1. Approccio basato sulla descrizione della superficie
che delimita loggetto solido 2. Approccio basato sulla descrizione del volume occupato dal solido, per mezzo di un set di primitive solide che vengono aggregate o con metodi procedurali (o costruttivi) e/o metodi di decomposizione Schema di rappresentazione B-rep Schema di rappresentazione CSG Schema di rappresentazione secondo un modello di decomposizione 3. Approccio basato sullo sweeping Sweeping traslazionale Sweeping rotazionale Un insieme di punti 2D in moto nello spazio spazza un volume (o solido) che pu essere descritto attraverso loggetto 2D in movimento e la traiettoria (in generale una curva 3D). Il metodo pu rappresentare solo una classe limitata di oggetti solidi e descrive linformazione di come loggetto stato derivato Sweeping traslazionale Schema di rappresentazione CSG (Constructive Solid Geometry) storicamente il primo schema di rappresentazione utilizzato per descrivere un modello solido. Lo schema di rappresentazione CSG (Constructive Solid Geometry) descrive il volume occupato dal solido per mezzo di un set di primitive solide, che vengono aggregate con metodi procedurali. Lo schema CSG descrive la storia (detta rappresentazione della geometria solida costruttiva) secondo cui gli operatori booleani e le trasformazioni geometriche sono applicate alle primitive solide di modellazione per ottenere il modello solido finale.
Caratteristiche principali Il solido descritto con una struttura ad albero dove le foglie (nodi terminali) sono le primitive solide utilizzate. Lalbero CSG descrive il metodo procedurale utilizzato per costruire il modello. Grafi e alberi Il grafo un insieme di nodi (o vertici) collegati da connessioni (detti spigoli, rami o archi). Un albero una forma particolare di grafo nella quale c un nodo (detto nodo radice, tradizionalmente rappresentato in alto) dal quale si diramano tutti gli altri. In un albero non ci sono loop (ossia traiettorie che partono e finiscono nello stesso nodo). Un nodo che si dirama a partire da un altro nodo prende il nome di figlio. Un nodo e i suoi figli formano un sottoalbero. Un nodo senza figli detto nodo terminale o nodo foglia. Un nodo con pi di un figlio denominato nodo ramo. Lalbero CSG contiene le informazioni relative sia alle primitive solide di modellazione utilizzate che al processo di costruzione del solido Il nodo radice rappresenta il solido finale I nodi foglia rappresentano le primitive di modellazione I restanti nodi rappresentano o operazioni booleane o trasformazioni geometriche (per esempio di traslazione, rotazione e scala). I nodi associati a operazioni booleane sono nodi ramo. I nodi associati a trasformazioni geometriche sono detti nodi di trasformazione. Un nodo di trasformazione non un nodo ramo Lo schema CSG basato su primitive solide bounded (parallelepipedi, cilindri, sfere, coni,) o unbounded (semispazio planare orientato, semispazio cilindrico orientato, etc.) Ciascuna primitiva solida individua un insieme di punti nello spazio 3D. Un modello solido di forma complessa pu essere generato combinando le primitive solide mediante gli operatori booleani Operazioni booleane Le operazioni booleane (unione, intersezione e differenza) sono operazioni su insiemi. Una primitiva solida pu essere considerata un insieme di punti 3D. Queste operazioni sono molto semplici, ma anche molto potenti. Problema derivante dalluso degli operatori booleani classici In generale luso degli operatori booleani classici pu portare a generare solidi non validi Per aggirare il problema sono stati introdotti i concetti di insieme regolare, chiusura e parte interna di un insieme Rappresentazione di un modello solido: concetti di base La chiusura di un insieme costituito dai punti interni e di frontiera dellinsieme. Perch un modello solido sia valido linsieme S deve essere regolare.
