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N 1 - 2004
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DCB (Bologna)
Gennaio/Febbraio
PANCHINA
dORO e
dARGENTO
2002-2003
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CARLO ANCELOTTI
VINCITORE DEL PREMIO
PANCHINA DORO 2002-2003
FABIO CAPELLO E
DINO ZOFF
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SOMMARIO
EDITORIALE
di Enzo Bearzot
SCUOLA
ALLENATORI
SMARCAMENTO E MARCAMENTO
NEL GIOCO DEL CALCIO
di Daniele Arrigoni
SCUOLA
ALLENATORI
di Michele Panella
12
CENTRO STUDI
E RICERCHE
24
SCUOLA
ALLENATORI
di Massimo Cacciatori
26
SCUOLA
ALLENATORI
di Maurizio Zorba
30
SCUOLA
ALLENATORI
di Giuseppe Iachini
38
FONDAZIONE
MUSEO DEL CALCIO
46
SETTORE
GIOVANILE
RIFLESSIONI METODOLOGICHE
di Sergio Roticiani
48
SEZIONE MEDICA
Direttore
Direttore Responsabile
Fotocomposizione
impaginazione e
disegni
Fino Fini
A&S Grafica
Comitato di Redazione
Fotografia
Enzo Bearzot
Foto Sabe
Italfoto Gieffe
Archivio Settore Tecnico
Foto Archivio Museo del Calcio
50
Stampa
COPTIP industrie grafiche
Via Gran Bretagna, 50
41100 MODENA
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in
Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1,
comma 2, DCB (Bologna)
Autorizzazione del tribunale di
Firenze, del 20 maggio 1968 n.1911
Finito di stampare nellAprile 2004
Per richiedere copie arretrate del Notiziario inviare una richiesta scritta indirizzata a:
F.I.G.C. Settore Tecnico Via G. DAnnunzio 138, 50135 Firenze. Non saranno accettate richieste effettuate per telefono.
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La conquista in Spagna da parte della nostra nazionale del titolo mondiale un altro
capitolo fondamentale nella storia del calcio
italiano. Per me, in particolare, la sera
dell11 Luglio rester impressa nella memoria per tutta la vita. Certe gioie, certe sensazioni, certi stati danimo non si possono
certamente dimenticare.
Motivo di grande orgoglio per noi dirigenti,
che da tanti anni ci occupiamo di calcio,
stato quello di constatare che gli azzurri
hanno saputo risuscitare nel popolo italiano
sentimenti che parevano sopiti. La nostra
vittoria , infatti, ha saputo far rivivere lorgoglio nazionale e ha offerto lo spunto perch
la nazione tutta dimostrasse una dignit ed
una coesione che hanno stupito il mondo intero che si cos reso conto che il popolo
italiano, anche se tormentato da parecchi
problemi, non aveva certo dimenticato i valori delle sue pi nobili tradizioni. Per chi come me crede nei valori dello sport, nella sua
vera funzione sociale questa constatazione
stata senzaltro di immensa gioia. La no-
stra vittoria nei mondiali ha ottenuto consensi da tutto il mondo sportivo per la sua linearit e per i significati morali e tecnici espressi sul terreno di gioco. Molti ne sono rimasti
anche sorpresi. Appunto per questo tutti coloro che amano questo sport meraviglioso dirigenti, calciatori, giornalisti, pubblico - devono dimostrare al mondo intero che siamo
degni di questa indimenticabile vittoria che
abbiamo il dovere di rispettare e di onorare.
Non possiamo permetterci il lusso di vivere
di rendita, anzi dobbiamo avere laccortezza
di saper spendere bene quanto abbiamo
guadagnato. Il mio vuole essere soprattutto
un affettuoso ma anche fermo richiamo al rispetto dei doveri ancor prima che dei diritti di
cui il nostro calcio, laureatosi campione
del mondo, diventato titolare. Mi auguro
che lo stesso spirito, il coraggio, la lealt, lonest professionale che hanno consentito
alla nostra nazionale lexploit mondiale si ritroveranno sempre in tutte le nostre manifestazioni e che in futuro saranno sempre avvertiti e rispettati da parte di tutti il dovere di
offrire al nostro pubblico, ed a quanti ci guardano dallesterno, gare di elevato livello tecnico; il dovere di affrontare tutti gli impegni
agonistici con quella seriet di cui gli azzurri diedero durante il mondiale uno splendido
esempio; il dovere di resistere con serenit
e senso di responsabilit alle tensioni che a
volte possono inevitabilmente determinarsi
nel corso dei campionati.
Il titolo mondiale ci impone, inoltre, una continua autodisciplina ed una costante severit di comportamento che devono contraddistinguerci non solo durante la pratica sportiva, ma anche nel nostro modo di vita. Abbiamo tutti il dovere di essere di esempio a
quelle migliaia di giovanissimi che hanno
vissuto intensamente con noi le tappe del
nostro mondiale e che ad ogni stagione si
avvicinano al calcio in numero sempre maggiore. Non dobbiamo deluderli! Solo rispettando certi valori fondamentali potremo conseguire continui miglioramenti, indispensabili per raggiungere altri traguardi.
