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Indice

Il Concetto di Mente e Gestione della Mente


Il Risveglio dei Chakra
Il Mantra
Yoga Sutra di Patanjali
Terapia Yogica delle Malattie Comuni:
Bronchite ed Eosinofilia
Shitali e Shitkari Pranayama

Il Concetto di Mente e Gestione della Mente


Intervento di Paramahamsa Niranjanananda al meeting di Aix-lesBains del 24 - 27 Aprile 1997.
La mente e la gestione della mente sono un qualcosa che non ho intenzione di provare a spiegare, perch la mente un argomento che si
deve analizzare in relazione alla nostra attivit giorno per giorno, e
tutto quello che si pu dire della mente, in teoria, risulta semplicemente un concetto teorico e filosofico.
Lo yoga ha fornito alcune idee e ragionamenti per capire come
funziona la mente. Definisce la mente come manas, il processo della
riflessione, come buddhi, il processo dellintelletto, come chitta, la
memoria, e ahamkara, il principio dellego. Su tutti questi quattro
argomenti sono stati scritti molti libri, ma nessuno di essi abbastanza chiaro su come la mente interagisca nella vita, e noi abbiamo solo
le nostre esperienze personali per andare avanti.
Senza cercare di definire cosa sia la mente, il mio proposito di oggi quello di osservarne i vari aspetti e come questi si manifestano.
Nella vita di ciascuno vediamo un processo molto bello, qualcosa di
sottile sotto forma di idea, sotto forma di desiderio e sotto forma di
pensiero che si manifesta e si realizza a livello grossolano. Vi un
legame intimo tra la nostra natura sottile, la mente, laltra natura che
molto pi sottile della mente, la coscienza, e la nostra vita, il mondo visibile degli oggetti e dei sensi. C' un flusso di informazioni che
va dalla coscienza alla mente e al corpo; il corpo semplicemente il
mezzo attraverso cui la mente si esprime.
Dunque, penso che sia importante non differenziare tra la natura
pensante e lo strumento che agisce che il corpo. Dobbiamo vedere
ci come un flusso di ununica corrente di unidea che proviene dal
sottile, dallinvisibile, per manifestarsi nel visibile. In questo contesto, mi piacerebbe fornirvi un esempio: unidea si evolve dai livelli
pi profondi della nostra natura; questidea, pi tardi, diventa un desiderio; il desiderio, poi, crea un piano di azione, e questo piano di
azione, pi tardi, viene realizzato dai sensi, dal corpo.
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Cos abbiamo un concetto, che relativo allaspetto di ahamkara,


il principio dellego o lidentit dellio. Ogni concetto nella vita si
genera da questa dimensione dellidentit dellio, la natura
dellindividualit. Pi tardi questo concetto, che si evolve a livello di
identit dellio, filtra verso i livelli inferiori della mente: lintelletto,
la memoria, il processo riflessivo, ed identificato come desiderio,
bisogno. Questo bisogno o desiderio, poi legato alle nostre aspirazioni, alle nostre forze, alle nostre debolezze, e prende una forma
definitiva per lappagamento del vuoto che percepiamo quando riflettiamo su noi stessi.
Cos un desiderio? Desiderio semplicemente significa voglia di
ottenere qualche cosa che, al presente, troviamo che manchi nella
nostra vita. Come identifichiamo ci che manca nella nostra vita?
Avviene un processo intricato di analisi a livello inconscio, dove la
mente sottile, il principio dellego, osserva e analizza i bisogni e
lassenza di qualche cosa che noi cerchiamo di soddisfare poi nel corso della vita. Il concetto si converte in desiderio, il desiderio si converte in bisogno, il bisogno si converte in azione, lazione si converte
in un risultato, e in questo processo la coscienza, la mente, i sensi, e il
corpo, lavorano assieme come ununit integrata. Al momento non
c una direzione verso questo flusso di energia mentale, e al momento non c controllo sopra la canalizzazione di forze mentali che si
manifestano nel corpo. C confusione interna. C confusione psicologica. C confusione inconscia. Io soffro di questo. So di soffrirne, e
se io soffro di questo, sono sicuro che anche voi ne soffrite. Ma non
abbiamo consapevolezza di questa confusione interna finch non affiora al cospetto della nostra mente conscia manifesta.
La moderna psicologia sostiene che c la mente conscia, subconscia ed inconscia. Lo yoga afferma che c la mente attiva, passiva e
dormiente. La mente attiva legata alla mente conscia; la mente passiva legata alla mente subconscia, la mente dormiente legata alla
mente inconscia. Ma oltre a queste c un altro stato, quello della
supermente, o mente risvegliata, dove non vi differenza o distinzione tra i differenti aspetti della mente, cio manas, buddhi, chitta e
ahamkara. Indipendentemente dagli stati mentali di cui stiamo parlando, dobbiamo conoscere lo stato conscio, subconscio e inconscio.
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Vi sono certi principi che in realt guidano i desideri, le aspirazioni e le motivazioni, e questi sono conosciuti nello yoga come il principio SWAN. SWAN un acronimo: S sta per strenght (forza), W sta
per weakness (debolezza), A sta per ambition (ambizione) e N sta per
need (bisogno). Questi sono i quattro principi che formano la nostra
personalit. In certe persone predominante la forza interiore o la
forza mentale o la forza della volont o la forza del s. In certe persone predominante la debolezza che pu essere una mancanza di
forza di volont o mancanza di chiarezza mentale. Certe persone si
identificano pi profondamente con le ambizioni e le aspirazioni e
cercano di soddisfarle e di realizzarle; e certe persone si identificano
pi profondamente con i loro bisogni che possono essere fisici o sociali, relativi alla famiglia, al rendimento nel lavoro e alla societ.
lespressione della forza, della debolezza, dell'ambizione o del
bisogno che definisce la nostra personalit e ci rende ci che siamo
oggi. Quando siamo in grado di proiettare la forza del s, intendo il
s che contenuto in questa personalit che combina la nostra conoscenza, la nostra mente, i nostri sensi, la nostra capacit di divenire
parte di un quadro dassieme, quando il s si manifesta a livello di
forza, allora si definisce una particolare natura nellindividuo. Noi
diciamo che questa persona una grande persona, molto creativa,
dinamica, estroversa, compassionevole, ha la mente chiara, di aiuto, una guida per molte persone. Le persone traggono ispirazione
quando vengono a contatto con una personalit simile.
Quando il s si manifesta attraverso larea della debolezza, noi identifichiamo quella persona come confusa, debole, senza impeto,
energia, forza o dinamismo, incerta e ansiosa.
Quando il s si manifesta a livello delle ambizioni e delle aspirazioni, noi identifichiamo una persona come dura, arrogante, sempre
volta al suo interesse a dispetto degli altri, insensibile.
E quando il s si manifesta nella dimensione del bisogno, allora
noi identifichiamo quella persona come egocentrica, che pensa solo a
se stessa, insensibile.
In questo modo si riconosce e si definisce la personalit. Sto parlando dal punto di vista dello yoga, non della psicologia. Anche se
analizziamo la prospettiva psicologica, troviamo molte somiglianze
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tra la concezione moderna della psicologia e la concezione yoga della psicologia. Le somiglianze esistono, ma ora io sto usando il modello dello yoga perch voi gi conoscete lesistenza dei modelli psicologici.
Il modello yoga dice che ci sono due dimensioni del s: una la
dimensione che si manifesta come il principio SWAN, e laltra la
dimensione immanifesta, dormiente e sottile. Ora, tutti gli sforzi che
facciamo per gestire in qualche modo il nostro squilibrio interiore e
psicologico, in realt, sono nellarea manifesta. Cerchiamo di migliorare il comportamento rinforzando unidea o un concetto.
Qualcuno ha detto una volta che quando cerchiamo di dare forza a
un concetto, o quando cerchiamo di viverlo o di portarlo nella nostra
vita, esso diventa una filosofia o unidea con cui ci identifichiamo.
Ma quando il concetto diventa filosofia non si traduce in azione. C
un divario tra la nostra filosofia personale e il nostro modo di agire
nel mondo. Perch? Mancanza di disciplina, mancanza di consapevolezza. Lo yoga molto chiaro nel dire che linizio dello yoga passa
attraverso la disciplina, disciplina che non imposta, ma che proviene dalla consapevolezza che aggioga tutte le diverse dimensioni della
personalit umana.
Se avete presente cosa ha detto Patanjali negli Yoga Sutra, saprete
che nel primo sutra usa una parola particolare in sanscrito, anushasanam. Yoga anushasanam. Questa parola stata tradotta in italiano
come disciplina, ma non disciplina, significa consapevolezza
della nostra personalit interiore che si manifesta nel mondo esterno.
Anu significa sottile, shasanam significa regolare, governare, avere il
controllo. Perci, secondo Patanjali, yoga una forma o un metodo
per governare la nostra natura interiore. un metodo per dirigere la
nostra natura interiore armoniosamente cos che possa manifestarsi
esternamente. Questo linizio dello yoga. In questo processo come
diventiamo consapevoli della nostra natura interiore? Non dando
forza a certi concetti o idee presenti in noi, perch se cercassimo di
dare forza a qualcosa nella nostra mente, avverrebbe una reazione.
La rigetteremmo, perch un qualcosa che viene dallesterno e non
qualcosa di naturale e spontaneo che viene dallinterno.
Malgrado questa consapevolezza, e malgrado questa comprensio5