Un insieme regolare un insieme geometricamente chiuso (ossia un insieme che coincide con la sua chiusura). S regolare se e solo se: S = kS (k = chiusura) S iS bS kS In termini informali un insieme regolare costituito da punti interni e da punti di contorno aderenti (o a contatto) con punti interni The regularized set union (U*), intersection (*), difference (-*), and complement (c*) of two subsets X and Y of W (universal set) are defined as:
where c denotes the usual complement with respect to W. The sequence of operations, consisting of interior followed by closure, is called regularization. Operatori booleani regolarizzati Luso degli operatori booleani classici pu portare a generare solidi non validi Gli operatori booleani regolarizzati permettono di eliminare:
spigoli e facce penzolanti; elementi degeneri rispetto alla dimensionalit degli oggetti di partenza Operatori booleani regolarizzati * Lo schema di rappresentazione CSG D una descrizione implicita, procedurale (si descrive come ottenere il risultato ossia il processo costruttivo, non il risultato stesso) e non valutata delloggetto solido
CSG : vantaggi/1 La struttura di dati di una rappresentazione CSG semplice e compatta (rappresentazione non valutata) la gestione dei dati facile La rappresentazione CSG di un solido pu sempre essere convertita nella corrispondente rappresentazione B-rep Le operazioni booleane sono semplici da implementare e richiedono ristretti tempi di calcolo importante disporre in modo esplicito delle descrizioni geometriche di facce, spigoli e vertici delloggetto e delle relative informazioni di connettivit visualizzazione sul monitor di un rendering del modello o per effettuare dei calcoli sui percorsi di lavorazione Boundary Evaluation Processo di calcolo che converte la rappresentazione CSG in una struttura a facce, spigoli e vertici (Boundary Evaluation). Se le primitive sono di tipo complesso questo processo comporta calcoli laboriosi. CSG : vantaggi/2 Lalbero CSG potenzialmente in grado di descrivere non un solo oggetto, ma unintera famiglia di componenti simili La parametrizzazione di un modello solido pu essere realizzata facilmente cambiando i valori assegnati ai parametri geometrici (intrinseci e di posizione) caratteristici delle primitive di modellazione impiegate. CSG : vantaggi/3 La descrizione procedurale del modello solido pu essere usata per trasferire informazioni sul ciclo di lavorazione A patto di stabilire delle regole predefinite che associano alle varie funzioni di modellazione una data lavorazione in modo che il trasferimento delle informazioni sul ciclo di lavorazione sia completo e non ambiguo CSG : svantaggi/1 Lo schema CSG consente una modellazione di alto livello. Essendo gli elementi di basso livello (spigoli, vertici, etc) non direttamente disponibili, non facile modellare/modificare un oggetto a partire da queste entit (esempio: aggiunta di uno smusso ad uno spigolo) Un oggetto solido rappresentabile esattamente da un sistema CSG solo se il suo contorno pu essere modellato mediante le primitive in dotazione le primitive di modellazione in dotazione definiscono la copertura geometrica (o dominio) del sistema di modellazione CSG luso di primitive con superfici sculturate (ossia free- form) amplia la gamma di solidi rappresentabili con lo schema di rappresentazione CSG CSG : svantaggi/2 Il modello CSG non valutato le descrizioni geometriche di facce, spigoli e vertici e le informazioni di connettivit tra queste entit vengono calcolate, al momento del bisogno, a partire dallalbero CSG (boundary evaluation process) molte applicazioni (per esempio la visualizzazione wireframe, le operazioni di rendering, calcolo dei percorsi di lavorazione nelle macchine NC) richiedono queste informazioni, spesso ottenute con notevole dispendio di tempo le primitive CSG hanno di solito forme semplici (superfici quadriche) oppure sono convertite in approssimazioni poligonali CSG : svantaggi/3 Esistono molti modi di costruire un modello solido e a ciascuno di essi associabile un albero CSG differente tra modello solido e albero CSG non c corrispondenza biunivoca CSG : svantaggi/4 Traslazione Differenza Traslazione Unione In un archivio di modelli CSG impossibile verificare la identit e/o differenza di due modelli solidi sulla base del relativo