Sei sulla pagina 1di 3

Slavoj Zizek Resto comunista, perch tutti possono essere socialisti, persino Bill

Gates
Pubblicato il 18 giu 2015
Vi proponiamo la traduzione dellintervista al filosofo sloveno Slavoj Zizek pubbl
icata sul quotidiano francese Liberation lo scorso 5 giugno.
Meno che niente lo stravagante filosofo sloveno stronca la sinistra morale, legitt
ima lo scherzo razzista, facendo, allo stesso tempo, di Malcolm X il proprio ero
e.
Scrivere un libro di 960 pagine e intitolarlo Meno che niente, ecco un esempio tip
ico della bizzarra pop-star della filosofia. Si pensava di fargli un intervista
in occasione delluscita del suo libro presso Fayard, bocciato! Il direttore di ri
cerca alla Birkbeck School of Law fa le domande e le risposte, passa di palo in
frasca, parla di Marx e soprattutto di Hegel, del suo comunismo e di molte altre
cose. Briciole.
Il progresso, Hegel e la modernit
Se si vuole restare di sinistra oggi, si deve assolutamente rigettare questa meta
fora del progresso storico. C forse una tendenza della storia, ma porta piuttosto
verso una catastrofe. Mi piace molto questa frase di Walter Benjamin: Oggi il nos
tro compito non progredire nei tempi del progresso ma piuttosto di tirare il cam
panello dallarme. E questo!
Hegel dice che la filosofia non pu prescrivere o analizzare il futuro. E solo nel
tempo passato che la filosofia pu concettualizzare. Non era un cretino completo.
Formula unutopia possibile di quello che pu formarsi dopo la rivoluzione francese.
Ma c di pi di questo, infatti straordinariamente aperto. Per questo ritengo che si
debba ritornare da Marx a Hegel, precisamente nella prospettiva della nostra si
tuazione di oggi. Hegel molto pi materialista, nel senso di aperto alla contingen
za. Il suo problema precisamente di sapere come restare fedele alla rivoluzione
francese senza ripetere il Terrore. In questo senso beckettiano: Try again, fail
again, fail better. Non si tratta di sapere come preparare la Rivoluzione si gi te
ntato, c stata un insuccesso! Il nostro problema esattamente quello di Hegel: come
, dopo lo stalinismo, restare fedeli al progetto demancipazione, come non diventa
re un cinico liberale o un conservatore
Io, comunista?
In maniera naive e stupida si potrebbe semplicemente dire: OK, il comunismo, fini
to. Ma io resto comunista, un comunista negativo molto modesto. Io resto marxista
in che senso? Non si pu mai dimenticare la relazione di Marx con il capitalismo,
che stata molto ambigua, perch il capitalismo, allo stesso tempo, esercita un fa
scino su di lui: il sistema pi dinamico quasi un miracolo! Io sono interamente dac
cordo con lui e ci mi crea delle difficolt politiche.
Io dico comunista e non socialista, perch tutto il mondo pu essere socialista, Bil
l Gates pu essere socialista. Socialista, vuol dire, oh mio Dio, c della gente che
soffre, bisogna aiutarla, bisogna essere solidale, c bisogno di umanitarismo, blab
labla Ma questo non il problema. Il problema quello della resistenza contro il ca
pitalismo globale. Ci che distingue il comunismo, luniversalit
La sinistra e la censura dei nostri sogni
Io amo questa formula di Badiou che dice che si deve
i nostri sogni. quando si abbandona il nostro mondo
si rimane imprigionati. Si pu suscitare la protesta
on posso che andare al fine: riabilitare lo Stato! Io

cominciare con la censura de


per immaginarne un altro che
di un uomo di sinistra, ma n
credo che, per affrontare

i nostro problemi, si avr sempre pi bisogno di una grande formazione sociale. Si d