ne, ho visto molti praticanti di yoga commettere lerrore di forzare


certe idee, concetti e discipline nella loro vita allo scopo di cambiare,
e hanno fallito. Bisogna procedere gradualmente. Vi dar due esempi.
Quando allinizio mi unii allAshram, ero una brava persona che
si identificava col dormire. Mi si poteva prendere e portare da Munger a Timbuktu senza che mi svegliassi. Potevano rivoltarmi su e gi
e io avrei continuato a dormire profondamente. Avrebbero potuto
mettermi una bomba sotto il letto e non mi sarei svegliato. In definitiva era un vero problema e io volevo trovare una soluzione. Cos,
qual era la soluzione? La soluzione era la sveglia? Mettevo la sveglia
alle quattro o alle cinque, ma la suoneria non era mai efficace. Rimanevo profondamente addormentato e mi arrabbiavo con la sveglia.
Ho provato persino con un orologio svizzero, ma il problema persisteva. Era un grosso problema per me. Chiesi al mio maestro ed
egli mi disse: Svegliati allora che naturale per te. Non cercare di
cambiarla, svegliati allora che ti naturale e assicurati di alzarti
sempre a quellora, che siano le sette, le otto, le nove, le dieci, e mantieni ogni giorno la stessa ora. Cerca di capire il ritmo naturale del
tuo corpo. Provai ci e in cinque/sei anni fui in grado di superare le
abitudini del mio sonno, e ora il non dormire non pi un problema.
Mi sono abituato a non dormire. Una volta che ho gli occhi aperti
non posso pi rimanere a letto. Non ho alcuna esigenza di siesta.
Devo solo andare avanti per tutto il giorno finch non crollo per assoluto esaurimento o indisposizione. Ma a me questo fa piacere.
In ogni caso, quello che sto cercando di dire che quando forziamo unabitudine o una disciplina, cerchiamo di fare troppe cose con
questo. Spesso le persone vengono a dirmi: Vorrei svegliarmi presto. Io rispondo: Bene, metti la sveglia alle cinque. Dopo una settimana mi dicono: Dopo essermi alzato alle cinque, vado in bagno,
faccio la doccia, faccio le mie abluzioni giornaliere, esco dal bagno,
faccio le asana, il pranayama, la meditazione, faccio colazione e mi
sento stanco. Io rispondo: S, ti sentirai stanco perch non nella
tua natura iniziare a svegliarti alle cinque e procedere con la tua routine di yoga. Devi adattarti gradualmente a questo. Svegliati alle cinque, non uscire dal letto, spegni la sveglia e ritorna a dormire. Volevi
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svegliarti presto. Ti sei svegliato alle cinque quando suonata la


sveglia. Sii contento di esserti svegliato alle cinque, torna a dormire
cinque minuti dopo le cinque. Gradualmente ti adatterai a svegliarti
in una volta sola. Gradualmente aumenterai la durata del tuo stato di
veglia. Per una settimana apri gli occhi, guarda attorno per la stanza,
spegni la sveglia e torna a dormire. La seconda settimana, quando
suona la sveglia, alzati, fa un giro per la stanza, torna a letto e dormi.
La terza settimana, quando suona la sveglia, alzati, fa un giro per la
stanza, va in bagno, torna a letto, dormi, e cos via. Cos come dovete allenarvi.

