Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ABBANDONATA
Dramma per musica.
testi di
Pietro Metastasio
musiche di
Domenico Sarro
Prima esecuzione: 1 febbraio 1724, Napoli.
www.librettidopera.it
1 / 69
Informazioni
Didone abbandonata
Dario Zanotti
Libretto n. 17, prima stesura per www.librettidopera.it: dicembre 2002.
Ultimo aggiornamento: 07/08/2008.
In particolare per questo titolo si ringrazia il sito
METASTASIO, drammi per musica
per la gentile collaborazione.
2 / 69
www.librettidopera.it
Personaggi
PE R S O NAG G I
DIDONE, regina di Cartagine, amante di Enea
.......... SOPRANO
ENEA
.......... SOPRANO
.......... CONTRALTO
.......... SOPRANO
.......... TENORE
.......... CONTRALTO
.......... ALTRO
www.librettidopera.it
3 / 69
Argomento
Didone abbandonata
Argomento
Didone vedova di Sicheo, dopo esserle stato ucciso il marito da Pigmalione, re di Tiro,
di lei fratello, fugg con ampie ricchezze in Africa, dove comperato sufficiente terreno
edific Cartagine. Fu ivi richiesta in moglie da molti, e particolarmente da Iarba re de'
Mori, e sempre ricus dicendo voler serbar fede alla cenere dell'estinto consorte.
Intanto Enea troiano, essendo stata distrutta la sua patria da' greci, mentre andava in
Italia, fu portato da una tempesta nelle sponde dell'Africa e ricevuto e ristorato da
Didone, la quale ardentemente se ne invagh; ma mentr'egli, compiacendosi
dell'affetto della madesima, si tratteneva in Cartagine, fu dagli di comandato che
abbandonasse quel cielo e proseguisse il suo cammino verso Italia, dove gli
promettevano che dovea risorgere una nuova Troia. Egli part e Didone
disperatamente, dopo aver invano tentato di trattenerlo, si uccise.
Tutto ci si ha da Virgilio, il quale con un felice anacronismo unisce il tempo della
fondazion di Cartagine agli errori di Enea. Da Ovidio, nel terzo libro de' Fasti si
raccoglie che Iarba s'impadronisse di Cartagine dopo la morte di Didone; e che Anna,
sorella della medesima, la quale chiameremo Selene fosse occultamente anch'ella
invaghita d'Enea.
Per comodit della rappresentazione si finge che Iarba, curioso di veder Didone,
s'introduca in Cartagine come ambasciadore di s stesso, sotto nome d'Arbace.
Tutte l'espressioni di sensi e di parole che non convengono co' dogmi cattolici o sono
scritte per propriet del carattere rappresentato o sono puri adornamenti poetici.
4 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
AT T O P R I M O
Scena prima
Luogo magnifico destinato per le pubbliche udienze con trono da un
lato; veduta in prospetto della citt di Cartagine che sta in atto
edificandosi.
Enea, Selene, Osmida.
ENEA No principessa, amico,
www.librettidopera.it
5 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
(Non posso
scoprire il mio tormento.)
Scena seconda
Didone, con Sguito e detti.
DIDONE Enea, d'Asia splendore,
6 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
ENEA
Anzi giammai
con maggior tenerezza io non t'amai.
Ma...
DIDONE
Che?
ENEA
La patria, il cielo...
DIDONE Parla.
ENEA
Dovrei... ma no...
L'amor... oh dio, la f...
Ah che parlar non so.
(ad Osmida)
Scena terza
Didone, Selene e Osmida.
DIDONE Parte cos, cos mi lascia Enea?
7 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
Le tue nozze
chieder il re superbo, e teme Enea
che tu ceda alla forza e a lui ti doni.
Perci cos partendo,
fugge il dolor di rimirarti.
DIDONE
Intendo.
S'inganna Enea ma piace
l'inganno all'alma mia.
So che nel nostro core
sempre la gelosia figlia d'amore.
8 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
Scena quarta
Didone e Osmida.
