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GLOSSARIO di diritto penale

Aberratio causae Si ha quando il


processo causale si svolto in modo
diverso da come laveva previsto e voluto
lagente,
pur
avendo
egualmente
prodotto levento.

Antefatto Con le incerte categorie


dellantefatto e del postfatto occorre
intendere quei reati che costituiscono la
normale premessa o il normale sbocco di
altri reati. Per una parte della dottrina
resterebbero assorbiti nel reato principale
in base, per, agli inconsistenti criteri di
sussidiariet o consunzione. In verit, le
categorie dellantefatto e del postfatto
non
punibili
mancano,
invece,
di
fondamento di diritto positivo.

Aberratio Consiste in una divergenza tra


voluto e realizzato dovuta a cause
incidenti sulla fase esecutiva della
volont.
Aberratio delicti Si ha quando fuori
dai casi di aberratio causae e aberratio
ictus si cagiona un evento diverso da
quello voluto per errore nelluso dei mezzi
di esecuzione.

Antigiuridicit formale Si sostanzia nel


semplice contrasto tra il fatto e la norma
penale.
Antigiuridicit sostanziale Si sostanzia
nel contrasto fra il fatto e gli interessi
sociali tutelati dal diritto, legislativo o
extra-legislativo.

Aberratio ictus Si ha quando per errore


nelluso dei mezzi di esecuzione del reato
o per altra causa, cagionata offesa a
persona diversa da quella alla quale
loffesa era diretta.

Arresto Pena detentiva prevista per le


contravvenzioni che si estende da 5 giorni
a 3 anni (massimo elevabile a 5 anni nel
concorso di aggravanti e fino a 6 anni nel
concorso di reati).

Accordo criminoso E una forma di


partecipazione psichica nel concorso di
persone nel reato. Si concreta in una
istigazione reciproca, un accordo di
commettere reato e di fornire ciascuno un
determinato contributo.

Atti idonei a commettere un delitto


Sono idonei gli atti che si presentano
adeguati alla realizzazione del delitto
perfetto, perch potenzialmente capaci di
causarne o favorirne la verificazione.

Agente
provocatore
Colui
che,
istigando
od
offrendo
loccasione,
provoca la commissione di reati al fine
di coglierne gli autori in flagranza o,
comunque, di farli scoprire e punire.

Ausiliatore v. partecipe.
Autore Colui che materialmente compie
lazione esecutiva del reato.

Ammenda Pena pecuniaria prevista per


le
contravvenzioni
consistente
nel
pagamento di una somma non inferiore a
L. 4.000 n superiore a L. 2.000.000.

Autore mediato Si parla di autore


mediato quando un soggetto si avvale di
un altro essere umano non punibile come
strumento materiale per commettere un
reato.

Amnistia Causa di estinzione della


punibilit, lamnistia un atto con cui lo
Stato rinuncia allapplicazione della pena.
La titolarit del potere di clemenza
assegnata dalla Costituzione al Presidente
della Repubblica, che lo esercita su legge
di delegazione delle Camere. Si distingue
tra: a) amnistia propria: riguarda i reati il
cui accertamento giurisdizionale ancora
in corso ed estingue del tutto il reato; b)
amnistia impropria: interviene dopo una
sentenza irrevocabile di condanna.

Azione Movimento del corpo idoneo ad


offendere linteresse protetto dalla norma
o un interesse statale perseguito dal
legislatore attraverso lincriminazione.
Capacit a delinquere (o capacit
criminale) Consiste nella disposizione o
inclinazione dellindividuo a commettere
fatti in contrasto con la legge penale. La
capacit a delinquere consente di
graduare la responsabilit e quindi la
pena da applicare al reato commesso. Si
desume: a) dai motivi a delinquere e dal
carattere del reo; b) dai precedenti penali
e giudiziari e, in genere, dalla condotta e
dalla vita del reo; c) dalla condotta
contemporanea o susseguente al reato d)
dalle condizioni di vita individuale,
familiare e sociale del reo. La capacit a

Analogia L'analogia il procedimento


attraverso cui vengono risolti casi non
previsti dalla legge, estendendo ad essi la
disciplina prevista per i casi simili o,
altrimenti, desunto dai principi generali
del diritto. Nel diritto penale italiano il
divieto di analogia espressamente
sancito dall'articolo 14 delle disposizioni
preliminari.

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delinquere
ha
una
funzione
bidimensionale che consente di valutare
la personalit nella sua complessit
morale e naturalistica, di compromettere
il dissidio tra libert e necessit, di
gettare un ponte tra diritto penale e
scienze delluomo: a) una funzione
retrospettivo retributiva, ove va intesa
come capacit morale di compiere il reato
commesso; b) una funzione prognosticopreventiva, in quanto serva ad accertare
lattitudine del soggetto a commettere
nuovi reati.

Cause di esclusione della pena Sono


cause di esclusione della pena quelle
particolari situazioni esterne al fatto
tipico, che non escludono il reato ma in
presenza delle quali il legislatore ritiene,
per ragioni di mera opportunit, che non
si debba applicare la pena e ogni altra
conseguenza penale. La loro presenza
esclude non la illiceit, ma soltanto la
punibilit del fatto. Tipiche ipotesi sono
quelle dei rapporti di parentela di cui
allart. 649 e delle immunit derivanti dal
diritto pubblico interno e internazionale.

Capacit di intendere E lattitudine del


soggetto non solo a conoscere la realt
esterna, ci che si svolge al di fuori di lui,
ma a rendersi conto del valore sociale,
positivo o negativo, di tali accadimenti e
degli atti che egli compie.

Cause di esclusione della suitas Sono


tutti i fattori che eliminano la coscienza e
volont di una azione od omissione
prevista
dalla
legge
come
reato:
lincoscienza indipendente dalla volont;
la forza maggiore; il costringimento fisico.

Capacit di volere E lattitudine del


soggetto
ad
autodeterminarsi,
a
determinarsi cio in modo autonomo tra i
motivi coscienti in vista di uno scopo,
volendo ci che lintelletto ha giudicato di
doversi fare e, quindi, adeguando il
proprio comportamento alle scelte fatte.

Cause di estinzione della punibilit Le


cause estintive sopravvengono dopo che
il reato gi perfetto ed incidono sulla
sola punibilit per ragioni estranee o
contrastanti con la tutela del bene
protetto dalla norma. Sono applicabili
senza
il
previo
accertamento
dellesistenza e punibilit del reato, ma
sulla mera supposizione della sua
esistenza;
impediscono
lapplicazione
delle misure di sicurezza. Dalle cause
estintive parte della dottrina distingue le
cause sopravvenute di non punibilit, che
escludono la punibilit per ragioni di
tutela del bene protetto, costituendo esse
lestremo mezzo di tutela predisposto per
il caso in cui la norma incriminatrice non
abbia in concreto funzionato. Tra le cause
estintive il codice distingue tra cause di
estinzione del reato e cause di estinzione
della pena, a seconda che sopravvengano
prima che intervenga o dopo che sia
intervenuta la sentenza definitiva di
condanna.

Caso fortuito Abbraccia tutti quei fattori


causali, non solo sopravvenuti ma anche
preesistenti o concomitanti, che hanno
reso
eccezionalmente
possibile
il
verificarsi di un evento che si presenta
come conseguenza del tutto inverosimile
secondo la migliore scienza esperienza.
Causalit dellomissione Trattasi di
causalit normativa ( la legge che
equipara il non impedire al cagionare).
Perch l'omissione dell'azione impeditiva
possa essere equiparata alla causa
dell'evento occorre, innanzitutto, che
secondo la migliore scienza e esperienza
del
momento
storico
l'evento
sia
conseguenza certa o altamente probabile
di detta omissione, in quanto l'azione
suddetta l'avrebbe, con certezza o con
alto grado di probabilit, impedito.

Cause estintive del reato Sono cause


che estinguono la potest statale di
applicare la pena minacciata, la c.d.
punibilit in astratto, cio la possibilit
giuridica di applicare le conseguenze
penali del reato o talune di esse. In
sostanza lo Stato rinuncia ad applicare la
sanzione penale minacciata dalla norma.
Fra le cause generali di estinzione del
reato il codice comprende: a) la morte
dell'imputato prima della condanna
definitiva; b) l'amnistia propria; c) la
remissione
della
querela;
d)
la
prescrizione; e) la oblazione nelle
contravvenzioni;
f)
la
sospensione

Cause
di
esclusione
della
colpevolezza (o scusanti) Sono cause
che escludono la punibilit in quanto
escludono la colpevolezza, per mancanza
di rimproverabilit, rispetto ad un fatto
che oggettivamente resta illecito.
Cause
di
esclusione
della
colpevolezza Sono tutti quei fattori che
eliminano il dolo o la colpa: il caso
fortuito; lerrore.

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condizionale della pena; g) il perdono
giudiziale (v. anche cause di estinzione
della punibilit).

circostanze ai concorrenti secondo


l'originaria disciplina dell'articolo 118,
ma pressoch privata di ogni pratica
rilevanza dopo la riforma di tale
articolo,
nonch
dell'estensibilit
dell'impugnazione. Sono oggettive
quelle che riguardano:

Cause estintive della pena Sono cause


che estinguono la punibilit in concreto,
cio concretizzatasi nella pena irrogata
con la sentenza di condanna esecutiva. Lo
Stato rinuncia, cio, alla applicazione
della pena inflitta dal giudice. Sono
considerate cause generali di estinzione
della pena: a) la morte del reo dopo la
condanna
definitiva;
b)
l'amnistia
impropria; c) l'estinzione della pena per
decorso del tempo; d) l'indulto; e) la
grazia; f) la non menzione della condanna
nel certificato del casellario giudiziale; g)
la
liberazione
condizionale;
h)
la
riabilitazione
(v.
anche
cause
di
estinzione della punibilit).

a) la natura, la specie, i mezzi,


loggetto, il tempo, il luogo ed ogni
altra modalit dell'azione;
b) la gravit del danno o del pericolo;
c) le condizioni o le qualit personali
delloffeso.
Sono
soggettive
riguardano:

b) lintensit del dolo o il grado della


colpa;
c) i rapporti tra colpevole offeso.
Cos pure quelle inerenti alla persona
del colpevole.
Si
possono
ancora
distinguere
le
circostanze in antecedenti, concomitanti
e susseguenti. Inoltre, sono dette
intrinseche le circostanze che attengono
alla condotta o ad altri elementi del fatto
tipico; estrinseche quelle che sono
estranee all'esecuzione e consumazione
del reato, consistendo in fatti successivi,
e che attengono pi strettamente alla
capacit a delinquere.

