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INVOCA MARIA !

Maria e la stella Iulgida e preziosa


che brilla in alto su questo oceano
immenso,
splendente per i suoi meriti, chiara per
i suoi esempi.
O voi che vi sentite quaggiu,
non sulla terra Ierma,
ma sulle onde sconvolte dalla tempesta,
se non volete andare a Iondo,
non distogliete gli sguardi dall'Astro
brillante.
Se i venti delle tentazioni inIuriano,
se nuoti contro gli scogli delle
tribulazioni, guarda la Stella,
invoca Maria.
Se la collera, l'avarizia, la lussuria,
scuotono la piccola barca della tua
anima, leva gli occhi a Maria.
Se l'enormita dei tuoi peccati ti turba,
se lo spettacolo vergognoso della tua
coscienza ti conIonde,
se il pensiero del giudizio ti spaventa, e
gia ti senti sull'orlo dell'abisso della
tristezza e della disperazione,
pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle diIIicolta, nei dubbi,
pensa a Maria, invoca Maria!
Questo nome sia sempre sulle tue
labbra, sia sempre nel tuo cuore.
SAN BERNARDO
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UNA PREGHIERA "MEDITATA"
AVE O MARIA
Cara Madre, cara Amica,
io ti penso in perenne contemplazione
del tuo Signore, del mio Signore.
Tu che hai avuto un dono irripetibile
non l'hai trattenuto per te sola
ma lo hai riservato in un grande paniere
zeppo di grazie per l'umanita.
Notte e giorno riversi i tuoi doni
abbondantemente
su noi, poveri uomini.
Il tuo cuore scruta ogni creatura
lasciandosi di tanto in tanto ammirare
per un momento......
Dialoghi con il bimbo brasiliano
che prima di morire canta la tua gioia
e la rimanda ai suoi Iratelli.
Ti Iai vedere da un uomo italiano
soIIerente
che invece di lamentarsi, notte e giorno
dispensa i tuoi pensieri, le tue grazie.
Hai posato anche il tuo sguardo su di me
e mi pare che io, povero uomo,
solo perche mi abbandono completamente
a Te,
sono diventato un pezzo di quest'umanita
che non si arrende.
AVE MARIA, PIENA DI GRAZIA
Grazie, Maria, donna purissima.
Grazie che sei mia mamma.
Grazie per le lacrime che riversi
la dove c'e guerra, la dove c'e Iame.
AVE MARIA,
IL SIGNORE CON TE
Grazie perche il tuo Signore
non lo trattieni per te
ma ci conduci
continuamente, pazientemente a Lui.
AVE O MARIA, BENEDETTA
FRA TUTTE LE DONNE
Grazie perche il tuo grembo
ha accolto il Iiglio di Dio
che ha il mio stesso volto
che ha toccato una terra
che anche noi possiamo calpestare.
SANTA MARIA
MADRE DI TUTTI GLI UOMINI
II tuo si provato da tanto silenzio
da tanta soIIerenza
e diventato sIondo di tutti gli eventi
dell'umanita
e diventato attenzione costante
per ognuno che e in diIIicolta...
Come a Cana...
come ai piedi della croce
quando piangevi e condividevi un dolore
che ti avrebbe spezzato il cuore.
Grazie perche hai pregato
per tanti peccatori
e nel momento della loro morte
sei stata vicina
li hai accarezzati,
li hai condotti al Padre.
So che un giorno
anch'io saro condotto da Te
tra le braccia del Padre
e potro contemplarlo con te a viso.
Grazie perche so che quel giorno
mi condurrai:
allora, insieme ai miei cari
e a tutti i miei amici
pregheremo incessantemente con Te
per sostenere chi sulla terra
continuera a lottare aIIinche il bene
prevalga.
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A TU PER TU CON LA MADONNA
BUONGIORNO, MARIA
Ho bisogno del tuo "buongiorno",
Maria.
Per ritrovare la Iorza e la gioia di
ricominciare.
Per inaugurare la giornata in un
atteggiamento di Ireschezza, quasi
Iosse la prima.
Ti dico "buongiorno" e penso alla
Parola di Dio che ti raggiunge in una
situazione precisa, concreta.
E tu che ti apri a quella Parola
insolita, senza perdere nulla del tuo
spessore umano.
Ascolti, esiti, ti Iidi, accetti... ti metti
in cammino.
Il mistero non ti viene chiarito, ma si
dipana in azione.
Ho bisogno della tua Iede, della tua
ricettivita, del tuo coraggio.
Ti dico "buongiorno", come quando
ero bambino e cantavo a squarciagola
nel percorrere una strada buia, per
esorcizzare la paura.
Non temo cio che sta dietro l'angolo.
Sono terrorizzato da quella realta che
mi sta davanti, esplicita, risaputa,
riconoscibile a un chilometro di
distanza.
Ci vuole un coraggio immenso
soprattutto per aIIrontare il previsto.
Ci vuole eroismo specialmente per
compiere azioni che non hanno nulla
di eroico o di eccezionale.
Occorre un grande spirito di
avventura e uno smisurato amore del
rischio per "scoprire" una strada gia
percorsa migliaia di volte e non
smarrirsi.
Maria, col tuo "buongiorno" mi sento
in grado di accettare lo straccio per la
polvere, la borsa della spesa, la
penna, il sacco dei riIiuti, le chiavi, il
Ierro da stiro, le strisce pedonali, la
coda allo sportello, le scale di casa.
Col tuo "buongiorno" mi ritrovo
capace capace di "vedere" la persona
che mi vive accanto, Iabbricare un bel
volto all'individuo che non mi ha mai
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BUONGIORNO, MARIA
sorriso, estrarre una voce non
Iunerea quando rispondo al teleIono
che mi disturba nel momento meno
opportuno, tracciare passi di danza
(almeno col cuore), allorche le gambe
diventano sacchi di piombo.
Io ti ripeto "buongiorno" Maria, e tu,
per Iavore, Iammi sentire il tuo
"buongiorno".
Soltanto cosi riusciro a salutare con
un sorriso il giorno che si annuncia
nuvoloso.
Potro dare il "buongiorno", il
benvenuto, alla giornata che arriva.
Che sia come un "grazie" a Colui che
me la regala.
Non sprechero la mia giornata.
Non la sporchero con la cattiveria.
Non l'avviliro con la meschinita.