DIDONE Venga Arbace qual vuole,
Scena quinta
Iarba sotto nome di Arbace, Araspe con sguito de' Mori, Comparse,
che conducono tigri, leoni e portano altri doni per presentare alla
Regina, e detti.
(mentre Didone servita da Osmida va sul trono fra loro non intesi dalla medesima dicono:)
T'accheta.
Finch dura l'inganno,
chiamami Arbace, e non pensare al trono,
per ora io non son Iarba e re non sono.
(piano a Iarba)
www.librettidopera.it
9 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
IARBA
Superba e bella.
(piano ad Araspe)
Col dono
la vendita confondi...
(piano a Osmida)
OSMIDA
(piano a Didone)
IARBA
Soffri.
Cortese
Iarba il mio re le nozze tue richiese.
Tu ricusasti, ei ne soffr l'oltraggio,
perch giurasti allora
che al cener di Sicheo fede serbavi.
Or sa l'Africa tutta
che dall'Asia distrutta Enea qui venne:
sa che tu l'accogliesti e sa che l'ami.
N soffrir che venga
a contrastar gli amori
un avanzo di Troia al re de' Mori.
10 / 69
Dicesti?
Ho detto.
www.librettidopera.it
Atto primo
Ma la sua testa...
Dirai
che amoroso no 'l curo,
che no 'l temo sdegnato.
Ho gi pensato.
(si levano da sedere)
DIDONE
www.librettidopera.it
11 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
Scena sesta
Iarba, Osmida ed Araspe.
IARBA
Arbace, aspetta.
IARBA
OSMIDA
Parla.
Se vuoi
m'offro a' sdegni tuoi compagno e guida.
Didone in me confida,
Enea mi crede amico e pendon l'armi
tutte dal cenno mio. Molto potrei
a' tuoi disegni agevolar la strada.
Seguace
della tiria regina, Osmida io sono.
In Cipro ebbi la cuna,
e il mio core maggior di mia fortuna.
di Cartago l'impero.
IARBA
Io te 'l prometto.
12 / 69
Ogn'atto innocente
qui sospetto esser pu; serba i consigli
a pi sicuro loco e pi nascoso.
Fidati, Osmida re, se Iarba sposo.
www.librettidopera.it
Atto primo
OSMIDA
Scena settima
Iarba, Araspe.
IARBA Quant' stolto se crede
E come, oh di,
la tua virtude...
IARBA
13 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
IARBA
Scena ottava
Araspe.
ARASPE Empio! L'orror che porta
14 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
Scena nona
Cortile.
Selene, Enea.
ENEA Gi te 'l dissi, o Selene,
Odila e parti.
E come
quando parli cos non vuoi ch'io pianga?
www.librettidopera.it
15 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
Scena decima
Iarba, Araspe e detti.
IARBA Tutta ho scorsa la reggia
(vedendo Enea)
Fosse costui?
Africano alle vesti ei non mi sembra.
(ad Enea)
(vedendo Selene)
IARBA
Ol non odi?
(ad Enea)
(come sopra)
ARASPE
(guardando Selene)
(Quanto vezzosa!)
(ad Enea)
ENEA
Qual dritto
hai tu di domandarne? A te che giova?
IARBA
A questo acciaro...
(vuol por mano alla spada e Selene lo ferma)
(a Iarba)
s poco di rispetto?
SELENE
Il folle orgoglio
la regina sapr.
16 / 69
www.librettidopera.it
IARBA
Atto primo
Sappialo. Intanto
mi vegga ad onta sua troncar quel capo
e a quel d'Enea congiunto,
dell'offeso mio re portarlo a' piedi.
Cedono assai
in confronto di glorie
alle perdite sue le tue vittorie.
Scena undicesima
Selene, Iarba ed Araspe.
IARBA Non partir se pria...
(volendo seguire Enea)
SELENE
(lo ferma)
Il suo nome
senza tanto furor da me saprai.
17 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
Scena dodicesima
Iarba, Araspe, poi Osmida.