Si distinguono inoltre le circostanze:


comuni e speciali, a seconda che
siano previste
per un
numero
indeterminato di reati, cio per tutti
reati con cui non siano incompatibili,
oppure per uno pi reati determinati;

aggravanti e attenuanti, a seconda


che comportino un inasprimento od
una attenuazione della pena prevista
per il reato semplice;

ad efficacia comune e ad efficacia


speciale, a seconda che la legge
stabilisca la misura della pena in
modo
indipendente
dalla
pena
ordinaria del reato oppure stabilisca
tale misura in modo indipendente o
una pena di specie diversa;

oggettive e soggettive: distinzione


posta dall'articolo 70 e di particolare
importanza nel concorso di persone ai
fini
della
comunicabilit
delle

che

a) le condizioni o le qualit personali


del colpevole;

Circostanze Sono elementi accidentali,


accessori, del reato. Come tali non sono
necessari per la sua esistenza ma
incidono sulla sua gravit o rilevano come
indice della capacit a delinquere del
soggetto,
comportante
una
modificazione, quantitativa e qualitativa,
della pena. Possono essere definite o
indefinite a seconda che siano individuate
con precisione dalla legge nei loro
specifici elementi costitutivi, oppure siano
individuate
dalla
discrezionalit
del
giudice. La loro presenza trasforma il
reato semplice in reato circostanziato,
aggravato o attenuato.

quelle

Coautore Soggetto che, assieme ad altri,


esegue lazione esecutiva del reato.
Colpa comune Riguarda le attivit lecite
perch non proibite. E caratterizzata
dalla inosservanza di regole di condotta
finalizzate alla prevenzione di qualsiasi
misura di rischio e dalla prevedibilit
dell'evento.
Colpa Consiste nel rimprovero al
soggetto
di
avere
realizzato,
involontariamente
ma
pur
sempre
attraverso
la
violazione
di
regole
doverose di condotta, un fatto di reato,
che egli
poteva evitare
mediante
l'osservanza, esigibile, di tali regole. Tre
sono, pertanto, gli elementi costitutivi e
caratteristici della colpa: a) l'elemento
negativo della mancanza della volont del
fatto materiale tipico; b) l'elemento
oggettivo della inosservanza delle regole
di condotta, dirette a prevenire danni a

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beni
giuridicamente
protetti;
b)
l'elemento soggettivo della attribuibilit
di tale inosservanza al soggetto agente,
dovendo avere egli la capacit di
adeguarsi a tali regole e potendosi,
pertanto, pretenderne da lui losservanza.
Per la configurabilit della colpa
sufficiente la mancanza della coscienza o
della volont di almeno uno degli
elementi
positivi
oppure
l'erroneo
convincimento della esistenza di un
elemento
negativo.
La
colpa

configurabile non solo quando non


voluto l'evento ma anche quando il
soggetto, pur avendo voluto l'evento, non
si sia rappresentato un qualsiasi altro
elemento positivo o negativo.

Colpa specifica E la colpa caratterizzata


dallinosservanza di regole cautelari
derivanti da fonti giuridiche (leggi,
regolamenti, ordini, discipline). Non vi ,
rispetto
alla
dimensione
oggettiva,
differenza
con
la
colpa
generica:
entrambe richiedono l'inosservanza della
regola cautelare. Circa la dimensione
soggettiva, mentre per la colpa generica
occorre accertare caso per caso la
prevedibilit ed evitabilit da parte
dell'uomo
ejusdem
professionis
et
condicionis, per la colpa specifica
controverso
se
occorra
analogo
accertamento concreto oppure se basti
accertare la inosservanza della regola
cautelare scritta e la riconducibilit
dell'evento cagionato al tipo di evento
che tale regola intende prevenire.

Colpa cosciente (o con previsione


dell'evento) Posta in rilievo dalla
dottrina solo in tempi pi recenti della
colpa incosciente, si ha quando l'evento,
pur non essendo voluto, tuttavia
previsto dall'agente. Ha una indubbia
base
psicologica,
essendo
l'evento
collegato
soggettivamente
all'agente
dalla previsione. La differenza tra dolo
eventuale
e
colpa
cosciente
sta
nellaccettazione o meno del rischio.

Complice v. partecipe.
Concezione formale del reato Per la
concezione formale il reato tutto ci e
solo ci che previsto dalla legge come
tale.
Concezione giuridica dellevento Per
la concezione giuridica, levento
leffetto offensivo della condotta, e cio la
lesione o messa in pericolo dellinteresse
tutelato dalla norma, ad essa legate
logicamente da un nesso di causalit.

Colpa generica E la colpa caratterizzata


dallinosservanza di regole cautelari
derivanti da fonti speciali non giuridiche
(negligenza,
imprudenza,
imperizia).
Insostituibile il criterio, anche ai fini
dell'accertamento,
della
prevedibilit
dell'evento e della prevenibilit o
evitabilit del medesimo che vanno
determinante,
innanzitutto,
tenendo
presente tutte le circostanze in cui
soggetto si trova ad operare in base al
parametro
relativistico
dell'agente
modello,
cio
dell'uomo
giudizioso
ejusdem professionis et condicionis.

Concezione naturalistica dellevento


Per tale concezione, levento leffetto
naturale
della
condotta
umana
penalmente rilevante ed esteriore alla
condotta,
da
essa
logicamente
e
cronologicamente diverso e distinto.
Concezione
normativa
della
colpevolezza Per la concezione normativa,
elaborata all'inizio del secolo, la colpevolezza il
giudizio di rimproverabilit per l'atteggiamento
antidoveroso della volont che era possibile non
assumere.

Colpa incosciente Si ha quando l'evento


non voluto e nemmeno previsto
dall'agente.
Mancando
anche
della
previsione
dell'evento,

concetto
soltanto normativo.

Concezione
psicologica
della
colpevolezza Per la concezione psicologica,
dominante nella seconda met del secolo scorso, la
colpevolezza consiste e si esaurisce nel nesso
psichico tra l'agente ed il fatto.

Colpa
speciale
o
professionale
Riguarda
le
attivit
giuridicamente
autorizzate perch socialmente utili,
anche se per natura rischiose. E
caratterizzata dalla inosservanza di regole
di condotta finalizzate alla prevenzione
non
del
rischio
dall'ordinamento
consentito ma di un ulteriore rischio non
consentito e dalla prevedibilit, non
adottando tali misure, dell'evento.

Concezione sostanziale del reato Per


la concezione sostanziale reato tutto ci
e solo ci che , in misura rilevante,
socialmente pericoloso.
Concorso di norme Si parla di concorso
di norme allorch pi norme appaiono,
almeno prima facie, tutte applicabili ad
un medesimo fatto. Deve trattarsi di

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norme non antitetiche, perch in questo
caso si avrebbe un conflitto di norme, ma
soltanto
diverse,
tutte
vietando,
comandando o consentendo il medesimo
fatto. Di fronte ai molti casi di concorso di
norme incriminatrici si pone il problema di
stabilire se si tratta di un concorso reale
di norme, nel senso che tutte debbono
essere applicate (quindi, di un concorso
formale di reati) oppure se trattasi
soltanto di un concorso apparente di
norme (quindi di un solo reato perch solo
a prima vista il fatto appare riconducibile
sotto pi norme, ma in realt una soltanto
ad esso applicabile).

aggressione,
non
possono
non
costituire lossatura concettuale, la
struttura portante, di ogni sistema
penale razionale e progredito.
Concorso eventuale di persone nel
reato Ricorre quando i reati possono
essere commessi indifferentemente da
una o pi persone (es. omicidio, rapina).
Concorso formale di reati S ha
concorso formale di reati quando il
soggetto ha posto in essere pi reati con
una sola azione od omissione. Pu essere
omogeneo o eterogeneo a seconda che si
violi la stessa norma pi volte o pi
norme diverse.

Concorso di persone nel reato Si ha


concorso di persone nel reato quando pi
persone pongono in essere insieme un
reato che, astrattamente, pu essere
realizzato anche da una sola persona.

Concorso materiale di reati Si ha


concorso materiale quando il soggetto ha
posto in essere pi reati con pi azioni o
omissioni. Pu essere omogeneo se
stata violata pi volte la stessa norma
penale o eterogeneo se sono state violate
norme diverse.

Concorso di reati Si ha concorso di reati


quando uno stesso soggetto ha violato
pi volte la legge penale e, perci, deve
rispondere di pi reati. Il concorso di reati
presuppone risolto il problema della unit
e pluralit di reati:

Concorso necessario di persone nel


reato Si verifica in quei reati che
richiedono necessariamente per la loro
commissione la partecipazione di due o
pi
persone
(es.
rissa,
duello,
associazione per delinquere).

Per la concezione naturalistica la unit


e pluralit di reati va desunta da
strutture preesistenti in rerum natura
ed individuabili in base ad una teoria
generale della realt. Lagire umano
costituir un solo reato o pi reati a
seconda
che
esso
sia
naturalisticamente unico o plurimo. Si
avr, quindi, un solo reato o pi reati a
seconda che si abbia, rispettivamente,
un'unica azione o pi azioni, un unico
evento o pi eventi, un'unica volont
o pi volont.

Per la concezione normativa, che la


pi condivisa, l'unit o pluralit di
reati va desunta esclusivamente dalla
norma penale, che l'unico metro per
decidere se il fatto storico sia valutato
dal diritto penale come un solo illecito
o come pi illeciti.

Per la concezione normativa a base


ontologica, pur affermandos che la
norma costituisce il prius logico per la
valutazione del fatto storico come
unico o plurimo e che il legislatore non
rigidamente vincolato al dato
pregiuridico, tuttavia si riconosce che
determinati
schemi
ontologici
fondamentali, determinati sistemi di
valori e le correlative tipologie di

Concorso unilaterale Per la dottrina


prevalente e ancor prima per il nostro
codice non occorre, per aversi concorso,
la reciproca consapevolezza dellaltrui
contributo, essendo sufficiente che tale
consapevolezza esista in uno solo dei
concorrenti. La coscienza e volont di
cooperare , invece, necessaria in ogni
singolo agente perch risponda a titolo di
concorso. Il concorso unilaterale rende
punibili
condotte
altrimenti
non
perseguibili; in secondo luogo rende
possibile configurare il c.d. concorso
doloso nel reato colposo, che si ha
quando con una condotta atipica il
soggetto concorre dolosamente nellaltrui
fatto colposo: strumentalizza cio laltrui
condotta colposa.
Condotta Comportamento umano che
costituisce reato.
Consiglio tecnico E una forma di
partecipazione psichica nel concorso di
persone nel reato. Consiste nel fornire
allorganizzatore o allesecutore del reato
notizie necessarie o agevolatrici.
Consuetudine nel diritto penale La
consuetudine consiste nella ripetizione

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costante ed uniforme di un determinato
comportamento, nella convinzione della
sua obbligatoriet giuridica. In diritto
penale assolutamente negata ogni
efficacia alla consuetudine innovatrice e
alla
consuetudine
abrogatrice.
E
ammessa pacificamente la consuetudine
interpretativa. Di consuetudine secundum
legem o integrativa sembra possa parlarsi
a proposito delle disposizioni penali che
rinviano, esplicitamente o implicitamente,
a norme di rami dell'ordinamento
giuridico in cui la consuetudine pu
essere fonte di diritto. Si discute infine
sullammissibilit di una consuetudine
derogatrice che crei cio nuovi tipi di
scriminanti.

interesse che tutelato dalla norma


principale.

