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Leccezione esemplare: il caso italiano


nella crisi globale ed europea
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Riccardo Bellofiore
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Introduzione

In un intervento del 1973 dedicato a rintracciare le origini de il manifesto il gruppo di comunisti eretici
che per qualche anno seppe dar luogo ad una delle rotture da sinistra pi interessanti rispetto alla
tradi!ione dei partiti comunisti di discenden!a stalinista e leninista" che furono nella loro prima fase
critici della stessa esperien!a togliattiana #ucio $agri risaliva sino ad %ntonio &ramsci' (er il
comunista sardo il capitalismo italiano era s) un capitalismo straccione" per molti versi arretrato
produttivamente" ma questi limiti non derivavano affatto da una mancata rivolu!ione *orghese' %l
contrario" lItalia era il paese che aveva dato vita alla rivolu!ione *orghese" dove erano nate le *anche e i
primi centri del potere finan!iario europeo' +a patito per, lassen!a del formarsi tempestivo di uno
stato na!ionale" un ritardo sul terreno dello sviluppo scientifico e tecnologico" la limitate!!a del mercato
interno" il procrastinato accumulo dei capitali" e il lento costituirsi di un autentico mercato della for!a-
lavoro' .utti fattori che hanno determinato il prevalere di aree di parassitismo e rendita'

/ono questi" osserva $agri" elementi che tornano nel capitalismo italiano successivo" quando esso
finalmente decolla' 0na ecce!ione" dunque" che si rivela per, esemplare' %**iamo infatti a che fare con
caratteri che finiscono con il permeare di s1 lo stesso capitalismo avan!ato del 2ovecento' 3i, impone
alle lotte dei lavoratori di porsi al centro delle lotte di un vasto arco di for!e sociali" fuori da una pura e
semplice logica dualistica del capitale puro' 4 ci, costringe anche a trasformare la lotta per il potere in
una *attaglia per legemonia' #a rottura rivolu!ionaria ne viene ridefinita come qualcosa che deve
andare *en al di l5 della mera questione della propriet5 o della distri*u!ione6 deve investire la qualit5
stessa del lavoro e della conoscen!a" della ricche!!a e dello sviluppo' Il come" cosa" quanto produrre'
(aradossalmente" come sostengono le Tesi del manifesto del 1977" larretrate!!a del capitalismo italiano si
rivela una chiave di lettura privilegiata del capitalismo maturo e delle sue contraddi!ioni in quella che
poi 8 stata chiamata 9inappropriatamente: l4t5 dell;ro" la Golden Age'

3ontrointuitivamente" lintreccio tra rendita e profitto si sare**e rivelato" nel capitalismo italiano e non
solo" condi!ione di uno sviluppo continuo e accelerato delle for!e produttive" come anche di una vivace
valori!!a!ione del capitale6 mettendo in scacco quella tenden!a stagna!ionistica che parre**e insita nel
diffondersi di aree di improduttivit5 nel capitalismo monopolistico' <altra parte" lestra!ione di
plusvalore e laccumula!ione del capitale" invece di dare for!a a poten!ialit5 riformistiche"
rinchiudevano sempre pi la societ5 in forme neo-autoritarie" in una tenden!a totalitaria' Il gruppo del
manifesto ne derivava lurgen!a di una frattura rivolu!ionaria" di cui segnalava tutta la difficolt5"' #e Tesi
parlavano di maturit5 del comunismo6 di una forma alternativa di economia e societ5 che vivesse gi5"
qui ed ora" in una politicit5 delle lotte operaie e sociali" dove doveva s*iadire sempre pi la separa!ione
tra me!!i e fini' 0na maturit5 che era annunciata dalla crisi finale del mondo =e>nesiano6 come lo stesso
$agri aveva lucidamente anticipato in un *reve ma fulminante articolo del 1971" intitolato ?Breve la
vita felice di @ohn $a>nard Ae>nesB'


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Cuesto scritto 8 la versione italiana del saggio pu**licato in &ermania dalla rivista Das Argument 9vol' DD" n' 371:" col titolo
Die exemplarische Ausnahme: Italien inder globalen und europischen Krise" di cui una versione ridotta 8 stata pu**licata con lo stesso
titolo su Critica marxista E713" n' E' I temi qui trattati riprendono e approfondiscono parte di quelli esposti in Two or three
things I now about her!" #urope in the Global Crisis$ and heterodox economics" in Cambridge %ournal of #conomics" special issue &rospects
for the #uro'one" vol' FFFGII" n' 3
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0niversit5 di Bergamo" email6 riccardo'*ellofioreHuni*g'it" pagina Iace*oo= 9con &iovanna Gertova:6 #conomisti di classe"

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#a crisi capitalistica era irriduci*ile al meccanico dispiegarsi di una tenden!a oggettiva al crollo o un
qualche comportamento soggettivo" fossero le lotte sul salario o una resisten!a capitalistica al
cam*iamento' 4ra" puramente e semplicemente" il riproporsi della ricorrente tenden!a alla crisi generale
del modo di produ!ione capitalistico' Il manifesto fu in grado di cogliere" prima di altri" la radicalit5 della
crisi come fine di un mondo6 pecc," daltra parte" nel non vedere in essa anche il lato" complementare e
necessario" di ristruttura!ione del capitale" di transi!ione da una forma allaltra della valori!!a!ione' 4
questultimo un tema che fu disertato da quasi tutti i gruppi della sinistra estrema" tranne alcuni filoni
minoritari delloperaismo italiano estranei alla discenden!a trontiana o negriana' Il riferimento positivo
8 qui allanalisi di una parte della reda!ione della rivita &rimo (aggio'


Il neoliberismo come keynesismo privatizzato

3os) quasi cinquantanni fa' (utatis mutandis$ il carattere paradigmatico dellesperien!a italiana" il suo
configurarsi come una ecce!ione esemplare" si conferma anche nella grande crisi di questi anni" e ancora
prima nelle caratteristiche che ha assunto quel capitalismo cosiddetto neoli*erista che ha preso il posto
del capitalismo fordista che lo aveva preceduto' (rima di tornare al caso italiano" 8 *ene allora dire
qualcosa" innan!i tutto" della crisi glo*ale" e poi della crisi europea'

#a crisi scoppia nel E777 in un segmento del mercato finan!iario statunitense" quello dei subprime' /i
viveva lapogeo del neoli*erismo' 3osa era" al di l5 dei miti" il neoli*erismoJ %llini!io degli anni
;ttanta" reagendo alla &rande Infla!ione degli anni /ettanta" venivano messe in vigore" prima dal
governatore della Iederal Reserve" (aul Golc=er" e poi da Ronald Reagan e $argaret .hatcher" politiche
economiche monetariste' 3ontrollando rigidamente lofferta di moneta" e facendo dunque schi!!are
verso lalto i tassi di interesse nominali e reali 9depurati dal tasso dinfla!ione:" si pensava di porre un
freno allaumento dei pre!!i' Il risultato venne raggiunto" ma lalto pre!!o del danaro fece s) che
crollassero gli investimenti privati' Intanto" la spesa pu**lica" soprattutto sociale" veniva compressa" le
condi!ioni del lavoro peggioravano" sprofondava loccupa!ione" cadevano salari e domanda di consumi'
.ornava lo spettro di una grande crisi per insufficien!a di domanda effettiva" come negli anni .renta" in
quello che @ohn Aenneth &al*raith aveva definito il &rande 3rollo' &li alti tassi di interesse
contri*uivano a far esplodere linde*itamento pu**lico" visto che i governi erano ora costretti a trovare
i fondi per la propria spesa in disavan!o emettendo titoli sul mercato" e non pi finan!iandosi
direttamente dalle Banche 3entrali'

3i, che *isogna intendere *ene 8 che questa fase monetaristica del neoli*erismo 8 durata a**astan!a
poco" e non costituisce lessen!a della nuova fase' #o stesso Reagan" nel secondo mandato della sua
presiden!a" provvide a *loccare la inevita*ile deriva verso la stagna!ione" fornendo domanda allinterno
degli /tati 0niti" gra!ie soprattutto a un *al!o verso lalto della spesa militare" il che produsse un
aumento del deficit dello /tato' Intanto" anche la *ilancia commerciale degli /tati 0niti andava in
passivo nei confronti del resto del mondo" il che si traduceva in un afflusso di domanda a quei paesi
neomercantilisti che - come il &iappone" l4st %siatico" la &ermania e il 3entro-2ord 4uropa -
ottenevano profitti gra!ie ad esporta!ioni di merci in eccesso rispetto alle importa!ioni 9a questi paesi si
8 oggi aggiunta la 3ina" che ha per, un modello relativamente originale:' Il monetarismo duro dei primi
tempi stava mutando in una sorta di weaponi'ed Ke)nesianism come lo ha ha recentemente definito (aul
Arugman'

