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Il messaggio del Capo dello Stato alle Fogo Armate per il 4 novembre

Il messaggio del Capo dello Stato alle Fogo Armate per il 4 novembre Il messaggio
del Capo dello Stato alle Fogo Armate per il 4 novembre Governanti e cittadini
non possono dimenticare che la pace condizionata, nella sua sicurezza, ai valori
morali della libert e della giustizia Roma, 3 novembre. Nella ricorrenza del 4 no
vembre il Capo dello Stato ha indirizzato alle Forze Armate il seguente messaggi
o: *Chi voglia mettersi in grado di interpretare il corso delia vita nazionale n
el primo cinquantennio di questo secolo, cogliendone l'intima coerenza sino ai n
ostri giorni, deve dare il suo compiuto significato alla guerra della cui conclu
sione vittoriosa oggi ricorre l'anniversario. Non soltanto perch essa segn il comp
imento della unit nazionale, ma soprattutto perch in essa ricomparvero in tutta la
loro valida attualit e si riassunsero i valori spirituali che dal risorgimento l
e nuove generazioni hanno ereditato. Nessun'altra guerra aveva acceso contrasti
cos gravi e profondi. Si fronteggiarono durante le more dell'intervento quasi due
anime: di quella parte del Paese che, incline a porre gli interessi materiali a
l di sopra di ogni altra preoccupazione, si appagava del gi raggiunti! e, pure co
nsiderando il sacrificio come un dovere verso la Patria vi si rassegnava senza a
lcuna convinzione ideale. < E dall'altra parte la schiera meno numerosa, ma pi vi
brante di fede, di coloro ohe, volendo l'Italia integrata nei suoi confini, la'
sentivano insieme partecipe di quella ansia di liberazione che da tanti anni fer
mentava nel cuore d'Europa. c E' lo spirito di libert di questa schiera di italia
ni, la loro consapevolezza di un do vere universale congiunto al dovere nazional
e, che ci fanno comprendere per quale legame la presenza di italiani, negli anni
che seguirono il Risorgimento, dovunque si combattevano battaglie di indipenden
za, si ricongiunge all'impresa garibaldina del '60, della quale l'anno venturo c
e- ibreremo la gloria, e come i moti d partecipazione po- ,nrei che nccomptignnro
no e seffitfrona la guerra del 'so, vi collegllino all'interventismo e alle vice
nde della guerra 1915 1918 e poi al travaglio tragi co e generoso della Resistnza.
Ecco la ragione profonda per cui il k novembre ancora vivo nella memoria degli
italiani e la solennit ufficiale sanziona il riconoscimento di quei valori ideali
che l'Italia ha costantemente espresso fino dal Risorgimento. < Ufficiali, sott
ufficiali e soldati! <Ho voluto ricordarvi l'odierno anniversario perch il suo si
gnificato pi attuale che mai, ora che si diffondono nel mondo da ogni parte parol
e di speranza per i popoli; e perch alla realizzazione di questa grande speranza
il contributo di tutti necessario. Non soltanto da parte degli uomini che reggon
o i destini delle nazioni, ma anche della generalit dei cittadini, particolarment
e nei Paesi dove le. grandi tradizioni di civilt sono legate alla fecondit perenne
dell'insegnamento cristiano. Governanti e cittadini non possono dimenticare che
ancora e sempre la pace condizionata nella sua sicurezza al rispetto di quei va
lori morali che si co-icretano nella libert, sia per i popoli che per gli individ
ui, e nella giustizia, che dei popoli come degli individui garantisce, insieme c
on la libert, la dignit morale e umana. . c Non inutile ricordare questa verit anch
e a voi, fedeli ad un dovere verso la Patria che comporta sacrificio della vostr
a libert personale nell'assoggettamento volenteroso ad una /erma disciplina. < So
ldati d'Italia! Nella commemorazione del 4 novembre 1918 si accomuna alla revere
nte gratitudine verso coloro che per l'Italia dettero allora la vita, la fiducia
nelle Forze Armate di oggi, scuola di formazione morale e simbolo nobilissimo d
el contributo che ciascuno nella co munita dei cittadini deve e pu dare al propri
o Paese id insieme al progresso civile de gli uomini >. Anche il ministro della
Difesa, on. Andreotti, ha inviato un messaggio alle Forze Armate.
Persone citate: Andreotti, Fogo
Luoghi citati: Europa, Italia, Roma
LaStampa 04/11/1959 - numero 262 pagina 1
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