Consumazione del reato Si ha quando


il reato perfetto ha raggiunto la sua
massima gravit concreta. Mentre la
perfezione indica il momento in cui il
reato

venuto
ad
esistere,
la
consumazione indica il momento in cui
venuto a cessare, in cui si chiude l'iter
criminis per aprirsi la fase del postfactum.
La consumazione segna il momento limite
alla configurabilit della legittima difesa,
del concorso formale di reati, del
concorso di persone, della flagranza.

Decadenza
o
sospensione
dallesercizio
della
potest
dei
genitori Sono due pene accessorie: la
decadenza consegue allergastolo e agli
altri casi determinati dalla legge; la
sospensione, per un tempo pari al doppio
della
pena
inflitta,
consegue
alla
condanna per delitti commessi con abuso
della potest dei genitori.

Continuazione
continuato.

dei

reati

v.

Danno criminale E loffesa necessaria


per la configurabilit del reato. Si
differenzia dal danno risarcibile in quanto
non detto che la figura del soggetto
passivo
del
reato
coincida
necessariamente
con
quella
del
danneggiato
civilmente
(v.
danno
risarcibile).
Danno risarcibile Detto anche danno
civile. E il danno patrimoniale o non
patrimoniale cagionato dal reato. Da
non confondersi con il danno criminale
(v.) che costituisce invece loffesa
necessaria per lesistenza del reato.

Delinquente abituale La abitualit


criminosa indica la qualit personale
dellindividuo che, con la sua persistente
attivit criminosa, dimostra una notevole
attitudine a commettere reati. Labitualit
presunta ricorre quando trattasi di
persona: a) che stata condannata alla
reclusione
in
misura
superiore
complessivamente a cinque anni per
almeno tre delitti non colposi, della stessa
indole e commessi non contestualmente,
entro dieci anni; b) che riporta altra
condanna per un delitto non colposo,
della stessa indole e commesso entro
dieci anni successivi allultimo dei delitti
precedenti.
Labitualit
ritenuta
dal
giudice si ha quando: a) il reo sia stato
condannato per due delitti non colposi; b)
riporti unaltra condanna per delitto non
colposo; c) il giudice, tenuto conto della
specie e gravit dei reati, del tempo entro
il quale sono stati commessi, della
condotta e del genere di vita del
colpevole e delle altre circostanze
indicate nel capoverso dellart. 133,
ritenga che il colpevole dedito al
delitto.
Il
codice
prevede
anche
labitualit nelle contravvenzioni che, non
mai presunta, deve essere sempre
accertata dal giudice. Essa ricorre
quando: a) il reo sia stato condannato alla
pena dellarresto per tre contravvenzioni

reato

Costringimento fisico Costituisce una


causa
di
esclusione
della
suitas.
Particolare forma di forza maggiore che
impedisce la sussistenza di una condotta
umana. Si differenzia dal costringimento
psichico poich trae origine da una
violenza fisica (e non da una minaccia) e
costituisce una causa oggettiva (e non
soggettiva) di esclusione del reato.
Criterio di consunzione Riguarda la
problematica relativa al concorso di
norme. Secondo tale criterio, ammesso da
una parte della dottrina pluralistica, la
norma consumante prevale sulla norma
consumata. E consumante la norma, il
cui fatto comprende in s il fatto previsto
dalla norma consumata, e che perci
esaurisce lintero disvalore del fatto
concreto.
Criterio di sussidiariet Riguarda la
problematica relativa al concorso di
norme. Secondo tale criterio pressoch
concordemente ammesso, la norma
principale esclude lapplicabilit della
norma sussidiaria. E sussidiaria la norma
che tutela un grado inferiore dellidentico
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GLOSSARIO di diritto penale


della stessa indole; b) riporti condanna
per unaltra contravvenzione della stessa
indole; c) il giudice, tenuto conto della
specie e gravit dei reati, del tempo entro
il quale sono stati commessi, della
condotta e del genere di vita del
colpevole e delle altre circostanze
indicate nel capoverso dellart. 133/2,
ritenga che il colpevole sia dedito al
reato.

bene perch a sfondo esclusivamente


etico
(es.
la
prostituzione,
lomosessualit,
la
sterilizzazione
irreversibile,
leutanasia
consensuale,
luso
di
stupefacenti,
laborto,
la
pornografia, la bestemmia).
Delitto politico Agli effetti della legge
penale, delitto politico ogni delitto che
offende un interesse politico dello Stato,
ovvero un diritto politico del cittadino
(c.d. delitto oggettivamente politico). E
altres considerato delitto politico il delitto
comune determinato, in tutto o in parte,
da
motivi
politici
(c.d.
delitto
soggettivamente politico).

Delinquente per tendenza La tendenza


a
delinquere si ha quando il reo: a)
sebbene non recidivo o delinquente
abituale o professionale, commetta un
delitto
non
colposo
(doloso
o
preterintenzionale), contro la vita o la
incolumit personale; b) riveli, per s e
unitamente alle circostanze indicate
nellart. 133/2, una speciale inclinazione
al delitto, che trovi la sua causa
nellindole particolarmente malvagia del
colpevole, e quindi non sia originata da
infermit totale o parziale di mente.

Delitto tentato Tale figura ricorre nei


casi in cui lagente non riesce a portare a
compimento il delitto programmato, ma
gli atti parzialmente realizzati sono tali da
esteriorizzare lintenzione criminosa. Per
quanto riguarda laspetto soggettivo, il
tentativo un delitto necessariamente
doloso: il dolo del tentativo intenzione
di commettere il delitto perfetto con
conseguente
esclusione
del
dolo
eventuale. Da un punto di vista oggettivo,
il delitto tentato costituito da un
elemento negativo il non compimento
dellazione o il non verificarsi dellevento
e un elemento positivo lidoneit degli
atti e la univoca direzione degli stessi.

Delinquente
professionale
La
professionalit nel reato si ha quando: a)
il reo riporti una condanna definitiva per
altro reato consumato o tentato
trovandosi gi nelle condizioni richieste
per la dichiarazione di abitualit; b) si
debba
ritenere
che
egli
viva
abitualmente, anche in parte soltanto, dei
proventi del reato, avuto riguardo alla
natura dei reati, alla condotta e al genere
di vita del colpevole e alle altre
circostanze di cui allart. 133/2.

Desistenza dallazione Si ha quando


lagente rinuncia a compiere gli ulteriori
atti che poteva ancora compiere perch il
reato si perfezionasse.

Delitti di attentato (detti anche a


consumazione anticipata) Sono quei
delitti consistenti in atti diretti a ledere il
bene protetto e dalla legge elevati a diritti
perfetti, mentre potrebbero essere al pi
un tentativo o anche meno di un
tentativo, come quando si richiede tale
direzione, ma hanno anche la idoneit e
univocit degli atti. Per il timore di
pericolose strumentalizzazioni politiche di
tali
fattispecie,
la
dottrina
e
giurisprudenza
pi
recenti
hanno
abbandonato
le
interpretazioni
soggettivistiche
adottando
una
interpretazione
oggettivistica,
che
riconduce il reato di attentato alla
struttura
del
tentativo
ed
esige,
comunque, la messa in pericolo del bene
protetto. Il delitto di attentato resta un
inutile residuo storico.

Diagnosi criminologica Consiste in una


serie di accertamenti mirante a definire le
caratteristiche della personalit del reo.
Diritto internazionale penale Si parla
di diritto internazionale penale per
designare quel complesso di norme del
diritto
internazionale
generale,
che
sanciscono la responsabilit penale degli
individui per quei fatti che turbano
lordine
pubblico
internazionale
e
costituiscono crimini contro il diritto delle
genti. Tali crimini internazionali sono: a) i
crimini contro la pace; b) i crimini di
guerra (sia per quanto riguarda le regole
da seguirsi in combattimento, sia per la
protezione delle popolazioni civili); c) i
crimini contro lumanit.
Diritto penale del privilegio Tipico
delle societ strutturate su profonde
discriminazioni tra classi sociali. Perch
concepito
come
strumento
di

Delitti senza vittime Sono cos chiamati


quei reati che non offenderebbero alcun

GLOSSARIO di diritto penale


conservazione
delle
fondamentali
condizioni di vita di una societ, il diritto
penale liberale fatalmente svolse una
funzione conservatrice del privilegio delle
classi pi ricche, le vere destinatarie della
libert liberale

che vi sia alcun intervallo tra la


formulazione del proposito criminoso e la
sua attuazione.
Dolo dei reati di offesa Richiede anche
la coscienza e volont della offensivit, e
la conoscibilit della illiceit penale.

Diritto
penale
delloppressione
Rispondente in passato agli ordinamenti
di tipo assolutistico. Le forme pi
drastiche
di
diritto
penale
dell'oppressione si ebbero innanzitutto
con l'assolutismo monarchico, dove il
diritto penale fungeva da strumento dello
strapotere
del dispotismo regio e
dell'aristocrazia, e con gli ordinamenti
totalitari.

Dolo dei reati di scopo Richiede la


coscienza e volont del mero fatto
materiale tipico, ma non delloffensivit e
la conoscibilit della illiceit penale del
fatto.
Dolo di premeditazione Figura discussa
in dottrina e nella pratica giudiziaria, che
tradizionalmente
rileva
pure
come
aggravante dell'omicidio e delle lesioni
personali. Per aversi premeditazione
occorre: un intervallo temporale ampio
tra l'insorgere e l'esecuzione del proposito
criminoso, tale da consentire una
ponderata riflessione; un consolidamento,
mediante maturata riflessione, di tale
proposito; una persistenza, tenace ed
ininterrotta, del medesimo.

Diritto penale della libert In una


equilibrata sintesi delle posizioni della
vittima e del reo, da un lato tutela i diritti
fondamentali dei cittadini e gli interessi
della comunit sociale; dall'altro assicura
ai soggetti agenti la certezza e
l'eguaglianza giuridica.
Diritto penale della pericolosit
sociale
Muovendo
dal
postulato
deterministico
per
cui
luomo

determinato al delitto da cause inerenti


alla sua struttura biologica o allambiente
sociale in cui vissuto, si fonda non sulla
responsabilit
morale
ma
sulla
pericolosit del soggetto.

Dolo di proposito Si ha quando


intercorre un consistente lasso di tempo
tra il sorgere dellidea criminosa e la sua
esecuzione.
Dolo eventuale (o indiretto) Si ha
quando la volont non si dirige
direttamente verso levento, ma lagente
lo accetta come conseguenza eventuale
della propria condotta.

Diritto penale della responsabilit


morale Pone a proprio fondamento il
postulato
della
libert
assoluta
indifferenziata del volere delluomo come
causa
cosciente
e
libera
(perci
irresponsabile) del proprio agire.

Dolo generico Si ha quando la legge


richiede la semplice coscienza e volont
del
fatto
materiale,
essendo
indifferentemente per lesistenza del
reato il fine per cui si agisce (es.
omicidio).

Diritto penale internazionale Il diritto


penale internazionale sta ad indicare il
complesso di norme di diritto interno con
cui ogni Stato risolve i problemi che ad
esso si pongono per il fatto di coesistere
con altri Stati sovrani nella superiore
comunit internazionale. Esso abbraccia
fondamentalmente le norme che regolano
il campo di applicazione della legge
penale nazionale nello spazio e le norme
che regolano lattivit di collaborazione
dello Stato con gli altri Stati in materia
penale.
Diritto penale misto Fondato
dualismo responsabilit-pericolosit.

