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Definizione generale[modifica | modifica wikitesto]

Esistono svariati modi per esprimere il calore specifico di una sostanza, poich esso dipende dalla
trasformazione fisica a cui tale sostanza sottoposta, e in particolare dallagrandezza fisica x
conservata nella trasformazione[1]:

Moltiplicando i calori specifici per la massa m otteniamo le capacit termiche Cx. In generale si
utilizzano due valori, riferiti a una trasformazione a coordinata generalizzatacostante e a forza
generalizzata costante:

Calore specifico isobaro e isocoro[modifica | modifica wikitesto]


I calori specifici pi utilizzati sono riferiti al lavoro di volume: il calore specifico a volume costante,
simboleggiato con

, e il calore specifico a pressione costante,

validi per la

trasformazione isocora e quella isobara. Se nel sistema i lavori generalizzati sono esclusivamente
calore trasmesso e lavoro di volume, allora il primo principio della termodinamica si pu esprimere
in energia interna ed entalpia equivalenti per trasformata di Legendre:

quindi:

altrimenti se ammettiamo altre forme di lavoro nel sistema, ovvero altre coordinate intesa ciascuna
come funzione di stato,

bisogner considerare la loro influenza sui calori specifici:

Sebbene i solidi e i liquidi siano poco dilatabili, la differenza tra


i solidi

1,05 mentre per i liquidi in molti casi

non trascurabile: infatti, per

1,2 ma si hanno anche liquidi con

> 1,5. Per un aeriforme il calore specifico a pressione costante differisce da quello
a volume costante per il lavoro di espansione.[2]

Dipendenza dalla temperatura[modifica | modifica wikitesto]

Grafico dei calori specifici di gas perfetto a volume costante di alcuni gas

Il calore specifico una grandezza in generale dipendente dalla temperatura. Le correlazioni


semiempiriche sono solitamente serie di Taylor al massimo del quarto ordine:[3]

con

in J / (mol K) dove a, b, c, d sono tabellate per sostanza e T la temperatura

assoluta[4]. Come si nota dalla figura a fianco, per alcuni gas, in determinati intervalli di
temperatura, un tipo di calore specifico pu considerarsi costante con essa e questo
particolarmente vero per i gas monoatomici (come i gas nobili)[4].

Relazioni di Mayer[modifica | modifica wikitesto]


In base alla relazione di Maxwell in entropia e temperatura i calori specifici o molari o le capacit
termiche rispettivamente a coordinata costante e forza coniugata costante sono legati:

che sostituita nella identit:

porta, tenendo conto della definizione di calore specifico alle relazioni di Mayer[5]:

Per un sistema termodinamico semplice abbiamo una sola relazione:

Gas perfetto[modifica | modifica wikitesto]


Per un gas perfetto, che appartiene ai sistemi termodinamici semplici, la
relazione di Mayer ha le seguenti espressioni:
1.
con

costante e

i calori molari rispettivamente a pressione e volume


costante dei gas perfetti;

2.
con

costante specifica dei gas perfetti pari a

dove M il peso molare della sostanza,

i calori specifici

rispettivamente a pressione e volume costante.


3.
con

le capacit termiche rispettivamente a pressione e

volume costante e n e m sono rispettimavente le moli e la massa di


sostanza.
Per ottenere questa relazione ad esempio tra calori molari si considerino
n moli di gas perfetto che acquistano una certa quantit di calore
infinitesima a pressione costante:

si avr una variazione della temperatura corrispondente a


proporzionale al calore molare a pressione costante

. Il primo

principio della termodinamica per questa trasformazione si esprime:

da cui:

per l'equazione di stato dei gas ideali, l'ultimo termine si pu


scrivere:

per cui abbiamo:

semplificando si ottiene la relazione di Mayer tra i


calori molari.[6]

Determinazione
sperimentale[modifica | modifica
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Il teorema di equipartizione dell'energia permette di
calcolare agevolmente il calore specifico di un gas con
comportamento ideale, su basi di meccanica classica.
La legge di Dulong-Petit stabilisce, su base classica,
che il calore molare di tutti i solidi lo stesso,
indipendentemente dalla
temperatura. IUPAC e IUPAP utilizzano il termine
capacit termica specifica o molare, anzich calore
specifico e calore molare.
Il calore specifico dipende dalla natura chimica della
sostanza considerata e dalla temperatura. Si pu
ritenere costante solo per piccole variazioni di
temperatura e lontano dalle temperature di transizione
di fase. Brusche variazioni del calore specifico
vengono infatti prese come indice di una transizione di
fase solido-liquido, liquido-vapore e anche transizioni
cristalline o transizioni strutturali di una molecola.
Anche se per scopi pratici questa definizione
sufficientemente precisa, dal punto di vista teorico
essa solo di un'approssimazione ,poich in realt, il

calore specifico dipende dalla temperatura stessa. Per


una trattazione pi rigorosa ci si pu basare
sulla capacit termica e definire il calore specifico
come la capacit termica per unit di massa.
L'acqua a 15 C ha un calore specifico di 1
cal / (g C) mentre l'alcol etilico 0,581 cal / (g C).
Il calore specifico a pressione e volume costante
vengono definiti rispettivamente a partire dall'entalpia e
dall'energia interna. Da queste definizioni si ricavano
due relazioni valide per qualunque fluido:
Per l'energia interna:
,
dove:
: la massa (kg) di fluido coinvolta
: la variazione di temperatura (K).
: il calore specifico a volume costante.
E per l'entalpia:
[7]

.
Nel modello teorico del gas
perfetto il valore del calore molare
vale:

Nel caso di gas monoatomici


(a volume costante) e

(a

pressione costante). Nel caso di


gas biatomici o poliatomici con
molecola allineata
costante) e

(a volume

(a pressione

costante). Nel caso di gas


poliatomici con molecola non

allineata
e

(a volume costante)

(a pressione costante).

Spesso il gas monoatomico


perfetto viene immaginato come
uno pseudo-idrogeno, con peso
molecolare uguale a 1.

Calore specifico
isobaro di alcune
sostanze[modifica | modifi
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Sostan

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