Federico Sordillo
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SCUOLA
ALLENATORI
TATTICA INDIVIDUALE
SMARCAMENTO E MARCAMENTO
NEL GIOCO DEL CALCIO
di Daniele Arrigoni*
cessariamente evolute.
mento e smarcamento.
sono esposti alcuni miei personali convincimenti a proposito delle caratteristiche che il gioco del calcio venuto assumendo in
questi ultimi anni, lesposizione ragionata dei principi generali
FASE DI
POSSESSO PALLA
PRESA DI POSIZIONE
SMARCAMENTO
MARCAMENTO
DIFESA E
PROTEZIONE DELLA PALLA
INTERCETTAMENTO
E/O ANTICIPO
PASSAGGIO
tecnico-tattico. Lesasperazione agonistica, che ha portato a un significativo incremento di dinamicit, evidenziabile a livello di pre-
CONTRASTO
TIRO IN PORTA
INTRODUZIONE
Il gioco del calcio ha subito in questi ultimi anni diverse trasformazioni che hanno radicalmente mutato il quadro strategico e
*Tesi di fine studio del Corso Master 2001/2002 per labilitazione ad allenatore professionista di 1 Categoria.
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SCUOLA
ALLENATORI
TATTICA INDIVIDUALE
CONTRASTO
lazione attraverso la quale si riconquista la palla. Gli elementi
che lo caratterizzano sono:
la scelta di tempo, che deve essere corretta
la determinazione
lequilibrio del corpo nellesecuzione del gesto tecnico
la velocit di esecuzione
Esistono due tipi di contrasto: diretto e indiretto. Il primo quello sopra descritto, dove si registra contatto con lavversario, il secondo riferito al movimento attraverso il quale si riesce a mettere in zona dombra lattaccante, impedendogli di ricevere un
passaggio diretto da parte del portatore di palla.
DIFESA DELLA PORTA
E il principio secondo il quale, in occasione di conclusioni verso
la nostra porta, bisogna interporre il nostro corpo tra la palla e la
porta in modo da dissuadere lattaccante dalla conclusione (in
quanto non vede la porta) o altres in modo da respingere con
il corpo la conclusione stessa. Tutti i giocatori (e non solo il portiere) sono chiamati in fase di non possesso e in misura variabile
a seconda dei compiti loro assegnati dallallenatore, ad assolvere
a questo compito.
Fase di possesso palla
SMARCAMENTO
Per smarcamento si intende la capacit di un atleta di smarcarsi
l dove il compagno in possesso di palla lo pu vedere e servire
(zona luce). Lo smarcamento deve avvenire seguendo una traiettoria di corsa in diagonale, in modo che il corpo copra la palla.
DIFESA E PROTEZIONE DELLA PALLA
Per ottenere una difesa e una protezione efficace il giocatore dovr sempre andare incontro alla palla e nelleffettuare lo stop dovr mettere sempre il proprio corpo a difesa di essa.
IL PASSAGGIO
lazione con la quale si trasmette la palla da un compagno ad
un altro. Deve essere effettuato in modo veloce, preciso e rapido.
Rispetto alla conduzione di palla il passaggio permette di guadagnare spazio e tempo pi rapidamente, risparmiando energie ed
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menti fondamentali:
piede dellavversario.
(ad esempio con movimento di corto lungo) o avvalersi del vantaggio di coprire la palla con il proprio corpo.
TIRO IN PORTA
Il tiro in porta deve a mio parere essere soprattutto preciso, an-
che magari a parziale discapito della forza e della potenza. Affinch le possibilit di successo siano pi elevate il tiro deve essere effettuato con una esecuzione rapida .
SMARCAMENTO E MARCAMENTO
Essendo il possesso di palla un principio generale di strategia di
squadra, che vede coinvolto non soltanto il singolo portatore di
palla quanto piuttosto lintero collettivo, diventa rilevante in questo contesto la tecnica di smarcamento, ovvero la capacit dei
giocatori non direttamente in possesso di palla di portarsi con opportuni movimenti di corsa (effettuati preferibilmente in diagonale), in zona luce vale a dire in zone del campo che permettano
al possessore di palla di trasmettere la stessa al compagno senza
la possibilit per lavversario di poter intervenire.
Parimenti e al contrario, nella fase di non possesso, quando lobiettivo primario diventa la riconquista del pallone, il marcamento, che
pu essere interpretato a uomo o a zona, diventa tecnica di fondamentale importanza per il calciatore chiamato a difendere.
In questi anni di attivit professionistica, dovendo allenare un
concetto di gioco dove spazio e tempo sono elementi fondamen-
Legenda:
Possessore di palla
tali, mi sono avvalso di diverse esercitazioni mirate allapprendimento della tecnica di smarcamento e marcamento.
LO SMARCAMENTO
Lo smarcamento presuppone che il giocatore impegnato nel mo-
Giocatore avversario
Smarcamento/Movimento senza palla
Trasmissione di palla
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ALLENATORI
TATTICA INDIVIDUALE
IL MARCAMENTO
po dallenamento.
ESERCIZI A COPPIE:
inferiorit numerica.
Vista levoluzione del gioco del calcio degli ultimi tre quattro an-
mento effettuare.
do di ricevere la palla.
sultati migliori; proprio per questo il giocatore deve saper interpretare bene il concetto cosiddetto di marcamento a uomo nella zona. Con tale espressione sintende il fatto che, allinterno
della zona di competenza, il difensore ridurr la distanza dallavversario tanto pi quanto pi esso si avvicina alla nostra porta.
Quando infine detto spazio si sar fatto minimo a quel punto var-
laddove B si smarcato.
sto che proprio in quegli anni si avuta una radicale trasformazione tattica passando dalla marcatura a uomo a quella a zona).
tromovimento: corto-lungo. I tempi di giocata sono da ricercare alla stessa maniera dellesercizio precedente.
Le seguenti esercitazioni vengono proposte in progressione didattica in una prima fase in sezioni di campo delimitate (quadrati di 12 x 12 m. disposti lungo la linea laterale del campo, come
in figura); successivamente, quando i giocatori avranno acquisito
la sincronia dei tempi e una buona intesa, verranno effettuate su
tutto il campo cercando di rispettare tempi e posizioni.
8
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vimento: fuori-dentro.
