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Nicola Milano Editore
SECONDA PARTE PROGETTO N. 13 226
Lincontro con la favola permette ai bambini di svi-
luppare molte competenze linguistiche e di riflet-
tere sui comportamenti degli uomini. La favola,
infatti, un genere narrativo di antica tradizione
che trasmette agli uomini e ai bambini insegna-
menti morali, regole di comportamento, briciole
di filosofia esistenzale. A contatto con la favola
ogni bambino sviluppa le capacit di ascolto e
comprensione di un testo, impara a utilizzare la
lingua nella sua funzione immaginativa e a riflet-
tere sui contenuti attraverso il gioco della finzione
e dellinvenzione fantastica.
Ogni bambino portatore di una grande ricchezza, di
un universo fantastico e immaginativo senza limiti, che si
rivela in una situazione motivante, sollecitato dallascolto delle
favole. Per questo bene coinvolgerlo attivamente in molte esperienze con le favole, che gli
permettono di sviluppare competenze a pi livelli.
La progettazione
FINALITA EDUCATIVE
Il nostro progetto intende promuovere lo sviluppo:
dellidentit,
dellautonomia,
delle competenze,
del senso della cittadinanza.
Sviluppare lidentit:
imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile.
Sviluppare lautonomia:
avere fiducia in s e fidarsi degli altri;
realizzare le proprie attivit senza scoraggiarsi;
provare piacere nel fare da s e saper chiedere aiuto;
esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
assumere atteggiamenti sempre pi responsabili.
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PROGETTO n. 13
le favole
LA PROGETTAZIONE
LE FAVOLE 227
Sviluppare le competenze:
descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando,
narrando e rappresentando fatti significativi;
sviluppare lattitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
Sviluppare il senso della cittadinanza:
scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessit di gestire i contrasti secondo regole condivi-
se, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, lespressione del proprio pensiero,
lattenzione al punto di vista dellaltro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL S E LALTRO - Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
Sviluppare il senso dellidentit personale, essere consapevole delle proprie esigenze e
dei propri sentimenti, saper controllarli e esprimerli in modo adeguato.
Riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, rendersi conto che
esistono punti di vista diversi e saper tenerne conto.
Ascoltare gli altri e dare spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di
vista.
Dialogare, discutere e progettare confrontando ipotesi e procedure, giocare e lavorare in
modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.
LINGUAGGI, CREATIVIT, ESPRESSIONE - Gestualit, arte, musica, multimedialit
Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilit che il lin-
guaggio del corpo consente.
Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attivit manipolative e saper utilizzare
diverse tecniche espressive.
Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creativit.
Saper essere preciso e rimanere concentrato, appassionarsi e portare a termine il proprio
lavoro.
I DISCORSI E LE PAROLE - Comunicazione, lingua, cultura
Sviluppare la padronanza duso della lingua italiana e arricchire e precisare il proprio les-
sico.
Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie.
Dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare, usare il linguaggio per progettare le
attivit e per definirne le regole.
Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti com-
piuti nei diversi campi di esperienza.
SECONDA PARTE PROGETTO N. 13 228
LA CONOSCENZA DEL MONDO - Ordine, misura, spazio, tempo, natura
Utilizzare semplici simboli per registrare.
Essere curioso, esplorativo, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni,
soluzioni e azioni.
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni e le esperienze.
OBIETTIVI
Comprensione di un testo favolistico;
lettura di immagini;
rappresentazione grafico-pittorica di un testo;
individuazione dei personaggi;
verbalizzazione di episodi;
descrizione di personaggi;
scansione in sequenza di un testo;
ricostruzione in sequenza di un testo;
commento di un testo;
modificazione di una favola;
invenzione di una favola;
arricchimento del repertorio linguistico.
SCELTE E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I bambini saranno osservati nel corso di tutte le esperienze di comunicazione e verranno
valutati i loro apprendimenti tenendo conto dei loro stili cognitivi e relazionali e dei prodotti
che hanno realizzato. In particolare, ciascuno di loro verr osservato e valutato sulla base
dei seguenti descrittori:
come comprende messaggi e testi;
come pone domande e cerca risposte;
come ascolta gli altri e d spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di
vista;
come collabora in modo costruttivo con gli altri bambini;
come precisa e arricchisce il repertorio linguistico.
Pi analiticamente avremo lopportunit di rilevare le conoscenze acquisite, le competenze
sviluppate e gli obiettivi raggiunti mediante un protocollo di osservazione pi specifico.
LE FAVOLE 229