Non l'impoveriro con delle
stupidaggini, dei pettegolezzi,
dell'eIIimero.
Non la umiliero con l'egoismo.
Non la stanchero con la mia inerzia.
La manterro buona. La conservero
intatta, nella sua Ireschezza
originaria, Iino a sera.
Saro buono con il mio giorno.
Staremo bene insieme.
Non ci annoieremo.
Faremo tante cose belle, (che
potranno essere anche le solite cose),
sconIiggendo quel terribile nemico
che e l'abitudine.
Alla Iine, chissa, potremo leggere cosi
la continuazione del racconto della
Genesi:".:. Dio vide che era stata una
giornata abbastanza buona. E decise
di ripetere l'esperimento il giorno
dopo...."
Pure io trovero la voglia e la Iorza e
la meraviglia di ricominciare.
Sempre che non mi manchi il tuo
"buongiorno", Maria.
Anche tu, devi riconoscerlo,
hai avuto bisogno per cominciare,
del "buongiorno" da parte di Dio.
PELLEGRINAGGIO
PARROCCHIALE
DOMENICA 23 SETTEMBRE 1990
AL SACRO MONTE DI VARALLO
CON VISITA DELLE 44 CAPPELLE
E DELLA CITT DI VERCELLI
QUOTA DI ISCRIZIONE L. 15.000
IL PRANZO SARA PRESSO UN RISTORANTE DEL SACRO MONTE
OPPURE C'E LA POSSIBILITA DELLA COLAZIONE AL SACCO
SONO ANCORA DISPONIBILI DEI POSTI.
AFFRETTATEVI AD ISCRIVERVI!
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DOMENICA 26 AGOSTO
FESTA DELLA NOSTRA
MADONNA
LA PREPARAZIONE
Mi ritrovo, da diversi anni a questa parte,
a seguire lo stesso schema per presentare
la Iesta in onore della nostra Madonna.
Parlo sempre di "preparazione", ma credo
che sia troppo importante richiamare al-
cune cose che danno una anima e un cuo-
re alle nostre celebrazioni.
Quest'anno vorrei che la Madonna ci aiu-
tasse a riscoprire l'importanza della pre-
ghiera nella nostra vita di persone e di
cristiani, soprattutto della preghiera nelle
nostre Iamiglie e nella nostra comunita.
Mi rivolgo soprattutto a chi e piu attento,
piu sensibile ai valori cristiani: non dicia-
mo che e suIIiciente non Iare del male,
essere "onesti", Iare il proprio dovere,
come si sente dire tante volte. Ci voglio-
no tutte queste cose, pero non deve venir
meno la Iede, la Iiducia, la speranza, per
continuare ad amare, a donare, per aIIron-
tare con serenita e con coraggio la vita e
le proprie responsabilita.
E tutto questo lo ricuperiamo alla distan-
za, e lo conserviamo nella semplicita, nel
convinto e Iedele rapporto con Dio, nella
preghiera, nella messa, nella celebrazione
dei sacramenti.
E bello vedere la nostra chiesa e le nostre
celebrazioni partecipate da tante persone
in alcune circostanze, ma e altrettanto
triste osservare che, con la massima Iaci-
lita e con grande indiIIerenza, si trascura
la preghiera, la Messa, la Comunione,
non si approIondisce la Parola di Dio. La
Madonna, Madre della Consolazione, ci
aiuti in questo cammino, ci sia di esem-
pio e di aiuto. Quest'anno, in occasione
della nostra Iesta, abbiamo restaurato la
statua della Madonna: un intervento non
Iacile, che ha richiesto un paziente lavo-
ro, per conservare nel tempo un'immagi-
ne a noi tanto cara. Pero la cosa piu im-
portante che possiamo Iare e rinnovare e
restaurare la nostra Iede e la nostra devo-
zione; il nostro essere cristiani.
Non sara Iacile e semplice, pero dobbia-
mo provarci, se vogliamo e se crediamo..
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LA FESTA
Se avremo pregato, se avremo oIIerto al
Signore la nostra soIIerenza, se ci saremo
aIIidati come la Madonna a Dio, se avre-
mo capito che abbiamo bisogno di "re-
staurarci" nel nostro cuore e nella nostra
Iede, allora la nostra Iesta, in mezzo a tut-
te le situazioni che siamo chiamati o co-
stretti a vivere, ogni giorno, nella gioia e
nella prova, non potra essere che una bel-
la Iesta.
Quest'anno presiede le celebrazioni
Mons. Costantino SteIanetti, che tutti noi
conosciamo molto bene.
Don Costantino invochera la benedizione
del Signore sulla rinnovata statua della
nostra Madonna a nome di tutta la nostra
comunita.
In Lui e con Lui ci sentiremo uniti a tutti
i Sacerdoti, ai Missionari, alle Suore, che
sono usciti dalle nostre Iamiglie o che
hanno vissuto in mezzo a noi, ai Cristiani
di ieri e di domani, che Ianno parte della
nostra comunita.
Quello che vivremo domenica 26 agosto
vorra essere, nella semplicita di un gesto
che si rinnova, un segno del nostro desi-
derio e del nostro impegno a continuare a
essere cristiani, a essere Chiesa, nel se-
gno della devozione alla Madonna.
LA PROCESSIONE
La processione vuole avere questo signi-
Iicato: santi e peccatori, buoni e meno
buoni, siamo consapevoli dei nostri limiti
e della nostra "miseria". Per questo ci
mettiamo in cammino, alla ricerca di Dio,
del Bene.
Siamo, pero, anche convinti che in questa
valle "di lacrime" siamo di passaggio,
siamo in esilio, ma non siamo soli: su di
noi vigila, come una mamma Lei, la Ma-
donna, che accogliamo in mezzo alle no-
stre case e nella nostra vita. Nella proces-
sione cammineremo assieme, gli uni ac-
canto agli altri, saremo una sola cosa nel-
la preghiera e nella Iede. Crediamo che ci
sono tante persone, che in Dio sentiamo
come Iratelli e sorelle, che vogliamo con-
tinuare ad amare come li ama il Signore,
come li ama la Madonna e ai quali ten-
diamo una mano, perche vogliamo oIIrire
loro, ancora una volta, la nostra amicizia
e la nostra presenza.
