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Valori nutrizionali: Il pane, un alimento ricco di zuccheri (o carboidrati); in una dieta equilibrata
i carboidrati dovrebbero fornire il 50-55% delle calorie. Il pane come tutti gli alimenti presi
singolarmente non un alimento completo; comunque ricco di fibre, in particolare quello integrale
Lipidi 1,8 g
Calorie 289
Reagenti e ingredienti e
quantit:
Le ricette pi diffuse prevedono pressappoco
l'impiego di due parti di farina di frumento e
una di acqua, in parte freschi e in parte
provenienti da un impasto precedente (lievito
naturale o cosiddetta pasta madre); esistono
molte varianti in base al tipo di farina usata o
per il tipo del condimento.
Quasi in tutte le ricette si aggiunge il sale
durante la fase di preparazione, tranne in
Toscana, nelle Marche e in Umbria.
Apparecchiature:
impastatrici,
macchine spezzatrici, celle di lievitazione, forni che possono essere principalmente di tre tipi
camere, rotativi e tunnel.
Retinolo
Calcio
0 IU
Acido
ascorbico
44
Ferro
mg
Vitamina
D
0 IU Piridossina
Cobalami
na
0 g Magnesio
0,2
mg
3,6
mg
0,1
mg
28 mg
Farina:
Farina
La farina il prodotto ottenuto dalla macinazione di cereali o di altri prodotti. La semola una farina di granulometria maggiore
dove i singoli componenti sono di forma arrotondata e con presenza di poca polvere
Valori nutrizionali
Acqua
Calorie 366
Lipidi 1,4 g
Acidi grassi saturi 0,4 g
Acidi grassi polinsaturi 0,4 g
Acidi grassi monoinsaturi 0,4 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 0 mg
Potassio 76 mg
Glucidi 80 g
Fibra alimentare 2,4 g
Zucchero 0,1 g
Fabbisogno proteico 6 g
Retinolo
Calcio
0 IU Acido ascorbico
10 mg Ferro
0 mg
0,4 mg
Vitamina D
0 IU Piridossina
0,4 mg
Cobalamina
0 g Magnesio
35 mg
Impasto
L'impasto quella operazione che permette di amalgamare tutti gli ingredienti di idratare le proteine
della farina in particolare la gliadina e la glutenina. Queste due proteine semplici poste a contatto con
l'acqua formano un complesso proteico detto glutine che costituisce la struttura portante dell'impasto
rappresentata come forza della farina. Si tratta di una sorta di reticolo all'interno della massa di farina e
acqua che la rende compatta, elastica e capace di trattenere gli amidi ed i gas della lievitazione che
formano cos le bolle caratteristiche della struttura spugnosa della mollica. L'impasto si esegue con
macchine dette impastatrici. La temperatura dell'impasto, una volta ultimato, ottimale tra 22 gradi e
26 gradi . La temperatura della pasta viene regolata aumentando o diminuendo la temperatura
dell'acqua.
Puntatura
L'impasto viene lasciato riposare. I tempi variano a seconda della forza della farina.
Spezzatura e formatura
In questa fase l'impasto viene diviso in pezzi del peso desiderato questa fase viene effettuata a mano o
con macchine chiamate spezzatrici o con gruppi automatici che oltre dividere l'impasto creano le forme.
Lievitazione
In questa fase le forme del pane raddoppiano o triplicano il volume. Il pane viene adagiato su assi in
legno, il tempo varia a seconda della quantit e del tipo di lievito utilizzato. In questa fase avvengono
varie reazioni chimiche che, a partire dagli zuccheri, producono alcol e anidride carbonica che viene
trattenuta dal glutine. Durante questa fase il pane pu essere coperto con dei teli, per evitare la
formazione di crosta causata dall'evaporazione dell'acqua dalla superficie. Esistono anche delle celle di
lievitazione che permettono di regolare e controllare la temperatura e umidit dell'aria.
Cottura
La cottura quel processo che attraverso una serie di trasformazioni
chimiche,biologiche e fisiche permette di ottenere un prodotto commestibile. La cottura del pane avviene
in forni che possono essere principalmente di tre tipi a camere, rotativi e tunnel.
La temperatura di cottura varia da 180 C a 275 C e il tempo da 13 a 60 minuti. Indicativamente
per pezzature grandi si utilizza una temperatura pi bassa e un tempo maggiore. La pasta
assorbe calore dalle pareti (irradiazione), dall'aria (convezione) e dalla piastra di cottura (conduzione).
L'acqua presente all'interno evapora in superficie questa dilatazione provoca un aumento del volume e
l'idratazione della superficie permette di non seccare la crosta. Durante tutto il tempo di cottura la pasta
al suo interno non supera mai i 98 C. Il riscaldamento dell'interno della pasta avviene in modo graduale.
Da 30 C a 40 C continua la fermentazione dei lieviti e la produzione di zucchero da parte degli enzimi.
Grecia:
In Grecia a causa del clima e del tipo di terreno, la coltivazione
del grano non era molto scarsa. Per questo motivo i greci
cominciarono ad importare frumento dallEgitto, dalla Sicilia e
dalle terre bagnate dal Mar Nero. I greci raggiunsero una grande
abilit nella preparazione di pane e focacce che condivano con
olio, ammorbidivano con latte, aromatizzavano con pepe e altre
erbe, impastavano con il vino e il miele. Allinizio erano le donne
che si occupavano della panificazione poi furono gli uomini. I
fornai greci furono i primi a lavorare il pane di notte, in modo che
la gente al mattino, lo trovasse cotto, fresco e croccante.
I ROMANI
Gli antichi popoli Italici vivevano in un territorio fertile che
coltivavano a cereali, tra cui il farro, allora molto diffuso e da cui
deriva la parola farina. I Romani utilizzavano il farro anche sotto
forma di focacce salate. Solo dopo aver conquistato i greci
scoprirono il pane di frumento lievitato. In breve si diffusero i
primi forni pubblici, dove lavoravano molti fornai greci portati a
Roma come schiavi. I romani utilizzavano due diversi tipi di
lievito: uno era fatto con il miglio mescolato al vino dolce e
lasciato a fermentare per un anno, laltro con crusca di frumento
lasciata a macero per tre giorni nel vino dolce e poi fatta
essiccare al sole. I romani producevano molti tipi di pane e di
focacce unendo alla pasta vari ingredienti. Ai romani il pane
piaceva molto, al mattino lo inzuppavano nel vino, a pranzo lo
mangiavano con verdure e olive, a cena anche con le mele.
Medioevo:
Visto che cera molta carestia e i campi da coltivare erano stati
abbandonati dai contadini a causa delle invasioni barbariche,
stato inventato un nuovo modo di regolare le sfornature, cio di
sfornare un certo tot di pane al giorno e consegnato a domicilio
e si pagava ogni mese e veniva segnato su una tavoletta di
legno.