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L'emarginazione come scelta:

la vita nei boschi fra trascendentalismo e XX secolo.


Capitolo 1: la scelta della libert
1845, Concord, Massachusetts: lo scrittore trascendentalista Henry David Thoreau decide
di vivere alone, in the woods, a mile from any neighbor, in a house which [he] had built
[himself], on the shore of Walden Pond [...].
1990, Atalanta, Georgia: lo studente Christopher Johnson McCandless, appena laureato
presso la Emory University, lascia tutti i suoi averi in beneficenza, d fuoco alle sue ultime
banconote e inizia il suo viaggio. Two years he walks the earth. No phone, no pool, no
pets, no cigarettes. Ultimate freedom. An extremist. An aesthetic voyager whose home is
the road.
I due, entrambi giovani e ribelli, colti e in contrasto con il modus vivendi della societ a cui
appartengono, abbandonano volontariamente le convenzioni della civile convivenza fra
uomini per una (pi o meno) consapevole solitudine nei boschi. Se anche la motivazione
scatenante tale impresa sembra differenziarli (Thoreau giustificher il suo isolamento con il
desiderio di poter usufruire individualmente e al meglio del suo tempo; la volont di
McCandless invece si presenta pi chiara e conscia nel polemico abbandono di uno stile di
vita e insieme di valori in cui non si riconosce), un concetto non dissimile ne alla base:
bisogno di libert.
Una libert che pu e deve essere presa in esame da diversi punti d'osservazione.
Capitolo 2: Natura
Il rapporto con la Natura sempre stato uno dei capisaldi della cultura angloamericana,
caratterizzandosi per il sentimento polivalente di attrazione, terrore, nostalgia e sfida per
quel mondo selvaggio, that wilderness, che da sempre parte integrante dell'immaginario
collettivo. Fin dal John Smith primo colonizzatore che ne alimenta il mito con toni
entusiastici ed allettanti, infatti, l'America si presenta agli occhi di chi la guarda come una
terra vergine, carica di promesse e di possibilit. Una terra amata ma anche temuta, spesso
paragonata ad una donna che attende di essere conquistata, accogliente e pericolosa allo
stesso tempo.
Ben presto, in contrapposizione all'insediamento umano, le terre selvagge diventano
l'emblema del pericoloso, del violento e del misterioso ma anche della libert dagli
obblighi sociali e dalle costrizioni di cui la cultura puritana (reinterpretata, suo malgrado,
dalla penna magistrale di Nathaniel Hawthorne) portavoce.
Le diverse, singole sfaccettature di questo polimorfo rapporto possono sicuramente essere
ritrovate anche nell'atteggiamento di Thoreau e di Christopher McCandless. Le loro parole
e le loro azioni sono forse l'espressione pi chiara di quanto il rapporto con la natura
selvaggia abbia avuto significato nella loro parabola esistenziale.
I went to the woods because I wished to live deliberately, to front only the essential facts
of life, and see if I could not learn what it had to teach, and not, when I came to die,
discover that I had not lived. I did not wish to live what was not life [...]. I wanted to live
deep and suck out all the marrow of life, [...] to drive life into a corner, and reduce it to its
lowest terms, and, if it proved to be mean, why then to get the whole and genuine meanness
of it, and publish its meanness to the world; or if it were sublime, to know it by experience,
and be able to give a true account of it in my next excursion. Con queste parole, alcune fra
le pi alte della prosa lirica americana, Thoreau compila quasi un manifesto artistico della
sua esperienza. Vi si ritrova, innanzitutto, un atteggiamento di sfida in quel mettere la vita
all'angolo, ridotta ai suoi termini pi semplici, che si legge chiaramente anche nelle parole
di McCandless, quando cento cinquant'anni dopo dice And I also know how important it is
in life not necessarily to be strong but to feel strong. To measure yourself at least once. To
find yourself at least once in the most ancient of human conditions. Facing the blind death
stone alone, with nothing to help you but your hands and your own head. . Un bisogno di
imporsi sulla wilderness che adombra la necessit di conoscere se stessi, le proprie
capacit, il proprio attaccamento alla vita. Solo allora, conoscendo la propria essenza, si
capir quella della vita stessa.
