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TESTO MACHIAVELLI

1) Il testo illustra come Machiavelli cerchi di confutare la radicata convinzione che la


Chiesa Romana sia alla base del benessere delle citt italiane. Fa ci attraverso due
argomentazioni. Con la prima afferma che la Chiesa e i preti hanno smarrito il reale
senso della fede e quindi non possono trasmettere sicurezza ai fedeli. Con la seconda
afferma che una provincia, per essere unita e felice, ha bisogno di un principe che la
governi. In Italia la Chiesa ha ostacolato ci, non essendo stata capace n di
acquistare il dominio assoluto sull Italia, n di farla governare da altri, per paura di
perdere il proprio potere.
4) La responsabilit degli infiniti disordini dell Italia nel fatto che con gli esempi di
malvagit e corruzione della corte papale, i fedeli della provincia italica hanno smarrito
ogni devozione e religione. Cos, come in presenza di religione si presuppone il bene,
dove esso manca si presuppone il contrario.
5) La Chiesa non mai stata abbastanza potente da acquistare il dominio assoluto
sullItalia e diventarne padrona. La Chiesa non stata abbastanza debole da non poter
convocare un governante per paura di perdere i propri domini temporali.
6) La conseguenza che lItalia non stata governata da un solo principe ma da pi
principi e signori. Ci ne ha causato lassalto di barbari e potenti, alimentandone
disgregazione e disunit.
7) La sintassi di questo brano caratterizzata da periodi a volte lunghi. Machiavelli
cerca di spiegare le proprie argomentazioni attraverso un lessico chiaro ma vario, in
modo che il proprio pensiero possa essere capito immediatamente e non sia filtrato da
un periodare complesso e aulico, tipico del tempo. Questo stile secco e a volte
lapidario lo si pu ritrovare nel suo scritto pi importante, Il Principe, nella cui dedica
afferma che una sintassi ampia e complessa riflette un pensiero denso e confuso. Per
cui in entrambe le opere utilizza una prosa diretta e agile, che non d limpressione di
un discorso retoricamente costruito. Le differenze tra le due opere sono
principalmente di carattere argomentativo. Il Principe destinato a fornire strumenti
concreti e immediatamente applicabili. I Discorsi destinati ad una riflessione teorica
generale, legata ad un preciso orizzonte di problemi comuni. Al di l di questa
differenza, il pensiero nelle due opere unitario cos come il metodo di indagine.
8) Lintera attivit letteraria del Machiavelli incentrata sul suo impegno politico e
sulle sue missioni diplomatiche nella penisola italica e presso territori esteri come
Germania e Francia. Proprio in Francia nacque in lui lammirazione nei confronti di un
modello di stato forte e saldo come la monarchia francese , ovvero uno stato assoluto
e moderno che sarebbe dovuto essere il modello per una futura Italia unita in un primo
momento, e successivamente repubblica. In questo Stato la religione non ha un ruolo
politico, poich Machiavelli considera la politica come una scienza che ha proprie
leggi, principi ed obiettivi, quindi autonoma dalla religione e dalla morale. Da questo
derivato il suo pensiero che il fine giustifica i mezzi, dovendo lo Stato badare
unicamente allefficacia delle proprie regole. In questo senso, Machiavelli giudica pi
funzionale alla vita nazionale la religione pagana, poich riconduce la fede ad una
sfera spirituale e quindi possibile strumento di grandezza nazionale; la religione
cristiana invece si occuperebbe in modo eccessivo di essere una guida