Dolo intenzionale (o diretto) Si ha


quando la volont ha direttamente di mira
levento tipico, diretta alla realizzazione
del medesimo, sia esso stato previsto
dallagente come certo o anche soltanto
come possibile.
Dolo specifico Si ha nei casi in cui
assume rilievo una finalit dellagente che
deve sussistere perch si abbia il reato,
ma non necessario che si realizzi perch
il reato sia consumato (es. furto: occorre il
fine di trarne profitto). Tale fine
costituisce
un
elemento
soggettivo
costitutivo della fattispecie legale ma che
sta oltre il fatto materiale tipico (onde il
conseguimento di tale fine non
necessario per la consumazione del

sul

Dolo dimpeto Si ha quando la decisione


di commettere il reato sorge improvvisa e
viene immediatamente eseguita, senza

GLOSSARIO di diritto penale


reato).

Ergastolo Pena detentiva prevista per i


delitti
consistente
nella
privazione
perpetua
della
libert
personale.
Perpetuit, tuttavia, non assoluta in
quanto
lergastolano
pu
essere
ammesso alla liberazione condizionale
quando abbia scontato almeno 26 anni di
pena.

Dolo. Il dolo rappresentazione e volont


del fatto materiale tipico, cio di tutti gli
elementi oggettivi della fattispecie del
reato: la forma fondamentale, generale
ed originaria di colpevolezza. Sotto il
profilo
intellettivo
il
dolo

rappresentazione del fatto, ma non


necessariamente conoscenza, poich il
dubbio non esclude il dolo, pur non
essendo coscienza della realt. Sotto il
profilo volitivo il dolo volont, che
abbraccia sia il dolo intenzionale, sia
quello eventuale.

Errore di fatto Mancata o imperfetta


percezione o valutazione di un dato della
realt naturalistica.
Errore inabilit E tale lerrore che cade
nella fase esecutiva del reato, cio nella
fase in cui la volont si traduce in atto.
Esso viene in considerazione nelle ipotesi
del cosiddetto reato aberrante.

Eccesso (colposo) nelle scriminanti Si


ha eccesso nelle scriminanti quando, nel
commettere alcuni dei fatti previsti dagli
articoli 51, 52, 53, 54, si eccedono i limiti
stabiliti
dalla
legge
o
dall'ordine
dell'autorit
ovvero
imposti
dalla
necessit.
L'eccesso
va
distinto
dall'erronea
supposizione
della
scriminante, poich questa nel primo caso
esiste realmente, pur se travalicata,
mentre nel secondo esiste solo nella
mente dell'agente. L'eccesso doloso,
colposo, o incolpevole, a seconda che il
soggetto ecceda i limiti della scriminante
con consapevole volont oppure per colpa
o senza colpa alcuna. L'eccesso doloso da
luogo a responsabilit per il reato doloso;
l'eccesso
colposo
da
luogo
a
responsabilit colposa, se il fatto
previsto dalla legge come reato colposo.

Errore L'errore falsa conoscenza della


realt, naturalistica o normativa. A
seconda del momento dell'iter criminis su
cui l'errore incide, si distingue fra errore
motivo e errore inabilit. Lerrore esclude
il dolo a seconda che precluda o meno la
coscienza e volont del fatto, previsto
dalla norma penale.
Errore motivo E tale lerrore che cade
nel momento ideativo del fatto, sul
processo formativo della volont, la quale
nasce perci viziata da una falsa
rappresentazione del reale.
Errore sul fatto Si ha quando il
soggetto, che ben pu avere una
conoscenza della norma penale, crede di
realizzare un fatto diverso da quello da
essa previsto. Il soggetto erra sulla
fattispecie concreta, sulla corrispondenza
del fatto commesso alla fattispecie legale.

Effetti penali della condanna Per


effetti penali della condanna si intendono
la conseguenze negative che derivano de
jure dalla condanna stessa, diverse dalla
pene principali, dalle pene accessorie e
dalle misure di sicurezza. Si distinguono,
in senso tecnico, dalle pene, perch sono
una conseguenza della condanna a una
pena, ma non coincidono con la stessa.
Tra gli effetti penali rientrano: a)
limpossibilit di godere della sospensione
condizionale da parte di chi ha gi
usufruito, al massimo per due volte, del
beneficio; b) lacquisto della qualifica di
recidivo o di delinquente abituale o
professionale;
c)
limpossibilit
di
partecipare a pubblici concorsi, o di
esercitare
determinate
attivit;
d)
liscrizione al casellario giudiziale. Gli
effetti penali della condanna non vengono
meno in presenza di cause di estinzione
del reato o della pena, ma soltanto per
effetto della riabilitazione.

Errore sul precetto penale Si ha


quando il soggetto si rappresenta e vuole
un fatto che perfettamente identico a
quello previsto dalla norma penale, ma
che egli, per errore su questa, crede che
non sia illecito e non costituisca reato. Il
soggetto erra sulla sola fattispecie legale,
sulla qualificazione penale del fatto
commesso.
Estradizione
Consiste
in
un
procedimento tramite il quale uno Stato
consegna un individuo, che si trova nel
suo territorio, ad un altro Stato perch sia
da questo giudicato o, se gi condannato,
sottoposto allesecuzione della sanzione
penale. Si distingue in attiva o passiva a
seconda
che
sia
richiesta
ovvero
concessa
da
uno
Stato.
Listituto
persegue lo scopo di evitare che i

GLOSSARIO di diritto penale


delinquenti
conseguenze
allestero.
Evento
omissione.

si
dei
il

sottraggano
alle
loro atti riparando

risultato

dellazione

dellimputabilit
va
ravvisato
nella
maturit psichica e nella sanit mentale;
essa consiste in un modo dessere
dellindividuo, uno status della persona e
deve sussistere nel momento in cui il
soggetto ha commesso il reato. Dal
combinato disposto dagli artt. 85 e 88 ss.
si desume: a) che limputabilit
considerata normalmente esistente; b)
che essa esclusa o diminuita soltanto in
presenza di determinate cause; c) che,
pertanto, il giudice deve accertare non,
positivamente, la esistenza della capacit
di
intendere
e
di
volere,
ma,
negativamente, la assenza o il dubbio
sulla esistenza per effetto di dette cause.

od

Fase della ideazione del reato Si


svolge all'interno della psiche del reo,
passando attraverso il processo di
motivazione
e
culminando
nella
risoluzione criminosa, in se non punibile.
riscontrabile solo nei reati dolosi e pu
rilevare ai fini dell'intensit del dolo.
Fase della preparazione del reato Pu
aversi nei reati a dolo di proposito e, in
particolare, di premeditazione.

Incapacit
di
contrarre
con
la
pubblica
amministrazione
Pena
accessoria che importa il divieto di
concludere contratti con la pubblica
amministrazione, salvo che per ottenere
le prestazioni di un pubblico servizio.

Fase di esecuzione del reato Si ha


quando il soggetto compie la condotta
esteriore richiesta per la sussistenza del
reato.
Forza maggiore La forza maggiore si
identifica con tutte quelle forze naturali
esterne al soggetto che lo determinano
ad un determinato atto.

Incapacit procurata E cos chiamata


lincapacit derivante non da cause
naturali ma dallo stesso soggetto o da
terzi.

Grazia
Causa
di
estinzione
della
punibilit. E un provvedimento rimesso
dalla
Costituzione
alla
competenza
esclusiva del Presidente della Repubblica
con il quale viene condonata in tutto o in
parte la pena principale inflitta per uno o
pi reati nei confronti di una persona. Il
provvedimento adottato con decreto su
proposta del Ministro di grazia e giustizia.
Trattasi pertanto di un provvedimento a
carattere singolare, avente cio per
destinatario un singolo individuo, e, in ci
differisce dallamnistia e dallindulto che
sono contenuti in un provvedimento
legislativo avente carattere generale e
cio indirizzato alla generalit dei
cittadini.

Indulto Causa di estinzione della


punibilit. Al pari dellamnistia, un
provvedimento di carattere generale, ma
ne differisce perch opera esclusivamente
sulla pena principale, la quale viene in
tutto o in parte condonata oppure
commutata in altra specie di pena, fra
quelle consentite dalla legge. Non
estingue le pene accessorie, salvo che il
decreto disponga in modo diverso, e a
maggior ragione lascia sussistere gli altri
effetti penali della condanna.
Interdizione da una professione o
arte Pena accessoria consistente nella
perdita, durante linterdizione, della
capacit di esercitare una professione,
arte, industria, commercio o mestiere, per
cui concesso uno speciale permesso,
licenza ecc.

Imputabilit E il presupposto della


responsabilit penale, e consiste nella
capacit prevista dalla legge penale di
rispondere per la commissione di un fatto
previsto dalla legge come reato. Ai sensi
dellart. 85 imputabile che ha la
capacit di intendere e di volere.
Lespressione capacit di intendere (v.)
si riferisce alla idoneit del soggetto di
valutare il significato e gli effetti della
propria condotta. Lespressione capacit
di volere (v.) si riferisce allattitudine
dello stesso ad autodeterminarsi in
relazione ai normali impulsi che motivano
lazione.
Il
contenuto
sostanziale

Interdizione dagli uffici direttivi delle


persone giuridiche e imprese Pena
accessoria che priva temporaneamente il
condannato della capacit di esercitare,
durante
linterdizione,
lufficio
di
amministratore, sindaco, liquidatore e
direttore generale, nonch ogni altro
ufficio con potere di rappresentanza della
persona giuridica o dellimprenditore.
Interdizione dai pubblici uffici Pena
accessoria che priva il condannato di ogni

10

GLOSSARIO di diritto penale


diritto politico; di ogni pubblico ufficio o
incarico, non obbligatorio, di pubblico
servizio; dei gradi e dignit accademiche,
titoli e decorazioni ecc.

conseguenza di
riprovazione per
comando, ma di
responsabilit, ma
recidiva.

Interdizione legale Pena accessoria che


comporta la perdita della capacit di
agire,
applicandosi
al
condannato
interdetto le norme della legge civile per
linterdizione giudiziale in ordine alla
disponibilit e amministrazione dei beni e
alla rappresentanza negli atti relativi.

un giudizio non di
la violazione di un
pericolosit; non di
di probabilit di futura

Misure preparatorie alla liberazione


Presuppongono una condanna a pena
detentiva e intervengono nella fase
esecutiva (comprendono lammissione al
lavoro esterno al carcere, il regime di
semilibert, licenze preliberatorie).

Istigatore v. partecipe.

Misure sospensive in prova Consistono


nella rinuncia totale o parziale alla
punizione detentiva, condizionata al buon
esito di un periodo di prova, controllata e
assistita.

Liberazione condizionale Causa di


estinzione della pena. La concessione
della libert condizionale fa cessare lo
stato
di
detenzione
e
comporta
lapplicazione della misura di sicurezza
della libert vigilata assistita dal servizio
sociale. La pena si considera estinta e
cessa la misura di sicurezza non il
decorso della pena inflitta; per gli
ergastolani, invece, tale effetto si verifica
col decorso di cinque anni dalla data del
provvedimento.

