia c listruzioneche diamo oggi ai nostri figli. Al centro della scuola ci sono le persone che la vivono: gli
studenti, le loro famiglie, gli insegnanti, il personale tecnico ed amministrativo.Non retorica. Nei paesi avanzati la qualit del capitale
umano la pi importante delle leve per competere nel mondo. Sebbene
la crisi economica abbia inferto un duro colpo alla fiducia degli Italiani negli investimenti a lungo termine, inclusi quelli formativi, come dimostra
il costante calo delle immatricolazioni alluniversit, ancora vero che
chi studia ha pi possibilit di farcela, di trovare il proprio posto nel
mondo, migliorare la propria condizione sociale di partenza, trovare
un buon lavoro. Con merito e soddisfazione propri e del Paese che lo
ha garantito.
Lo stato di salute del sistema di istruzione italiano a macchia di leopardo. La scuola primaria in generale di discreta qualit, ma assai
limitata nei tempi e nelle strutture; molti dei nostri licei sono fra i migliori al mondo, come sperimentano gli studenti italiani che trascorrono
un semestre o un anno allestero, o quelli che vengono ammessi nelle
migliori universit straniere. Molti altri dati, per, sono preoccupanti.
Troppi studenti italiani performano male ai test comunitari/PISA e
colpisce il divario tra Settentrione e Mezzogiorno: mentre il Nordest
raccoglie risultati da primo della classe in Europa nelle competenze
matematiche, il Sud arranca sotto la media in tutte le aree.
Un altro grave problema del nostro sistema di istruzione la dispersione scolastica, in Italia pi alta che nel resto dEuropa (il 17,6% contro
il 12,8%), la cui causa principale pu esser fatta risalire allo scarso orientamento che viene dato ai giovani e alle loro famiglie. Il Paese perde
cos possibili talenti, con grave danno sia per gli individui coinvolti che
per il sistema economico, sociale e civile.
LA SCUOLA DEL FUTURO
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Il Governo attuale sta destinando 3 miliardi allanno a una maxi-assunzione di precari, ope legis, senza passaggio da un vero concorso per la
maggioranza dei 150.000. Si tratta di una scelta sbagliata: perch avvelena i pozzi e consegna per decenni i nostri ragazzi a 150.000 persone la
cui bravura e competenza non , in parte, passata attraverso il vaglio di
un concorso. Tre miliardi di euro allanno sono una cifra enorme, si tratta
di 30 miliardi in un decennio (aggiuntivi rispetto a quelli gi stanziati per
ledilizia scolastica), che potrebbero davvero fare la differenza per le
nostre scuole, che, se ben investiti, le metterebbero al passo coi tempi
e con i migliori standard internazionali. Noi diciamo di destinare questi
30 miliardi ai dieci obiettivi per la scuola di Italia Unica.
Se, tuttavia, guardassimo solo agli aspetti tecnici ci limiteremmo
a un miglioramento superficiale della nostra scuola, lo stesso errore
che stanno commettendo tutti i Governi.Non basta. Lefficienza dei
metodi dinsegnamento, lapprendimento di materie moderne, linglese
e leconomia sono solo un pezzo della grande trasformazione che serve.
La scuola soprattutto il campo in cui rifondare la civilt italiana del
ventunesimo secolo quindi il terreno pi politico che ci sia e
non dobbiamo avere paura di ripensarla con ideali profondi e nobili. Questo significa reimpostare i programmi scolastici non soltanto per
formare persone in grado di inserirsi nel mondo del lavoro e di rimanerci
oin grado di affrontare gli studi universitari, ma cittadini dotati di senso
critico e in grado di valutare ci che succede intorno a loro sia dal punto
di vista economico che sociale. Leducazione civica intesa cio non solo
come conoscenza del funzionamento delle istituzioni, ma come condivisione dei nostri valori costituzionali nella loro applicazione a un mondo
in evoluzione sempre pi rapida.

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Quelle cheseguono sono le idee di Italia Unicaper un grande patto


tra gli italiani, che torni a fare della scuolaun potente ascensore sociale in una societ dinamica, capace di premiare i tanti diversi talentisenza lasciare nessuno indietro, valorizzando, sul serio, gli insegnanti pi
capaci e pi impegnati.Ma, soprattutto, queste nostre proposte hanno
il coraggio di vedere nella scuolail principale investimento culturale e
civile dellItalia che verr.
Dopo decenni in cui listruzione stata ridotta e svilita a basso pragmatismo e ad inutile nozionismo, oltre che a macchina assistenzialista e clientelare nei casi peggiori,noi vogliamo invece, finalmente
collegarla ai grandi valoriche ci possono rendere di nuovopionierinel mondo.

