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10 dicembre 2014

Capitolo 6: udito, equilibrio, gusto e olfatto


PARTE I Udito ed equilibrio
Il nostro sistema uditivo percepisce i cambiamenti delle vibrazioni delle molecole dell'aria,
rilevando sia l'intensit dei suoni (in decibel o dB), cio il volume, sia la loro frequenza
(misurata in hertz o Hz), cio come altezza tonale.
Fig. Scheda 6.1 pag. 142
Il suono una forza meccanica che viene trasformata dal nostro orecchio.
Un tono puro definito da due misure:
- ampiezza, o intensit, che viene percepita come volume;
- Frequenza, che viene percepita come altezza tonale. (La nota la di 440 Hz).
L'orecchio diviso in tre parti: orecchio esterno, medio e interno.

Fig. 6.1 pag. 144


Orecchio esterno: il "raccoglitore" dei suoni.
Orecchio medio: composto da tre ossicini (martello, incudine e staffa).
Orecchio interno: coclea, nervo vestibolare.
Due muscoli con funzione di potenziare o ridurre lo stimolo meccanico che arriva. Se per
esempio arriva un suono troppo forte, riduce il suono.
L'orecchio interno costituito dalla coclea, forma a spirale, che la parte che converte la
vibrazione in attivit neurale.

All'interno della coclea c' un fluido. Membrana basilare nell'organo di Corti. Stereo ciglia,

immerse nella membrana tettoria,


Le cellule cigliari interne sono un' unica fila, per quanto riguarda le esterne procedono tutte
fuori, dalla base alla estremit.
Le vibrazioni del suono comportano le oscillazioni della membrana, che ha caratteristiche
diverse, cio le alte frequenze rispondono nella parte bassa, le basse in quella alta.
Fig. 6.2 pag. 146
Hanno osservato dal vivo cosa succede nella coclea.
Vibrazioni a bassa frequenza arrivavano fino all'apice, mentre le alte sono nel basso:
Codificazione spaziale
Le cellule cigliate si occupano di convertire in attivit neurale. Tutto ci avviene perch le
cellule cigliate hanno le stereo ciglia, collegate tra di loro tra collegamenti apicali, fibre
sottilissime che aprono canali dello iodio, quando avviene c' depolarizzazione (perch
entrano calcio e potassio) della cellula. Le cellule cigliate sono in due gruppi, interne e
esterne.
4 tipi di connessioni neurali:
1. Fibre afferenti delle cellule cigliate interne (95%) portano informazioni al cervello;
2. Fibre efferenti delle cellule cigliate interne portano dai centri pi alti del cervello verso
la cellula cigliata. Due informazioni dal cervello: quantit di informazioni che sta
ricevendo.
3. Fibre afferenti delle cellule cigliate esterne:
4. Fibre efferenti delle cellule cigliate esterne.
Fig. 6.4 pag. 148
Fig. 6.5
Dai nuclei cocleari ci muoviamo al nucleo olivare superiore nel tronco encefalico, al
collicolo inferiore poi al nucleo genicolato mediale fino alla corteccia uditiva. Fig. 6.6 pag.
149.
Le vie uditive mostrano un'organizzazione tonotopica: quello che osserviamo sulla
membrana basilare viene riportata nella corteccia, cio sono spazialmente organizzate
come una mamma dalla bassa frequenza all'alta frequenza.
I neuroni percettivi vengono eccitati da alcune frequenze ma inibiti da altre, per distinguere
le sottili differenze nelle frequenze dei suoni.
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Fig. 6.7 pag. 150 fa vedere che ci sono aree del cervello che rispondono prontamente per i
suoni delle parole e altre aree per rumori o toni puri.
Fig. 6.8 pag. 152 rappresenta l'ombra sonora
(a) differenza di intensit. La fonte in un punto e la testa crea ombra sonora.
(b) Le differenze di intensit percepite sono maggiori alle frequenze pi alte.
(c) Disparit iniziale e disparit di fase. La prima la differenza tra le due orecchie nel
sentire l'inizio di un suono. La seconda la differenza tra le orecchie all'arrivo dei
picchi e delle valli dell'onda sonora.
Un difetto la Amusia.
fig. 6.9 pag. 153.
C' adattamento della risposta delle cellule alle diverse frequenze.
Fig. 6.10 pag. 154
La parte colorata di giallo il fascicolo arcuato. Pi sottile vuol dire che c' un difetto e
sono soggetti sordi ai toni.
Tre tipi di sordit:
- di conduzione (lesiona orecchio esterno e medio, perch colpisce il trasporto delle
vibrazioni)
- Neuro sensoriale (danno permanente o distruzione delle cellule cigliate per vari motivi).
- Centrale (trauma nel cervello). Sordina corticale (lesioni bilaterali della corteccia uditiva)
Impianto elettrico per riparare ai danni dell'orecchio. Fig. 6.12 pag. 156.
L'orecchio interno regola il nostro senso di equilibrio, facendo affidamento su diverse
piccole strutture contigue alla coclea e note come sistema vestibolare. Il pi noto
componente sono i canali semicircolari pieni di liquido. Questi sono posizionati nello
spazio a seconda di come si pu ruotare la testa. Le cellule cigliate si trovano in una
sostanza gelatinosa
che si trova nella
regione chiamata
ampolla, che si trova
alla base dei tre
canali semicircolari.
Fig. 6.13 (a) e (b).

PARTE II I sensi chimici: il gusto e l'olfatto


GUSTO
La lingua rileva cinque gusti chimici di base.
I bottoni gustativi hanno al loro interno le cellule recettrici gustative che entrano in contatto
con le sostanze presenti.
Salato
Gli ioni sodio sono trasportati nella cellula che viene depolarizzata e invia l'info al canale
superiore.
Acido
Ha a che fare con ioni idrogeno, ma non si sicuri. Si pensa che tutti gli alimenti
contenenti acido presentino molecole di idrogeno e che ci sia un meccanismo per
l'elaborazione degli ioni idrogeno. dimostrato per che ci fa sentire l ossido di carbonio
nelle bevande.
Dolce
Cascata intracellulare.

Fig. 6.17 pag. 162.


Relazione abbastanza diretta lingua-cervello.
Area gustativa della corteccia molto circoscritta.
OLFATTO
Il sistema olfattivo si occupa del rilevamento degli odori.
Negli uomini prevale una parziale anosmia, cio insensibilit agli odori.
Nell'uomo esiste uno strato di epitelio olfattivo che riveste le cavit nasali.
Tre tipi di cellule:
1. cellule di supporto.
2. cellule basali.
3. 10 milioni di cellule recettoriali.
Le informazioni olfattive vengono trasmesse dai bulbi olfattivi a numerosi regioni cerebrali,
attraverso gli assoni delle cellule mitrali. Queste si estendono dai glomeruli dei bulbi
olfattivi alle varie regioni del prosencefalo. Specificamente, l'ipotalamo, l'amigdala e la
corteccia prepiriforme.
Molti vertebrati possiedono un sistema chiamato sistema vomeronasale.
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