IARBA Non pi tempo Araspe
E che farai?
18 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
OSMIDA
Signore,
gi di Nettuno al tempio
la regina s'invia. Sugli occhi tuoi
al superbo troiano,
se tardi a riparar porge la mano.
Non tempo
d'inutili querele.
IARBA
E qual consiglio?
Scena tredicesima
Iarba e Araspe.
ARASPE Dove corri, o signore?
IARBA Il rivale a svenar.
ARASPE
Come lo speri?
Ancora i tuoi guerrieri
il tuo voler non sanno.
www.librettidopera.it
19 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
Scena quattordicesima
Araspe.
ARASPE Lo so, quel cor feroce
Infelice e sventurato
potr farmi ingiusto fato,
ma infedele io non sar.
La mia fede e l'onor mio
pur fra l'onde dell'oblio
agli Elisi io porter.
(parte)
Scena quindicesima
Tempio di Nettuno con simulacro del medesimo.
Enea, Osmida.
OSMIDA Come? Da' labbri tuoi
20 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
Scena sedicesima
Iarba, Araspe e detti.
IARBA Ecco il rival n seco
(piano ad Araspe)
(piano a Iarba)
IARBA
(come sopra)
Seguimi e taci.
Cos gl'oltraggi miei...
(in atto di ferire Enea)
ARASPE
Fermati.
(a Iarba)
IARBA
(Araspe lo trattiene)
Indegno,
(ad Araspe)
al nemico in aiuto?
(gli cade il pugnale, ed Araspe lo raccoglie)
OSMIDA
(Tutto perduto.)
Scena diciassettesima
Didone con Guardie, e detti.
OSMIDA Siam traditi o regina.
(accenna Araspe)
(ad Araspe)
s barbaro desio?
disapprova...
ARASPE
Lo so ch'ei mi condanna,
il suo sdegno pavento,
ma il mio non fu delitto e non mi pento.
www.librettidopera.it
21 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
custodite costui.
IARBA
Generoso nemico,
in te tanta virtude io non credea.
Lascia che a questo sen...
Scostati Enea.
Sappi che il viver tuo d'Araspe dono,
che il tuo sangue vogl'io, che Iarba io sono.
DIDONE Tu Iarba!
ENEA
Il re de' Mori!
(snuda la spada)
Nessuno
avvicinarsi ardisca o ch'io lo sveno.
(piano a Iarba)
(piano a Osmida)
ENEA
DIDONE
Fermate amici,
a me tocca punirlo.
Il tuo valore
serba ad uopo miglior; che pi s'aspetta?
O si renda o svenato a' pi mi cada.
(piano a Iarba)
22 / 69
www.librettidopera.it
Atto primo
IARBA
(a Didone)
Tu mi disarmi il fianco.
(ad Enea)
Tu mi vorresti oppresso.
Ma sono ancor l'istesso,
ma non son vinto ancor.
Soffro per or lo scorno.
(a Didone)
(a Osmida)
OSMIDA
Su la mia f riposa.
Scena diciottesima
Didone, Enea.
DIDONE Enea, salvo gi sei
Ancora
forse della mia fede incerto stai?
Di Giove il cenno,
l'ombra del genitor, la patria, il cielo,
la promessa, il dover, l'onor, la fama
alle sponde d'Italia oggi mi chiama.
La mia lunga dimora
pur troppo degli di mosse lo sdegno.
23 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
DIDONE
Lasciami ingrato.
24 / 69
Indegno.
www.librettidopera.it
Atto primo
DIDONE
Scena diciannovesima
Enea.
ENEA E soffrir che sia
s barbara mercede
premio della tua fede anima mia?
Tanto amor, tanti doni...
Ah pria ch'io t'abbandoni,
pra l'Italia, il mondo,
resti in oblio profondo
la mia fama sepolta;
vada in cenere Troia un'altra volta.
Ah che dissi! A le mie
amorose follie,
gran genitor, perdona, io n'ho rossore,
non fu Enea che parl; lo disse Amore.
