2 Il Bologna
13 Ottobre 2007
ologna
La storia. Condannato il protettore di una giovane rumena che l'aveva denunciato dopo ripetute violenze
e nni e otto e i
r erit di e ono o i
3 a denunciato l'uomo c e l' a costretta a prostituirsi l' a picc iata e minacciata. l responsabile stato condannato solo per sfruttamento
q L'associazioneFioridi
strada:«Perunascelta
cos coraggiosa senten-
zagiustasoloinparte»
iego Costa
diego.costa epolis.sm
■ vissero tutti felici e con-
tenti. forse non è così per il
caso di Margherita, nome di
fantasia per una 9enne rume-
na minuta con occhi grandi che
scavano dentro e interrogano.
Dieci mesi fa ebbe il coraggio di
denunciare l'uomo che l'aveva
costretta a finire sul marciapie-
de, che l'aveva picchiata e vio-
lentata. Accuse accolte oggi,
nella sentenza, solo in parte. Le
ferite di quei giorni, raccontate
da Margherita, per fortuna non
ci sono più. on c'è più il segno
evidente, sulla carne, dei calci
allo stomaco, dell'aggressione
in cucina, della brutale violenza
sessuale successiva. Restano i
segni di un'esperienza che ha
marchiato l'anima. ggi c'è un
condannato che sconterà in
carcere una pena appena supe-
riore al tempo in cui la vittima
ino
ha vissuto sotto scorta, con la
paura addosso e le minacce di
morte scritte sul cellulare.
U IC I , per in fon-
do l'imputato è stato condan-
nato, anche se dei 6 anni richie-
sti dal Pm ne sconterà meno
della metà. L'unica a interro-
garsi è lei. a scelto dieci mesi
fa la strada più rischiosa pen-
sando che, forse, avrebbe potu-
to aiutare anche altre ragazze
che vivono incubi come il suo.
oggi, che il suo persecutore è
stato condannato «solo» per
Count down per la uercia
uned partono i lavori
■ ■ ancora l . erde come
non mai: cos bella che la
gente passa in bicicletta e si
ferma a guardarla, che una
nonnina, con accompagna-
trice, si ferma, le parla, come
l'amica incontrata durante
tante passeggiate. Parliamo
della quercia di via ertoc-
sfruttamento, si chiede ne va-
leva la pena
V L L P Margherita
almeno fino a che ci saranno as-
sociazioni che hanno il corag-
gio di affiancarsi a te. Almeno
fino a che ci saranno forze del-
l'ordine, come i arabinieri di
S. Lazzaro, che si sono prodi-
gate per intercettare gli aguz-
zini. omprensibile è per l'a-
marezza di chi una volta di più
vede prevaricate parte delle
proprie ragioni sulla base di un
diritto, assolutamente inecce-
chi. Sopravvissuta, finora,
quasi per uno scherzo del
destino. Ci sarebbe voluto
Fran Capra: se è ancora l , la
vita è meravigliosa. nvece
Fran Capra appartiene ai
tempi in cui la volontà della
gente comune contava e un
errore veniva anche ammes-
elefono
051.5201
sms
3 7. 215.
pibile, ma che pare traballare,
soprattutto se giudica congrue
certe testimonianze. se, di
contro, non si pone la domanda
su come un imputato «nullate-
nente» si possa permettere un
difensore tra i più qualificati (e
costosi) della città. biezione
Accolta. onsentiteci allora il
beneficio del dubbio. he poi la
storia sia di quelle dove una
donna dice essere stata costret-
ta a fare la prostituta e il giudice
attenua la pena perchè ritiene
invece che non si sia consumata
l'induzione a prostituirsi, beh,
so. ui invece si minaccia un
esposto contro chi, la scorsa
settimana, si è seduto sul
muretto (su suolo pubblico)
per solidarietà alla pianta.
Luned partono i lavori «di
conservazione della ghiac-
ciaia». Ciao quercia bella,
anche noi ti sussurriamo pa-
role d'amore. «Farò un giar-
dino che neanche immagi-
nate...» promette il proprie-
tario. cos accresce la sof-
ferenza che non è propria di
un solo condominio.
e-mail
bo o n i bo o n . o
E POLIS
non è una novità. on scanda-
lizziamoci allora davanti alle at-
tenuanti su vicende simili giu-
dicate all'estero.
I RI I S R scrive «Mar-
gherita ha fatto una scelta dif-
ficile, stava per diventare co-
munitaria, non le serviva un
permesso di soggiorno. Giova-
ne, bella, poteva rifarsi una vita
senza cercare aiuto, ha scelto
invece di stare dalla parte della
legge e di affidarsi alla giustizia.
i ha comportato un anno di
continui cambi di residenza,
senza frequentare luoghi affol-
lati; è stata minacciata di morte
e come lei chi la proteggeva. a
vissuto lontano dalla famiglia
al suo Paese sarebbe stata molto
più che in pericolo. Durante
tutto il processo si è indagato
sul suo passato, sulla sua cre-
dibilità, sulle sue qualità mora-
li più volte ha avuto il dubbio,
in quell'aula, di essere imputata
anzichè vittima. ra è serena
ha un fidanzato, ha un lavoro,
ha rimesso insieme i pezzi della
sua vita senza che lo Stato spen-
desse un centesimo per lei. Ma
dallo Stato si aspettava una giu-
stizia, solo in parte arrivata». ■