L'obiettivo ultimo di Thoreau sembra proprio questo, ed accompagnato come da
un'urgenza pedagogica: il bisogno di trasmettere la propria conoscenza, acquisita sulla
propria pelle, agli altri, a coloro che non hanno avuto il coraggio o la possibilit o la pi
semplice e pura attitudine spirituale per intraprendere il viaggio verso il significato ultimo
dell'esistenza. Alla stessa consapevolezza giunge McCandless al termine della sua vita
quando, come ultimo desiderio, esprime la volont che le persone che ha amato e che tutto
il mondo sappiano che ha vissuto, attraverso la conclusione ultima del suo pensiero,
Happiness only real when shared, simbolicamente scritto su un libro, a sottolineare
ancora una volta il ruolo centrale della letteratura nella riflessione esistenziale umana.
Capitolo 3: Societ
Ovviamente il bisogno di confrontarsi con l'ignoto e il selvaggio non l'unica motivazione
che spinge Thoreau e McCandless (loro come simbolo di tanti altri) ad allontanarsi dalla
societ degli uomini. Il principale motore e causa di questa decisione sta anzi proprio in
seno alla convivenza umana. Un problema sentito da numerosi intellettuali, alieni al
proprio tempo, ed espresso da ognuno in maniera diversa.
Se la critica alla societ pi violenta e netta in un personaggio moderno con McCandless,
abituato ad un mondo sovraffollato e individualista in cui diventa necessario urlare per farsi
sentire, Thoreau sembra, all'opposto, quasi porre paterni rimproveri agli uomini del suo
tempo, incapaci di vedere e comprendere cosa davvero importante e per questo,
semplicemente tristi. L'atteggiamento anticonformista di Thoreau sta proprio nella serena e
razionale decisione della solitudine, un comportamento piuttosto stravagante per l'epoca,
soprattutto in un piccolo villaggio come Concord, in cui il giovane viveva.
Solitudine e silenzio sono le armi di critica che utilizzano anche alcuni dei personaggi pi
conturbanti che si ritrovano nelle prose dell'epoca. Hawthorne, Melville, Poe e
successivamente James descrivono, attraverso queste figure avvolte nel silenzio ed in un
oscuro mistero, la nascita della societ individualista e moderna, alienante e alienata che
sar protagonista indiscussa dell'opera letteraria degli ultimi due secoli.
Wakefield, Bartleby, l'uomo della folla e infine Brooksmith sono infatti tutti prototipi
dell'uomo moderno: soli (per fato o per incomprensibile scelta, come avviene per il
Wakefield hawthorniano), muti o incomprensibili, attraverso di loro traspare insieme una
descrizione e una critica della metropoli industriale, in cui ogni uomo si ritrova
abbandonato, senza possibilit (e forse volont) di espressione. Lo stesso tipo di metropoli,
in definitiva, da cui evader in maniera cos brusca e radicale McCandless.
Attraverso l'arma del silenzio dei propri personaggi, comunque, la critica alla societ
appare in tutta la sua frastornante durezza. La voce narrante dell'autore il filtro attraverso
il quale vanno lette tutte queste opere. (Interessante, sotto questo punto di vista, in
particolar modo l'opera di Hawthorne, in cui il pensiero critico dell'autore sembra
tentennare, quasi incatenato all'interno di una impalcatura culturale, civile e morale
fortemente legata al passato puritano, suo malgrado.)
Nell'opera di Thoreau, nel quale autore, narratore e personaggio possono dirsi coincidenti,
questo filtro non ha motivo di essere e molte sono le pagine (in particolare nel primissimo
capitolo, Economy) in cui si assiste ad un accorato rimprovero ai propri contemporanei. Ma
mai, come si diceva, con la forza destabilizzante che il gesto di McCandless voleva avere
(ed ha effettivamente avuto).
L'opposizione del giovane Christopher, infatti, netta, totale. Dai primi, quasi ovvi, gesti di
contrapposizione ai genitori e al sistema educativo (che considera con sprezzo, nonostante
il peso chiaramente centrale che la cultura ha nel suo essere) fino alla critica al
consumismo imperante (I don't need a new car, I don't want a new car, I don't want
anything, things, things, things, things!), arriva addirittura ad intaccare ci che sta alle
fondamenta della societ, cancellando la propria precedente identit e creandosene una ex
novo (quella dello scapestrato ed avventuroso Alexander Supertramp), in un gesto di aperto
contrasto.
