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Chi sono in realt le persone che ritrovo nei SOGNI di notte?

9 settembre 2014

Le persone con le quali ho a che fare nei sogni non sono n rappresentazioni (simulacra) del loro s
vivente, n parti di me. Sono immagini fatte dombra che ricoprono ruoli archetipici; sono personae,
maschere, nella cui cavit presente un numen.
Cos esprime la stessa tesi Dodds: In molto sogni omerici, il dio o eidolon appare al sognatore nelle vesti di
un amico vivente ed possibile che nella realt i sogni in cui comparivano conoscenti del sognatore
venissero interpretati in questo modo. ()
Limmagine onirica di una persona umana non pu essere riferita alla persona reale, perch le immagini
oniriche fanno parte delle ombre del mondo infero e pertanto si riferiscono a persone archetipiche in
sembianze umane. ()
Il mio vecchio maestro o il mio professore che compaiono in un sogno non rappresentano soltanto una
potenzialit intellettuale della mia totalit psichica. Su un piano pi profondo, quella figura il mentore
archetipico, il quale, temporaneamente, in questo sogno, indossa le vesti di quel maestro o di quel
professore. La fidanzatina, o fidanzatino, delle elementari che compare nei miei sogni non soltanto una
particolare tonalit affettiva che potrei scoprire e integrare adesso che divento vecchio. A un livello pi
profondo, quella persona giovane appartenente al passato, che vive nella memoria, la kore o il puer
archetipici che si presentano sotto forma di questo o quel ricordo personale. Nei sogni, nelle sembianze
degli amici incontrati ieri sera, ci vengono a visitare daimones, ninfe, eroie e Dei. ()
Possiamo mettere a confronto tre modi di considerare le persone del sogno.
il PRIMO, chiamiamolo freudiano, le riconduce allattualit del giorno mediante le associazioni o mediante
linterpretazione al livello oggettivo: per comprendere le persone dei sogni sono essenziali altre persone.
Il SECONDO modo, che potremmo chiamare junghiano, le riconduce al soggetto, intendendole come
espressione dei suoi complessi: per comprendere le persone dei sogni essenziale la mia personalit.
Il TERZO modo, il metodo archetipico, le riconduce al mondo infero delle immagini psichiche. Le persone
del sogno diventano esseri mitici, non tanto perch se ne trovano i paralleli mitologici con lamplificazione,
ma perch si arriva a vedere le persone dellimmaginazione che stanno dietro le maschere personali: per
comprendere le persone del mio sogno sono essenziali solo le persone del sogno.
(James Hillman Il sogno e il mondo infero Adelphi edizioni, p.82-83)

James Hillman
Pi sogno mia madre e mio padre, mio fratello e mia sorella, mio figlio e mia figlia, meno queste persone
reali sono come le percepisco nel mio ingenuo naturalismo letterale e pi diventano abitatori psichici del
mondo infero. Quando appaiono nelle visioni delle mie notti e io macino e digerisco il loro andirivieni, i
famigliari diventano familiares, compagni interiori: non sono pi esattamente le persone letterali con le
quali ho quotidianamente a che fare. A poco a poco, la famiglia cessa di essere le persone reali, alle quali
devo resistere e con le quali devo competere, per diventare gli antenati viventi, i fantasmi, le ombre, i cui
caratteri scorrono nel mio sangue psichico, dandomi sostegno con la loro presenza nei miei sogni. La casa di
famiglia si sposta da ge a chthon.
Quante volte abbiamo sognato quelle vecchie scene famigliari! Ecco la mamma che sgrida, gli occhi
incorniciati dagli occhiali, il babbo che volge le spalle, il fratello morto da anni che dorme ancora nel letto
accanto. Perch questo eterno ritornare alle medesime figure? Che cosa vuole la psiche? Perch ci riporta
passati amori come tormenti attuali? Una notte dopo laltra, volti a cui avevamo dato il bacio daddio
ritornano a chiedere ancora qualcosa. Di solito, si pensa che tali ripetizioni e insistenze significhino che c
un complesso irrisolto; ma che cosa dice in realt questa spiegazione? Forse, nei sogni in corso un lavoro,
una prolungata cottura di residui coriacei che scioglie la carne fin troppo soda delle persone ricordate,
riducendole ai loro simulacra, a unombra di se stesse, affinch possano andarsene, liberate dal nostro
attaccamento, e noi si possa vivere in loro presenza non pi oppressi dalla loro vita. Queste figure sono
qualcosa di pi che complessi irrisolti; sono anche sostanze emotive sottoposte al processo del fare anima.
(James Hillman Il sogno e il mondo infero Adelphi edizioni, p.122-3)

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