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UNIT 2: Gli Etruschi

Origini e formazione della civilt etrusca.

- Il ruolo della donna

Lorganizzazione politica, economica e sociale.

- Leredit etrusca

Aspetti culturali: vita quotidiana, arte e religione.

Origini e formazione della civilt etrusca


Cerano diversi ipotesi sullorigine degli Etruschi:
1. Erodoto (V secolo a.C.). Sostenne che gli Etruschi provenivano dalle Lidia;
2. Diogeni di Alicamasso (60 a.C. 7 d.C.). Li ritenne autoctoni dell Italia.
3. Tito Livio (59 a.C.- 19 d.C.). Egli invece afferma che loro provengono dal Settentrione.

Etruria fu una nazione fiorita fra l800 a.C. e il 200 a.C. con una lingua propria e
costumi. Molti dei centri etruschi, come la citt di Volterra, Caere, Tarquinia, Chiusi furono lo
svilupppo e la radicale rifondazione di insediamenti villanoviani gi avviati a diventare citt.

Lorganizzazione politica, economica e sociale

ORGANIZZAZIONE POLITICA. Gli Etruschi si organizzarono in citt stato, autoctone e


indipendenti, governate da un lucumone (re). Verso la fine del secole VI per, le
monarchie furono abbatite e vennero sostenute da regimi aristocratici, retti da
magistrature colegiati.
La piena urbanizzazione avviene fra il VII e il VI a.C. Tale processo fu in parte
determinato dal fatto che le risorse minerarie dell Etruria avevano attirato
lattenzione dei Fenici e dei Greci, cosicch la religione era diventata sede dintensi
scambi e della conseguente nascita delle citt.

ORGANIZZAZIONE ECONOMICA. Tra le attivit che praticavano ci sono:


Lagricoltura. Coltivavano frumento, vigneti, lino, uliveti;
La pastorizia. Allevamento di buoi, ovini e suini;
La pesca
La navigazione. Sfruttavano il legname dei boschi per costruire navi con
cui salpavano il mare per commercializzare.
La lavorazione dei metali. Tali come il rame, lo stagno, il bronzo, il ferro
(metallurgia).
L artigianato

ORGANIZZAZIONE SOCIALE.
A
ri
Ari
s
to
sto
c
ra
cra
tic
ticii
P
le b e i
Plebei
S c h ia v i
Schiavi

Gli aspetti culturali: vita quotidiana, arte e religione


In Etruria se producevano il bucchero: una ceramica scura elaborata per la prima
volta a Caere nel VII a.C. Oltre a questo, agli Etruschi vengono attribuiti linvenzione
dell arco volta e i forni a due camere.
La scultura.
Le tombe/ templi venivano decorati con statue in argilla o metallo.
Realizzarono numerosi canopi in terracotta e in bronzo che contenevano le
ceneri dei morti, mentre il coperchio raffigurava il volto del morto.

La pittura.
I colori che usavano erano il giallo, il rosso, il verde, lazzurro, il marrone.
I dipinti raffiguravano rappresentazioni logiche, scene religiose, danze, giochi,
gare sportive.
Gli artisti decoravano le pareti delle tumbe e le case dei morti.

La religione.
La religione originaria era legata all attivit agricola. Gli Etruschi erano politeisti.
Alle divinit dedicarono templi costruiti non solo nelle citt, ma anche nei luoghi di
passaggio, come porti e valighi. Nel tempio si recavavano per pregare, offrire
sacrifici alle divinit, conoscere il volere degli di, ecc.

1. Larte auspicia e influenze celesti Larte divinatoria etrusca fu poi ereditata dai
Romani. Gli Etruschi
ritenevano che ogni fatto
umano e naturale fosse determinato dalla volont degli di. Secondo loro, la zona
orientale del cielo fosse abitata da divinit benevole e la zona nord-occidentale da
divinit ostili e malvagie.
2. Culto dei morti
Convinti che i defunti conservassero la propria individualit,
gli Etruschi
costruivano i sepolcri come abitazioni sotteranei
arredate con tavoli, letti e utensili, e la affrescavano di vivaci pitture raffiguranti
danze, giochi, cacce e banchetti.

Conoscevano il significato di ogni vuolo degli uccelli.


Sapevano leggere le viscere degli animali sacrificati (ARTE ARUSPICINA).

Il ruolo della donna


A differenza del mondo latino e greco, la donna etrusca godeva di una maggiore
considerazione e libert:

Le donne potevano partecipare ai banchetti conviviali;


Le donne potevano assistere ai giochi sportivi ed altri spettacoli;
Le donne potevano trasmettere il proprio cognome ai loro figli, soprattutto nelle
classi pi elevate della citt.
Questo era uno scandalo per i Romani che non esitarono a bollare questa
uguaglianza come indice di licenziosit e scarsa moralit da parte delle donne
etrusche: addirittura dire etrusca era sinonimo di prostituta.
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UNIT 3: Lorigine di Roma


-

I primi abitanti del Lazio.

-La monarchia.

Roma: fra mito e realt.

-I sette re di Roma: Gli ultimi sovrani e linfluenza


etrusca.

Roma: fra mito e realt


Il luogo e la mitica fondazione.
Il luogo dove fu fondata risult favorevole per diversi ragioni:
1. perch il Tevere collegava la citt col mare;
2. il Lazio centrale costituiva un ponte di passaggio fra lEtruria propria e lEtruria
campana.
Roma fu fondata il 21 aprile 753 a.C. da Romolo, figlio di Marte e Rea Silvia,
appartenente alla Dinastia regnante sullAlba.

Leggende e verit: prima urbanizzazione


La prima urbanizzazione si diede nei decenni centrali dell VIII a.C. Tale sviluppo si
accompagn a due grandi movimenti storici:
1) la fioritura della civilt villanoviana;
2) linizio della colonizzazione greca in Occidente.

La monarchia

MONARCHIA: 753 a. C. (fondazione di Roma)


509 a.C. (fine del governo di Tarquinio il
Superbo)
Organizzazione socialesociet oligarchica re= potere
1. Patrizi: venivano divisi in tre gruppi gentilizi: Tities,
Rommes e Luceres.
Erano discendenti delle pi antiche famiglie;
PATRIZI
Accedevano alle cariche politiche, religiose e
PLEBEI
militari;
SCHIAVI
Si riunivano in gens: * Per diffendere i loro
interessi comuni;
* Per i culti religiosi.
2. Plebei:

Erano esclusi dall ordinamento gentilizio;


Non godevano di diritti politici;
Non potevano accendere socialmente;
Non potevano contraere matrimonio con i settori privilegiati;
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Per, questo settore, dalla fine dell et monarchica, si erano arricchiti con
i commerci e lartigianato.

3. Schiavi:
Venivenano considerate come una res. Non avevano nessun diritto.

Organizzazione politica
1. Re: comandava lesercito, amministrava la giustizia e manteneva la pax doerum,
cio doveva assicurarsi che i riti e i sacrifici venissero compiuti scrupulosamente
dato che si riteneva che le fortune del popolo romano dipendevano dal favore
degli di.
RE
SENATO
ASSEMBLE
A DELLE
CURIE

2. Senato: veniva costituito da un centinaio di patres, cio


dai capi delle varie gentes, e aveva solo poteri consultivi
( il potere di esprimere un parare non vincolante). Il
sovrano doveva tener conto del parere dei senatori.

3. Assemblea

delle

curie:

mmmmmmmmmmm

I sette re di Roma
Roma fu governata da sette re:

ROMOLO: Egli fu il fondatore di Roma. Condusse contro i Sabini alcuni guerre.

NUMA POMPILIO(sabino): Defin le prime istituzioni religiose.

TULIO OSTILIO: Condusse le prime guerre di conquista che sarebbero concluse con la
distruzione dell Alba.

ANCO MARCIO:

Costru il primo ponte di legno stabile sul Tevere.


A egli si dovrebbe lallestimento del primo porto alle foci del Tevere.

Gli ultimi sovrani e linfluenza etrusca


Gli ultime tre re di Roma erano di origine etrusca:

TARQUINIO PRISCO: egli promosse la costruzione del Foro come luogo dincontro e di
contrattazione. Oltre a questo, a lui si dovrebbe il risanamento delle palludi prossime
alla citt mediante la costruzione della Cloacca Massima.

SERVIO TULLIO: La tradizione gli attribuisce listituzione dei comizi centuriati e la


costruzione delle mura serviali.

TARQUINIO IL SUPERBO: La citt si arricch si santuari e di tempi.

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UNIT 4: La formazione della Repubblica


-

Dalla Monarchia alla Repubblica: i primi ordinamenti.


Grecia.
Le magistrature romane.

- La conquista della Magna

-Le trasformazioni econ-soc del mondo

Lorganizzazione sociale: tensioni fra i diversi ceti sociali. Romano a contatto con altri
popoli.
Lorganizzazione militare e lespansione della Repubblica nell Italia centrale.

REPUBBLICA=
PATRIZI
Organizzazione
Repubblica

STATO

OLIGARCHICO

politica:

differenze

fra

POTERE=

la

Monarchia

la

MONARCHIA (GNO= RE)


REPUBBLICA (GNO= SENATO)
RE 2 CONSOLI (erano cariche annuali). Soltanto i patrizi potevano
accedere a queste cariche. Fra le missioni specifiche di questi magistrati cera il
comando militare.
ASSEMBLEA DELLE CURIE ASSEMBLEA DELLE CENTURIE

Le magistrature romane

Nel sistema monarchico i poteri magistratuali appartenevano


al rex che accentrava a s anche quelli di inizialita legislativa, di giustizia e giurisdizione,
religiosi, di ispezione, verifica e controllo.
Con let repubblicana si afferma una prima suddivisione dei poteri del sovrano
assoluto; il bilanciamento dei poteri ed il sistema magistratuale si quale fondamento
costituzionale dello Stato, assieme al Senato e alle assemblee popolari.
Nella prima fase repubblicana, le magistrature erano tutte in mano patrizia; nel V
secolo a.C., i plebei, grazie alle loro rivendicazioni politiche e sociali, ottenero laccesso ad
alcune magistrature causando la divisione delle magistrature in Superiori ed Inferiori. Daltro
canto, grazie alle leggi Licinie-Sestie del 367 a.C. i plebei furono ammessi gradualmente a
tutte le magistrature dello Stato.
Le magistrature si dividevano in diverse tipologie a seconda di diversi parametri:

Carica

Durata
della
carica

Funzioni

CONSOLI
1 anno

Comandano
Senato.

l'esercito,

propongono

leggi,

presiedono

il

1 anno

Amministrano la giustizia.

18 mesi

Iscrivono i cittadini nelle diverse assemblee, si occupano


della pubblica moralit.

PRETORI
CENSORI

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EDILI
1 anno

Si occupano dell'ordine pubblico, degli edifici pubblici, degli


spettacoli e dei mercati.

1 anno

Si occupano delle finanze pubbliche: incassano i tributi e


pagano stipendi a funzionari e truppe.

1 anno

Sono i difensori della plebe, possono proporre leggi, hanno


diritto di veto.
Il "dictator" era nominato dal Senato in caso di estremo
pericolo su proposta dei consoli o veniva scelto tra i senatori
che avevano esercitato il consolato.
La carica non poteva durare oltre i sei mesi e, durante tale
periodo, tutte le altre magistrature cessavano il loro ufficio e
si attenevano agli ordini dei dittatore.

QUESTORI

TRIBUNI
DELLA
PLEBE
DITTATORE

6 mesi

Le magistrature repubblicane erano cariche elettive si distinguevano per varie caratteristiche:


* ELETTIVIT

* ANNUALIT
* COLLEGIALIT
* ELETTIVIT

* RESPONSABILIT

Lorganizzazione sociale: tensioni fra i diversi ceti sociali

Lascesa della plebe: la plebe riusc ad ottenere dei cambiamenti che li beneficiarono:
1.
2.
3.
4.

Le leggi delle XII Tavole (451 a.C.)


Legge Canuleia (matrimonio fra patrizi e plebei- 445 a.C.)
Creazione delle tribune della plebe
La legge Licinie- Sestie generarono una riforma dell ordinamento romano e
stabilirono che:
a. Uno dei due consoli poteva essere plebeo;
b. I censori, con questa nuova legge, acquistarono il potere di punire i presunti
colpevoli di immortalit con una nota di censura che li escludeva delle carichhe
statali.

Lorganizzazione militare
Per quanto riguarda lorganizzazione militare i Romani conservarono sempre come unit
di base la legione. Cos una legione? ............. e quali sono stati le modifiche delle legioni
attraverso il tempo?
LEGIONE ORIGINARIA
LEGIONE NUOVA
Lesercito era costituito da UNA legione.
Lesercito era formato da DUE legioni.
Questa legione veniva formata da 3000
Raddoppiarono in N e questi erano
fanti e 300 cavalieri.
divisi in 3 linee e distribuite in centurie.
La legione era guidata da un magistrato dotato di imperium, cio, ..........
Veniva costituita soltanto da cittadini.

Lespansione della Repubblica nell Italia centrale


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Romani e Sanniti: dall alleanza alla guerra.

Nel 354 a.C. i Romani si allearono con i


Sanniti (territorio della Campania attuale). Questa era un alleanza molto precaria
perch tanto i Sanniti quanto i Romani miravano a penetrare nella pianura campana,
ricca di risorse e di citt prosperose, come Capua e Teano.
La prima guerra sannitica si scatenata nel 343 a.C.dopo che Capua chiese la
protezione dei Romani contro le minacce dei Sanniti. Questa guerra si conclude circa
nel 341 a.C.

Guerra latina e le sue conseguenze. Siccome Capua perse la protezione di Roma, si


rivolse per ai Latini, e questi, senza dubbio aiutarono Capua. Fra il 340 e il 338 a.C. si
scaten la guerra latina nella quale i Romani risultarono vincitori.
Seconda Guerra Sannitica.
Siccome Roma continu a intromettersi negli affari di
Capua e della Campania, anche se cerano accordi in mezzo, i Sanniti dichiararono
guerra contro di loro un altra volta in pi. La seconda guerra sannitica dur per oltre
ventanni.
Terza Guerra Sannitica. Nel 298 a.C. ebbe inizio la terza guerra sannitica, condotta fra
i Sanniti, gli Etruschi, gli Umbri e i Galli stanziati sulla riviera adriatica. Nel 295 a.C. i
Romani sconfissero gli avversari presso Sentino in una bottiglia conosciuto col nome di
Battaglia delle nazioni. Nel 290 a.C.fin la guerra e unaltra volta Roma fu la vincitrice.
Grazie a queste vittorie Roma, nata come citt- stato, si avviava a diventare uno stato
territoriale, cio, uno stato che si estende oltre i limiti di una semplice citt e dei suoi
intorni.

La conquista della Magna Grecia


.........................................................................................................................................
....................................................................................
Le trasformazioni econonomico-sociali del mondo Romano a contatto con
altri popoli
a. INCREMENTO DEMOGRAFICO E PRODUTTIVO
Le vittorie sui Sanniti e su Taranto e la conseguente espansione dei Romani nell Italia
centrale e meridionale determinarono profondi trasformazioni sociali e politiche:
la popolazione della citt di Roma aument considerevolmente per lafflusso di masse
di Italiaci provenienti da tutte le regioni della penisola.

La produzione fu stimolata dalla crescita della domanda- dovuta all incremento


demografico e alle forniture militari;
Si formarono nuovi ceti sociali: COMMERCIANTI, ATTIVIT ARTIGIANALI E EDILIZIE.

b. RIFORME E LAVORI PUBBLICI


Per rilanciare leconomia e per combattere la
disoccupazione Appio Claudio
il Cieco- censore intorno al 310 a.C.
e nel 307 a.C.- intraprese una serie di
grandiosi lavori pubblici:

Lampiamento dell acquedotto per il rifornimento di Roma;


Lampiamento del porto di Ostia, la strada lastriciata Roma-Capua chiamata Via Appia.
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UNIT 5: Limperialismo di Roma: le guerre puniche


e le
guerre di Oriente
-

Il conflitto di interessi tra Roma e Cartagine.

- Scipione lAfricano. La pace.

La prima guerra punica e la vittoria di Roma.


Macedonia

-Le

Roma dopo la prima guerra punica.

Verso la seconda guerra punicha: Annibale


La ripresa di Roma dopo Canne.

guerre

contro
la
e la Siria.

-La fine dellindipendenza della


Macedonia e della Grecia
-La terza guerra punica e la fine di
Cartagine.

ROMA DOMINATRICE DEL MEDITERRANEO III- II


a.C.
Cartagine

Formata nellattuale Tunisia dai Fenici verso la fine del IX secolo a.C.. Fu fondata
da Tiro. Cartagine fu la prima grande potenza sorta nel Mediteraneo centro occidentale.
Gran parte della ricchezza di Cartagine derivata dal commercio marittimo e la classe
dirigente era perci costitutita quasi per intero da ricche mercanti e da armatori. La vera
difesa dei cartaginesi era la flotta, costituita da centinaia di triremi. Cartagine era una
repubblica oligarchica governata da due alti magistrati (suffiti) che duravano in carica un
anno. Le classi inferiori potevano esprimere la propria volont mediante un assemblea
generale.

COMMERCIO
MARITTIMO

1. Hanno un eccezionale capacit come agricoltori .


2. Hanno un eccezionale capacit marittima.

Grazie a questi dotti essi svilupparono un gran rete commerciale verso la met del V
secolo a.C.