Si parta. E l'empio moro
stringer il mio tesoro?
No... Ma sar frattanto
al proprio genitor spergiuro il figlio?
Padre, amor, gelosia, numi, consiglio!
www.librettidopera.it
25 / 69
Atto primo
Didone abbandonata
ENEA
26 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
AT T O S E C O N D O
Scena prima
Appartamenti reali con tavolino e sedia.
Iarba ed Osmida.
OSMIDA Signore ove te n' vai?
A tal oggetto
disarmato io me n' vo, fin che non giunga
l'amico stuol che a vendicarmi affretto.
www.librettidopera.it
27 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
Scena seconda
Iarba e poi Araspe.
IARBA Giovino i tradimenti,
(vedendo Araspe)
Indegno
t'offerisci al mio sdegno e non paventi?
Temerario, per te
non cadde Enea dal ferro mio trafitto.
Non delitto!
Di tante offese ormai
vendicato m'avria quella ferita.
La pena
bench innocente io soffrir con pace,
ch sempre reo chi al suo signor dispiace.
i detti di costui
che m'incatena e parmi
ch'io non sappia sdegnarmi in faccia a lui).
Odi, giacch al tuo re
qual ossequio tu debba ancor non sai,
innanzi a me non favellar giammai.
ARASPE Ubbidir.
Scena terza
Selene e detti.
SELENE
ARASPE
28 / 69
Chi sciolse
barbaro i lacci tuoi? Tu non rispondi?
Dell'offesa reina il giusto impero
qual folle ardire a disprezzar t'ha mosso?
Parla Araspe per lui.
Parlar non posso.
www.librettidopera.it
Atto secondo
(ad Araspe)
ARASPE
(a Selene)
Scena quarta
Selene ed Araspe.
SELENE Chi fu che all'inumano
disciolse le catene?
ARASPE A me bella Selene, il chiedi in vano.
Io prigioniero e reo,
libero ed innocente in un momento
sciolto mi vedo e sento
fra' lacci il mio signore, il passo muovo
a suo pro nella reggia, e ve 'l ritrovo.
www.librettidopera.it
29 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
mio nemico.
Pur se brami che Araspe
dall'insidie il difenda,
te 'l prometto. Sin qui
l'onor mio no 'l contrasta,
ma ti basti cos.
SELENE
Cos mi basta.
pi Selene.
Se t'accende il mio volto,
narri almen le tue pene ed io le ascolto.
Io l'incendio nascoso
tacer non posso e palesar non oso.
Se pu la tua virt
amarmi a questa legge, io te 'l concedo;
ma non chieder di pi.
ARASPE
Di pi non chiedo.
SELENE
30 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
Scena quinta
Araspe.
ARASPE Tu dici ch'io non speri,
Scena sesta
Didone con foglio, Osmida e poi Selene.
DIDONE Gi so che si nasconde
un perfido, un ingrato,
un'alma senza legge e senza fede.
Contro me stessa ho sdegno,
perch finor l'amai.
OSMIDA Se lo torni a mirar ti placherai.
DIDONE Ritornarlo a mirar! Per fin ch'io viva
www.librettidopera.it
31 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
Qui presso
che sospira il piacer di rimirarti.
DIDONE
Osmida, parti.
Scena settima
Didone ed Enea.
DIDONE Come! Ancor non partisti? Adorna ancora
E questo il foglio.
l'orator fallace.
DIDONE Io non so quale ei sia, lo credo Arbace.
ENEA Oh dio, con la sua morte
www.librettidopera.it
Atto secondo
www.librettidopera.it
33 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
DIDONE
Scena ottava
Enea, poi Iarba.
ENEA Io sento vacillar la mia costanza
Chi ti di libert?
IARBA
Permette Osmida
che per entro la reggia io mi raggiri,
ma vuol ch'io vada errando,
per sicurezza tua, senza il mio brando.
il comando real?
IARBA
34 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
ENEA
Scena nona
Iarba.
