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25/10/2015

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Smart working: un futuro vicino o lontano?


Scritto il 23,ott, 2015 | 0 comments
Smart working: un futuro vicino o lontano?
Quali sono i pro e i contro dello smart working?
Sempre pi spesso si parla di work life balance, dellimportanza di raggiungere il giusto equilibrio tra vita familiare e lavoro, e in
questo senso gli strumenti di smart working sono una leva a favore. Ma, se vero che aiutano a migliorare la gestione degli
impegni familiari, sul piano del lavoro quali benefici apportano?
Dal recente studio di Lead In e McKinsey & Co. emerso che le aziende che intraprendono programmi a sostegno dello smart
working, sopratutto a livello di orario flessibile, rilevano un impatto positivo sul lavoro da parte di chi ne usufruisce. Gli impiegati
infatti sono pi proattivi e soddisfatti, potendo conciliare gli orari di lavoro con quelli della scuola, dei figli, della maternit, ecc.;
inoltre mostrano un maggior grado di fidelizzazione allazienda.
Eppure, la stessa ricerca evidenzia che sono pochi coloro che si avvalgono di queste opportunit (circa 12%). Come mai?
La ragione principale, spiega Kimberly Elsbach, professoressa alla Universit della California Davis, Graduate School of
Management, risiede nel timore di vedersi scavalcato nel far carriera da chi lavora full time ed in generale di essere percepiti
come un peso per i colleghi quando in realt un peso non lo sono affatto.
La paura maggiore a carico delle donne per il 90% che temono di lasciare il lavoro per pi di sei mesi ed oltre per la maternit.
Sebbene la ricerca sia il riflesso di quanto avviene negli US, facilmente trasferibile anche alla situazione italiana perch il
problema di fondo di tipo culturale. Manca la cultura al lavoro flessibile e pi specificamente allo smart working, quando invece
ilbeneficio che pu apportare sia allazienda che ai lavoratori davvero notevole.
Lo smart working per non riguarda solo lorario di lavoro, ma anche modalit di approccio come ladigitalizzazione e la
delocalizzazione. Fortunatamente esistono anche esempi che fanno ben sperare: secondo lOsservatorio Smart Working del
Politecnico di Milano, emerge che lItalia, pur non essendo sempre in prima linea nello sfruttare a fondo linnovazione, si sta
evolvendo verso dinamiche di lavoro allinsegna della digitalizzazione e delocalizzazione. Lindagine dellOsservatorio Smart
Working ha esaminato un campione dioltre 250 societ pubbliche e private e ha evidenziato che nel 2015 i progetti di smart
working sono aumentati dell8% rispetto allanno precedente: successo per il17% delle grandi aziende.
Quindi unazienda che adotti politiche di lavoro flessibile deve necessariamente svilupparle non solo in ottica di business ma
anche e soprattutto con un orientamento culturale capace di coinvolgere tutti i dipendenti, formandoli alla responsabilizzazione e
alluso degli strumenti di flessibilit con efficienza aziendale e beneficio personale.
Si tratta di una nuova opportunit di fare impresa e di una grande sfida per le aziende contemporanee. E del resto, come recita
anche la definizione di smart working presente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si tratta di una scelta
necessaria per il futuro del lavoro:
Lo smart working una modalit di lavoro innovativa basata su un forte elemento di flessibilit, in modoparticolare di orari e di
sede. Il futuro dellorganizzazione del lavoro passa necessariamente da qui: l dove il lavoroincontra le nuove tecnologie, infatti,
nascono occasioni che non possiamo permetterci di ignorare e che ci portano aun importante cambiamento di mentalit.
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