comportamentale per i fedeli, che quindi possono non attenersi alle leggi dello Stato.
Questa eccessiva presenza del Cristianesimo e quindi della Chiesa romana sono, per
Machiavelli, alla base della divisione e debolezza politica italiana. Infatti la Chiesa non
ha mai permesso a nessun principe di prenderne il totale controllo, preferendo una
disgregazione amministrativa che avrebbe potuto facilmente controllare. Inoltre non
mai stata in grado di acquisire il dominio assoluto sulla penisola lasciandola preda di
barbari e potenti.
TESTO LUSSU
1) Questo brano racconta un drammatico momento della Prima Guerra Mondiale,
vissuto in prima persona dal narratore. Si apre con lordine del comandante di
avanzare verso il nemico e vengono descritte espressioni e stati danimo dei soldati in
modo cos realistico, come solo uno che ha vissuto quei momenti pu fare. Viene
aperto il fuoco e le mitragliatrici nemiche causano la morte di numerosi soldati italiani;
il narratore pensa di essere ferito e si blocca per poco. I battaglioni italiani si
compattano e gli austriaci cessano il fuoco. Per un attimo italiani ed austriaci
sembrano conciliarsi. Si guardano negli occhi attoniti, con una espressione di terrore
negli occhi, ragazzi sia gli uni che gli altri. Ma il generale ordina di avanzare ancora.
2) Il narratore lautore stesso, Emilio Lussu. La focalizzazione interna.
3) Nelle prime righe i soldati sono turbati ed agitati per limminente assalto e cercano
conforto negli occhi degli altri soldati, trovando solo angoscia. La similitudine
successiva sancisce linizio dellattacco e, come un colpo di scure, linizio della
battaglia. La precariet della vita umana in guerra diventa cos realt.
4) I soldati hanno un atteggiamento timoroso ed insicuro su quello che potr
succedere durante lassalto. Il generale ed il colonnello invece, cercano sempre di
incitare i soldati a combattere, anche quando le due parti sembrano appacificarsi.
5) In guerra gli uomini vengono trasformati in semplici pedine necessarie a vincere il
gioco, e perdono quasi personalit. Lunica caratteristica che li fa distinguere gli uni
dagli altri lo sguardo, lespressione degli occhi ed il loro colore. Questa scelta, oltre
che a far riacquistare individualit ai vari componenti dellesercito, mirata. Gli occhi
sono lo specchio dellanima: attraverso essi si manifesta la paura, il dolore, il terrore
che ognuno di loro prova.
6) Il narratore dilata il racconto di una scena breve ma piena di azione ed emozione,
per far risaltare molti particolari importanti che rendono pi viva la narrazione. Fa ci
descrivendo accuratamente ogni scena, con particolari sui soldati e sui comandanti, ed
inserendo anche dialoghi e riflessioni.
7) Il racconto presenta un registro lessicale molto ampio che viene inserito in periodi
brevi e concisi, per indicare la velocit dellazione. Le figure retoriche e le descrizioni
non mancano, per rendere il testo pi vivo e particolareggiato.
8) Il narratore descrive la guerra come qualcosa di imposto ai soldati, che non possono
scegliere se restare in trincea o attaccare. Il lettore ha quindi limpressione di
ingiustizia nei confronti dei soldati, che sembrano aspettare impotenti la loro morte.
Infatti, eseguono gli ordini dei comandanti come semplici pedine di un gioco. Le scelte

stilistiche e lessicali vengono quindi adattate al senso della narrazione, cos come il
tono dello scrittore. Si percepisce unatmosfera carica di angoscia, ed il presagio di
morte dei soldati viene esternato con descrizioni e stati danimo. Anche i periodi brevi
e concisi fanno capire la velocit del racconto, che viene per ampliato da numerose
descrizioni, dialoghi e riflessioni. Questa atmosfera di insicurezza e caducit della vita
rimane in tutto il racconto, anche quando le due fazioni fermano il combattimento.
Linstabilit della scena viene scossa dal comandante che incita a continuare lattacco.
9) Nel 1914 lintera Europa si apprestava ad affrontare limminente conflitto mondiale.
Anche lItalia in quel periodo valutava la possibilit di partecipare alla guerra, e si
formarono due fazioni. Gli interventisti erano quelli che sostenevano la necessit di
entrare in guerra, sia per riconquistare territori perduti in precedenti guerre, sia per
rispettare accordi presi con lIntesa. Dallaltro lato cerano i neutralisti, per la maggior
parte masse operaie, che in caso di entrata in guerra avrebbero pagato in termini
economici ed umani.
Gli intellettuali ebbero un importante peso nel dibattito antecedente la guerra.
Attraverso diverse riviste espressero le loro inquietudini e la loro disponibilit a nuove
esperienze ed avventure, travolti dalle idee del filosofo Nietzsche e dal gusto del bel
gesto di DAnnunzio. E fu proprio DAnnunzio insieme ad i poeti futuristi ad incentivare
una entrata in guerra dellItalia. Mentre il primo usava la sua arte oratoria per una vera
e propria istigazione alla violenza, il futurista Marinetti defin la guerra come sola
igiene del mondo.

