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IndigoRender&Maxigo
IndigoRender&Maxigo
IndigoRender&Maxigo
indigo si blocca
facilmente essere
auto ad obj,
, cio quella di
IndigoRender&Maxigo
Pathtrace
Pathtrace + Bidirectional
Pathtrace + Bidirectional+ Hybrid mode
Ora osserviamo alcuni test comparative tra le differenti modalit di
calcolo, ringraziamo a Colin Chung CoolColj per i preziosissimi test
visionabili
per
interno
al
seguente
link:
httpwww.indigorenderer.comjoomlaforumviewtopic.phpt=2344&postdays=0&posto
rder=asc&highlight=mlt&start=0
IndigoRender&Maxigo
IndigoRender&Maxigo
IndigoRender
IndigoRender&Maxigo
IndigoRender
IndigoRender&Maxigo
IndigoRender
IndigoRender&Maxigo
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IndigoRender
IndigoRender&Maxigo
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IndigoRender
IndigoRender&Maxigo
Come potete vedere le differenze non sono abissali, credo che pi che una
vera e propria differenza di resa, sia un fatto di gusto e scelta
personale. Consigliamo invece di attivare lutilizzo delle istancing, la
bassa priorit, la segnalazione dellattivazione del cielo fisico
notify to turn on sky when sunlight its created, per quanto riguarda il
logo di indigo nella parte in basso a destra del render una scelta
puramente di gusto , come la stessa conversione delle bitmap in jpg .
Per quanto riguarda il pannello dei preset
(vedi sotto ), si pu
considerare
unestensione
del
precedente
pannello,
infatti
serve
solamente
per salvare alcune impostazioni e poterle ricaricare
velocemente.
Il Preset
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IndigoRender&Maxigo
Materiali
I materiali di indigo si dividono in diverse categorie: Indigo Diffuse,
Indigo Blend,Indigo Emitter, Indigo Glass\SSS, Indigo ImportMat, Indigo
Null ed infine Indigo Phong.
Ora andremo ad analizzare alcune parti di questi materiali, non li
analizzeremo per intero, poich mentre scriviamo questo paragrafo sono
state rilascite nuove versioni di Indigorenderer, con alcuni ampliamenti
come ad esempio sul materiale phong.
Sara mia cura, redire una ternza parte denominata indigo up-datedove
verranno trattate tutte le specifiche dei materili, dando maggiore
rilevanza alle novit.
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IndigoRender&Maxigo
Indigo
diffuse
Premesse generali.
Il materiale diffuse rende possibile la realizzazione di
di materiale privo di riflessioni.
qualsiasi tipo
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IndigoRender
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IndigoRender&Maxigo
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del
nostro
IndigoRender&Maxigo
2:
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IndigoRender&Maxigo
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IndigoRender&Maxigo
Ora premete il tasto preview con lopzione high al posto di low , dopo
alcuni secondi ci apparir lanteprima del materiale.
Ora creiamo un semplice cubo, a cui assegniamo il materiale scelto, il
risultato dovrebbe essere simile a quello in figura sotto.
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IndigoRender&Maxigo
oggetto.
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IndigoRender&Maxigo
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IndigoRender&Maxigo
Indigo
Phong
Premesse generali
Il modello di riflessione Phong un sistema di illuminazione e
ombreggiatura per calcolare il colore di un punto appartenente ad una
superficie.
Il phong un modello di riflessione locale, ovvero considera riflessioni
di secondo ordine, quindi non come il modello del ray tracing .
Il modello di riflessione phong suddivide la riflessione in 3 fattori:
riflessione speculare, diffusiva e dambiente.
La seguente equazione, dove
Ip
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IndigoRender&Maxigo
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IndigoRender&Maxigo
paramteri
uguali
Esempio 1
Colore r,g,b :170,170,170
Glossiness: 60;
Ior: 1,5;
Nk: Ag.nk
Esempio 2
Colore r,g,b :170,170,170
Glossiness: 60;
Ior: 1,5;
Nk: Au.nk
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per
tutti
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IndigoRender
ogni immagine presente nel manuale appartiene al legittimo proprietario, il quale ha dato il permesso per
lutilizzo su questo manuale ed sottoposta a regolamento del copyright
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IndigoRender&Maxigo
Analizziamo
tabella:
ora
altri
casi
aiutandoci
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con
le
sottostanti
immagini
IndigoRender&Maxigo
A questo punto non ci rimane che vedere alcuni esempi sulla possibilit
di utilizzare una mappa sul canale Glossines, ricordando che come visto
per il materiale diffuse, queste mappe lavorano tenendo conto della
differenza tra il bianco ed il nero.
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Indigo Emitter
Premesse generali.
I materiali che fanno parte di questa categoria hanno un duplice compito.
Essi non solo simulano leffetto di una lampadina accesa o di un neon o
di qualunque altro oggetto luminoso, ma emettono una vera e propria
radiazione luminosa che Indigo terr in considerazione al momento di
dover calcolare la Global Illumination.