Misure sostitutive Consistono in misure


sostitutive della pena detentiva breve
previste dalla L. 689/81. Sono: a) la
semidetenzione, che comporta lobbligo
di trascorrere almeno 10 ore al giorno in
un istituto situato nel comune di
residenza del condannato o in un comune
vicino e la limitazione di taluni diritti. E
sostitutiva
delle
pene
detentive
determinabili dal giudice entro i limiti dei
sei mesi; b) la libert controllata, che
comporta il divieto di allontanarsi dal
comune
di
residenza,
lobbligo
di
presentarsi almeno una volta al giorno
presso il locale ufficio di pubblica
sicurezza, nonch la limitazione di alcuni
diritti e la eventuale sottoposizione del
condannato ad interventi dei centri di
servizio
sociale,
idonei
al
suo
reinserimento. E sostitutiva delle pene
detentive determinabili dal giudice entro i
limiti di tre mesi; c) la pena pecuniaria
della multa o dellammenda, sostitutiva
della pena detentiva rispettivamente
della
reclusione
o
dellarresto,
determinabile dal giudice entro i limiti di
un mese.

Misure alternative Consistono in misure


alternative alla pena detentiva incidenti
solo sulla fase esecutiva della pena
previste dalla L. 354/75 (sullordinamento
penitenziario). Sono: a) laffidamento in
prova al servizio sociale, fuori dellistituto,
per un periodo uguale a quello della pena
da scontare; b) il regime di semilibert,
corrispondente nella concessione di
trascorrere parte del giorno fuori del
carcere per partecipare ad attivit
lavorative, istruttive o comunque utili al
reinserimento sociale; c) la detenzione
domiciliare, consistente nellespiazione
della pena nella propria abitazione o in
altro luogo di privata dimora ovvero in un
luogo pubblico di cura o di assistenza.
Misure di prevenzione Sono misure
specialpreventive
ante
o
praeter
delictum, essendo applicabili ai soggetti
pericolosi prima della commissione di
reati o a prescindere dalla avvenuta
commissione di altri reati. Hanno il fine di
impedire la commissione di reati.

Misure
sostitutive
della
pena
detentiva Comprendono: le misure
patrimoniali (pene pecuniarie, misure
impeditive, cauzioni di buona condotta);
le pene paradetentive (arresto saltuario,
semidetenzione, arresto domiciliare); la
pena del lavoro libero di pubblica utilit;
le misure interdittive; le sanzioni morali
(ammonizione, reprensione giudiziale).

Misure di sicurezza Sono misure con


una finalit terapeutica, rieducativorisocializzatrice applicabili ai soggetti
pericolosi che hanno gi commesso un
fatto penalmente rilevante: tendono
quindi ad impedire la commissione di
nuovi reati. Le misure di sicurezza si
differenziano dalle pene, poich sono la

Momento consumativo del reato Si ha


nel momento in cui si chiude liter
criminis.
Multa Pena pecuniaria prevista per i

11

GLOSSARIO di diritto penale


delitti consiste nel pagamento allo Stato
di una somma non inferiore a L. 10.000
n superiore a L. 10.000.000.

qualora stabiliscano: a) le linee direttive


entro cui il soggetto autorizzato allatto
integrativo pu operare la sua scelta
discrezionale;
b)
la
specifica
determinazione delloggetto su cui influir
latto
integrativo;
c)
la
chiara
individuazione dei soggetti cui latto
integrativo indirizzato.

Ne bis in idem sostanziale Desunto da


varie fonti normative (art. 15 Cost., art.
84 c.p.) in tutte le ipotesi di concorso di
norme vieta di addossare pi volte lo
stesso fatto allautore.

Norma prevalente E tale la norma che


deve applicarsi ad una fattispecie
concreta in caso di concorso di norme in
rispetto del principio del ne bis in idem
sostanziale. In certe ipotesi la norma
prevalente individuabile in forza di
criteri che operano sulla base di
determinati rapporti formali fra norme,
quali il criterio di specialit (la legge
speciale prevale sulla generale), il criterio
cronologico (la legge posteriore prevale
su quella anteriore), il criterio gerarchico
(la legge di grado superiore prevale su
quella di grado inferiore). Nelle ipotesi di
norme di pari grado, coeve ed in rapporto
di
specialit
reciproca,
la
norma
prevalente va individuata attraverso le
clausole di riserva, quando esistono. Nelle
ipotesi in cui le clausole non esistono, tra
gli indici rivelatori della norma applicabile,
il primo e pi sintomatico , certo, quello
del trattamento penale pi severo.

Non menzione della condanna nel


certificato del Casellario giudiziale
Beneficio concesso a discrezione del
giudice secondo i parametri dettati
dallart. 133. Occorre che: a) si tratti di
prima condanna; b) la pena se detentiva,
non superiore a due anni; c) se
pecuniaria, non superiore al massimo di
pena detentiva conteggiata ex art. 135
c.p. (secondo quanto stabilito con
sentenza della Corte Costituzionale n. 304
del 17 dicembre 1988); d) se congiunta,
la pena detentiva non deve essere
superiore a due anni e quella pecuniaria
deve essere tale che, conteggiata a
norma dellart. 135 c.p. e sommata con
quella detentiva, non porti il condannato
ad essere privato della libert personale
per pi di trenta mesi.
Norma consumante E consumante la
norma, il cui fatto comprende in s il fatto
previsto dalla norma consumata, e che
perci esaurisce lintero disvalore del
fatto concreto.

Norma sussidiaria E sussidiaria la


norma che tutela un grado inferiore
dellidentico interesse che tutelato dalla
norma principale.

Norma penale in bianco Cos chiamata


perch in essa, mentre la sanzione
determinata, il precetto ha carattere
generico, dovendo essere specificato da
atti normativi di grado inferiore, quali i
regolamenti,
i
provvedimenti
amministrativi ecc. (es. lart. 650 che
sanziona
linosservanza
dei
provvedimenti dellautorit emanati per
ragioni di giustizia, di sicurezza, di ordine
pubblico, di igiene).

Obbligo di garanzia Obbligo giuridico


del soggetto, fornito dei necessari poteri,
di impedire l'evento offensivo di beni,
affidati alla sua tutela. Gli obblighi di
garanzia sono classificati: a) in obblighi di
protezione di determinati beni contro
tutte le fonti di pericolo; b) in obblighi di
controllo di determinate fonti di pericolo
per proteggere tutti i beni ad esse
esposti.

Per la concezione costitutiva, anche nella


norma penale in bianco il precetto in
verit completo e va identificato nel
generico dovere di obbedienza; per la
concezione sanzionatoria, dal momento
che la norma penale in bianco stabilisce
una sanzione per un precetto stabilito da
altri rami del diritto, del tutto normale
che invece di ripetere il precetto si limiti a
richiamarlo.

Oblazione E una delle cause di


estinzione del reato pi frequentemente
applicate
riguardante
le
sole
contravvenzioni. Consiste nel pagamento,
a domanda dellinteressato, di una
somma di denaro che ha leffetto di
degradare
il
reato
in
illecito
amministrativo e, quindi, di estinguerlo
prima dellapertura del dibattimento o
prima del decreto di condanna.

Per la Corte Costituzionale le norme


penali in bianco possono dirsi compatibili
con il principio della riserva di legge

Offesa del bene giuridico la


concretizzazione
del
principio
di
offensivit. Pu consistere in una lesione
12

GLOSSARIO di diritto penale


o in una messa in pericolo.

589/94).

Offesa ingiusta E un sub-requisito


dellaggressione
ingiusta
per
la
configurabilit della legittima difesa.
Contrariamente alla comune opinione,
l'offesa ingiusta va intesa non come
l'offesa antigiuridica bens come offesa
ingiustificata cio arrecata al di fuori di
qualsiasi norma che la imponga o
l'autorizzi.

Pena La pena la limitazione dei diritti


del soggetto quale conseguenza della
violazione di un obbligo, che comminata
per impedire tale violazione e ha
carattere
eterogeneo
rispetto
al
contenuto dellobbligo stesso.
Pena principale E la pena inflitta dal
giudice con sentenza di condanna.
Pene sostitutive v. misure sostitutive.

Oggetto giuridico del reato L'oggetto


giuridico del reato quel bene o
interesse, individuale o sovrindividuale,
che tutelato dalla norma ed offeso dal
reato.

Perdono giudiziale Il perdono giudiziale


una causa di estinzione del reato,
applicabile al solo diritto minorile, che
ricorre nel caso in cui il colpevole: a) al
tempo della commissione del reato non
avesse compiuto i diciotto anni; b) che
questi non sia stato condannato in
precedenza a pene detentive per delitto,
in chi sia delinquente abituale o
professionale; c) che il minore non abbia
gi goduto del perdono giudiziale; d) che
il giudice ritenga di potere applicare una
pena, pecuniaria o detentiva contenuta
entro certi limiti; e) che il giudice in base
a determinate circostanze, presuma che il
colpevole si asterr dal commettere
ulteriori reati. Il perdono giudiziale
consente di evitare il rinvio a giudizio,
ovvero la condanna del minore, e quindi
pu essere concesso sia alludienza
preliminare
sia
al
dibattimento.
Lapplicazione del perdono giudiziale
presuppone
un
accertamento
della
responsabilit penale del minore; per tale
motivo la sentenza che applica il perdono
giudiziale pu essere soggetta ad
impugnazione.

Omissione Mancato compimento, da


parte di un soggetto, di unazione che
doveva essere compiuta.
Partecipe (o complice) Colui che pone
in essere una condotta che, di per s sola,
non integra la fattispecie del reato. Si
distingue fra partecipazione psichica, che
ha luogo nella fase creativa, preparatoria
o
anche
esecutiva
del
reato,
e
partecipazione fisica, che ha luogo nelle
fasi della preparazione e dell'esecuzione.
La prima d vita alla figura dell'istigatore,
di chi cio fa sorgere in altri un proposito
criminoso prima inesistente. La seconda
d luogo alla figura dell'ausiliatore, cio di
chi
aiuta
materialmente
nella
preparazione o nella esecuzione.
Pena accessoria Le pene accessorie
sono misure afflittive, che comportano
una limitazione di capacit, attivit o
funzioni, ovvero accrescono lafflittivit
della
stessa
pena
principale,
e
presuppongono sempre la condanna ad
una pena che sia lergastolo, la
reclusione,
larresto,
la
multa
o
lammenda. Possono essere perpetue o
temporanee. Ne sono caratteri normali: a)
lautomaticit,
poich
di
regola
conseguono di diritto alla condanna
principale; b) lindefettibilit, nel senso
che una volta irrogate sono sempre
scontate non estendendosi ad esse la
sospensione condizionale della pena
principale.

Perfezione del reato Si ha allorch si


sono verificati tutti i requisiti richiesti
dalla singola fattispecie legale, nel loro
contenuto minimo cio necessario e
sufficiente per la esistenza del reato.
Pericolo Pu parlarsi di pericolo (con
riguardo ai reati di pericolo), quando
levento lesivo, secondo un giudizio ex
ante sulla base delle circostanze al
momento verosimilmente esistenti, era
prevedibile come verosimile secondo la
migliore scienza e esperienza. Il pericolo
, pertanto, la probabilit del verificarsi
dell'evento di danno.