(ochi anni pi tardi" a partire dal 19K7" la svolta decisiva' %lan &reenspan sostituisce Golc=er alla testa
della Iederal Reserve' #a sua ideologia 8 estremamente li*erista 9discendente pi da +a>e= che da
Iriedman" e pi da %>n Rand che da +a>e=:' 3i, nonostante" egli dar5 una ulteriore accelera!ione alla
costitu!ione di un paradossale =e>nesismo privati!!ato a dominante finan!iaria" quel modello che
regger5 per ventanni' &reenspan deve su*ito affrontare la pi grave crisi *orsistica dal 19E9' Reagisce
inondando i mercati di liquidit5' #a finan!a si convince che" nel caso di caduta repentina e disordinata
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dei corsi *orsistici" godr5 della rete di salvataggio del c'd' Greenspan put" ovvero di un pavimento alla
caduta del pre!!o delle attivit5 finan!iarie" le cui quota!ioni ini!iano una lunga corsa verso lalto'
#infla!ione del pre!!o dei capital asset 8 dovuta" tra laltro" al costituirsi di un capitalismo dei fondi un
vero e proprio mone) manager capitalism" come lo ha appropriatamente chiamato +>man (' $ins=>' #e
famiglie venivano cos) incorporate" in modo su*ordinato" nel corpo dei mercati finan!iari" e i loro
risparmi consegnati ai gestori dei soldi degli altri' Cuesti ultimi a loro volta imponevano alle imprese
non finan!iarie lo*iettivo di rendimenti elevati nel *reve termine' #a corporate go*ernance era orientata ad
una ristruttura!ione continua'

In questo quadro" le condi!ioni di for!a nel mercato e nel processo del lavoro non potevano che
volgere a danno dei venditori di for!a-lavoro' /i costituiva cos) la figura del lavoratore traumati!!ato"
termine che lanedottica attri*uisce allo stesso &reenspan' Iorme originali di finan!iamento
accompagnavano il sorgere di nuove imprese nei settori innovativi" mentre la grande impresa
verticalmente integrata veniva sostituita da unit5 produttive connesse in rete' #investimento privato
non era per, in grado di chiudere il circuito monetario" data la caduta relativa del pre!!o dei *eni
capitali conseguente alla stessa innova!ione" neanche nel capitalismo della new econom)' I risparmiatori
vedevano intanto crescere" apparentemente sen!a limiti" il valore della loro ricche!!a finan!iaria' 4
proprio questa fase maniacale del risparmiatore che ha permesso alle famiglie di inde*itarsi sempre pi
con le *anche' #a figura del consumatore inde*itato spiega molto della crescita del capitalismo
anglosassone degli anni 2ovanta e degli anni <uemila dal lato della domanda6 mentre la sussun!ione
reale del lavoro alla finan!a creava consenso e su*alternit5" e la centrali!!a!ione del capitale 9ormai
separata dalla concentra!ione:" frammentava il lavoro' /e non fosse stato cos)" il capitalismo neoli*erista
sare**e stato *loccato da una sorta di caren!a originaria di domanda' #a politica monetaria" attraverso il
sostegno speculativo alla *olla finan!iaria prima" e immo*iliare poi" ha invece spinto verso lalto la
domanda privata di consumi" gra!ie ad una sorta di effetto ricche!!a' Iu questa gestione politica della
domanda effettiva - sullasse attivit5 finan!iarieLinde*itamento MN consumi autonomi 9cio8
indipendenti dal reddito" e dai salari: - la ragione del termine =e>nesismo privati!!ato'

#4uropa capitalisticamente pi dinamica 9di cui" come vedremo" fanno parte anche alcune regioni
italiane" e alcuni settori industriali della penisola: procedeva secondo un diverso modello' #a &ermania
e i suoi satelliti 9essen!ialmente" ;landa" Belgio" %ustria" /vi!!era" Iinlandia: godevano di esporta!ioni
nette significative" nella gran parte dirette al /ud 4uropa' 4 questo saldo attivo nei conti commerciali
con lestero che ha consentito alla &ermania di compensare il crescente disavan!o strutturale nei
confronti della 3ina" e il ridursi relativo degli s*occhi negli /tati 0niti e in altre aree 9Russia" %merica
#atina: in alcune fasi' Il fun!ionamento del modello neomercantilista ha avuto successo anche gra!ie al
fatto che i paesi della periferia sono stati legati prima da un accordo di cam*io che impedisse
svaluta!ioni competitive 9il /istema $onetario 4uropeo" /$4:" poi dalla partecipa!ione alla moneta
unica 9l0nione $onetaria 4uropea" 0$4:' (er sostenere il reddito" loccupa!ione" e la profitta*ilit5
della produ!ione interna" le aree del /ud-4uropa dovevano ricorrere a disavan!i nel *ilancio dello /tato'
Intanto" lindustria tedesca attraversava un lungo processo di ristruttura!ione in conseguen!a della
riunifica!ione" spalmando la loro filiera di produ!ione nei paesi vicini" e il mercato del lavoro era
sottoposto a ripetute riforme' #allargamento all4st europeo dell0$4 dava la possi*ilit5 di godere di
un *acino di for!a-lavoro anche qualificata'


La crisi globale

.orner, tra poco sulla situa!ione europea' ;sserviamo soltanto" per adesso" che la crescita trainata dalle
*olle finan!iarie si 8 rivelata insosteni*ile" facendo scoppiare la &rande Recessione' Inaspettatamente"
per una lunga fase 9la cosiddetta &rande $odera!ione:" proprio gli squili*ri finan!iari e nelle *ilance di
parte correnti 9i cosiddetti global imbalances: avevano contri*uito a dare una parven!a di sta*ilit5 e
resilien!a al sistema6 le *olle finan!iarie" contri*uendo a fornire domanda effettivaO la mo*ilit5 dei fondi
4
speculativi" raddri!!ando dal lato dei movimenti dei capitali le *ilance dei pagamenti' Cualcosa del
genere si 8 ripetuto nellarea delleuro dal 1999 al E777' 0na prima grave crisi glo*ale " per la verit5" era
gi5 scoppiata nel E777" con lo sgonfiamento della dotcom econom)" e cerano voluti tre anni ad uscirne"
appunto con la *olla immo*iliare dei subprime che scoppia nel E777' #a crisi finan!iaria si trasmette
immediatamente al resto del glo*o" e segnatamente all4uropa6 &ermania" Irancia" Inghilterra" Irlanda"
/pagna" lo stesso 4st 4uropa" ne vengono investite in pieno' #a crisi reale colpisce dapprima solo alcuni
paesi" quelli dove pi grave era stata la *olla finan!iaria' #) frana lattivit5 produttiva" e da l) partono le
scosse' #o tsunami della caduta della domanda si trasferisce dagli /tati 0niti alla 3ina" dalla &ermania
allItalia" e cos) via' #o spettro del &rande 3rollo degli anni .renta consiglia dapprima delle politiche
=e>nesiane' #e *anche centrali inondano le economie di liquidit5" a salvataggio innan!i tutto di *anche
e finan!aO quasi ovunque i *ilanci dello /tato vanno sempre pi in rosso" per questo ma anche per
sostenere leconomia 9la manovra pi rigorosamente =e>nesiana sar5 peraltro quella della 3ina" in
questo stesso arco di mesi" fine E77K-ini!io E779:' Cuesta seconda fase della crisi termina a met5 E779"
quando si intravedono germogli di ripresa' #a priorit5 diviene ora la stretta fiscale" le politiche
restrittive' 4 una scelta suicida' %nche perch1 il risparmiatore sta passando dalla fase maniacale a
quella depressiva6 8 costretto a spendere meno per uscire dal de*ito' #o stesso fanno le imprese" che si
sono trovate allimprovviso inde*itate e a cui mancano gli s*occhi' 4 la defla!ione da de*iti6 nessuno
spende" dunque i redditi cadono" e latteso risparmio non si materiali!!a' #o /tato potre**e evitare
questo destino" ma invece di stimolare leconomia con disavan!i *uoni che producono valori duso per
la collettivit5 e aumento del salario reale 9diretto o indiretto:" contri*uisce alla depressione con
lausterit5'