Il Risveglio dei Chakra


Swami Satyananda Paramahamsa, Ginevra, Marzo 1983.
Il risveglio dei chakra un avvenimento importantissimo per
levoluzione delluomo. Non deve, per, essere confuso con il misticismo o con l'occultismo. Infatti, con il risveglio dei chakra la nostra
coscienza e la nostra mente subiscono dei cambiamenti. E il cambiamento che ha luogo nella nostra mente ha rilevanza e relazione
con la nostra vita di tutti i giorni. Lo stato attuale della nostra mente
non nemmeno in grado di trattare gli affari comuni della vita. I nostri sentimenti e relazioni sono la conseguenza delle nostra mente
attuale. E sembra che le nostre sofferenze, la nostra agonia e le nostre
frustrazioni siano non tanto dovute alle circostanze della vita, quanto
piuttosto alle risposte della nostra mente. Perci lo scopo del risveglio dei chakra, della kundalini e di sushumna devono essere messi in
relazione con la nostra vita di tutti i giorni. Nellumanit, migliaia di
persone sono nate con i chakra e con la kundalini risvegliati; questi
individui, virtualmente, governano il mondo intero, e non sono superiori solo per il fatto di governare, ma in ogni aspetto della vita. I
grandi musicisti, pittori, costruttori, scienziati, ricercatori, poeti, statisti, sono gli individui che hanno la kundalini risvegliata.
Talvolta nascono dei bambini con i chakra e la kundalini risvegliati. Quando crescono esternano diverse manifestazioni che nella
nostra societ materialistica sono considerate anormali, ed essi vengono sottoposti a psicoanalisi e ad esami psicologici. Se vi uno
stato di conflitto sottostante alla vostra mente, non siete una persona
ordinaria. Se la vostra mente afflitta o diventa sensibile a certi avvenimenti nella famiglia, non siete anormali. Mano a mano che la
mente e la coscienza crescono, diventate molto circospetti. E allora
anche quello che succede nella vostra mente, nella vostra famiglia e
nel vostro paese vi riguarda. Con la mente desta, con i chakra e la
kundalini desti, non potete ignorare nemmeno le cose estemporanee
della vita. Pertanto migliaia di bambini in tutto il mondo, quando
crescono, mostrano una serie di segni che li fanno considerare anor8