albero CSG espandere (e quindi visualizzare) il relativo modello CSG Schemi di rappresentazione secondo un modello di decomposizione Si basano sulla decomposizione del volume occupato dal solido in blocchi (solidi) elementari adiacenti Il solido descritto come un aggregato di solidi semplici o blocchi elementari adiacenti (quindi tra di loro non intersecanti). Tale modello solido risultante detto modello di decomposizione. Per un dato oggetto solido vari modelli di decomposizione sono possibili (a seconda di come si sceglie il solido semplice e il metodo di decomposizione) Nessuno dei modelli di decomposizione in grado di descrivere esattamente un solido (il grado di approssimazione della descrizione dipende dalle dimensioni del blocco elementare selezionato) Schemi di rappresentazione secondo un modello di decomposizione: caratteristiche principali comuni A seconda del metodo di decomposizione impiegato gli schemi di rappresentazione possono essere uno dei seguenti tipi : per enumerazione esaustiva
per suddivisione spaziale
per decomposizione in celle
Schema di rappresentazione a voxel Schema di rappresentazione secondo octree Metodi di decomposizione Schema di rappresentazione a celle Schema di rappresentazione a Voxel Lenumerazione esaustiva (metodo di decomposizione alla base dello schema di rappresentazione a voxel) semplicemente una estensione al 3D della procedura di rasterizzazione di oggetti grafici 2D (o di generazione di immagini bitmap). (2D: pixel3D: voxel)
Modello di decomposizione per enumerazione esaustiva di un oggetto solido a forma di toro Si basa sulla decomposizione dello spazio in un insieme di solidi (o volumi) elementari di forma e dimensione assegnata, tra loro adiacenti Lestensione al 3D della procedura di rasterizzazione detta enumerazione esaustiva Il voxel una estensione al 3D del pixel (le ultime tre lettere xel provengono da pixel, le prime due da volume) Procedura di generazione della rappresentazione a voxel di un solido 1. Si crea un cubo di dimensione corrispondente allo spazio 3D di interesse (includente loggetto 3D). 2. Il cubo suddiviso in parecchi cubetti (voxel) ottenuti imponendo una griglia 3D uniformemente spaziata lungo gli assi x, y e z. 3. Questo cubo, contenente parecchi cubetti pi piccoli, rappresentato, a livello di database interno, con una matrice 3D, che ha tanti elementi quanti sono i cubetti. 4. Ogni elemento della matrice 3D ha valore 0 o 1 a seconda della posizione del relativo cubetto rispetto al solido. Se nel cubetto c il solido (anche parzialmente) si assegna il valore 1, altrimenti il valore 0. Schema di rappresentazione a voxel: vantaggi/1 possibile descrivere qualunque modello solido col livello di precisione desiderato (molto usato per la rappresentazione di modelli di ossa e organi, che vengono ricostruiti a partire dai dati 3D provenienti da misure di TAC, risonanza magnetica, etc. ) possibile calcolare facilmente le propriet volumetriche del solido (p.e. volume, massa e momenti di inerzia) a partire dalle propriet del singolo voxel facile fare operazioni booleane calcolo delloperazione booleana sui valori interi 0 e 1 per i corrispondenti voxel dei due solidi. La rappresentazione a voxel pu dare anche una rappresentazione a tutto ci che esterno al solido. Questa caratteristica utile, per esempio, nel calcolo della capacit di una struttura a shell o anche nel calcolo dei percorsi dei robot al fine di evitare gli ostacoli la rappresentazione a voxel d informazione sul pieno (ossia sugli ostacoli) e sul vuoto (ossia sullo spazio disponibile). Struttura dati: matrice a tre dimensioni Schema di rappresentazione a voxel: vantaggi/2 Schema di rappresentazione a voxel: svantaggi Lo spazio in memoria richiesto aumenta drasticamente quando la dimensione dei voxel diminuisce Una rappresentazione a voxel intrinsecamente unapprossimazione del solido originario non sono molti i sistemi di modellazione che impiegano i soli voxel per rappresentare matematicamente il modello solido. Spesso i voxel sono utilizzati come rappresentazione ausiliaria del solido al fine di aumentarne lefficienza computazionale Schema di rappresentazione ad Octree/1 Si tratta di uno schema di rappresentazione simile a quella per voxel (il solido descritto come un insieme di cubetti adiacenti e non intersecanti).