Cual 8 la natura di questa crisiJ In Italia" come altrove" si sono riprodotte le medesime interpreta!ioni'
.ralascio qui quelle pi marcatamente mainstream6 colpa dello /tato predatore" delleccesso o della
mancan!a di regola!ione" e cos) via' #ascio pure sullo sfondo quelle letture" alla /tiglit! o Arugman" che
ritengono la &rande Recessione una ecce!ione di cos) grave portata da dover indurre a riesumare il
tradi!ionale armamentario =e>nesiano" almeno per un po' % sinistra" le visioni pi diffuse sono state
due' $inoritaria" la lettura marPista ortodossa" che riconduce la crisi glo*ale alla caduta tenden!iale del
saggio di profitto nella sua versione tradi!ionale6 laumento della composi!ione di capitale fare**e
cadere a un certo punto la massa" oltre che il saggio del profitto' (i diffusa la lettura sottoconsumista6
in un mondo di *assi salari non vi sare**e sufficiente domanda per poter reali!!are il plusvalore
poten!iale' $ettiamo da parte alcune considera!ioni ovvie" sul terreno teorico ed empirico'
.eoricamente" non pare proprio che le critiche alla necessit5 della caduta del saggio di profitto siano
mai state contro*attute efficacemente' 21 si capisce come sia possi*ile distinguere sul piano dei fatti le
diverse forme di crisi' /e la domanda aggregata 8 insufficiente" o se si verificano lotte nella distri*u!ione
o nella produ!ione che comprimono il saggio di plusvalore" ci, non pu, che far aumentare il rapporto
stoc= di capitaleLreddito na!ionale" dunque il rapporto capitale costanteLneovalore 9ovvero una delle
misure della composi!ione del capitale:' Cuello che 8 certo 8 che il neoli*erismo" a dispetto della
distri*u!ione massimamente inegualitaria" la domanda se la 8 saputa procurare da s1' 4 stata piuttosto
una era di sovra-consumo per rispondere al vero pro*lema che lo affligge" quello del sotto-
investimento'

% me pare sia futile il gioco di voler opporre alle cause finan!iarie della crisi le cause reali6 come se nel
capitalismo" sempre" le due cose non fossero strettamente intrecciateO e come se nel capitalismo
neoli*erista" in particolare" la ragione della sua capacit5 di sfuggire alla tenden!a alla stagna!ione non
stesse proprio nella finan!a perversa' /erissima 8 invece" a me pare" la necessit5 di ricostruire una
lettura marPiana della crisi corrente' 4ssa va per, proposta in una ottica di lungo periodo" attenta alle
diverse configura!ioni che ha assunto storicamente il capitalismo' 4 va fondata su una rilettura della
caduta tenden!iale del saggio di profitto come una meta-teoria che include in s1 le altre tenden!e alla
crisi' Gediamo in *reve' /e la #unga <epressione di fine ottocento pu, essere ricondotta allaumento
della composi!ione in valore del capitale" la risposta capitalistica in termini dellintreccio di innova!ione
tecnologica e organi!!ativa 9fordismo e ta>lorismo: cre, il contesto di una crisi da insufficiente
5
reali!!a!ione del plusvalore" il &rande 3rollo' 2on poteva infatti valere su scala glo*ale la solu!ione di
Rosa #uPem*urg" *attere il sotto-investimento con esporta!ioni nette verso larea non capitalistica
9quella via duscita che" mutatis mutandis e interamente dentro il capitalismo" si ripropone nel
neomercantilismo:' /i usc) da quella grande crisi solo con il secondo conflitto mondiale" e poi con la
capacit5 del =e>nesismo storicamente reali!!ato di attivare sistematicamente quelle che Aalec=i chiam,
esporta!ioni interne' Cui lassor*itore esterno del plusvalore 8 la spesa pu**lica in disavan!o" che pu,
essere finan!iata con nuova monetaO e il contenuto primo di quella spesa 8" ancora seguendo la
#uPem*urg" la spesa per armamenti" 2ello stesso solco di ragionamento si pu, introdurre lo spreco
alla Baran e /Qee!>'

2on aveva" peraltro" torto (aul $attic= a rilevare come *uona parte della produ!ione indotta dalla
spesa pu**lica =e>nesiana non fosse affatto produ!ione di capitale" ma produ!ione tout court' #a
solu!ione alla crisi andava allargando larea della improduttivit5' #a pressione sul lavoro
capitalisticamente produttivo per estrarre plusvalore su scala sistematicamente crescente permaneva e si
aggravava' Iu per questo che" rese possi*ili dalla tenden!a alla piena occupa!ione" le lotte operaie sulla
presta!ione lavorativa contri*uirono crucialmente a mettere in crisi il fordismo tra la met5 degli anni
/essanta e la met5 degli anni /ettanta' %nche se non fu certo questa lunica contraddi!ione di quella
forma della valori!!a!ione" quelle lotte impedivano laumento del saggio di plusvalore richiesto dalle
esigen!e della valori!!a!ione' 4 su questo sfondo che si comprende meglio il neoli*erismo6 la
sussun!ione reale del lavoro alla finan!a e la centrali!!a!ione sen!a concentra!ione sono fun!ionali a
consentire la costitu!ione del neoli*erismo come mone) manager capitalism e come pri*atised Ke)nesianism' /i
costituisce cos) la forma originale della accoppiata finan!iari!!a!ione-precari!!a!ione nel nuovo
capitalismo6 un capitalismo nientaffatto asfittico" che croller5 per le contraddi!ioni interne ai propri
fattori di for!a'

Rimane da dire dell4uropa" e dellItalia nel contesto europeo" prima di passare a considera!ioni pi
specifiche su questultimo paese' #4uropa 8 nel me!!o di una tormenta" economica e sociale' #a crisi"
sia chiaro" 8 venuta da fuori6 ci, non significa che non sia proprio il continente europeo a poter essere
allorigine non solo" come gi5 8" di un secondo tuffo nella recessione" ma nel trasformare la &rande
Recessione in uno nuovo &rande 3rollo' 4d 8 chiaro che in ci, ha un ruolo primario il fallimentare
disegno istitu!ionale della moneta unica" come anche 8 significativa la frattura neomercantilista
dell4uropa' <i nuovo" per," questo fa parte della oin+ interpretativa degli economisti di sinistra" anche
in Italia" dopo una lunga fase in cui la spiega!ione sottoconsumista si prolungava nellidea che il
pro*lema dell4uropa fosse invece il (atto di sta*ilit5 e sviluppo un dispositivo il cui contenuto
autentico era un tentativo di disciplinamento della periferia" e che non ha mai avuto duratura
applica!ione'

Cuando la crisi scoppia" londa della finan!a tossica colpisce su*ito l4uropa" a partire dalle
,andesbanen" e il collasso delle rela!ione inter*ancarie ha un impatto negativo su squili*ri di lunga data'
Il modello neo-mercantilista data almeno dalla fine degli anni Cuaranta del 2ovecento' %llora il
persistente avan!o commerciale tedesco era riciclato per il tramite della 0nione 4uropea dei (agamenti
919R9-D9:' 2egli anni /essanta" invece" prevale la ricerca di un attivo della *ilancia commerciale" in
&ermania come in Irancia ed Italia' 4 chiaro che" allora come oggi" lo*iettivo di un avan!o per larea
europea nel suo complesso era illusorio" e che laggiustamento dei paesi in disavan!o 9che" in assen!a un
meccanismo di compensa!ione" non poteva avvenire che per il tramite di politiche recessive: retroagiva
sulle esporta!ioni e occupa!ioni degli stessi paesi in avan!o' #alternativa per i paesi in disavan!o come
lItalia era" ovviamente" quella di svalutare6 una alternativa" con poche ecce!ioni" impratica*ile nel
sistema a cam*i fissi" sia pure aggiusta*ili" nato a Bretton SoodsO sottoposta a molti vincoli nel /istema
$onetario 4uropeo 91979-199E:O del tutto impossi*ile" oggi" nell0nione $onetaria 4uropea'

#a svaluta!ione fu invece praticata pienamente" e con successo" nel corso degli anni /ettanta" quando
lItalia agganci, la propria valuta al dollaro facendola depre!!are rispetto al marco6 la svaluta!ione pi
6
che compensava il deterioramento della competitivit5 dovuto alla pi elevata infla!ione" tamponando
laumento dei costi dal lato delle importa!ioni' /uccessivamente" fino alla met5 degli anni ;ttanta"
nonostante la *anda larga che le era stata assegnata e i periodici aggiustamenti al ri*asso della parit5
della lira nello /$4" la svaluta!ione non compensava la pi alta infla!ione" e ci, faceva cadere le
esporta!ioni nette' 0na tenden!a che fu rinfor!ata nella seconda met5 degli anni ;ttanta" soprattutto
dopo il 19K7" quando lo /$4 divenne" di fatto" un sistema a cam*i fissi sen!a cam*iamenti nei rapporti
di cam*io' #a posi!ione con lestero fu equili*rata dalla politica della Banca dItalia che manteneva i
tassi di interesse elevati 9e in particolare" pi elevati di quanto necessario al finan!iamento del de*ito
pu**lico:" in modo da incoraggiare importa!ione di capitali e" *eninteso" di mantenere elevata la
pressione sulle imprese e sui sindacati per spingere la ristruttura!ione e la compressione dei salari' 0na
politica che ha contri*uito a far lievitare il pagamento degli interessi sul de*ito pu**lico" e a rendere
questultimo crescente a dispetto dellottenimento di sostan!iosi avan!i primari nel *ilancio dello stato'