TESTO ZAGREBELSKY
1) Questo testo espone le ragioni secondo le quali la partecipazione politica dei
cittadini in una democrazia sia fondamentale per la crescita dello Stato. Nella
democrazia italiana, uno dei principali ostacoli lindifferenza politica, unita al
principio secondo il quale il voto viene dato in cambio di qualcosa. Bisogna allora non
attuare una partecipazione egoisticamente interessata, ma interessata al bene
comune e soprattutto consapevole.
2) Questo luogo comune lidea che lo spirito democratico si sviluppa con la crescita
della democrazia; invece il contrario, poich una democrazia pu svilupparsi solo
con linteresse e la dedizione alla cosa pubblica.
3) E sicuramente una definizione negativa, poich un pensiero che non viene messo
in atto e rallenta lo sviluppo della democrazia.
4) Si intende la dedizione alla cosa pubblica ed utilizzare una parte delle proprie
risorse per il bene della democrazia.
5) Zagrebelsky usa il condizionale per evidenziare la possibilit di avvenimento di
certe situazioni, che vengono frenate dalla mancanza di spirito democratico nei
cittadini.

6) Introduce la propria opinione a partire da Ebbene..., e lo fa smettendo di


utilizzare il condizionale, ed usando modi verbali che esprimono situazioni reali.
7) Sono lindifferenza politica, che causa una opinione politica non consapevole, ed il
voto di scambio, che indirizza un cittadino verso un certo partito politico solo in
cambio di favori personali.
8) Il tono di questo brano sicuramente formale; il lessico ricercato ma comunque
comprensibile. Nella struttura sintattica c prevalenza di coordinazione.
9) Lautore conclude con laffermare che la scuola fondamentale per uno sviluppo
consapevole dellopinione pubblica nei cittadini. Sono pienamente daccordo con
questa conclusione, poich la scuola alla base della nostra formazione. Il problema
di molti cittadini il mancato interesse in istituzioni che negli ultimi decenni non
riescono a garantire sicurezza. Per questo spesso lelettore sceglie un partito politico
solo per comodit. Secondo lautore questo influenza negativamente la concezione di
politica, che viene vista pi come un mercato che come una materia da conoscere e
studiare. Bisogna quindi inserire nella formazione dei ragazzi una vera educazione
civica, con la quale si potr avere una propria opinione consapevole ed interessata.
10) Lindifferenza alla vita politica senza dubbio un pericolo per la democrazia.
Infatti, non informandosi riguardo i vari partiti e politici, soprattutto in tempo di
elezioni, si corre il rischio di fare una scelta sbagliata votando, o ancora peggio, non
votando. I giovani, che sono alla base dello sviluppo di uno stato, non devono
considerare noiosa ed inutile la politica, ma al contrario, approfondire le proprie
conoscenze per un giudizio pi consapevole.
Nella Guerra del Peloponneso Tucidide racconta che, commemorando i caduti della
guerra tra Atene e Sparta, Pericle disse: Noi abbiamo un sistema che si chiama
democrazia perch coinvolge nellamministrazione la maggioranza dei cittadini...Nelle
cariche pubbliche non si preferiti per il partito di appartenenza ma per il merito... Chi
si disinteressa completamente della politica giudicato non come persona pacifica ma
come persona inutile...Ogni ateniese cresciuto a questa scuola pu sviluppare una
personalit autonoma sotto molti aspetti...