La sola differenza sta nel modo in cui il volume occupato dal solido suddiviso. Tale metodo di decomposizione (detto per suddivisione spaziale) ha il vantaggio di ridurre considerevolmente, rispetto alla rappresentazione a voxel, lo spazio di memoria richiesto da questo tipo di rappresentazione numero di cubetti (ottanti) inferiore al numero di voxel
Si basa sulla decomposizione ricorsiva dello spazio in blocchi elementari. Ciascun blocco pu essere pieno, vuoto o semipieno: in questultimo caso viene ulteriormente suddiviso in altri otto sottoblocchi. Si determina cos una struttura multi-risoluzione che consente di risparmiare memoria rispetto al voxel. Schema di rappresentazione ad Octree/1 Nella rappresentazione ad octree il cubo originario (di dimensione corrispondente allo spazio 3D di interesse) diviso in otto cubi introducendo dei piani mediani lungo larghezza, altezza e profondit, come mostrato in figura. Ogni esaedro (detto ottante) 1/8 dellesaedro da cui discende. Schema di rappresentazione ad Octree/2 Nella rappresentazione a octree solo alcuni ottanti vengono ulteriormente suddivisi, mentre altri sono lasciati invariati, a seconda della loro posizione relativa rispetto al solido da rappresentare. Schema di rappresentazione ad Octree/2 Procedura di generazione della rappresentazione ad Octree Si crea un cubo di dimensione corrispondente allo spazio 3D di interesse. Questo cubo detto ottante radice. Poi lottante radice suddiviso in 8 ottanti e si va ad indagare la relazione spaziale di ogni ottante rispetto al solido. Se lottante completamente interno al solido chiamato nero, se completamente esterno bianco, se in parte dentro e in parte fuori, grigio ed in tal caso ulteriormente suddiviso in 8 ottanti. Gli ottanti bianchi o neri non vengono suddivisi ulteriormente. Questa fase ripetuta finch gli ottanti generati dalle suddivisioni successive non raggiungono la dimensione minima prestabilita. Quando il processo di suddivisione termina gli ottanti grigi residui sono modificati in ottanti neri e il solido originario sar descritto dallinsieme totale di ottanti neri. Schema di rappresentazione ad Octree/4 Questo schema di rappresentazione utilizza come struttura dati un albero. Ogni ottante viene rappresentato come nodo dellalbero. Gli ottanti neri e bianchi sono nodi foglia. Gli ottanti grigi sono nodi ramo. Da ciascuno di essi, infatti, partono otto rami, come mostrato in figura. Questa struttura di dati ad albero detta octree (nel caso 2D detto quadtree) Alla fine il numero di ottanti molto inferiore al numero di voxel (gli ottanti bianchi e neri non vengono ulteriormente suddivisi). La rappresentazione ad octree ha pi volume di quello del solido esatto.
Schema di Rappresentazione per celle un altro modo di rappresentare un solido come un aggregato di solidi semplici adiacenti e non intersecanti. Si tratta generalmente di blocchi di forma varia (p.e. con facce e spigoli curvi) connessi tra di loro in corrispondenza dei vertici (o nodi). I modelli FEM (o mesh), fondamentali per lesecuzione di analisi ingegneristiche, sono un tipico esempio di modello di decomposizione per celle. Levoluzione delle tecnologie di modellazione solida CAD 3D: da Geometry- based a Feature-based I modellatori geometry-based Le tecniche di modellazione geometry-based modellano la forma geometrica di un componente in modo esplicito (si parla di modellatori espliciti) modello statico Le operazioni di modifica sono generalmente laboriose Negli anni 90, sebbene lutilizzo della modellazione solida crescesse uniformemente, le aziende non ottenevano la produttivit promessa dai venditori di sistemi CAD I modellatori espliciti sono poco efficienti e non sono in accordo col modo di operare del progettista Sono pi utili in fase di documentazione che di progettazione Principali svantaggi dei modellatori geometry-based I sistemi CAD di tipo geometry-based presentano delle limitazioni piuttosto evidenti, quali:
-difficolt di utilizzo: le primitive di modellazione sono di basso livello semantico
-difficolt nel rappresentare, allinterno del modello, il design intent: i vincoli progettuali (per esempio parallelismo, ortogonalit, concentricit) non sono espressamente codificabili ;
