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Limite elastico
Limite elastico
Acciaio comune
Molle di trazione:
N=
Molle di flessione:
I, Wf
N
A
rigidezza k
P=
3EI
f
L3
max =
PL
Wf
max =
Mt
Wt
rigidezza k
L
Molle di torsione:
EA
f
L
Relazione
di resistenza:
Mt
J, Wt
Mt =
GJ
L
rigidezza k
Energia effettivamente
1
Pf
immagazzinata nella molla
2
Cu =
=
Energia teoricamente immagazzinabile
1 2
V
2 E
se tutto il materiale fosse alla massima
Molle di trazione:
Cu = 1
Molle di flessione:
Cu =
1
9
Cu =
1
2
Molle di torsione:
(lamina rettangolare)
(barra cilindrica)
Relazioni fondamentali:
M t = k
max =
Mt
Wt
Mt =
max =
d4 G
d4
E
=
32 L
32 2 (1 + ) L
Mt
16 M t
d3
Una volta scelta la classe del materiale con cui realizzare la barra, che ci vincola
il valore di G, le dimensioni d ed L sono fissate sulla base degli ingombri e della
rigidezza richiesti utilizzando la relazione carico-freccia.
Segue la verifica a resistenza (statica o a fatica) che viene fatta impiegando gli
usuali criteri adottati per il dimensionamento dei componenti meccanici.
Alle molle si applicano, in genere, coefficienti di sicurezza X di poco superiori a 1.
D
Mt = P
2
D
f =
2
si ottiene:
P=k f
d 4 E cos
2 d4 G 2
d 4G
f =
f
f
=
D 32 L D
8 D2 L
16 (1 + ) n D 3
in cui:
L stata posta uguale a n D cos
E
2(1 + )
Si noti che gli effetti dovuti alla curvatura del tondino con cui costruita la
spirale sono stati qui trascurati. Infatti, una molla che abbia il rapporto D/d
(detto indice della molla) piccolo risulta avere una rigidezza maggiore di
quella espressa dalla formula riportata.
max
PD 2 4
P
+
Wt
3 A cos
max =
=
Il coefficiente 2 3 cos
8 P D 16 cos P
+
=
3
d3
d2
8 P D 2 cos d
1 +
3 D
d3
Anche in questo caso sono stati trascurati gli effetti dovuti alla curvatura
della spirale. Infatti, quando una trave curva sollecitata a torsione il suo
lembo interno risulta pi sollecitato di quello esterno.
max =
8PD 4 d D
2 cos d
+
3
3 D
d 4(1 d D )
per la geometria:
hp
per i carichi:
Pmin, Pmax
P=
3EI
f
L3
max =
PL
Wf
I(x), Wf(x)
max ( x ) =
Px
= 0 = cost
W f ( x)
L
x
Px
= 0
b( x ) h 2 ( x )
6
Px
PL
= 0 =
2
b( x ) h ( x )
b0 h02
6
6
da cui segue:
b( x ) h 2 ( x ) =
x
b0 h02
L
Quindi ipotizzando di voler variare solo b o solo h, la sezione della lamina dovr
seguire una delle seguenti leggi di variazione:
b( x ) =
x
b0
L
, h ( x ) = h0
x
L
b( x ) =
x
b0
L
, h ( x ) = h0
x
L
La prima delle due leggi di variazione porta allo schema di molla di flessione
a lamina triangolare:
P=
b0
E b0 h03
f
6 L3
max =
Cu =
6PL
b0 h02
1
3
b0
b0
k = ktri + k rett =
b1
E h03
b
b + 1
3 0
6L
2