La crisi europea

3ome la &ermania" anche l;landa" il Belgio" la /vi!!era" l%ustria e la /candinavia 9in particolare"
Iinlandia e /ve!ia: guadagnano avan!i commerciali nellarea europea" mentre incorrono in un
disavan!o commerciale con la stessa &ermania - lunica ecce!ione 8 l;landa" che fornisce alleconomia
tedesca servi!i e finan!a' Il modello 8 il medesimo6 ottenere esporta!ioni nette gra!ie a crescita della
for!a produttiva del lavoro" pre!!i sta*ili e *ilanci dello /tato sotto controllo' 2el periodo dello /$4" e
sino alla riunifica!ione delle due &ermanie" la Repu**lica Iederale di &ermania reali!!, una quota
molto elevata di esporta!ioni nette sul (I#" una percentuale che fu recuperata e superata solo dopo il
E777-E77K' 4 cos) che le politiche neo-mercantiliste del 3entro-2ord 4uropa hanno spaccato l4uropa
in due" dal punto di vista della *ilancia di conto corrente con lestero' (rima larea dello /$4 e ancora
oggi quella delleuro" 8 il luogo primario delle esporta!ioni nette tedesche" nonostante il successo
dellespansione in nuovi mercati' Gisto il ruolo cruciale che nella sua economia ha sempre pi avuto il
settore finan!iario" la Irancia ha stretto unallean!a con la &ermania e i suoi satelliti allinsegna di una
posi!ione anti-infla!ionistica" cercando 9e riuscendovi sempre meno: di incrementare le esporta!ioni
nette riducendo le importa!ioni' Insieme allItalia" anche (ortogallo" /pagna e &recia stanno ormai
sitematicamente dal lato dei conti in rosso'

2onostante i suoi sfor!i la Irancia si 8 trovata sempre pi nel clu* dei paesi in disavan!o' Cuesto
scivolamento ha spinto le +lite francesi a cercare di condividere i *enefici della sta*ilit5 monetaria
condividendo con la &ermania il comando sulla moneta in una moneta unica' Il .rattato di $aastricht
8 il termine di un processo lungo" a egemonia francese6 la &ermania era considerato nano politicoO la
&ran Bretagna gigante finan!iarioO luna e laltra" si sperava" potevano essere sussunte sotto la centralit5
politica e militare della Irancia' 0n progetto nato dentro una 4uropa divisa in due dal $uro di Berlino"
e dalla 3ortina di Ierro6 un progetto destinato al con le ore contate per la riunifica!ione tedesca e il
crollo dell0R//' #a Bundes*an= si oppose alla -eaganomics sul Reno di Aohl finan!iare i disavan!i
del *ilancio pu**lico con de*ito estero invece che tramite incrementi nelle tasse' Il confronto interno
con Aohl" assieme al desiderio di mettere in riga lItalia e altri mem*ri dello /$4" indusse la Banca
3entrale tedesca a far impennare il tasso dinteresse a *reve nel 1991-9E' #a conseguen!a fu di spingere
verso lalto il cam*io del marco' <al 199E al E777 il conto corrente della &ermania nella sua intere!!a si
deterior, sino a divenire negativo" nonostante rimanesse lievemente positivo nel conto relativo ai *eni
tangi*ili esportati e importati" e nonostante la &ermania dell;vest continuasse a reali!!are un enorme
surplus 9a fronte del deficit colossale dell4st:' Cuesto non signific, tanto la fine dellorientamento neo-
mercantilista" e neppure che la capacit5 di finan!iarsi sui mercati interna!ionali si andasse riducendo'
3i, che stava avvenendo era lini!io di pi di un decennio di ristruttura!ione capitalistica nel mercato e
nel processo di lavoro" nel quadro di una grossa spinta verso la transna!ionali!!a!ione di molte
conglomerate industriali tedesche" e di un mutamento di strategia del capitale tedesco6 dallautoma!ione
alla delocali!!a!ione delle attivit5 a monte verso l4st 4uropa" ma anche verso aree come lItalia del
7
2ord' 4 a queste politiche" oltre che allaver *loccato i paesi partecipanti all0$4 in cam*i
irrevoca*ilmente fissi" che si deve il *oom dellePport tedesco negli anni <uemila'

#euro 8 nato con un peccato originale6 la sua struttura istitu!ionale incarna una permanente tenden!a
recessiva per lintera area" aggrava le divergen!e competitive tra i mem*ri" impone la defla!ione salariale
e la ristruttura!ione nei luoghi di lavoro' /ono difetti che potre**ero essere contrastati solo attraverso"
da un lato" una comune politica fiscale e dei trasferimenti che governi una redistri*u!ione delle risorse
tra regioni" e dallaltro lato" politiche industriali e strutturali che contri*uiscano a superare larretrate!!a
di alcune aree' Giceversa" il *ilancio europeo 8 ridicolmente *asso" la regola 8 la competi!ione fiscale tra
stati" e 9a dispetto talora dei comportamenti effettivi: viene promossa una politica di
deregolamenta!ione e privati!!a!ioni' % cui va aggiunto l esperimento di una moneta sen!a potere
statuale alle sue spalle" e di una *anca centrale cui sulla carta viene impedito di svolgere la fun!ione di
prestatore di ultima istan!a ai governi'

Il vero quesito a cui va allora data una risposta 8 come mai una fragile costru!ione come questa 9$ario
<raghi lha qualificata un cala*rone: sia stata" prima" capace di prendere il volo alla fine degli anni
2ovanta e poi" per vari anni" di apparire come un successo' Il progetto della moneta unica" come ho
detto" era su*ito franato con il crollo del socialismo reale' #a Irancia per, pretese leuro quale pre!!o
del dar via li*era alla riunifica!ione delle due &ermanie' 2egli anni 2ovanta la new econom) statunitense"
e la tenden!iale ridu!ione dei tassi di interesse" agevolarono una qualche convergen!a nominale 9anche
per quel che riguarda i parametri relativi alla finan!a pu**lica:' 3i, impose alla &ermania" in difficolt5"
di superare il proprio desiderio di costruire semmai una unione monetaria pi ristretta" e le imposero di
aderire alla ripresa del progetto6 come sempre esigendo qualcosa in cam*io' 3ome il .rattato di
$aastricht imponeva dei parametri di convergen!a" cos) lintrodu!ione delleuro si accompagn, al (atto
di sta*ilit5 e di sviluppo a <u*lino e %msterdam' #a &ermania ottenne anche che la B34 si
configurasse persino pi rigida della Bundes*an= nel suo orientamento monetarista'

2ei primi anni delleuro la &ermania" che usciva dallo shoc= della riunifica!ione" come anche i suoi
satelliti *eneficiavano di uno sviluppo meno veloce della periferia' #a *olla immo*iliare" che investiva
anche larea delleuro" in particolare Irlanda e /pagna" spingeva verso lalto il tasso di crescita di questi
paesi" sicch1 non solo i loro conti pu**lici apparivano virtuosi" ma essi fornivano anche domandai
all4uropa del 3entro-2ord' #a &recia e il (ortogallo erano paesi che dovevano compensare con
disavan!i nel *ilancio dello /tato la 9sempre pi cronica: caduta delle esporta!ioni nette" per sostenere
reddito e occupa!ione' $a ci, di nuovo provvedeva s*occhi ai paesi pi forti dellarea' #annullamento
del rischio di cam*io" e l9inatteso: a**attimento del premio di rischio sui prestiti ai mem*ri delleuro"
facevano s) che il capitale dei paesi del 3entro-2ord 9in primis francese" tedesco e *ritannico: fluissero
alla periferia" cos) come si rivolgessero alla gestione dellingente de*ito pu**lico italiano' (er garantirsi
rendimenti adeguati la finan!a europea assumeva caratteri non troppo distanti da quella doltreoceano"
con rilevanti investimenti nei titoli tossiciO e il mercato dei titoli di stato della periferia svolgeva un
ruolo simile al mercato dei subprime' &ra!ie alla de*ole!!a macroeconomica dellarea periferica i paesi
forti dellarea delleuro godevano verso lesterno dellequivalente di una relativa svaluta!ione nominale
9rispetto a quello che altrimenti sare**e stato il cam*io di un euro ristretto al centro:O e gra!ie alla
defla!ione competitiva fruivano anche di una svaluta!ione reale allinterno dellarea delleuro' #a for!a
strutturale della speciali!!a!ione produttiva e tecnologica tedesca" in macchine avan!ate e in manifatture
di alta qualit5" ne veniva ulteriormente esaltata'

