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INTRODUZIONE

Il telerilevamento

Per l'uomo, l'esigenza di conoscere il territorio e l'ambiente che lo circonda sempre stata di
vitale importanza: dalle origini, quando queste informazioni erano ristrette a un insieme di
indicazioni su sentieri o itinerari per procurarsi il cibo, fino ai giorni nostri in cui le informazioni
raccolte attraverso i satelliti artificiali sono costituite in prevalenza da misure fisiche e
osservazioni scientifiche. I veicoli di informazioni sono di fatto i nuovi sentieri di sopravvivenza, di
potere, di ricerca.
L'effettiva possibilit di osservare la superficie della Terra dall'alto si potuta realizzare soltanto
con gli sviluppi della tecnologia aerospaziale. Nel contempo, i risultati ottenuti nei campi della
fotografia, dell'ottica e dell'elettronica hanno permesso di estendere le capacit di indagine oltre
il visibile, offrendo all'uomo nuovi strumenti per l'osservazione del suo ambiente; si tratta delle
radiazioni elettromagnetiche che, a seconda della loro frequenza, sono state classificate come
raggi cosmici, gamma, raggi X, ultravioletti, visibili, infrarossi, microonde e radio, fino alla corrente
continua per valori di lunghezza d'onda infinita.
L'estensione della sensibilit percettiva del mondo, sia mediante postazioni di osservazione del
tutto nuove, sia attraverso la possibilit di rilevare tipi di energia sconosciuti, ha introdotto una
nuova filosofia di studio del territorio e dei problemi connessi, basata sulla capacit di indagare
fenomeni non direttamente accessibili all'esperienza umana e indicativi di situazioni anomale, in
altro modo difficilmente identificabili.
Questo tipo di indagine, detto Telerilevamento (Remote Sensing), studia la realt da punti di vista
particolari, spettrali e radiometrici, coniugando osservazioni legate alla dinamica dei fenomeni
osservati ed ai loro contenuti fisici, con quelle relative alla loro posizione nello spazio, privilegiate
da altre discipline del rilievo.
Da un punto di vista strettamente storico si pu collocare l'inizio del Telerilevamento con la
nascita e lo sviluppo della tecnica fotografica avvenuta nel 1838, che, unitamente alle propriet
delle ottiche di varia focale, ha permesso di estendere le nostre possibilit di visione, nonch di
registrare in modo obiettivo e permanente le osservazioni per la prima volta nella storia
dell'umanit.
Vale la pena ricordare come la luce, al pari del vento, sia in realt invisibile e possa essere "vista",
o meglio accertata, solo nei termini degli effetti che essa produce mediante le interazioni con gli
oggetti che ci circondano.

Concetti di rilevamento a distanza


Da sempre l'uomo ha cercato di occupare le posizioni pi elevate al di sopra della superficie
terrestre per poter avere una visione pi vasta e sintetica dei fenomeni che gli interessava
osservare; come i pastori che, per contare le loro pecore, cercano un'altura nelle vicinanze del loro
gregge. Con l'invenzione del telescopio (1609) e la scoperta della fotografia (1838), l'osservatore
umano acquis, oltre alla possibilit di migliorare le sue possibilit di osservazione del mondo
reale, la capacit di fissare in modo permanente e quantitativo le informazioni di tipo visivo.
Il Telerilevamento, a tutti gli effetti, nacque con lo sviluppo tecnologico a seguito della seconda
guerra mondiale e prese il decisivo avvio negli anni Sessanta in molti campi differenziati, quali
l'ottica, l'elettronica e l'informatica, con lo sviluppo di nuovi sensori, le teletrasmissioni e le
scienze connesse alla elaborazione delle informazioni, permettendo in tal modo di estendere le
capacit di osservazione dell'uomo nello spazio al di l del suo campo visivo e nel mondo
dell'invisibile oltre le possibilit naturali, in regioni pi ampie dello spettro elettromagnetico.
Le prime immagini della Terra trasmesse dal satellite meteorologico TIROS-l nel 1960 produssero
un effetto straordinario non soltanto sulla comunit scientifica, ma anche sull'opinione pubblica,
convincendo gli studiosi delle grandi possibilit di osservazione delle piattaforme spaziali. Non si
dimentichi, fatto di estrema importanza anche culturale, che solo attraverso i veicoli spaziali sono
state ottenute le prime immagini dell'altra faccia della Luna.
Da quel momento, lo sguardo dell'uomo storicamente rivolto verso il cielo stellato, cambiava
direzione: un occhio artificiale, al posto suo, osservava il mondo dallo spazio.