Pena di morte Pena capitale prevista


per i delitti oggi completamente abolita e
assorbita nellergastolo sia per i reati
previsti dal codice penale e leggi speciali
diverse da quelle militari (L. 224/44,
D.Lgs. 21/48) sia per i reati previsti dal
codice penale militare di guerra (L.

Pericolosit criminale Agli effetti della


legge penale, viene definita socialmente
pericolosa la persona anche se non
imputabile o non punibile che abbia

13

GLOSSARIO di diritto penale


commesso un reato o un quasi reato,
quando probabile che commetta nuovi
fatti previsti dalla legge come reati. Rileva
sia per lapplicazione delle misure di
sicurezza, sia per la quantificazione della
pena ai sensi dellart. 133. La pericolosit
deve essere accertata di volta in volta dal
giudice.

il duplice scopo di evitare un possibile


arbitrio del potere giudiziario e di evitare
larbitrio del potere esecutivo.
Principio di irretroattivit Il principio di
irretroattivit della legge penale vieta di
applicare una legge penale a fatti
commessi prima della sua entrata in
vigore.

Postfatto v. antefatto.

Principio di legalit formale Esprime il


divieto di punire un qualsiasi fatto che, al
momento della sua commissione, non sia
espressamente preveduto come reato
dalla legge e con pene che non siano
dalla legge espressamente previste.

Prescrizione La prescrizione una causa


estintiva della punibilit legata al decorso
del tempo. Consiste nella rinuncia dello
Stato a far valere la propria pretesa
punitiva, in considerazione del lasso di
tempo trascorso dalla commissione di un
reato. Pu estinguere il reato o soltanto la
pena. Nel caso che estingua il reato, la
prescrizione presuppone che non sia
intervenuta una sentenza definitiva di
condanna.

Principio
di
legalit
sostanziale
Esprime lesigenza che reati debbono
essere considerati i fatti socialmente
pericolosi, anche se non espressamente
previsti dalla legge, e che ad essi vanno
applicate le pene adeguate allo scopo.

Presupposti
della
condotta
Antecedenti logici della stessa, cio le
situazioni di fatto o di diritto, che
preesistono alla condotta da cui questa
deve prendere le mosse perch il reato
possa sussistere (es. gravidanza nel
procurato aborto).

Principio di materialit Secondo tale


principio pu essere reato soltanto il
comportamento umano materialmente
estrinsecantesi nel mondo esteriore e,
perci, suscettibile di percezione sensoria
(art. 25/2 Cost.).
Principio di non ultrattivit Logico
corollario del principio di irretroattivit,
vieta di applicare una legge penale a fatti
commessi dopo che essa divenuta
inefficace, salvo che da essa non derivino
conseguenze pi favorevoli per il reo.

Preterintenzione
Il
delitto

preterintenzionale, o oltre l'intenzione,


quando dalla azione od omissione deriva
un evento dannoso o pericoloso pi grave
di
quello
voluto
dall'agente.
La
preterintenzione un dolo misto a colpa.
Principio dellattualit della legge
penale Deriva dalla combinazione del
principio di irretroattivit e di non
ultrattivit. La validit della legge penale
rigorosamente circoscritta al tempo in
cui essa in vigore.

Principio di obbligatoriet Trova la sua


fonte nellart. 3 c.p. secondo il quale la
legge penale italiana obbliga tutti coloro
che, cittadini o stranieri, si trovano nel
territorio dello Stato, salve le eccezioni
stabilite dal diritto pubblico interno o dal
diritto internazionale.

Principio della pari responsabilit


(concorso di persone) Per tale principio i
concorrenti sono considerati egualmente
responsabili e punibili, in via di principio,
salvo valutare in concreto la loro reale
responsabilit e graduare la pena in base
al ruolo effettivamente avuto.

Principio di offensivit Comporta che il


reato debba sostanziarsi anche nelloffesa
di un bene giuridico, non essendo
concepibile un reato senza offesa. Tale
principio desunto dagli artt. 13, 15 e 27
Cost.
Principio di soggettivit Il principio di
soggettivit del fatto sta ad indicare che,
per aversi reato, non basta che il soggetto
abbia posto in essere un fatto materiale
offensivo, ma occorre altres che questo
gli appartenga psicologicamente, che
sussista cio non solo un nesso causale
ma anche un nesso psichico tra l'agente
ed il fatto criminoso, onde questo possa
considerarsi opera di costui.

Principio
della
responsabilit
differenziata (concorso di persone) In base a
tale
principio
i
concorrenti
sono
considerati diversamente responsabili e
punibili a seconda dei differenti tipi di
concorso.
Principio della riserva di legge
Consiste nellattribuire il monopolio della
criminalizzazione al potere legislativo con

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GLOSSARIO di diritto penale


Principio di tassativit Sta ad indicare
il dovere per il legislatore di procedere, al
momento della creazione della norma, ad
una
precisa
determinazione
della
fattispecie
legale,
affinch
risulti
tassativamente stabilito ci che
penalmente illecito e che ci che
penalmente
lecito.
Principio
di
determinatezza e principio di tassativit,
usati come sinonimi, indicano il primo il
modo di costruzione della norma e il
secondo
l'effetto
della
norma
determinata.

abituale.
Reati a dolo specifico di offesa Sono
quei reati ove l'offesa prevista come
risultato non oggettivo, ma meramente
intenzionale, rendendo cos punibile una
condotta di per s inoffensiva.
Reati a dolo specifico di ulteriore
offesa Sono quei reati dove accanto
alloffesa obiettiva richiesta una
ulteriore offesa meramente intenzionale,
che pertanto ha una funzione restrittiva
della illiceit penale di un fatto gi di per
s offensivo e, quindi, meritevole di pena.

Prognosi criminale Giudizio sul futuro


criminale del soggetto, effettuato sulla
base
delle
qualit
indizianti
(v.
pericolosit criminale).

Reati a struttura complessa Possono


denominarsi reati a struttura complessa i
vari tipi di reato che, pur se diversi fra
loro, sono tutti composti da fatti gi
costituenti di per s reati e cio: il reato
complesso vero e proprio; il reato
abituale; il reato continuato.

Progressione
criminosa
Per
progressione criminosa deve intendersi il
passaggio contestuale da un reato ad un
altro pi grave, contenente il primo, per
effetto
di
risoluzioni
successive:
costituisce un fenomeno, per cos dire
intermedio, tra il concorso di norme sullo
stesso fatto e le ipotesi che danno
sicuramente vita ad un concorso di reati.
La progressione si risolve nel senso della
unicit del reato per analogia juris, in
quanto esistono i presupposti per
lapplicazione del principio, sopraordinato
al concorso apparente di norme anzich
di quello sopraordinato al concorso di
reati.

Reati colposi di evento Sono tali quei


reati in cui sufficiente che non sia voluto
levento, mentre la condotta pu essere
cosciente e volontaria oppure essere
anchessa incosciente e involontaria,
purch impedibile.
Reati complessi in senso lato Sono tali
quei reati complessi in cui compreso un
solo reato con laggiunta di elementi
ulteriori non costituenti reato (ad esempio
la violenza carnale comprende il reato di
violenza e la congiunzione carnale, che di
per s non costituisce reato).

Promessa di aiuto E una forma di


partecipazione psichica nel concorso di
persone
nel
reato.
Consiste
nella
promessa di aiuto da prestarsi dopo la
commissione del reato, allorch, abbia
determinato o rafforzato laltrui proposito
criminoso.

Reati complessi in senso stretto Sono


tali quei reati complessi per lesistenza
dei quali sono necessari almeno due reati
che possono assumere tutti la posizione
di elementi costitutivi (ad esempio il furto
e la violenza privata nella rapina), o
alcuni di elemento costitutivo ed altri di
circostanza
aggravante
(es.
furto
semplice e violazione di domicilio nel
furto
aggravato
da
violazione
di
domicilio).

Pubblicazione della sentenza penale


di condanna Pena accessoria (v.).
Punibilit
Possibilit
giuridica
applicare la pena minacciata.

di

Quasi reato Sono le ipotesi contemplate


negli artt. 49 (reato impossibile) e 115
(istigazione a commettere un delitto non
accolta; istigazione accolta o accordo per
commettere un delitto, quando il delitto
non sia commesso).
Rapporto di causalit Il rapporto di
causalit materiale consiste nel nesso di
dipendenza causale tra la condotta e
levento (art. 40 c.p.).

Reati con bene giuridico vago o


diffuso Sono tali quei reati che offendono
beni collettivi, non ben identificabili nella
loro reale consistenza, rispetto ai quali
non pertanto ben identificabile il
comportamento lesivo pericoloso, anche
perch appaiono ledibili per effetto, pi
che di una singola condotta, del ripetersi
generalizzato e frequente di condotte
illecite (es. reati contro la fede pubblica).

Reati a condotta reiterata v. reato

Reati di offesa Sono i reati nei quali

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GLOSSARIO di diritto penale


loffesa funge da elemento costitutivo
esplicito (es. estorsione) o implicito (es.
omicidio).

incostituzionalit
proprio
perch
contrariamente a quanto avviene per i
reati di pericolo astratto - l'esistenza o
meno delle condizioni di verificabilit
dell'evento lesivo qui accertabile.

Reati di pericolo astratto Sono tali i


reati nei quali il pericolo implicito nella
stessa condotta, ritenuta per comune
esperienza pericolosa, e il giudice si limita
a riscontrare la conformit di essa al tipo
(es. i reati, ora decriminalizzati, di
sorpasso su dosso o in curva).

Reati di scopo Sono tali i reati nei quali


loggetto
dellincriminazione
non

loffesa ad un bene-interesse giuridico,


bens la realizzazione di certe situazioni
che lo Stato ha interesse a che non si
realizzino. In questi ultimi, un vero e
proprio oggetto giuridico manca, mentre
presente un mero interesse dello Stato,
che
costituisce
lo
scopo
dellincriminazione (v. nota n. 12 pag. 34).

Reati di pericolo astratto Sono tali


quei reati nei quali il legislatore incrimina
una
condotta
presumendone
la
pericolosit. Differentemente dai reati di
pericolo
presunto,
non
ammettono
alternative circa la loro ammissibilit
Costituzionale, dato l'impossibile controllo
ex ante dell'esistenza o meno delle
condizioni di verificabilit dell'evento
lesivo: o vengono accettati come tali o si
rinuncia alla tutela penale preventiva,
anche di beni primari.

Reati di sospetto Si intendono quei


reati che riguardano comportamenti, in
essere n lesivi n pericolosi di alcun
interesse, ma che lasciano presumere
l'avvenuta commissione non accertata o
la futura commissione di reati (cos
l'essere colto in possesso non giustificato
di valori, di chiavi false o di documenti
concernenti la sicurezza dello stato).