Cuanto precede chiarisce *ene perch1" prima della &rande Recessione" gli squili*ri commerciali in
4uropa non fossero considerati un pro*lema particolarmente serio' #a stessa finan!a pu**lica non
destava particolari preoccupa!ioni' .anto pi che a violare le regole sono state" per *en tre volte"
&ermania e Irancia' %nche oggi la drammati!!a!ione del cosiddetto de*ito sovrano pare malposta' /e
si guarda alla euro!ona nel suo complesso" il rapporto de*ito pu**licoL(I# 8 compara*ile o inferiore a
quello di altre na!ioni 90/O &iapponeO lo stesso Regno 0nito se si computa nelle spese statali laiuto al
8
sistema *ancario:' %d uno sguardo non superficiale la crisi delleuro!ona si rivela tutto meno che
endogena6 essa 8 venuta dallesterno" 8 stata una sorta di rim*al!o del collasso del =e>nesismo
privati!!ato' 3i, non assolve" evidentemente" la tecnocra!ia e la politica europee" n1 rende esente da
colpe la struttura istitu!ionale della moneta unica' #a crisi ha colpito una 4uropa che era gi5 fragile per
la *assa crescita precedente' I canali di trasmissione li a**iamo gi5 accennati6 la diffusione della crisi
finan!iaria made in ./A e lo scoppio delle *olle immo*iliari"" la compressione della domanda che i paesi
interni allarea fornivano agli altri" la caduta delle esporta!ioni nel resto del mondo' %gli ini!i" si deve
dire" la crisi fu tamponata in vari paesi 9non in Italia: gra!ie ad una politica economica che smentiva la
retorica anti-=e>nesiana' 2on si e**e solo loperare di sta*ili!!atori automatici" ma anche un
interventismo attivo 9come la settimana corta di lavoro in &ermania:' Cuando lemergen!a cess," si
pass, ad un orientamento restrittivo delle politiche economico che ha cam*iato il quadro
drammaticamente' % partire dalla crisi greca'

.rattare la propria moneta 9come 8" in effetti" leuro per la &recia: come se fosse una valuta straniera
regolata da poteri esterni 9quale fu il caso dell%rgentina:" o pretendere che tra le regioni di una
medesima area monetaria 9dove gli squili*ri commerciali non possono che essere la norma: non vigano
trasferimenti compensativi" non pu, che preludere al disastro' $a la crisi in 4uropa non 8 dovuta alla
&recia" come non 8 dovuta alla finan!a pu**lica' 2on 8" a rigore" dovuta neppure agli squili*ri interni
di *ilancia commerciale6 non solo essi sono inevita*ili allinterno di qualsiasi regioneO essi non pongono
di per s1 un rischio diretto allunione monetaria" visto che non vi 8 limite alle passivit5 che una *anca
centrale na!ionale pu, registrare nei conti della B34' 3ontano molto di pi le contraddi!ioni reali
sottostanti'

#esisten!a della moneta unica 8 in du**io" e la sua sopravviven!a rischia di essere conquistata nel
segno di una stagna!ione permanente" a seguito di queste contraddi!ioni" esse s) endogene' <altra
parte" sare**e s*agliato non vedere che sotto la coperta della crisi stanno procedendo mutamenti
politici" economici e sociali di grande significato' Gero 8 che leuro!ona non pu, sopravvivere sen!a
una grande trasforma!ione istitu!ionale" una trasforma!ione che pu, muovere i suoi passi solo per il
tramite di una successione di crisi e drammati!!a!ioni' (er fare un esempio" la B34 non ha affatto
seguito alla lettera le sue prescri!ioni monetariste negli ultimi anni" e sta riscrivendo di fatto la sua
costitu!ione materiale' 2on solo ha agito sempre pi come prestatore di ultima istan!a per le *anche"
essa ha poi agito come finan!iatore dei governi sul mercato secondario quale che fosse la retorica di
facciata' 0ltimamente" con $ario <raghi" ha persino promesso un acquisto illimitato di titoli di stato
di paesi dellarea oggetto di attacchi speculativi" se necessario" condi!ionandolo alla garan!ia che le
riforme strutturali procedano'

4 sempre pi chiaro che dietro questi cam*iamenti sta la costru!ione esplicita di un governo" anche
politico" del capitale europeo6 un progetto che per reali!!arsi deve muoversi prudentemente e superare
strada facendo le resisten!e di fra!ioni della classe dominante' 0na austerit5 che tenga sotto pressione i
governi" e una successione di crisi che allentino le opposi!ioni" sono un complemento fatale di questa
strategia" la quale daltra parte 8 costretta a scommettere che una qualche ripresa ci sia6 ripresa che"
ancora una volta" non pu, che venire dallesterno della euro!ona' 0na ipotesi i cui margini di incerte!!a
sono elevatissimi' Intanto" la crisi procede oggettivamente con svalori!!a!ione della for!a-lavoro"
centrali!!a!ione dei capitali" ristruttura!ione dei processi produttivi" snellimento del pu**lico' 3he cos)
la crisi non divenga permanente 8 tutto da dimostrare' 0na inversione di rotta potre**e essere imposta
solo dalla politica e dalla societ5' Richiede per, di riconoscere la posta in gioco" e i mutamenti del
capitale'


Il caso italiano

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Geniamo ora pi specificamente al caso italiano' #Italia 8 spesso" e con molte ragioni" raffigurata come
il malato d4uropa' #e ragioni principali che vengono addotte riguardano quattro dimensioni' #a prima
8 la finan!a pu**lica' #a seconda 8 landamento del reddito pro-capite e della produttivit5 per addetto'
Il ter!o 8 il declino produttivo' Il quarto la perdita di competitivit5 e il rosso nei conti con lestero'

Gale la pena di guardare pi in dettaglio' #Italia ha vissuto una rilevante crescita del de*ito pu**lico' I
suoi ini!i possono essere collocati alla met5 degli anni /essanta 9quando" a fronte di un *locco
dellinvestimento privato" loperatore pu**lico effettu, investimenti compensativi" in particolare nel
$e!!ogiorno:" e allini!io degli anni /ettanta 9quando vennero introdotte delle riforme sociali" sen!a
che vi fosse allora un contemporaneo aumento delle entrate" per un ritardo nella messa in atto della
prevista riforma fiscale:' #aumento del rapporto disavan!oL(I#" e dunque del rapporto de*itoL(I#"
era comunque estremamente modesto' #o /tato intervenne significativamente anche a fine anni
/ettanta" con una spesa pu**lica direttamente 9sussidi alle imprese: o indirettamente 9trasferimenti alle
famiglie: fun!ionale alla ristruttura!ione produttiva' $a in quel caso laumento della spesa pu**lica fu
pressoch1 interamente coperto dalla crescita delle entrate fiscale' #a ragione stava principalmente nel
fatto che laumento dei salari" allora indici!!ati allinfla!ione via il meccanismo della scala mo*ile"
comportava laumento dei redditi nominali" che venivano di conseguen!a colpiti da un aumento delle
aliquote fiscali in conseguen!a della natura progressiva del nuovo sistema fiscale 9il cosiddetto
drenaggio fiscale:'

In Italia" come e pi che altrove" i pro*lemi della finan!a pu**lica emergono davvero soltanto con la
svolta neoli*erista" a ini!io anni ;ttanta" e il divor!io tra .esoro e Banca dItalia' I disavan!i nel
*ilancio statale vengono finan!iati collocando presso i risparmiatori titoli a tassi di interesse crescenti'
4 per, anche vero che quel decennio fu caratteri!!ato da ci, che $arcello <e 3ecco ha definito un
=e>nesismo criminale" ovvero dallespansione di una spesa pu**lica segnata da improduttivit5 e
corru!ione 9sino allinchiesta $ani (ulite che porr5 un termine alla (rima Repu**lica:' Inoltre" come
a**iamo gi5 ricordato" dal 19K7 la Banca dItalia tiene i tassi di interesse elevati per scelta politica' In
quel decennio il de*ito pu**lico italiano esplode tanto in termini assoluti" quanto relativamente al (I#'
2on si deve peraltro dimenticare che questultimo indicatore dipende dalla dinamica del denominatore"
e quindi patisce la diminu!ione dei tassi di crescita" che si a**assano continuamente un decennio dopo
laltro' &li anni 2ovanta" caratteri!!ati dallaccumulo costante di un avan!o primario" vedono in effetti
prevalere questi due fattori6 il crescere del de*ito pu**lico per il gonfiamento continuo della spesa per
interessi pregressi" e la caduta del (I#' 0na situa!ione che fu presa a pretesto per una ondata di
privati!!a!ioni che non ha avuto eguali negli altri paesi avan!ati' I miglioramenti delle condi!ioni della
finan!a pu**lica sono quasi sempre stati dovuti" oltre al succedersi di manovre di controllo della spesa e
aumento delle imposte 9in condi!ioni di larga evasione fiscale:" a fattori esterni6 come - dalla met5 degli
anni 2ovanta e sino alla crisi della dotcom econom)" e come nel quinquennio prima della crisi del E77K - la
caduta esogena dei tassi di interesse" o una crescita anchessa trainata dallesterno'