UN INVITO: i ragazzi del 1972 porteranno
la statua della Madonna durante la processio-
ne. E un gesto di devozione, che vuole esse-
re per questi giovani un aiuto a ripensare in
chiave cristiana la loro vita. Assieme ai ra-
gazzi, sarebbe bello vedere la partecipazione
delle ragazze loro coetanee e delle Iamiglie.
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GIOVEDI 23 AGOSTO
ore 15.30 celebrazione della
conIessione
Sono invitati soprattutto i bambini
delle elementari
ore 20 S. Rosario S. Messa
VENERDI 24 AGOSTO
ore 15.30 Celebrazione della
conIessione
Sono invitati i ragazzi della
media
ore 20 S. Rosario S. Messa
ore 20.45 Celebrazione della
conIessione
SABATO 25 AGOSTO
ore 15 Celebrazione della
conIessione
ore 19.45 S. Rosario
ore 20.00 S. Messa
LA PESCA E I CANESTRI
La pesca di beneIicenza, l'oIIerta e l'incanto
dei canestri Ianno parte della Iesta: sono un
gesto della nostra Iraternita e del nostro desi-
derio di condividere quello che abbiamo per
aiutare la comunita, per sostenere le iniziati-
ve della vita parrocchiale. C'e sempre tanta
generosita e tanta disponibilita, anche se alle
volte non mancano le preoccupazioni e i bi-
sogni nelle nostre case e nelle nostre Iami-
glie.
Sono convinto che ciascuno sapra rinnovare
anche quest'anno quei gesti di Iraternita e di
collaborazione che hanno sempre caratteriz-
zato la nostra Iesta.
Un biglietto della pesca, un canestro,
un'oIIerta sono il segno di una presenza e di
una Iiducia che possono rendere piu viva e
piu unita una comunita.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA
SABATO 25 AGOSTO
ORE 20 S. MESSA
DOMENICA 26 AGOSTO
ORE 7.30 S.MESSA
APETURA DELLA PESCA
ORE 10.30 S. MESSA SOLENNE
BENEDIZIONE DELLA STATUA
RESTAURATA DELLA MADONNA
PRESIEDE MONS. COSTANTINO
STEFANETTI
ORE 14.30 PREGHIERA DI LODE
ALLA MADONNA, PROCESSIONE,
BENEDIZIONE EUCARISTICA,
BACIO DELLA RELIQUIA,
INCANTO DEI CANESTRI
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i miei ricordi MADRE ANTONIETTA CORTI
LA NOSTRA FESTA DEL 1939
Anch'io voglio condividere con Voi la Iesta
solenne in onore della nostra Madonna, la
cui eIIige mi sorride riportandomi lontano
nel tempo.
Quanti richiami dolcissimi!
Quante reminiscenze care!
Per noi ragazze, l'appuntamento annuale del-
la "nostra Festa" era molto atteso; era pieno
di Iascino straordinario, di grande attrattiva e
d'incontenibile gioia.
La novena serale che precedeva l'ultima do-
menica d'agosto, oltre che essere assai parte-
cipata, suscitava nuovo entusiasmo in tutte e
ci portava ad invocare, con tenerezza ancor
piu proIonda, la nostra Madonna: vera con-
solazione d'ogni persona, d'ogni Iamiglia e
dell'intero paese. Quando poi il Sacrestano,
aiutato dai ConIratelli responsabili, toglieva
dalla nicchia la bellissima statua della Vergi-
ne, era una Ielicita indescrivibile. Le nostre
campane suonavano a distesa, suonavano
d'allegria - si diceva cosi -! ed i loro rintoc-
chi armoniosi si diIIondevano nelle Irazioni,
nelle campagne, Iino alla valle dei Mulini,
regalando un giubilo corale ai cuori.
Non so se i ragazzi/e di oggi ci credono!
Ronago sembrava rinnovarsi, vestirsi a Iesta,
ringiovanirsi. E le persone, incominciando
da quelle anziane, assumevano una belta
nuova. Il pensiero di tutti era rivolto alla so-
lennita mariana che si avvicinava; era rivolto
alla nostra Madonna che amava i suoi Iigli,
semplici e buoni, dediti al lavoro ed alla pre-
ghiera.
Dalle mie memorie piu segrete spigolo per
voi un ricordo personale, che mi commuove
ancora.
Era la nostra Iesta dell'anno 1939.
Io sola sapevo che, l'anno dopo, non avrei
piu potuto Iesteggiare a Ronago la Madonna
della cintura, la nostra bella Madonna.
In paese tutti erano ignari di questo: compre-
si i miei genitori ed i miei Iamiliari.
Lo sapeva invece Gesu, che mi attendeva nel
Noviziato delle Madri Canossiane di Como,
dove avrei dovuto iniziare il cammino Ior-
mativo per diventare Figlia di S. Maddalena
di Canossa.
Ebbene, dopo la cosi detta "Messa grande",
lasciai sIollare la gente e quando la chiesa
divenne deserta mi portai trepidante davanti
alla nostra Madonna, con un mazzo di dalie,
bianche e gialle del mio giardino, oculata-
mente celate prima in oratorio (l'attuale sa-
crestia), gia disposte in un bel vaso. Com-
mossa lo deposi ai piedi di Maria SS..
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Il volto delizioso della Madonna mi regalo
un sorriso di paradiso ed il suo cuore mi
sembro un calice d'oro, che accoglieva
l'oIIerta della mia giovane vita, per donarla
al Suo Gesu, a servizio della Chiesa univer-
sale. Guardai la Vergine... Cosa mi disse?...
Cosa Le risposi?..
Non lo posso dire: rimane un segreto.
Vi assicuro pero, cari amici di Ronago, che
quell'istante rimase indelebile dentro di me;
nessuna vicenda, per quanto lieta o triste,
ebbe modo di cancellarlo. Esso mi commuo-
ve ancora. Sicuramente la Madonna e un si-
smograIo che capta e registra le vibrazioni
interiori dei Suoi Iigli, percio anche le mie
Iurono registrate dalla Madre celeste.
Questo mi basta per avere certezza di essere
sempre stata accompagnata nella vita dallo
sguardo soave della nostra Madonna, alla
quale aIIido tutti voi insieme al nostro Parro-
co, per nuovi traguardi di grazia e di conso-
lazione.
Ha compiuto ottant'anni
AUGURI, SUOR ANACLETA!