Le discipline del rilevamento

Le discipline del rilevamento, inevitabilmente legate anche a quelle della rappresentazione, hanno
come oggetto comune di studio la superficie della Terra. Classicamente esse sono la Geodesia, la
Topografia, la Fotogrammetria, il Telerilevamento e la Cartografia.
Geodesia
La Geodesia una disciplina che ha per scopo lo studio della forma della Terra, detta in termine
tecnico geoide. Questo studio passa necessariamente attraverso la conoscenza precisa del campo
di gravit, nella sua distribuzione spaziale. Essa intimamente legata alle altre scienze del
rilevamento quali la Topografia, la Fotogrammetria, il Telerilevamento, e della rappresentazione
(Cartografia), nonch all'astronomia, alla geofisica, alla geologia, all'oceanografia. La Geodesia ha
radici molto profonde nel tempo: fin dall'antichit infatti si era posto il problema della forma della
Terra (piatta? rotonda? sferica?); l'ipotesi di una Terra sferica trova gi fondamento e piena
dignit teorica nelle antiche scuole di filosofia in Grecia.
Si pensi che Eratostene di Mileto, bibliotecario ad Alessandria d'Egitto nel III secolo a.C., era un
convinto assertore della forma sferica della Terra e ne misur le dimensioni con una precisione
ancor oggi stupefacente; sapendo che il 21 giugno a Siene (l'odierna Aswan) chi attingeva l'acqua

ai pozzi veniva abbagliato dalla luce del sole, mentre ad Alessandria un bastone verticale
produceva un' ombra con un angolo di circa 7; misurata la distanza fra Siene ed Alessandria
calcol il raggio della Terra in base alla relazione geometrica tra la distanza su una sfera e l'angolo
relativo sotteso.
La moderna Geodesia trova la sua formulazione classica in seguito al lavoro di grandi matematici
francesi del XVIII secolo e da allora si sviluppata raffinando di pari passo la potenza dell'analisi
matematica con la precisione delle misure fmo a giungere agli attuali livelli di precisione relativa.
Si pensi che ormai la Terra non pu pi, a meno di alcune idealizzazioni, essere considerata come
un corpo rigido in rotazione uniforme, ma al contrario, occorre tenere conto dei movimenti
relativi delle zolle in cui divisa la crosta terrestre, delle maree terrestri causate dall'attrazione
della Luna e del Sole, e di tanti altri fenomeni. L'avvento delle tecniche GPS (Global Positioning
System), che si basano su una costellazione di satelliti, ha accelerato fortemente la conferma
sperimentale delle teorie, raggiungendo precisioni di misura dell'ordine centimetrico a livello
planetario.
Topografia
La Topografia si occupa dei metodi e degli strumenti atti a consentire la determinazione e la
rappresentazione metrica di punti ed elementi della superficie fisica della Terra. Si tratta di una
disciplina molto antica nella storia dell'uomo, in quanto anche gli antichi si occuparono di ci,
tentando in vario modo di fornire comunque una rappresentazione, anche se approssimativa.
Questo per motivi essenzialmente economici e strategici, nonch religiosi: tutte le attivit umane
che comportano opere e realizzazioni legate al territorio richiedono la conoscenza sintetica e
metricamente corretta della superficie fisica della Terra, nonch una descrizione chiaramente
leggibile.
Il prodotto della Topografia generalmente una carta metrica a scala opportuna, oppure un
insieme di numeri che esprimono sinteticamente, per coordinate, la posizione planoaltimetrica di
un gran numero di particolari del terreno (terreno digitale): sia che si arrivi alla carta, sia al terreno
digitale, lo scopo di rappresentare in modo descrittivo o sintetico porzioni di territorio,
raggiunto.
Gli scopi della Topografia non si esauriscono alla sola descrizione numerica dei luoghi: i suoi
interessi coinvolgono il controllo delle strutture, la progettazione di rilievi per grandi opere di
ingegneria civile, le misure di aree, di volumi, il rilievo di centri urbani, di centri antichi, di
monumenti.
La Topografia strettamente legata alle altre discipline del rilevamento quali la Geodesia, la
Fotogrammetria, il Telerilevamento nonch a tante scienze di supporto, come la geometria
analitica, la matematica, la statistica per il trattamento, l'elaborazione e la compensazione delle
misure, e poi l'ottica, la fisica, la meccanica, l'elettronica.
Fotogrammetria
La Fotogrammetria (soprattutto quella aerea) un moderno metodo di rilievo del territorio che
consente la realizzazione di mappe metriche, al pari della Topografia; le sue origini non aeree
risalgono al secolo scorso, in seguito alla scoperta e allo sviluppo dei procedimenti fotografici, ad

opera soprattutto di italiani, francesi e tedeschi.