Cuesto 8 per, vero anche dei recenti peggioramenti" e qui sta una singolarit5 della crisi attuale' #Italia"
fino a met5 del E711" non dava particolari preoccupa!ioni sul fronte della finan!a pu**lica' 4
sen!altro il paese europeo che meno di altri si 8 impegnato in politiche attive anticicliche durante la
crisi" e che meno di altri ha visto crescere i disavan!i' 4d 8 il paese che nel mondo" da ventanni" ha
maturato il pi alto avan!o primario cumulato nel *ilancio dello stato' 4ppure" ci, non 8 *astato a
impedire di finire nella tormenta della specula!ione' In questo caso" non ha senso prendersela con le
agen!ie di rating" o con i mercati' Il punto 8 che" come l4uropa 8 entrata in crisi per una crisi
importata" lo stesso si pu, dire per lItalia' #incapacit5 europea di gestire la crisi greca - una ini!iale
remissione del de*ito avre**e avuto costi ridotti anche se avre**e comportato un pro*lema serio" ma
gesti*ile" di contagioO invece latteggiamento punitivo ha incancrenito le difficolt5 greche e propagato le
difficolt5 dallIrlanda al (ortogallo" dalla /pagna allItalia - e la svolta verso una generali!!ata politica di
austerit5 hanno condotto alla**attimento ovunque del tasso di crescita del reddito na!ionale" sino a
toccare la stessa &ermania' 2onostante la compressione della dinamica dei disavan!i" il rapporto
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de*itoL(I# 8 aumentato nettamente per la caduta del denominatore" sfondando il 1E7T e andando
sempre pi oltre' /e 8 vero che dal lato dei flussi il *ilancio pu**lico italiano non destava
preoccupa!ioni" lo stoc= rimaneva significativo' #e aspettative di deterioramento dellintero scenario
europeo hanno spinto verso lalto lo spread dei tassi di interesse sui titoli del de*ito pu**lico" dunque
anche quelli dei B;. rispetto ai 0und' 3i, era a sua volta aggravato dalla fuga dei capitali e dei depositi
*ancari" che a**andonavano le aree periferiche per quelle centrali delleuro!ona" in primis la &ermania'
Riappariva per questa via il rischio di converti*ilit5" nel caso di una dissolu!ione dellunione monetaria"
che ormai non era possi*ile escludere' 3on tassi di interesse che minacciavano di superare il 7T"
diveniva del tutto comprensi*ile il calcolo che nel giro di un paio danni 9con uno scarto enorme tra
tasso di interesse e tasso di crescita" e con la necessit5 di rifinan!iare ingenti ammontare di titoli nelle
aste successive: il de*ito pu**lico italiano divenisse insosteni*ile' In questi casi" come 8 noto" levento
futuro viene anticipato dai mercati" e il pericolo si concreti!!a nellimmediato'

2e consegue che i veri pro*lemi italiani stanno nella *assa crescita" pi che nella finan!a pu**lica'
/emmai" le politiche per a**attere il de*ito pu**lico si rivelano controproducenti' 2egli ultimi due anni
la crisi italiana si presenta di particolare gravit5 nel contesto europeo perch1 8 lItalia il paese che - con
lultimissima fase del governo Berlusconi" prima" e il governo di $ario $onti" poi - ha fatto uno sfor!o
di restri!ione fiscale tra i pi drastici in 4uropa" frenando la domanda interna" e affidandosi
esclusivamente 9nel *el me!!o di una crisi generale: al contri*uto della domanda estera netta' /e
guardiamo al primo decennio degli anni <uemila" vediamo che la dinamica del (I# italiano 8 stata
praticamente nulla" a fronte di una *assa crescita francese e tedesca 9salvo negli ultimissimi anni" prima
di una ricaduta della stessa &ermania nella recessione:" e di una crescita *en pi sostenuta della
periferia prima della crisi' #a crescita italiana aveva ini!iato a essere pi *assa della media europea gi5
dagli anni 2ovantaO media europea che a sua volta era sopravan!ata nettamente dalla velocit5 di
sviluppo degli /tati 0niti 9per non dire della 3ina e di gran parte dei paesi asiatici:' 0n destino di
stagna!ione che accomuna lItalia al &iappone' %ncora peggio vanno le cose per quel che riguarda la
produttivit5 per addetto" che sempre nel primo decennio del nuovo millennio 8 stata addirittura
negativa' I fattori che hanno condotto a questo esito sono noti' #Italia ha vissuto una tenden!a di
lungo periodo alla ridu!ione delloccupa!ione nellindustria manifatturiera" con un crollo in particolare
nelle imprese di grandi dimensioni' #a grande industria 8 quasi scomparsa" a parte la Iiat" in crisi sul
mercato interno ed europeo' 3i, ha significato la**andono" o la marginali!!a!ione" di numerosi settori
9elettronica" telecomunica!ioni" chimica e petrolchimica" farmaceutica" macchine per uffici" me!!i di
trasporto:' #ondata di privati!!a!ioni ha trasformato molte concentra!ioni pu**liche in imprese
private collettrici di rendite' (redomina la dimensione piccola e piccolissima delle unit5 produttive" il
cosiddetto nanismo' I distretti industriali" una volta fiorenti" sono in molte !one in crisi' #a
speciali!!a!ione dei produttori italiani 8 per lo pi in settori tradi!ionali' Basso 8 limpegno nella ricerca
e sviluppo o nellinnova!ione di prodotto' &li investimenti sono stati adattivi" e la domanda di nuovi
*eni capitali si traduce sovente nellimporta!ione di macchinari dallestero'

.utto ci, non stupisce' 2on stupisce perch1 9come si 8 ricordato: la *assa produttivit5 8 la naturale
conseguen!a" innan!i tutto" di una massiccia ondata di privati!!a!ioni' 2on stupisce" poi" perch1 alla
caren!a di innova!ione e politiche industriali si 8 sopperito con unaltra ecce!ionalit5 esemplare" cio8
una continua deregolamenta!ione del mercato del lavoro" quale che fosse il colore dei governi" che
pretendendo di aumentare la flessi*ilit5 del lavoro ne produceva invece una vistosa precari!!a!ione'
2on stupisce" infine" perch1 quanto precede si traduceva in una dinamica ridotta dei salari unitari
9anche se il costo del lavoro per unit5 di prodotto poteva nondimeno aumentare" vista appunto la *assa
produttivit5 per lavoratore:' <iveniva quindi possi*ile ottenere profitti o sopravvivere sui mercati sen!a
rinnovare gli impianti" ma sfruttando di pi la for!a-lavoro" lungo la via *assa di una pi intensa e lunga
durata del tempo di lavoro' /ono i *assi salari e la precari!!a!ione del lavoro a dare conto di un dato
che altrimenti potre**e stupire6 che questa realt5 produttiva declinante si sia accompagnata a una
significativa ridu!ione della disoccupa!ione' /e 8 vero che in Italia" al di l5 dei pro*lemi cronici del
$e!!ogiorno" i tassi di attivit5 sono pi *assi della media europea 9e ci, 8 ancor pi vero per le donne:"
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prima della crisi si potre**e quasi parlare di piena occupa!ione6 si trattava per, una piena sotto-
occupa!ione di una for!a-lavoro spesso precaria e malpagata'

% questo punto pare trovare spiega!ione il crescente disavan!o della *ilancia di conto corrente' In un
contesto di investimenti non particolarmente dinamici" di *assi salari" di disavan!i pu**lici tenuti sotto
controllo" la spinta a trovare domanda nei mercati esteri si 8 scontrata con il pro*lema della ridotta
competitivit5 9dovuta alla *assa innova!ione" alla precariet5" alla dimensione dimpresa" alla
speciali!!a!ione settoriale:' 3i, si 8 accoppiato al fatto che nell0$4 lItalia ha su*ito il cam*io ormai
irrevoca*ilmente fisso6 la sua infla!ione pi elevata e la sua produttivit5 a!!erata hanno determinato
lascesa relativa del costo del lavoro per unit5 di prodotto' <entro larea delleuro" la possi*ilit5 della
svaluta!ione competitiva 8 stata cancellata" e si 8 rimasti disarmati rispetto alla defla!ione competitiva'
#e difficolt5 sempre pi gravi nella *ilancia delle partite correnti si riflettevano in un forte
inde*itamento con lestero" e in una crescente quota del capitale straniero nel rifinan!iamento del
de*ito pu**lico - questultima circostan!a" se allini!io ne riduceva i costi" nel lungo periodo accresceva
la vulnera*ilit5 dellItalia alle fughe dei fondi e agli attacchi della specula!ione'