ESERCIZI A TERNE :
1) A (rosso) passa a B (blu), che ha fatto il contromovimento, e si
propone. B si appoggia a C (giallo). C cerca A. Tutto avviene con
il contromovimento di B che detta il passaggio ad A che in seguito sar servito da C.
Lobiettivo di questa e delle successive esercitazioni, che vedono
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ALLENATORI
TATTICA INDIVIDUALE
A2
A1
Esercitazione n. 1
4 + 4 > 4 + 4 esterni posizionati in fase di attacco.
Campo: 32 x 32 mt
Esempio: situazione di marcamento (sempre stesso esercizio) dove A1 scambia con lesterno di destra e si propone in situazione
Regole e scopo del gioco
B2
gli esterni. Non ci sono corner. Ogni volta che la palla viene allontanata lallenatore ne introduce unaltra a centrocampo.
B1
A2
Esercitazione n. 1
4 + 4 > 4 + 4 esterni posizionati in fase di attacco.
Campo: 32 x 32 m.
Esempio di smarcamento dellesercizio precedente dove A1
scambia con lesterno di destra e si propone in situazione A2.
10
A1
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agli 8 min.
CONCLUSIONI
Nel concludere queste mie note ritengo ancora una volta impor-
cerchio per il possesso palla, aiutati dai due jolly (gialli) che agi-
jolly, una volta in possesso di palla, non possono essere pressati dai
propedeutica allapprendimento della tattica collettiva e di reparto nelle due fasi di gioco. Proprio in questottica ho deciso di de-
1
2
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
- Franco Ferrari - Elementi di tattica calcistica Vol. I
- Marziali - Mora - La zona. Requisiti e didattica
- www.ALLENATORE. NET - Modulo 4-4-2
- E. Puzzardini - Il goal nella filosofia
- Stefano DOttavio - Insegnare il calcio
- S. Folgueira - 1010 esercizi di difesa nel calcio
no del cerchio con lobiettivo, per chi attacca, di ricevere palla tra-
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
watts, sia nella velocit di corsa, sia nel nuoto, sia nel ciclismo.
lossigeno.
La Resistenza Aerobica
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sa a questa velocit.
PROVE
VAMEVAL
UNIVERSITA DI
MONTREAL
Durata di
ogni palier
1 minuto
2 minuti
Aumento della
velocit
0.5 km/h
per palier
1 km/h
per palier
Intervalli dei
bip sonori
20 metri
50 metri
Tabella n.1
VAMEVAL
Figura n 1 Comparazione Prova Lger et Boucher (1980)
e VAMEVAL (1990)
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
cato con quello ottenuto con un cronometro. Nel caso in cui ve-
to (in secondi).
3. Se effettuate la prova collettivamente: un amplificatore permette la percezione dei bip e delle indicazioni fornite dalla re-
rali del campo. Esattamente al centro dei due lati pi corti del ret-
4. Se svolgeteli test individualmente conviene utilizzare un mini5. Una cassetta che contenga il protocollo della prova.
Distribuita da: C. R. E. S. S. BORDEAUX
FRANCE.
Figura n 2
Pista di 200 metri
tro del raggio di due semi cerchi (r = 19.10 m). Con lausilio di un
nastro metrico o di una corda di 19.10 m. tracciate questi semi-
registratore (walk-man).
14
cerchi alle due estremit del rettangolo. Cos otterrete una pista
di 200 metri. A quel punto vi baster misurare bene ogni intervallo di 20 metri della stessa pista.
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VO2max
18 anni e +
29.8
30.2
30.6
31.1
31.5
31.9
32.4
32.8
33.3
33.7
34.1
34.6
35.0
35.4
35.9
36.3
36.8
37.2
37.6
38.1
Paliers indicati
dalla cassetta
Palier 11
15s
30s
45s
Palier 12
15s
30s
45s
Palier 13
15s
30s
45s
Palier 14
15s
30s
45s
Palier 15
15s
30s
45s
VO2max
18 anni e +
47.3
47.7
48.1
48.6
49.0
49.4
49.9
50.3
50.8
51.2
51.6
52.1
52.5
52.9
53.4
53.8
54.3
54.7
55.1
55.6
VO2max
18 anni e +
38.5
38.9
39.4
39.8
40.3
40.7
41.1
41.6
42.0
42.4
42.9
43.3
43.8
44.1
44.8
45.2
45.5
45.9
46.4
46.8
Paliers indicati
dalla cassetta
Palier 16
15s
30s
45s
Palier 17
15s
30s
45s
Palier 18
15s
30s
45s
Palier 19
15s
30s
45s
Palier 20
15s
30s
45s
VO2max
18 anni e +
56.0
56.4
56.9
57.3
57.8
58.2
58.6
59.1
59.5
59.9
60.4
60.8
61.3
61.7
62.1
62.6
63.0
63.4
63.9
64.3
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ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
Lo scopo della prova di valutare la vostra massima potenza aerobica ,ultimo palier raggiunto, tramite la quale si raggiunge il
massimo consumo dossigeno. Il risultato dellultimo palier, permette lestrapolazione del vostro VO2max attraverso determinate
tabelle. Il limite principale di questa prova costituito dallimpossibilit di utilizzare la velocit di corsa che corrisponde allultimo palier completato per pianificare, ad esempio, le velocit di
corsa di esercitazioni e allenamenti che differiscono dalle navette. In pratica, i continui arresti e cambi di direzione previsti dal
protocollo del navetta falsano la VAM, perch le continue accelerazioni e decelerazioni previste richiedono un costo energetico superiore a quello che effettivamente viene richiesto percorrendo lo stesso numero di metri in linea (Bisciotti e coll., 2000).