Gli italiani P. Paganini e I. Porro sono fra i pionieri del metodo, il primo applicando la
Fotogrammetria in Italia ed inventando ingegnosi strumenti per la determinazione grafica dei
punti, il secondo progettando il fotogoniometro, che avr poi vasta applicazione. Successivamente
il triestino E. von Orel costruisce il primo restitutore analogico, capace di far passare direttamente,
con procedimento ottico-meccanico, dalla coppia di prese terrestri alla carta (1909). Sino a
quest'epoca la Fotogrammetria riguarda solo prese terrestri; la scarsissima sensibilit
dell'emulsione fotografica richiede tempi di posa lunghi, cos da escludere praticamente anche le
prese da aerostati. La prima guerra mondiale, con lo sviluppo dell'aeronautica e della ricognizione
aerea, unita al progresso nella qualit dei materiali sensibili, rende possibile negli anni successivi,
la ripresa di fotografie del terreno dall'aereo. Nasce cos la Aerofotogrammetria, basata, come del
resto la Fotogrammetria terrestre, su quella parte della geometria analitica e proiettiva nella quale
si utilizzano le propriet prospettiche delle fotografie per il rilievo del terreno, in particolare le
relazioni esistenti fra i vari modi di rappresentare un oggetto piano o a tre dimensioni. Questa
disciplina trova larghissimo impiego non solo nel rilievo di dettaglio del terreno, dalle scale pi
piccole (1:50.000) alle pi grandi (1:200), ma anche, seppur in minor misura, nel rilievo di
complessi architettonici e singoli monumenti e nella creazione di reti di inquadramento.

Telerilevamento
Si tratta della pi recente fra le discipline del rilevamento ed ha come scopo la produzione di
mappe tematiche del territorio. Essa comprende tre fasi di sviluppo, che sono la ripresa dei dati,
l'elaborazione dei dati e la loro interpretazione. La ripresa dei dati pu essere effettuata da
satellite o da aereo, mentre da terra ci si preoccupa di effettuare delle misure per la taratura dei
dati ripresi da lontano; l'elaborazione di solito prevede le correzioni geometriche e radiometriche
da apportare alle immagini o alle misure, nonch tutte le tecniche di classificazione, di filtraggio e
di trattamento dei dati; l'interpretazione la fase pi delicata per l'ottenimento della mappa
tematica, in quanto prevalente l'attivit umana e quindi pi soggetta all'esperienza
dell'operatore che non le altre due fasi. Fra le caratteristiche fondamentali di questa disciplina
troviamo la multispettralit, e cio il poter disporre di tante immagini dello stesso territorio
(anche oltre 100) riprese simultaneamente in varie bande dello spettro elettromagnetico, da
frazioni di visibile, a frazioni di infrarosso riflesso e termico a frazioni di microonde. Altra
caratteristica importante la multitemporalit che consente di poter disporre di immagini riprese
in tempi diversi per la stessa zona della Terra: ci permette di valutare in maniera quantitativa le
variazioni intercorse. Si pensi che tutto quanto il nostro pianeta stato ripreso da satelliti per usi
civili ogni due settimane circa dal 1972. Il dominio del non visibile ha esteso incredibilmente le
capacit di analisi ambientale, ottenendo risultati impossibili con altre tecniche tradizionali: si
pensi alle mappe termiche degli oceani, al controllo dello stato di salute della vegetazione,
all'inventario delle risorse naturali in zone inaccessibili. Il Telerilevamento strettamente legato
alle altre discipline del rilevamento, quali la Geodesia, la Fotogrammetria, la Topografia, ed anche
all'informatica, alla statistica e all'elaborazione delle immagini. Questa disciplina nasce, per usi
civili, alla fine degli anni '60 e a tutt'oggi ha gi visto tre generazioni di satelliti artificiali, durante lo
sviluppo delle quali sono migliorate le risoluzioni geometriche, radiometriche e spettrali. Man

mano che passa il tempo ci si rende conto da un lato del basso rapporto fra dati utilizzati e dati
ripresi, e dall'altro dell'importanza dei dati "storici" quali unica testimonianza e documentazione
dell'aspetto esteriore dell'intero pianeta nel passato.