-difficolt nella modifica delle dimensioni: la modifica di una dimensione comporta laboriose operazioni di editing manuale che spesso comportano il rifacimento parziale o completo del modello. Il problema Occorre che i sistemi di modellazione CAD siano pi efficienti e pi in accordo col modo di operare del progettista. Il tool CAD, per essere di aiuto reale durante la progettazione, deve permettere: Facile generazione di soluzioni progettuali alternative Riuso di modelli esistenti (su cui apportare le modifiche in modo efficiente) l80% dei progetti sono di tipo variazionale; ossia si risolvono nelladattamento di una soluzione progettuale pre-esistente a nuovi requisiti funzionali Facile generazione di famiglie di componenti di geometria simile Il problema Occorre che i sistemi di modellazione CAD siano pi efficienti e pi in accordo col modo di operare del progettista. Il tool CAD, per essere di aiuto reale durante la progettazione, deve permettere: Facile generazione di soluzioni progettuali alternative Riuso di modelli esistenti (su cui apportare le modifiche in modo efficiente) l80% dei progetti sono di tipo variazionale; essi cio sono ottenuti adattando una soluzione progettuale pre-esistente ai nuovi requisiti funzionali Facile generazione di famiglie di componenti di geometria simile Requisito fondamentale: le modifiche al modello CAD devono essere apportate in modo efficiente e senza che sia necessario effettuare operazioni di editing manuale per la ricostruzione totale o parziale del modello Variazione di scala e variabilit dimensionale locale In un modellatore geometry-based possibile, al pi, modificare le dimensioni di un oggetto (senza operazioni di editing manuale), attraverso una trasformazione di scala non uniforme nelle tre direzioni x,y, e z variabilit dimensionale direzionale lungh 2*lungh ! Problema: come faccio a raddoppiare la lunghezza del profilo a parit di larghezza delle due alette laterali? Variazione di scala e variabilit dimensionale locale Variazione di scala lungh 2*lungh lungh 2*lungh ! Il sistema CAD deve consentire la variabilit dimensionale locale del modello geometrico gestione locale e indipendente delle dimensioni di un modello utile per apportare modifiche in modo efficiente e nel rispetto del design-intent Funzionalit richieste ai nuovi sistemi CAD Variabilit dimensionale locale Concetto di propagazione della modifica Meccanismo automatico di rigenerazione del modello nel rispetto del design intent, ossia degli aspetti del modello che il progettista vuole restino invarianti rispetto alla modifica (vincoli progettuali) Queste funzionalit sono presenti nella Modellazione CAD Variable-Driven Queste informazioni aggiuntive, che descrivono aspetti del modello che devono risultare invarianti durante il processo di modifica dello stesso, sono rappresentate dai vincoli Le informazioni geometrico-topologiche di un modellatore geometry-based non sono sufficienti per supportare le funzionalit richieste ad un modellatore variable-driven. Sono necessarie delle informazioni aggiuntive in grado di esprimere: Design I ntent Modellazione variable-driven: i vincoli Vincoli geometrici: impongono il rispetto di particolari relazioni geometriche tra gli elementi Parallelismo/Perpendicolarit, Orizzontalit/Verticalit Tangenza, Equazioni che esprimono una relazione tra le variabili dimensionali. Vincoli dimensionali Valori numerici di raggi, angoli, diametri, ecc Distanze: punto-punto, punto-linea, ecc Appartenenza (es: Punto-Linea) Simmetria Coincidenza (totale o parziale in x, y o z) Vincoli algebrici Possono essere esplicitati dal progettista durante la modellazione oppure riconosciuti e catturati automaticamente dal sistema CAD Esempi di vincoli dimensionali 2D Nel caso 1 la geometria del modello interamente specificata Nel caso 2 il modello ha uno o pi elementi che non sono stati completamente specificati. Questo comporta che ci sia un certo grado di imprevedibilit quando si modifica il modello utile nella fase di progettazione concettuale Nel caso 3, che in genere rappresenta una situazione non desiderata, il modello presenta dei vincoli in conflitto tra loro con nessuna chiara indicazione di quale abbia la precedenza. Per risolvere tale situazione necessario rimuovere i vincoli sovrabbondanti. Un modello CAD (3D o 2D (schizzo)) pu essere: 1. completamente vincolato 2. sottovincolato 3. sovravincolato Gli approcci fondamentali utilizzabili sono praticamente due e differiscono per il modo in cui vengono risolte le equazioni vincolari Modellazione Variable-Driven: approcci Programmazione Parametrico - Variazionale Parametrico - Procedurale Basato su regole La modellazione variable-driven definisce la forma geometrica di un modello risolvendo le equazioni associate ai vari vincoli geometrici, dimensionali e algebrici. Approccio parametrico-procedurale : caratteristiche Approccio globale: tutto il modello completamente vincolato lutente deve specificare tutte le informazioni necessarie per definire dimensioni e orientazione di un elemento prima di passare a definire il successivo le equazioni vincolari sono completamente disaccoppiate tra loro Non possibile generare modelli o profili sottovincolati La forma del modello dipende dalla sequenza con cui i vincoli