Il conflitto di interessi tra Roma e Cartagine


LE GUERRE
PUNICHE

Sono una serie di tre conflitti che durarono quasi un secolo fra
lAntica Roma e la Civilt Cartaginese.

Causa furono conflitti di interesse fa Cartagine e Roma. Il dominio del mare era
decisivo per i commerci.
Da un principio i Romani bramarono le regioni di Sicilia, che era in parte
controllata dai Cartaginesi (e dall altra dai Greci). Allinizio della prima guerra punica,
Cartagine era un grand impero marittimo con un potere dominante sul Mediterraneo,
invece Roma era una potenza emmergente a Roma. Alla fine della terza guerra punica,
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cent anni dopo di centinaia di anni di conflitti, Roma riusc a conquistare lImpero
Cartaginese e stravivere completamente con la citt di Cartagine, diventandola nella
stato pi potente nel Mediterraneo Ovest.
Conseguenze
-

Cade il potere navale di Cartagine.


La Civilt Cartaginese spar dopo le guerre puniche, che in totale ne erano 3, per
lultima darebbe il crollo alla cultura cartaginese.
PRIMA GUERRA PUNICA (264- 241 a.C.)
SECONDA GUERRA PUNICA (218-201 a.C.)
TERZA GUERRA PUNICA (149-146 a.C.)
Per quanto riguarda Roma, il suo dominio si espand: Sicilia, Corsica, la Penisola
Iberica e il Nord d Africa furono assimilati alla Repubblica Romana, dopo essere stati
derrotati i cartaginesi.
PRIMA GUERRA PUNICA
Fu la prima delle tre guerre puniche fra Cartagine e Roma. Dur 23 anni e, si
produsse perch tutte e due lottavano per la supremazia nellovest del Mediterraneo.
Nel 264 a.C. Roma invase Sicilia dove cominci la guerra. L Impero Cartaginese era
una potenza maritttima; invece, Roma, era una potenza terriera, quindi non poteva
uguagliarsi alla superiorit di Cartagine. Persero una serie di combatti contro Cartagine
all inizio. Tuttavia, Roma riusc a catturare finalmente un cartaginese quinquerremes
(una barca di guerra) e cos riusc a copiare il modello. Una volta che la tecnologia
navale dei Romani coincideva con quella cartaginese le cose cambiarono e fu cos come
Roma sconfisse a Cartagine a Miles (Sud d Italia- Sicilia).
La prima guerra punica fin con Roma vincitrice e nuova proprietaria della Sicilia.
Di solito i Romani considerarono il combattimento navale meno onorabile dal terrestre,
e lasciarono quel posto per le classi inferiori (i remeri erano schiavi o condannati).

SECONDA GUERRA PUNICA


Questa conosciuta anche come la guerra contro/di Annibale che si
prolongata dal 218 a.C. fino al 201 a.C.

Antecendenti della Seconda


- perse il dominio di Sicilia, per non di Siracusa.
Guerra Punica
- perse la superiorit navale nel Mediterraneo.
-lindennizzazione di guerra imposta a Cartagine da Roma
provoc un fallimento economico nell Impero Cartaginese.
- pochi anni dopo della prima guerra punica si impossess della Corsica e della
Sardegna.

Inizio e sviluppo della


La Seconda Guerra Punica cominci quando Cartagine
Seconda Guerra Punica
cattur la citt di Sagunto, unalleata di
Roma. Annibale era deciso di
sconfiggere Roma, dunque
come risultato della mancanza del potere navale Annibale ebbe un grand esercito
formato perfino da elefanti Annibale sconfisse a Roma in alcune battaglie dove le
truppe romane furono incerchiate e distrutte.
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Esempi: la battaglia dela Tribia; limboscata nel lago di Trasimeno (217 a.C.)
Roma non si diede per vinta: riorganizz le sue forze e chiam dittatore a Quinto
Fabio Massimo, il quale ostilizz con guerriglie ad Annibale mentre quest ultimo
avanzava fino al Sud.
TERZA GUERRA PUNICA
Fu lultima delle guerre fra Cartagine e Roma che si diede fra gli anni 149 e 146 a.C che
finirono con la sconfitta e la distruzione della cirr di Cartagine in mani dei Romani
comandate da Publio Cornelio Sciprione Emiliano, nipote di Scipione L Africano.
Anche se le due parti erano in pace dalla fine della seconda guerra punica, Roma non
poteva rimanere tranquilla con il rivale, perch anzi con tutti i privilegi e le tasse presenti
nel Trattato di Pace che avevano imposto i Romani ai Cartaginesi durante l'ultima guerra,
Cartagine aveva superato tutte le avversit e iniziava a prosperare di nuovo. Perci Roma
non poteva permettere che il suo vecchio rivale tornasse a risorgere, e quindi, utilizz per
forza un trucco usato spesso nell'Antichit. Siccome Cartagine era vietato a fare la guerra
contro qualsiasi popolo, senza il consenso del Senato romano, secondo il Trattato di Pace,
Roma segretamente invi ordini ai loro nuovi alleati, i numidias, in Africa per attaccare il
territorio cartaginese e provocare un confronto.
Durante tre anni, i cartaginesi chiesero al Senato romano la concessione del diritto di
difesa, ma questi erano sempre ignorati dai Romani. Questo scaten un conflitto quando i
Cartaginesi decisero finalmente di difendersi, e cos fu creato il pretesto che Roma
bisognava per attaccare Cartagine. Poi, nel 149 a.C. legioni romane attaccarono e
assediarono la citt di Cartagine.

Il crollo di Cartagine
I Cartaginesi subirono l'assedio dal 149 a.C. fino alla
primavera
del 146 a.C., quando Scipione Emiliano prese la citt in
una tempesta. Sebbene i Cartaginesi combatterono valorosamente, purtroppo cederono
gradualmente alla schiacciante forza militare romana. Dopo la battaglia, la potente
citt di Cartagine fu distrutta e diventata in rovina, con solo un bottino di circa 50.000
sopravvissuti, per lo pi donne e bambini che furono venduti nei mercati di schiavi.
L'odio dei romani era cos grande, che secondo la leggenda, dopo la caduta della citt,
questa fu completamente distrutta e il suo terreno fu salato in modo che nulla sarebbe
cresciuto su di esso.

La pace cartaginese e le conseguenze della guerra


La pace imposta da Roma fu durissima:
Indenit
Consegna della flotta tranne dieci navi;
Rinuncia subita a tutti i possedimenti fuori dAfrica;
Non intraprendere azioni militari senza lautorizzazione
di Roma.

UNIT 6: La nuova citt romana


-

Roma come grande potenza mediterranea


Lordinamento delle provincie: Tensioni econ-soc

- I piccoli proprietari contadini.


10 | P g i n a

Gli schiavi
I Gracchi: i desideri di organizzare una nuova societ

COMIENZO DE LAS REVOLUCIONES. - La antigua constitucion de Roma se haba mantenido


tanto tiempo cuanto los romanos conservaron sus viejas costumbres. Cuando stas cambiaron,
la constitucion dej de ser respetadas.
Los nobles, nicos que formaban parte el Senado y nicos que llegaban a las
magistraturas, dejaron de gobernar honradamente en inters del Estado. Tenan necesidad de
dinero para mantener su lujo, y se sirvieron del poder para enriquecerse. Saquearon a los pases
sometidos y, exprimiendo a los sbditos de Roma, se aropiaron del dinero del Estado.
El pueblo dej de trabjar en los campos y se aglomer en Roma. All, no dispponiendo de
medios para ganarse la vidalos ciudadanos trataron de subsistir vendiendo sus votos a los
candidatos. Los soldados ya no pelearon por la patria. Se alistaban para recibir el sueldo coger
el botn,y permanecan tanto tiempo fuera de su patria que ya slo conocan a su general.
Entonces el gobierno del Senado lleg a ser imposible y el pueblo no quiso soportar el
dominio de los nobles. Los generales dejaron de obedecer al Senado y se hicieron la guerra
unos a otros. Las revoluciones comenzaron. Duraron un siglo. En ese tiempo, desde la primera
ley agraria (133) a la batalla de Actium (31), los romanos y sus sbditos vivieron en medio de
motines y guerras civiles.

( HISTORIA UNIVERSAL: HISTORIA DE

ROMA-1973: 165)

Roma come grande potenza mediterranea


Uscita vincitrice nella Prima Guerra Punica, Roma mut radicalmente il proprio
atteggiamento nei confronti dei popoli sottomessi. I Romani crearono una specie di
Confederazione Romano-Italica e poi, ridussero la Sicilia (tranne Siracusa e Messina che erano
citt alleate) alla condizione di provincia. Considerata terra di conquista, la Sicilia fu
sottoposta al loro dominio diretto e i suoi abitanti venivano considerati come semplici sudditi,
privi di diritti politici e costretti a versare un tributo.Nel 227 a.C. la Sardegna e la Corsica
ebbero la stessa fine.

Lordinamento delle provincie: Tensioni economiche-sociali


Le conquiste e lespansione nel Mediterraneo incisero profondamente anche sulle
strutture socio-economiche della Repubblica romana:
1) Il capitale mobile e la classe dei CAVALIERI acquistarono un peso crescente. Dopo
ogni vittoria venivano portate a Roma immense ricchezze, e cos inizi per giunta lo
sfruttamento sistematico delle province. I governatori delle province si arricchivano
spiedoratamente alle spalle dei provinciali;
2) Le piccole aziende agricole subirono una crisi che ridusse molti piccoli proprietari
alla condizione di braccianti rurali o li constrinse ad imigrare in citt;

Gli schiavi
Lo schiavismo era gi praticato dai Latini ancor prima della nascita di Roma:
11 | P g i n a

VECCHIO SCHIAVISMO
Prima, gli schiavi erano coloro che
erano catturati nelle lotte contro i
popoli vicini, quindi questi
condividevano la stessa lingua,
costumi, credenze e culti con i padroni
che, si pensa, induceva loro a trattare
gli schiavi con una certa umanit.
La famiglia romana dei primi secoli
comprendeva un certo numero di
schiavi.

NUOVO SCHIAVISMO
Nel III e II a.C. affluirono in Italia come
prigioneri di guerra numerosissimi
schiavi di diverse provenienze erano
stranieri-. Questo vuol dire che il
padrono non condivideva n la stessa
lingua n la religione.

Lo schiavo venivano considerano come una merce, una res, uno strumento parlante. In
ogni centro cittadino cera un mercato degli schivi, nel quale venivano esposti nudi perch i
compratori potessero valutare, per esempio, la struttura fisica.
Il mercato pi importante sorse nell isola di Delo dove si vendevano sino a 1000
schiavi in una sola giornata. Il loro prezzo variava a seconda di:
1) Se erano danzatrici;
3) Se sapevano qualche lingua.
2) Se erano dotati di particolari competenze professionali;
Quindi, gli schiavi si distinguevano per una buona cultura o per specifiche preparazioni
professionali venivano impiegati pi utilmente come maestri, medici, amministratori o
lavoravano presse le aziende artigianali.

Liberti
Gli schiavi affrancati, ossia i liberti, pagavano in genere il proprio
riscatto versando parte di
quanto guadagnavano ai loro ex padroni. Essi
godevano dei diritti di cittadinanza e potevano anche conquistare posizioni sociali e
politiche di grande prestigio.

I piccoli proprietari contadini


Poderi in vendita Lespansione di capitale mobile, che offriva alle alte classi dirigenti
ampie opportunit di arricchimento, gener una rapida e irreversibile rovina per le piccole aziende agricole.
Cosa succedette
Questi adottarono nuovi abitudini:
con i piccoli proprietari?
* Si erano trasformati in soldati di mestiere e consideravano le
attivit
militari e le prede belliche come fonte principale
dei loro redditi;
* Siccome erano assenti per molto tempo, si videro costretti a vendere i loro terreni dato che
non si potevano occuparer di questi. La vendita dei terreni non era difficile.
Oltre a questo si presentarono delle trasformazioni della coltura tali come:
Il grano veniva ormai importato a basso prezzo dalle province della Sicilia e Africa;
Non cera pi coltura italica;
S: Allevamento del bestiame coltivazione di vite, ortaggi e frutta.

12 | P g i n a

I Gracchi: i desideri di organizzare una nuova societ


DEMOCRAZIA E OLIGARCHIA FRA IL II E IL I SEC. A.C.
Il tribunato di Tiberio Gracco
Le dilatate campagne militari causarono enormi danni alle popolazioni rurali. I piccoli
proprietari, arruolati nell'esercito e rovinati dal lungo abbandono delle loro terre e l'arrivo di
grano che proveniva dallestero, si incorporarono alla plebe urbana di Roma, per avere una
miserabile esistenza. Oltre a questo non dobbiamo dimenticare che la terra controllata da
Roma era sempre pi vasta, ma si concentrava nelle mani di pochissimi (aristocrazia).
Due giovani politici, Tiberio Sempronio Gracco e Caio Gracco, provarono a rimediare lo
stato delle cose. Arruolati nel partito popolare, cercarono di migliorare le condizioni di vita
della plebe e ristaurarono la classe media rurale, fonte di soldati e risorse. Nel 134 a.C.,
Tiberio Gracco fu eletto tribuno della plebe per lanno seguente e, nel 133 a.C., propose una
legge , conosciuta come Legge Sempronia- che, nonostante lopposizione ottenuta da Ottavio
fu aprovata dall assemblea della trib- che fissava un massimo di terra pubblica che ciascun
cittadino romano potesse possiedere (500 ingeri di ager publicus al massimo- questo era un
abusso commesso dagli aristocratici). Le eccedenze dovevano essere restituite allo Stato, che
le avrebbe ripatite fra i cittadini meno abbienti in piccoli lotti non vendibili. Tiberio inizi con
energia la riforma, ma non pot portarla a termine perch venne ucciso con molti seguaci in
un territorio scatenato dalla reazione senatoriale.

Nessuno poteva
possedere pi di 125
ettaree. lotte
Si distribuivano
di terra, di circa 8
ettaree, ai
nullatenenti.

Riforme di Tiberio
Gracco

Si cre un triumvirato
la cui funzione era
esecutare le leggi.

La dittatura democratica di Caio Gracco


Dieci anni pi tardi, la lotta contro la nobilitas venne ripresa da suo frattelo Caio Gracco
secondo una prospettiva assai pi ampia e articolata. Nel 124 a.C. pose la propria canditatura
al tribunato per lanno seguente Caio Gracco deciso a riprendere la battaglia per la riforma
della societ e delle istituzioni. Si propose favorire ai contadini impoveriti nonch alla plebe
urbana e ai cavalieri.
Furono tre le riforme pi importanti di Caio:
La lex agraria. Caio riprese ed ampli la legge agraria di suo fratello, restituendo ai
triumviri i pieni poteri sottratigli da Scipione Emiliano e, per incentivare il
coinvolgimento di tutti gli strati meno abbienti, abbin alla riforma un ampio progetto di
opere pubbliche, soprattutto strade. Oltre a questo fond colonie agrarie.
13 | P g i n a

La lex frumentaria. Per assicurarsi l'appoggio della plebe in modo definitivo, nel 123
a.C., fece approvare una legge che consentiva ai magazzini pubblici della citt di
distribuire il grano alla met del prezzo di mercato, cosa che fu molto gradita dal
popolo, ma che alla lunga avrebbe provocato la caduta del prezzo del grano sull'intero
mercato nazionale.
La lex judiciaria. Con la legge giudiziaria Caio sottrasse ai senatori il potere giudiziario.
Fino ad allora i tribunali erano in mano ai senatori, che potevano sfruttare cos la loro
influenza politica per determinare il corso dei processi. Caio assegn il potere
giudiziario agli equites (cavalieri), ossia, a quel ceto sociale patrizio che non esercitava
la politica per scelta personale . Pur essendo ricchi e quindi vicini ai senatori per
interessi, gli equites garantivano quel minimo di imparzialit lontana dalla politica
richiesta dalla natura del loro compito.
Cerc di estendere il diritto di cittadinanza e i benefici delle leggi agrarie agli italici
alleati di Roma.
Una legge ordinava che il prezzo degli abbigliamenti consegnati ai soldati non fosse
scontato dal loro stipendio.

Rielezione di Caio

Siccome la sua svolta durante il primo tribunato gener delle


modificazioni nella societ (il potere del senato e della nobilitas si ridusse) Ciao Gracco,
fu unaltra volta tribuno nelle elezioni estive del 123 a.C. per svolgersi durante il 122
a.C.

Fine di Caio

Rieletto tribuno nel 122 a.C. promosse la fondazione di nuove


colonie (MINERVA;
NETTUNIA e GIUNONIA- questultima era il territorio
dell antica Cartagine) e si batt per concludere i diritti di cittadinanza ai Latini. Lestate
del 122 a.C., cio, momento del rinnovo delle magistrature per lanno successivo Caio
si present per terza volta come aspirante al tribunato, per egli fu sconfitto, e uno dei
consoli eletti fu Lucio Opimio, suo accanito avversario. All inizio del 121 a.C. anche lui,
come gi Tiberio, cadde vittima della reazione.