Cartografia
La Cartografia una disciplina della rappresentazione strettamente connessa con le discipline del
rilevamento: infatti immediato e spontaneo passare dal rilievo alla rappresentazione quale
strumento operativo. Da tempo immemorabile l'uomo ha avuto la necessit di rappresentare il
suo territorio, per motivi strategici, economici, di gestione del potere acquisito e da acquisire, ed
anche religiosi: guerre, commerci, conquiste,'conversioni sono sempre stati argomenti di attivit
del genere umano che per essere espletate hanno comunque avuto bisogno di una mappa
descrittiva delle zone interessate.
Il problema di base della Cartografia quello si tradurre su un piano una superficie curva, quale
quella della Terra, problema di impossibile soluzione a meno delle deformazioni tollerate da chi
deve usare le carte; in ogni caso l'approssimazione diversa man mano che si assimila la forma
della Terra al geoide, all'ellissoide oppure alla sfera. Matematica, geometria proiettiva e
descrittiva, informatica e tante altre discipline scientifiche fanno da supporto alla realizzazione
delle carte, da quelle di tipo grafico fino a quelle di tipo numerico. La tendenza attuale quella di
memorizzare tutte le informazioni attraverso l'uso dei calcolatori. Da qui il ruolo sempre pi
importante della Cartografia numerica e dei Sistemi Informativi Geografici o GIS (Geographic
Information Systems).
La rappresentazione su un piano di informazioni relative a superfici curve si pu fare o
mantenendo costanti gli angoli, oppure le superfici e le distanze, ma non tutti i parametri
contemporaneamente: da queste considerazioni derivano i diversi tipi di carte e di proiezioni.
La Cartografia quindi persegue due obbiettivi specifici che sono di tipo metrico e tematico,
rispettivamente. La Cartografia metrica ha lo scopo di rappresentare il territorio mantenendo il
pi possibile corrette le dimensioni dei soggetti rappresentati (dopo la riduzione di scala),
generalmente simbolica e si realizza a partire da rilievi topografici geodetici ed
aerofotogrammetrici. La Cartografia tematica rappresenta il territorio per superfici o ''temi'' aventi
caratteristiche uniformi, come l'urbanizzato, la vegetazione, la geologia, l'idrologia, ecc.; non ha
caratteristiche strettamente metriche (anche se di solito la base di rappresentazione metrica),
ma deve fornire la situazione della copertura del suolo il pi fedelmente possibile.
Per quest'ultimo motivo la Cartografia tematica deve avere un aggiornamento costante, visto il
rapido mutare dell'aspetto della faccia della Terra sia antropizzata che non; generalmente tale
Cartografia viene realizzata a partire da rilievi aerei o da satellite, con tecniche di
fotointerpretazione o di elaborazione digitale delle immagini.