vengono imposti questo approccio consente la cattura della storia di modellazione Quando si apporta una modifica ad un vincolo il modello viene ricalcolato usando la sequenza con cui i vincoli sono stati imposti (rivalutazione sequenziale) Non necessariamente una modifica richiede il ricalcolo dellintero modello: elevate velocit di rigenerazione . Lapproccio procedurale risolve le equazioni vincolari una dopo laltra. Approccio parametrico-variazionale: caratteristiche Vincoli = Equazioni Modello Variazionale = Sistema di Equazioni Forma del modello = Soluzione del sistema Possibilit di generare un modello sottovincolato e di visualizzare i gradi di libert residui: variazionalit (locale o limitata) molto utile per le primissime fasi di progettazione La forma del modello indipendente dalla sequenza con cui i vincoli vengono imposti In qualsiasi momento possibile aggiungere dei vincoli al modello Rivalutazione in parallelo: La modifica, anche di un solo vincolo, comporta la risoluzione dellintero sistema di equazioni vincolari : basse velocit di rigenerazione
Il solutore pu consentire, nel caso di modelli sottovincolati, la generazione di modelli privi di senso Lapproccio variazionale risolve le equazioni vincolari simultaneamente Confronto variazionale parametrico Le due tecniche sono assolutamente complementari; ai vantaggi di una corrispondono gli svantaggi dellaltra. Convivenza degli approcci I correnti sistemi di modellazione solida variable-driven utilizzano un approccio ibrido: -) gestione profili 2D: approccio variazionale -) gestione solidi: approccio procedurale Gli attuali sistemi di modellazione variable-driven ,oltre ad essere di tipo ibrido, implementano un ulteriore concetto Il concetto di Feature Osservazione: I progettisti non progettano geometrie, ma forme tecnologiche e funzionali che, assemblate, consentono il funzionamento di macchine, attrezzature e dispositivi meccanici quindi occorre arricchire linformazione puramente geometrica contenuta nel database di un modello CAD con informazioni di tipo ingegneristico, tecnologico e funzionale rendere i metodi di modellazione meno astratti e pi in linea col modo di vedere del progettista Il concetto di Feature In un sistema di modellazione feature-based la geometria del modello CAD 3D definita da una serie di form feature modificabili (ossia definite da parametri) Definizione di Form Feature: una primitiva di modellazione, espressa in termini di uninsieme di parametri dimensionali, di entit geometriche e topologiche e di relazioni (o vincoli) tra queste, cui associato un dato significato funzionale in un certo contesto le form-feature per un progettista non sono le stesse per un tecnologo o per un collaudatore In genere il sistema di modellazione feature-based viene dotato del set di feature specifico del contesto nel quale si opera La modellazione feature-based: vantaggi La modellazione feature-based: Migliora notevolmente la capacit e la convenienza delle tecniche parametriche e variazionali (comunque incluse) Consente di catturare il design intent Consente di modellare usando una terminologia ed un flusso di lavoro familiare allutente Consente di realizzare funzioni di modellazione che, se effettuate manualmente, richiederebbero pi operazioni di tipo booleano In un sistema di tipo feature-based :
1) le operazioni di modellazione dovrebbero consentire la creazione di feature realmente coerenti con la operazione utilizzata 2) lidentit e lintegrit di una feature dovrebbero essere sempre preservate durante la modellazione. Requisiti di un sistema feature-based I sistemi CAD utilizzano in genere nomi di feature per denominare le funzioni di modellazione. Per esempio in CATIA lestrusione lineare sottrattiva viene indicata con il nome di tasca (o pocket). Lestrusione circolare sottrattiva prende il nome di linguetta (o groove). Sempre in CATIA si usa il termine foro per indicare una funzione di modellazione che realizza fori di diverse tipologie. Ci non rende necessariamente un sistema CAD di tipo feature- based. Una feature di un dato tipo pu essere modellata in modi diversi. Non c una corrispondenza biunivoca tra nome della feature e risultato della modellazione. La descrizione della feature nellalbero di modellazione non corrisponde a quello che la feature realmente . La form-feature dovrebbe essere dotata di una specifica conoscenza del contesto geometrico in cui viene inserita Il sistema CAD di tipo feature-based deve sempre preservare lidentit e lintegrit delle feature durante la modellazione. Gli attuali sistemi CAD non preservnoa sempre lidentit e lintegrit delle feature durante la modellazione. Attualmente non sono ancora disponibili sul mercato dei sistemi CAD 3D davvero di tipo feature-based