UNIT 7: Tensioni fra democratici e arsitocratici


-

Mario e Silla: due modi di interpretare la societ - Spartaco e la guerra servile


Le guerre civili
- Il consolato di Pompeo e di Crasso
La riforma dellesercito
- Pompeo contri i pirati e contro Mitridate, re di
Ponto
Le conseguenze del trionfo sillano
- Intrighi di Crasso e di Cesare
La ribellione in Italia e in Spagna
- La congiura di Catilina

14 | P g i n a

Profondi cambiamenti avvennero in Roma dopo le guerre puniche e la conquista della Grecia e
dell'Oriente. La diffusione della cultura ellenistica (molti artisti greci si stabilirono a Roma mentre i
ricchi romani trascorrevano sempre pi tempo in Grecia e in Oriente) mand in crisi i valori della
moralit romana. I ricchi senatori cominciarono a impossessarsi delle terre dello Stato reclamate
anche dalla classe equestre; le classi medie, soprattutto i piccoli agricoltori che costituivano il nerbo
dell'esercito, si andarono impoverendo sempre pi. Tiberio e Caio Gracco si fecero promotori di una
riforma agraria, ma il loro tentativo fall, finendo addirittura nel sangue.
Dopo un decennio di pace, garantito dai senatori oligarchici, inizi un periodo molto difficile, percorso
da rivalit accese tra i diversi partiti politici. Si combatt la prima guerra civile, tra ottimati guidati
da Silla e popolari guidati da Mario. Silla ebbe la meglio ma, dopo aver restaurato il potere dei patrizi
ed esautorato i tribuni della plebe, si ritir a vita privata e mor poco dopo. Le rivalit non erano per
terminate e Roma era ormai alle soglie della seconda guerra civile.
Tratto da
http://www.progettovidio.it/novaroma/novaromadettagli1.asp?id=8

Mario e Silla: due modi di interpretare la societ


MARIO

SILLA

Dos aos despus de la muerte del


menor de los Gracos, el pueblo eligi
tribuno de la plebe a Mario (119). No
era noble. De hech0, se declar en
contra de ellos. Cuando Mario se
prensnto para ser edukm kis nobles le
impidieron pasar. Fue elegido pretor y
luego de esto fue enviado a Espaa. Se
concili con los nobles y Metelo, al ser
nombrado cnsul, lo llev a frica a
combatir.

l , tiempo despus ocup el lugar de Mario.


Perteneca a la gran familia patricia de los
Cornelios. Fue cuestor de Mario durante la
guerra de Numidia. Fue uno de los principales
oficiales del ejrcito que combati a los
ambos. Despus de la guerra social fue
elegido consul y encargada de dirigir en Asia
la guerra contra Mitridate.

La riforma dellesercito Nell estate del 102 a.C. Mario affront di sorpresa i Teutoni ad
Aquae Sextiae e con i suoi trenta o quaranta uomini riusc a sterminare o a catturare almeno
100.000 nemici. Nell estate dell anno successivo egli piomb sui umbri, penetrati nella Valla
Padana e, in battaglia ai Campi Raudil, ne uccise 6500.
Mario

fece

Cambi
il
reclutamento:

metodo

di

delle riforme dell esercito:

1. Le
legioni
venivano formate da 6000 uomini;
2. Le legioni venivano ripartite in dieci cuorti di 600 uomini ognuno;
3. Furono eliminate le differenze fra ASTATI,PRINCIPI e TRIATI poich venivano armati della
stessa maniera;
4. Furono eliminate le vlites poich erano armati alla leggera e portavano solo scudo e
giavelloto;
5. Mario estese il reclutamento di nullatenienti dorigine romana, italica e provinciali.

Le conseguenze del trionfo sillano


Durante dos aos hizo leyes que fueron conocidas como leyes cornelianas (su nombre era
Lucio Cornelio Sila).
- Quiso compensar a sus veteranos dandoles tierras;
- Cre colonias militares con las tierras de los samnitas y etruscos pueblos
pertenecientes a Italia, pero que combatieron en favor del adversario de Roma-.
15 | P g i n a

Sila emancip a los esclavos de los proscritos y los hizo ciudadanos dndoles su
nombre.
Trabaj en la reorganizacion del gobierno. Quera devolver la dominacin al Senado y a
los nobles, quitar todo poder a los tribunos de la plebe y a la Asamblea del pueblo que
en la poca de los Gracos luchaban contra el partido de los nobles.

Qu hizo Sila?
Los tribunos ya no tuvieron el derecho de proponer leyes al pueblo;
El que no haba sido tribuno no poda ser elegido para ninguna magistratura;
Nombr a 300 cavalleros senadores,
El pueblo no tuvo el derecho de votar ninguna ley sino despus de haber sido aprobada
por el Estado.
Devolvi a los senadores el derecho de ser jueces en materia criminal.
Suprimi la censura . En lo sucesivo todo magistrado vena ser senador por derecho
propio.

Spartaco e la guerra servile


Morto Silla, la crisi si aggrav: nel 73 a.C. esplode in Italia la tremenda rivolta servile
innescata da Spartaco.
Spartaco
Nel 73 a.C. l Italia fu sconvolta da una ribelione di schiavi, innescata da
poche decine di gladiatori, evasi dalla scuola di addestrameto di Capua e guidati da
Spartaco, e poi si incrementarono fino ad arrivare alla fine dell anno a decine di
migliaia di seguaci. Roma si proposse liquidare gli schiavi con una normale operazione
di potenza, per gli sforzi furono in vano nel 72 a.C.: Spartaco sconfisse le legionmi
presso Medina e la sua idea era uscire dall Italia e cos ricuperare la libert insieme con
i suoi compagni. Poi Spartaco e i suoi seguaci, fidandosi di che triunferebbero,
marciarono verso il sud e giunsero sino all estrema punta del Bruzio (Calabria), dove
Crasso tent di bloccarli facendo costruire un vallodi 55 Km estesa dal Tirreno allo Ionio.
Spartaco riusc a rompere l accerchiamento si diresse verso la Puglia nel 71 a.C., luogo
in cui morirono cerca una migliaia di legionari e 60.000 schiavi, compresso lo stesso
Spartaco.

Il consolato di Pompeo e di Crasso


Nel 70 a.C. , dopo aver trionfato nella rivolta contro gli schiavi, imposero al senato la
propria candidatura al consolato. Ottenuta la carica, essi provvidero al completo
smantellamento della costituzione sillana.

Pompeo contri i pirati e contro Mitridate, re di Ponto


Nel 67 a.C. amplissimi poteri furono concessi a Pompeo perch stranchi la pirateria e
ponga definitivamente termine agli attachi di Mitridate. Un tribuno fece votare una legge all
Assemblea del popolo con lo scopo di creare per Pompeo un potere eccezionale: gli fu
attibuita autorit di governo su tutto il Mediterraneo (durante tre anni), comprese le coste.
Pompeo, in sei settimane, cocci via ai pirati del mare di Italia e della Sicilia y ritorn fino a
Roma. Poi, in cinquanta giorni, gli fece cacciare via ma dai mari della Grecia, gli perseguit
16 | P g i n a

fino a Cilica, destrusse la loro flotta e gli obblig a cosegnare il loro denaro. Cosa facevano i
pirati? Ostacolavano i traffici, determinando laumento dei prezzi delle merci in proposizioni
agli accresciuti rischi di trasporto.

Unit 8: Let di Cesare


-

Il primo triumvirato.
- Lopera politica di Cesare: il perch della sua
morte.
Il consolato di Caio Giulio Cesare.
- La formazione del secondo triumvirato.
Cesare in Gallia: il soldato e lo storico.
- I nuovi protagonisti della politica romana:
Crasso in Oriente.
Ottaviano, Augusto e Marco Antonio.
Le vittorie di Cesare in Spagna e nella penisola balcanica.
- Il trionfo di Ottaviano.

Il primo triumvirato
Alla morte di Catilina, Pompeo ritorn a Roma forte del bottino di 20.000 talenti. Ma il
senato, attribuitogli il trionfo, non volle comunque retificare la sua redifinizione delle province
asiatiche, temendo di dare eccessiva importanza a un solo uomo e memore dei tentativi di
congiura appena sventati. Da parte sua Pompeo non os opporsi, diligentemente aveva
persino sciolto il suo esercito allo sbarco a Brindisi, per dimostrare il suo attaccamento alle
istituzioni.
Intanto Cesare torn nel 60 a.C. dalla Spagna per puntare al consolato del 59. La
situazione che aveva lasciato prima della partenza non era delle pi favorevoli per la sua
elezione, occorreva lavorare per riunire le forze democratiche.Cesare ebbe l'idea di fondare un
patto tra gli esponenti pi forti del partito democratico, e cio egli stesso, Pompeo e Crasso.
Tale patto venne chiamato col nome di "I triumvirato". In realt il patto era stato stretto pi
tra Cesare e Pompeo, mentre a Crasso spettava il ruolo di figura rappresentativa. Cesare e
Pompeo, pur mirando singolarmente al potere, avevano al momento bisogno del reciproco
aiuto. Il compito del triumvirato era quello di impedire ad altre figure tra gli ottimati e i
democratici di ottere eccessiva importanza, ogni avvenimento politico doveva accadere a
vantaggio dei tre contraenti. Lo scopo era quello di far eleggere Cesare, una volta eletto egli
avrebbe dovuto lavorare per trovare adeguata "sistemazione" agli altri membri del patto.
Cesare venne eletto console, e come rappresentante degli ottimati, tra mille difficolt, venne
eletto Marco Calpurnio Bibulo. Non appena ottenuta la carica (59 a.C) propose una legge
agraria in favore dei veterani di Pompeo. L opposizione del Senato fu stroncato dai comizi
tributi.

Il consolato di Caio Giulio Cesare


Nell'anno del suo consolato, il 59, Giulio Cesare:

fece approvare i progetti di Pompeo per la modifica dell'assetto orientale;

17 | P g i n a

promossee due leggi agrarie in favore dei veterani di Pompeo (includendo nelle terre
distribuite anche l'agro campano: una zona tradizionalmente del patriziato romano, che
nemmeno i Gracchi avevano osato toccare);
favor attraverso vari sgravi fiscali i ceti finanziari pi vicini a Crasso;
assegn infine a se stesso il proconsolato dell'Illirico e della Gallia (Cisalpina e
Narbonense), territori su cui costruir negli anni futuri il suo potere privato.

Cesare in Gallia: il soldato e lo storico

La conquista della Gallia: Gloria di


a conquistare Cesare (58-52 a.C.)
aggiunto questo:

Col fine di assicurare le frontiere spinse i Romani


nuove terre e, a questo viene

lambizione di annescare territori ricchi in materia prima;

il desiderio dei mercanti di riuscire ad ottenere nuove fonti di ingressi come risultato di
questi fattori fu la conquista della Gallia.

LE GALLIE
Territorio corrispondente al Nord d Italia e i territori di Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e il
Sud di Germania. I galli erano di unit politica: lagricoltura e l allevamento erano le principali
fonti di ricchezze.

Cesare e la Gallia.
Fra il 58 e il 52 a.C. si port a termine la conquista della Gallia
che divent
rapidamente in una provincia romana. In tre anni
sottopose e belgi, veneti ed altri; domin il Nord e il Sud del paese; fece una spedizione
sul Sud della Germania; e nel 54 a.C.,arriv fino ad Inghilterra deciso a conquistare
lattuale Londra (LOMBINUM).

Cesare, lo storico
Pubblicato fra il

Scrisse i Commenti sulla guerra della Gallia (De bello gallico)50 e il 40 a.C.
Scrisse i Commenti sulla guerra civile (De
bello civili)- Pubblicato fra il
50 e il 40 a.C.

Crasso in Oriente
Lopera politica di Cesare: il perch della sua morte
Biografia.
Caio Giulio Cesare nacque il 12 luglio del 100 a.C. a Roma. Era
nipote di Mario.
Apparteneva a una famiglia nobile anzi patrizia,
ciononostante apparteneva al partito opposto al Senato, cio, al partito popolare. Nel
67 a.C. fu questore, edile nel 65, pontefice massimo nel 63 y un altra volta questore
nel 62 a.C. Lanno successivo ottenne il governo della Spagna
Ulterior..........................Nel 59 fu console. 00000000
18 | P g i n a

Cosa fece Giulio Cesare?

Durante il suo mandato propose diversi precetti con lo scopo di investigare i funzionari
e migliorare la distribuzione delle terre.

Approvarono trattati e precetti realizzati da Pompeo in Asia e si diedero terre alle sue
truppe.

Dopo il suo consolato, Cesare fu eletto pro-console in Gallia (58) ; nel 55 a.C. Pompeo e
Crasso continuarono ad essere consoli.

Si diede il diritto di dichiarare la pace e la guerra.

Promosse la fondazione di colonie in Gallia, in Iberia, in Macedonia e nel Mediterraeo.

Nel 46 a.C. riform il calendario: quello elaborato da Sosigene viene sostituito da quello
Giuliano. Tale riforma durer fino al 1582 quando questo viene sostituito dal calendario
gregoriano. Cesare introdusse lattuale anno di 365 giorni e lo impose a tutti i
possidimenti romani, unificandone il metodo e linizio della datazione dalla nascita di
Roma.

Aument il numero di questori, dei pretori, degli edili con lo scopo di restarli potere.

Assegn ai poveri dell Urbe lotti di terreno nelle provincie conquistate.

Istitu il conio della moneta doro, prima solo occasionale, fissando la parit fissa fra la
moneta doro (aureo) e quello dargento (denaro). La loro circolazione sostitu le altre
monete. La coniazione di pezzi dargento era tollerata negli Stati alleati; quella di Roma
era riservata a Roma. Insomma, invent la moneta unica: laureo.

Ordin il censimento degli abitanti di Roma in modo di poter migliorare la gestione


cittadina.

La formazione del secondo triumvirato


A la muerte de Csar, el partido aristocrtico crey que podra recuperar el poder. Su
figura ms destacada era Marco Tulio Cicern y en sus filas militaban Marco Bruto y
Casio, jefes del grupo que asesin al dictador. Sin embargo, fueron allegados a Csar,
apoyados en el ejrcito, los que heredaron el poder. El cnsul Marco Antonio, lugarteniente
de Csar, el general Lpido, y su sobrino de Csar a quien ste haba adoptado- Cayo
Octavio- se disputaron el mando. Finalmente, llegaron a un acuerdo e integraron el segundo
triunvirato. Los asesinos de Csar fueron derrotados; Cicern, perseguido, se suicid.
Los triunviros se dividieron el poder:

Octavio, que adopt los nombres de Csar-Cayo Julio Csar Octaviano- tom el mando
de Occidente (Italia, Galia, Espaa);
19 | P g i n a

Marco Antonio, casado conm una hermana de Octavio, gobern los territorios
orientales del Mediterrneo, instalndose en Egipto;

Lpido- luego desplazado por Octavio- rcibi las provincias de frica (lo que alguna vez
fue Crtago).

Il trionfo di Ottaviano
EL PRINCIPADO- EL GOBIERNO DE AUGUSTO (31 a.C.- 14 a.C.)
Octavio, a quien en el 27 a.C, se concedo el ttulo de Augusto (sagrado), se convirti
en monarca e inici el principado. El gobierno organizado por Augusto deba durar cerca de
tres siglos ( se la llamaba Principado o Antiguo Imperio). En este rgimen el poder absoluto
pertenece a un solo hombre: el emperador. El emperador tiene dos titulos: Csar (el nombre
de la familia del primer emperador se convirti en el prenombre de todos) y Augusto (el
venerable).

El emperador reunia todos los poderes que se repartian en otro tiempo los magistrados
y el pueblo;

Tiene el mando sobre todos los ejrcitos. PODER PRECONSULAR

Es gran pontfice, es decir, dirige los asuntos religiosos.

Tiene el derecho de juzgar y declarar decretos (edictos).

Augusto concentr en sus manos los poderes que los otros magistrados se repartan, y
en vez de ejercerlos un ao solamente, los conserva de por vida. Es el magistrado
nico y vitalici de la Repblica.

Unit 9: Let di Augusto


-

Roma dopo il trionfo di Ottaviano.


campagne militari di Augusto

- La pax romana e le

Potestas e auctoritas nel principato di Augusto.


morale, arte, cultura

Le province senatoriali e le province imperiali: caratteristiche.


poeti, storici, artisti.

Societ, burocrazia, esercito e religione nellet di Augusto

- Il secolo dAugusto:

e mecenatismo:

20 | P g i n a

Unit 13: Formazione e fortuna dei regni romanobarbarici


-

Lalto medioevo: caratteristiche generali.


- Il monachesimo: Benedetto da Norcia e
la sua regola.
I regni romano barbarici: caratteristiche: il legato della romanit.
- Gli arabi
in Italia
Il regno ostrogoto di Teodorico.
- La politica di re Liutprando: i rapporti con la
Chiesa di Roma.
Bisanzio: la vitalit dellimpero dOriente. - La monarchia franca e lalleanza con il
papato.
Giustiniano e il Corpus iuris civilis.
LItalia bizantina.
I Longobardi in Italia.
LEditto di Rotari.