Definizione di Telerilevamento
Il Telerilevamento (in inglese Remote Sensing) la disciplina scientifica che permette di ricavare
informazioni, qualitative e quantitative, su oggetti posti a distanza e sull'ambiente circostante
sulla base di misure di energia elettromagnetica, emessa, riflessa o trasmessa, che interagisce
con le superfici di interesse.
Esso comprende quindi tutto quell'insieme di tecniche, strumenti e mezzi interpretativi che
permettono di migliorare le capacit percettive dell'occhio e cervello umano, fornendo
all'osservatore informazioni su oggetti posti a distanza e sull'ambiente che lo circonda.
In generale, si pu dire che il Telerilevamento permette di realizzare misure quantitative a
distanza di caratteristiche fisiche legate alle superfici e, con certe condizioni al contorno, relative
anche alle situazioni sotto-superficiali.
prassi normale limitare il campo del Telerilevamento alle informazioni legate allo spettro delle
onde elettromagnetiche, anche se una definizione pi vasta comprenderebbe in generale tutte le
informazioni, dirette ed indirette, che si possono trarre senza contatto fisico con l'oggetto da
investigare. Le informazioni, siano esse qualitative o quantitative, provengono da superfici poste
in genere lontano dall'osservatore. Si fa qui riferimento a distanze che possono variare da qualche
metro (Proximal Sensing) fino a migliaia di chilometri (Remote Sensing), come nel caso estremo
delle osservazioni effettuate dai satelliti geostazionari, posti in orbita ad una distanza di 36.000 km
dalla superficie terrestre. Un tipico esempio di Telerilevamento il sistema visivo dell'uomo: la
visione di un oggetto prevede infatti l'acquisizione di una serie di informazioni (forma, colore,
dimensione, posizione, ecc.) sull'oggetto e la loro analisi e interpretazione da parte del cervello al
fine, per esempio, di riconoscerlo. Anche il sistema uditivo, basato sull'acquisizione delle onde
sonore, si pu considerare un sistema di telerilevamento, bench il veicolo dell'informazione l'onda acustica - non sia di natura elettromagnetica. Nel Telerilevamento l'ossetvabile misurato
l'energia elettromagnetica proveniente dalle superfici in esame. Misurare questa grandezza
significa quantificare le alterazioni che l'oggetto impone alla radiazione ovvero alla sue
caratteristiche di intensit, frequenza e polarizzazione: ci si traduce nella conoscenza fisica
dell'oggetto studiato.
Bench il Telerilevamento sia stato utilizzato per lo studio della Luna o dei pianeti del sistema
solare, normalmente l'oggetto di studio il pianeta Terra in tutte le sue componenti, terra, acqua
e atmosfera, sperimentando prospettive di osservazione prima impossibili.

Oltre l'arcobaleno, alla scoperta della Terra

Il Telerilevamento estende le capacit di osservazione dell'uomo nello spazio al di l del suo


campo visivo e nel mondo fisico oltre le possibilit spettrali della sua retina ad esplorare i campi
invisibili dello spettro elettromagnetico. Se si vuole, anche al di l del tempo, nel senso che i dati
ripresi con continuit ormai dal 1972 racchiudono una "memoria storica" della superficie del
nostro pianeta.
Con la possibilit di operare dall'alto, da diverse distanze e in tempi diversi, si introduce una nuova
filosofia di controllo e di indagine nello studio del territorio e dei relativi problemi, basata sulla
capacit di osservare fenomeni non direttamente accessibili all'esperienza umana e indicatori di
situazioni in atto, difficilmente identificabili in altro modo.
Normalmente lo studio e l'analisi di un fenomeno o di una superficie effettuati con tecniche di
Telerilevamento prevedono tre fasi distinte:
1. acquisizione dei dati mediante ripresa da aereo, da satellite o da terra;
2. elaborazione dei dati;
3. interpretazione e uso dei dati.
Per quanto riguarda gli strumenti di rilevamento che si utilizzano in questa disciplina, essi possono
essere distinti in due categorie e cio quelli che forniscono delle misure singole, come radiometri,
spettrometri, scatterometri o altri, e quelli che forniscono delle immagini (insiemi di misure),
come tubi convertitori di spettro, dispositivi a scansione veloce e lenta, macchine fotografiche,
termocamere.
Tutti gli strumenti di ripresa, nel gergo tecnico e in generale, vengono chiamati sensori con un
significato che include diverse funzioni: raccolta della radiazione, trasduzione, controllo,
registrazione, riproduzione, trasmissione. In senso pi restrittivo, invece, con il termine di sensore
viene indicato il solo dispositivo collettore di radiazione, detto anche rivelatore (o detector).
Un'altra distinzione che pu essere fatta quella fra strumenti passivi e attivi: gli strumenti passivi
misurano le radiazioni, siano esse emesse o riflesse, provenienti dalle superfici investigate mentre
gli strumenti attivi provvedono essi stessi all'illuminazione delle superfici, captando poi la
radiazione di ritorno.
Lo schema della figura seguente rappresenta il concetto di multistazione (o multistage), che in
Telerilevamento gioca un ruolo di particolare importanza ai fini dell'osservazione di uno stesso
fenomeno da punti di vista diversi, sia spettrali che spaziali e geometrici. Si hanno in tal modo
possibilit diverse di osservazione che vanno dalle stazioni a terra a quelle effettuate con
strumenti aerotrasportati, tra i 300 e i 20.000 metri di quota, e infine ai satelliti operanti da altezze
orbitali comprese tra i 200-300 km per le navicelle con equipaggio a bordo, tipo Space-Shuttle, e i

36.000 km per i satelliti meteorologici geostazionari. I sensori pi utilizzati in Telerilevamento sono


montati a bordo di satelliti automatici che operano da distanze dell'ordine di 700-800 km.

