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Sommario settimanale 21-27.01.

2015

Questo Sommario settimanale registra gli aggiornamenti riguardo alla situazione in


Ucraina Orientale e in Crimea, evidenziandone limplicazione sulleconomia ucraina,
analizzando inoltre le dichiarazioni internazionali ed ucraine e le tendenze del sostegno
internazionale allUcraina.
La situazione nella zona delloperazione antiterrorismo (ATO) diventata ancora pi
difficile. Nellultima settimana le posizioni ucraine si sono trovate sotto il fuoco delle artiglierie
circa 774 volte; a conseguenza di ci, 34 militari ucraini sono morti e 176 sono rimasti feriti. Il
fuoco quotidiano delle artiglierie dei militanti ha causato morti anche tra i civili (13 morti ad una
fermata dellautobus a Donetsk il 22 gennaio, 31 morti in seguito allattacco terroristico a
Mariupol il 24 gennaio). E aumentato inoltre il numero dei profughi sino a raggiungere la quota
di 900mila persone.
Nel Donbass sono stati registati circa 9 mila militari ed altri 50 mila circa si trovano al
confine. I convogli militari russi varcano regolarmente il confine ucraino, portando rifornimenti
militari (in particolare carri armati delle versioni pi avanzate, armi, cartucce, carburante,
uomini). La Federazione Russa continua ad esercitare attivit e ricognizioni aeree nellEst
dellUcraina.
A seguito dellinizio delle azioni belliche, intraprese nel Donbass (come comunicato dal
Consiglio della Sicurezza e della Difesa Nazionale, la sede centrale delloperazione
antiterrorismo), nonch degli atti terroristici contro la popolazione civile, lUcraina riconosce
ufficialmente la Russia come Stato Agressore. Chiede, pertanto, ai partner internazionali, di
non lasciare impuniti i colpevoli dei crimini contro lumanit

compiuti dallinizio

dellagressione russa contro lUcraina, cos come esposto nella dichiarazione approvata dalla
Verkhovna Rada (il Consiglio Supremo dellUcraina). LUcraina invita inoltre la comunit
internazionale a riconoscere il fatto dellagressione russa contro lUcraina, nonch
delloccupazione del suo territorio. Sullimplicazione della Russia in atti terroristici quali
labbattimento del Boing MH-17, le tragedie di Volnovakha, Donetsk e Mariupol, non vi sono
oramai dubbi. Infine, il Consiglio Supremo dellUcraina ha compiuto il primo passo legislativo
verso il riconoscimento delle DNR e LNR come organizzazioni terroristiche.
Levento centrale della settimana stato indubbiamente latto terroristico sanguinoso e
senza precedenti compiuto dai gruppi russo-terroristici contro la popolazione civile a
Mariupol. Petro Poroshenko ha sottolineato come il crudele omicidio non possa semplicemente
essere considerato un atto terroristico, bens debba considerarsi un crimine contro lumanit, la
cui giurisdizione compete al Tribunale Penale Internazionale. Inoltre, il Presidente ha dichiarato
che, il sostegno allUcraina, offerto dalla coalizione internazionale, deve opporre ai crimini dei