Il sistema *ancario italiano" che 8 andato soggetto dagli anni 2ovanta a un sostenuto processo di
centrali!!a!ione" 8 parso nel complesso relativamente solido nel me!!o della crisi" almeno sino a tempi
recenti' 3i, 8 stato dovuto alla natura ancora fortemente *anco-centrica del finan!iamento
dellindustria" alla cautela delle strategie di prestito degli istituti di credito" alla presen!a di molti titoli di
stato nellattivo del loro *ilancio' #inde*itamento delle famiglie" seppure crescente" si situa in Italia al di
sotto dei livelli del capitalismo anglosassoneO ed 8 relativamente elevata la ricche!!a detenuta dalle
famiglie 9pi *enestanti: rispetto al reddito' In effetti" se" invece che il rapporto de*itoL(I#" si volge lo
sguardo al rapporto de*ito pu**licoLricche!!a finan!iaria netta delle famiglie o al rapporto de*ito
pu**lico Lpatrimonio 9inclusivo delle a*ita!ioni:" lItalia passa dalle economie malate a quelle pi
sane' Cuesti elementi contraddittoriamente positivi si sono ultimamente rovesciati in un pro*lema da
quando lItalia 8 stata investita con violen!a dalla crisi del de*ito sovrano" e da quando le famiglie
hanno dovuto ini!iare a ricorrere al decumulo del loro risparmio per sostenere il consumo a fronte
dellausterit5 praticata dalla politica economica'

Il quadro negativo sulla produttivit5 e sulla *ilancia commerciale va peraltro qualificato' (er quanto
riguarda la produttivit5" il suo *asso livello 8 dovuto" oltre che alle caren!e strutturali che ho ricordato"
alla *assa produ!ione legata alla *assa domanda' (rima della crisi" lItalia cresceva s) poco" ma pi della
&ermaniaO e le aree che crescevano di pi lo facevano sulla spinta del de*ito privato" che si 8 rivelato
insosteni*ile' (er quanto riguarda la *ilancia commerciale" *asti segnalare che lItalia 8 il secondo
esportatore manifatturiero d4uropa" e che il suo passivo scompare se si escludono le importa!ioni
legate alla dipenden!a energetica' In particolare" si riscontra un surplus manifatturiero in settori come
la**igliamento" la moda" il vino" lautoma!ione e la meccanica non elettronica6 ovvero il made in Ital) di
qualit5" e la su*fornitura dellapparato produttivo del centro-4uropa' &i5 nella crisi del E777-E773
lItalia ha visto una sorta di sele!ione for!ata allinterno delluniverso delle piccole e medie industrie6 da
un lato" vedendo andare in crisi o esternali!!are ad 4st i segmenti pi poveriO e" dallaltro lato" vedendo
ridurre le quantit5 prodotte ma crescere la qualit5 e il valore aggiunto per quel che riguarda le imprese
pi dinamiche' In questa parte dellapparato industriale italiano la produttivit5 oraria 8 significativa 9e
certo i salari non ne tengono il passo:' Il declino dei vecchi distretti industriali si accompagna al parto di
quello che viene chiamato il quarto capitalismo6 le multina!ionali tasca*ili" forti nellinnova!ione e nel
mareting" capaci di penetrare i mercati doltrefrontiera e di effettuare investimenti diretti allestero' Il
limite di questo fenomeno" come gi5 era stato nel caso dei distretti" 8 che non pu, esaurirsi in queste
imprese la presen!a industriale di un paese avan!ato come lItalia' 4 una configura!ione fragile6 le
piccole e medie imprese sono incapaci di raggiungere autonomamente una massa critica nella ricerca e
sviluppoO la crescita dipende dalle alterne vicende della domanda esteraO non si costruisce una coeren!a
e complete!!a della struttura intersettoriale delleconomia' 3i, o**liga" per sopravvivere" a una
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ristruttura!ione continua e" in molti casi" a un peggioramento progressivo delle condi!ioni del lavoro"
quanto pi migliora la qualit5 della concorren!a della 3ina e dei paesi emergenti'


Una crisi che viene da lontano

/e si vuole comprendere i fattori specifici di crisi delleconomia italiana" *isogna risalire molto indietro'
#a frattura 8 da collocare a met5 degli anni /essanta del 2ovecento" a separare la fase del miracolo
economico" da quella della successiva crisi e incerte!!a che si prolunga sino agli anni ;ttanta" sino al
successivo declino relativo' #Italia era uscita dalla guerra con una situa!ione di apparente de*ole!!a'
0na elevatissima disoccupa!ione 9ufficiale e nascosta:" la presen!a di una dose significativa di
capitalismo di stato 9come eredit5 degli interventi del fascismo nella crisi degli anni .renta:" un ritardo
tecnologico delle grandi imprese 9frutto anche della precedente politica di autarchia:" la presen!a
significativa di aree non capitalistiche" il dualismo territoriale tra 2ord pi avan!ato e /ud arretrato'
2ondimeno" tra il 19D7 e il 19UE lItalia seppe trasformare in risorse molte di queste caratteristiche" e fu
tra le economie a crescita pi veloce" anche in for!a della scelta lungimirante di aprirsi al commercio
interna!ionale e di partecipare da protagonista allintegra!ione europea' I *assi salari garantivano elevati
profitti" che venivano reinvestiti per lammodernamento tecnologico" in *eni capitali dal progresso
tecnico incorporato che elevavano la produttivit5' Il settore pu**lico e**e un ruolo trainante nella
prima met5 degli anni 3inquanta" mentre fu il settore privato a dominare gli anni successivi sino
allini!io del successivo decennio' #e esporta!ioni crescevano velocemente' 3ome nel resto del mondo
capitalistico" furono lelevata spesa pu**lica" le esporta!ioni" e linvestimento privato a trascinare dal
lato della domanda una economia capitalistica che godeva dellelevata distru!ione di capitale dovuta alla
guerra" e del =e>nesismo militari!!ato statunitense' 0na peculiarit5 italiana fu lelevata presen!a di aree
di rendita e di improduttivit56 gra!ie al ruolo del consumo puro che veniva da questi strati sociali si
poteva chiudere il circuito della riprodu!ione capitalistica' In tal modo" peraltro" si riproduceva in Italia"
sia pure in forma caricaturale" il ruolo che lo spreco e la spesa del plusvalore come reddito 9e non come
capitale: giocavano nel capitale monopolistico'

Cuesto modello and, precocemente in crisi allini!io degli anni /essanta' 2el triangolo industriale si
raggiunse la piena occupa!ione" e ci, dette luogo a lotte salariali molto vivaci' Intanto" lapertura della
<emocra!ia 3ristiana ai socialisti e le prime riforme del centro-sinistra spaventavano il capitale italiano"
che reagiva con la fuga dei capitali' #a Banca dItalia rispose ai due eventi in sequen!a" prima favorendo
il recupero dei profitti per la via infla!ionistica 9il che" nel sistema a cam*i fissi di Bretton Soods" si
traduceva in una *ilancia commerciale negativa:" e poi con la defla!ione" restringendo lofferta di
moneta per comprimere produ!ione e occupa!ione' #a posi!ione estera del paese miglior," e i salari
crollarono' Il punto 8 che alla met5 degli anni /essanta il capitale produttivo accompagn, questi eventi
e politiche con uno sciopero degli investimenti" e scelse di riguadagnare profitta*ilit5 per la sola via della
compressione salariale e della maggiore intensit5 del lavoro" e non gra!ie ad un aumento della for!a
produttiva del lavoro' 3i, spiega la radicalit5 delle lotte operaie della fine degli anni /essanta e primi
/ettanta" pur in un contesto che non era pi di piena occupa!ione 9ma di segmenta!ione della domanda
di lavoro delle imprese:' Il conflitto si estese dal salario alla condi!ione di lavoro' #e lotte operaie erano
state precedute e contaminate dalle lotte studentesche" e seppero estendersi al resto della societ5 il
lungo autunno caldo italiano" che termin, davvero solo alla fine del decennio'

%l nuovo round dei conflitti di lavoro" interni allo stesso processo di valori!!a!ione" il capitale italiano
reag) su*ito con il decentramento produttivo" poi dal 1973 con la svaluta!ione 9per consentire una
maggiore corsa dellinfla!ione italiana rispetto a quella dei paesi concorrenti:" infine dalla met5 degli
anni /ettanta con una innova!ione tecnologica nella grande impresa' 3i," insieme al ricordato sostegno
dello /tato alla ristruttura!ione capitalistica via sussidi alle imprese e trasferimenti alle famiglie" seppe
rimettere in corsa il capitalismo italiano" ma su una traiettoria de*ole e reattiva' #a svolta nei rapporti di
classe fu san!ionata dalla sconfitta alla Iiat nellotto*re del 19K7' Il =e>nesismo criminale e la estesa
13
corru!ione degli anni ;ttanta furono la cappa sotto la quale si muoveva con difficolt5 un capitalismo
con sempre meno grandi imprese e in via di deindustriali!!a!ione" salvo linnega*ile vitalit5 dei distretti
industriali in quella che venne allora *atte!!ata .er!a Italia 9il 3entro Italia e il 2ord-4st:'
#investimento delle imprese italiane" che negli anni del miracolo era quantitativamente superiore a
quello dei concorrenti" si riduceva rispetto alla media europea6 mentre" prima come dopo" latitava
linvestimento in conoscen!a' #a crescita capitalistica finiva sempre pi col dipendere da un traino
esterno" dalla spesa improduttiva" dalle aree di rendita'