mali. La loro coscienza diviene molto ricettiva poich con il risveglio


dei chakra la frequenza delle vibrazioni mentali cambia. Ogni forma
ha la sua frequenza, ogni colore ha la sua frequenza e ogni colore ha
una diversa frequenza, ogni suono non ha la stessa frequenza e allo
stesso modo ogni pensiero ha una propria frequenza. Per ricevere le
frequenze superiori, il vostro cervello deve essere regolato opportunamente.
Far un esempio di ricezioni ad alta frequenza. Il grande scienziato Isaac Newton era seduto in giardino, quando una mela cadde gi
per terra. Molte volte delle mele sono cadute davanti a noi, ma non
abbiamo potuto ricevere le vibrazioni ad alta frequenza perch per
noi tutto cade gi e non vi niente di strano in questo. Ma Isaac
Newton aveva quella che si chiama unattenzione filosofica, e questa
attenzione filosofica era una qualit della sua personalit e della sua
mente. Il risultato di questa attenzione fu la scoperta della teoria della
gravitazione.
Perch non dovremmo dire menzogne se ci ci permette di fare
denaro, se ci permette di governare una nazione, se ci consente di
soggiogare la gente? Tutto questo dipende dalla frequenza della nostra coscienza. In una certa frequenza della nostra coscienza si trova
naturale dire bugie. Ma quando la frequenza pi elevata e la mente
opera su quel livello, non accetta pi questo.
Perch non uccidere? Dopo tutto si uccide solamente un corpo.
Pu darsi che se uccidiamo un animale, lo liberiamo. Avr unaltra
rinascita. Ma questo ragionamento il risultato della qualit della
nostra mente che sta funzionando su di una particolare frequenza.
Una volta il Signore Buddha Gautama stava andando a caccia con
suo cugino, il cui nome era Devadatta. Devadatta tir una freccia ad
un piccione e questo cadde gi, ferito dalla freccia. Buddha immediatamente and dal piccione e gli tolse la freccia. Sent moltissimo dolore. Devadatta, che non sentiva quel dolore, era contentissimo perch aveva preso bene la mira e non aveva mancato luccello. Buddha,
invece, sentiva moltissimo la sofferenza, perch la sua coscienza
aveva raggiunto una vibrazione ad altissima frequenza. Il risultato
era la compassione che manifestava. Lamore, la compassione, la
carit, la piet, sono espressioni della mente che influenzata dal
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risveglio dei chakra. Questa precisamente la ragione per cui si attribuisce una grande importanza al risveglio di anahata chakra.
Certo, ogni chakra molto importante, e il risveglio degli altri
chakra comporta, parimenti, certe possibilit per la nostra mente, ma
troverete che nei libri attribuita grande importanza soprattutto ad
anahata, agya e muladhara chakra.
Lo yogi d molta importanza ad agya chakra, ma tutta lumanit
attribuisce grande importanza ad anahata chakra. Questo significa
che il risveglio di anahata chakra necessario per le nostre relazioni
con tutta la gente, con i vicini e anche con Dio. Anahata chakra risveglia le emozioni pi sottili della mente. Vi sono molte persone
che sono gentili, ma sono egoiste. Molte persone praticano la carit
in tutto il mondo, ma questa carit non lespressione di anahata
chakra. Questa carit e questa compassione sono compassione umana, e non spirituale. Quando avete della compassione umana aprite
degli ospedali, dei centri in cui si donano alimenti, date abiti e medicinali in carit, ma questa la carit umana. Come si fa a sapere se
carit umana o carit spirituale? Nellespressione umana vi sempre
un elemento di egoismo. Se posso fare di voi un ind dandovi la carit, questa una manifestazione di carit umana. E se riesco a fare di
voi dei miei seguaci, dandovi qualcosa, questo umano. Perci
molto importante per ciascun essere umano sviluppare le qualit di
anahata chakra poich con il suo risveglio tutte le vostre azioni sono
controllate e guidate senza egoismo e potete capire come lamore
non pu essere un mercanteggiamento. Lamore deve essere praticato
senza aspettarsi nulla. Se io amo e voi amate, deve essere solo per
lamore in s, e non per qualche cosa che ci aspettiamo. Abbiamo
visto che ogni forma di amore nel mondo contaminata dallegoismo. Persino lamore che avete per Dio contaminato dallegoismo,
perch vi aspettate qualcosa da Lui. Forse la cosa meno egoistica che
ho potuto costatare in questo mondo lamore materno. Non potrei
dire che sia totalmente senza egoismo, ma contiene il minimo di egoismo, perch il sacrificio della madre molto grande.
Le qualit di anahata chakra possono essere migliorate in molti
modi. Il simbolo di anahata chakra costituito da due triangoli che si
intersecano; nel centro vi un loto blu che rappresenta laprirsi del
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cuore degli uomini. La musica, larte, la pittura, la scultura, la letteratura, la poesia sono tutti importanti aiuti per lo sviluppo di anahata
chakra. Gli eserciti, le armi, le grandi organizzazioni, questi sono
degli ostacoli allo sviluppo di anahata chakra. Quando anahata chakra si risveglia, allora la vostra comprensione degli altri cambia molto. Vi una storia in merito. Una volta un santo viaggiava verso un
certo luogo trasportando un contenitore pieno di acqua del Gange. In
India vi la tradizione di andare alle fonti del Gange, mettere lacqua
in un contenitore, camminare attraverso tutto il continente fino al sud
dellIndia, e con quellacqua bagnare uno Shiva Lingam. La distanza
tra i due posti quasi cinquemila chilometri. Quando egli stava per
entrare nel luogo del tempio dove era situato lo Shiva Lingam, vi
trov un asino che stava cercando dellacqua da bere. Allora apr il
recipiente e diede da bere allasino. Il suo compagno di viaggio gli
disse: Cosa stai facendo? Hai portato quellacqua da tanto lontano
per bagnare il Signore Shiva e ora la dai ad un asino che solo un
animale ordinario? Ma il santo non riusc a capire. Perch vi era
questa maniera tanto diversa di intendere le cose tra il santo e luomo
ordinario? Significa che la nostra mente lavora a frequenze diverse, e
questi diversi livelli della nostra mente rappresentano le nostre azioni
quotidiane.
Ogni chakra in relazione anche con certe capacit psichiche. Sahasrara chakra in relazione con il samadhi e lilluminazione. Bindu
visargha in relazione con il flusso di nettare. Agya chakra in relazione con lintuizione. Vishuddhi chakra in relazione con la purificazione dei veleni nel corpo. Anahata chakra in relazione con le
emozioni sottili, arte, pittura, poesia, ecc., manipura chakra in relazione con i poteri psichici come la chiaroveggenza, la chiaroudienza,
ecc.. Swadhisthana chakra in relazione al risveglio dellinconscio.
Con il risveglio di muladhara chakra cominciate ad avere delle esperienze soprasensoriali. In breve questi sono gli effetti del risveglio.
Non difficile comprendere quale chakra stato risvegliato. Se
avete una mente grossolana, naturalmente difficile. Comunque potete sentirne la pressione, potete sentire una sensazione di calore. Il
risveglio di anahata chakra sempre riconoscibile. Il risveglio di
agya chakra molto evidente.
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Il Mantra
Tratto da: Swami Satyananda Saraswati, Il Mantra, Edizioni
Satyananda Ashram Italia.
Ci sono pi approcci al mantra: perch sono necessari gli approcci?
Ci sono persone che non sono in grado di concentrarsi, realmente.
E pi tentano di concentrarsi pi si distraggono; oppure se tentano di
concentrarsi, sviluppano nella mente ogni tipo di sintomi particolari.
S, c al mondo questo tipo di persone: non possono concentrarsi.
Allora non c nessuna via per loro?
Poi ci sono persone che non hanno alcuna devozione, nessuna fede, nessun credo, mettono tutto in discussione, non credono in nulla,
sono troppo intellettuali, troppo aridi, troppo logici. C una via per
loro o nessuna?
Per queste persone il mantra la via.
Perch col mantra non necessario concentrare la mente.
Quando avete tempo, che sia di mattina, di sera o di giorno, allora
praticate il vostro mantra, e mentre ripetete il mantra, forse la vostra
mente sta vagando, forse fate castelli in aria, forse la vostra mente
corre qua e l come un cane impazzito o come una scimmia. La
scimmia irrequieta per natura, ma se voi le date una bottiglia di
whisky, potete immaginare quanto pi irrequieta diventer, e se in
quel momento la punge uno scorpione, Dio mio!
Noi abbiamo questo genere di mente nella nostra societ. Per questo il mantra dovrebbe essere praticato a voce alta, nello stesso modo
in cui la sera passata abbiamo recitato il mantra Om.