Non vogliamo Iare pubblicita agli anni che
passano per tutti, ma ci sembra giusto richia-
mare la piccola Iesta che spontaneamente e
stata Iatta domenica 15 luglio per ricordare
gli ottant'anni di Suor Anacleta.
Durante l'anno e Lei che, insieme ad alcune
signore, va a nome della nostra Comunita a
Iare gli auguri e a portare un piccolo regalo
alle persone della terza eta in occasione del
loro compleanno.
Domenica 15 luglio, abbiamo voluto essere
noi a Iesteggiare Suor Anacleta: in Lei ab-
biamo voluto Iesteggiare tutte le persone del-
la terza eta che raggiungono il prestigioso
traguardo degli ottant'anni.
Abbiamo voluto anche dire con semplicita
grazie a Suor Anacleta per lo spirito e per la
cordialita con cui vive in mezzo a noi da tre
anni.
Suor Anacleta ci ha Iatto pervenire, con il
suo stile spontaneo e cordiale, queste parole.
Con grande gioia e riconoscen:a, ringra:io
tutte le persone che con tanto amore hanno
voluto festeggiare il mio ottantesimo com-
pleanno.
Assicuro a tutti un ricordo nella preghiera,
di cui abbiamo sempre bisogno. In questo
tempo di vacan:e estive cerchiamo di trova-
re un po di tempo per fare silen:io intorno a
noi, per ascoltare la voce di Dio, che ci par-
la in diversi modi, nella preghiera, nella pa-
rola del Jangelo, nellincontro con una per-
sona, in un fatto imprevisto.
Ji lascio con laugurio di ogni bene,
Suor Anacleta
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MOMENTI DI VITA COMUNITARIA
INSIEME SI PU SEMPRE TANTO
Quando mi hanno presentato il preventivo
per costruire il locale cucina a Iianco del
Centro Parrocchiale, mi sembrava impossi-
bile realizzarlo per i tanti soldi che occorre-
vano. Poi pero, parlando ora con una persona
ora con un'altra e soprattutto con gli amici
del Foc e Fiamm, insieme abbiamo visto che
la cosa era Iattibile.
E inIatti, aIIidando la costruzione delle strut-
ture portanti alla Coop. Ghielmetti e il
completamento a volontari, i lavori sono an-
dati avanti.
Alla sera e al sabato uomini volonterosi con
un po` di inventiva si sono dati da Iare, e ora
abbiamo una bellissima cucina che servira
per le varie attivita del Fooc e Fiam,
dell'Oratorio.
Ancora una volta abbiamo constatato che
quando si crede in una cosa, si possono su-
perare tutti gli ostacoli per ottenerla e soprat-
tutto si riscopre la bellezza di lavorare con
spirito di generosita e gratuita.
IL RESTAURO DELLA
NOSTRA MADONNA
Tutti eravamo convinti che, anche
quest'anno, per la Iesta della nostra Madon-
na, non se ne sarebbe Iatto niente del restau-
ro della Statua. Erano ormai i primi giorni di
luglio e l'amico Alberto Bogani che ci aveva
Iatto una promessa, sembrava essersi
dimenticato di Ronago. E, invece, con una
teleIonata ha riacceso le speranze e ha rinno-
vato gli entusiasmi.
Dopo aver avuto l'assicurazione che per il 18
agosto la Statua della Madonna sarebbe stata
pronta, abbiamo dato inizio al grande restau-
ro.
I criteri che abbiamo dato all'artista per il re-
stauro erano che l'intervento Iosse Iatto in
maniera decisiva, che conservasse il piu pos-
sibile l'immagine che da piu di cinquantanni
caratterizza la nostra Madonna e che nello
stesso tempo interpretasse, con il suo "talen-
to artistico", tutta la devozione alla Madonna
della nostra Comunita.
II lavoro di restauro, nel momento in cui
scriviamo, sta procedendo bene anche se si
sono incontrati degli imprevisti. Le Statue
della Madonna e del Bambino inIatti, come
appare dalle IotograIie scattate prima di ini-
ziare i lavori, risultano seriamente compro-
messe: esse sono Iatte di tanti pezzi di legno
intagliati che sono uniti tra loro con del ges-
so e della colla. Con il passare del tempo,
per l'umidita e per il riscaldamento, questi
legni hanno ceduto e si sono Iormate delle
grosse screpolature che hanno rovinato la
gessatura e i vari colori.
Il restauratore ha dovuto, con una pazienza
certosina, staccare i vari pezzi, incollarli e
gessarli assicurandosi che Iossero ben com-
paginati e uniti, per poi passare alla colora-
zione delle varie parti. L'augurio che il lungo
lavoro dia un risultato bello e apprezzato da
tutti.
La Statua della Madonna verra esposta se-
condo la tradizione, domenica 19 agosto alle
ore 20.
Rimarra esposta Iino alla domenica 3 settem-
bre e sara portata solennemente in processio-
ne per le vie del paese nel giorno della nostra
Iesta, il 26 Agosto.
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NOTERELLA DI AGOSTO
NON TUTTO DIMENTICATO
Devo ringraziare le Iormalita di iscrizione
scolastica se, all'inizio di luglio, ho vissuto
un bellissimo momento che mi ha riportato
indietro negli anni e che nello stesso tempo
mi ha Iatto riconciliare con certi aspetti del
presente. I miei ricordi scolastici di adole-
scente si erano ormai stemperati nella quoti-
diana routine di casa e lavoro, lasciano so-
prattutto il posto alla "proIessione" di mam-
ma di due bambini che Irequentano ora le
elementari. Per questo, e anche per altre ra-
gioni, nel quarto d'ora che ho trascorso
nell'atrio del Liceo "Volta" di Como per sbri-
gare le pratiche di una iscrizione, e stato cosi
ricco di sensazioni quasi dimenticate e anche
di tanta gioia. A Iar la Iila, nell'angusto spa-
zio davanti allo sportello della segreteria,
eravamo in tanti: studenti alle prese con gli
esami, "matricole" con i documenti per
l'iscrizione, genitori, e Iorse anche qualche
proI.
Soprattutto i ragazzi parlavano tra di loro, in
tono sommesso, divisi in piccoli gruppi.
Quasi inconsapevolmente mi sono ritrovata
ad ascoltarli.