terroristi una forte resistenza, rafforzando tutti i tipi di pressione su coloro che li finanziano e li
sostengono. Il Primo Ministro e il Segretario del Consiglio della Sicurezza e della Difesa
Nazionale hanno sottolineato come la Russia violi non solo gli accordi presi a Minsk ma anche i
principi di base del diritto internazionale e dei diritti umani.
I sanguinosi atti terroristici di Mariupol ed un serio aumento della tensione nel conflitto
in Ucraina orientale hanno scioccato il mondo e ne hanno aumentato la preoccupazione. In
particolare, stata espressa una seria riprovazione per le azioni dei terroristi e della
Federazione Russa da parte del Segretario generale dellONU, del Segretario generale della
NATO, dellAlto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri, del Presidente del
Consiglio Europeo, dellOSCE ed, infine, da parte dei leader dei paesi e dei governi del mondo.
Secondo i risultati delle analisi delle distruzioni causate dal bombardamento di Mariupol,
emersa la colpevolezza della DNR (fonte OSCE). Ban Ki-Moon ha criticato aspramente lo
scioglimento unilaterale dellaccordo sul cessate il fuoco intrapreso dai leader dei militanti,
nonch le loro dichiarazioni provocatorie sullintenzione di unulteriore occupazione dei territori
ucraini. Anche gli USA (nelle dichiarazioni di Barak Obama e John Kerry) hanno addossato la
responsabilit dellatto terroristico di Mariupol alla Russia. A sua volta, la Francia si dichiara
delusa rispetto al mancato rispetto degli accordi presi a Minsk, affermando che non intende pi
sopportare nulla di simile] (L.Fabius). Jens Stoltenberg ha dichiarato che la Russia deve smettere
di fornire ai separatisti il sostegno militare, politico e finanziario, nonch di destabilizzare
lUcraina. Egli ha sottolineato inoltre che le operazioni militari in Ucraina orientale si sono
inasprite a causa degli attacchi su vasta scala intrapresi dai separatisti sostenuti dalla Russia.
Unevento importante per lUcraina stata lapprovazione a maggioranza, da parte
dellAssemblea Parlamentare del Consiglio Europeo, della risoluzione sulla situazione
umanitaria in Ucraina. LAPCE ha invitato la Russia a non finanziare i militanti in Ucraina. In
uno dei suoi capitoli, la risoluzione richiama la Russia rispetto alla liberazione del deputato N.
Savchenko, nonch di tutti i prigionieri di guerra. La risoluzione dellAPCE afferma che essi
sono trattenuti illegalmente nelle prigioni della Federazione Russa. Contemporaneamente,
lUfficio dellAssemblea Parlamentare del Consiglio Europeo ha approvato una risoluzione che
riconosce a N.Savchenko unimmunit internazionale, obbligando cos la Federazione Russa a
liberarla (la dichiarazione del presidente dellAPCE A.Brasser). Nella risoluzione anche stato
sostanzialmente modificato il capitolo riguardante i cosidetti convogli umanitari. LAPCE
evidenzia come essi violino il diritto internazionale e come essi non costituiscano assolutamente
un soccorso umanitario.
Nelle dichiarazioni russe sono evidenti la posizione inalterata e intransigente del
Cremlino riguardo la guerra nel Donbass, le ciniche manipolazioni dei fatti e la mancata
ammissione di colpa per centinaia di vittime causate nella guerra intrapresa contro lUcraina. In

particolare, il Ministro degli Affari Esteri della Russia, Sergei Lavrov, insiste sul fatto che non vi
sia nessuna evidenza rispetto alla partecipazione delle forze armate russe nella guerra in Ucraina,
cos come smentisce che il Boeing malese sia stato abbattuto da un missile russo Buk.
Particolare risonanza ha avuto la dichiarazione propagandistica di Vladimir Putin, nella
quale egli ha notato come in Ucraina stia combattendo una "legione della NATO", la cui
intenzione raggiungere obiettivi geopolitici di deterrenza della Russia. Conseguentemente, il
Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha etichettato questa dichiarazione come
"nonsense", precisando che lunica "forza internazionale" presente sul territorio ucraino quella
russa. Allarmante si rivelata anche la dichiarazione del leader dei terroristi della DNR,
Aleksandr Zakharchenko, nella quale egli ha affermato che i militanti del Donbass
non accetteranno pi un regime di tregua, dichiarando una prossima offensiva nel territorio
dell'Ucraina. L'inviato degli USA al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, Samantha Power, ha
giustamente notato come la dichiarazione del leader della cosiddetta "DNR" non sia altro che
l'espressione delle vere intenzioni dei leader di Mosca. Secondo la dichiarazione del portavoce
del Presidente della Federazione russa, Dmitriy Peskov, la Russia non intende cambiare la sua
posizione sullUcraina, nonostante le minacce e le pressioni economiche.
Persistono le seguenti tendenze nel territorio occupato della Crimea: 1) la difficile
situazione economica (le interruzioni dell attraversamento dello Stretto di Kerch, la mancanza di
risorse idriche); 2) la penisola viene considerata dalla Russia solo come avamposto militare (le
esercitazioni di aviazione navale, il trasferimento di aerei d'attacco scossa-terra, in particolare
Mi-24 e IL-76); 3) la violazione dei diritti dei tatari di Crimea (l'annessione ha causato 10 mila
emigranti, il forzato ottenimento dei documenti russi, gli arresti dei membri di Madzlis (ndt
organo rappresentativo dei tartari), lirruzione della polizia nelledificio del canale ATR).
A seguito dellaggressione militare ed economica della Russia, la situazione economica
dellUcraina continua ad essere caratterizzata dal permanere della difficile situazione
macroeconomica e finanziaria (il calo della produzione industriale, il peggioramento di
solvibilit e la necessit di unassistenza finanziaria esterna, la crisi permanente nel settore
bancario a causa del deflusso dei depositi e dellinstabilit monetaria) e dallambiguit della
situazione nel settore energetico (laumento delle forniture energetiche provenienti dalla
Slovacchia, il rinnovo dei progetti energetici dell'azienda italiana Eni e degli investimenti dalla
Corea; la cessazione della fornitura di carbone dalla Russia).
LUcraina chiede all'Europa e al mondo di fare passi immediati per aumentare la
pressione sulla Russia, tra cui: 1) lintroduzione di supplementari sanzioni settoriali, finanziarie
e sui visti; 2) la privazione del diritto di ospitare la Coppa del Mondo nel 2018; 3) il sostegno
politico, finanziario, umanitario e militare allUcraina.
I leader europei e mondiali hanno insistito sulla prosecuzione delle sanzioni contro la
Russia (la dichiarazione di Donald Tusk e di alcuni funzionari dell'UE). Federica Mogherini