Anche il distacco completo (per quanto, per ovvie ragioni, in qualche momento il
contatto umano sia necessario): al contrario di Thoreau, che spesso tornava in paese per
sapere gli ultimi pettegolezzi o che non disdegnava certo che estranei e amici visitassero la
sua capanna, McCandless limita i contatti umani allo stretto necessario, non contattando
pi famiglia e amici e dedicando solo qualche momento alle persone che, sul suo cammino,
colpivano particolarmente la sua attenzione.
In sostanza, se la solitudine scelta da McCandless radicale e, in un qualche modo,
irreversibile, decisamente diversa si presenta la situazione dello scrittore trascendentalista.
I have never felt lonesome, or in the least oppressed by a sense of solitude, but once,[...]
when, for an hour, I doubted if the near neighborhood of man was not essential to a serene
and healthy life. [...] In the midst of a gentle rain [...], I was suddenly sensible of such
sweet and beneficent society in Nature, in the very pattering of the drops, and in every
sound and sight around my house, an infinite and unaccountable friendliness all at once
like an atmosphere sustaining me, as made the fancied advantages of human neighborhood
insignificant, and I have never thought of them since. Attraverso le sue stesse parole
appare chiaro, infatti, come anche Thoreau preferisca nettamente la compagnia della
Natura a quella umana, ma la lettura dell'opera completa lascia comunque trasparire una
ribellione pi blanda rispetto a quella del suo pi moderno interprete. McCandless quasi
ossessionato dal bisogno di porsi al di fuori di ogni convenzione, di ogni schema e di ogni
razionalismo, vivendo della e nella Natura nella maniera pi passionale e fisica possibile.
Thoreau, al contrario, riconosce la necessit di alcuni fra gli atteggiamenti pi naturalmente
umani (come il mangiare, il bisogno di un alloggio accogliente e caldo per esempio), li
comprende e li purifica, riportandoli al loro aspetto originario; il suo fine ultimo quello di
consegnare ai contemporanei una sorta di manuale della vita semplice, via prediletta per la
felicit. Quali che siano le dichiarazioni del suo autore, infatti, in Walden traspare un
deciso intento pedagogico che ne smentisce la totale indipendenza da pubblico e societ.
Capitolo 4: Verit
Al contrario di Thoreau, quindi, quello che caratterizza McCandless un sostanziale e
generalizzato disconoscimento del sistema sociale a cui appartiene, al quale non vuole
insegnare niente n, maturando durante il proprio viaggio, ha pi intenzione o bisogno di
dimostrare qualcosa.
All'interno di questa emarginazione completa, il suo viaggio diventa la metafora (forse mai
esplicitata a parole, ma resa evidente dai gesti) di una ricerca spirituale pi alta: ci che
Alexander Supertramp va cercando , in ultima analisi, la verit.
Infatti, a causa del trauma adolescenziale mai superato (intimamente ricordato all'interno
del film attraverso la voce narrante della sorella minore), Christopher non riesce a liberarsi
della certezza di vivere in una famiglia bugiarda e meschina, specchio di una societ in cui
ogni singolo individuo costretto a mentire e mascherare la propria vera identit, a fare e
farsi del male con il solo scopo di sopravviverne all'interno. Society, man! You know,
society! Cause, you know what I don't understand? I don't understand why people, why
every fucking person is so bad to each other so fucking often. It doesn't make sense to me.
Da un tale punto di vista, ovviamente, la decisione della totale alienazione sociale diventa
sicuramente pi comprensibile.
Come ultima, particolare annotazione conclusiva interessante far notare come lo stesso
Thoreau, proprio in Walden, riteneva la verit un bene decisamente prezioso. E qui il
cerchio si chiude. McCandless dimostra di aver imparato bene la lezione dello scrittore
filosofo trascendentalista, innalzandola a propria bandiera personale.
I'm going to paraphrase Thoreau here. Rather than love, than money, than faith, than
fame, than fairness, give me truth..
Bibliografia
H.D.Thoreau, Walden, Konneman (1996)
H.D. Thoreau, Walden o Vita nei boschi, Milano, La Biblioteca Italiana Tascabile
(1995)
S. Penn, Into the Wild, 01 Distribution (2008)
G. Fink, M. Maffi, F. Minganti, B. Tarozzi, Storia della letteratura americana,
Milano, R.C.S. Libri (1998)

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