Concetto di multistazione. Riprese da piattaforme diverse per la rappresentazione diversificata di


uno stesso fenomeno.

I dati ottenuti mediante le tecniche di Telerilevamento offrono caratteristiche specifiche e


presentano vantaggi a volte estremamente significativi, in qualche caso unici. Fra questi:

l'osservatore posto in una condizione insolita. Le nuvole, ad esempio, sono viste


dall'alto e non dal basso come d'abitudine, e il territorio rappresentato integralmente
senza codici o simboli cartografici e soprattutto senza quei vincoli politico-economici che
sono le frontiere fra le nazioni o gli scompensi di sviluppo tecnologico fra un paese e l'altro,
anche se, talvolta, proprio sulle immagini satellitari sono direttamente riscontrabili i segni
evidenti di questi scompensi (ad esempio le immagini lungo il confine Messico-Stati Uniti);
il carattere sinottico delle informazioni permette di ricoprire vaste porzioni del territorio
in maniera uniforme; le misure e le osservazioni sono coerenti tra di loro, essendo
effettuate dallo stesso strumento, e in genere sono effettuate in forma numerica,
facilitando quindi la loro manipolazione e trattamento;
la rapidit di accesso all'informazione permette, in certe condizioni, di raggiungere
l'utente in tempo reale;
l'associazione di dati multipli nel campo dello spettro elettromagnetico e la ripetitivit nel
tempo dei rilievi sono i concetti base per la visione multispettrale e multitemporale;

non da trascurare il fatto che non esiste, a tutt'oggi, una sorta di "diritto" spaziale
planetario: al di fuori dell'atmosfera, per ora, tutti possono fare tutto.

La caratteristica pi importante rispetto ai contenuti senza dubbio l'estrema variet di interessi


che un'immagine incrocia, stimolando la curiosit speculativa della comunit scientifica che si
dedica allo studio dell'ambiente e del territorio. Il Telerilevamento una metodologia di indagine
che richiede un approccio multidisciplinare: accanto ai ricercatori di base (fisica e modellistica) e a
quelli per l'elaborazione dei dati e delle immagini (informatici ed elettronici), opera una nutrita
schiera di studiosi impegnati nella ricerca applicata (ingegneri, geologi, oceanografi, agronomi,
ecc.).
Bench il Telerilevamento sia una disciplina relativamente recente, le sue potenzialit sono gi
riscontrabili in vari settori con importanti esempi applicativi e appare ormai sempre pi frequente
la sua inclusione ufficiale nelle metodologie di analisi ambientale. Esso comunque non deve esser
considerato come una soluzione esaustiva per risolvere casi difficili oppure impossibili, ma
piuttosto come arricchimento e completamento delle altre discipline scientifiche pi collaudate
per lo studio dell'ambiente.
Infine davvero importante ricordare come i dati telerilevati vadano comunque e sempre
integrati da altre osservazioni, nonch validati da campagne di controllo a terra e da misure in
situ, al fme di verificarne i presupposti e le deduzioni nelle diverse situazioni contestuali.

Uno strumento per misurare l'ambiente


Un sistema per il Telerilevamento, in cui la radiazione elettromagnetica il legame che tiene unite
le diverse componenti, pu essere schematicamente descritto come un percorso che coinvolge le
diverse parti essenziali: la sorgente di energia, l'interazione con l'atmosfera e con la superficie
terrestre, gli strumenti di osservazione e di misura, il processo di elaborazione e di
interpretazione:
a) Sorgente di energia. La sorgente di radiazione elettromagnetica pu essere naturale, come
il Sole che illumina la Terra oppure la Terra stessa, sia perch riflette parte dell'energia
solare, sia perch emette, ad esempio, radiazioni termiche, o pu essere artificiale, come la
luce di un flash o i segnali a microonde prodotti da un radar. Le caratteristiche della
sorgente sono uno degli aspetti fondamentali nella catena del Telerilevamento, anche
perch tutto ci che segue - fisica dell'interazione, sensoristica, metodi di analisi ed
interpretazione - dipende da esse.

