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Vidkun Quisling
mentre firma un
autografo nel 1943:
fu probabilmente il
collaborazionista pi
noto dell'epoca, tanto
militarmente da una
potenza straniera,
che vi organizza una
classe dirigente
totalmente asservita
agli interessi degli
occupanti. Sebbene in
Italia il termine fosse
gi usato prima del
fascismo per indicare
la partecipazione al
governo da parte dei
socialisti, esso viene
abitualmente usato in
riferimento alla
collaborazione con i
nazisti nei territori
occupati durante la
Seconda guerra
mondiale[1].
Esso consiste
nell'organizzazione di
una struttura di
controllo sociale, in
modo da creare un
collegamento tra la
potenza occupante e
la popolazione
assoggettata. Tale
struttura di controllo
sociale composta da
elementi locali, e si
articola secondo uno
schema piramidale
che riproduce quello
tipico di un normale
apparato statale,
dotato quindi di una
propria burocrazia e
regole autonome di
funzionamento, e che
va da un vertice,
civile o militare, fino a
una base operativa
costituita da elementi
inseriti nelle varie
classi sociali con
funzione spionistica e
delatoria, che
assicurino il controllo
e la repressione dei
movimenti eversivi
che possono turbare
l'ordine pubblico.
Da ci il termine
negativo di
"collaborazionismo",
nel senso di offerta
stabile e consapevole
di collaborazione con
un soggetto
occupante
extranazionale, che
rappresenta gli
interessi di un altro
governo, finalizzata a
far funzionare
l'apparato statale che
altrimenti avrebbe
difficolt ad operare
normalmente, visto
che il precedente
apparato, di norma,
viene rimosso o
comunque
destrutturato[2].
Nell'esperienza storica
europea le vicende
pi importanti che
videro la nascita di
stati fantoccio
collaborazionisti si
ebbero durante la
seconda guerra
mondiale. Il Terzo
Reich, ad esempio,
instaur in buona
parte dei territori
occupati governi
asserviti ai propri
voleri (in altri
permase invece
un'amministrazione
militare); tra questi la
Francia (a partire dal
1942, con
l'Operazione Anton
che invase la
Repubblica di
Vichy[3]), la
Repubblica Sociale
Italiana con sede a
Sal, la Norvegia di
Vidkun Quisling e il
governo degli ustascia
in Croazia. Anche
l'Impero Giapponese
cre degli stati
vassalli per gestire la
propria espansione
negli anni Trenta e
Quaranta, il pi
celebre tra i quali
senza dubbio il
Manchukuo.
Indice
[nascondi]
1 Il collaborazionismo
nella seconda guerra
mondiale
1.1 Cina
1.2 Italia
1.3 Francia
1.4 Il
collaborazionismo in
Europa
2 Dopo la seconda
guerra mondiale
3 Bibliografia
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
Il collaborazionismo
nella seconda guerra
mondiale[modifica |
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Cina[modifica |
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Durante la Seconda
guerra
sino-giapponese, il
Giappone cre nei
territori occupati,
situati nella parte
nord-orientale della
Cina,
un'amministrazione
civile fedele alla causa
nipponica, nota come
Repubblica di
Nanchino. Presidente
del governo era il
collaborazionista
Wang Jingwei,[4] che
gi negli ultimi mesi
del 1938 aveva
proposto di negoziare
con i Giapponesi. Il
suo governo nella
Cina occupata inizi il
30 marzo 1940,
quando divenne
Presidente
dell'Esecutivo Yuan e
Dirigente del Governo
Nazionale (
). Tra il
1940 e il 1943
continu ad
esprimere solidariet
alle Potenze dell'Asse,
criticando
l'imperialismo
occidentale, il
comunismo sovietico
e il Kuomintang di
Chiang Kai-Shek.[5]
Wang Jingwei mor
prima della fine della
guerra, nel 1944, e
non sub quindi un
processo per alto
tradimento.[6]
Italia[modifica |
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Exquisite-kfind.png Lo
stesso argomento in
dettaglio: Repubblica
Sociale Italiana e
Regno del Sud.
Francia[modifica |
modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo
stesso argomento in
dettaglio:
Collaborazionismo in
Francia.
Il collaborazionismo
in Europa[modifica |
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La politica del NSDAP
era, nel complesso,
quella di lasciare
l'autonomia
necessaria alle
In Bosnia, allora
compresa nella
Croazia degli
Ustascia, dove gli
occupanti reclutarono
delle Waffen-SS
musulmane[7].
In Slovenia, dove vi
furono collaboratori
militari e civili,
denominati
Domobranci, al
comando di Leon
Rupnik[7].
la Norvegia, diretto
da Vidkun Quisling, il
cui nome serv
durante la guerra a
designare i dirigenti
collaborazionisti, che
violazione degli
accordi di Monaco,
aveva garantito la
propria alleanza alla
Germania in cambio
dell'indipendenza da
Praga, ma a causa
della ridotte
dimensioni territoriali
era di fatto succube
della Germania. Il
governo slovacco
invi circa 20.000
soldati ad invadere la
Russia accanto
all'esercito tedesco, e
collabor alla
deportazione dei civili
ebrei.
Waffen-SS raccolsero
quasi 500 mila
aderenti da tutti i
Paesi occupati,
venendo cos a
costituire la pi
grande formazione
militare volontaria
della storia. Non sono
considerabili
collaborazionisti i
membri minori
dell'Asse, come
l'Ungheria, diretta da
Miklos Horthy, o la
Romania di Ion
Antonescu. Tuttavia,
entrambi questi paesi
divennero
collaborazionisti nelle
Dopo la seconda
guerra
mondiale[modifica |
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In tempi pi recenti, il
termine stato usato
per indicare i
cambogiani che
presero parte alla
Repubblica Popolare
di Kampuchea (un
governo instaurato
dai vietnamiti nel
1979)[10] e i
palestinesi accusati di
atteggiamento
amichevole verso le
autorit
israeliane.[11]
Bibliografia[modifica |
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L. Cajani, B. Mantelli,
Una certa Europa: il
collaborazionismo con
le potenze dell'Asse
1939-1945, Annali
della Fondazione Luigi
Micheletti, 1994.
M. Pisani, "Resistenza
e collaborazionismo
nella seconda guerra
mondiale", L'Uomo
Libero, n. 16, 1986.
Note[modifica |
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^ Stanley Hoffmann,
Collaborationism in
France during World
^ New Perspectives
on Chinese
Collaboration ::
JapanFocus
^ Wang Jingwei.
"Radio Address by Mr.
Wang Jingwei,
President of the
Chinese Executive
Yuan Broadcast on 24
330331. ISBN
0-393-97372-7.
^ Wang Ching-wei
(Chinese
revolutionary) Britannica Online
Encyclopedia
^ a b c Stevan K.
Pavlowitch, Hitler's
new disorder: the
^ Cambodia
^ Express.co.uk Home of the Daily
and Sunday Express |
World News ::
Woman convicted as
Israeli abettor