Sei sulla pagina 1di 3

Speciale 37 Congresso OIV

Vitivinicoltura del Sud:


Unione di Conoscenza e Natura
A cura di

Giusi Mainardi e Pierstefano Berta

Mendoza, citt simbolo


della vitivinicoltura argentina,
ha ospitato gli specialisti internazionali
della Vite e del Vino per il
37 Congresso Mondiale OIV,
dal 9 al 14 novembre.
LArgentina il quinto Paese produttore di vino a livello mondiale.
La sua storia vitivinicola negli ultimi anni si sempre pi evoluta.
Delle 24 Provincie del Paese, ben 17 sono produttrici di uva e vino.
Nel 2013 una legge dello Stato
ha riconosciuto il vino argentino come bevanda nazionale.
I successi ottenuti si legano agli investimenti nel vigneto,
regno di Malbec e Torronts, e allo sviluppo qualitativo
delle cantine, dove costante la presenza
di macchine enologiche italiane.
OICCE tIMES - nuMErO 60 AnnO XV - AutunnO 2014

19

IL MONDO DELLA VITE E DEL VINO RIUNITO IN

ARGENTINA

OICCE Times (2014)

OICCE Times (2014)

Il 37 Congresso mondiale
dellOrganizzazione Internazionale
della Vite e del Vino (OIV) si tenuto
in Argentina, a Mendoza, dal 9 al 14
novembre 2014, sotto legida del
Ministero dellAgricoltura argentino
e dellinstituto nacional de
vitivinicultura (InV), organismo che
fa riferimento diretto al Ministero
dellAgricoltura per il controllo, la
ricerca e lo sviluppo del settore nazionale della vite e del vino.
LArgentina aveva gi ospitato il
congresso a Buenos Aires, nel 1997.
Dopo diciassette anni lOIV si
nuovamente trasferita nellEmisfero Sud per organizzare il
suo importante appuntamento annuale che vede lo svolgimento di unampia riunione scientifica e la convocazione
dellAssemblea Generale degli Stati membri.
LArgentina un Paese molto attivo e presente nella vita
dellOIV e proprio questa nazione dal 2012 al 2015 investita della presidenza dellOIV, con lIng. Claudia Ins
Quini, direttrice dellinstituto nacional de vitivinicultura.
Allapertura dei lavori, di fronte ad uneccezionale platea
di 1200 persone, con la rappresentanza delle autorit di
tutte le regioni viticole dellArgentina, il Ministro
dellAgricoltura, lIng. Agronomo Carlos Casamiquela, ha
voluto sottolineare i sensibili progressi che ha fatto il Paese
successivamente al congresso OIV di Buenos Aires del
1997. LArgentina ha conquistato una posizione di tutto
rilievo come Paese produttore ed esportatore nel panorama

OICCE tIMES - nuMErO 60 AnnO XV - AutunnO 2014

vitivinicolo mondiale. Il Governo, ha detto il Ministro, si


impegnato a sostenere la crescita del settore, la sua considerevole modernizzazione tecnologica, limplementazione del
Piano Strategico 2020. nelle diverse aree di produzione e
consumo di vino del Paese sono attivi quattordici Centri di
Sviluppo Viticolo con lobiettivo di contribuire ad una crescita sostenibile della vitivinicoltura, da un punto di vista
economico, sociale e ambientale, con particolare attenzione
verso i piccoli e medi produttori. Dal lavoro di questi centri,
quasi 9000 produttori hanno tratto benefici diretti. Altre
linee di lavoro si focalizzano sullo sviluppo della ricerca biotecnologica, la viticoltura di precisione, la protezione vegetale e la microbiologia. Limpegno del governo verso il settore, ha poi aggiunto, si pu riconoscere anche nella Legge
approvata nel 2013, che dichiara il vino argentino come
bevanda nazionale. Il Presidente dellInV, Cdr. Guillermo
Daniel Garca, intervenuto delineando il ritratto
dellArgentina vitivinicola. Con la sua superficie
vitata di 221.202 ettari e circa mille cantine,
una realt che coinvolge direttamente o indirettamente 113mila operatori. nel 2013 la produzione
totale di uva ha superato i 28 milioni di quintali,
con una crescita del 28% rispetto al 2012, mentre
la produzione di vino ha superato i 15 milioni di
ettolitri. Con il lavoro degli ultimi dieci anni,
lArgentina arrivata a collocarsi al quinto posto
fra i Paesi produttori e allundicesimo posto per le
esportazioni. Garca ha anche ricordato che il
2014 celebra i 55 anni dalla nascita dellInV,
listituto che ha avuto un ruolo primario nello sviluppo vitivinicolo nazionale.
21