Per ovviare a questo inconveniente bisogna utilizzare la seguente formula di conversione che permette di ricavare dal NAVETTA, in modo affidabile, il valore reale della VAM (Bisciotti, 2002):
1.502xvelocit del palier raggiunto 4.0109
ES: palier raggiunto = 12, velocit di percorrenza di 14 km/h,
Formula di conversione: 1.502x14 4.0109 = 17km/h.
Il test si pu eseguire su un campo da calcio. Vengono tracciate sul
16
VO2max
18 anni e +
73.5
73.9
74.4
74.8
75.3
75.7
76.1
76.6
77.0
77.4
77.9
78.3
78.8
79.2
79.6
80.1
80.5
80.9
81.4
81.8
campo due linee parallele situate a 20 metri luna dallaltra. La lunghezza di queste linee proporzionale al numero di giocatori testati. La prova consiste nel realizzare il maggior numero possibile di
andate e ritorni a velocit progressivamente crescenti. Le velocit
sono regolate per mezzo di un nastro sonoro che emette suoni ad
intervalli regolari. Ad ogni bip, si deve adattare la velocit per trovarsi ad una delle estremit del tracciato di venti metri. La prova
inizia lentamente, a 8 km/h, ma la velocit aumenta progressivamente di 0.5 km/h ogni minuto. Lobiettivo di completare il maggior numero di palier di un minuto. Fermatevi quando non siete pi
in grado di seguire il ritmo imposto. Da uno a due metri al massimo di ritardo sono ammessi a condizione di essere in grado di mantenere il ritmo imposto dal segnale sonoro. Si consiglia pertanto di
tracciare altre due linee parallele situate allinterno della superficie
del terreno della prova, rispettivamente a due metri dalla linea di
ogni estremit. Se il ritardo aumenta e diventa progressivamente
uguale o superiore a due metri senza la possibilit di colmarlo, fermate la prova immediatamente. Riportate allora lultimo palier
emesso dal nastro sonoro. Questo il vostro risultato. La durata to-
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tale della prova dipende principalmente dalla potenza aerobica massimale di ognuno.
Figura n3 TEST NAVETTA
Materiali che occorrono:
1) un registratore di cui necessario controllare la
velocit di scorrimento. Per fare ci, possibile
misurare un minuto allinizio della registrazione. Uno sfasamento di pi o meno 0.5 secondi
ammesso. Uno sfasamento maggiore o minore
vi obbliga ad aumentare o diminuire la distanza
tra le due linee parallele. Per calcolare tale distanza utilizzate la tabella n. 8 ;
2) una cassetta registrata del protocollo della prova;
Figura 3: se il vostro registratore affidabile, delimitate la superficie con due linee parallele situate a venti metri luna dallaltra. Altrimenti, consultate la tabella di correzione.
55.0
55.5
56.0
56.5
57.0
57.5
58.0
58.5
59.0
59.0
Tabella 8
20.2
20.3
20.5
20.7
20.8
21.0
21.2
21.3
21.5
21.7
60.5
61.0
61.5
62.0
62.5
63.0
63.5
64.0
64.5
65.0
18.3
18.5
18.7
18.8
19.0
19.2
19.3
19.5
19.7
19.8
Palier 2
Palier 3
Palier 4
Palier 5
Palier 6
Palier 7
Palier 8
Palier 9
Palier 10
26.6
24.3
25.1
25.8
26.6
27.3
28.1
28.8
29.6
30.3
31.1
31.8
32.6
33.3
34.1
34.8
35.6
36.3
37.1
37.8
38.6
39.3
40.1
40.8
41.6
42.3
43.1
43.8
44.6
45.3
46.1
46.8
47.6
48.3
49.1
49.8
50.6
51.3
52.1
52.8
Palier 11
Palier 12
Palier 13
Palier 14
Palier 15
Palier 16
Palier 17
Palier 18
Palier 19
Palier 20
53.6
54.3
55.1
55.8
56.6
57.4
58.1
58.9
59.6
60.4
61.1
61.9
62.6
63.4
64.1
64.9
65.6
66.4
67.1
67.9
68.6
69.4
70.1
70.9
71.6
72.4
73.1
73.9
74.6
75.4
76.1
76.9
77.6
78.4
79.1
79.9
80.6
Tabella 10
17
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
TLIM VO2MAX
60% dalla VAM e sono uguali ai tempi limite delle frazioni corse al
VO2max per lungo tempo (pi di 6 minuti) e quelli che non ci ri-
to. Alcuni autori stimano tale tempo in una ventina di minuti sen-
Test navetta
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La Frequenza
meno ogni due mesi. In funzione della VAM creare dei grup-
degli allenamenti.
pi di lavoro omogenei.
% medie % medie dalla
della VAM
FC max
24h
Capacit aerobica
24h
Forza veloce
24/36h
Forza massima
48h
48/72h
Anaerobico lattacido
72h
60 70
65 69
71 79
70 79
80 89
Durate lunghe.
Corse continue
80 89
90 97
de sicuramente dalle capacit individuali che necessario conoscere bene allinizio, per personalizzare il lavoro prima diniziare
un campionato e in seguito per modificare le intensit di lavoro
tenendo conto dei risultati dei test. Partendo dalla conoscenza
della VAM, diversi studi permettono attualmente di determinare
Risposte fisiologiche
50 55
Lintensit
Lintensit dellesercizio il punto pi delicato da gestire. Dipen-
Durata e
caratteristiche
degli esercizi
lintensit con la quale conviene allenarsi per abituare lorganismo allo stress fisiologico della competizione:
90 100
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
Il Fartlek
renti andature.
il Fartlek modificato
300m.:
sulla linea del fallo laterale pi 4.5m. verso linterno del campo;
centrocampo;
Recupero:
durata
Ossigeno ATP CP
Glicogeno
10 a 15s
2 a 3min
36 a 48ore
Passivo
Passivo
Passivo o attivo dintensit
Debole meno del 50%VAM
Eliminazione
dellacido lattico
1h a 1h30
12 a 20min
Passivo
Attivo (50 60% VAM)
20
Recupero:
natura
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di marcia;
-1giro in 130 pi una corsa al 100% della VAM per 75m (1/4 di
di seguito:
21
km/h, 15 km/h
Totale
130 al giro
123 al giro
123
130 al giro
recupero tra ogni blocco, corsi al ritmo della propria soglia anae-
117 al giro
117
130 al giro
112 al giro
112
123 al giro
246
117 al giro
117
130 al giro
Totale: 1955
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
giocatori la cui VAM sia pari a 17.5 km/h, dobbiamo quindi cal-
gia richiesta. Tale fenomeno dipende dal fatto che i processi di tra-
si in 4 :
(4.86x240)x0.90=1050 metri
(4.86x240)x0.95=1108 metri
(4.86x240)x0.70=816 metri
(4.86x240)x0.75=875 metri
corti, ripetuti per delle durate totali superiori ai sei minuti. Solleci-
Esercizi intermittenti
tenso (105 a 120% della VAM) e di corta durata (10 a 15) dipende soprattutto dalla degradazione dei fosfageni (ATP CP).
100% VAM
10-10
20-20
30-30
Aerobica
Aerobica
Aerobica
105% VAM
10-10
20-20
30-30
110% VAM
10-10
20-20
30-30
115% VAM
10-10
20-20
30-30
Anaerobica lattacida
Fortemente anaerobica lattacida
Fortemente anaerobica lattacida
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bia lo stesso valore di VAM: cosa fare allora per avere lo stesso
della sua VAM percorrerebbe 4.86 metri ogni secondo, per sape-
duta 20-20 (con recupero passivo) al 110% della VAM, dovremmo calcolare, con le semplici operazioni esposte in prece-
turata:
- tempo di lavoro 20 ;
- serie 3 ;
Abbiamo appena visto i calcoli che ci hanno permesso di impostare una seduta intermittente nella quale ai 20 corsi al 110% della
VAM seguono 20 di recupero passivo: ora proviamo a costruire la
Bibliografia
stessa seduta ma con un recupero attivo. Durante questultima fase, latleta percorre la stessa distanza ma a una percentuale della
VAM sensibilmente inferiore, denominata Velocit di Recupero Attivo (VRA), normalmente compresa tra il 60% e il 70% della VAM.
Scegliamo una VRA pari al 65% della VAM, in quanto tempo il nostro atleta, o il nostro gruppo di giocatori con la stessa VAM, dovranno percorrere i 107 metri? Il calcolo presto fatto:
Tome 2. AMPHORA.
107 / (4.86x0.65) = 33.87 secondi (arrotondabile a 34)
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CENTRO STUDI
E RICERCHE
spogliatoio, realizzano la
24
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opportuna.
nistrativo.. il direttore
25
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SCUOLA
ALLENATORI
TECNICA E TATTICA DEL PORTIERE
fig.1/a
to dellarea di rigore. In dispensabile la collaborazione e la coordinazione delle posizioni e dei movimenti con i compagni. Tutto ci deve sempre essere preparato nei minimi dettagli, prevedendo anche eventuali cambiamenti in corsa dettati da particolari situazioni di gara (inferiorit o superiorit numerica, momentaneo infortunio di un compagno preposto ad un determinato compito, caratteristiche degli avversari, momenti della partita che possono richiedere maggiore o minore copertura difensiva). Nelle punizioni dirette o indirette dalla distanza (oltre 25
m.) o da posizioni pi ravvicinate ma angolate, dove un tiro di-
fig.1/b
retto in porta sicuramente pi difficile, posizionare una barriera con pi elementi non necessario. Un solo uomo alla distan-
quello di non rispettare tale criterio. Il 70% dei gol subiti su pu-
da alcuni fattori:
una buona copertura per almeno il 50% della porta. Essendo que-
3. angolo di tiro
golo di tiro. In questo caso, per, una delle due linee immaginarie
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eguale misura sia dalla parte coperta della barriera che dallaltra
in questo modo sicuramente difficile e quando ci avviene bisogna riconoscere labilit dellavversario. Altri fattori da tener pre-
DIFENSORI
AVVERSARI
fig.4
CALCI DANGOLO
In questa circostanza la collaborazione con i compagni indispensabile. Non ci sono disposizioni standard, ogni squadra pu attuar1 2 3 4
ne una propria. La posizione del portiere, normalmente, sulla met della porta, con leggera prevalenza a coprire un po di pi il primo palo (ancor pi se lavversario che calcia un sinistro alla sua sinistra e un destro alla sua destra) quindi con maggiore possibilit di
fig.2
Si detto non sempre il primo uomo di barriera fuori dal palo, infatti
nella circostanza che sul pallone vada un solo avversario e questi si
SX
fig.5/a
DX
1 2 3 4
NO
fig.5/b
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SCUOLA
ALLENATORI
TECNICA E TATTICA DEL PORTIERE
DX
SX
OK
9,15 m
fig.6
fig.10
fig.7
fig.8
mezza strada pu risultare ancora pi dannoso, per cui continuare lintervento il male minore in quanto, cos facendo, po-
langolo di tiro.
coordinazione generale. Probabilmente un posizionamento intermedio tra i due precedenti il pi idoneo, sia come prospettiva di
campo sia come coordinazione generale (fig.9).