Lalto medioevo: caratteristiche generali


Il Medioevo stato un lungo processo di dieci secoli che si estese dalla caduta dell
Impero Romano dOccidente (476) fino alla caduta dell Impero Romano dOriente, oppure, la
scoperta dellAmerica nel 1492. Il Medioevo, il suo significato letterale di et intermedia, ha
21 | P g i n a

largamente caduto a un accezione spregiativa, che qualifica il Medioevo come parentesi


tenebrosa di rigressoe di barbarie, frapposta tra gli splendori dell et antica greco-romana e
le rinnovate conquiste dell et moderna. Quest accezione in parte giustificata se ci
riferiamo all Alto Medioevo (compreso fra il V e il X secolo), mentre del tutto arbitraria e
sviante se la estendiamo al Basso Medioevo(compreso fra il XI e il XV secolo). Quest ultima
parte del Medioevo fu ,infatti, per lEuropa cristiana un periodo di intensoe di vivace creativit.
L Alto Medioevo fu per molti un epoca di rigresso:
1) Le capacit tecniche acquisite da secoli furono in buona parte perdute;
2) Popoli e classi dirigenti , sovrani compressi erano letteralmente analfabeti, facevano
eccezione i chierici;
3) MORTALIT ALTA: La popolazione, indebolita per la scarsit del cibo, era facile preda
dalle malattie e di devastanti pestilenze. Il calo demografico, iniziato gi nel II sec
continu pertanto, salvo brevi periodi di remissione, sino al X d.C.
4) Economia altomedievale di pura sussistenza/sopravvivenza. Pertanto, lagricoltura e la
pastorizia assunsero unimportanza assai maggiore dellelaborazione culturale,
dellartgianato, del commercio e di qualsiasi altra attivit non direttamente legata alla
produzione dei mezzi di sussistenza.
Leconomia altomedievale era solo in parte agricola, poich si practicavano
anche attivit di tipo silvo-pastorale, cio, dello sfruttamento delle aree incolte
(boschi/pascoli/palude). La principale attivit che viene svolta in tali spazi
lallevamento di piccola taglia: pecore, maiali. La caccia importantissima come
attivit produttiva di cibo. Animali di grossa taglia: cervi, caprioli, cinghiali. La pesca in
tutti i corsi dacqua dell interno oltre che nei laghi, nelle paludi e nel mare. La raccolta
dei prodotti spontanei(bacche, frutte, castagne). Per ultimo, era importante il taglio del
legname per veniva utilizzato per: il riscaldamento, la costruzione di edifici, la
fabbricazione di attrezzi, la cottura del cibo, ecc.
5) La societ altomedievale fu totalmente diversa a quella romana poich, questulti,a, era
ben differente in ceti sociali (piena fioritura: II a.C.- II d.C.) e compsta da senatori,
commercianti, cavalieri, artigiani che occupavano posizioni sociali differenti e
svolgevano funzioni nettamente diverse. In poche parole si pu affermare che la
struttura sociale altomedievale sub una drastica semplificazione: ideologia della
societ tripartita.
SOCIET TRIPARTITA

Ordine di coloro che pregano conformata dai sacerdoti.


Ordine di coloro che combattono composta dai cavalieri
Ordine di coloro che lavorano composta dai servi.

6) Il centro della vita sociale-economica si spost nella campagna dato che l si


producevano i beni indispensibili alla sopravvivenza fisica.
LA NASCITA D EUROPA

22 | P g i n a

Nei secoli dell Alto Medioevo l Europa cominci ad assumere una fisionomia propria e
si stacc nettamente dall Africa settentrionale, caduta sotto il dominio degli Arabi e dall
Impero Bizantino, costretto della prevalenza degli Arabi sul Mediterraneo ad occuparsi sempre
meno dell Occidente. Dalla fusione dei barbari con le popolazioni locali nacquero,daltra
parte, i primi nuclei delle moderne nazioni.
Egemonia della Chiesa
In Occidente la Chiesa di Roma, data la scarsa consistenza dei
regni barbarici, non
solo conserv la propria autonomia, ma
conquist una posizione egemonica che dur fino alle soglie dell et moderna (teocrazia).
Il Cattolicesimo divenne dunque nellEuropa cristiana il punto di riferimento unico e
incontestato di tutta la vita: della vita politica, socielel culturale, pubblica e privata. Infatti, la
religione non fu solo il supremo dei valori, ma si identific con ogni momento e con ogni
aspetto della vita togliendo spazio e autonomia a tutte le altre dimensioni dell attivit umana
(arte, economia, scienza, politica, filosofia).

I regni romano barbarici: caratteristiche: il legato della romanit


Alla fine del V secolo la parte Occidentale dell Impero si trovava sotto il dominio dei
barbari. Sul territorio sorsero regni posto sotto il dominio di sovrani germanici. Vennero definiti
romano- barbarici poich la classe dirigente era barbarica per quanto riguardava lesercito e il
potere politico, ma lamministrazione dello stato e della vita cittadina era una classe romana. I
vari regni romano barbarici erano: i vandali, franchi, visigoti, burgundi, svevi e ostrogoti. All
interno di questi regni, tra germani e romani si instaur un modus vivendi pacifico, tranne nel
regno vandalo, dove i romani vennero eliminati.

REGNO DEI FRANCHI: Nelle Gallie si costitu il regno dei franchi.


REGNO DEGLI OSTROGOTI: Italia
REGNO VISIGOTO: Il loro regno si estendeva dalla Gallia meridionale a quasi tutta la
Spagna. I Visigoti mantennero il loro credo ariano fino al VI sec.e ci non ostacol la
convivenza con i Romani. Il loro regno venne battuto nel 711 in seguito alle invasioni
islamiche.
VANDALI: Occuparono l Africa settentrionale (territorio dellantica Cartagine).
Attraverso persecuzioni contro i cristiani non ariani e per tale motivo questo regno
romano-barbarico fu abbattuto immediatamente dai Bizantini nel 533, i quali erano
guidati da Belisario (generale di Giustiniano) , in quanto la popolazione era sfavorevole
al dominio vandalo.
BURGUNDI: riuscirono a stanziarsi nella Gallia centro-meridionale
UNNI
REGNO ANGLOSASSONE: migrarono in Britannia orientale, dando vita a diversi regni
regionali, e contrinsero i Britanni a rifuggiarsi nei territori pi occidentali. Linvasione
anglosassone comport la paganizzazione della Britannia la quale era cristianizzatain
et romana. Nel VI secolo il monaco Agostino avvi una rievangelizzazione e la
fondazione della sede vescovile di Canterbury.

Il regno ostrogoto di Teodorico

23 | P g i n a

Il regno di Odoacre in Italia, iniziato di fatto nel 476 viene eliminato fra il 489 e il 493
dagli Ostrogoti che, guidati da Teodorico, sinsediano nella penisola con lautorizzazione dell
Impero Romano d Oriente, Zenone, perch, quest ultimo, aveva come scopo:
1. Allontanare loro dai confini dell Impero;
2. Ricuperare, tramite Teodorico, il controllo indiretto sulla penisola italica.
Teodorico intraprende una politica di collaborazione con gli esponenti della classe
dirigente romana e, bench ariano, cerca di stabilire con la Chiesa rapporti di mutuo rispetto.
Negli ultimi anni di regno per, sospettando che Bisanzio, la Chiesa e i grandi latifondisti italici
congiurano contro di lui, opera una brusca svolta e sottopone a dura persecuzione i suoi ex
collaboratori e la stessa Chiesa.

Bisanzio: la vitalit dellimpero dOriente


El Imperio Bizantino constituy un verdaero archivo de la cultura
del mundo antiguo que subsisti durante diez siglos merced, en
gran medida, a estar alejado de las grandes cas de insasin de los
pueblos de occidente. Adems, el imperio consigui mantener una
envidiable prosperidad econmica, solventada por una gran flota
mercante y un eficiente artesanado dispuestos a un permanente
intercambio con Oriente.
Mientras Roma se desplomaba y decaa su imperio, Constantinopla
creca de una manera incontenible: la poblacin aumentaba
constantemente, se construan lujosos edificios y su puerto reuna
naves de distintos pases. Merced al floreciente intercambio
mercantil, el Imperio Romano de Oriente se convirti en un
emporio comercial e industrial. Sus caravanas y buques lo
conectaban con los pases ms alejados de Oriente: desde Irn,
Arabia, India y China, afluan a Bizancio los refinados productos de
esas comarcas: piedras preciosas, marfiles, porcelanas, perfumes,
sedas, en tanto que las ciudades del imperio provean finas vajillas
de vidrio, ricos tejidos y obras de orfebrera.

Giustiniano regn
dal 527 al 565.
Lobiettivo della sua
( LA ANTIGEDAD
azione politica era
Y EL MEDIOEVO, 1972: 204)
riunificare lImpero,
riconquistando i territori della parte occidentale, dove si erano formati i regno romanobarbarici. Le sue principali azioni militari si concentrarono nel Mediterraneo contro: Vandali
(nell Africa settentrionale); Visigoti (nella Spagna Meridionale); Ostrogoti (nella penisola
italica). Tali imprese vennere condotte con successo da Narsete e Belisario. La guerra per la
riconquista dell'Italia fu durissima e dur diciotto anni, dal 535 al 553.
Giustiniano fu anche un grande legislatore. Egli volle che fossero riordinate le antiche
leggi romane, attraverso un monumentale lavoro di ricerca affidato ai pi celebri giuristi
dell'epoca. Il lavoro cominci nel 528 e li port termine entro la fine del 534. Dal sapiente
lavoro della commissione nacque il cosidetto Corpus Iuris Civilis, che costitu - e per molti
aspetti costituisce tuttora - la base degli ordinamenti giuridici delle epoche successive.
Giustiniano ordin anche la costruzione della chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, che fu
definita "la pi bella chiesa del mondo".
24 | P g i n a

Nel 568, tre anni dopo la morte di Giustiniano, l'Italia fu invasa dai Longobardi. I
bizantini non riuscirono ad arginare l'invasione, ma mantennero il controllo di alcune aree
della penisola: la Romagna, le Marche, l'Umbria, il Lazio, la Liguria, la Calabria, la Puglia, la
Sicilia, la Sardegna nonch le coste venete, campane e lucane.

I Longobardi in Italia

PAVIA- Capitale del Regno


Longobardo

Nel 568 i Longobardi giunsero in Italia, ma non riuscirono ad avere il completo controllo
territoriale della penisola, infatti, molti aree rimasero sotto il dominio bizantino. I territori
rimasti sotto il controllo bizantino vennero riorganizzate dal punto di vista amministrativo dall
imperatoreMaurizio, il quale affid all esarca, tutte le funzioni pubbliche, amministrativi, civili
e militari. Egli risiedeva a Ravenna e controllava i territori bizantini della penisola assoggettati
in sede locale a duchi, mentre la Sicilia era governata direttamente da Bisanzio. Il potere
effettivo dell esarca veniva effetuato nell attuale Romagna e nelleMarche settentrionale.
Nelle altre zone i ducati se risero independenti. LImpero Bizantino cerc di reagire
militarmente nella penisola, ma conflittualit con i Longobardi e larrivo delle truppe
mercenarie romane segnarono nel XI secola la scomparsa dellImpero Bizantino in Italia.
I Longobardi irruppero in Italia Nord-orientale attraversando le Alpi Giulie e sotto la
guida del loro re Alboino. Finalmente, durante il VIII secolo, i Longobardi finirono coll
impadronirsi di buona parte dell Italia,ma il primato economico rimase alle regioni dominati
dai Bizantini. Ravenna, Ancona, Bari, Amalfi e Napoli mantengono vivaci rapporti con
Costantinopoli e con tutto il Mediterraneo orientale. I Longobardi si autoescludono da ogni
attivit marittima dato che la produzione dell Italia longobarda non pi in grado di
alimentare i commerci marittimi.
Stanziandosi in Italia, i Longobardi abbandonarono il nomadismo, per conservando le
proprie abitudini tradizionali; non si occuparono dell agricoltura e preferirono la caccia,
lallevamento (di maiali, pecore, cavalli e bufali).
Agricoltura
Le attivit agricole vengono lasciate nelle mani dei Latini, ma i
Longobardi
pretendono dei coltivatori (servi, coloni o piccoli
proprietari) la terza parte della
derrate prodotte.
Lagricoltura regridisce notevolmente: i boschi e le palude avanzano; il debbio
sostituisce il pi progredito metodo di maggesse biennale; al frumento che esige
attente cure e terreni bel coltivati, subentrano spesso cereali pi rustici e resistenti,
come il farro, la spelta, il miglio e la segala.
Economia curtenze
crisi delle citt

si afferma un nuovo
sistema economico

la
coincide
con:

CURTENZE (poich si fonda sulle curtis)


economico verso la
campagnia.

spostamento dell asse

25 | P g i n a

La curtis (luogo chiuso in latino) un unit aziendale articolata intorno alla


fattoria del signoratto longobardo o intorno ai grandi manasteri. costituita da un pars
dominica e una pars massaricia.
Pars dominica
Comprende i terreni e prati e le vigne migliori. Questa
gestita da un
amministratore e lavorata dai servi del
padrone.
Pars massaricia
suddivisa in tanti poderi, coltivati dai massari, coloni o
servi i qualki devono al padrone tributi periodici in natura (cereali, vino, olio, animali,
ecc), ma soprattutto hanno lobbligo delle corves: cio, devono lavorare gratuitamente
per il padrone con i prpri famigliari per un certo numero di giorni all anno. Fra i corves
c anche lobbligo di provvedere alla manutenzione di edifici o di strade, e ai trasporti
di derrate o masserizie varie.
La vita economica dell epoca si fonda sull autoconsumo, cio, sul consumo quasi
esclusivo di ci che viene prodotto all0 interno della stessa curtis.

La Chiesa e il pontificato di Gregorio Magno


Durante il suo pontificato, Gregorio I appartenente a una gens romana di antica nobilt
(papa dal 590 al 604) divent il pi valido punto di riferimento per la citt di Roma, falcidiata
da eventi catastrofici e minacciata dai Longobardi. La debolezza del potere dell'imperatore
romano d'Oriente esalt le capacit di Gregorio, che divenne la guida politica oltre che
religiosa della citt. Un'esperienza, questa, che trasform il papato e che fece meritare a
Gregorio l'appellativo di Magno, cio "grande".
I ducati longobardi di Spoleto e Benevento minacciavano da vicino i territori bizantini
che si trovavano attorno a Roma. Nel difendere questa regione Gregorio non esit ad
assumersi responsabilit militari, intervenendo nell'organizzazione e nella dislocazione delle
truppe. Pi volte egli disper di fronte agli attacchi nemici. Non si limit, tuttavia, a
organizzare le difese: in varie occasioni tratt e raggiunse tregue con i Longobardi, spesso
venendo per ci in urto con l'imperatore bizantino. Questi, infatti, pur auspicando una lotta
senza quartiere contro il nemico, non aveva i mezzi per promuovere un'efficace
controffensiva.
Nel 604 d.C., papa Gregorio moriva e veniva sepolto in S. Pietro. Il suo fu un pontificato
intensissimo, che segn la storia della Chiesa. Gregorio fu l'efficace, attivissima guida politica
e religiosa della citt di Roma. Egli seppe occupare il vuoto di potere causato dal definitivo
spostamento del governo bizantino da Roma a Ravenna, pur rimanendo formalmente
obbediente all'imperatore d'Oriente.
http://www.treccani.it/enciclopedia/san-gregorio-magno_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

LEditto di Rotari
Prende il nome dal re longobardo che lo promulg nel 643 d.C.Era diretto soltanto alla
popolazione longobarda che abitava l' "Italia", perch i Romani continuavano ad essere
soggetti al diritto romano codificato nel Digesto dell' imperatore Giustiniano.
Perch importante l'Editto di Rotari?

la prima raccolta scritta delle leggi dei Longobardi


26 | P g i n a

Era scritto in latino (anche se con molti termini germanici). Questo importante
perch segna una fase decisiva per l'incontro e l'integrazione fra Longobardi e Romani

Parlando delle leggi, l'Editto di Rotari ci ha fornito molti dettagli e curiosit sui
valori, sugli usi e le tradizioni dei Longobardi

Dopo essere stato sottoposto a Pavia alla approvazione della assemblea degli uomini
liberi; riguardava i conquistatori ai vinti erano riservate le leggi romane, secondo il principio
germanico della personalit del diritto - ma era scritto nella lingua degli italici, sia pur
presentando lemmi germanici per esprimere concetti estranei alla tradizione giuridica
romana. Si trattava non soltanto di una mera codificazione delle leggi germaniche ma anche
di un adattamento di queste ultime alla esigenza di costituire una realt statuale articolata.
Tale esigenza si poteva realizzare acquisendo pratiche che erano tradizionali nel diritto
romano.