A dire la verita ho piu che altro captato qua e
la qualche Irase del tipo "mi ha interrogato
proprio su quel teorema che avevo preparato
bene" oppure "ero troppo emozionata e quasi
quasi non mi ricordavo piu niente" e ancora
" ho sbagliato ad intestare il vaglia per la tas-
sa di iscrizione: invece di Iarlo a mio nome,
l'ho Iatto a nome di mia madre" e via dicen-
do.
Ma non e stato solo il contenuto delle Irasi a
rendermi Ielice. E stato il Iatto di riscoprire
in quei ragazzi le stesse sensazioni, la stessa
"IiIa" e gli stessi nostri sogni alla loro eta,
vissuti con quel totale coinvolgimento tipico
degli anni verdi.
E se parlo di "riscoperta" e proprio perche a
volte ho avuto motivo di dubitare che esi-
stessero ancora certi sentimenti.
Ammetto che i miei contatti con il mondo
dei giovani sono scarsi e piuttosto casuali e
che quindi non posso e non voglio generaliz-
zare. Pero proprio da questi Iuggevoli con-
tatti mi ero Iatta l'idea che i ragazzi di oggi
avessero completamente dimenticato certi
valori, insieme ad una buona parte delle no-
zioni grammaticali: inIatti, anche quando
non e necessario enIatizzare un certo discor-
so, ecco che un tono di voce chiaro e Iorte ti
spara nelle orecchie una, due, tre parolacce e
anche bestemmie. Il tutto per "condire" una
banalissima Irase e....... anche se intorno ci
sono bambini o anziani, o se sei in un nego-
zio, o per strada o in tante altre occasioni.
Come mai? Se lo chiedi a loro, la risposta e
un'alzata di spalle o un sorrisetto ironico. Se
lo chiedi a te stesso, cerchi di capire dove hai
sbagliato, cerchi di vedere se tutto quello che
hai costruito e cosi Iragile, se proprio tutte le
proposte che questa nostra societa oIIre sono
negative.
E guardando bene trovi invece tante e tante
"oasi" come quella che ho descritto all'inizio,
anche qui in paese, dove molti dei nostri ra-
gazzi sono presenti con impegno in numero-
se iniziative parrocchiali, sportive, di servi-
zio e di lavoro.
Ragazzi che sono ancora capaci di provare
emozione, rispetto, soddisIazione e che non
si sono lasciati contagiare dalla stupida ma-
nia delle parolacce, dal bisogno di aIIermare
in modo cosi sbagliato la propria indipen-
denza e la propria "maturita".
ANNA B.
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Ti oIIro... Ti oIIro...Ti oIIro... di Vittorina G.
IO SONO IL MARE... IO SONO LA MONTAGNA...
Io sono il mare: ti oIIro la mia acqua
perche tu possa rinIrescarti dalla calura e
perche tu possa divertirti.
Non provi gioia quando ti tuIIi e quando
puoi schizzare in alto quelle piccole gocce
trasparenti che a guardarle bene gli si legge
dentro l'arcobaleno?
Non provi gioia quando costruisci con la
sabbia bellissimi castelli con tanto di torri,
Iossati, Iinestrelle?
Chi ti impedisce di sognare che in quel ca-
stello di sabbia ci sia una Ianciulla prigionie-
ra di un cattivissimo drago?
E poi..... hai mai guardato Iino alla linea
dell'orizzonte dove il cielo e l'acqua diventa-
no un tutt'uno?
Cosa pensi ci sia dietro?
Una grande cascata? O semplicemente ac-
qua. Un'inIinita di gocce che prendendosi
per mano Iormano una cosa soia.
Non sono solo acqua e terra, sono anche mu-
sica.
Quando alla sera ti siedi sugli scogli e ascolti
il suono delle onde non senti un brivido?
E un ritmo regolare che da tanta tranquillita
alla tua vita Irenetica.
Io sono la montagna: ti oIIro la quiete, le
pozze d'acqua, Iiori delicati.
Ti oIIro il sole che lancia i suoi raggi ovun-
que.
Ti oIIro i prati color verde smeraldo, tetti di
sasso e antichi campanili, voli di uccelli soli-
tari in un cielo azzurro.
Ti oIIro un silenzio da Iavola, che ti permette
di riIlettere un attimo su cio che sei.
Ti oIIro i colori di una natura ancora inconta-
minata, il verde dei prati che non e ottenuto
da chissa quali prodotti chimici ma da mi-
gliaia di Iili d'erba che a guardarli dall'alto
Iormano un magniIico tappeto.
Ti oIIro le mie sorgenti di acqua Iresca per-
che tu possa dissetarti.
Ti oIIro i miei sentieri che, piano piano, ti
portano in cima da dove puoi gustare un pa-
norama Iantastico.
Ti oIIro musica con i Iruscii degli alberi, con
ogni soIIio di vento.
Io sono il mare.....
Io sono la montagna....
ti doniamo tutto quello che di bello abbiamo,
ti doniamo il messaggio di pace che ti oIIre
questa natura Iantastica con la promessa di
non rovinarla e con la promessa di un grazie
a Chi cosi meravigliosamente bene l'ha crea-
ta.
13
Ronago
27 agosto 16 settembre
centro parrocchiale
unesperien:a da conoscere
e da vivere
grest '90
E inutile dire che ti aspettiamo, anzi che vi
aspettiamo, perche l'esperienza del Grest e
troppo bella per essere messa da parte: vo-
gliamo viverla insieme in modo grande e en-
tusiastico, per tutti...
PER VOI BAMBINI, perche, nel gioco e
nell'amicizia, impariate a scoprire come e
bello vivere insieme
PER VOI RAGAZZI, perche, stando insie-
me, riscopriate l'importanza del conoscersi,
del camminare insieme, dell'essere un popo-
lo in mezzo ad altri popoli, che hanno una
storia, che vivono un presente e che guarda-
no con Iiducia al domani.
PER VOI GIOVANI, perche, condividendo
con i piu piccoli della vostra comunita, im-
pariate ad assumervi delle responsabilita, a
sentirvi utili per la grande causa comune.
PER VOI, MAMME E PAP: non dite...
ma si, all`oratorio sarai Iuori dalle strade...!
L`ORATORIO e un modo di vivere, di esse-
re, di giocare, e una scuola importante per
tutti...
Non Iaremo grandi cose, ma delle cose con
un grande cuore. Seguiremo una traccia che
tutti gli oratori della Lombardia hanno segui-
to... VOGLIA D'EUROPA... EURR.