Reati di pericolo concreto Sono tali i


reati per la sussistenza dei quali il
pericolo deve effettivamente esistere,
costituendo
esso
elemento
tipico
espresso e dovendosi perci accertarne in
ciascun caso la concreta esistenza; i reati
di pericolo concreto vengono, poi, distinti
in reati di pericolo diretto, nei quali si
punisce il provocato pericolo di lesione
del bene giuridico; e reati di pericolo
indiretto, nei quali si punisce il pericolo di
un evento pericoloso per il bene protetto.

Reati istantanei Sono reati istantanei


quelli in cui l'offesa istantanea, perch
viene ad esistenza e si conclude nello
stesso istante per la sua stessa
impossibilit di protrarsi nel tempo.
Reati monoffensivi Sono tali i reati per
l'esistenza dei quali necessaria e
sufficiente l'offesa di un sono bene
giuridico.
Reati
ostativi
Sono
quelle
incriminazione
arretrate,
che
non
colpiscono comportamenti offensivi di un
interesse, ma tendono a prevenire il
realizzarsi di azioni effettivamente lesive
o pericolose, mediante la punizione di atti
che sono la premessa idonea per la
commissione di altri reati. Fra le altre,
tipiche le incriminazioni del possesso non
autorizzato di armi o di esplosivi o di
sostanze stupefacenti.

Reati di pericolo concreto Sono tali


quei reati nei quali il pericolo elemento
costitutivo della fattispecie incriminatrice,
ed il giudice deve accertarne di volta in
volta lesistenza in concreto (es. la strage,
lincendio
di
cosa
propria,
il
danneggiamento seguito da incendio).
Reati di pericolo presunto Sono tali i
reati nei quali il pericolo non implicito
nella stessa condotta, poich al momento
di essa possibile controllare la esistenza
o meno delle condizioni per il verificarsi
dell'evento lesivo, ma viene presunto
juris e de jure, per cui non ammessa
neppure prova contraria della sua
concreta inesistenza (es. il reato, ora
decriminalizzato,
di
passaggio
con
semaforo rosso).

Reati
permanenti
Sono
reati
permanenti quelli per la cui esistenza la
legge richiede che l'offesa al bene
giuridico si protragga nel tempo per
effetto
della
persistente
condotta
volontaria
del
soggetto.
Il
reato
permanente reato unico. Si perfeziona
non nel momento cui si instaura la
situazione offensiva, ma nel momento in
cui
si
realizza
il
minimum
di
mantenimento di essa, necessario per la
sussistenza di tale reato.

Reati di pericolo presunto Sono tali


quei reati nei quali il legislatore incrimina
una
condotta
presumendone
la
pericolosit.
Sollevano
sospetti
di

16

GLOSSARIO di diritto penale


Reati plurioffensivi Sono tali i reati che
offendono necessariamente pi beni
giuridici (es. la rapina che lede il
patrimonio e la libert personale).

furto e di violenza privata. La disciplina


del reato complesso quella del reato
unico; non quella della pluralit dei reati,
neppure quando sia pi favorevole al reo.

Reati plurisoggettivi impropri Sono


tali i reati in cui uno o taluni soltanto dei
coagenti sono punibili in quanto su di essi
soltanto incombe lobbligo giuridico di
non tenere il comportamento.

Reato
continuato
Costituisce
una
particolare forma di concorso materiale.
Ai sensi dellart. 81/2 () Alla stessa
pena (cio la pena che dovrebbe
infliggersi per la violazione pi grave
aumentata sino al triplo) soggiace chi con
pi azioni od omissioni, esecutive di un
medesimo disegno criminoso, commette
anche in tempi diversi pi violazioni della
stessa o di diverse disposizioni di legge
().
La
ratio
del
trattamento
sanzionatorio pi mite, rispetto al cumulo
materiale delle pene viene identificata
nella
minore
riprovevolezza
del
comportamento complessivo dellagente
rispetto ai normali casi di concorso.

Reati plurisoggettivi propri Sono tali i


reati in cui tutti i coagenti sono
assoggettati a pena in quanto lobbligo
giuridico, la cui violazione integra il reato,
incombe su ciascuno di essi. Cos nel
duello, nellassociazione per delinquere,
nella rissa, in cui tutti i soggetti sono
tenuti alla osservanza del dovere imposto
dalla norma penale.
Reati qualificati dallevento Si dicono
qualificati o aggravati dallevento i reati
che subiscono un aumento di pena
allorch derivi un ulteriore evento che
viene posto a carico dellagente per il solo
fatto di essere stato causato dalla sua
condotta criminosa, a prescindere dal
dolo o dalla colpa.

Reato di danno E il reato che si


sostanzia nella distruzione o diminuzione
del bene tutelato.
Reato di pericolo E il reato che si
sostanzia nella minaccia del bene
tutelato.

Reato
(necessariamente)
plurisoggettivo
Si
ha
un
reato
necessariamente plurisoggettivo quando
la stessa norma di parte speciale che
richiede, per la esistenza del reato, una
pluralit di soggetti attivi.

Reato reato ogni fatto umano che sia in


contrasto con la legge penale conforme
alla Costituzione. Inoltre reato ogni fatto
che si pone in contrasto con il sistema di
valori e beni giuridici tutelati dalla
Costituzione.

Reato a forma vincolata Reato in cui la


legge richiede che lazione tipica si
articoli attraverso determinate modalit
o, addirittura, attraverso determinati
mezzi.

Reato eventualmente complesso Si ha


quando un reato contenuto come
elemento particolare, cosicch possibile
realizzare il reato complesso senza
realizzare un reato semplice. Si ha
specialit reciproca per coincidenza tra
fattispecie ed elemento particolare.

Reato abituale E detto abituale il reato


per lesistenza del quale la legge richiede
la reiterazione di pi condotte identiche o
omogenee. E proprio il reato abituale
consistente nella ripetizione di condotte
che sono in s non punibili, come nello
sfruttamento della prostituzione, o che
possono essere non punibili, come nei
maltrattamenti in famiglia. E improprio
se consiste nella ripetizione di condotte
gi di per s costituenti reato, come nella
relazione
incestuosa,
costituendo
il
singolo fatto incestuoso delitto di incesto.

Reato impossibile E configurabile


quando per linidoneit dellazione o per
linesistenza delloggetto, impossibile
levento dannoso o pericoloso. Per azione
inidonea deve intendersi lintera azione
tipica prevista dalla norma, la quale, in
virt di caratteristiche concrete e
oggettive, inidonea a realizzare loffesa.
Il reato impossibile un non reato e,
come tale, non pu essere punito, ma in
ragione della esigenza preventiva l'autore
pu essere sottoposto a misure di
sicurezza.

Reato complesso E tale il reato nel


quale un altro assorbito nel primo quale
elemento
costitutivo
ovvero
quale
circostanza aggravante. Il delitto di rapina
ad esempio ha in s la fattispecie di

Reato necessariamente complesso Si


ha quando almeno un reato contenuto
come elemento costitutivo e non

17

GLOSSARIO di diritto penale


possibile
realizzare
la
fattispecie
complessa senza commettere il reato
semplice. Si ha specialit per coincidenza
tra fattispecie ed elemento costitutivo.

gi recidivo.
Reclusione Pena detentiva prevista per i
delitti
consistente
nella
privazione
temporanea della libert personale, per
un tempo che va da 15 giorni a 24 anni
(massimo che pu essere elevato fino a
30 anni in caso di concorso di aggravanti
o di reati).

Reato omissivo improprio o di non


impedimento Consiste nel mancato
impedimento di un evento materiale, per
lesistenza del quale occorre il verificarsi
di tale evento.

Regole di condotta preventive Sono


tali quelle regole che prescrivono
comportamenti, attivi od omissivi, non
tenendo i quali prevedibile e tenendo i
quali prevenibile un evento dannoso,
secondo la migliore scienza e esperienza
specifiche.
La
loro
inosservanza
costituisce il requisito oggettivo della
colpa.

Reato omissivo proprio o di pura


omissione
Consiste
nel
mancato
compimento dellazione comandata, per
la sussistenza del quale non occorre il
verificarsi di alcun evento materiale.
Reato proprio quel reato per il quale
la legge richiede una speciale qualit del
soggetto attivo.

Responsabilit
E
penalmente
responsabile, e perci punibile, solo il
soggetto che al momento del fatto era
capace di intendere e di volere.
Presupposto
della
responsabilit

limputabilit (v.).

Reato proprio esclusivo tale quel


fatto che costituisce reato soltanto se
commesso da un soggetto con una
determinata qualifica (es. la falsa
testimonianza).
Reato proprio non esclusivo tale
quel fatto che costituisce particolare reato
se commesso da un soggetto con una
determinata qualifica e reato comune se
commesso da un soggetto senza tale
caratteristica
(es.
peculato
e
appropriazione indebita).

Responsabilit oggettiva Consiste nel


porre a carico dellagente un evento sulla
base del solo rapporto di causalit,
indipendentemente dal concorso del dolo
o della colpa.
Responsabilit oggettiva espressa E
tale
la
responsabilit
oggettiva
espressamente prevista dalla legge. Lart.
42 sancisce infatti che () la legge
determina i casi nei quali levento posto
altrimenti a carico dellagente, come
conseguenza della sua azione od
omissione. ().

Reato putativo Si ha reato putativo


quando il soggetto crede di commettere
un fatto che costituisca reato, mentre
reato non .
Recesso volontario Il recesso si ha
quando lagente, dopo aver posto in
essere tutti gli atti causali necessari,
impedisce l'evento tenendo una controcondotta che arresta il processo causale
gi in atto.

Responsabilit
oggettiva
occulta
Riguarda
quelle
ipotesi,
o
quei
coefficienti, di responsabilit oggettiva,
che si annidano nello stesso concetto di
colpevolezza e nelle sue specifiche forme
del dolo e della colpa, quando non siano
non
solo
concepiti
ma
anche
concretamente applicati in termini di
autentica responsabilit colpevole.

Recidiva La recidiva la condizione


personale di chi, dopo essere stato
condannato per un reato con sentenza
passata in giudicato, ne commette un
altro: essa costituisce uno dei c.d. effetti
penali della condanna e va inquadrata tra
le circostanze inerenti alla persona del
colpevole. La recidiva comporta la
possibilit di una aumento di pena. Si
distinguono tre tipi di recidive: a)
semplice: consiste nel semplice fatto di
commettere un reato dopo aver subito
una condanna irrevocabile per un altro
reato; b) aggravata: si ha quando viene
commesso un nuovo reato: c) reiterata: si
ha allorch il reato commesso da chi

Riabilitazione
Consiste
nella
reintegrazione del condannato, che abbia
gi scontato la pena principale, in tutte le
facolt e diritti, preclusi per effetto dalla
condanna (art. 178 c.p.). Importa
lestinzione della pena accessoria e di
ogni altro effetto penale della condanna.
Ha lo scopo, specialpreventivo, di
sottrarre il condannato, che si sia
ravveduto, a quegli effetti penali che

18

GLOSSARIO di diritto penale


possono
sociale.

pregiudicare

il

reinserimento

prospettata minaccia di esecuzione della


pena inflitta, a distogliere il reo dalla
commissione
di
ulteriori
reati.
La
concessione del beneficio comporta la
sospensione della pena principale e delle
pene accessorie per un periodo di cinque
anni, nel caso di delitti, e di due anni nel
caso di contravvenzioni. Se durante
questo periodo il condannato non
commette un altro delitto o unaltra
contravvenzione della stessa indole ed
adempie agli obblighi imposti, il reato
estinto. Restano, invece in vita gli altri
effetti penali e le obbligazioni civili.