4 per queste ragioni che leconomia italiana si affaccia de*ole alla frantuma!ione dello /$4
conseguente alla riunifica!ione tedesca' Riesce ancora per qualche anno il vecchio gioco della
svaluta!ione competitiva" facilitato dalla deindici!!a!ione del salario e dal peggioramento delle
condi!ioni della contratta!ione sindacale' Il salario nominale segue a malapena e in ritardo linfla!ione"
depurata degli aumenti del pre!!o delle materie prime e delle tariffe" e viene ulteriormente falcidiato dal
drenaggio fiscale' Ini!ia la stagione delle riforme" tra le pi radicali in 4uropa' In primo luogo" la
riforma delle pensioni" che passano dal sistema a riparti!ione a quello contri*utivo' 0na riforma
ingiustificata6 il saldo tra le entrate contri*utive e le presta!ioni previden!iali 9al netto delle ritenute
fiscali: continua ad essere positivo" nonostante linvecchiamento della popola!ione" ed 8 an!i sempre
pi rilevante" andando in realt5 a migliorare le condi!ioni della finan!a pu**lica' #a stessa quota della
spesa pensionistica sul (I#" a dispetto degli allarmismi" 8 nella norma europea" se non inferiore6 le
statistiche usualmente addotte per sostenere il contrario erroneamente computano forme di salario
differito 9come il .rattamento di Iine Rapporto: come presta!ioni previden!iali" e non tengono conto
del differente trattamento fiscale' (oi le riforme del mercato del lavoro" in nome di una maggiore
pretesa flessi*ilit5" che hanno invece diffuso incerte!!a e precariet5" rallentando linvestimento
innovativo' %ncora" le riforme che hanno introdotto li*erali!!a!ioni e privati!!a!ioni radicali" privando
lItalia di pe!!i significativi dellapparato industriale' 4 si potre**e continuare' 0na storia in cui il
fallimento di una riforma 8 la ragione che giustifica un ulteriore" pi massiccia" dose della medesima
medicina'

(er capire la politica economica degli ultimi ventanni occorre introdurre una distin!ione che in Italia" in
forma estrema" anticipa e chiarisce quanto avviene anche altrove' Cuella tra neoli*erismo e social-
li*erismo6 due ideal-tipi" sicuramente" ma che aiutano a comprendere' Il neoli*erismo del centrodestra 8
stato davvero li*erista sul mercato del lavoro 9in cui si chiede di smantellare garan!ie e diritti: e sul
Qelfare 9in cui si chiede una minore tutela:' 2on lo 8 stato affatto sul mercato dei *eni e dei servi!i
9*asti ricordare come due campioni del neoli*erismo" come Bush Vr e Berlusconi" incarnino la tipica
figura del monopolista" e non a**iano affatto operato per una autentica apertura dei mercati:' Il
neoli*erismo non 8 li*erista" a *en vedere" neanche sul terreno del *ilancio pu**lico6 alla retorica in
favore della ridu!ione dei disavan!i corrisponde una pratica che li ha fomentati 9i governi Berlusconi"
sin quasi alla loro fine" si sono caratteri!!ati per una polemica contro i vincoli europei alla finan!a
pu**lica:' <altronde" accrescere il rosso nei conti pu**lici configura un aspetto paradossale della
strategia neoli*erista di amma!!are la Bestia 9il disavan!o di oggi costringe il prossimo governo a
politiche di compressione dellintervento statale:'

(er certi versi" il social-li*erismo del centrosinistra 8 *en pi li*erista del neo-li*erismo' 4 davvero per
la accresciuta concorren!ialit5 dei mercati 9un mercato pi li*ero sare**e il miglior regolatore del
capitale6 la mitologia dellantitrust:' 4d 8" il social-li*erismo" il pi convinto sostenitore di una finan!a
pu**lica controllata6 in Italia" ci, corrisponde alladesione del centro-sinistra ai vari vincoli che" in
successione" l4uropa ha imposto 9sostenendo che cos) si com*atteva la rendita e si accresceva
lefficien!a:' Il social-li*erismo" al contrario" non 8 li*erista sul mercato del lavoro e sul welfare' 2el
primo caso" il lavoro" dichiara di non vedere il lavoratore come merce" e dunque propugna la
flessi*ilit5 invece della precariet5' 2el secondo caso" il welfare" si dichiara propenso a una riforma di
segno universalistico" che allontani da uno stato assisten!iale lavoristico" per proteggere il lavoratore
invece del posto di lavoro" e si spinge sino a immaginare forme di reddito garantito' 0n esempio
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statunitense 8 pro*a*ilmente il governo 3linton 9o magari" idealmente" il francese @ospinO pi pallido
ancora 8 stato il social-li*erismo del *ritannico Blair" al punto da stingersi in un neoli*erismo
moderato:' In Italia" il riferimento 8 ai governi (rodi- <%lema-%mato che hanno due volte interrotto il
lungo dominio dei governi Berlusconi'

#o strano e sventurato" ma non casuale" paradosso 8 che" nel caso italiano" i governi social-li*eristi
9appoggiati persino" per una certa fase" da partiti neocomunisti:" una volta al governo" hanno dovuto
rimandare a tempi migliori la loro anima sociale e redistri*utiva" in for!a dello stato disastrato del
*ilancio pu**lico" delle ricorrenti crisi glo*ali" o dei di=tat europei' % questo punto" le riforme per la
flessi*ilit5 sul mercato del lavoro non potevano che degradarsi in una ulteriore precari!!a!ione del
lavoro" e le misure per il contenimento dei disavan!i non potevano che deprimere uno sviluppo in
fondo demandato al miracolo delle sole li*erali!!a!ioni" un miracolo che non si 8 mai concreti!!ato'
#unico autentico governo li*erista sinora 8 stato quello di $ario $onti che" al di l5 delle parole" sta
coniugando il versante li*erista del neoli*erismo e del social-li*erismo' 4 che sta aggravando la crisi
italiana nel me!!o della crisi glo*ale ed europea'


Grand Hotel bisso

Gale per lItalia quello che vale per l4uropa' (arafrasando le osserva!ioni di &>Wrg> #u=Xcs sulla
intelligentsia tedesca del suo tempo" i politici e i tecnocrati e gli intellettuali della euro!ona" come quelli
italiani" appaiono a*itare un Grand 1otel Abisso' 0n hotel di lusso" equipaggiato di ogni comfort" sul
ciglio di un a*isso che sporge sul nulla e sullassurdo' #o contemplano" mentre cenano in modo
eccellente" o godono di arte sovraffina' 2el nostro caso" questi soggetti sem*rano incapaci di impedire
lo scivolamento nella*isso per l4uropa" e forse per leconomia mondiale'

Il caso italiano mantiene una sua ecce!ionalit5 esemplare" anche dopo lesaurirsi" prima dello sviluppo
economico dentro la c'd' golden age del secondo dopoguerra 9gli anni 3inquanta e primi /essanta:" poi la
crisi capitalistica della fine dei /essanta e /ettanta' <agli anni ;ttanta" il declino relativo delleconomia
italiana ha assunto caratteri contraddittori" presentandosi progressivamente come il negativo fotografico
della dinamica capitalistica mondiale nellera del neoli*erismo" e come paradigmatico del possi*ile
destino della stagna!ione europea esito del neomercantilismo'

%nche su un terreno propositivo" il caso italiano avre**e da insegnare' Cui" come altrove" una possi*ile
via di uscita sare**e possi*ile solo a condi!ione di procedere a una sociali!!a!ione industriale e della
struttura produttiva" una sociali!!a!ione della *anca e della finan!a" una sociali!!a!ione
delloccupa!ione' /olo riproponendo una rimessa in questione del che cosa" quanto e come produrre'
In mancan!a di ci," e pure scontando che lausterit5 a**ia un suo termine" lori!!onte pare essere
dominato dal procedere di una lunga ristruttura!ione del capitale' %ncora una volta" per quanto possa
apparire singolare" il riformismo si rivela impossi*ile" e riforme serie sono condi!ionate dal prodursi di
una capacit5 di rimessa in discussione radicale dellordine esistente delle cose' 2on c8 da essere
ottimisti'

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