Il monachesimo: Benedetto da Norcia e la sua regola


Benedetto fu il fondatore dell'ordine benedettino. Scrisse per i suoi monaci la Regola,
che prescrive povert, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il
motto Ora et labora ("Prega e lavora"). Benedetto da Norcia cre una comunit i cui membri,
animati da schietta vocazione religiosa, si impegnino a migliorare se stessi e ad aiutare il
prossimo col proprio lavoro, manuale e intellettuale. Intorno al 529 egli fond il monastero di
Montecassino: prima sede dei monaci che da lui prendevano il nome di Benedettini.
Secondo la regola dettata da lui, i monaci devono vivere in comunit e non in
solitudine. Il lavoro manuale, che la civilt greco romana aveva disprezzato come occupazione
degna solo degli schiavi, viene cos riconosciuta in tutta la sua dignit, come mezzo necesario
per la stessa elevazione religiosa. Benedetto non vuole che i monaci entrino in contatto
diretto col mondo e con le sue tentazioni, e conseguentemente non vuole che essi si
dedichino allevangelizzazione dei popoli. Alla fine del VI secolo, comunque, Gregorio I andr
oltre la Regola e invier i Benedettini nelle contrade dEuropa a convertire i barbari al
cristianesimo.
Oltre alla povert e all'obbedienza, la Regola chiedeva ai monaci di unire il lavoro alla
preghiera e la lettura. Questa Regola ebbe una notevole importanza nel proceso di
rivalutazione del lavoro manuale

Gli arabi in Italia


Introduzione. IL MONDO ISLAMICO E LEUROPA CRISTIANA
Durante la prima met del VII secolo nella penisola arabica iniziava un processo politicreligioso, innescato da Maometto e destinato a trasformare una congerie rissosa e arrestata di
trib in popolo dotato di una propria cultura e di forte coscienza della propria identit.
Regni preislamici

Romani)

* Nella regione delle YEMEN attuale (chiamato ARABIA FELIZ dai


era esistito il REGNO DI SABA;
27 | P g i n a

*Nell attuale TRANSGIORDANIA era fiorito fra il I a.C.-II d.C. il REGNO DEI NABATEI;
*REGNO DI PALMIRA- l'attuale Tadmor in Siria.
I Beduini

Gli arabi erano in buona parte nomadi, organizzati in trib o beduini


(abitati
del deserto). I beduini vivevano di razzie e di
pastorizia, si spostavano continuamente in cerca di pascoli per i loro animali, mentre
nei periodi di sosta si accamavano in tende di pelle caprina. La loro principale risosrsa
era il CAMMELLO, usato come animale da soma e come fornitore di latte, lana, pelle e
carne.

Cultura beduina

I valori fondamentali riconosciuti da loro erano:

*IL CORAGGIO IN BATTAGLIA


*LA FIEREZZA PERSONALE
*LA SOLIDARIET VERO GLI AMICIE GLI OSPITI
Motivi prevalente di:
GIOIA:
*Lamore
*lebbrezza derivate dal vino e la caccia;
DOLORE:
*Separazione della donna amata
* Separazione della trib
dapparteneza
DONNA Figura che occupava una posizione
marginale.
Religione: POLITEISTA. Facevano il culto di
betili (pietra sacra)
La Mecca

Punto di riferimento comune a tutti gli Arabi era il Santuario della

Mecca.

Maometto
Discendente dalla nobile famiglia meccana dei QURAISH/COREISCITI.
Privo di mezzi, da giovane se guadagn la vita,prima, come pastore, poi, come
fiducciario della futura moglie KHADIGIA: nai lunghi viaggi conobbe non solo le diverse
idolatrie praticate in Arabia, ma anche le grandi religioni monoteistiche ebraica e
cristiana, nonch le esperienze ascetiche dei HANIF (monoteisti ispirati alle concezioni
ebraico-cristiana).

Monoteismo e rottuta con i Meccani

ebraico-cristiani,
monoteismo e condann il

Riprendendo

alcuni dei temi fondamentali


Maometto profess la verit del
politeismo e lidolatria.

Egira

Nel 622 Maometto abbandon la Mecca e si rifuggi nella citt di


YATRIB; poi,
ribattizzato col nome di MADINAT- AL-NAB (Medina) che
significa la citt del profeta. Nel 637 Omar, primo successore di Maometto, assunse
lanno dell egira, ossia, dellallontamento di Maometto dalla Mecca, come punto di
riferimento per il computo degli anni nel mondo islamico.

I libri sacri

Per i musulmani (dallarabo muslim colui che si abbandona ad


Allh) la principale
fonte di verit il Corano che contiene la
rivelazione fatte da Allh al suo profeta per mezzo dellancangelo Gabriele. Intorno al
650, il Corano stato redatto. Quesot viene ordenato in 114 sure (capitoli). Altri fonti
28 | P g i n a

di verit e di edificazione religiosa sono la sunna che espone i detti, le vicende e le


azioni di Maometto e il consenso dei fedeli (igm).
Islam e Cristianesimo

Dal punto di vista teologico le affermazioni di Maometto


recalcano i dogmi ebraicocristiani per quanto riguarda:
*Il monoteismo
*La concezione di Dio come persona
universale
*La resurrezione
*Il paradiso e linferno
*Lesistenza degli angeli e il diavolo come angelo decaduto (IBLIS).

*Il

giudizio

Gli attributi di Allh cine creatore, onniscente, onnipotente,


misericordioso sono per lo pi identici a quelli del Dio dei Cristiani.

infinitamente

Credenze preislamiche

Ci sono credenze preislamiche legate al paganesimo.


Esempio: la credena nei Gimm: folletti dambo i sessi, divisi in buoni e cattivi che
abitano la Terra e possono entrare in contatto con gli uomini.

Espansione *Verso il Nord lImero Bizantino fu ripetutamente attacato fra il 668 e il

678, e Costantinopoli fu minacciata da presso. Costantinopoli fu attacato da MUAWIYYA,


per mare e per terra, una volta nel 668-669 e unaltra nel 674-678.
*Verso Oriente gli Arabi giunsero fino al Lago di Aral, e, pi al Sud, fino allIndo.
*Verso Occidente occuparono tutta lAfrica settentrionale, varcarono lo Stretto di
Gibilterra epenetrarono nella Spagna, dove travolsero in pochi anni (711-714) il regno
dei Visigoti.

Gli arabi in Sicilia


Una delle ultime conquiste degli arabi fu la Sicilia: partendo dallAfrica
settentrionale, gli eserciti arabi invasero lisola dopo aver vinto le ultime resistenze dei
bizantini. Impiegarono quasi 80 anni (827-902), per occuparla per intero: un periodo
piuttosto lungo, considerata la grandezza dellisola. La conquista termin con il lungo
assedio e la presa di Siracusa, i cui difensori vennero uccisi e gli altri abitanti, compresi
donne e bambini, venduti come schiavi. Capitale dellisola divent Palermo, che fu
ripopolata con immigrati nordafricani. La dominazione araba e limmigrazione
musulmana contribuirono a cambiare la Sicilia. Molte localit presero nomi arabi, si
diffuse la religione islamica, vennero costruite numerose moschee, furono introdotti
nuovi prodotti agricoli provenienti dalloriente, come i pistacchi, la canna da zucchero,
larancia amara. Nel frattempo, gli arabi dellAfrica settentrionale, conosciuti come
saraceni, attaccarono altre localit italiane, soprattutto sulle coste, con lobiettivo di
saccheggiare e prendere schiavi. La regione pi colpita fu la Calabria, al punto che gli
abitanti di molte localit della costa dovettero abbandonare le loro case e fondare nuovi
paesi in montagna, in zone pi facilmente difendibili. In Sicilia, al tempo della
dominazione araba, si svilupparono unarte e un artigianato che erano espressione
della civilt dei conquistatori. Degli edifici costruiti al tempo degli arabi non rimane
pressoch nulla, perch lisola fu riconquistata pi volte, subendo ogni volta linflusso
culturale dei nuovi invasori. Intorno allanno 1000, essa fu conquistata dai normanni,
guerrieri provenienti dallEuropa settentrionale che si insediarono in Italia meridionale
togliendola agli arabi. Dopo la riconquista, tuttavia, i normanni si servirono di validi
29 | P g i n a

architetti ed esperti artigiani arabi per costruire gli edifici e rinnovare la citt: per
questo che ancora oggi nellarchitettura di molti edifici siciliani si possono riconoscere
caratteri tipici della cultura araba.
Tratto da

http://online.scuola.zanichelli.it/capirelastoriafiles/volume1/approfondimenti/Zanichelli_Vicari1_Unita3_Arabi.pdf

La politica di re Liutprando: i rapporti con la Chiesa di Roma


Nell VIII secolo, e in particolare durante il regno di Liutprando (712-744) il rapporto fra
la Chiesa e i Longobardi subisce una modificazione:
Egli tende a offrirsi come prottetore della Chiesa nel ricorrente conflitto fra i papi e gli
imperatori dOriente.
Nel 728 il re longobardo Liutprando don al papa in segno di devozione i castelli di Sutri
e Blera, nella Tuscia romana. Per il papato l'importanza strategica del castello di Sutri
era enorme, per la sua posizione di avamposto militare a difesa di Roma. (
http://www.treccani.it/enciclopedia/stato-della-chiesa_(Enciclopedia_dei_ragazzi)/ )
Nasce cos il primo nucleo di un vero e proprio Stato Pontificio: il territorio dei Sutri,
infatti, stato strappato dai Longobardi ai Bizantini e Liutprnado cede al papa il prorpio
diritto da esercitare su di esso piena sovranit.

La monarchia franca e lalleanza con il papato


Nel 749 divenne re dei Longobardi Astolfo (7449-756) deciso a concludere la tradizione
politica longobarda di espansione nella penisola italica. Egli scacci di nuovo i Bizantini dall
Esarcato e dalle Pentapoli e indusse i Longobardi di Benevento ad attacare lo stesso Lazio. Il
papa Stefano II (752-757) si rivolse al re dei Franchi, Pipino il Breve (751-768), e in un
incontro a Ponthion (754) lo convinse a intervenire in sua difesa. Sceso in Italia nella
primavera del 755, Pipino, dopo aver tentato in vano di trattare con Astolfo, lassedi in Pavia
e lo constrinse a chiedere la pace e cedere al pontefice i territori bizantini da lui occupati.
Astolfo peraltro, non appena Pipino si fu ritirato in Francia, disattese gli impegni contratti , e
os persino cingere Roma dassedio. Di qui una seconda discesa in Italia di Pipinon (756) che,
battuto nuovamente Astolfo, gli imposer condizioni assi pi pure delle precedenti: il
pagamento di un indennit di guerra, la consegna di ostaggi e laccettazione di presidifranchi
destinati a sorvegliare sulla piena esecuzione dei patti. Per quanto riguardava lEsarcato, la
Pentapoli e il Lazio, Pipino stesso ne fece donazione al pontefice, ignorando del tutto le
legittime proteste e intimazioni di Costantinopoli. Lo Stato della Chiesa, nato cinquant anni
prima nel piccolo territorio dei Sutri, si ampiava cos sino a comprendere buona parte dell
Italia Centrale.

Unit 14: Let carolingia


-

Re Carlo fra mito e realt.


economiche, sociali e culturali.
Le sue imprese militari.

- Il feudalesimo: caratteristiche politiche,


- Il capitolare di Kiersy.
30 | P g i n a

Il Sacro Romano Impero: organizzazione e significato.


carolingio?

Rinascimento

INTRODUCCIN.
Merovingios y carolingios
A comienzos del siglo VIII cinco poderes determinaban el curso de la historia europea:
los rabes; el imperio bizantino, muy amenazados por aqullos; los francos y los
lombardos, dos vigorosos reinos germnicos y, por ltimo, una fuerza de origen espiritual
que se proyectaba cada da con mayor influencia temporal: el Papado.
Los reyes francos de la dinasta merovingia que sucedieron a Clovis, no fueron
capaces de mantener el orden y la unidad del reino. Reyertas familiares y conspiraciones de
palacio desdibujaron la imafen de los ltimos merovingio, quienes optaron por delegar el
poder en funcionarios denominados mayordomos de palacio de ah el nombre de reyes
holgazanes con que stos pasaron a la historia.
Las cuatro regiones en que estaba dividido el territorio franco eran: Aquitania,
Burgundia, Neustria y Austrasia. La brillante accin cumplida en la batalla de Poltiers (732)
por el mayordomo de palacio Carlos Martel, posibilit adems de la contencin de las
ambiciones musulmanas, el encubrimiento personal de este funcionario, que hizo valer su
autoridad en todo reino: nombr mayordomos a sus hijos Pipino (en Borgoa y Neustria) y
Carlomn (en Austrasia). Pipino el Breve fue quien asest el golpe definitivo a la dinasta
merovingia. Con el respaldo moral del Papado Pipino destron a Childerico III, ltimo monarca
merovingio, y se proclam rey de los francos (751): as naci la Dinasta Carolingia.
Pipino procur consolidar una alianza con el Papado. Esteban II, que en el ao 752 ocup
una silla pontificia, pidi la intervencin del rey franco en momentos en que los lombardos
amenazaban a Roma. Aqul cay rpidamente sobre Italia y oblig al rey lombardo a
capitular y entregar al Papa las tierras del exarcado de Rvena y las orientales de la
pennsula itlica. Estops territorios, junto con Umbria y parte del Lacio, constituyeron las
Tierras de San Pietro.

Re Carlo: fra mito e realt


Dopo la fine dellImpero Romano d Occidente, nacquero in Gallia il regno di
Burgundi e il regno dei Franchi, retto dalla dinastia dei Merovingi. Clodoveo (481-511)
unific sotto di se la Gallia settentrionale e promoss la conversione dei Franchi al
Cattolicesimo. Nel 507 Clodoveo, battendo i Visigoti e costringendoli a ritirarsi oltre i
Pirinei, s impadron anche di parte della Gallia meridionale.
Il regno dei franchi fu un insieme di regni governati da Merovingi dei diversi rami:
sovrani franchi, infatti, concepivano lo Stato come una sorta di patrimonio privato sa
suddividere per testamento tra i figli. Il regno era diviso in quattro regioni principali:
(NO) Neustria

(NE) Austrasia

(SE) Borgogna

(SO) Aquitania

I maggiordomi di palazzo erano stati originalmente semplici ministri del re, ma


che nel corso del VII sec, come rappresentanti della nobilt terriera, esercitano le
effettive funzioni di governo in Neustria, Austasia, Borgogna e tendendo a trasformare
questi regni separati e rivali.
Fra i maggiordomi, si afferma verso la met del VII secolo la stirpe dei Pipinidi, il
cui capostipite, il maggiordomo di Austrasia Pipino il Vecchio (morto nel 640), riesce a
rendere ereditario il proprio carico. Poi Pipino di Herstal, nipore di Pipino il Vecchio,
riunisci sotto la propria autorit tutte le regioni della Francia, lasciando al re
merovingio Teodorico III una sovranit puramente nominale. Per ultimo, Carlo Martello,
figlio naturale e succesore di Pipino di Herstal, infligge agli Arabi la ricordata
sconfitta di Poltiers (732). Questa combattuta nella pianura tra P. e Tours nel 732,
allepoca dellinvasione araba della Spagna. La vittoria dellesercito di Carlo
31 | P g i n a

Martello sugli Arabi segn larresto dellavanzata di questi ultimi in Europa e


lassestarsi dei loro confini entro la Penisola Iberica.
A Carlo Martello succedettero i due figli Pipino il Breve e Carlomanno.
Carlomanno finalmente si decise di diventare monaco, dunque il potere rest soltanto
in mani di suo fratello. Nel 751, il figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve (714-768), che
deteneva la carica di maestro di palazzo, destitu lultimo sovrano merovingio e si
proclam nuovo re dei Franchi, aprendo una nuova fase della storia europea. Nel 754 il
papa Stefano II si rec in Francia e incoron re Pipino in una solenne cerimonia: il
nuovo sovrano ricevette dal papa lunzione sacra e, in cambio, si impegn a difendere
Roma dai Longobardi. Lesercito franco scese dunque in Italia e sconfisse pi volte le
truppe longobarde. Dopo la morte di Pipino fu Carlo, uno dei suoi figli, a conquistare
Pavia, nel 774, mettendo fine alla dominazione longobarda sullItalia. I Franchi
riconobbero lautorit del papa sui territori intorno a Roma. La Chiesa romana ingrand
cos i suoi possedimenti. Nel 774, Carlo, in seguito alla morte del fratello Carlomanno,
divenne lunico sovrano dei Franchi. Egli regn per pi di quarantanni, dal 768 all814,
anno della sua morte, un periodo molto lungo per quei tempi, quando era facile morire
precocemente. Il sovrano franco fu chiamato gi dai suoi contemporanei Magno, cio
il Grande, per la fama raggiunta dalle sue imprese.
Nel giorno di Natale dell800,nella basilica romana di San Pietro, papa Leone III
incoron Carlo imperatore del Sacro Romano Impero.

Le sue imprese militari


Carlo fu impegnato per quasi tutta la durata del suo regno in guerre di conquista
e riusc, in questo modo, a estenderne considerevolmente i confini:
a sud, conquist lItalia settentrionale;
a nord-est, nelle vaste foreste dellattuale Germania, sottomise i Sassoni e i Frisoni e
conquist la Baviera;
a est, combatt contro Avari e Slavi e contro lo stesso Impero Bizantino;
nel nord della Penisola Iberica, conquist anche la Catalogna, sottraendola agli Arabi.
Grazie alle guerre di conquista Carlo si procur bottino e terre da distribuire ai
combattenti pi importanti del regno; cos egli legava a s i membri dellaristocrazia
franca, consolidando il suo comando e impedendo loro di minacciare il suo potere.

