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L’ARTE PROFANATA

Lettera aperta di Patrizia Stella

A nome del "Centro Culturale Nicolò Stenone" mi


unisco all’indignazione espressa dall'artista Marcello Sartori
di Verona e da molti altri, per quanto riguarda certa arte
contemporanea che viene definita “sacra" quando invece è
dissacrante e volgare, e mi riferisco in particolare alla
scultura di una donna in bronzo esposta nella cappella di
Sezano dei padri Stimatini di Verona che dovrebbe
rappresentare la Madonna. Una Madonna tutta nuda e
scapigliata, che avanza con passo di danza tenendo una
mano dietro e l’altra davanti a sostenere un pancione
enorme che le cade giù, ebbene questa scultura dovrebbe
comunicare, secondo le dichiarazioni degli esegeti esperti in
acrobazie, sentimenti sublimi, quando invece la gente
comune sente ripugnanza e disgusto. Se una prostituta si
vedesse ritratta in quel modo si sentirebbe offesa nella sua
femminilità.
In effetti tra i piani massonici di distruzione della Chiesa
cattolica esiste anche quello che si propone di realizzare
architetture di chiese e immagini sacre in modo disgustoso,
cosicché la gente non si senta più portata, attraverso la
contemplazione della bellezza, al vero autore del Bello, cioè
Dio, bensì al rifiuto, alla ripugnanza verso tutto ciò che è
sacro.
Se “il bello è lo splendore del vero”, come diceva
Platone, confermato poi da S. Tommaso, va da sé che la
vera opera d’arte deve innanzitutto parlare di Verità, cioè
essere comprensibile all’intelletto suscitando gioia interiore
al suo sguardo, e non disgusto da superare con motivazioni
assurde.
Non si può definire “sacra” una qualunque
composizione artistica per il solo fatto che ha come oggetto
personaggi della Sacra Scrittura, anzi, il più delle volte si
tratta di opere d’arte dissacranti o blasfeme, come ad
esempio quei tanto discussi quadri che raffigurano Gesù
Cristo in atteggiamento orgiastico con gli Apostoli, esposti
addirittura nel museo diocesano di Vienna. La stessa cosa
dicasi per certi film o romanzi di autori notoriamente
miscredenti, che non possono essere considerati fonte di
verità storica solo perché trattano, spesso in modo offensivo
e volutamente manipolato, della vita di Cristo.
Che queste volgarità o dissacrazioni vengano proposte
dai nemici di Cristo è cosa ormai risaputa, ma che
addirittura certi nostri “Consacrati”, frati, suore, sacerdoti,
teologi, vogliano giustificare e difendere queste autentiche
profanazioni, accettandole nelle loro case, o chiese, o
librerie come se si trattasse di “opere d’arte sacra”, è un
fatto gravissimo che grida vendetta al cospetto di Dio
perché è lo stravolgimento della Verità in nome della
peggiore ignoranza quando non addirittura, della voluta
perversione.
Tutti noi ci auguriamo che questo periodo della nostra
storia, gravemente contrassegnato dalla presenza del
“maligno” in tutti i settori della vita: religiosa, civile, politica,
ecc. che si manifesta con omicidi, efferatezze, imbrogli,
calamità e violenze di ogni genere, e che ha la sua radice
principale nel categorico rifiuto della Divina Presenza di
Gesù Cristo tra noi, sia come Crocifisso, sia come
Bambino inerme nel presepio, ci auguriamo che questo
periodo storico possa essere per ciascuno di noi stimolo e
sfida per una decisa reazione, per un fedeltà più coraggiosa
a Cristo, nostro Redentore, a iniziare dai nostri Pastori
costituiti in autorità che rischiano talvolta di giocarsi l’anima
per il loro colpevole silenzio.
Christus vincit, Christus regnat! Buon Natale a tutti.
patrizia.stella@alice.it

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