NOMINALIZZAZIONI
a) Lassottigliarsi delle spiagge deriva dal prelievo indiscriminato di sabbia e ghiaia per
milioni di metri cubi dal Tevere, ogni anno.
b) Nel prossimo fine settimana ci sar una elevata concentrazione di traffico. Ci
dovuto al coincidere del fine settimana con la chiusura dei principali stabilimenti.
c) Intorno allanno Mille in Europa, in particolare in Italia, si verific un profondo
rinnovamento spirituale, sociale ed economico. Ci diede origine a una rapida rinascita
delle citt, grazie soprattutto allo sviluppo del commercio, alla diffusione della moneta
e alla formazione di grossi capitali nelle mani dei mercanti.
d) Alle elezioni del 1996 la par condicio non funzion in modo corretto. Il Polo perse
comunque. Secondo il prof. Ranzoni ci dimostra come la mancanza di una sinergia
televisione-opinione pubblica, sia estremamente dannosa ai fini del successo di una
campagna elettorale.
e) Nel 1994 si sostenne limportanza della TV nella vittoria del Centrodestra.
Successivamente Prodi vinse anche se sprovvisto di reti per la sua propaganda. Di
conseguenza, Ranzoni sostenne unidea di TV come moltiplicatrice e acceleratrice di
tendenze, piuttosto che creatrice.

FRASI LUNGHE E CONTORTE


a) Il rapporto uomo-natura oggi peggiore rispetto al passato; questo perch luomo
non si integra pi in esso, ma lo sfrutta per scopi personali. Ci causa rischi per la
propria salute e per quella degli animali, oltre che per linquinamento ecologico.
b) Il protagonista Sam, nella scena iniziale, si specchia per sistemarsi, ma viene
interrotto dal suono del campanello. Sam chiede chi sia e apprende che si tratta di
Linda, amica di Dick e Sharon, con cui ha un appuntamento. Sam, ometto di mezza
et, magro e un po impacciato, fa entrare i ragazzi, che notano nella stanza un
disordine di libri e riviste culturali, ed una medaglia scolastica. Il tutto lasciato
appositamente in vista per impressionare positivamente Sharon, che si accorta
anche dellabbondante acqua di colonia usata da Sam.
c) Per presentare la richiesta del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e ritirare
la relativa ricevuta con fotografia, il cittadino straniero extracomunitario deve recarsi
alla Questura del Commissariato di zona munito di:
-documento di riconoscimento
-4 foto formato tessera
-dichiarazione del datore di lavoro su carta bollata da L. 15.000, attestante la
disponibilit ad assumerlo
E richiesta la presenza dello stesso datore di lavoro o persona delegata.
d) A causa delle numerose ristampe del mio volume dopo ledizione del 1968,
ripubblico il mio primo libro su richiesta della nuova Sansoni. Uscito nel 1936, scritto
nel 1935, in un periodo peno di lavoro, con questo libro impostavo la mia nozione di
poetica. Con un mio saggio leopardiano del 34-35 avviavo in quel periodo
unoperazione di recupero dellultimo Leopardi. La sua poetica eroica, sviluppata nel

47 nella Nuova poetica leopardiana e nel 73 con la Protesta di Leopardi veniva


cos riproposta e reinterpretata. Si poteva cos conoscere laspetto materialistico del
maggiore poeta italiano.