La Presidente dellOIV, largentina Claudia Ins Quini,


si detta commossa di vedere ospitato nella sua terra questo
congresso cos importante a livello mondiale, identificando
levento come opportunit di far conoscere i punti di forza
del sistema vitivinicolo nazionale ai molti specialisti intervenuti e come momento essenziale per uno scambio di esperienze e di conoscenze fra i 46 Paesi membri dellOIV. Il
Direttore Generale dellOIV, Jean-Marie Aurand, ha ricordato che questo congresso celebra i 90 anni dalla creazione
dellOffice de la Vigne et du Vin e i dieci anni
dellOrganisation de la Vigne et du Vin. Questo organismo

si ormai affermato come referente tecnico-scientifico mondiale. Oggi vi rappresentato l85% della produzione mondiale di vino e limpegno va verso una sempre maggior estensione della sua operativit. In tal senso ha annunciato lingresso dellArmenia come 46 Paese membro e ha illustrato
i lavori in atto per coinvolgere altri Stati. Il suo intervento
poi proseguito con la presentazione delle statistiche vitivinicole mondiali. Si sono quindi aperte le sessioni del fitto programma tecnico-scientifico.
OICCE times ha seguito per i suoi lettori tutte le fasi del
37 Congresso OIV.

OIV: caratteristiche e obiettivi


LOrganizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV) unorganizzazione intergovernativa a carattere scientifico e
tecnico competente nellambito della vigna, del vino, delle bevande a base di vino, delle uve da tavola, delluva passa e degli
altri prodotti della vigna. Dal 2004 lOrganizzazione Internazionale della Vigna e del Vino si sostituisce allUfficio
Internazionale della Vigna e del Vino che era stato creato nel 1924 da sei stati fondatori fra i quali lItalia. Oggi gli Stati membri sono 46 e rappresentano l85% della produzione e l80% dei consumi mondiali.
LO.I.V. persegue gli obiettivi di indicare ai propri membri le misure atte a tener conto delle esigenze dei produttori, dei
consumatori e degli altri operatori del settore vitivinicolo; assiste le altre organizzazioni internazionali intergovernative e
non governative, in particolare quelle che perseguono attivit normative; contribuisce allarmonizzazione internazionale
delle pratiche e delle norme esistenti e, alloccorrenza, allelaborazione di nuove norme internazionali atte a migliorare le
condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, come pure alla presa in considerazione degli interessi dei consumatori. Le raccomandazioni dellOIV sono adottate per consenso da tutti gli Stati membri e spesso sono riprese dai regolamenti nazionali, regionali (UE, Mercosur) o nel Codex Alimentarius.
Tali raccomandazioni si fondano sul lavoro di un migliaio di esperti designati dagli Stati membri che si riuniscono regolarmente allinterno delle diverse commissioni tecnico-scientifiche.
Il Comitato Scientifico e Tecnico incaricato in particolare di elaborare il progetto di Piano Strategico, che descrive il quadro generale dei lavori da condurre da parte delle commissioni, le sottocommissioni e i gruppi di esperti, in funzione degli
orientamenti strategici definiti dallAssemblea Generale.
Presidente: Claudia Ins Quini (Argentina)
Vice-Presidenti: Yves Bnard (Francia), Franois Murisier (Svizzera)
Commissioni scientifiche
Commissione I Viticoltura: Presidente Vicente Sots Ruiz (Spagna)
Commissione II Enologia: Presidente Valeriu Cotea (Romania)
Commissione III - Economia e Diritto: Presidente Eugenio Pomarici (Italia)
Commissione IV - Sicurezza e Salute: Presidente Creina Stockley (Australia)
Sotto-Commissione Metodi di analisi e valutazione del vino: Presidente Paulo Barros (Portogallo)
Sotto-Commissione Uva da tavola, uva secca e prodotti non fermentati della vite: Presidente Ahmet Altindisli (Turchia)
Direttore Generale: Jean-Marie Aurand (Francia)
STATI MEMBRI DELLOIV
A novembre 2014 sono 46 gli Stati Membri dellOIV:
Africa del Sud, Algeria, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Azerbaidjan, Belgio, Bosnia-Herzegovina, Brasile, Bulgaria,
Cile, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, India, Israele, Italia, Libano, Lussemburgo, ERJ di
Macedonia, Malta, Marocco, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Per, Portogallo, Repubblica
Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria, Uruguay.
Yanta e Nigxia, due regioni vitivinicole della Cina, partecipano per il momento come osservatori.
Partecipano come osservatori anche dieci organizzazioni internazionali non governative.

22

OICCE tIMES - nuMErO 60 AnnO XV - AutunnO 2014

Potrebbero piacerti anche