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A)
INNOVIAMO CON CORAGGIO
E BUON SENSO LA SCUOLA ITALIANA,
METTENDOLA AL PASSO COI TEMPI
E RINNOVANDO CONTENUTI
E CICLI SCOLASTICI
VALORIZZANDO QUANTO
DI BUONO C

1.

Far guadagnare un anno di vita a tutti portando da


13 a 12 gli anni di studio per arrivare al diploma di
maturit. Come in buona parte del mondo. Portare
lobbligo scolastico da 10 a 12 anni e non lasciarsi pi indietro le centinaia di migliaia di giovani che
oggi si perdono per la strada.
E necessario ripensare i cicli scolastici per guadagnare
un anno di vita, allineandoci a modelli di successo internazionali: intendiamo passare dagli attuali 13 anni a
soli 12 anni di scuola primaria e secondaria, ma portando tutti al diploma di scuola media superiore. Grazie
al risparmio ottenuto dal taglio di un anno di scuola
superiore, pari a circa 3,5 miliardi di euro annui, potremo finanziare la maggior parte del costo di asili nido,
scuole materne ed elementari a tempo pieno per tutti.

2.

Assicurare maggiori pari opportunit di partenza


garantendo a tutti scuola materna ed elementare a
tempo pieno. Con possibilit di iniziare la prima elementare a cinque anni.
Un paese civile deve garantire scuola materna e scuola
elementare a tempo pieno per tutti. Sono anni quelli pre-elementari estremamente importanti per la formazione e in molti casi possono dare la possibilit di
iniziare la prima elementare a cinque anni (portando a
due gli anni di vita guadagnabili rispetto ad oggi).
Si tratta di un obiettivo realizzabile anche attraverso
iniziative di autorganizzazione, aziendali e in generale

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di Terzo Settore, per esempio con luso di voucher.


Senza asili e scuole primarie a tempo pieno per tutti
si impedisce il raggiungimento delle condizioni deguaglianza di partenza e si rende ancora pi difficile
linserimento delle madri nel mondo del lavoro.

3.

Arricchire la scuola nei metodi di insegnamento e nelle materie (es. Arti, educazione civica, inglese). Sul
serio, per tutti. Insegnare a imparare, fare e rischiare.
In un mondo imprevedibile e in continuo cambiamento ci che importa imparare a imparare: le nozioni
e le tecniche diventano subito vecchie. Serve sviluppare la curiosit e imparare un metodo di aggiornamento continuo che dovr durare tutta la vita. In un
mondo dove si vince di creativit, di imprenditorialit,
di innovazione bisogna insegnare il gusto del rischio,
la convivenza con lerrore, la bellezza della diversit, e
serve mettere i giovani in contatto con larte - tutte le
arti - e far loro apprezzare fin da giovanissimi la bellezza delle diversit. Nel contempo bisogna insegnare il
gusto del rischio e la convivenza con lerrore. In un
mondo di informazione infinita e disponibile bisogna
insegnare lo spirito critico, la capacit di gerarchizzare, selezionare, collegare. In un mondo di interculturalit e di interdisciplinarit bisogna insegnare non
solo linglese come litaliano, ma il lavoro di gruppo,
leducazione civica, la buona condotta, le tecniche di
collaborazione, la comunicazione e la gestione dei
progetti, la disponibilit alla contaminazione tra sape-

LA SCUOLA DEL FUTURO


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ri e capacit di visione sistemica. Bisogna aumentare


esponenzialmente il numero dei ragazzi e delle ragazze che riescono a passare un periodo significativo di
studio allestero durante la scuola secondaria. Tutti
dovrebbero essere incoraggiati e messi in condizione
di vivere una esperienza significativa di volontariato.

4.

Rafforzare la formazione tecnica e professionale e


assicurare maggiore integrazione tra la scuola e il
mondo del lavoro.
Uno dei principali problemi della scuola secondaria italiana che gli istituti tecnici e professionali sono spesso
scollegati dal mondo del lavoro, e non riescono a formare individui che siano pronti per entrarvi, al termine del
ciclo di studi. Va riqualificata listruzione tecnica e professionale in collaborazione con il mondo delle imprese.
Serve maggior collaborazione del mondo dellimpresa
e del mondo della scuola nel programmare i fabbisogni;
occorre valorizzare gli Istituti Tecnici e diffondere gli Istituti Tecnici Superiori per garantire educazione terziaria
senza dover passare per luniversit; vogliamo riqualificare la formazione professionale integrandola con quella tecnica e recuperando le enormi risorse oggi sprecate in questo settore. I campi di specializzazione delle
scuole tecniche e professionali devono essere molto pi
numerosi di oggi, sulla scorta di quanto succede per
esempio in Germania. Va aumentato esponenzialmente
il numero di giovani che fanno una esperienza di vita in
azienda durante la scuola secondaria.

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B)
MERITOCRAZIA VERA:
PROMOSSI GLI STUDENTI
E GLI INSEGNANTI MIGLIORI

5.

Premiamo il merito degli studenti. Attuiamo pienamente lart. 34 della Costituzione I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi pi alti degli studi
Chi ha le capacit e mostra adeguato impegno deve
poter arrivare fino al massimo della formazione anche
se non in possesso dei mezzi per mantenersi agli studi: oggi non cos. Prevediamo un sistema di voucher
per gli studenti meritevoli, da includere nel budget
destinato al welfare famigliare, per evitare labbandono scolastico da parte di chi si trovi in condizioni di
partenza meno fortunate.

6.

Premiamo il merito degli insegnanti migliori. Carriera e riconoscimenti per i docenti che si aggiornano, si impegnano e ottengono i migliori risultati
Il ruolo e la professionalit degli insegnanti migliori
meritano di essere adeguatamente riconosciuti. Rispettiamo la competenza e premiamo il merito: ci
sono insegnanti capaci, che si aggiornano, che si impegnano e ce ne sono altri meno capaci, meno aggiornati e che si impegnano molto meno. Vogliamo
premiare in termini di carriera, di stipendio e di graduatorie gli insegnanti con buoni risultati formativi,
che fanno ricerca e aggiornamento, che si impegnano
pi degli altri. Pensiamo che a tal fine vada conferita
maggiore autonomia alle scuole e maggiore responsabilit ai dirigenti scolastici (da formare e selezionare
a loro volta).
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C)
AUTONOMIA,
PARIT ALLE PARITARIE
E ORIENTAMENTO CHIARO
PER SCEGLIERE BENE
IL PROPRIO FUTURO

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7.

Vera parit tra scuole statali e scuole paritarie: detrazioni/voucher per le famiglie, controlli di qualit
rigorosi
Le scuole statali e le scuole paritarie vanno considerate come parti di un unico insieme: la scuola pubblica.
Entrambe svolgono un servizio di inestimabile utilit
pubblica, ed entrambe contribuiscono ad assicurare libert, sapere e pluralismo nella societ italiana.
Dal livello di libert dellistruzione dipende il livello di
libert di un Paese, e per questo un servizio che non
pu essere erogato in regime di monopolio, neppure
statale. Anche nel settore dellistruzione la competizione tra diversi istituti - statali e non - pu esercitare, in un quadro di buone regole, la spinta verso un
pi alto livello di servizio, ottenuto con limpiego dei
migliori insegnanti, la definizione di programmi pi
efficaci e innovativi, lattrazione di studenti motivati, lofferta di servizi di orientamento in entrata e in
uscita, lutilizzo di strutture e attrezzature funzionali.
Gli strumenti per assicurare a famiglie e studenti libert di scelta ed equit sul piano contributivo possono essere diversi. Si pu assegnare a ciascuno studente un voucher che incorpori il valore delle risorse
efficienti destinate dallo Stato alla sua formazione,
oppure un credito dimposta alle famiglie con redditi
capienti che decidano di istruire i propri figli in una
scuola paritaria.

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8.

Maggiore autonomia alle scuole pubbliche: anche


nel selezionare gli insegnanti
Vogliamo promuovere lautonomia delle istituzioni
scolastiche, sviluppando anche modelli di governance e organizzativi alternativi. Autonomia deve voler
dire disporre di un minimo di risorse finanziarie, di
know how e di strumenti di diritto privato per realizzare concretamente le sperimentazioni. Autonomia
deve voler dire poter scegliere, almeno in parte, gli
insegnanti che si considerano migliori, affidando una
chiara responsabilit ai dirigenti scolastici e debellando, tra laltro, la pratica degradante delle supplenze, oggi offerte a scadenze anche brevissime di
settimana in settimana. Il problema delle supplenze si
pu superare, non con assunzioni massive ope legis,
bens garantendo lopzione ai docenti abilitati - come
accade in altri Paesi europei - di coprire le ore di supplenza in cambio di riconoscimenti e di una remunerazione ad hoc. Naturalmente, ogni dirigente scolastico
dovrebbe poter selezionare con contratto diretto gli
insegnanti che considera migliori per queste attivit,
senza alcun tipo di graduatoria burocratica.
Un buon esempio di autonomia scolastica sono le
Charter Schools. Si tratta di scuole finanziate dal bilancio pubblico ma gestite indipendentemente da
privati e con precise regole e controlli. Il modello ha
trovato diverse declinazioni a seconda del Paese di
recepimento. NellAmerica del Nord, in Canada, ad
esempio, il sistema delle Charter Schools diffuso

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con risultati formativi anche di grande interesse. Nella socialdemocratica Svezia, le Charter Schools sono
addirittura gestite da societ commerciali, che hanno
possibilit di profitto; di recente, anche il Regno Unito ha aperto il proprio sistema di istruzione alle Charter Schools, riservandolo per solo ad enti non-profit.
In Italia, potremmo avviare una sperimentazione.