avverte che lescalation del conflitto nel Donbass porta inevitabilmente ad un ulteriore
deterioramento delle relazioni tra l'UE e la Russia.
In generale, persiste, in diversi settori, la dinamica positiva del sostegno internazionale
verso l'Ucraina. importante notare il consolidamento del sostegno offerto da influenti
funzionari internazionali rispetto all'integrit dellUcraina e la loro disponibilit nelloffrire una
mediazione nella risoluzione del conflitto (questo stato dimostrato chiaramente al vertice di
Davos).
Lintensivo sostegno internazionale, offerto in diversi settori allUcraina, viene promosso
dalla Polonia (gli aiuti umanitari, la disponibilit a partecipare alle operazioni di mantenimento
della pace), dagli USA (laddestramento militare, lassistenza finanziaria e umanitaria), dal
Canada (lassistenza finanziaria), dal Giappone (la cooperazione energetica), dallAustria,
dallEstonia (gli aiuti umanitari), dalla Lituania, dalla Slovacchia e dallUngheria (la fornitura di
gas), dalla Finlandia, dalla Repubblica Ceca, dalla Francia, dalla Cina (lassistenza finanziaria),
dalla Bielorussia, da Israele e dalla Turchia, cos come dalle aziende e dai sistemi di pagamento
internazionali (Apple, Google, HP, Dell, PayPal, MasterCard, Visa riguardo la Crimea ).
A livello di organizzazioni internazionali si registrato un incrementale supporto
riguardo la consulenza, i giudizi di esperti e il processo decisionale (lUE, il Consiglio d'Europa,
lOSCE). Il sostegno internazionale continua ad essere fornito dall'UE (la possibilit di
aumentare l'assistenza macrofinanziaria, le dichiarazioni politiche, la politica dei visti), dal
Consiglio d'Europa (la risoluzione dallAssemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sul
finanziamento dei separatisti dalla Russia, sulla liberazione di Nadia Savchenko), dall'OSCE (la
missione di monitoraggio, la possibilit di conduzione di una missione di pace), dalla NATO
(laiuto con le riforme desercito), dalle Nazioni Unite (la condanna della Russia alla riunione del
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le dichiarazioni del Segretario Generale delle
Nazioni Unite), dal FMI (la preparazione di un nuovo protocollo del programma di
cooperazione).
"La differenza tra ci che facciamo e ci che siamo capaci di fare sarebbe sufficiente a
risolvere la maggior parte dei problemi del mondo" (M. Gandhi). E' passato il tempo
delle parole ed giunta l' ora dei fatti, l' ora di agire.
Per questa analisi sono state utilizzate le seguenti fonti: i siti ufficiali del governo
dell'Ucraina (il sito della Presidenza, del Consiglio di Sicurezza Nazionale, del Ministero degli
Affari Esteri, del Governo), il sito di notizie "Ukrainska Pravda", il blog di Dmytro Tymchuk
Informatsiinyi sprotyv, lagenzia di stampa ucraina "Unian", il telegiornale ucraino "TSN", la
rivista politica settimanale "Korespondent", il quotidiano digitale "Novyny Krymu", la rivista
settimanale Ukrainskyi Tyzhden e altri.

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