Ci troveremo tutti i giorni dal lunedi al ve-
nerdi, dalle ore 14.30, alle 17.30, presso il
centro parrocchiale...
Non diciamo niente altro, ma invitiamo tutti
a completare il tagliando che si trova su RO-
NAGO '90 e a portarlo a don Antonio,
all`Erminia o alla Mariangela...
Per tutte le spese organizzative chiediamo un
contributo di L.10.000: come sempre c'e uno
sconto speciale per Iratelli, nonne e nonni.
NOME.............................................
COGNOME....................................
VIA.................................................
TEL.................................................
CLASSE
FREQUENTATA............................
PARTECIPA AL GREST' 90 E SI
IMPEGNA A ESSERE PRESEN-
TE OGNI GIORNO CON PUN-
TUALITA' E A SEGUIRE TUTTE
LE ATTIVITA.
FIRMA............................................
14
CON IL GREST '90 UN'INTERESSANTE INIZIATIVA
IL DOPOSCUOLA
IL DOPOSCUOLA
IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA IL DOPOSCUOLA
Assieme al Grest '90 vogliamo oIIrire ai ra-
gazzi e alle Iamiglie che lo desiderano ,
l'occasione di un DOPOSCUOLA, durante
il quale portare a termine o Iare alcuni com-
piti delle vacanze.
*
L'iniziativa e aperta a tutti i ragazzi delle ele-
mentari e delle medie.
*
E guidata da un gruppo di ragazzi e di ragaz-
ze che, volontariamente, si mettono a dispo-
sizione per questo scopo. A questi ragazzi e a
queste ragazze possono aggiungersi altri vo-
lontari: la mano d'opera e sempre necessa-
ria...
*
Si svolge nei giorni di lunedi, mercoledi e
venerdi, dalle ore 9 alle ore 10.30, presso il
centro parrocchiale.
L'inizio e Iissato per lunedi 27 agosto.
Bisogna portare il libro dei compiti delle va-
canze che e stato suggerito a scuola.
*
Per partecipare, necessario iscriversi,
entro domenica 26 agosto, presso don An-
tonio, portando il modulo di iscrizione e
un semplice contributo di L. 5.000.
NOME.............................................
COGNOME....................................
CHE HA FREQUENTATO
LA CLASSE....................................
PARTECIPA AL
"DOPOSCUOLA", PRESSO IL
CENTRO PARROCCHIALE,
NEI GIORNI DI LUNEDI',
MERCOLEDI, VENERDI,
DALLE ORE 9 ALLE 10.30.
HA IL LIBRO DEI COMPITI
DELLE VACANZE........................
.....................................................
PREFERISCE FARE
I COMPITI
DI....................................................
FIRMADEI GENITORI
.....................................................
15
un problema attuale anche in estate
OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE
II Ienomeno DROGA e ormai sulla bocca
di tutti; c'e chi ne parla con paura, c'e chi
si interessa per curiosita, c'e chi ne Ia ar-
gomento di discussione o di battute piu o
meno di buon gusto.
Ma questo Ienomeno e e resta un grosso
problema, un dramma.
L'altro giorno, a Como, mi Ierma un ra-
gazzo e mi saluta con tanta cordialita.
Non sapevo chi Iosse, pero dopo le prime
parole, mi ricordo tutta la sua storia. Era
un ragazzo che avevo avuto Iin da bambi-
no all'oratorio, aveva Iatto il chierichetto
in Duomo, partecipava assiduamente alla
vita della Parrocchia. Ora era li, irricono-
scibile, che sembrava cercare qualcosa.
'Sai, - mi dice - ho la moglie che sta per
morire, sto cercando aiuto dai preti.....
Davanti al mio dolore e alla mia meravi-
glia, quel ragazzo mi Ia un gesto come
unica spiegazione che mi Ia capire che "si
bucavano".
"Abbiamo anche due Iiglie piccole e non
si sa come andra a Iinire".
Sono rimasto senza parole.
'Fatti vedere, Iatti sentire, ma la mia
voce e la sua voce si sono spente conIu-
samente.
Ecco perche voglio proporvi questa lette-
ra di un prete milanese. Don Antonio
Mazzi, che sta lottando per aiutare chi
soIIre e vive sulla propria pelle il proble-
ma DROGA. E rivolto ai cittadini di Mi-
lano, ma sono convinto che possa e debba
Iarci riIlettere molto.
D.A.
~IO SONO NESSUNO... MAASCOLTATEMI!
Cari milanesi,
per voi i messaggi arrivano sempre da
personaggi molto in alto. Il cardinale, il sin-
daco, il presidente della Repubblica, Gorba-
ciov. Milano e una cattedra ascoltata. Io sono
"nessuno".
E Iorse questa la Iorza piu grande che mi
spinge a scrivervi nel terzo anniversario del-
la giornata mondiale per la lotta contro la
droga.
Milano e una citta ad alto "rischio", non solo
perche i morti per overdose sono quasi cen-
to, e i tossicodipendenti oltre trentamila, ma
soprattutto perche a Milano si dirigono e si
coordinano molti aIIari di droga.
Siamo impotenti di Ironte a questa terribile
sciagura. E, per assurdo, quando tutto e per-
duto che un popolo trova se stesso.
La storia ci insegna che le grandi guerre si
sono vinte con la Iiammata patriottica delle
madri, dei vecchi, dei giovani, del.... popolo.
Siamo una citta o siamo un agglomerato di
palazzi?
Se siamo una citta e dentro ai palazzi palpi-
tano dei cuori, tutti siamo chiamati a Iare la
nostra parte contro la droga.
Chiudersi dentro ai palazzi e alienante. Sen-
tite Anthony de Melio: "Una rana aveva tra-
scorso tutta la sua vita in un pozzo. Un gior-
no ebbe la sorpresa di trovarvi un'altra rana.
"Da dove vieni?", le domando. "Dal mare. E
la che vivo", rispose l'altra.
"Com'e il mare? E grande come il mio
pozzo?"
La rana che veniva dal mare si mise a ridere.
"Non c'e conIronto", disse.
16
La rana dei pozzo Iinse interesse per cio che
la sua ospite raccontava del mare, ma dentro
di se pensava: "Di tutti i bugiardi che ho co-
nosciuto nella mia vita, questa e senz'altro la
peggiore, e la piu spudorata!".