IARBA Cos strane venture io non intendo!
www.librettidopera.it
35 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
Scena decima
Atrio.
Enea, poi Araspe.
ENEA Fra il dovere e l'affetto
scorsi la reggia.
ENEA
Amico
vieni fra queste braccia.
Ol che tardi?
36 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
Scena undicesima
Selene e detti.
SELENE Tanto ardir nella reggia? Ol, fermate!
SELENE
Bella Selene,
puoi tu sola avanzarti
a tacciarmi cos.
T'accheta e parti.
ARASPE
Tacer, se tu lo brami,
ma fai torto alla mia fede,
se mi chiami traditor.
Porter lontano il piede,
ma placati sdegni tuoi
so che poi n'avrai rossor.
(parte)
www.librettidopera.it
37 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
Scena dodicesima
Enea e Selene.
ENEA Allor che Araspe a provocar mi venne
Poc'anzi
dal suo real soggiorno io trassi il piede.
Se di nuovo mi chiede
ch'io resti in questa arena,
in van s'accrescer la nostra pena.
38 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
ENEA
Scena tredicesima
Selene.
SELENE Chi ud, chi vide mai
Veggio la sponda
sospiro il lido;
e pur dall'onda
fuggir non so.
Se il mio dolore
scoprir diffido,
pietoso amore,
che mai far.
(parte)
www.librettidopera.it
39 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
Scena quattordicesima
Gabinetto con sedie.
Didone; poi Enea.
DIDONE Incerta del mio fato
ENEA
DIDONE
o il funesto imeneo,
trovar non si potria scampo migliore?
DIDONE V'era pur troppo.
40 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
ENEA
E quale?
Se tanta pena
trovi nelle mie nozze, io le ricuso.
Ma, per tormi agl'insulti
necessario il morir. Stringi quel brando,
svena la tua fedele.
piet con Didone esser crudele.
ENEA
Deh ferma.
Troppo, oh dio, per mia pena
sollecita tu sei.
DIDONE
Dunque mi svena.
ubbidiente a te.
ENEA
Regina addio.
(si levano da sedere)
41 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
ENEA
(Costanza o core.)
Scena quindicesima
Iarba e detti.
IARBA Didone a che mi chiedi?
Deh placa
il tuo sdegno o signor. Tu col tacermi
il tuo grado e 'l tuo nome
a gran rischio esponesti il tuo decoro.
Ed io... Ma qui t'assidi,
e con placido volto
ascolta i sensi miei.
IARBA
Parla, t'ascolto.
(siedono Iarba e Didone)
ENEA
DIDONE
Fermati e siedi.
Troppo lunghe non fian le tue dimore.
(Resister non potr.)
ENEA
(Costanza, o core.)
(siede)
In lui
in vece d'un rival trovi un amico.
Ei sempre a tuo favore
meco parl. Per suo consiglio io t'amo.
Se credi menzognero
il labbro mio,
(ad Enea)
dillo tu stesso.
ENEA
vero.
42 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
Addio regina.
(si alza)
ENEA
(torna a sedere)
(Questo tormento!)
Io son contenta.
(lentamente, ed interrompendo le parole per osservarne l'effetto in Enea)
DIDONE
www.librettidopera.it
43 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
ENEA
Intendo, intendo.
Io sono il traditor, son io l'ingrato,
tu sei quella fedele
che per me perderebbe e vita e soglio,
ma tanta fedelt veder non voglio.
(parte)
Scena sedicesima
Didone e Iarba.
DIDONE Senti.
IARBA
DIDONE
I sdegni suoi
a me giova calmar.
IARBA
Di che paventi?
Dammi la destra e mia
di vendicarti poi la cura sia.
Pi non cercar.
IARBA
Saperlo io bramo.
44 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
Scena diciassettesima
Didone.
DIDONE E pure in mezzo all'ire
Va lusingando Amore
il credulo mio core,
gli dice: sei felice,
ma non sar cos.