CALCIO DI RIGORE
Nei calci di rigore il moderno portiere non pi soggetto passivo
ma, al contrario, particolarmente attivo e, spesso, lui che, col
suo comportamento, determina le modalit di calcio dellavversario. Non ci sono canoni specifici nellopporsi ad un calcio di rigore, ognuno pu scegliere una propria strategia che pu cambiare
a secondo delle circostanze. innegabile che ci siano portieri pi
fig.9
28
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allavversario;
calcia.
allavversario.
tesimi di secondo;
5. la velocit media del pallone pari a 30, 35 m/sec pari ad una
velocit di 108 Km/h.
chiamo:
c) maggiori pressioni psicologiche sul rigorista (soprattutto quando il rigore pu risultare decisivo per il risultato);
d) la necessit di cambiare modalit desecuzione allultimo
istante per ingannare il portiere.
terminare una gara proprio ai calci di rigore. Se si pensa a quante manifestazioni, a tutti i livelli, vengono decise dai calci di rigore finali, si pu comprendere limportanza di avere un portiere
particolarmente abile nel neutralizzarli. Anche in questo caso le
risultati notevoli.
29
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
INTRODUZIONE
prepuberi;
stazione calcistica
ni trarne.
PREMESSA
Se da un lato esistono molte prove di valutazione delle capacit
fisiche, ampiamente conosciute ed utilizzate, dallaltro difficile
30
*Preparatore Atletico.
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IPOTESI E OBIETTIVI
ti di actina-miosina;
doli dal contesto prestativo, per quanto riguarda gli aspetti tecni-
- infine un movimento richiede sempre la partecipazione di parecchi muscoli che devono essere coordinati.
co-coordinativi, si possono utilizzare alcuni esercizi-test che consentono di valutare le abilit tecniche congiuntamente ad alcuni
del pallone e la forza del tiro in porta (Asami, Togari, 1968, Toga-
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
Aspettative
prova richiesta.
clusioni in attinenza:
Erano presenti due allenatori, uno dei quali provvedeva alla trascri-
- ai legami esistenti tra le diverse abilit tecniche, valutate secondo diverse complessit;
Test di palleggio
Metodo
Procedure e materiali
della palla eseguito con il piede, ma se la palla, pur colpita con al-
tra parte del corpo (esclusi gli arti superiori), non cadeva a terra
qual caso si doveva ricominciare da zero. E stato rilevato il numero massimo dei tocchi (palleggi) effettuati.
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chi di palla, allo scopo di calcolare un indice di efficacia della prova (i soggetti abili nella conduzione realizzano un buon rapporto
10m
F2
10m
4m
2m
4m
5m
F1
All.
Il test prevedeva la disposizione di 10 porte, delimitate da coni posti a 7,32m. di distanza fra loro (larghezza della porta regolamen-
una delle due porticine, lasciando cos una sola opportunit dire-
controllo doveva essere effettuato obbligatoriamente (indicazione tecnica) di controbalzo (posizionando il piede sopra la palla
non appena questa toccava terra) a seguire (orientando la traiettoria della palla verso la porticina lasciata libera dal compagnodifensore), scegliendo liberamente quale piede usare e, di conse-
10x10m= 100m
guenza, quale parte dello stesso nellimpatto con la palla: mediale o laterale (interno o esterno). Il compagno-difensore veniva op-
portunamente istruito nel dirigersi, nellambito dei quattro tentativi previsti, due volte verso la porticina di destra e due volte ver-
Risultati
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ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
D.S.
CMJ (cm.)
29,2
4,0
CMJL (cm.)
33,1
4,0
20m (sec.)
3,8
0,2
2x10m (sec.)
5,2
0,4
1,4
0,2
70,7
9,7
Palleggio
N tocchi
44,9
25,2
Guida
Tempo (sec.)
6,69
0,65
N tocchi
10,07
0,96
15,14
1,72
N tocchi
8,0
2,4
13,7
4,2
Distanza (m.)
61,3
20,3
Forza veloce
Velocit
Ricezione
Tiro
* Lindice di efficienza (1), Velocit Ie, relativo ai tests di velocit stato calcola-
cmj - cmjl
0,85***
20m 2x10m
0,92***
to con la seguente formula: 1/(T2x10m-T20m) * 100, moltiplicando linverso della differenza fra i tempi ottenuti nella navetta 2x10m e nello sprint di 20m per 100. Tale indice misura lefficacia delle capacit di accelerazione, decelerazione e cambio
di direzione, notoriamente correlate con la capacit di forza veloce.
Livelli di significativit:
*** p= <0.005
** p= <0.01
* p= <0.05
(ns) non significativa
** Lindice di efficienza (2), Guida Ie, relativo al test di guida della palla stato
calcolato con la seguente formula: N tocchi/Tguida * 10, moltiplicando il rapporto
tra il numero di tocchi effettuati e il tempo impiegato per 10 (la scelta di moltiplicare per 10 stata motivata da esigenze di rappresentazione dei dati sul grafico). Tale indice misura lefficacia del gesto tecnico in funzione della richiesta di velocit di spostamento con la palla: il rapporto ideale prevede un numero elevato
di tocchi (indice dellabilit di mantenere il controllo dinamico della palla nel pro-
*** Lindice di efficienza (3), Ricezione Ie, relativo al test di ricezione stato calco-
lato con la seguente formula: 1/ N tocchi * 100, moltiplicando linverso del tota-
le dei tocchi realizzati nelle quattro prove (somma dei tocchi ottenuti nelle singole
prove) per 100. Tale indice misura lefficacia del gesto tecnico in funzione della ri-
chiesta di precisione successiva alla reazione allo stimolo visivo (indice dellabilit di
orientare il controllo della palla verso il bersaglio con il minor numero di tocchi).