Ai politici: programmare seriamente - chi si
chiude, si perde - e trasIormare la politica in
azioni trasparenti e signiIicative. Agli indu-
striali: non conIondere gli investimenti pro-
duttivi con gli aIIari di bassa lega.
Alla scuola: riaccollarsi l'aspetto suo piu ca-
ratterizzante e congeniale: l'educazione.
Deve ritornare area "educativa". Gli inse-
gnanti o sono educatori e e meglio che Iac-
ciano un altro mestiere.
La Iamiglia: tornare luogo dove grandi e pic-
coli bevano a piene mani l'amore vero... si,
quello vero!! Il nostro e un mondo nel quale
l'amore ha sempre meno spazio.
Abbiamo creduto che il sesso, la liberta,
l'autonomia, la democrazia, il posto di lavoro
assicurato, potessero soppiantare i piccoli
gesti, pazienti, gratuiti, inIiniti, di cui e Iatto
l'amore genuino. O la citta e questo oppure
tutto e perduto, anche l'amore.
Non dovete lasciarci soli. Le comunita, i
Not, le attivita che si Ianno in questo campo
speciIico, servono a poco, se voi non ci siete
vicini Iacendo ognuno quei poco che puo
Iare.
In autunno, il Comune e spero anche la Re-
gione, organizzano la giornata della preven-
zione.
Diamoci quella data come appuntamento di
solidarieta e di investimento collettivo. Si
racconta che durante la guerra una vecchietta
dopo ogni bombardamento uscisse dal riIu-
gio e andasse Irettolosamente ad accendere
una candela a S. Antonio, dicendo: "Ti rin-
grazio S. Antonio, perche anche questa volta
hanno bombardato l'altra parte della citta".
Dopo l'ennesimo bombardamento, la vec-
chietta non trovo piu S. Antonio. Era stato
bombardato pure lui. Sola, tra le macerie,
sconsolata, con la candela accesa, parlottan-
do tra se, ancora una volta si domandava: " E
adesso?!!".
Attenzione., che non capiti anche a noi, Ielici
delle bombe in casa altrui, di perdere gli uo-
mini in terra e i santi in cielo.
Ascoltate "nessuno" prima che sia troppo
tardi.
17
16 Settembre 90
LA GIORNATA ANNUALE DEL G.A.M.
La riIlessione scritta da un
:
sacerdote della
nostra diocesi, Don Felice Morelli, ci sembra
adatta a dare un'anima alla giornata del
G.A.M. e al nostro essere 'gamiti'.
Meditiamola perche ci aiuti a crescere nella
Iede, insieme.
"Questa vedova ha gettato nel
tesoro pi di tutti gli altri...
(Mc 12,38-44)
C'e un proverbio che aIIerma:
"Molte opere di bene vengono Iatte con il
consiglio dei ricchi e l'opera dei
poveri"....
e il Vangelo sembra essere su questa linea!
La gente semplice e povera e spesso "segno
evidente" della presenza di Dio in mezzo a
noi.
L'opera costante della madre che collabora
alla vita della Chiesa col sacriIicio quotidia-
no del suo "andare avanti con Iede",
l'operaio che sacriIica; la sua esistenza per la
vita della Iamiglia e non si dimentica di col-
laborare alle opere di bene...
anche con molto poco,
il giovane che oltre allo studio o al lavoro
dona volentieri alcune sue ore libere per le
"opere caritative":
possono essere i primi pilastri della vera
Chiesa...
Gesu ha lodato il gesto della vedova: ci inse-
gna che la poverta non impedisce di compie-
re la volonta di Dio;
inIatti le nostre poche capacita, se unite alla
Iede in Dio, si inseriscono in modo validissi-
mo nella Chiesa.
La vedova ha dato tutti i suoi risparmi....
Anche noi vogliamo dare.... ma spesso ci
piace possedere una scorta certa;
vogliamo anche beneIiciare,
ma prima stare al sicuro noi...
Non tanto vale il dare, quanto l'amore con il
quale si dona.
NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIONARI
Da NIGRIZIA - giugno 1990
NOTIZIE
DALLA COSTA D'AVORIO.
In questi ultimi mesi l'AIrica Occidentale e Centrale
sta vivendo una crisi sociale e politica resa piu acuta
e rapida dalla crisi economica che tocca la maggior
parte della popolazione.
Anche in Costa d'Avorio, i primi a scendere nelle
strade sono stati gli studenti, aIIiancati dai medici,
dai bancari, dagli insegnanti e dai Iunzionari. La pro-
testa popolare e contro il malgoverno del partito uni-
co e dei sindacati uIIiciali: la gente vede in esso la
causa della proIonda crisi economica.
Nello stesso tempo i sindacati clandestini hanno sti-
lato una lista dei dignitari di partito e dei loro conti
in banca all'estero, il cui ammontare servirebbe lar-
gamente a pagare il debito accumulato dalla Costa
d'Avorio nei conIronti dei Paesi ricchi. Abijan, la ca-
pitale, e stata teatro di scioperi a catena e, di violente
maniIestazioni di piazza; i poliziotti antisommossa
sono stati mobilitati.
Il Presidente e stato costretto a ritirare il piano di au-
sterita, che riduceva i salari Iino al 40 ma che non
si preoccupava di arginare la corruzione dei dignitari
del regime.
Anche i governi degli altri Paesi dell'AIrica Occiden-
tale hanno privilegiato il dialogo con il movimento di
protesta (tranne in alcuni casi). La possibilita di un
rinnovamento per realizzare governi piu onesti e piu
democratici esiste: ma sapranno gli aIricani superare
tante diIIicolta e trovare la Iorza ed i mezzi per Iarlo?
Ambrogio, a Man, sta gia da qualche tempo vivendo
le conseguenze di questi cambiamenti: disagi per la
mancanza di lavoro e di danaro, l'arrivo e accoglien-
za dei proIughi con l'accettazione e la condivisione
di tanti sacriIici quotidiani per il cibo ed il riposo.
E ora? Noi gli siamo vicini cori il nostro cuore e la
nostra Fede in Dio, che sappiamo essere Padre amo-
roso di tutti.
18
GRAZIE P. PHILIP
" II Signore vi benedica e vi Iaccia cre-
scere sempre piu nella vostra vita di Iede,
per diventare strumenti dell'amore di
Dio"
P. Philip Zema ci ha scritto una lunga let-
tera dove ci spiega cio che deve Iare nella
nuova missione in cui e stato mandato: si
chiama AFAGNAN, in Togo.