Per poco mi consolo,
ma pi crudele io sento
poi ritornar quel duolo
che sol per un momento
dall'alma si part.
www.librettidopera.it
45 / 69
Atto secondo
Didone abbandonata
Tormento il pi crudele
d'ogni crudel tormento
il barbaro momento,
che in due divide un cor.
affanno s tiranno,
che un'alma no 'l sostiene.
Ah! no 'l provar, Selene,
se no 'l provasti ancor.
(parte)
Scena tredicesima.
Selene sola.
SELENE Stolta! per chi sospiro? Io senza speme
46 / 69
www.librettidopera.it
Atto secondo
SELENE
www.librettidopera.it
47 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
AT T O T E R Z O
Scena prima
Porto di mare con navi per l'imbarco d'Enea.
Enea e i suoi.
ENEA Compagni invitti a tollerare avvezzi
Al suono di vari strumenti segue l'imbarco e nell'atto che Enea sta per
salir su la nave, esce
Scena seconda
Iarba con sguito de' Mori e detti.
IARBA Dove rivolge dove
la sofferenza mia.
48 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
Restate, amici,
che ad abbassar quel temerario orgoglio
altri che il mio valor meco non voglio.
Eccomi a te. Che pensi?
IARBA Penso che all'ira mia
All'armi.
Invan lo chiedi.
IARBA
Sorte crudele!
www.librettidopera.it
49 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
ENEA
Scena terza
Iarba.
IARBA Ed io son vinto ed io soffro una vita
Su la pendice alpina
dura la quercia antica
e la stagion nemica
per lei fatal non :
ma quando poi ruina
di mille etadi a fronte,
gran parte fa del monte
precipitar con s.
(parte)
Scena quarta
Arborata tra la citt e il porto.
Araspe ed Osmida.
OSMIDA Gi di Iarba in difesa
50 / 69
Ad ogni impresa
al vostro avrete il mio valor congiunto.
www.librettidopera.it
ARASPE
OSMIDA
ARASPE
Atto terzo
Scena quinta
Selene e detti.
SELENE Part da' nostri lidi
No 'l so.
ARASPE
SELENE
No 'l vidi.
Oh dio! Che pi ci resta
se lontano da noi la sorte il guida?
E ti difende Osmida.
Pria che manchi ogni spene
vado in traccia di lui.
(in atto di partire)
www.librettidopera.it
51 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
OSMIDA
Ferma Selene.
Se non gli sei ritegno
pi pace avranno e la regina e il regno.
SELENE
ARASPE
(a Selene)
(a Selene)
Ad un cor generoso
qualche volta vilt l'esser pietoso.
Scena sesta
Iarba frettoloso, con Guardie, e detto.
IARBA
SELENE
Signore:
le tue schiere son pronte: tempo al fine
che vendichi i tuoi torti.
IARBA
Araspe, andiamo.
Ol costui
si disarmi e poi s'uccida.
(alcune delle guardie di Iarba disarmano Osmida)
52 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
(ad Araspe)
Scena settima
Enea con Sguito e detti.
ENEA Principessa ove corri?
SELENE
A te ne vengo.
OSMIDA
Invitto eroe.
Vedi, all'ira di Iarba...
ENEA
Intendo. Amici
in soccorso di lui l'armi volgete.
Alcuni Troiani vanno incontro a' Mori, i quali lasciando Osmida fuggono
difendendosi.
SELENE Signor togli un indegno
(s'inginocchia)
Ah lascia, Enea,
che grato a s gran don...
ENEA
Sorgi, e parti.
Non odo i detti tuoi.
OSMIDA
Ed a virt s rara...
www.librettidopera.it
53 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
OSMIDA
Scena ottava
Enea e Selene.
ENEA Addio Selene.
SELENE
Ascolta.
Al partir mio
manca ogni suo periglio.
La mia presenza i suoi nemici irrta.
Iarba al trono l'invita.
Stenda a Iarba la destra, e si consoli.
(in atto di partire)
54 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
ENEA
A trionfar mi chiama
un bel desio d'onore
e gi sopra il mio core
comincio a trionfar.