9.

Valutazione e trasparenza per assicurare meritocrazia e orientamento


Autonomia, parit con le paritarie, meritocrazia, riduzione della dispersione scolastica attraverso miglior
orientamento sono tutti obiettivi raggiungibili solo
se saranno adeguati gli strumenti di valutazione degli istituti scolastici e se verranno trasparentemente
messi a disposizione i risultati di tale valutazione. Perch i giovani e le rispettive famiglie siano in grado di
scegliere il corso di studi pi adatto e promettente
necessario che i dati sulla valutazione siano messi a
disposizione unitamente a informazioni del tipo: che
risultati hanno ottenuto gli studenti di ogni particolare scuola, che successivo curriculum di studi o di lavoro hanno successivamente scelto, con quali risultati.
Non ha senso, come proposto dallattuale Governo,
ipotizzare autovalutazioni da parte dei singoli istituti
scolastici, che dovrebbero valutare se stessi: la valutazione o esterna e oggettiva, o non rappresenta un
vero orientamento.

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Orientamento inoltre significa aiutare ogni singolo


ragazzo e ragazza a capire le proprie attitudini e propensioni, e fornire loro elementi almeno di massima
sul prevedibile andamento del mercato del lavoro
(professioni/mestieri/specializzazioni in crescita, in
calo, con offerta saturata o non coperta, ecc.).

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D)
EDIFICI SCOLASTICI
PI MODERNI,
ALLEANZA CON LO SPORT
PER LE PALESTRE

10.

Scuole sicure e moderne e grande alleanza tra


sport e scuole
Abbiamo scuole che cadono a pezzi, senza bagni funzionanti, pericolose per i nostri figli: inaccettabile e bisogna porvi rimedio, anche puntando su riqualificazioni
energetiche che rendano questi edifici molto pi efficienti nel riscaldamento e nel consumo elettrico. Serve
un grande piano di edilizia scolastica: ci che il Governo
ha avviato negli scorsi mesi pu solo servire come inizio. Serve razionalizzare il patrimonio edilizio scolastico oggi frammentato tra troppe diverse responsabilit. Mettere mano allefficienza energetica delle nostre
scuole di ogni ordine e grado potrebbe attivare molti
miliardi di investimenti distribuiti sul territorio in grado
di autofinanziarsi. E necessario accelerare il processo di
integrazione tra tecnologia e strumenti di didattica, introducendo il wifi e adeguato hardware ma soprattutto
contenuti editoriali digitali disegnati per la scuola.
Per aiutare la buona salute dei bambini e dei giovani
(siamo uno dei Paesi con il pi alto tasso di obesit
infantile) e la loro inclusione sociale e civile, assume
grande importanza lo sport. Si pu favorire il rinnovo
degli impianti sportivi - in particolare quelli appartenenti a plessi scolastici - e una grande alleanza tra le
decine di migliaia di scuole dItalia e le altrettante associazioni sportive per assicurare effettiva educazione
e pratica sportiva a tutti coloro che frequentano la
scuola, riducendo la piaga dellobesit infantile, la diffusione degli sport e lutilizzo degli impianti per tutte
le ore della giornata a favore delle comunit locali.

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TAVOLI DELLA SQUADRA


PROGRAMMATICA NAZIONALE
DI ITALIA UNICA
Gruppo
Crescita
e Lavoro

Tavolo Politiche Economiche (Sviluppo, Fisco, Innovazione, Internazionalizzazione, Infrastrutture)


Tavolo Lavoro e Previdenza
Tavolo Energia e Green Economy
Tavolo PMI, Micro-Imprese, Professionisti e Partite Iva

Gruppo
Cultura
e Territorio

Tavolo Scuola, Universit e Formazione, Sport e Politiche Giovanili


Tavolo Agricoltura, Ambiente e Paesaggio
Tavolo Beni Culturali e Turismi
Tavolo Sud

Gruppo
Famiglia
e Welfare

Tavolo politiche per la famiglia (Donne e Pari Opportunit, Bambini, Anziani)


Tavolo Terzo Settore, Ineguaglianza e Povert
Tavolo Salute e Sanit

Gruppo
Sblocco
della Societ

Tavolo Riforme Istituzionali


Tavolo Riforma della Pubblica Amministrazione
Tavolo Giustizia e Legalit
Tavolo Informazione e Diritti

Gruppo Italia
in Europa
e nel Mondo

Tavolo Italia Protagonista in Europa


Tavolo Difesa e Sicurezza
Tavolo Politica Estera e Cooperazione Internazionale

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