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Yoga Sutra di Patanjali


Tratto da: Swami Satyananda Saraswati, Quattro Capitoli sulla Libert - Commento agli Yoga Sutra di Patanjali, Edizioni Satyananda
Ashram Italia.
Gli otto gradini sono riservati agli studenti avanzati
Gli Yoga Sutra sono molto ben conosciuti, tuttavia gli otto gradini
sono tecniche veramente avanzate, per quelle persone che hanno gi
risolto la maggior parte dei loro problemi e conflitti mentali e non per
luomo medio. All'inizio Patanjali scrive: "E ora, dunque, delle istruzioni complete riguardo allo Yoga. Le parole "ora, dunque" significano che si sar in grado di praticare gli otto gradini dopo
unapprofondita preparazione. Gli Yoga Sutra rappresentano la continuazione di precedenti e pi basilari testi ed insegnamenti. Nell'Hatha
Yoga Pradipika si dice:
"Onore a Shiva che ha insegnato l'hatha yoga come una scala per raggiungere la sommit del raja yoga. A causa di confusione e giudizi
erronei, la maggior parte delle persone incapace di praticare raja
yoga. Per compassione Svatmarama (l'autore), descrive l'hatha yoga
come una fiaccola per rimuovere l'ignoranza".
cap. I: 1,2,3
"L'hatha yoga, sotto forma di asana, pranayama e altre pratiche, dovrebbe essere perfezionato finch non si pronti per il raja yoga".
cap. I: 68,69
Senza questa preparazione non si faranno progressi con lo Yoga di
Patanjali.
Perch gli otto stadi sono detti avanzati? Una delle ragioni che
richiedono al praticante di trattenere i pensieri. Per la maggior parte
delle persone che hanno una mente disturbata, questo farebbe pi
male che bene. Solo quando le fluttuazioni della mente sono ridotte
possibile trattenere i pensieri. facile eliminare i piccoli scarafaggi
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che possono minacciare la pulizia del cortile di casa, ma molto pi


arduo domare un elefante selvaggio. certamente sconsigliabile tentare di sopprimere i pensieri e i desideri che spingono con forza, ancora presenti nella mente di una persona normale.
Le regole di base degli yama e niyama non sono meno difficili da
osservare. Queste regole riguardano piuttosto le persone che hanno
esaurito la quasi totalit dei loro samskara e del loro karma (le perturbazioni mentali e i desideri). Per esempio, se la maggior parte delle
persone cercasse di praticare brahmacharya (continenza), diventerebbe nevrotica; essa pu essere osservata solo da coloro che hanno sradicato la maggior parte dei loro desideri ed hanno gi purificato la
mente.
Gli otto stadi dello yoga di Patanjali sono destinati ad aspiranti avanzati e non ai principianti. Prima di tutto bisogna fare il possibile
per purificare la mente attraverso lhatha yoga, il karma yoga, il bhakti yoga e le tecniche meditative generali che implicano la consapevolezza piuttosto che la concentrazione. Si possono anche praticare alcune delle tecniche associate che Patanjali suggerisce nel testo. Questi
metodi prepareranno lindividuo alle pratiche degli otto gradini e all'incontro con un guru che gli dar un insegnamento personalizzato.

I Capitolo: Samadhi Pada


Sutra 2: Che cos' lo Yoga?

(prima parte)

Yogaschitta vritti nirodhah


Yoga: yoga; chitta: coscienza; vritti: fluttuazioni o schemi circolari;
nirodhah: bloccare, fermare.
Bloccare le fluttuazioni della coscienza yoga
Questo sutra composto da quattro parole: yoga, chitta, vritti, nirodhah. Non spieghiamo ora la parola Yoga in quanto, dopo aver studiato gli altri 195 sutra, saremo in grado di comprenderla meglio.
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Chitta deriva dal concetto di base di chit, che significa vedere, essere cosciente di, essere consapevole. Chitta di conseguenza significa
coscienza individuale che include lo stato conscio, subconscio e inconscio della mente. La totalit di questi tre stati della mente individuale simboleggiata dall'espressione chitta. Chitta stata spiegata in
un modo diverso dal Vedanta, ma qui chitta rappresenta la totalit
della coscienza individuale che comprende tre stati: lo stato di coscienza sensoriale o oggettiva, lo stato di coscienza soggettiva o astrale e lo stato di incoscienza o stato mentale sede delle potenzialit latenti. In questo sutra ci si riferisce a chitta come nella forma di questi
tre stati di pura coscienza.
Nella Mandukya Upanishad, i quattro stati, o dimensioni della
coscienza, sono trattati in modo estremamente chiaro. Se leggete questa Upanishad o un suo commento, avrete una visione molto chiara
della vostra coscienza personale. In questo sutra, chitta infatti rappresenta le quattro dimensioni della coscienza ma in quanto simbolo delle tre dimensioni della coscienza. Tre dimensioni della coscienza sono
chiamate chitta, la quarta chiamata atman. In breve possiamo dire
che atman pi chitta jivatman, la consapevolezza individuale; jivatman meno chitta la coscienza suprema (la quarta dimensione); jivatman meno chitta atman. Questa non che una spiegazione indiretta della parola.
Che cosa vogliamo dire con bloccare? Significa che blocchiamo i
pensieri, le visioni, la respirazione, i desideri e i complessi della personalit fermandoli? Se cos, allora Patanjali propone delle soppressioni. Questo vero solo se chitta intesa come mente, lo strumento
di conoscenza generale, ma quando equivale alla coscienza totale
nell'individuo, che permette le diverse manifestazioni sul piano mentale o astrale, allora il dubbio che riguarda l'atto della soppressione
svanisce totalmente.
L'espressione nirodhah nel sutra solo apparentemente significa un
processo di blocco, ma non ha niente a che vedere con un atto che
blocca la qualit fondamentale della consapevolezza. Infatti chiaro
in questo sutra che nirodhah consiste nel bloccare gli schemi della
consapevolezza, non la consapevolezza stessa. In quanto praticanti di
yoga sarete senz'altro d'accordo sulla precisione di questo termine che
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appare nel sutra, sapendo che nello stato yogico di meditazione si


bloccano gli schemi della consapevolezza. Un po pi avanti in questo capitolo imparerete di pi sulla struttura fondamentale e sulla natura di chitta, sulla sua azione e reazione, ma in questo sutra si espone
il fatto che si pu raggiungere uno stato di coscienza diverso e fondamentale bloccando il flusso della consapevolezza.
Cosa succede alla vostra consapevolezza sensoriale, al vostro corpo e al cervello quando vi addormentate la sera ed entrate nello stato
inconscio della consapevolezza? Essi muoiono o c' piuttosto un processo di blocco della consapevolezza sensoriale e mentale? Certamente c' uno stato dove le funzioni psicologiche sono escluse dalla consapevolezza individuale. Il flusso delle vritti si modifica e di conseguenza fate l'esperienza di un piano diverso, di differenti oggetti, avvenimenti, persone, luoghi e processi. Tutto questo ci conduce all'insieme delle vritti e si riferisce ad uno stato differente di consapevolezza dovuto al blocco delle vritti abituali.
Se analizzate questi stati, dove la consapevolezza individuale si
manifesta in modi, forme e dimensioni diverse, allora vi rendete conto
che il processo delle vritti diverso dalla consapevolezza e che si pu
bloccare il flusso delle vritti e trascendere le limitazioni della consapevolezza o piuttosto mettere fine a questo flusso incessante di vritti.
Questo ci riconduce al fatto che c' un processo definito, libero e
differente da tutto ci che ha a che vedere col corpo, la mente, i sensi
ed il prana, ed quella consapevolezza che continua a cambiare da
uno stato allaltro. Questo processo la coscienza, uno stato di costante ed ininterrotta consapevolezza.
L'esistenza della coscienza in noi a prescindere dal corpo, legata al corpo e nello stesso tempo pu esistere senza il corpo o anche al
di fuori di esso. questo che deve essere bloccato. Non sono i pensieri ordinari che devono essere soppressi. Questi pensieri non sono che
frammenti di percezione. Sembra che ci sia unarea fantastica della
coscienza, inimmaginabile, oltre questo corpo, con questo corpo, e
qualche volta senza il corpo, ed infinita. Noi la chiamiamo ananta:
infinita, senza fine. Cos, attraverso alcune pratiche che impareremo
nel capitolo successivo, pu avere e avr luogo un evento in cui il
processo invisibile della coscienza pu essere bloccato.
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Cerchiamo di capire meglio. Il flusso della coscienza di cui si parla


qui non il flusso della nostra mente n dei nostri pensieri, non la
corrente dei nostri sentimenti, delle nostre passioni e dei nostri desideri, non il serbatoio delle nostre emozioni e delle nostre esperienze; la parola chitta significa coscienza come un tutto, dentro e fuori
dal corpo, con e senza il corpo. In breve, la coscienza come un filo
che collega numerose vite e incarnazioni. Di conseguenza la parola
nirodhah non significa bloccare i pensieri. i desideri, le passioni, le
ambizioni e tutto il resto, ma significa l'atto o gli atti con i quali si
blocca il processo di coscienza responsabile della reincarnazione.
Vritta significa cerchio e vritti vuol dire circolare. Quando gettare
un sasso in uno stagno, i movimenti dellacqua si propagano verso
l'esterno sotto forma di cerchi concentrici. Nello stesso modo la coscienza ha degli schemi circolari: non sono n orizzontali, n perpendicolari, ma circolari e quindi si muovono secondo uno schema circolare. Di conseguenza le forme di chitta, le modalit della mente sono
chiamate chitta vritti.
Nirodhah deriva dalla radice rodha che indica un atto di bloccare.
Abbiamo dei termini che derivano da questa radice: rodha, avarodha,
nirodha, virodha. Avarodha significa ostruzione, nirodha significa
blocco, virodha opposizione. Cos viene chiarita l'idea di blocco.
Per concludere: che cos' lo yoga? Il sutra risponde che lo yoga
consiste nel bloccare le fluttuazioni che sorgono in tutte le dimensioni
della coscienza. Questo non vuol dire solo cercare di troncare le esperienze esterne che vi assalgono ogni giorno, mattino e sera, ma anche
lasciare da parte le visioni che vengono nella meditazione profonda e
nel samadhi pi elevato. Quando le espressioni della consapevolezza
individuale che sorgono in differenti livelli sono trascese, si manifesta
lo stato di yoga. (La seconda parte continua nel prossimo numero del periodico).

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Terapia Yogica delle Malattie Comuni:


Bronchite ed Eosinofilia
Tratto da: Swami Karmananda Saraswati, Le Applicazioni dello
Yoga nel Trattamento delle Malattie Comuni, Edizioni Satyananda
Ashram Italia.
Bronchite linfezione e infiammazione del muco che fodera la trachea e i bronchi. Esiste in forma acuta e in forma cronica e, di solito,
si sviluppa come conseguenza delle infezioni delle vie respiratorie
superiori come raffreddore e influenza. Altri fattori che predispongono alla bronchite comprendono il freddo, vita in situazioni di umidit,
atmosfera nebbiosa e polverosa, fumo e abitudine cronica a respirare
con la bocca, che permette allaria non filtrata e non riscaldata di entrare nei bronchi. Questa condizione si verifica pi frequentemente tra
anziani, bambini e fumatori di qualsiasi et. Le bronchiti sarebbero
rare se le persone mangiassero i cibi giusti e i loro sistemi non fossero
riempiti di muco e prodotti tossici di rifiuto e indossassero
labbigliamento adatto. Ove c bronchite c di solito qualche disturbo allo stomaco o costipazione. causata da tempo variabile, esposizione a raffreddori contagiosi, piedi bagnati e raffreddamenti. La
bronchite diventa cronica quando la bronchite acuta non adeguatamente trattata e alleviata. Quando a un raffreddore viene permesso di
durare, scende lungo i tubi bronchiali e i polmoni e diventa cronico.
Talvolta, se non sconfitto alla fine si trasforma in polmonite, consunzione o tubercolosi polmonare.
Aspetti clinici della bronchite
Il sintomo iniziale una tosse irritante e improduttiva, accompagnata
da dolori alla parte alta del torace. Man mano che i bronchi vengono
maggiormente coinvolti, si sviluppa una sensazione di tensione al
torace, e si possono anche avere respirazione sibilante e mancanza di
respiro. Questo gruppo di sintomi talvolta viene indicato col termine
eosinofilia o bronchite sibilante. Bisogno di respirare e mancanza
di respiro possono essere particolarmente gravi quando una bronchite
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acuta complica una preesistente bronchite cronica o un enfisema. Lo


sputo allinizio limitato, mucoide e difficile da portare su. Occasionalmente pu essere venato di sangue. Uno o due giorni pi tardi diventa denso e micropurulento. Come linfiammazione scende gi per
lalbero bronchiale, di solito si sviluppa una febbre moderata. La
grande maggioranza dei casi si risolve nei successivi quattro o otto
giorni, senza che il paziente sia mai seriamente malato. Occasionalmente, la condizione non riesce a risolversi da sola, la mancanza di
respiro e altri sintomi peggiorano e la febbre continua a salire. Questo
rispecchia che la resistenza vitale del corpo abbassata cos che
linfiammazione ha continuato verso gli alveoli e i polmoni stessi.
Tale paziente soffre allora di polmonite e dovrebbe assumere alte dosi
di antibiotico sotto controllo medico.
Eosinofilia
Leosinofilia un disturbo respiratorio con sintomi comuni sia
allasma che alla bronchite ed spesso difficile decidere quale etichetta diagnostica assegnare a ciascun paziente. Il disturbo di solito
considerato come uno stato transitorio nei disturbi respiratori, quando
il malato di raffreddore o bronchite cronica la sta gradualmente evolvendo in uno stato completamente conclamato di asma. Leosinofilia
diagnosticata quando la percentuale di eosinofili nel sangue del malato diviene elevata. Gli eosinofili sono le cellule dei globuli bianchi
che mediano le reazioni allergiche e di ipersensibilit, ed un livello
elevato suggerisce che i sintomi della malattia simili allasma sono
una reazione immunitaria dei polmoni.
La causa delleosinofilia
Si pensa che il disturbo sia una risposta allergica a varie proteine e
medicine estranee, e nei paesi tropicali sembra apparire come una
complicazione allergica di filaria o infezioni da vermi. Il disturbo
comune nelle aree industriali dove si ritiene che linquinamento atmosferico sia il fattore scatenante principale. Essa frequentemente
diagnosticata facendo indagini su bambini con tosse e sintomi influenzali persistenti o ricorrenti.
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Terapia medica
Il trattamento medico delleosinofilia ben lungi dallessere efficace.
Quando si sospetta uninfezione da filaria viene prescritta dietilcarbamazina, ma alla lunga questo farmaco minimamente efficace.
Quando i farmaci o le medicine sono probabilmente i fattori scatenanti devono essere sospesi. Frequentemente la patologia non distinguibile da una leggera asma.
Terapia yogica delle bronchiti croniche e delleosinofilia
La terapia yogica fornisce un sollievo efficace in caso di bronchite
cronica ed eosinofilia e offre anche le tecniche per rinforzare il sistema respiratorio debole e ipersensibile. Tuttavia, durante tosse, influenza o bronchite acuta, non dovrebbe essere praticata alcuna asana
ed necessario il riposo assoluto. Adottate il programma di pratica
gradualmente dopo che stata superata la fase acuta.
1. Asana: cominciate la serie di pawanmuktasana. I pazienti anziani e
deboli dovrebbero praticare soltanto questa serie e makarasana. Agli
altri si raccomanda di scegliere un programma di pratica adatto tra le
seguenti asana di questa serie: la serie degli shakti bandha, surya namaskara, la serie di vajrasana (shashankasana, shashank-bhujangasana, ushtrasana, marjarasana, suptavajrasana), padahastasana, bhujangasana, dhanurasana, kandharasana, chakrasana, paschimottanasana, ardha matsyendrasana, baddha padmasana, sarvangasana, halasana, matsyasana. Simhasana particolarmente consigliata. Le posizioni in piedi e di piegamento, incluse trikonasana, hasta uttanasana, dwi
konasana, lolasana, ecc., rinforzeranno il torace.
2. Pranayama: Tutti i pranayama accresceranno e svilupperanno la
capacit respiratoria e la resistenza. Sono specialmente consigliati
ujjayi, kapalbhati, bhastrika e nadi shodhana (fino al terzo stadio).
3. Mudra e bandha: yoga mudra, prana mudra e maha bandha.
4. Shatkriya: neti dovrebbe essere praticato giornalmente e kunjal
kriya giornalmente per una settimana.
5. Rilassamento: yoga nidra d un rilassamento profondo e sviluppa
consapevolezza. Spesso la tosse cronica diventa unabitudine caratteristica e parte della personalit del paziente con bronchite cronica.
Allinizio, quando si pratica yoga nidra la tosse pu peggiorare. Que20

sta di solito una reazione psicologica. Chi si abituato alla consuetudine di tossire lo fa inconsciamente come mezzo per allentare la
tensione. Quando nello yoga nidra tali attivit e movimenti cessano,
la tosse psicologica di solito si fa valere e limpulso a tossire diviene
notevole. Il paziente pu imparare a superare rapidamente questo disturbo se riesce a riconoscere questo meccanismo nascosto nel suo
stile di vita e imparare a resistergli e a superarlo.
6. Meditazione: Anche ajapa japa, con kechari mudra e ujjayi pranayama, e la rotazione della consapevolezza dallombelico alla gola e
dalla gola allombelico nel passaggio psichico frontale, sono molto
importanti nellaiutare a riconoscere e alleviare gradualmente tosse
cronica e debolezza respiratoria.
7. Dieta: Durante un attacco bene mangiare solo succhi di frutta e di
verdura. Quindi lacqua dorzo e khichari acquoso o brodo vegetale.
Evitate bibite e cibi freddi. Mangiate in abbondanza verdure crude,
cotte a vapore o sbollentate. Gli agrumi aiutano a sciogliere e ridurre
il muco, cos come le cipolle, i ravanelli e laglio. Anche il latte caldo
con un po di zenzero e pepe nero scioglier il muco e faciliter la sua
eliminazione, esso pu essere preso la sera al posto della cena.
8. Digiuno: altamente raccomandato. Se non si pu intraprendere
un digiuno completo consigliabile saltare ogni giorno il pasto serale.
Ulteriori raccomandazioni
1. Evitate le stanze senza aria, surriscaldate e non ventilate. Tenete il
torace e la gola al caldo, assicurate unadeguata ventilazione, specialmente quando dormite. Evitate correnti daria e non sedetevi su
pavimenti freddi.
2. Chi soffre di bronchite non dovrebbe fare la doccia fredda la mattina e, durante la fase acuta, si dovrebbero fare bagni di vapore caldo.
3. La tosse non dovrebbe essere soppressa, poich il modo che ha la
natura per ripulire dal muco e dal materiale infettivo lalbero bronchiale. Leliminazione del muco pu essere stimolata con impacchi
caldi alla schiena e al torace, finendo quindi con impacchi freddi.
4. Il fumo dovrebbe essere abbandonato poich irrita immediatamente
la mucosa bronchiale. Senza smettere di fumare nessun sistema potr
essere molto efficace per superare bronchiti croniche o eosinofilia.
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5. Sono benefiche le passeggiate quotidiane e respirazioni profonde


dovrebbero essere praticate a intervalli durante tutta la giornata.
6. La sera sono molto benefiche inalazioni di vapore e pediluvi in
acqua calda dove sia stato sciolto un cucchiaio di senape.
7. Se una persona fa sforzi per respirare, massaggiatele con forza le
braccia o i piedi in direzione del cuore.

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Shitali e Shitkari Pranayama


Tratto da: Swami Niranjanananda Saraswati, Prana, Pranayama,
Prana Vidya, Edizioni Satyananda Ashram Italia.
Introduzione
Ci sono determinate pratiche di pranayama studiate specificamente
per calmare il corpo e la mente, aumentando simultaneamente la capacit pranica e il controllo cosciente dell'interazione mente/corpo/prana. Queste forme particolari di pranayama stimolano prevalentemente il sistema nervoso parasimpatico, e perci essenzialmente rilassano e/o portano la consapevolezza verso l'interno. Alcuni
determinano una maggiore sensibilit psichica mentre altri hanno un
maggior effetto rinfrescante sul sistema.
Di solito queste tecniche sono praticate dopo aver determinato un
equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico e il flusso
di aria tra le due narici. Perci la maggior parte delle pratiche calmanti di pranayama vengono fatte attraverso entrambe le narici contemporaneamente o attraverso la bocca.
Nota: Alle persone ipersensibili o introverse consigliato di non praticare queste tecniche, poich potrebbero trovare difficolt nel controllare l'aumento di manas shakti o energia mentale.
Shitali e Shitkari Pranayama
Ci sono due pratiche fondamentali di pranayama che riducono il calore del corpo. Esse sono conosciute come shitali e shitkari pranayama,
e derivano dalla radice shit che significa freddo. Shital significa ci
che calmo, senza passione, non emotivo. Allo stesso modo, queste
pratiche non solo rinfrescano il corpo fisico, ma anche la mente.
Shitali e shitkari sono tecniche di pranayama uniche perch, anzich respirare attraverso il naso, l'inspirazione avviene attraverso la
bocca. Questo il motivo dell'effetto rinfrescante. Respirare attraverso il naso regola l'aria che entra alla temperatura corporea, tuttavia, in
queste due pratiche, questo processo viene evitato.
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Quando laria dellinspirazione passa attraverso la bocca, l'evaporazione dell'umidit della lingua e del resto della bocca ne causa il
raffreddamento. Anche l'effetto riscaldante dei sinusoidi sanguigni
nella membrana mucosa del naso viene aggirato. Quest'aria rinfresca
quindi i vasi sanguigni nei polmoni e questo, con il raffreddamento
della bocca e della gola, elimina gradualmente il calore eccessivo del
corpo. Queste tecniche sono molto efficaci nei periodi caldi.
Poich il sistema fisico naturale di filtro del naso viene aggirato,
consigliabile praticare questo pranayama solo dove l'aria fresca e
pulita cos da non inquinare i polmoni. Lo sviluppo della tecnica e
gli effetti di shitali e shitkari sono i medesimi, varia solo il metodo di
inspirazione.
Shitali mudra
Per praticare shitali, la lingua viene allungata fuori dalla bocca ed i
suoi lati arrotolati verso l'alto cos da formare un tubo. Il respiro viene
quindi aspirato attraverso questo tubo. L'espirazione avviene attraverso le narici, con la lingua dentro la bocca.
Tuttavia, circa un terzo della popolazione ha un'incapacit genetica ad
arrotolare a tubo i lati della lingua. Queste persone possono praticare
shitkari ottenendo gli stessi benefici.
Shitkari mudra
Con shitkari le labbra sono separate, i denti si devono vedere e sono
uniti tra di loro. La lingua pu essere tenuta piatta o essere piegata
verso l'alto contro il palato molle. L'inspirazione praticata aspirando
l'aria attraverso i denti. L'espirazione avviene attraverso le narici
mantenendo le labbra chiuse.
Tecnica 1: Metodo di base
Sedete comodamente in una qualsiasi asana meditativa e preparatevi
per pranayama - tenete gli occhi chiusi - praticate shitali o shitkari
mudra - inspirate lentamente e profondamente attraverso la bocca - al
termine dell'inspirazione chiudete la bocca ed espirate lentamente in
modo controllato attraverso il naso - all'inizio praticate nove cicli 24

gradualmente aumentate il tempo della pratica e la durata di ciascuna


inspirazione ed espirazione - quando la temperatura esterna molto
alta si possono praticare sino a sessanta cicli.
Tecnica 2: Con ritmo e bandha
Inspirate nel modo spiegato precedentemente - al termine dell'inspirazione trattenete il respiro - praticate jalandhara bandha, tenendo entrambe le mani sulle ginocchia, la testa china e le spalle sollevate mantenete per quanto vi comodo - si pu inserire anche mula bandha - lentamente lasciate il bandha e sollevate la testa - espirate solo
quando la testa in posizione eretta.
Respirate con un rapporto inspirazione/ritenzione/espirazione di
1:1:1. Col tempo e con la pratica, aumentate questo rapporto a 1:2:2,
quindi successivamente a 1:4:2. Lentamente aumentate anche la durata del respiro.
Benefici: Pu essere utilizzato come calmante prima di dormire. Induce rilassamento muscolare e tranquillit mentale. Abbassa la pressione sanguigna. Aiuta a ridurre bile e acidit. Utile per eliminare
ulcere peptiche o della bocca. I testi di Hatha Yoga affermano che
efficace per annientare disturbi dell'addome e della milza, febbre,
problemi di bile, fame, sete e tossine nel sistema.
Limiti: Le persone che soffrono di disturbi polmonari come asma,
bronchite ed eccesso di muco, non dovrebbero praticare questo pranayama. In caso di disturbi cardiaci, praticate senza la ritenzione del
respiro.

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