Con generosa brama,
fra i rischi e le ruine
di nuovi allori il crine
io volo a circondar.
(parte)
Scena nona
Selene.
SELENE Sprezzar la fiamma mia,
www.librettidopera.it
55 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
Scena decima
Reggia con veduta della citt di Cartagine in prospetto, che poi
s'incendia.
Didone e poi Osmida.
DIDONE
Con la speranza
di posseder Cartago,
Iarba mi fece suo; poi colla morte
i tradimenti miei punir volea,
ma dono il viver mio del grand'Enea.
di presentarti a me?
OSMIDA
(s'inginocchia)
S mia regina.
Tu vedi un infelice
che non spera il perdono e no 'l desia,
chiedo a te per piet la pena mia.
Scena undicesima
Selene e detti.
SELENE
Oh dio germana!
Alfine Enea...
DIDONE
56 / 69
Part?
www.librettidopera.it
SELENE
Atto terzo
Un esule infelice...
un mendco stranier... Ditemi voi
se pi barbaro cor vedeste mai?
E tu cruda Selene
partir lo vedi ed arrestar no 'l sai?
SELENE Fu vana ogni mia cura.
DIDONE Vanne Osmida e procura
Ad ubbidirti io volo.
(parte)
Scena dodicesima
Didone e Selene.
SELENE Ah non fidarti. Osmida
Lo so pur troppo.
A questo eccesso giunta
la mia sorte tiranna:
deggio chiedere aita a chi m'inganna.
57 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
Scena tredicesima
Si incominciano a veder fiamme in lontananza su gli edifizi di
Cartagine.
Araspe e dette.
DIDONE Araspe in queste soglie!
ARASPE
A te ne vengo
pietoso del tuo rischio. Il re sdegnato
di Cartagine i tetti arde e ruina.
Vedi, vedi o regina,
le fiamme, che lontane agita il vento.
Se tardi un sol momento
a placare il suo sdegno
un sol giorno ti toglie e vita e regno.
Infausto giorno!
Scena quattordicesima
Osmida e detti.
DIDONE Osmida.
OSMIDA
Arde d'intorno...
Part l'ingrato.
Gi lontano dal porto; io giunsi appena
a ravvisar le fuggitive antenne.
la sollecita fiamma.
58 / 69
www.librettidopera.it
DIDONE
Atto terzo
ver, corriamo.
Io voglio... Ah no... Restate...
Ma la vostra dimora...
Io mi confondo... E non partisti ancora?
Scena quindicesima
Didone, Selene e Araspe.
ARASPE
Al tuo periglio
pensa o Didone.
SELENE
E pensa
a ripararne il danno.
Scena sedicesima
Didone e Araspe.
ARASPE E tu qui resti ancor? N ti spaventa
www.librettidopera.it
59 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
ARASPE
Gi si desta la tempesta,
hai nemici i venti e l'onde,
io ti chiamo su le sponde
e tu resti in mezzo al mar.
Ma se vinta alfin tu sei
dal furor de le procelle,
non lagnarti de le stelle,
degli di non ti lagnar.
(parte)
Scena diciassettesima
Didone, poi Osmida.
DIDONE I miei casi infelici
In vano oh dio,
tentai passar dal tuo soggiorno al lido.
Tutta del Moro infido
il minaccioso stuol Cartago inonda.
Fra le strida e i tumulti
agl'insulti degli empii
son le vergini esposte, aperti i templi.
N pi desta pietade
o l'immatura o la cadente etade.
60 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
Scena diciottesima
Selene e detti.
SELENE
Fuggi, o regina.
Son vinti i tuoi custodi;
non ci resta difesa.
Dalla cittade accesa
passan le fiamme alla tua reggia in seno,
e di fumo e faville il ciel ripieno.
E come?
SELENE
E dove?
se vi manca valore
imparate da me come si muore.
Scena diciannovesima
Iarba con Guardie e detti.
IARBA Fermati.