Il Sacro Romano Impero: organizzazione e significato


Carlo Magno, riprendendo la politica di suo padre Pipino il Breve, si era alleato
con il papato e aveva attaccato i Longobardi in Italia, li aveva sconfitti (il re
Longobardo Desiderio era stato fatto prigioniero nel 774) e sottomessi, aveva quindi
conquistato la penisola italiana (eccetto le isole e le zone meridionali soggette ai
bizantini); aveva anche confermato ed ampliato le terre donate al papa da Pipino, e
cos nel Centro-Italia si era costituito il Patrimonium Sancti Petri, vale a dire lo Stato
della Chiesa. Carlo Magno realizz altre spedizioni militari contro i Sassoni e gli Avari
(che vennero convertiti forzatamente al cattolicesimo), gli Slavi, i Musulmani di
Spagna, e giunse a dominare, al momento della sua morte, un territorio immenso (un
milione e mezzo di km quadrati abitati da meno di 20 milioni di sudditi): esso
comprendeva (secondo le denominazioni attuali) la Francia, i Paesi Bassi, la Germania,
LAustria, la Boemia, la Croazia e la Slovenia, lItalia settentrionale e parti di quella
centrale e meridionale, e infine una striscia di territorio al di l dei Pirenei, con la citt
di Barcellona. Le vittorie di Carlo erano state ottenute da un esercito il cui nerbo era
32 | P g i n a

costituito dai cavalieri guerrieri ben addestrati e armati pesantemente, con la lancia,
spada, corazze e maglie di ferro ben saldi in sella grazie alle staffe. Il giorno di Natale
dellanno 800, mentre Carlo Magno si trovava a Roma e partecipava alla Messa in San
Pietro, il papa Leone III prese una corona e gliela pose in capo proclamandolo
imperatore dei romani; in tal modo nasceva il Sacro Romano Impero:
impero in quanto comprendeva molti popoli e regni,
romano in quanto raccoglieva leredit dellantico impero romano (e Carlo prese
limperatore Costantino il Grande come modello e punto di riferimento) e perch a
CarloMagno veniva conferito il titolo di augusto;
sacro in quanto era un impero cristiano, che aveva la funzione non solo di
assicurare pace e giustizia ai suoi sudditi, ma anche di proteggere la chiesa, di
evangelizzare i popoli, di guidare i cristiani alla salvezza eterna e perch Dio stessa
concedeva la corona al piisimo augusto.
Per Carlo lincoronazione imperiale signific lattribuzione della supremazia
politica su tutta lEuropa occidentale, ma egli si present anche come il difensore della
Chiesa romana. Per la prima volta dopo il 476 si ricostituiva a Occidente un impero che
si rifaceva alla tradizione di Roma. Il papa, da parte sua, incoronando limperatore, si
metteva al di sopra di qualsiasi altra autorit religiosa, anche di quella di
Costantinopoli, e si proclamava capo assoluto della Chiesa Cristiana.
Riassunto: albero genealgico
Impero Romano d Occidente Regno Franco
Clodoveo (D. Merovingia)

Carlo Carlo MagnoD.

Carolingia
Pipino il Vecchio

Pipino il Breve

Carlomanno (mor prima)


(maggiordomo di palazzo) Carlo Martello

Carlomanno

(perch

divent monaco)

El fin de la unidad carolingia


La tentativa de restaurar el Imperio Romano de Occidente fracas despus de la
muerte de Carlomagno (814). Su hijo y sucesor, Luis el Paidoso (814-840), debi
enfrentar las guerras desatadas por sus proprios hijos, ambiciosos del poder. Antes de
morir, reparti el imperio entre stos, pero las luchas no terminaron. En el 843, los
herederos de Luis llegaron a un acuerdo y firmaron el tratdo de Verdn, que dividi el
imperio carolingio en tres Estados:

Il

Carlos el Calvo reinaria en la parte occidental (Francia);


Luis Germnico tom las tierras ubicadas al este del ro Rin;
Lotario conserv el ttulo nominal de emprador, pero sin autoridad sobre sus
hermanos, y rein en los territorios ubicados entre los dominios de ambos
(Holnda, Blgica, nordeste y este de Francia)y en Italia.
Esta situacin, de pases surgidos a partir del Tratado de Verdn, sumada a importantes
factores externos, dieron forma a una nueva organizacin poltico-social: el feudalismo.
Con este nombre se designa al rgimen social, poltico y econmico que surgio en
Europa occidental durante gran parte de la Edad Media.

feudalesimo: caratteristiche politiche, economiche, sociali e culturali


Il feudalesimo l'organizzazione politica, sociale ed economica che ha
caratterizzato la storia europea fra il X e il XIII secolo. Tale sistema, sorto in Francia e poi
diffusosi in vaste zone dell'Europa-nella regione germanica e nellItalia centro33 | P g i n a

meridionale.NellItalia meridionale non pot, invece, affermasi perch le citt costiere,


subordnate dai Bizantini o tendendialmente autonome, fondavano la propia prosperit e
potenza su attivit mercantile non compatibili col sistema feudale-, vide prevalere il mondo
rurale su quello urbano e il frazionamento dell'autorit e dell'unit territoriale dello Stato.
Dopo Carlo Magno, i sovrani istituzionalizzarono la consuetudine di concedere terre in
usufrutto ai propri collaboratori mediante una cerimonia solenne (investitura), durante la
quale chi riceveva il beneficio (o feudo, costituito generalmente da terreni) si
dichiarava vassallo (servitore) del suo signore e gli giurava fedelt. Dato che spesso i feudi
erano molto vasti, i grandi feudatari potevano concedere a loro volta parte del loro territorio ai
propri sottoposti (valvassori), i quali facevano altrettanto con i valvassini, creando un sistema gerarchico piramidale. In seguito, nel corso degli anni, i vassalli riuscirono a ottenere
speciali prerogative (immunit) che in origine spettavano esclusivamente al potere centrale
e si resero cos sempre pi indipendenti dall'autorit del sovrano.

Le classi del sistema feudale

Aristocrazia
Piccoli
proprietari
Servi/Coloni

Aristocrazia. Possiede la terra e comanda;


Piccoli proprietari di terre liberi. Si tratta di un ceto in via
di estinzione. In quanto uomi liberi, dovrebbero partecipare
alle truppe frequente
campagne militari e dovrebbero
provvededreda soli a diffendersi (contro rapine, furti,

aggressioni, ecc)
Servi/Coloni. Erano ridotti in condizione servile e legati alla terra. Col proprio lavoro
dovevano procurare a se stessi e ai rispettivi signori i mezzi di sussistenza.

Caratteristiche economiche ECONOMIA CURTENZE


Leconomia feudale uneconomia curtenze, rivolta ad assicurare la pura sussistenza e
lautoconsumo: la terra, non veniva coltivata per vendere i raccolti alle citt, ma per garantire
la sopravvivenza della popolazione cheviveva nei fondi signorili.
Ognuno dei latifondi veniva suddiviso in una:

Pars dominica
Riservate ai signori.
Pars massaricia Divisa fra i massari.

All interno della curtis, fra proprietari maggiori e minori si stabil una rete di rapporti, di
contratti come il livello, di obbighi anche dordine religioso, come le decime devuti ai
vescovi/monasteri. Il livello era un contratto daffitto che obbligava laffittuario a:
a. Pagare un canone periodico in denaro o natura;
b. Eseguire dentro il fondo lavori di miglioria.
Per quanto riguarda la decima, questa era la decima parte del raccolto dovuta ai
vescovi/monasteri come attribuzione per i compiti spirituali e liturgici da essi svolti.
Concetti importanti
1. Feudo.
Un feudo/beneficio era il territorio dato al signore
feudale al vassallo che in cambio di protezione facva per lui queste
cose:
a. Combattere fedelmente a cavallo per suo signore;
b. Versava dati tributi;
c. Forniva un certo numero di soldati;
34 | P g i n a

d. Forniva una certa quantit di forazzio e derrate.


Quando il beneficio era molto ampio il vassallo aveva a sua volta il
diritto e la possibilit di assegnare uno o pi parti a uomini che
godevano della sua stima e della sua amicizia: sono questi i VASSI
VASSORUM/VALVASSORI. Questi assumevano verso il loro signore i
medessimi obblighi che questo ha assunto verso il suo signore feudale.
CARATTERISTICA POLITICA
SOVRANO
VASSALLO
VALVASSORI
SERVI

CARATTERISTICA SOCIALE
ARISTOCRAZI
A
PICCOLI
PROPR.
SERVI/COLON
I

CAUSAS DEL FEUDALISMO


Las causas por las cuales se dio el feudalismo fueron las siguientes:

Causas externas.
Como ya lo hemos dicho antes, las guerras civiles entre los descendientes
de Carlomagno conspiraron
contra su poder. En medio de la lucha, los reyes debieron
hacer grandes concesiones a la nobleza: condes, duques y marqueses, que antes estaban subordinados al
emperador, adquirieron cada vez mayor fuerza en perjuicio de la centralizacin del mando. Europa qued
dividida en centenares de pequos Estados casi independientes.

Causas internas.
Durante los siglos
IX y X, diversos pueblos asaltaron las fronteras de la Europa
cristiana y crearon
una situacin catica. Los normandos, o vikingos, de origen
germano, provenientes de los actuales territorios de Suecia, Noruega y Dinamarca, comenzaron una serie
de invasiones: saquearon las riberas martimas del imperio carolingio, recorrienron sus ros y se instalaron
po r la fuerza en Escocia e Irlanda.
En Francia, Carlos el Calvo no pudo detener a los invasores normandos, quieness remontaron el ro
Loira y avanzaron hacia Pars. Finalmente, Carlos el Simple, nieto del anterior, debi pactar con Roln, uno
de los jefes normandos. ste cas con la hija del rey, se hizo cristiano, y recibi las tierras del noroeste de
Francia (Normandia), comprometindose a impedir nuevas incurciones de piratas normandos.
El sur de Italia y de Francia, fueron asaltados por los musulmanes o sarracenos, quienes llegaron
a dominar vastas regiones en el imperio de esos pases. Provenientes de Siberia llegaron los hngaros: en
sus violentas invasiones alcanzaron el norte de Italia y el sur de Germnai y de Francia. Otro pueblo invasor,
originario del Oriente europeo, se suma los anteriores: los eslavos.

Il capitolare di Kiersy

Questa era la legge con la quale nell 877 Carlo il


Carvo riconosce ai grandi
vassalli il diritto di trasmettere in
eredit il feudo ai pripri figli.

Unit 15: LEuropa fra il IX ed il X secolo


-

Le nuove invasioni barbariche.


- LEuropa cristiana
I normanni.
-La casa di Sassonia: Ottone I e i suoi successori
La dissoluzione dellimpero arabo.

Le nuove invasioni barbariche


35 | P g i n a

Dopo le grandi migrazioni di popoli che avevano travolto fra il III e il V sec d.C. lImpero
Romano d Occidente , nei secoli IX e X anche lItalia dovette fare nuovamente i conti con la
pressione di nuove genti che premevano sui confini. Si trattava di una condizione comune a
tutta lEuropa accerchiata da avversari particolarmente pericolosi. Da Sud premevano gli
Arabi, da Nord i Normanni e da Est gli Ungari, ma a differenza dui quanto era accaduto nell
et tardo-antica, questa volta la resistenza riusc ad essere efficace e anzi queste popolazioni
finirono per organizzarsi in Stati che costituirono una sorta di cintura di sicurezza in grado di
proteggere per sempre lEuropa dalle invasioni esterne. Anzi, nel caso di Normanni e Ungari si
giunse alla loro proficua integrazione nel tessuto europeo.

I Normanni
Verso la fine del IX secolo d. C. un'ultima grande ondata di invasioni barbariche dilag lungo le
spiagge e lungo il corso dei fiumi di molte nazioni che avevano un tempo prosperato sotto l'
Impero Romano. Questi nuovi invasori provenivano dalla Scandinavia, la regione occupata
oggi dalla Danimarca, dalla Norvegia e dalla Svezia. Le popolazioni che abitavano nelle
rimanenti parti dell'Europa chiamarono questi invasori "Normanni" ma il nome che essi si
davano era Vikingr, che nella loro lingua significa "uomini delle baie" e cio delle piccole
insenature di mare della loro terra. Essi parlavano una lingua germanica, ma erano ancora
pagani e in massima parte analfabeti.
Parecchi fattori concorsero alla rapida espansione dei Vichinghi, quali le lotte fra le trib, un
notevole cambiamento di clima che aveva provocato un forte sovrappopolamento delle zone
abitabili, e l'allettamento del commercio marittimo e della pirateria, rafforzato dal
disfacimento dell'Lnpero Carolingio che godeva di una certa prosperit. I Vichinghi erano
audaci esploratori, ma non vagabondavano a casaccio in cerca di bottino e di conquiste; al
contrario perlustravano le coste dell'Europa settentrionale e attaccavano soltanto i luoghi in
cui trovavano la minima resistenza. I loro ripetuti attacchi affrettarono la caduta dei Carolingi
ormai divisi; mentre i Vichinghi della Danimarca e della Norvegia invasero la Francia
settentrionale, l'Inghilterra, l'Italia meridionale e la Sicilia, l'Irlanda, i Vichinghi della Svezia,
navigando sui fiumi che si gettano nel Mar Baltico e nel Mar Nero, arrivarono fino a
Costantinopoli fondando lungo il percorso vari empori commerciali. Alcuni Vichinghi si
spinsero con imbarcazioni a vela o a remi molto pi lontano delle coste dell'Europa. Le loro
navi e i loro metodi di navigazione a vela erano ancora migliori di quelli dell'antica Roma,
tanto che si spinsero per centinaia di chilometri lontano dalla terraferma verso l'ignoto.
Essi furono i primi Europei a scoprire la Groenlandia e poi l'America del Nord, dove si
stabilirono per breve tempo (1003-06), cio fino a che gli Indiani non li scacciarono.
All'inizio i Vichinghi cercavano solo bottino, ma ben presto presero in considerazione sia
l'idea di sisternarsi definitivamente nell'Europa centrale, dove le terre erano molto pi fertili,
sia la necessit di dover installare una base permanente nell'Europa occidentale se volevano
continuare ad assaltare con successo popoli che ora stavano imparando ad aiutarsi l'un l'altro
per ricacciarli. Poich i requisiti fondamentali di tali basi erano che fossero in zona costiera e
di facile accesso per la Scandinavia, si stabilirono in Irlanda, nel nord della Bretagna,
nell'Inghilterra orientale e nella Francia nordoccidentale (Normandia).
N in Normandia, n nell'Inghilterra orientale i Vichinghi ebbero il successo sperato perch in
entrambi i paesi non poterono fondare regni veramente indipendenti e furono costretti ad
accettare il dominio dei re locali; ben presto vi furono matrimoni misti tra gli abitanti del luogo
e gli Scandinavi, i quali col tempo non si distinsero pi dagli abitanti locali e divennero
cristiani, tanto che verso la met del secolo si unirono ai loro antichi nemici per resistere alle
nuove ondate di Scandinavi invasori.Entro la fine del X secolo l'Europa aveva scacciato o
assorbito (ultima ondata di invasori barbari aprendo la via alla fine del Medioevo, ma lo sforzo
36 | P g i n a

compiuto aveva mutato l'Europa: i Carolingi governavano solo una piccola parte della Francia
nord-orientale, mentre il potere era passato ai Capetingi, i quali avevano condotto la fortunata
resistenza contro i Vichinghi.
Questa famiglia governava le terre dei dintorni di Parigi, una citt destinata a divenire il
nucleo della Francia moderna. Tuttavia la nazione che pi di tutte venne modificata e
trasformata dalle invasioni dei pirati e colonizzatori Vichinghi fu l'Inghilterra.
Tratto da
http://www.supersapiens.it/Archeostoria/normanni.html

El Sacro Imperio Romano Germnico


En el ao 843 mediante el Tratado de Verdn se dividi el Imperio Carolingio entre los tres
nietos de Carlos Magno. La Francia Oriental fue gobernada por Luis el Germnico y sus descendientes
hasta el ao 911 d.c., cuando a la muerte de Luis, el infante, que no dej herederos. Los grandes
nobles alemanes fundaron entonces el Reino Germnico, con monarqua electiva, donde 4 duques - de
Sajonia, Franconia, Suabia y Baviera- elegiran a uno de ellos para ocupar el trono. Esa formacin
monrquica electiva, buscaba la alianza de grandes seores feudales alemanes, principalmente en
caso de guerra contra los invasores. El emperador representaba a todos los reinos, pero cada uno
mantenia el poder feudal sobre sus territorios.
El proceso de formacin del Sacro Imperio Romano Germnico esta asociado con la poltica de
centralizacin en la regin. En 911 fue designado soberano Conrado de Franconia, duque de
Hense. En 919 le sucedi Enrique de Sajonia, cuya familia retuvo el trono hasta el ao 1024. El
sucesor de Enrique, Otn I fue electo emperador en el ao 936. El proceso de fortalecimiento da la
monarqua germnica culmin finalmente en 973. Durante su reinado comand los ejrcitos que
derrotaron a los hngaros, garantizndose as prestigio e gran influencia, en su relacin con los nobles
alemanes y con la Iglesia Catlica, a la cual defenda, despus de que fuera nombrado sagrado
emperador por el Papa en el ao 962. Es as como naci el Sacro Imperio Romano Germnico.
Territorio incial del Sacro Impero Romano Germnico
La centralizacion politica promovida por el emperador Oton I choco contra los intereses de la
nobleza feudal. Para poder ampliar su poder Oton I y sus sucesores tuvieron que ejecutar una mayor
intervencion con la Iglesia, fundando iglesias y abadias, concediendoles adems a los nuevos religiosos
tanto el poder religioso como el poder politico en la region. Nacia asi un proceso denominado
"Investidura Laica" , que marcaria el control de la Iglesia Catolica en grandes regiones como una
verdadero estado (Cesaropapismo) responsable del surgimiento de Nicolaismo y de la Simonia. Esta
situacion fue la causante de la Querella de Investiduras, disputa politica-religiosa entre el
Emperador y el Papa, sobre a quien le pertenecia el derecho de nombramiento de los cargos
eclesiasticos. La disputa concluiria en el ao 1122 con el Concordato de Worms. "El sistema implantado
por los emperadores sucesores de Oton I llegaria a su fin. Los obispos no serian ms funcionarios del
Estado o vasallos del imperio... comenzaria el periodo de supremacia del poder papal sobre el poder
politico de los gobernantes de Europa".
El Sacro Imperio Romano Germnico en el Siglo XIII
Entre los siglos XII y XIII los emperadores alemanes intentaron recuperar el prestigio y el poder sobre
los territorios italianos y sobre la iglesia. Federico I Barbarroja y Federico II, su nieto, ampliarian las
dispustas y las conquistas, en relacion con sus diversos intereses, como por ejemplo, en las ciudades
del norte de Italia, donde pretendian disminuir sus influencia religiosa sobre la vida politica. En estas
ciudades italianas la lucha politica y militar se volvio intensa luego de la formacion de dos partidos : El
de los Gibelinos, partidarios del Emperador, y los Gelfos, partidarios del Papa.
Es importante recordar que durante el siglo XIII ocurrieron las principales Cruzadas (liberar a Jerusalen
"Tierra Santa" de los musulmanes) desde el punto de vista comercial, determinaron la reapertura del
Mediterraneo, intensificandose asi el comercio con el oriente, hecho que fortalecio a muchas ciudades
italianas, garantizandoles la autonomia politica. Un proceso semejante ocurrio en Alemania; muchas
ciudades se fortalecieron con el comercio, lo que enfrento a dichos comerciantes con el poder feudal,
en un reino dividido y debilitado.