Telerilevamento: schema di base per la comprensione di un processo complesso di osservazione e


misura dell'ambiente. Le sorgenti naturali di energia sono il Sole, S1, e la Terra, S2, mentre
l'antenna S3 la sorgente artificiale. I rivelatori o sensori, R, raccolgono le informazioni portate
dalle radiazioni elettromagnetiche, che possono essere utilizzate dall'uomo per studiare i suoi
interventi sull'ambiente

b) Interazione con la superficie terrestre. La quantit e le caratteristiche della radiazione riflessa


o emessa dalla Terra sono funzione delle energie in gioco e delle caratteristiche degli oggetti;
le risposte delle diverse superfici sono tutt'altro che univoche, costituendo invece un universo
complesso pieno di ambiguit e varianti che vanno attentamente esaminate e studiate. Si pu
dire che, parlando di ambiente e territorio, si avr a che fare con tre grandi categorie: acqua,
suolo, vegetazione.
c) Interazione con l'atmosfera. Le radiazioni elettromagnetiche, nel loro tragitto tra sorgente e
superficie e tra superficie e sensore, viaggiano attraverso l'atmosfera ed interagiscono con i
suoi costituenti (molecole gassose, particelle sospese e aerosol); le informazioni che esse
portano possono subire quindi delle modificazioni e distorsioni. Basti pensare al fenomeno
della diffusione atmosferica (o scattering), uno dei principali responsabili della mancata
visibilit e quindi della trasparenza dell'aria, fenomeno che proviamo direttamente con i
nostri occhi, ad intensit variabile, nei giorni di foschia o di afa, oppure in presenza di nebbia.
d) Sensori e rivelatori. Strumenti di misura della radiazione elettromagnetica vieppi sofisticati a
seconda dello sviluppo tecnologico. Essi vanno dai pi semplici come quelli fotografici
(emulsioni delle pellicole) a quelli pi sofisticati di tipo otticoelettronico (sensori e rivelatori):
ad ogni tipo, secondo le proprie caratteristiche, compete un particolare campo d'azione e di
sensibilit all'interno della vasta gamma delle radiazioni elettromagnetiche dello spettro.
L'esempio pi semplice il sistema visivo dell'uomo che rappresenta perfettamente il
progetto e la realizzazione di un tipico strumento di Telerilevamento.
e) Processo di elaborazione e interpretazione. La componente finale, e talvolta critica, del
sistema dominata dall'uomo e dalla sua capacit di produrre macchine e sistemi in grado di

elaborare la grande massa di dati che vengono continuamente acquisiti e di sviluppare


metodologie e modelli interpretativi dalle informazioni ottenute con il contributo
fondamentale delle conoscenze degli esperti multi disciplinari. Di fatto i computer vengono
addestrati con programmi che cercano di simulare i processi mentali del fotointerprete e di
restituire i prodotti finali di un processo con specifiche di leggibilit diretta, e quindi
compatibili con le caratteristiche percettive dell'uomo e con le sue esigenze.
Fra le applicazioni pi importanti si ricordano:

il controllo e il monitoraggio ambientale (espansione urbanistica, degrado del suolo);


lo studio dei cambiamenti su scala globale (global change) con i fenomeni di riduzione
dell'ozono, deforestazione, riscaldamento globale, desertificazione, ecc.;
l'agricoltura (stato fenologico, previsione dei raccolti, erosione del suolo);
l'esplorazione mineraria e petrolifera (struttura della Terra e geomorfologia);
le risorse rinnovabili (terre umide, suoli, foreste, oceani, acque interne, idrogeologia);
la meteorologia (dinamica dell' atmosfera, previsioni del tempo);
la Cartografia tematica (uso del suolo, ingegneria civile, unit di paesaggio);
la ricognizione in campo militare (politica strategica e controllo tattico).

Al fine di soddisfare le esigenze degli utenti finali, esistono sistemi di T elerilevamento che offrono
una vasta gamma di caratteristiche operative diverse sia in termini di frequenza temporale delle
riprese che di risoluzione spaziale e spettrale. Si va dai dati a bassa risoluzione spaziale e alta
ripetitivit per la meteorologia a quelli ad altissima risoluzione richiesti in campo bellico, ad altri
che richiedono tempi di rivisitazione stretti per brevi periodi, nei programmi di monitoraggio
ambientale e che, normalmente, richiedono un altissimo numero di bande spettrali, in un
contesto complessivo che quello dell'informazione globale sull'ambiente e il territorio
nell'ambito di una visione sinottica, modalit di studio che sono esclusive delle metodologie di
Telerilevamento.

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