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2015)
Questo Sommario settimanale registra gli aggiornamenti riguardo la situazione in
Ucraina Orientale e in Crimea, evidenziandone limplicazione sulleconomia ucraina,
analizzando inoltre le dichiarazioni internazionali ed ucraine e le tendenze del sostegno
internazionale allUcraina.
Nonostante il raggiungimento di nuovi accordi a Minsk, la tensione nell'area ATO non
calata (durante il periodo indicato le posizioni ucraine si sono trovate sotto il fuoco delle
artiglierie circa 146 volte, mentre dall'inizio del nuovo regime - 302 volte; a conseguenza di ci,
22 militari ucraini sono morti e 228 sono rimasti feriti). Violando gli accordi, le cosidette "DNR"
e "LNR" hanno costretto alla fuga i soldati ucraini, causando loro gravi perdite. Inoltre, sono
state bombardate le citt Mariupol, Pisky, Avdiivka. Sul territorio della zona ATO stato
registrato un aumento dell attivit aerea russa (43 voli). Dalla Russia continuano ad arrivare
rifornimenti di materiale bellico (il 21 febbraio).
Sullo sfondo di un significativo deterioramento delle condizioni economiche, dei continui
attacchi nella zona ATO e di una solo parziale attuazione degli accordi di Minsk da parte dei
separatisti, lUcraina chiede alla comunit internazionale "di non far finta che la cattura di
Debaltseve,
da parte
dei terroristi
delle
cosidette
calo degli investimenti esteri diretti di quasi il 20%, la riduzione della produzione industriale al
21,3%, le aspettative di modifiche al bilancio dello Stato del 2015 a causa del suo squilibrio); 3)
la complessit della situazione nel settore energetico (il ricatto energetico di "Gazprom" sullo
sfondo di un aumento delle importazioni di gas naturale dalla Russia di 1,5 volte).
In generale, persiste, in diversi settori, la dinamica positiva del sostegno internazionale
verso l'Ucraina: dalla Cina (il credito di 3,6 miliardi di dollari nel settore energetico), dagli
Emirati Arabi Uniti (laccordo di cooperazione militare), dal Regno Unito (15 milioni di sterline
a sostegno del piano di assistenza umanitaria delle Nazioni Unite in Ucraina), dalla Polonia
(laiuto energetico e militare), dal Canada (la fornitura di divise militari), dall'Ungheria
(laumento del flusso inverso del gas), dalla Danimarca (gli aiuti umanitari), dalla Lettonia (la
dichiarazione sulla disponibilit ad inviare forze di pace in Ucraina), dalla Lituania (gli appelli
sulla fornitura di armi allUcraina), dalla Grecia e dalla Slovenia (le dichiarazioni sulla
reabilitazione dei soldati dellATO).
Tra le organizzazioni internazionali, si sono svolte discussioni sullassistenza
macrofinanziaria del FMI e dell'UE, e si registrato l'aiuto delle Nazioni Unite (62 tonnellate di
aiuti umanitari al Donbass e la presentazione del piano della missione umanitaria).
Le sfide economiche e militari affrontate dallUcraina assumono sempre piu un carattere
minaccioso. Solo la combinazione di sforzi internazionali, al fine di ristabilire una piena pace nel
Donbass, e il perpetuo rinnovarsi dell'assistenza finanziaria, potranno evitare che lUcraina
soccomba sotto lattacco dellaggressione russa.
Per questa analisi sono state utilizzate le seguenti fonti: i siti ufficiali del governo
dell'Ucraina (il sito della Presidenza, del Consiglio di Sicurezza Nazionale, del Ministero degli
Affari Esteri, del Governo), il sito di notizie "Ukrainska Pravda", il blog di Dmytro Tymchuk
Informatsiinyi sprotyv, lagenzia di stampa ucraina "Unian", il telegiornale ucraino "TSN", la
rivista politica settimanale "Korespondent", il quotidiano digitale "Novyny Krymu", la rivista
settimanale Ukrainskyi Tyzhden e altri.