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http://www.historialuniversal.com/2010/09/sacro-imperio-romano-germanico.html

LEuropa cristiana
Quando nell887 limperatore Carlo il Grosso non riusc a respingere un attacco dei
Normanni alla citt di Parigi, i grandi del regno lo destituirono: cos fin il Sacro Romano
Impero carolingio e da quest ultimo nascono cosi:
-

I REGNI DI FRANCIA. In Francia al deposto Carlo il Grosso succede Eude, conte di


Parigi; in seguitoper il trono viene rivendicato da Carlo il Semplice, e si alternano
attraverso continue lotte sovrani della casara di Eude o di stirpe carolingia.

I REGNI DI ITALIA.Nel regno dItalia, che comprende le due grandi marche dIvrea e
del Friuli, lanarchia domina incontrastata, tanto che il re Berengario I (887-924),
marchese del Friuli, quasi sempre in lotta contro rivali che gli contestano la corona.
I REGNI DI GERMANIA. Il Regno di Germania comprende cinque principali nuclei
politici, dai quali derivano le casate che a turno si dispotarono la corona:

1.
2.
3.
4.
5.
-

Il Ducato di Sassonia a Nord, di fronte alla Dinamarca


Il Ducato di Franconia al Centro, nella valle del Meno
Il ducato di Alamannia/ di Svevia a S-O
Il Ducato di Baviera a S-E
Il Ducato di Lorena A Ovest del Reno

I REGNI DI BORGOGNA.
I REGNI DI PROVENZA.

Nel corso del IX secolo lEuropa fu assalita da nuove invasioni, le quali costrinsero i
feudatari a organizzare la loro difesa e quella delle popolazioni contadine che da essi
dipendevano. Nacque cos il fenomeno dellincastellamento: la costruzione di fortificazioni
difensive, inizialmente in legno e successivamente in pietra (X secolo). Il castello divenne il
centro della vita del feudo. Con la deposizione di Carlo III (888) e la fine del Sacro Romano
Impero inizi un periodo di scontri tra le famiglie nobiliari di Sassonia, Baviera e Franconia per
la successione al trono. Prese cos il potere Ottone I di Sassonia, gi feudatario tedesco, che si
fece incoronare sovrano (936). Nel 951 avrebbe ricevuto anche la corona di re dItalia,
unificando cos i due stati europei; nel 962 sarebbe stato incoronato dal papa: nasceva il
Sacro Romano Impero Germanico. Ottone I voleva riportare la pace in Germania e limitare il
potere dei feudatari; inoltre voleva contrastare le invasioni dei popoli stranieri e unificare
lEuropa cristiana. Limperatore riconobbe lo Stato della Chiesa, ma nel 962 stabil che
lelezione del papa doveva avvenire solo con il suo consenso. Inizi cos una fase di scontro
tra Impero e Chiesa.
Tratto da http://www.dameinglesi.it/wp-content/uploads/2015/02/La-crisi-dell
%E2%80%99Impero-carolingio-e-la-nascita-del.pdf

La casa di Sassonia: Ottone I e i suoi successori


38 | P g i n a

LImpero viene restaurato dal re di Germania Ottone I, che grazie alle forze
ecclesiastiche riesce a dare ordine alle strutture interne al proprio regno e che pu vantare
anche il prestigio di aver sconfitto gli Ungari. Ottone I, della casa di Sassonia, figlio di re Enrico
lUccellatore, sale al trono di Germania nel 936. La situazione nel suo regno non
paragonabile a quella coeva in Francia: lautonomia signorile vi si diffonde con una lentezza
maggiore. Tuttavia lalta aristocrazia laica appare restia a sottomettersi al sovrano e gli si
ribella. Il primo successo di Ottone sta nella sconfitta dei ribelli e nellassociazione
dellepiscopato, e non degli aristocratici, al governo del regno. Per contrastare il potere dei
grandi vassalli Ottone conferisce benefici feudali ai vescovi. Tale azione gli assicura non solo
la fedelt dei nuovi eletti, che devono a lui le sue fortune, ma anche il ritorno nelle sue del
beneficio alla morte del beneficiario. Gli ecclesiastici, privi di eredi legittimi, non possono
infatti servirsi del principio di ereditariet sancito dal capitolare di Quiercy.
Tale politica d i suoi frutti: intorno al 960 Ottone il solo re dEuropa in grado di
controllare per intero il suo regno: pu inoltre vantare la sconfitta contro gli Ungari portata a
termine del 955. Forte dei successi Ottone volge quindi lo sguardo allItalia e al papato, poich
lautorit imperiale legata alla consacrazione da parte del pontefice e alla corona dItalia.
Nella penisola le lotte fra i diversi pretendenti alla corona li hanno sensibilmente indeboliti.
Con poche difficolt Ottone diviene anche re dItalia e nel 962 viene incoronato imperatore da
papa Giovanni XII. Lalleanza con la Chiesa di Roma ha, tuttavia, durata breve.Gi con lopera
di riorganizzazione territoriale della Germania Ottone sferra un attacco alle prerogative
ecclesiastiche. Lassegnazione di compiti civili ai vescovi comporta, infatti, a controllarne
lelezione: Ottone, e gli altri imperatori tedeschi suoi successori che intendono servirsi di
persone capaci e fedeli, non solo conferiscono linvestitura temporale del feudo, ma anche
quella spirituale. Una simile ingerenza Ottone I e i suoi successori esercitano nei confronti
dellelezione del pontefice. In virt del Privilegium Othonis, emanato nel 962 nel solco della
tradizione carolingia, limperatore impone che nessun papa venga innalzato al soglio senza la
sua preventiva autorizzazione.
Tuttavia, lopera di Ottone in Italia cozza contro ben precisi limiti: egli invano cerca di
impadronirsi dellItalia meridionale. Quando nel 973 la morte lo coglie in Germania, Ottone
non riuscito a unificare la Penisola n a frenare il processo di disintegrazione e dispersione
del potere politico in atto. LImpero rinato nel 962, a differenza di quello carolingio, ha le sue
basi reali in Germania: un impero germanico.La sua fragilit si rivela durante il mandato di
Ottone II (962-983) e di Ottone III (983-1002), questultimo promotore di un programma di
Renovatio imperii, di restaurazione di un impero cristiano, guidato dal papa e dallimperatore,
ambedue residenti a Roma: nientaltro che un sogno per un imperatore che scompare a
ventidue anni senza lasciare eredi diretti. Suo successore il cugino Enrico II, duca di
Sassonia (1002-1024). Morto anchegli senza figli, la corona imperiale passa per elezione a
Corrado II, duca di Franconia (1024-1039), della dinastia dei Salii. La dignit imperiale
permane in questo lignaggio sino al 1125, quando muore Enrico V.

Unit 18: le Crociate e il loro significato


La riscossa cristiana in Occidente. Lidea di crociata. Le cause delle Crociate. Risultati e
conseguenze delle Crociate.
Crociate.
feudatari europei

Col termine "crociate" s'intendono le spedizioni militari e coloniali che i


occidentali, appoggiati dal clero cattolico (sia romano che
39 | P g i n a

franco-germanico) e con
l'appoggio economico dei ceti borghesi e militare
di masse diseredate (prevalentemente di estrazione rurale), condussero nei paesi del
Mediterraneo orientale, nell'area degli slavi occidentali e dei popoli baltici. Le crociate, che
erano propagandate dal clero come iniziative religiose (ad es. "liberare i Luoghi santi" di
Gerusalemme dai mussulmani), iniziarono alla fine dell'XI sec. e proseguirono sino alla fine del
XIII sec. Sono la prima esperienza di colonialismo cristiano, da parte della chiesa cattolicoromana.
Ad esse parteciparono:
1) i pi grandi feudatari (re, duchi, conti, ecc.) che volevano ingrandire i propri possedimenti,
aumentare le entrate e consolidare la propria influenza in Europa: questi nobili si sentivano
minacciati dall'espandersi delle ricchezze degli emergenti ceti borghesi, che avevano dato
vita alla rivoluzione comunale;
2) i piccoli feudatari (o cavalieri), che costituivano il nucleo meglio organizzato e preparato
delle forze militari crociate. Il beneficio vitalizio, che l'imperatore concedeva ai vassalli
maggiori, trasformandosi in fondo ereditario, cio passando in propriet dal padre al
primogenito (maggiorasco), aveva determinato uno strato numeroso di cavalieri (cadetti) che
non possedevano feudi e che finivano o con l'entrare nei monasteri facendo la carriera
ecclesiastica o col darsi alla ventura, nel tentativo di procurarsi dei territori, asservendo i
contadini ivi residenti;
3) i mercanti pi ricchi di molte citt (Venezia, Genova e Pisa soprattutto), che cercavano
d'invadere i mercati del vicino Oriente, eliminando la concorrenza commerciale di Bisanzio e
degli arabi;
4) la Chiesa Cattolica, che era la pi grande proprietaria feudale, aveva come scopo quello di
sottomettere la chiesa ortodossa, estendendo la propria giurisdizione nell'Europa orientale, e
ovviamente quello di cacciare gli islamici dai territori mediorientali e africani: fu essa che si
assunse il ruolo di promotrice ideologica delle crociate;
5) Infine, ingenti masse proletarie e affamate che cercavano di affrancarsi dalla servit della
gleba e dalla miseria.
Fu la notizia della caduta di Gerusalemme in mano turca (1070) a fornire il pretesto
necessario per scatenare la "guerra santa" contro gli "infedeli". Verso la fine del sec. XI la Siria
e la Palestina e quasi tutta l'Asia Minore erano cadute sotto i turchi Selgiuchidi, una
popolazione di origine mongolica e di religione islamica, che determiner la decadenza
politica sia del mondo arabo che del mondo bizantino. Nel 1095, il pontefice Urbano II,
rispondendo alla richiesta di aiuto dell'imperatore bizantino, minacciato dall'invasione turca,
invit tutto l'Occidente a intervenire militarmente. In particolare egli sospinse gli strati sociali
pi
poveri
a
cercare
in
Oriente
il
loro
riscatto.
Ai partecipanti la chiesa prometteva la dilazione dal pagamento dei debiti, la remissione dei
peccati con le indulgenze plenarie e altre cose ancora. Gli europei si lanciarono subito
nell'impresa, convinti che la conquista dei paesi mediterranei orientali sarebbe stata facile, in
quanto si sapeva che gli emirati turchi erano tra loro ostili. Inoltre si sapeva che l'impero
bizantino era molto ricco.
La prima crociata
La prima crociata (1096) fu detta dei "pezzenti" perch composta da gente molto
povera o contadina, proveniente soprattutto da Francia, Germania e Italia, che pensava di
40 | P g i n a

trovare in Oriente la liberazione dall'oppressione di feudatari e borghesi proprietari agricoli e


nuove terre in cui insediarvisi. Vi erano anche donne e bambini. Essi erano disarmati, non
avevano n provviste n denaro e lungo la via verso Costantinopoli si dedicavano al furto e
all'elemosina, compiendo anche violenze a danno degli ebrei. La popolazione (ungara e
magiara) dei paesi attraversati da questi crociati cerc di combatterli con ogni mezzo. Furono
quasi tutti sterminati nel primo scontro con i turchi.
La prima vera crociata (sempre del '96) fu condotta da cavalieri ben armati ed
equipaggiati. Essi conquistarono Edessa (dove fondarono il loro primo stato), Tripoli, Antiochia
e Gerusalemme. I massacri fatti in queste due ultime citt furono spaventosi. I bizantini si
dissociarono ben presto dalle imprese dei crociati: sia perch questi, durante il loro transito,
avevano saccheggiato anche delle citt cristiane; sia perch l'idea di una "guerra santa", con
tanto di vescovi, abati e monaci armati di tutto punto, era estranea alla loro mentalit; sia
perch pochi crociati avevano intenzione di restituire all'imperatore i territori conquistati (in
tal senso particolarmente odiata dai bizantini era l'armata normanna, che si insedi ad
Antiochia). Nei territori conquistati, i crociati conservarono anzi accentuarono gli ordinamenti
feudali esistenti: i contadini (arabi e siriani), gi servi della gleba, dovevano pagare al
proprietario delle loro terre una rendita che toccava il 50% del raccolto; quelli liberi vennero
asserviti con la forza. Nelle citt costiere dei loro stati il commercio era in mano ai mercanti
genovesi, veneziani e marsigliesi, che avevano ottenuto il privilegio di poter costituire qui
delle colonie. I crociati non furono in grado di apportare alcun elemento di novit nella vita
economica dei paesi conquistati, semplicemente perch in quel periodo le forze produttive, la
ricchezza materiale e culturale dell'Oriente era di molto superiore a quella occidentale. Essi si
comportarono soltanto come ladri e oppressori: di qui la costante lotta con la popolazione
locale, che all'oppressione feudale si era vista aggiungere quella straniera.
Sul piano politico il sovrano dello stato latino aveva un potere limitato dall'assemblea
dei pi grandi feudatari. Gli stati erano divisi tra loro e sostanzialmente senza rapporti con
quello bizantino. Sul piano religioso i sovrani cercavano di sostituire coi loro prelati il clero
bizantino e arabo locale. Per la conquista di nuovi territori e la cristianizzazione forzata delle
loro popolazioni furono istituiti gli Ordini cavallereschi (quello dei Templari, di origine francese,
quello Teutonico, di origine tedesca e quello dei Giovanniti, di origine italiana). Erano una
specie di ordini religiosi i cui membri, oltre ai voti monastici di castit-povert-obbedienza,
giuravano anche di difendere i Luoghi Santi contro gli infedeli. Dipendevano direttamente dal
papa.

La seconda crociata
La seconda crociata fu causata dalla caduta di Edessa (1144). La chiesa cattolica riusc a
convincere il re di Francia e l'Imperatore germanico a muovere contro i turchi. Ma, logorati
dall'ostilit dei bizantini, disgregati da discordie interne, decimati da privazioni ed epidemie, i
crociati vengono sterminati dai turchi presso Damasco (1148).