ice che lo Stato perde di potere, ma non vero. Il capitalismo doggi dipende di pi
in pi dai regolamenti dello stato. Quando Hegel dice che lo Stato lestensione visi
bile di Dio, forse vero! Il problema della sinistra, quello che sogna a distanza
invece di riappropriarsi dello stato.
Alain Finkielkraut, mio amico?
Io sono amico con lui perch amo i conservatori, ma non i reazionari. Marx dice che
i conservatori pessimisti sono spesso meglio che i liberali, perch i primi ammet
tono lantagonismo. Il problema con Finkielkraut, che crede che si possa difendere
in nome di qualche identit, mentre io sono pessimista.
Sono obbligato ad amare il mio vicino?
Si creduto che il capitalismo ci avrebbe permesso di dissolvere le identit parzial
i Ma, c una forma di capitalismo o di globalizzazione del mercato che pu coesistere
idealmente con una fortissima identit etnica, razzista Lacan aveva predetto gi che
il mercato comune ci stava per spingere verso forme di razzismo.
Il limite delluniversalismo, ci che si chiama i modi di vita. Ci che mi interessa,
il razzismo che si riproduce nelle piccole cose quotidiane. Ho amici che sono di
sinistra, antirazzisti, ma quando un tipo asiatico o nero si avvicina, c un certo
fastidio. Sono seccati da certi piccoli dettagli: Io non amo quella cucina, questo
modo di vestirsi ecc. Luniversalismo, per me, non lidea di un valore di universale
che regna ovunque lo indicano le opere pubblicate dallUnesco: la cultura mondial
e, la visione beata di un patrimonio culturale universale Io detesto tutto questo
. Io credo che la sola universalit, luniversalit della lotta sociale e politica, il
fronte comune che permette una identificazione, una solidariet autentica. Io non
amo i liberali di sinistra, i multiculturalisti che dicono: Si deve comprendere
laltro. No, io non voglio comprendere laltro, me ne frego. Il mio ideale non di viv
ere in un palazzo dove c una famiglia vietnamita, unaltra latina, unaltra nera. Cert
o, ci vivrei certamente, ma come ha detto Peter Sloterdijk, c bisogno di un codice
di discrezione. Questo lantirazzismo autentico: unignoranza, una discrezione molto ge
ntile, un rispetto. Io voglio vivere in una citt con tutte le culture, ma penso c
he devono mantenere una distanza e che non una cosa malvagia.
Il locale, il globale, Malcolm X
Io sono eurocentrico, io non credo assolutamente a questa idea che le tradizioni
, le culture locali, le identit parziali possano essere una resistenza contro il
capitalismo globale. Malcolm X una delle figure eroiche per me perch ha fatto una
cosa geniale con quella X che, naturalmente, vuol dire: non ho cognome, ci hann
o strappati la nostra identit ma la sua genialit consistita nel dire: non dobbiamo
riscoprire le nostre radici: questa x ci d una possibilit unica di inventare un mo
do di vita pi autenticamente universalista che lOccidente stesso. la tesi fondamen
tale di Marx.
Ecologie, biogenetica, apartheid Contraddizioni contemporanee
Solo qualche esempio del nostro tempo. Lecologia, una necessit, obbligata a inventa
rsi un modo di azione collettiva che non controllata dalla macchina.
Oggi il problema non pi il nucleare, ma la biogenetica, questa possibilit di contr
ollo del cervello altrui per mezzo di campi magnetici. Si pu connette gi il cervel
lo alle macchine. Lo si vede per certe protesi o sedie a rotelle, si pensa di av
anzare e la macchina ci fa avanzare. Per quanto mi riguarda, ci che mi spaventa,
che si pu farlo in questa direzione, e si pu fare nellaltra: dalla macchina al nost
ro cervello. Ci sono gi degli esperimenti sui topi e si arriva a teleguidarli. Se
si giunge a farlo sugli uomini, quale sar la mia esperienza: avr limpressione che
si preso il controllo di me o penser ancora di essere libero?
Ci si avvicina di nuovo a una societ di apartheid. Il muro di Berlino caduto, ma
ci sono dei piccoli muri ovunque. Non ci sar una Grande Guerra, ma una guerra civi

le fredda, implicita. Ci sono delle persone che sono incluse e delle altre esclus
e, fuori dai muri, e questo diviene ancora pi violento che la differenza di class
e di Marx. Nella sua idea, malgrado le differenze tra proprietario e proletario,
c allo stesso tempo, a livello politico, una uguaglianza formale. Io credo che qu
esto sta per sparire. Le tensioni, gli antagonismi si creano nel seno della stes
sa comunit politica, persino tra gli svantaggiati, come una guerra tra poveri
La molestia, la sigaretta, lo scherzo
Amo molto questa frase di Gilles Deleuze: Non ci sono solamente delle risposte sb
agliate, ci sono anche delle domande sbagliate. Bisogna pensarci quando si parla,
per esempio, come negli Stati Uniti, di molestia. Da un lato, ci sono degli stu
pri, del razzismo ma dallaltro, al quotidiano, quando laltro si avvicina troppo a
voi, voi lo guardate negli occhi vi si dice che violenza visiva! Ci che mi rende t
riste, questa paura della prossimit dellaltro. Quando si parla di molestia, il ver
o bersaglio, sono in fondo i poveri, che sono sempre volgari ecc.
Io trovo davvero profondamente problematica tutta questa campagna sul tabagismo
passivo. Siamo gi in una crisi finanziaria, perch non fare un gioco stalinista del
genere: se tu puoi provare che fumi almeno un pacchetto di sigarette al giorno,
formidabile, aiuti lo stato con le tasse, forse morirai pure prima e risolverai
il problema della pensione. Tu puoi avere una medaglia per la stabilizzazione f
inanziaria. uno scherzo, ma lo scherzo, il Witz, ha una forza. In Yugoslavia, ne
gli anni 80, con londata del nazionalismo, le menzogne razziste, ci ha funzionato
come lo strumento pi forte di solidariet. Non sono arguzie contro le altre ma cont
ro la propria identit ogni nazione identificata e si identifica con un tratto raz
zista: gli Sloveni sono avari, i montenegrini sono pigri. Invece di criticare, c
i si identifica volentieri con piacere, si raccontano dei Witz e, e questo ha fu
nzionato in una modo liberatorio. Quando le cose sono realmente orribili, la tra
gedia non funziona pi, perch suppone una certa dignit. Per esempio, se si immagine
una tragedia a Auschwitz, un ebreo che si confronta in modo eroico con un nazist
a concede gi troppo al nazista. La situazione talmente orribile che ci non possibi
le per la vittima. Tutti i bei film sullOlocausto sono delle commedie!
traduzione di Stefano Acerbo

Potrebbero piacerti anche