TESTO TASSO
1) Vere fur queste gioie e questi ardori il primo sonetto del Canzoniere del Tasso. Il
poeta, sottolineando la verit delle vicende narrate con il vere iniziale, riconosce di
non essere stato tra i pi costanti e fedeli in amore. Per questo pu sentirsi degno di
lode, ed esorta gli amanti a togliere ad Amore il controllo dei loro animi.
Vere furono queste gioie e questi ardori, a seguito dei quali piansi e cantai in vari stili
tanto che la mia poesia poteva eguagliare quella epica, che canta il suono delle armi e
le glorie degli eroi e i loro puri amori. E se il mio cuore non fu tra i pi costanti e fedeli
in amore, di questo non dovrei lamentarmi perch mi sembra pi lodevole il
pentimento dove lonesta onorata. Ora, col mio esempio, gli amanti attenti,
leggendo delle mie gioie e dei miei desideri, tolgano ad Amore il controllo dei loro
animi. Nonostante altri asciughino i caldi pianti e ragionevolmente il cuore si adiri
qualche volta, dolce provare amore nel cuore.
2) Il sonetto composto due quartine e due terzine che seguono lo schema ABBA
ABBA CDE CDE. Da un punto di vista ritmico il sonetto cadenzato in modo da far
risaltare le parole chiave; gioie, ardori, piansi, cantai, glorie, amori.
3) Molto presenti sono le consonanti r e m ad indicare la duplicit del sentimento
amoroso, fatto di impeto e dolcezza.
4) Figure retoriche:
v.3 Suon dellarme sinestesia
v.9 accorti amanti paronomasia

v.11 dallalma il ferro metafora


v.12 caldi pianti sinestesia
v.4-5-13 e-e-et anafora

5) Anastrofi:
v.2 honest shonori
v.13 cor sadiri

6) Enjambement: v. 6-7

v.7-8

7) Coppie di termini:
v.4 casti amori
caldi pianti

v.5 costanti cori

v.6 vani affetti

v.9 accorti amanti

v.12

Il campo semantico a cui fanno riferimento le parole amori, cori, affetti, amanti, pianti
amore.
8) modelli petrarcheschi
piansi e cantai con vario carme e vani affetti

9) Tasso compose un gran numero di poesie liriche. Tra queste, in quelle amorose
riconoscibile linfluenza della poesia petrarchesca, dalla quale per si differenziano per
lintensa sensualit e per luso di forme metriche come il madrigale. La musicalit dei
versi fece s che molti di essi furono musicati da grandi autori. Per Tasso il Petrarca
resta un maestro di stile, ma da rileggere e interpretare, imitandolo in modo vivo e
personale. La conclusione del sonetto del Tasso in linea con quello del Petrarca Voi
chascoltate in rime sparse il suono perch in ambedue si giunge al pentimento. C
per una diversit finale. Il pentimento per Petrarca motivato dalle dicerie di cui
stato oggetto da parte del popolo. La conclusione per triste. Egli afferma che tutto
ci che riguarda la vita terrena di breve durata. Tasso invece si pente del suo
atteggiamento a volte libertino, ma il suo pentirsi degno di lode. Il suo sonetto, al
contrario dellaltro, si chiude con un pensiero positivo: dolce provare amore nel
cuore.

10)
Durante il Rinascimento il fenomeno del petrarchismo i sviluppa in Italia
soprattutto grazie allopera di Pietro Bembo. Il concetto di amore platonico tipico del
Petrarca, diventa desiderio e contemplazione di una bellezza ideale. Questo perch il
vero amore deve tendere alla perfezione, non essere legato ad un elicit terrena

destinata a finire. Questo concetto influenzer tutto il Cinquecento. Soprattutto il


Manierismo vedr il Petrarchismo come tramite per l ricerca di una bellezza eterna,
legata alla creazione di una poesia che racchiude in s verit e grazia. Da un punto di
vista della lingua, il linguaggio del Petrarca non viene legato al toscano ma allitaliano
nazionale dellepoca, cio al volgare. Lingua del popolo, facile, che parla a tutti in
modo accessibile di un sentimento universale, lamore. Esperienza che ci accomuna,
ma che nello stesso tempo ci rende non uguali, perch ognuno di noi lo vive un modo
diverso. E fu proprio Petrarca a iniziare per primo questo percorso di comunanza. Con
il sonetto di apertura del Canzoniere, egli si indirizza infatti allideale comunit di
lettori parlando dei tormenti scaturiti da un suo amore giovanile: Voi chascoltate in
rime sparse il suono...

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