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ANATOMIA COMPARATA
È una scienza che studia le somiglianze tra le strutture di animali diversi. Le strutture e
gli organi che appaiono simili in organismi appartenenti a specie diverse vengono detti
omologhi. Se si osserva la struttura dell'arto superiore dell'uomo, dell'arto di un cane,
della pinna di una balena, si riconoscono precise omologie.
EMBRIOLOGIA COMPARATA
LA GENETICA
Le mutazioni geniche sono responsabili della comparsa di nuovi caratteri ereditari in una
specie. Questi caratteri consentiranno all'organismo di adattarsi in modo migliore
all'ambiente in cui vive. La comparsa di un carattere favorevole è casuale e non è
collegata alla necessità di adattamento. È la selezione naturale fatta dall'ambiente che
determina l'affermarsi nelle generazioni successive di un nuovo carattere. Quindi gli
individui portatori del nuovo carattere riusciranno a sopravvivere e a riprodursi.
➔ SI DEFINISCE POOL GENICO L'INSIEME DI TUTTI GLI ALLELI DI TUTTI I GENI (CHE
CODIFICANO TUTTI I CARATTERI EREDITARI) DI TUTTI GLI INDIVIDUI DELLA
POPOLAZIONE.
Se un individuo possiede:
➢ COMBINAZIONE DI ALLELI FAVOREVOLE: riesce a sopravvivere e a riprodursi.
➢ COMBINAZIONE DI ALLELI SFAVOREVOLE: nelle generazioni successive la frequenza
di questi alleli si riduce.
MODIFICAZIONI DEL POOL GENICO
Il pool genico si modifica sotto la spinta della selezione naturale ma anche altri fattori
contribuiscono alla sua modificazione:
Sul nostro pianeta esiste un enorme varietà di esseri viventi, perciò molti studiosi hanno
cercato di individuare i criteri per riunire in gruppi omogenei gli organismi viventi,
mettendo in evidenza somiglianze e differenze.
LA SPECIE è UN INSIEME DI INDIVIDUI SIMILI CAPACI DI RIPRODURSI TRA LORO (MA NON
CON INDIVIDUI DI ALTRE SPECIE) E DI DARE ORIGINE A UNA DISCENDENZA FECONDA E
SIMILE AI GENITORI.
Il naturalista svedese Carlo Linneo ideò un sistema di classificazione degli animali e delle
piante utilizzato tutt'oggi. Egli inserì gli esseri viventi in una scala sistematica, composta
da 7 gruppi: le categorie sistematiche che sono in ordine crescente: la specie, il genere,
la famiglia, l'ordine, la classe, il tipo e infine il regno.
Molti organismi viventi non sono visibili a occhio nudo ma solo al microscopio. Sono detti
perciò microrganismi. Sono organismi unicellulari e appartengono a 2 regni differenti:
I principali costituenti di questo regno sono i batteri, che si distinguono in 2 domini: gli
eubatteri (batteri veri) e gli archibatteri (batteri antichi).
Molte specie sono eterotrofe e vivono a stretto contatto con altri organismi o dentro
essi, come parassiti, per procurarsi le sostanze organiche di cui necessitano.
Essi sono:
Batteri di forma sferica: sono i cocchi, che possiamo trovare isolati o raggruppati
a due a due (diplococchi), a quattro (tetradi), in otto (sarcine), a catenelle
(streptococchi) o a grappoli (stafilococchi).
Batteri cilindrici: sono detti bacilli e anch'essi si possono trovare isolati o a
gruppi.
Batteri ricurvi: sono detti vibrioni (se hanno una sola curva), spirilli (con + curve
sinuose) e spirochete (forma elicoidale).
In base alla loro colorazione si possono dividere in batteri gram-positivi (viola) e gram-
negativi (rossi).
I batteri sono costituiti per l'80% di acqua, e per il resto da sostanze organiche
(carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto). Essi devono perciò procurarsi dall'esterno queste
sostanze. In base alla fonte di carbonio utilizzata i batteri vengono divisi in:
Si parla di simbiosi quando il rapporto tra il parassita e l'ospite porta vantaggi per
entrambi. Il parassita viene chiamato commensale quando trova nell'ospite i materiali
nutritivi necessari per la riproduzione ma non provoca danni. Il parassita infine è
patogeno se è in grado di causare malattie nell'organismo ospite.
LE SPORE
Alcuni batteri sono in grado di creare un involucro resistente, chiamato spora, che
permette la sopravvivenza del germe in condizioni ambientali sfavorevoli. I batteri
produttori di spore sono detti sporigeni. Le spore non sono in grado di riprodursi e sono
come dei germi “in letargo” nell'attesa di condizioni ambientali favorevoli.
Esse sono:
• Resistenti all'essiccamento
• Resistenti al calore (radiazioni, raggi UV)
Recentemente sono stati scoperti, in ambienti particolarmente inadatti alla vita, nuove
specie di batteri, che possiedono la capacità di riprodursi in condizioni “estreme”
(estremofili).
Si ritiene che questi batteri rappresentino i primi organismi presenti sulla terra e perciò
sono stati chiamati archeobatteri. Essi fanno parte di uno dei tre domini dei viventi:
Archea. Fanno parte di essi i batteri alofili, ipertermofili e metanogeni.
Batteri alofili: vivono in ambienti in cui la salinità è elevata (Mar Morto e saline).
Batteri ipertermofili: vivono in giacimenti petroliferi a migliaia di metri sottoterra
e nelle sorgenti calde oceaniche.
Batteri metanogeni: sono in grado di produrre metano dall'anidride carbonica,
sono presenti nelle paludi, nelle profondità oceaniche e nelle fratture vulcaniche.
IL REGNO DEI PROTISTI
La maggior parte dei protisti sono unicellulari; possono essere autotrofi (fitoplancton) o
eterotrofi (protisti). Vengono attribuite a questo regno anche le alghe pluricellulari,
che a differenza delle piante non possiedono tessuti e organi specializzati.
Alcuni protisti hanno una riproduzione asessuata assente invece nei procarioti.
Gli eterotrofi (i protozoi) sono i primi predatori attivi comparsi sul nostro pianeta.
I PROTOZOI
LE ALGHE UNICELLULARI
LE RADICI
Il fusto presenta una serie di nodi, che producono le gemme, gruppi di cellule a intensa
attività riproduttiva.
Importante compito del fusto è quello di convogliare la linfa grezza alle foglie.
I fusti possono essere erbacei o legnosi.
Dentro il cilindro centrale si trova il legno, con i vasi legnosi che trasportano linfa
grezza, all'esterno invece si trova il libro, con i vasi librosi che trasportano linfa
elaborata. Tra il legno e il libro si trova il cambio, un tessuto che permette
l'accrescimento in larghezza del fusto. Anche la corteccia si espande producendo verso
l'esterno il sughero.
LE FOGLIE
Generalmente comprendono un picciolo, con il quale sono collegate al fusto o alle sue
ramificazioni, e una lamina fogliare percorsa da nervature che sono la continuazione
dei vasi conduttori del fusto. Ogni foglia è rivestita da un epidermide formata da cellule
appiattite e cloroplasti; esternamente è rivestita da una cuticola, una sostanza che la
rende impermeabile. L'epidermide si interrompe a livello di aperture dette stomi. Gli
stomi consentono l'ingresso dell'anidride carbonica e dell'ossigeno durante la fotosintesi.
All'interno della foglia vi sono strati di cellule vegetali provviste di cloroplasti: