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Caprara
PUGLIA SETTENTRIONALE
Itinerari gi pubblicati
Itinerario del mese
Tremiti
e Gargano
Cretaccio
S.Nicola
S.Domino
Mar Mediterraneo
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I gabbiani (in volo a centinaia nella foto) e le berte, dette anche diomedee, sono gli autentici padroni dello scoglio del Cretaccio e di tutte le
Tremiti: sulla destra San Nicola e sullo sfondo Caprara. La leggenda vuole che in questi uccelli si trolvino le anime delleroe greco Diomede
di MICHELE TOGNOZZI
opo una bella oretta di bolina automobilistica tra le curve della strada
costiera che si dipana a fatica tra i boschi del Gargano,si arriva finalmente aVieste,punto ideale di imbarco per raggiungere lArcipelago delle Tremiti. Lattenzione del velista si trasfrormer subito in eccitazione per il vento, generoso,fresco e invitante,che accarezza lestremit
orientale del promontorio gi a partire dal mezzod.La brezza da NW - tra i 15 e i 20 nodi - fa
di questo tratto di costa uno dei siti (spot come dicono loro) preferiti dai surfisti (wind o kite poco importa) dItalia e dEuropa. Non c ragione per cui i velisti debbano restare indietro,
specialmente se oltre lorizzonte ci sono due
mete come le Tremiti (a 35 miglia), ideali per un
week end, e le isole della Dalmazia meridionale (Pelagosa a 32 miglia, Lastovo a 60 miglia),
sfruttabili in una settimana.Nei pontili galleggianti
del porto di Vieste, che nella sua parte occidentale ha in corso la costruzione di un approdo turistico fino a 400 posti barca, si trovano le imbarcazioni della South Sea Sailing. Il vento fresco induce ad affrettare i tempi, non senza per
aver prima rimpinguato la cambusa di bordo, con
le specialit locali acquistabili nel mercatino al-
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Lo scalo di San Nicola, centro amministrativo delle Tremiti. La banchina (fondale da -2 a -4 m), destinata al traffico commerciale, pu essere
accostata solo per la notte. Foto piccole dallalto: il chiostro rinascimentale dellAbbazia. Panorama su San Domino dalla piazza della chiesa
bia) e della Torre di Calalunga (pi esposta). Preferibile arrivarci in mattinata,prima dellarrivo della brezza che, pur rinfrescando lequipaggio, non
lascia mai la barca completamente ridossata. Con
larrivo del NW lacqua celeste perde la sua trasparenza a causa della sospensione dal basso fondale.Il navigare lungocosta si conclude con le bianche case di Peschici,arroccate su uno sperone, dotato di un porticciolo in cui per il pescaggio massimo affrontabile non arriva ai 2 metri. Bello,
comunque, lo scenario del nucleo storico che, da
poppa, ci accompagner nella rotta verso le Tremiti, distanti, a questo punto, solo 27 miglia.
Gli scogli dellAdriatico
Dicevamo in apertura di Diomede e dei suoi sassi scagliati in mezzo allAdriatico. Larrivo in serata alle Tremiti dal Gargano, conforta anche gli
scettici. Le Tramites latine, un tramite naturale verso la Dalmazia, sono l, da sole, in mezzo al mare. San Domino sulla sinistra, San Nicola al centro e Caprara sulla destra occupano un arco di appena tre miglia. Pur essendo tre (quattro con il
Cretaccio) isolotti separati,le Tremiti formano come ununica entit, tanto sono ridotti gli stretti
che le separano. Il nucleo storico e vitale dellarcipelago (che si completa con la piatta e deserta Pianosa, 10 miglia a NE, Zona A della RiLUGLIO
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serva Naturale e quindi inavvicinabile) curiosamente nella pi piccola delle tre, San Nicola.Il
motivo presto detto: San Nicola era la pi facilmente difendibile delle tre e, in epoca di scorrerie saracene, ci non era dettaglio di poco
conto. LArcipelago, al di l della leggenda, abitato sin da epoca preistorica, con successivi ritrovamenti ellenistici e romani. In et tardomedievale, le Tremiti entrano nella storia dellItalia
meridionale con ledificazione dellAbbazia benedettina prima, cistercense e lateranense poi
che, fortificatasi con ardite strutture militari, divenne una delle pi potenti del suo tempo, grazie anche alle donazioni provenienti dalle Puglie.
San Nicola, in effetti, per la sua met occidentale interamente occupata dagli edifici dellabbazia
di Santa Maria e dalla sua corte. Limpatto scenografico, soprattutto di notte, notevole. Lisola ricorda nella sua forma la pontina Ventotene,
unellisse allungata con uno scalo nella parte
ovest e un altipiano protetto da pareti a precipizio nella parte est: una sorta di piatta tavola su cui
si erge il faro (4 lampi in 15 secondi, 12 miglia).
San Nicola la sede amministrativa del Comune delle Tremiti.Al borgo si arriva grazie a una
ripida strada scavata nei bastioni, che sale dal piccolo e pittoresco scalo. Non vi sono rifornimenti di carburante, per cui bene calcolare
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Solimano il Magnifico (5-8 agosto 1576).San Nicola, in questo senso, isola unica nei mari italiani: unautentica fortezza nel mare, con caratteristiche terrestri applicate allinsularit. La fortezza si chiude a est con limponente Cavaliere
di San Nicola (9),che domina la tagliata nella roccia da cui si accede allaltopiano disabitato: vi sorgono il faro, un impianto solare di dissalazione,
una tomba che la solita leggenda vuole sia quella di Diomede e il cimitero (10). Lo sguardo spazia dal vicino Cretaccio alla contorta Caprara,isola disabitata ma poco pi grande di San Nicola.
Tornati allo scalo, si pu raggiungere limbarcazione per iniziare la circumnavigazione delle
isole. Le Tremiti sono Area Marina Protetta, suddivisa nella Zone A (Pianosa), B (la parte nord di
Caprara e un tratto di San Domino, tra il faro e
Punta Secca) e C (il resto dellArcipelago). Ci
ha consentito di preservare fondali tra i pi belli e pescosi dellintero Mediterraneo (specialmente a Punta Secca di Caprara, diving 0881
618061 ),come naturale per scogliere che si elevano da un fondale altrimenti piatto per decine
di miglia.
San Domino, interamente ricoperta da una fitta
e verdissima pineta di Pini dAleppo, il centro
turistico delle Tremiti. Il villaggio interno di recente edificazione, mentre nota lesistenza del
la Punta di Ponente, estremit sud dellisola e alla Punta della Provvidenza (zona B, proibito lancoraggio). Il lato nord pi esposto ai venti dominanti, come testimonia la vegetazione, decisamente pettinatain senso NW-SE.Cala degli Inglesi (14), Cala Tramontana e Cala Tamariello si
susseguono prima di Punta del Diamante e il ritorno a Cala Schiavoni. Prima per si dovr lasciare a dritta il Cretaccio,curioso isolotto popolato
da centinaia di gabbiani che sembrano evocare il
noto film di Hitchcock. Ci perch il passaggio
tra questo e San Domino proibito. Nel farlo, attenzione alla secca (15) a nord dello Scoglio
della Vecchia (non scendere sotto lallineamento
tra il pilone di San Nicola e il lato E della Vecchia). Tra il Cretaccio e San Nicola passa un
elettrodotto, sospeso a 20 metri, per cui ricordate laltezza del vostro albero prima di transitare
verso Caprara, evitando anche le numerose imbarcazioni ormeggiate ai gavitelli.
Caprara deserta e brulla, con vegetazione bassa, ma merita un bel trekking, dopo aver lasciato la barca in 8 metri dacqua nel ridosso meridionale (16). Cala dei Turchi (zona B) profonda e ampia,visto che qui entrarono comodamente
le galere di Solimano il Magnifico durante lassedio del 1576. Quel giorno, evidentemente,
non cera Maestrale.
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