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to, pensando al fatto che nel test 2x10m. viene richiesto il riuso
vit limitata a due o tre mesi lanno, a causa delle particolari con-
desti e che la prestazione ottenuta nel test CMJ sia dovuta pre-
ministrati per la prima volta in assoluto (ci si trovava nel primo pe-
tramuscolare ed intermuscolare;
cit, caratterizzati dalla semplicit dello schema motorio di riferimento e dalla breve distanza da percorrere.
luppo di abilit sia con la palla che senza, come nel caso del cam-
bio di direzione.
sono stati notati bassi livelli medi di sensibilit nel rapporto pie-
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SCUOLA
ALLENATORI
PREPARAZIONE FISICA
pi di maggiore diffusione.
Anche per quanto riguarda le relazioni tra test fisici e tecnici non
lamentazione.
per giustificare lassenza di relazione lineare tra test fisici e tecnici, almeno relativamente al campione considerato (ma forse la
motorie pregresse;
(2) autonomia dei vari fattori della prestazione, fisici e tecnico-coordinativi.
Se le ipotesi (1) e (2) sono valide, lindicazione da ricavare che
non vanno trascurati i vari ambiti di allenamento, considerandoli
ognuno per la propria peculiarit, pur prevedendo eventuali transfer che potrebbero per non riguardare i giovani praticanti, ma
evidenziarsi pi in l, nel corso del processo di specializzazione.
Sviluppi
La valutazione oggettiva delle abilit tecniche calcistiche, condizionate dai vari aspetti prestativi, pu essere confrontata con le
osservazioni soggettive dellallenatore per ottenere un giudizio
complessivo sul giocatore, ma anche per validare o meno le procedure scelte. Un ulteriore contributo in tal senso potrebbe essere fornito dal confronto delle proprie osservazioni con quelle operate, sui medesimi soggetti e nelle medesime condizioni, da altri
allenatori.
Oltre ai giudizi soggettivi, le indagini in campo tecnico possono
avvalersi di strumenti tecnologici pi o meno avanzati, fra i quali
le macchine fotografiche e le telecamere rappresentano gli esem36
ficuo confronto.
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Versamento
della quota
di iscrizione
allAlbo dei Tecnici
per la stagione
sportiva 2004/2005
Al numero 1 GEN-FEB 2004 del Notiziario, allegato il bollettino per il pagamento della quota di
iscrizione allAlbo ed ai Ruoli del Settore Tecnico per la stagione 2004/2005. Gli importi delle quote sono i seguenti:
Direttore Tecnico
52,00
52,00
52,00
Allenatore di Base
26,00
26,00
Allenatore di Calcio a 5
26,00
26,00
Preparatore Atletico
52,00
Medico Sociale
52,00
Il pagamento della quota obbligatorio per tutti i Tecnici. Coloro che non effettuano il versamento vengono sospesi temporaneamente dallAlbo ai sensi dellart. 15, comma 1/c del Regolamento del
S.T.. Pertanto i tecnici che non avranno provveduto a versare la quota di iscrizione allAlbo non potranno essere tesserati nella stagione sportiva 2004/2005.
In caso di smarrimento del bollettino, il pagamento della quota potr essere effettuato tramite conto corrente n. 389502 intestato a F.I.G.C. - Settore Tecnico, Via G. DAnnunzio, 138 - 50135 Firenze,
specificando nella causale: qualifica, numero di matricola, stagione sportiva per la quale si effettua il
versamento. Si precisa che sul bollettino di versamento dovr essere scritto il nominativo del tecnico.
Si ricorda inoltre che per linoltro di tutta la corrispondenza tra il Settore Tecnico e gli iscritti allAlbo fa fede la residenza e non i temporanei trasferimenti di domicilio.
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SCUOLA
ALLENATORI
TATTICA
gliere di attaccare con palla alta o palla bassa). Sono proprio gli
manovra offensiva.
Smarcamento: la capacit di sottrarsi al controllo dellavversario per agire con una certa libert dazione ma anche la ca-
Legenda:
Movimento giocatore
senza palla
ne limitano le lacune.
altres importante che la squadra sia sorretta dallo stesso spirito di collaborazione e dalle stesse motivazioni nel raggiungere gli
Movimento giocatore
con la palla
Giocatore
Palla
*Tesi di fine studio del Corso Master 2002/2003 per labilitazione ad allenatore professionista di 1 Categoria.
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pacit di sapersi proporre al compagno che ha la palla, per partecipare alla fase di possesso e alla progressione della stessa verso la porta avversaria.
Perch uno smarcamento possa considerarsi ottimale necessario conoscere alcuni aspetti basilari: quando, come e dove.
Quando: un calciatore si smarca quando il compagno che ha il
controllo della palla in grado di vederlo. Per velocizzare lazione e creare maggiori difficolt al difensore avversario necessario
che colui che si smarca cominci a muoversi mentre la palla viene
trasmessa da un compagno ad un altro, oppure nel tempo che
Fig. 1 - Esercitazione smarcamento 3 VS 1
ratteristiche tecniche dello stesso(calcio lungo-calcio corto). Considerando che nel calcio si creano gli spazi muovedosi e facendo
muovere gli avversari, diventa di fondamentale importanza il con-
ne qualit realizzative.
Al contrario la seconda punta deve avere caratteristiche di movi-
mento. Deve risultare veloce, abile nel 1 > 1 , capace di fornire as-
trocampo avversario quando la propria squadra potr verticalizzare il gioco con palla a terra e altres, andare a sostegno della
palla lunga.
fensiva, sia per far risalire la squadra quando gli avversari stanno
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SCUOLA
ALLENATORI
TATTICA
Movimenti classici delle due punte: uno viene e uno va, incro-
sante).
no prevedibile. (Fig. 5)
sione della palla deve essere veloce e tesa, lattaccante che v in-
rate ad uomo.
contro alla palla finge il controllo, la lascia passare per laltra pun-
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Fig. 9 bis - Movimento delle punte: deviazione o movimento passante con inserimento dellesterno in taglio.