DIDONE
IARBA
(Oh di!)
Dove cos smarrita?
Forse al fedel troiano
corri a stringer la mano?
Va' pure, affretta il piede,
ch al talamo reale ardon le tede.
61 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
(Soccorso o di.)
Scena ventesima
Didone, Selene e Osmida.
OSMIDA Cedi a Iarba o Didone.
SELENE Conserva colla tua la nostra vita.
62 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
Adori Enea?
Ah disleale,
tu rivale al mio amor?
SELENE
Se fui rivale
ragion non hai...
DIDONE
Scena ventunesima
Didone e Osmida.
OSMIDA Crescon le fiamme e tu fuggir non curi?
DIDONE Mancano pi nemici! Enea mi lascia,
63 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
Scena ventiduesima
Didone sola.
DIDONE Ah che dissi infelice! A qual eccesso
64 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
www.librettidopera.it
65 / 69
Atto terzo
Didone abbandonata
66 / 69
www.librettidopera.it
Atto terzo
Licenza
Trionfando finalmente per tutto sul fuoco estinto le acque vincitrici, si
rasserena improvvisamente il cielo, si dileguano le nubi, si cangia
l'orrida in lieta sinfonia; e dal seno dell'onde gi placate e tranquille
sorge la ricca e luminosa reggia di Nettuno. Nel mezzo di quella assiso
nella sua lucida conca, tirata da mostri marini e circondata da festive
schiere di Nereidi, di Sirene e di Tritoni, comparisce il Nume, che
appoggiato al gran tridente parla nel seguente tenore:
NETTUNO Se alla discordia antica
www.librettidopera.it
67 / 69
Indice
Didone abbandonata
INDICE
Personaggi...............................................3
Argomento..............................................4
Atto primo...............................................5
Scena prima........................................5
Scena seconda....................................6
Scena terza.........................................7
Scena quarta.......................................9
Scena quinta.......................................9
Scena sesta........................................12
Scena settima....................................13
Scena ottava......................................14
Scena nona........................................15
Scena decima....................................16
Scena undicesima.............................17
Scena dodicesima.............................18
Scena tredicesima.............................19
Scena quattordicesima......................20
Scena quindicesima..........................20
Scena sedicesima..............................21
Scena diciassettesima.......................21
Scena diciottesima............................23
Scena diciannovesima......................25
Atto secondo.........................................27
Scena prima......................................27
Scena seconda..................................28
Scena terza.......................................28
Scena quarta.....................................29
Scena quinta.....................................31
Scena sesta........................................31
Scena settima....................................32
Scena ottava......................................34
Scena nona.......................................35
68 / 69
Scena decima....................................36
Scena undicesima.............................37
Scena dodicesima.............................38
Scena tredicesima.............................39
Scena quattordicesima......................40
Scena quindicesima..........................42
Scena sedicesima..............................44
Scena diciassettesima.......................45
Variante principale dell'atto II........46
Atto terzo..............................................48
Scena prima......................................48
Scena seconda..................................48
Scena terza.......................................50
Scena quarta.....................................50
Scena quinta.....................................51
Scena sesta.......................................52
Scena settima....................................53
Scena ottava......................................54
Scena nona.......................................55
Scena decima....................................56
Scena undicesima.............................56
Scena dodicesima.............................57
Scena tredicesima.............................58
Scena quattordicesima......................58
Scena quindicesima..........................59
Scena sedicesima..............................59
Scena diciassettesima.......................60
Scena diciottesima............................61
Scena diciannovesima.......................61
Scena ventesima...............................62
Scena ventunesima...........................63
Scena ventiduesima..........................64
Varianti principali dell'atto III........65
www.librettidopera.it
Brani significativi
BRAN I SIGNIFICATIVI
A trionfar mi chiama .................................................................................................. 55
Ah che dissi infelice ................................................................................................... 64
Son regina e sono amante ........................................................................................... 11
Va lusingando Amore ................................................................................................. 45
www.librettidopera.it
69 / 69