Lo vogliamo ringraziare tanto per cio
che ci Ia conoscere della sua vita e per
l'augurio con il quale si conclude la sua
lettera: "Il Signore vi benedica e vi Iac-
cia crescere nella vostra vita di Iede, per-
che diventiate lo strumento del Suo Amo-
re".
Noi lo assumiamo come un impegno di
vita nel nuovo anno del GAM.
Con tutto il cuore vogliamo ricambiare i
suoi saluti e augurargli tanto bene per il
suo secondo anno di sacerdozio aIIidan-
dolo alla Madonna, Madre della Consola-
zione, che noi Iesteggiamo alla Iine di
questo mese di agosto.
Carissimi Gamiti,
Eccomi! Di nuovo mi Iaccio vivo.
Spero che tutti si portino bene e che si e co-
minciato bene il periodo estivo.
Sicuramente tanti saranno gia partiti per le
vacanze, ma spero di trovare il "resto d'Israe-
le" rimasto a Ronago che possono passare i
miei piu cordiali saluti agli altri.
Come potete constatare, adesso ho cambiato
indirizzo il quale vuol dire che mi trovo in
una nuova Missione.
La missione, AIagnan, si trova a 70 km. da
Lome (capitale togolese). Sono qui da un
mese. In essa ci sono 4 centri eucaristici
dove i catechisti incaricati hanno ricevuto
dal Vescovo il mandato di presiedere sulla
celebrazione della parola quando non c'e un
sacerdote per celebrare la Messa, e di distri-
buire la comunione.
Inoltre abbiamo 36 cappelle villaggi sotto la
direzione dei catechisti diciamo ordinari. Per
il momento ci sono soltanto due sacerdoti
nella missione d'AIagnan; il parroco ed il
sottoscritto. Ci doveva esserne un terzo ma
ancora sta in vacanza. Fra qualche giorno, il
parroco, anche lui, rientra in Italia dove e
stato destinato. Percio saro lasciato tutto da
solo, Il nuovo parroco arriva alla Iine del
mese.
A parte gli impegni della parrocchia, mi han-
no incaricato come Iormatore dei nostri po-
stulanti Iratelli, cioe devo prendere cura del-
la Iormazione nella vita religiosa dei giovani
che si preparano per il servizio missionario
come Iratelli. Il loro centro, il postulantato, e
qui ad AIagnan: stanno Iacendo degli studi
19
proIessionali - per esempio la Ialegnameria,
l'inIermeria e la meccanica, come ad AIa-
gnan c'e una scuola tecnica e all'ospedale (un
ospedale un po` piu grande di Kalongo, ge-
stito dai Iratelli di Giovanni di Dio), c`e una
scuola inIermieri. A proposito, per il mo-
mento Iaccio anche il cappellano dell'ospe-
dale nel senso che devo visitare i malati per
vedere se hanno bisogno di conIessarsi, o se
hanno bisogno del sacramento degli inIermi.
Molto spesso mi chiamano per battezzare
qualche moribondo, dato che la maggioranza
degli abitanti d'AIagnan sono ancora pagani.
Di solito la loro conversione viene all'ultimo
momento.
Penso che bisogna veramente lottare contro
questa loro mentalita di considerare il batte-
simo come "passaporto per andare in paradi-
so", soprattutto i vecchi che sono proIonda-
mente radicati nella loro religione tradizio-
nale, il VODU.
Sento che non sono il tipo per trattare con i
malati; mi commuovo Iacilmente e tante vol-
te perdo la parola, non so cosa dirgli e dove
cominciare. Percio, molto spesso, quando mi
metto a meditare sul mio apostolato mi viene
in mente l'esempio di P. Giuseppe, amico dei
malati, che sapeva come trattarli, non solo
con i medicinali, ma anche dal punto di vista
spirituale.
Pregate per me perche anch'io sappia, oppure
impari a trattare con i malati. Il Signore vi
benedica e vi Iaccia crescere sempre di piu
nella vostra vita di Iede perche diventiate lo
strumento del suo amore.
P. Philip Zema
M'e venuto in mente una proposta da Iarvi,
ma non dovete sentirvi obbligati in nessun
modo; cioe, siccome la gestione del nostro
postulantato - il centro di Iormazione di cui
ho appena parlato - dipende totalmente dagli
aiuti che la missione riceve, vorrei Iarvi pre-
sente che abbiamo sempre bisogno di una
mano.
Per i comboniani che si trovano in Togo di
solito e l`economo provinciale a Verona che
s'occupa della spedizione degli aiuti destinati
a loro; il suo indirizzo e:
Economo Provinciale
Missionari Comboniani
Vicolo Pozzo, 1
37129 VERONA
Potete mettervi in contatto con lui se avete
pensato di mandarmi qualcosa a questo pro-
posito.
Il vostro contributo sara sempre registrato
con grande piacere.
Grazie!!!
RITORNATA SUOR
AMELIA
Mentre stiamo componendo Ronago '90, ab-
biamo visto con piacere Suor Amelia ritorna-
re tra noi. Rimarra a Ronago per qualche
mese e poi andra in Messico, dove e stata de-
stinata a un nuovo incarico dal suo Istituto.
ISCRIZIONE AL G.A.M.
ANNO 1991
Voglio Iar parte del G.A.M.;
Per questo mi impegno
- a vivere con coerenza, secondo il Van-
gelo
- a pregare per i missionari
- a oIIrire L.
mensili
annuali
semestrali
Nome
Cognome
Indirizzo

20
17-18-19 AGOSTO
24-25-26 AGOSTO
A RONAGO RITORNA
UNA TRADIZIONE:
IL FOOC E FIAM OFFRE
L'OCCASIONE DI UN
MOMENTO DI SERENIT E
DI AMICIZIA.
NON MANCATE!
L'APPUNTAMENTO , OGNI SERA,
PRESSO LA PIAZZA DELLA CHIESA!
il men della nostra
cucina:
trippa alla "Richi"
costine
salsicce alla brace
polenta e brasato
pizzoccheri
panini imbottiti
pastasciutta...
.... E SABATO 25 AGOSTO, ALLE ORE 22,
GRANDE SPETTACOLO DI FUOCHI ARTIFICIALI IN
OCCASIONE DELLA FESTA DELLA MADONNA DI
RONAGO.
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