La terza crociata
La terza crociata fu causata dalla caduta di Gerusalemme (1187) per opera del grande
condottiero turco Saladino, che aveva gi esteso la sua signoria sull'Egitto e sull'Arabia
occidentale. A differenza dei crociati, il Saladino non effettuava stragi nelle citt vinte ai
cristiani: questi anzi avevano la possibilit di andarsene pagando un riscatto in oro (un uomo
10 denari, 5 la donna); chi non pagava era fatto schiavo. Sebbene alla crociata partecipassero
i re d'Inghilterra e di Francia, nonch l'imperatore germanico, i suoi risultati furono irrilevanti
41 | P g i n a

(l'imperatore Federico Barbarossa addirittura vi mor). Troppe erano le discordie interne: i


francesi e gli inglesi, tornati in patria, si combatteranno a vicenda per il possesso di alcuni
territori in Francia. Gerusalemme, in sostanza, restava in mano turca, anche se i cristiani vi
avevano libert di accesso. Bisanzio si alle ripetutamente coi turchi perch si era accorta che
la presenza latina le causava pi danni che vantaggi.
Alla fine del XII sec., papa Innocenzo III, grazie al quale la chiesa cattolica aveva
raggiunto l'apice della sua potenza, band la quarta crociata (1202-1204), cercando di
approfittare della morte del Saladino (1193). Alla crociata, diretta non solo verso l'oriente
ortodosso e islamico, ma anche verso i paesi baltici, parteciparono i feudatari francesi, italiani
e tedeschi (quest'ultimi furono i soli nel Baltico). Essi decisero di partire da Venezia per
servirsi della sua flotta: l'intenzione era quella di conquistare Gerusalemme dopo aver
occupato l'Egitto. Ma Venezia, che aveva buoni rapporti commerciali con l'Egitto, riusc a
dirigerli con l'inganno contro la rivale Bisanzio. I crociati, infatti, che non avevano denaro
sufficiente per pagare il viaggio, accolsero la proposta di prestare aiuto ai veneziani per la
conquista della citt di Zama, appartenente al re cattolico d'Ungheria. Indignato, Innocenzo III
scomunic i crociati, ma subito dopo concesse il perdono nella speranza che muovessero
contro i turchi.
Ma durante l'assedio di Zara venne al campo crociato il figlio dell'imperatore di Costantinopoli
per annunciare che il proprio padre era stato cacciato dal fratello e che se l'avessero aiutato a
ritornare sul trono avrebbero ottenuto grandi somme e la riunione delle due chiese cristiane. I
crociati cos si diressero verso Costantinopoli, ma qui incontrarono la resistenza della
cittadinanza, che non ne voleva sapere dei latini. L'imperatore deposto venne rimesso sul
trono senza spargimento di sangue, poich il fratello usurpatore era fuggito dalla citt. Ma i
crociati pretesero che accanto all'imperatore fosse nominato con lo stesso titolo anche il figlio,
il quale naturalmente aveva intenzione di mantener fede agli impegni contratti a Zara.
Tuttavia, il tesoro della capitale era vuoto, il patriarca e il popolo si rifiutavano di riconoscere il
papa come capo della chiesa universale e non avevano alcuna intenzione di pagare i debiti
dell'imperatore, n di concedere privilegi ai crociati e ai veneziani. Per queste ragioni la
popolazione insorse uccidendo sia l'imperatore che il figlio.
Allora i crociati decisero di vendicarsi: irruppero nella citt e per tre giorni la
saccheggiarono orrendamente, proclamando l'Impero latino d'Oriente e dimenticandosi della
spedizione contro Gerusalemme. A capo della chiesa bizantina fu posto un nuovo patriarca,
che cerc di avvicinare la popolazione locale, greca e slava, al cattolicesimo.
Il papato, ufficialmente, condann il massacro, ma quando vide che l'imperatore eletto e il
patriarca gli riconoscevano piena supremazia su tutta la chiesa cristiana d'Oriente e
d'Occidente, decise di accettare il fatto compiuto.
Tuttavia, pi ancora che il papato o i feudatari, fu Venezia a trarre i maggiori profitti dalla
conquista dell'impero bizantino, del cui territorio essa aveva occupato i 3/8: in particolare, i
mercanti veneziani riuscirono ad ottenere per le loro merci l'esenzione dai dazi in tutti i paesi
dell'Impero.
L'impero latino croll nel 1261, sotto l'urto dei bulgari, albanesi e bizantini, aiutati dai
genovesi, che temevano la presenza veneziana nei Balcani. Bisanzio sopravvivr per altri 200
anni, ma non torner pi al suo antico splendore.
Le altre crociate
La quinta, la sesta, la settima e l'ottava crociata non ebbero molta importanza: i crociati
42 | P g i n a

subirono altre sconfitte o, nel migliore dei casi, scendevano a patti coi turchi prima ancora di
dare battaglia; e questo nonostante che i mongoli si fossero alleati con loro contro turchi e
arabi. Il fatto che dopo la quarta crociata non v'era quasi pi nessuno in Occidente disposto
a partecipare a spedizioni lontane e pericolose, per cui quando i crociati si trovavano in
difficolt non ottenevano mai gli aiuti e i rinforzi richiesti
Dal canto loro, i cavalieri ebbero la possibilit di entrare nelle truppe mercenarie dei re
nazionali dell'Occidente, l'importanza dei quali andava crescendo. Molti altri cavalieri vennero
utilizzati dalla chiesa cattolica per colonizzare nuovi territori nel Baltico, al fine di sottomettere
gli slavi e tutta la Russia a Roma, ma l'impresa riuscir solo in parte.

Bilancio delle crociate


Nei secoli XII-XIII in Europa si ebbe un notevole aumento della produzione, la tecnica
agricola si era perfezionata, le citt si erano sviluppate: questo pu spiegare perch vennero
meno le cause che avevano indotto vari ceti della societ occidentale a partecipare alle
crociate. I mercanti, ad es., si accontentarono dei risultati delle prime quattro crociate, che
avevano assicurato l'eliminazione della funzione mediatrice esercitata dall'impero bizantino
tra est e ovest.
1) Il risultato di maggior rilievo fu la conquista delle vie commerciali mediterranee, che prima
erano controllate da Bisanzio e dai paesi arabi, i quali entrarono in una profonda decadenza
economica.
2) Le citt dell'Italia settentrionale (Venezia, Genova e Pisa) assunsero un ruolo dominante nel
commercio con l'Oriente.
3) Si introdussero in Europa occidentale nuove industrie e manifatture (seta, vetri, specchi...)
e nuove colture agricole (riso, limoni, canna da zucchero...). Compaiono i mulini a vento, sul
tipo di quelli siriani.
4) La classe dei feudatari vede aggravarsi la propria crisi, sia perch ha impiegato molte
risorse ottenendo scarsi vantaggi, sia perch si rafforzata una nuova classe, la borghesia, ad
essa ostile.
5) Le classi popolari, sacrificatesi senza ottenere alcuna contropartita, si orienteranno verso
forme di protesta socio-religiosa (le eresie), ispirate all'uguaglianza evangelica.
6) I crociati distrussero le ultime tracce di fratellanza tra cattolici e ortodossi; saccheggiando
Costantinopoli, aprirono le porte agli invasori turchi.
La mobilitazione ideologica nella guerra santa segn il trionfo dello spirito d'intolleranza e di
fanatismo. La chiesa infatti accentuer sempre pi i fattori autoritari e dogmatici, legati al suo
ruolo di guida suprema della cristianit europea.

CUADRO- RESUMEN DE LAS CRUZADAS


CONSECUENCIAS DE LAS CRUZADAS
Colocaron en el papael
preponderante, en el orden
comercial, a las ciudades
italinas, principalmente
Gnova y Venecia.

Reiniciaron
los
contactos
economicos y culturales entre
Oriente y Occidente, con un
aumento del comercio en el
Mediterraneo y el aporte a
Occidente
de
elementos
bizantinos y musulmanes.

43 | P g i n a

Debilitaron a la nobleza feudal,


fuertemente diezmada durante
las guerras con los turcos, y
contribuyeron asi a fortificar la
autoridad real.

Facilitaron el comienzo
de una distincion entre
los europeos
participantes en la
empresa: franceses,
alemanes e ingleses
comenzaron a sentirse
como tales, al margen de
los vinculos feudales.

Unit 19: la rivoluzione commerciale e urbana


-

Lespansione demografica.
La rivoluzione commerciale e tecnologica
universit.
La ripresa delle citt.
caratteristiche.

- Il comune. Tipologia.
- La nuova cultura cittadina: le
- Le repubbliche marinare:

Lespansione demografica
A partire dall XI secolo la forza motrice delle acque cadenti fu sfruttata la misura
sempre pi ampia per lazionare mulini e frantoi, cosicch molti lavoratori, prima adibiti a
macinare i cereali e spremere le olive con utensili a mano poterono essere pi utilmente
impiegati in altre attivit.
Progressi nell

Dagli attrezzi di legno, prevalente nellAlto Medioevo, si pass


spesso a utensili di ferro
agricoltura
e si costituirono erpici, vanghe e forche assai pi efficienti. Gli
aratri pi solidi
permessero di mettere a coltura anche terreni pi
duri e di sfruttare pi a fondo la terra.

Linsieme di questi progressi consent di triplicare la produzione e aument di molto il


rendimento del lavoro. Pi spesso i signori rinunciarono di pretendere dai servi le corves, e,
in cambio, se fecero pagare dei tributi in natura o in denaro. Il forte sviluppo dellagricoltura
determin un notevole aumento della produzione perch la maggioere abbondanza di
alimenti accrebbe la resistenza della gente alle malattie e fece diminuire la mortalit.
Lespansione demograficacominci intorno all anno Mille e si arrest solo verso la met del
XIV secolo.

La rivoluzione commerciale e tecnologica


Laumento della produzione e del rendimento del lavoro procur ai signori un soprappi
di DERRAME agricole da destinare alla vendita e liber una parte della manodopera fino allora
assorbita dall agricoltura, rendendo disponibile per altre attivit artigianali e commerciali.
Nell Alto Medioevo il commercio era limitato ai generi di lusso (spezie, gioielli, pellice) o
a generi di primissima necessit come il sale. Lo sviluppo agricolo, artigianale e commerciale
che inizia nel Basso Medioevo provoca la rivoluzione commerciale. La crescita della domanda
stimola ulteriormento lo sviluppo delle attivit economiche, cosicche questo forma una
nuova classe di artigiani e commercianti che nell Alto Medioevo non esisteva neppure.
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La rivoluzione commerciale, nata dall aumento della produzione, favor a sua volta lo
sviluppo della produzione, che fu reso possibile grazie a una serie di innovazioni tecniche
perch apparvero i:
Mulini a vento ed ad acqua;
Telaio a pedale
Astrolabio
Bussola

La ripresa delle citt


In Italia, le citt acquistarono, a partire dal X secolo, unimportanza crescente e questo
fu possibile perch in Italia vi fu una sostanziale continuit della tradizione cittadinaanche in
et altomedievale. Con la vitalit diversa da zona a zona fu comune il perdurare- pur nella
diminuzione di importanza dei centri urbani- di funzioni di centralit nei confronti del territorio
circostante. La trasformazione economiche delle campagne, la crescita demografica, il
molteplicarsi delle attivit artigianali, il rapido intensificarsi dei commerci sostennero quel
ruolo e quello sviluppo in tutta la Penisola. Non solo le citt crebbero in numero di abitanti, ma
i ceti sociali si articolarono, le attivit economiche si ampiarono, la cultura trov nuove forme
di espressione, gli assetti urbanistici mutarono.
La rivoluzione commerciale ha inizio dall aumento della produzione agricola, la quale
ha le sue manifestazione pi significativi nelle citt. Nel Basso Medioevo attorno alle vecchie
citt, si formano nuovi borghi. Gli abitanti dei borghi svolgono tutti attivit legate non pi alla
coltivazione dei campi, ma all artigianato e al commercio. La divisione di classi evidente
persino dal punto di vista fisico:
Nella citt vecchia: vescovo, alti prelati, nobili, gente darme
Nei nuovi borghi: sorgono intorno al mercato e sono abitati dagli artigiani e i
commercianti.
Le citt pi abitate (50.000- 150.000/200.000 abitanti) erano Milano, Firenza, Venezia,
Genova. Seguivano alcune citt che contavano circa 50.000 tali come Brescia, Cremona,
Verona, Bologna, Pisa, Siena, Palermo e altre-circa una decina- che contavano oltre le 20.000
persone. I centri urbani pi importantisi concentravano nell Nord di Italia (lungo il Po e nella
pianura a sud delle Alpi, in Toscana, specie nella valledellArno); al sud pochi centri
superavano i 20.000 abitanti (Napoli, Palermo, ecc.)

Il comune. Tipologia Il rifiorire delle citt e la debolezza del potere imperiale favoriscono,
fra lXI e il XIV secolo, la nascita dei liberi comuni: in tutta Europa e particolarmente in Italia
alcune citt cominciano a governarsi in modo autonomo, con leggi e magistrati propri. I
comuni italiani sono vere citt-stato che estendono il loro potere anche sul contado
circostante. Nelle citt comunali le attivit artigianali si moltiplicano, si sviluppano commerci e
mercati, si aprono scuole e universit e la popolazione in continuo aumento.

45 | P g i n a

La nuova cultura cittadina: le universit

Le repubbliche marinare: caratteristiche

Unit 20: lta di Federico Barbarossa


Impero e Chiesa dopo la lotta per le investiture. Federico I. La distruzione di Milano e la lotta
con il papato. Il fallimento politico della restaurazione fredericiana. La cultura della sua et.

Unit 21: il secolo XIII


Le modificazioni del tessuto sociale nel XIII secolo. Lespansione commerciale delloccidente
europeo. La nascita dellideologia mercantile e le trasformazioni tecnologiche. Innocenzo III e
la sua politica teocratica. Lotta contro le eresie. Lesterminio degli Albigesi. La spiritualit nel
secolo XIII: gli ordini mendicanti.

La nascita dellideologia mercantile e le trasformazioni tecnologiche


Lartigianato e il commercio mirano soprattutto a immettere sul mercato pordotti di alta
qualit e di alto costo. I metodi e i rapporti di produzione rimangono ancorati alle forme
tradizionali: lattivita industriale svolta da artigiani-padroni di bottega, che possiedono gli
strumenti necessari e lavorano accanto ai dipendenti. Nella bottega artigiana del basso
medioevo capitale e denaro ($ e strumento di produzione, da una parte, e manodopera, dall
altra) sono ancora strettamente uniti. Il padrone pi ricco e comanda, per lavora a fianco
dei suoi dipendenti. Nella grande industria attuale nessuno pu immaginare che
limprenditore svolga anche le funzioni dell operaio.
Fra il 200 e il 300 allimmagne del cavaliere si sostituisce la figura del marcantebanchiere poich viene considerato intelligente, aperto a numerosi interessi (econ). Egli a
volte si improvisa anche banchiere: cambia la moneta, stabiliscetavole comparative di valori
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monetari, inventa nuovi sistemi; trasferisce forti somme di denaro senza rischio eccessiv;
concede prestiti ad alte tasse dinteresse a privati, pricipi e sovrani.

Nuove istituzioni economiche

Unit 22: stati nazionali e citt stato italiane


Nascita delle nazioni nellOccidente europeo. Federico II di Svevia ed il suo programma
politicoculturale. Lapogeo dei Comuni italiani. Lascesa di Firenze. Il popolo minuto e il
popolo grasso. Lo sviluppo politicoeconomico di Genova e Venezia. Capitali, mercanti e
nuove vie di comunicazione.

Unit 23: dal Comune alla Signoria


Lorganizzazione politica delloccidente europeo durante il XIV secolo: papato e impero. Dal
Comune alla Signoria. Lascesa delle famiglie. Crisi economica e peste nera. La rivolta dei
Ciompi. La cultura nel secolo XIV. Inquietudini della coscienza religiosa: il Grande Scisma.

CUESTIONARIO PREGUNTAS ORIENTADORAS


1. Silla e Mario: coserano? Che tipo di guerra sostenevano?
2. Cosa fece di importante Federicco II?
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3.
4.
5.
6.
7.

RIFORMA AGRARIA: Chi la fece? Come si chiamarono? Chi erano i Gracchi?


Quando si costituisce la Repubblica e perch?
Cosa significava collegialit e annualit? Potevano essere rieletti?
MONACHESIMO: Perch sorge?
Benedetto: ora et lavora. Benedetto fu il fondatore dell'ordine benedettino. Scrisse per i suoi monaci
la Regola, che prescrive povert, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et
labora ("Prega e lavora").

8. Cose sono le XII tavole? Dove si trovavano?


9. Quando si nominava un dittatore? Quando durava? Cosa vuol dire casi
straordinari?
10.
Perch si diffusse il cristianesimo?
11. Editto di Milano: Con che altro nome conosciuto? Perch? Editto di Tolleranza. Nel
febbraio del 323, gli imperatori Costantino e Licinio, con un editto a Milano concessero al Cristianesimo la
libert di culto, fino a quel momento negata , equiparandolo alle altre religioni lecite dell impero romano.
12.
Il concilio di Nicea: Che stabilisce? Il concilio convocato a Nicea dall imperatore Costantino nel
325 , il primo concilio ecumenico della cristianit, si preoccup essenzialmente di condannare come eresiala dottrina sulla
natura di Cristo del prete Ario (arianesimo), difendendo la cunsustanzialit del Figlio con il Padre. Il concilio provvide
anche, peraltro, regolare diverse questioni che riguardano lorganizzazione della Chiesa, le cui istituzioni si stavano allora
progressivamente strutturando.

13.
Editto di Rotari. (643) Leditto di Rotaricostituisce la prima codificazione
scritta, in latino, delle leggi dei Longobardi, che fino a quel momento erano
state trasmesse per via orale, nella loro lingua germanica. Nel codice Rotari
raccoglieva e ordinava tutto il patrimoniodi norme della sulla stirpe,prevedendo
anche la possibilit per i re suoi successori di aggiungerein futuro ulteriori leggi,
secondo la necessit.
14.
Perch il papa voleva che Federico II facesse le crociate?
15.
Perch a Federico II non gli interessata tanto la cristianit?
16.
Lumiliazione di Canossa: Chi era il re? Chi era il papa?
17.
Come si risolve la preminenza romana nel Medioevo?
18.
Perch Cartagine viene finalmente distrutta? Qual era il modo di pensare
di Cartagine? Perch Annibale non riesce a salvare Cartagine?
19.
Chi era il padrone della guerre puniche? Perch si chiamarono cos?
20.
In che secolo viene incorato Carlomagno? Carlomagno viene incoranato
nel Natale dell 800 a Roma per mano del papa Leone III. (secolo IX)
21.
Chi fu il papa 1 giubileo? Bonifaccio VIII
22.
Rapporto con Dante e la Divina Commedia.
23.
In che posto Dante ha messo a Bonifaccio VIII? (8 Borgia-FRODE)
24.
Cosa dice il Concordato di Worms? Il Concordato di Worms dice che il Papa d
il potere religioso (cio linvestitura religiosa) ai vescovi conti. Limperatore d il
potere politico (cio linvestitura politica) al vescovo- conte. In Italia linvestitura
religiosa viene prima dellinvestitura politica. In Germania il contrario.

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