41
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SCUOLA
ALLENATORI
TATTICA
idonei sono luno due(anche con gli attaccanti pronti a ricevere palla di spalle usando lesterno piede), uno viene uno v
Fase difensiva
centrocampo avversario.
che le due punte non vadano a chiudere sulle fasce laterali (terzi-
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la nostra prima punta (abile nel gioco aereo) nella zona del difen-
Fase difensiva
Fase offensiva
(Fig. 12)
schierato a 3-5) con la prima punta che chiude il gioco sul di-
Fase offensiva
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SCUOLA
ALLENATORI
TATTICA
Fig. 14 - 2 punte contro la difesa a 4 (zona) - gioco a tre tocchi - gioco libero.
SITUAZIONE DI 2+2 VS 2 : le punte ricevono palla in verticale dai due centrocampisti posti nei pressi della linea mediana. Inizialmente, ricevuta palla dopo alcuni
scambi liberi tra i mediani, si gioca un 2vs2 libero per andare alla conclusione
(movimenti d'incrocio, uno viene uno va, partenza semifrontale e di spalle con
giocata d'esterno piede). Successivamente si prova la combinazione: passaggio
diagonale avanti, sponda a muro taglio e verticalizzazione. l'esecuzione deve avvenire curando i tempi d'esecuzione, lo smarcamento , il contromovimento.
CONSIDERAZIONI FINALI
Nella mia breve esperienza di allenatore, relativamente alla fase offensiva degli attaccanti, ho preparato le partite sempre alla stessa
maniera, ripetendo i movimenti gi acquisiti e inserendo di volta in
volta delle varianti a seconda dello schieramento difensivo della
squadra avversaria cercando di individuare i loro punti deboli.
Nella preparazione della fase difensiva, quando ho affrontato difese disposte a 3, stato necessario un maggior lavoro di preparazione perch oltre agli attaccanti fondamentale la collaborazione degli esterni di centrocampo per eseguire al meglio le scalate nei modi e con i tempi giusti.
Anche in corso di partita a causa di difficolt incontrate (calo fisico- infortuni situazioni di vantaggio o svantaggio, cambiamento
44
Fig. 15 - 2 punte contro la difesa a 4 (zona) - gioco a tre tocchi - gioco libero.
SITUAZIONE DI 4+2 VS 2+2 : l'esercitazione riprende i temi di quella precedente
con l'aggiunta di una coppia di esterni per squadra, con i difensori laterali in atteggiamento semi attivo.Il mediano cede all'esterno dopo il contromovimento;
inizialmente l'ala si porter al cross con l'incrocio delle punte ed il taglio dell'ala
opposta poi si proveranno combinazioni pi articolate (es. uno-due con la punta
lontana nello spazio creato dalla prima punta - vedi figura -, oppure esca della prima punta e triangolo interno o esterno con il compagno di reparto).
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Fig. 17 - 2 punte contro la difesa a 3 (zona) - gioco a tre tocchi - gioco libero.
SITUAZIONE DI 4+2 VS 3+2 : l'esercitazione riprende i temi di quelle svolte contro la difesa a 4. Si giocher inizialmente nella sola fascia centrale, aggiungendo
poi le coppie degli esterni. Le punte servite dai mediani centrali cercheranno di andare alla conclusione con movimenti di incrocio, uno-due, velo etc... Successivamente si inseriranno le coppie degli esterni che ricevuta palla andranno al cross
per l'incrocio delle punte e l'inserimento in taglio dell'esterno opposto per ristabilire la parit numerica (vedi figura).
45
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FONDAZIONE
MUSEO DEL CALCIO
STORIA
lenatore professionista.
46
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Pagina 47
gia.
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SETTORE
GIOVANILE
TECNICA
RIFLESSIONI METODOLOGICHE
di Sergio Roticiani*
proprie azioni con quelle dei compagni in fasi di gioco dove diven-
- le motivazioni.
contenitori:
- situazioni semplici:
- situazioni standard;
- situazioni funzionali;
- situazioni strutturate o di gara.
Situazioni semplici, ovvero tutte quelle attivit, dove in spazi ridotti il giovane calciatore applica le sue conoscenze tecniche in regime di gioco, con la presenza di compagni e avversari, senza nessun vincolo comportamentale imposto dallallenatore; sovente si
utilizzano situazioni in sovrannumero o sottonumero per facilitare
il comportamento tecnico-tattico. In situazioni individuali e collettive i calciatori sviluppano il bagaglio di opzioni operative, risolvendo in forma autonoma i problemi del gioco. Si favorisce cos lampliamento di quelle che vengono chiamate capacit tattiche.
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ca giovanile.
situazioni
standard
funzionali
strutturate
pulcini
40%
10%
20%
30%
esordienti
30%
15%
25%
30%
giovanissimi
20%
20%
30%
30%
allievi
10%
25%
30%
35%
ro , incroci ecc.
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SEZIONE MEDICA
ALIMENTAZIONE
NESSUNA INDICAZIONE
SULLE CONFEZIONI
Le autorit di controllo non danno ai supplementi nutrizionali lo stesso valore che danno
ai farmaci, e le sostanze contenute in questi
prodotti non appaiono quindi sempre chiaramente indicate. La maggior parte dei composti non comporta alcun problema e la
50
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Tutti coloro che vogliono approfondire tematiche di tecnica, preparazione fisica e medicina
sportiva attraverso libri e videocassette possono rivolgersi al museo del calcio.
www.museodelcalcio.it - e-mail: info@museodelcalcio.it
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FORZA
AZZURRI!