Stampa Stampa Commento alla preghiera colletta della prima domenica di Quaresima
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza dei mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. La colletta della prima domenica di quaresima in una traduzione letterale dichiara: Concedici, o Dio onnipotente, che in virt dellannuale pratica del sacramento della quaresima cresciamo nellintelligenza del mistero di Cristo e con degna condotta di vita ci conformiamo a ci che esso opera. un testo sobrio e asciutto che conduce subito allessenziale, a quello che la quaresima vuole operare in noi. Si chiede che cresciamo nellintelligenza del mistero di Cristo e con degna condotta di vita ci conformiamo a ci che esso opera. La quaresima vuole realizzare in noi una pi profonda intelligenza del mistero di Ges Cristo e una conformazione, una plasmazione della nostra vita a tale conoscenza. Queste due dimensioni sono inscindibili. Il ritornare a Dio, a s e agli altri passa per il riscoprire la centralit di Ges di Nazaret, per la conoscenza di lui e lassunzione del suo sentire e stile di vita. Siamo collocati di nuovo nel mistero di colui che raccontandomi una vita umana vissuta alla presenza di Dio, in una fede compiuta (Eb 12,2), racconta il volto di Dio (Tt 2,11-12; Gv 1,14.18). Nello stesso movimento in cui si fa spazio nella propria vita per accogliere il Signore, eliminando quel che vi di impedimento, si d forma cristiana alla propria vita. La quaresima diventa cos iniziazione alla fede. Questo possibile in virt dellannuale pratica del sacramento della quaresima. Il progresso nellintelligenza del mistero di Cristo non solo unoperazione mentale ma il risultato di disciplina, di esercizi, di impegno e di fatica. Lessere umano coinvolto in tutte le sue dimensioni, la mente e lo spirito, il corpo e i sensi. Gli esercizi quaresimali sortiscono questo effetto, perch per primo Ges li ha vissuti per crescere nellintelligenza del mistero del Padre e conformarsi a esso, nel dare cio forma alla propria vita tramite la relazione con Dio riconosciuto come Padre di misericordia (Lc 1,78; 6,36). Il vangelo di questa domenica (Lc 4,1-13) racconta, infatti, la lotta di Ges contro la tentazione di evadere dalla propria carne. Ges la supera mediante alcuni esercizi: il primato della Parola di Dio, il silenzio e la solitudine, il digiuno, il coraggio dellascolto del proprio mondo interiore, laccettazione del limite rappresentato dalla morte contro lillusione dellonnipotenza, il riconoscimento dellaltro come essere umano e non come preda della propria voracit e volont di dominio... Mediante essi Ges giunto ad accogliere la propria condizione di creatura, limitata, vulnerabile e mortale, come amata e benedetta da Dio, come unica a preziosa ai suoi occhi. Attraverso questi esercizi, resistendo alla tentazione, Ges d forma umana alla propria vita restando davanti a Dio e in contatto con la sua carne. Perci la quaresima sacramento: ha origine nellesistenza di Cristo, nella sua lotta, e ci introduce nel suo mistero, perch ci fa vivere con lui, facendoci scoprire che solo cos anche la nostra vita diventa umana. Davide Varasi, monaco di Bose