Questi materiali sono caratterizzati da 2 diverse tipi di famiglie gli
emitter BlackBody, che hanno come parametri watt, lumen per watt e
temperatura in gradi Kelvin, che ne stabilisce il colore, da circa 1700K
colore giallo-ocra molto caldo a circa 10000K colore azzurrino molto
freddo simile alle illuminazioni da Xenon, gli altri emitter sono
chiamati da IndigoRender RGB (vedi immagine sotto) che hanno sempre i
watt ed i lumen per watt come parametri, ma per il colore, non hanno
temperatura ma un semplice pick color da cui possiamo stabilire il colore
della luce.
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4500 K
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7000k
1000k
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Indigo
Glass\sss
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Caratteristiche Avanzate
-Exit Portal
Lexit-portal una funzione avanzata che permette di facilitare il
calcolo dellilluminazione, con una notevole diminuzione di tempo. Per
far si che Indigo possa usufruire di questa funzione, dobbiamo creare un
piano ,porlo
davanti ad una apertura, come una finestra assegnargli
lopzione Exit portal che in Maxigo troviamo sotto forma di
modificatore, ed il gioco fatto, dobbiamo far attenzione alle normali
del nostro piano, poich vanno rivolte sempre verso linterno del nostro
ambiente.
Vediamo alcuni esempi. Utilizzando una semplice scena raffigurante una
stanza in cui abbiamo utilizzato come fonte luminosa solo la luce del
sole:nel primo caso senza utilizzo di exit-portal, nel secondo caso con
exit-portal attivato.
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Test 2 Exit-portal on
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Le cautiche.
Le caustiche sono un effetto naturale dei metalli o dellacqua che in
natura sono rappresentate da alcuni aloni di luce che vengono riflessi da
una superficie quando viene colpita da un raggio luminoso.
Pensate ad una piscina che proietta sulle pareti i bagliori di luce
diffusa o ad un anello appoggiato su di un tavolo colpito dalla luce del
sole.
Il Dispacement
Anche se IndigRender non possiede un suo proprio dispacement, possibile
utilizzare quello di 3d Studio Max e far poi calcolare la mesh risultante
ad Indigo.
Vediamo ora come creare una superficie con lutilizzo del dispacement.
-1: dobbiamo avere una bitmap adatta al dispacement, in questo caso ci
pu venir incontro software come CrazyBump, (www.crazyBump.com) programma
free per la creazione dei mappe di dispacement, normal map e speculari.
Una mappa adatta al dispacement deve essere o in toni di grigio o bianca
e nera, infatti il dispacemente sensibile alle differenza tra il bianco
ed il nero.
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Esempio 1:
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Esempio 2
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1-Ora realizziamo
sotto.
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Risultato esempio.2
lanciamo il render
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Illuminazione IES
IES: questa tipologia di file ci permette di ricreare leffetto di alcune
lampade in modo altamente realistico, infatti questi file sono prodotti
e spesso forniti dalle case produttrici di lampada e sono facilmente
reperibili in internet, esistono anche software che ci permettono di
ricreare file .ies a nostro piacimento come ad esempio iesgen.
Un file di tipo IES (vedi figura sotto) non altro che un breve file di
testo apribile con molti editor di testo dove vengono visualizzate alcuni
informazioni della lampada da noi selezionate.
Esempio di file IES.
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Infatti nella nostra scena dovremmo porre una target point fotometrica
nel punto in cui vogliamo la luce, selezionare la tipologia di emissione
della luce web nel nostro caso (vedi figura sotto nr.1) e caricare il
nostro file IES dal bottone apposito (vedi figura sotto nr.2) a questo
punto indigo la calcoler come una sua luce ottenendo il classi effetto
delle luci IES,
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ZOOM 1
-Zoom 1: tipologie
ZOOM 2
-Zoom 2: finestra tonemapping
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-Noise Reduction: come ben comprensibile dal nome questa funzione del
tonemapper serve per ridurre il disturbo ( noise) dal nostro render,
possiamo scegliere tra vari filtri e varie intensit.
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-Chromatic aberration
esempio:
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-Glare
esempio:
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Il stella generata dal glare ben visibile , in questo caso luso del
filtro stato esagerato, infatti un baiore cosi forte tende ad un
effetto innaturale.
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-Noise Reduction
esempio:
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-Il Tonemapping
Per quanto riguarda il tonemapping giusto soffermarsi un attimo poich
la parte di violet che ci potrebbe permettere di correggere un lavoro
che credavamo errato.
Andiamo ad analizzare in specifico la composizione della tabella del
tonemapping prima in configurazione Reinhard e la seconda modalita il
linear.
REINARD
LINEAR
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Ringraziamenti
Si ringrazia a tutti coloro che in qualche modo hanno permesso la realizzazione di
questo manuale e che in qualche modo hanno dato il loro aiuto e tutti coloro che
hanno fornito le immagini che di tanto in tanto ho inserito lungo le pagine.
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LAutore
Appassionato di grafica 3d ed esperto in render ed animazioni soprattutto
con 3d max, oltre Indigo utilizzo altri motori di render, come Vray o maxwell
render, cosi come altri software 3d come modo,maya o lightwave.
Ma da quando ho scoperto 3d studio max ed indigo, non ho piu smesso di
utilizzarli, appassionandomi sempre piu a questo software e a tutta la sua
comunit grafica sempre pronta a porgere aiuto e consiglio. Grazie
Filippo Rotatori
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