Riesame della pericolosit Il riesame


della pericolosit consiste nel riprendere
in esame le condizioni dellindividuo, che

stato
dichiarato
pericoloso,
per
accertare se egli permane tale mentre
sottoposto alla misura di sicurezza.
Scriminanti putative Sono tali le
scriminanti
erroneamente
ritenute
esistenti in tutti loro requisiti di legge
dall'agente
che
pertanto
possono
costituire cause scusanti.

Sospensione dagli uffici


delle persone giuridiche
imprese Pena accessoria (v.).

Scriminanti Sono particolari situazioni in


presenza delle quali un fatto, che
altrimenti sarebbe reato, tale non
perch la legge lo impone o lo consente. Il
fondamento
politico-sostanziale
della
liceit
del
fatto
viene
individuato
nell'interesse mancante, nell'interesse
prevalente o nell'interesse equivalente. Il
fondamento logico-giuridico dato,
invece,
dal
principio
di
non
contraddizione, per cui uno stesso
ordinamento
non
pu,
nella
sua
unitariet, imporre o consentire e, ad un
tempo, vietare il medesimo fatto senza
rinnegare se stesso della sua politica di
attuazione. Infine, il fondamento tecnicodommatico
consiste nell'assenza
di
tipicit del fatto scriminante.

direttivi
e delle

Sospensione dallesercizio di una


professione o arte Pena accessoria che
a differenza dellinterdizione comporta
solo il divieto di esercitare una certa
attivit.
Specialit reciproca (o bilaterale) Si
ha specialit reciproca allorch nessuna
norma speciale o generale, ma ciascuna
ad un tempo generale e speciale,
perch entrambe presentano, accanto ad
un nucleo di elementi comuni, elementi
specifici e elementi generici rispetto ai
corrispondenti elementi dellaltra.
Specialit unilaterale Si ha specialit
unilaterale quando una norma, speciale,
presenta tutti gli elementi di altra norma,
generale, con almeno un elemento in pi.
Tipico esempio l'art. 341 rispetto all'art.
594, poich l'oltraggio presenta tutti gli
elementi dellingiuria ed inoltre il quid
pluris della qualifica di pubblico ufficiale
nell'offeso.

Soccorso difensivo E cos chiamata la


legittima difesa quando il soggetto
passivo dellaggressione non il soggetto
che si difende ma un terzo.
Soggetto attivo del reato colui che
pone in essere un fatto penalmente
illecito.
Soggetto passivo del reato Soggetto
passivo del reato il titolare del bene che
costituisce l'oggetto giuridico del reato.
Tale non pertanto qualunque persona
che subisca eventualmente un danno dal
reato, ma solo il titolare del bene protetto
dalla norma e, quindi, colui che subisce
l'offesa essenziale per la sussistenza del
reato.

Suitas della condotta E la coscienze e


volont della condotta. Ai sensi dellart.
42/1, nessuno pu essere punito per
unazione od omissione preveduta dalla
legge come reato, se non lha commessa
con coscienza e volont. La suitas
costituisce lappartenenza della condotta
al soggetto sia che questa sia sostenuta
da
una
volontariet
reale
ovvero
potenziale. Debbono essere considerati
coscienti e volontarie tutte le condotte
attribuibili alla volont del soggetto,
essendo tali non solo quelle che traggono
origine da un impulso cosciente, bens
anche quelle che derivano dalla inerzia
del volere, ma che con uno sforzo del
volere potevano essere impedite. La
suitas, investendo il rapporto specifico tra

Sospensione condizionale della pena


Causa di estinzione della punibilit.
Listituto trae la sua ragione iniziale dalla
necessit di evitare al condannato a pene
detentive di breve durata il contagio con
lambiente carcerario che, per esperienza
acquisita,
tende
a
desocializzarlo.
Listituto tende, inoltre, attraverso la

19

GLOSSARIO di diritto penale


la volont del soggetto ed una condotta,
fa venir meno, in sua mancanza,
lattribuibilit della condotta posta in
essere, e quindi la responsabilit penale.

del rapporto di causalit, che il soggetto


abbia posto in essere una condizione
dellevento senza la quale lo stesso non si
sarebbe verificato e che il verificarsi
dellevento non dipenda dal concorso di
fattori causali eccezionali, che abbiano
cio una probabilit minima di verificarsi.

Teoria della accessoriet (concorso di


persone) Secondo tale teoria la norma sul
concorso estenderebbe la tipicit della
condotta
principale
alle
condotte
accessorie dei compartecipi: in tal modo il
semplice partecipe risponde del reato in
quanto la sua condotta atipica accede al
fatto tipico dellautore, dal quale attinge
la sua rilevanza penale. Suo vizio sta
nellesigere,
per
la
punibilit
dei
compartecipi, una condotta principale
tipica, con le due conseguenti insuperabili
limitazioni: a) di non riuscire a giustificare
la punibilit dei concorrenti in tutti i casi
c.d. di esecuzione frazionata, ove nessuno
da solo realizza lintero fatto tipico, ma
ciascuno ne compie una parte soltanto; b)
di non riuscire a giustificare la punibilit
dei concorrenti nel reato proprio, allorch
la condotta materiale sia posta in essere
dallextraneus, dato che lautore della
condotta principale non pu essere che
lintraneus, cio la persona che ha la
qualifica soggettiva.

Teoria della emenda Per questa


dottrina la pena protesa verso la
redenzione morale del reo. Per lanaloga
teoria della espiazione, la pena ha
funzione di purificazione dello spirito,
operando come antidoto contro la
immoralit per la forza purificatrice del
dolore.
Teoria della equivalenza causale
(concorso di persone) Secondo questa teoria,
poich ogni persona che concorre a
produrre levento unico e indivisibile lo
cagiona nella sua totalit, questo
andrebbe integralmente imputato ad
ognuno
dei
compartecipi.
Essa,
connaturale agli ordinamenti a legalit
sostanziale, inconciliabile con quelli a
legalit formale ove i reati sono tipizzati
nei loro requisiti oggettivi e soggettivi.
Teoria
della
fattispecie
plurisoggettiva eventuale (concorso di
persone) Secondo
tale
teoria,
dalla
combinazione sulla norma sul concorso
con la norma incriminatrice di parte
speciale nasce una nuova fattispecie
plurisoggettiva, autonoma e diversa da
quella monosoggettiva e che ad essa si
affianca, con una sua nuova tipicit: la
fattispecie del concorso di persone nel
reato.

Teoria
della
causalit
adeguata
Ritiene che il rapporto di causalit tra
condotta ed evento sussiste quando un
soggetto ha determinato levento con una
azione proporzionata, adeguata, e cio
idonea a determinare levento, in chiave
di probabilit.
Teoria della causalit naturale (o
della condicio sine qua non)Ritiene
che deve considerarsi causa ogni singola
condizione dellevento, ogni antecedente,
senza il quale levento non sarebbe
venuto in essere. Considera equivalenti
tutte le condizioni e comporta leccessiva
estensione
del
concetto
di
causa
portando a conseguenze assurde.

Teoria della prevenzione generale Per


i seguaci della teoria della prevenzione
generale, scopo della pena impedire
che vengano commessi in futuro reati:
nata
nell'ambito
dell'ideologia
illuministica, questa teoria attribuisce alla
pena un andamento utilitaristico, in
quanto essa costituirebbe un mezzo per
distogliere i consociati dal commettere
atti criminosi. In particolare, la pena viene
intesa come una controspinta rispetto al
desiderio di procurarsi quel piacere che
costituisce la spinta criminosa.

Teoria della causalit scientifica Per la


causalit scientifica lazione causa
dellevento quando, secondo la migliore
scienza ed esperienza del momento
storico, levento conseguenza, certa o
altamente
probabile,
dellazione,
in
quanto senza di essa levento non si
sarebbe, con certezza o con alto grado di
probabilit, verificato.

Teoria della prevenzione generale


Secondo questa teoria la pena ha un
fondamento utilitaristico, costituendo un
mezzo per distogliere i consociati dal
compiere atti criminosi.

Teoria
della
causalit
umana
Interpretando sistematicamente gli artt.
40 e 41 c.p., richiede, per la sussistenza

Teoria della prevenzione sociale Per

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GLOSSARIO di diritto penale


questa teoria la pena ha la funzione di
eliminare o ridurre il pericolo che il
soggetto, cui viene applicata, ricada in
futuro nel reato.

imputabile chi, nel momento in cui ha


commesso il fatto era, per infermit, in
tale stato di mente da escludere la
capacit di intendere e di volere.
Limputato dichiarato non imputabile
prosciolto ma se pericoloso sottoposto
alla misura di sicurezza dellospedale
psichiatrico giudiziario (art. 222).

Teoria della prevenzione speciale


Secondo la teoria della prevenzione
speciale, la pena tende ad impedire che
colui che si reso responsabile di un
reato torni a delinquere anche in futuro.
Questo effetto positivo pu essere
conseguito in tre modi diversi: a)
attraverso l'emenda del reo, la sua
rieducazione
o
risocializzazione;
b)
l'intimidazione e cio l'efficacia dissuasiva
della condanna e dalla sua esecuzione; c)
la neutralizzazione qualora si tratti di
pena
detentiva
consistente
nella
segregazione del reo che gli impedisce di
commettere altri reati.
Teoria della retribuzione Per questa
teoria, compendiabile nellassunto che il
bene va ricompensato con il bene e il
male con il male, la pena un valore
positivo che trova in se stessa la sua
ragione e giustificazione. Essa il
corrispettivo del male commesso e viene
applicata a cagione del reato commesso.
Vittime fungibili Sono tali i soggetti che
assumono il loro ruolo di vittime al di fuori
di una qualsiasi relazione con l'agente,
non hanno favorito in alcun modo la
condotta criminale e sono perci vittime
accidentali.
Vittime infungibili Sono tali i soggetti
che diventano vittime per una precisa
relazione con l'agente. Per il determinante
influsso esercitato dalla loro qualit o dal
loro agire sul medesimo. Sono, pertanto,
vittime partecipanti, quali le vittime per
imprudenza,
volontarie,
alternative,
provocatrici.
Vizio di mente parziale Causa di
esclusione
o
diminuzione
della
imputabilit (art. 89 ) che si ha quando la
capacit di intendere e di volere, senza
essere esclusa, grandemente scemata
(seminfermit): in tal caso si opera una
diminuzione della pena cui si cumula, di
regola, una misura di sicurezza. Gli stati
emotivi
e
passionali,
invece,
non
escludono n diminuiscono limputabilit
(art. 90) sempre che non siano
manifestazione di uno stato patologico.
Vizio di mente totale Causa di
esclusione
o
diminuzione
della
imputabilit (art. 88), per cui non

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