Protocollo di osservazione

DESCRITTORI VALUTAZIONE ANNOTAZIONI
come comprende un testo favolistico
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come legge le immagini
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come rappresenta un testo con il
disegno
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come individua i personaggi
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come verbalizza gli episodi
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come descrive i personaggi
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come scandisce in sequenza un testo
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come ricostruisce in sequenza un testo
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come commenta un testo
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come modifica una favola
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come partecipa allinvenzione di una
favola
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come arricchisce il repertorio
linguistico
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Valori della scala di valutazione: 3 = autonomamente; 2 = con sollecitazioni e guide; 1 = in parte.
SECONDA PARTE PROGETTO N. 13 230
LETTURA DI UNA FAVOLA
Sono tante le favole classiche (Esopo, Fedro, La Fontaine, Tolstoj) e moderne che possiamo
leggere ai bambini. Il primo approccio pu avvenire con un testo che troviamo anche nel
Primo libro di lettura di Tolstoj.
LA FORMICA E LA COLOMBA
Una formica scese al ruscello, assetata. La corrente dellacqua la travolse e quasi
la inghiott. Una colomba, che volava portando un ramoscello nel becco, vide la
formica in pericolo di morte e le gett il ramoscello. La formica vi si aggrapp e
fu salva.
Qualche tempo dopo, un cacciatore stava per prendere la colomba nella sua rete.
La formica gli si accost e gli morse un piede. Allora il cacciatore trasal e lasci
cadere la rete. La colomba con un rapido colpo dali vol via.
Comprendere il messaggio
Con i bambini interessati, possiamo dar vita a una conversazione guidata, sollecitandoli a
descrivere impressioni, a formulare ipotesi, a raccontare i diversi passaggi. Abbiamo cos la
possibilit di individuare il loro livello di comprensione del testo. Alcune domande sollecite-
ranno la partecipazione di tutti:
Perch, secondo voi, la colomba aiuta la formica?
Come mai la formica era caduta nellacqua?
La colomba fu ricompensata dalla formica?
In che modo?
Come riusc la formica a salvare la colomba?
Meritava la colomba di essere aiutata?
Perch, secondo voi?
giusto fare del bene e aiutare chi si trova in uno stato di bisogno?
Si viene ricompensati?
Immaginare e disegnare i personaggi
Alcuni bambini possono dedicarsi alla rappresentazione grafico-pittorica dei personaggi: la
formica, la colomba, il cacciatore. Utilizzano tecniche diverse per disegnare i protagonisti
del racconto, che successivamente possono descrivere verbalmente.
Disegnare le sequenze
Per favorire lo sviluppo della creativit e dellimmaginazione proponiamo ai bambini di indi-
viduare le sequenze della favola, di disegnarle e colorarle. Durante questa attivit possiamo
mettere un sottofondo musicale.
LE ATTIVIT
LE FAVOLE 231
Per promuovere la scansione della favola porgiamo alcune domande:
Come inizia la favola?
Come si conclude?
Qual la sequenza intermedia pi importante?
Insieme si stabilisce che la favola pu essere scandita nelle seguenti sequenze:
1. la formica riceve il rametto dalla colomba e si salva;
2. il cacciatore sta imprigionando la colomba nella rete;
3. la formica punge il cacciatore, che lascia la rete, mentre la colomba vola via.
Dallimmagine al testo
Con le immagini della favola possiamo procedere alla verbalizzazione. Con lesperienza pre-
cedente i bambini hanno trasformato il testo scritto in immagini o in linguaggio iconico. Ora
con un procedimento inverso utilizzano le immagini per ricostruire il testo narrativo della
favola. Individualmente o a piccoli gruppi ordinano le immagini e ricostruiscono la favola
nelle sue sequenze fondamentali. Poi leggono le immagini e raccontano la favola come la
ricordano, con la libert di apportare tutte le variazioni che desiderano.
Una scheda come aiuto
Per aiutare i bambini in questo lavoro di rappresentazione e a consolidare la comprensione
del testo, possiamo proporre loro la SCHEDA N. 40: LA FORMICA E LA COLOMBA (p. 235) con
la quale ricostruiscono la favola partendo dalle sequenze.
Inventiamo un finale diverso
Quando i bambini conoscono con precisione la favola, rivolgiamo loro alcune domande:
Che cosa succede alla fine della storia alla colomba?
Come finisce la fiaba?
Dopo che hanno risposto, possiamo sollecitarli a inventare finali diversi, con opportune do-
mande:
Che fine hanno fatto la formica e la colomba?
Al posto del cacciatore possiamo mettere altri personaggi e altre situazioni?
Perch concludere con la colomba che si salva? Possiamo inventare unaltra conclusione?
naturale che possiamo modificare, allo stesso modo del finale, anche linizio della favola o
qualche situazione intermedia. Si tratta di discuterne con i bambini e di decidere insieme a
loro che cosa fare. un modo per favorire lo sviluppo delle capacit creative e per aiutarli a
scoprire che con le parole (strutture di un sistema simbolico) possiamo cambiare la favola
235

SCHEDA 40

LA FORMICA E LA COLOMBA
Colora e metti in ordine le sequenze colorando un pallino nella prima, due pallini per la seconda
ecc. Prova a raccontare la favola.
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LE SCHEDE OPERATIVE
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SCHEDA 41

INSIEME AI VIGILI DEL FUOCO
Colora e prepara tutto ci che serve ai vigili del fuoco per spegnere un incendio. Descrivi quello
che vedi.
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SCHEDA ??

TITOLO SCHEDA
Consegna
Attivit
257

SCHEDA 43

MAGIA ALLA TV
Colora di grigio gli spazi con i puntini e il resto come vuoi.
Che cosa appare sullo schermo televisivo?
Attivit

SCHEDA ??

TITOLO SCHEDA
Consegna
Attivit
269

SCHEDA 44

GIOCHI A RISCHIO
Colora e descrivi i giochi dei bambini. Individuane la pericolosit e commentali insieme ai compa-
gni.
Attivit
Attivit
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AA v A i i

SCHEDA 51

COMPLETARE CON GRAFISMI
Completa le spighe, la pioggia, il prato, gli ombrelli e colora come vuoi.
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SCHEDA 55

VICINO E LONTANO
Colora e cerchia di verde ci che VICINO allalbero. Colora e cerchia di blu ci che LONTANO.
Attivit

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