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Approcci di base

1. Approccio basato sulla descrizione della superficie


che delimita loggetto solido
2. Approccio basato sulla descrizione del volume
occupato dal solido, per mezzo di un set di
primitive solide che vengono aggregate o con
metodi procedurali (o costruttivi) e/o metodi di
decomposizione
Schema di rappresentazione B-rep
Schema di rappresentazione CSG
Schema di rappresentazione secondo
un modello di decomposizione
3. Approccio basato sullo sweeping
Sweeping traslazionale
Sweeping rotazionale
Un insieme di punti 2D in moto nello spazio spazza un volume (o
solido) che pu essere descritto attraverso loggetto 2D in
movimento e la traiettoria (in generale una curva 3D).
Il metodo pu rappresentare solo una classe limitata di oggetti
solidi e descrive linformazione di come loggetto stato derivato
Sweeping traslazionale
Schema di rappresentazione CSG
(Constructive Solid Geometry)
storicamente il primo schema di rappresentazione utilizzato per
descrivere un modello solido.
Lo schema di rappresentazione CSG (Constructive Solid
Geometry) descrive il volume occupato dal solido per mezzo di
un set di primitive solide, che vengono aggregate con metodi
procedurali.
Lo schema CSG descrive la storia (detta rappresentazione della
geometria solida costruttiva) secondo cui gli operatori booleani e le
trasformazioni geometriche sono applicate alle primitive solide di
modellazione per ottenere il modello solido finale.


Caratteristiche principali
Il solido descritto con una struttura ad albero dove le foglie
(nodi terminali) sono le primitive solide utilizzate.
Lalbero CSG descrive il metodo procedurale utilizzato per
costruire il modello.
Grafi e alberi
Il grafo un insieme di nodi (o vertici)
collegati da connessioni (detti spigoli,
rami o archi).
Un albero una forma particolare di grafo
nella quale c un nodo (detto nodo radice,
tradizionalmente rappresentato in alto) dal
quale si diramano tutti gli altri. In un
albero non ci sono loop (ossia traiettorie
che partono e finiscono nello stesso nodo).
Un nodo che si dirama a partire da un altro
nodo prende il nome di figlio. Un nodo e i
suoi figli formano un sottoalbero.
Un nodo senza figli detto nodo terminale
o nodo foglia. Un nodo con pi di un figlio
denominato nodo ramo.
Lalbero CSG contiene le informazioni relative sia alle primitive
solide di modellazione utilizzate che al processo di costruzione del
solido
Il nodo radice rappresenta il
solido finale
I nodi foglia rappresentano le
primitive di modellazione
I restanti nodi rappresentano o
operazioni booleane o
trasformazioni geometriche
(per esempio di traslazione,
rotazione e scala). I nodi
associati a operazioni booleane
sono nodi ramo.
I nodi associati a trasformazioni geometriche sono detti nodi di
trasformazione. Un nodo di trasformazione non un nodo ramo
Lo schema CSG basato su primitive solide bounded
(parallelepipedi, cilindri, sfere, coni,) o unbounded
(semispazio planare orientato, semispazio cilindrico orientato,
etc.)
Ciascuna primitiva solida individua un insieme di punti nello
spazio 3D.
Un modello solido di forma complessa pu
essere generato combinando le primitive solide
mediante gli operatori booleani
Operazioni booleane
Le operazioni booleane (unione,
intersezione e differenza) sono
operazioni su insiemi.
Una primitiva solida pu essere
considerata un insieme di punti
3D.
Queste operazioni sono molto
semplici, ma anche molto potenti.
Problema derivante dalluso degli operatori
booleani classici
In generale luso degli operatori
booleani classici pu portare a
generare solidi non validi
Per aggirare il problema sono stati introdotti i concetti di
insieme regolare, chiusura e parte interna di un
insieme
Rappresentazione di un modello solido: concetti di base
La chiusura di un insieme costituito dai punti interni e di frontiera dellinsieme.
Perch un modello solido sia valido linsieme S deve essere
regolare.

Un insieme regolare un insieme geometricamente chiuso (ossia un
insieme che coincide con la sua chiusura).
S regolare se e solo se:
S = kS (k = chiusura)
S iS bS kS
In termini informali un insieme regolare costituito da punti interni e da punti di
contorno aderenti (o a contatto) con punti interni
The regularized set union (U*), intersection (*),
difference (-*), and complement (c*) of two subsets
X and Y of W (universal set) are defined as:

where c denotes the usual complement with respect to
W. The sequence of operations, consisting of interior
followed by closure, is called regularization.
Operatori booleani regolarizzati
Luso degli operatori booleani classici pu
portare a generare solidi non validi
Gli operatori booleani regolarizzati
permettono di eliminare:

spigoli e facce penzolanti;
elementi degeneri rispetto alla
dimensionalit degli oggetti di partenza
Operatori booleani
regolarizzati
*
Lo schema di rappresentazione CSG
D una descrizione implicita, procedurale (si descrive
come ottenere il risultato ossia il processo costruttivo,
non il risultato stesso) e non valutata delloggetto solido

CSG : vantaggi/1
La struttura di dati di una rappresentazione CSG
semplice e compatta (rappresentazione non valutata)
la gestione dei dati facile
La rappresentazione CSG di un solido pu sempre
essere convertita nella corrispondente
rappresentazione B-rep
Le operazioni booleane sono semplici da
implementare e richiedono ristretti tempi di calcolo
importante disporre in modo esplicito delle descrizioni
geometriche di facce, spigoli e vertici delloggetto e delle relative
informazioni di connettivit visualizzazione sul monitor di un
rendering del modello o per effettuare dei calcoli sui percorsi di
lavorazione
Boundary Evaluation
Processo di calcolo che converte la rappresentazione CSG in una
struttura a facce, spigoli e vertici (Boundary Evaluation). Se le
primitive sono di tipo complesso questo processo comporta
calcoli laboriosi.
CSG : vantaggi/2
Lalbero CSG potenzialmente in grado di descrivere non un
solo oggetto, ma unintera famiglia di componenti simili
La parametrizzazione di un modello solido pu essere realizzata
facilmente cambiando i valori assegnati ai parametri geometrici
(intrinseci e di posizione) caratteristici delle primitive di
modellazione impiegate.
CSG : vantaggi/3
La descrizione procedurale del modello solido pu essere usata
per trasferire informazioni sul ciclo di lavorazione
A patto di stabilire delle regole predefinite che associano alle
varie funzioni di modellazione una data lavorazione in modo
che il trasferimento delle informazioni sul ciclo di lavorazione
sia completo e non ambiguo
CSG : svantaggi/1
Lo schema CSG consente una modellazione di alto livello.
Essendo gli elementi di basso livello (spigoli, vertici, etc)
non direttamente disponibili, non facile
modellare/modificare un oggetto a partire da queste entit
(esempio: aggiunta di uno smusso ad uno spigolo)
Un oggetto solido rappresentabile esattamente da un
sistema CSG solo se il suo contorno pu essere
modellato mediante le primitive in dotazione
le primitive di modellazione in dotazione definiscono
la copertura geometrica (o dominio) del sistema di
modellazione CSG
luso di primitive con superfici sculturate (ossia free-
form) amplia la gamma di solidi rappresentabili con
lo schema di rappresentazione CSG
CSG : svantaggi/2
Il modello CSG non valutato le descrizioni geometriche di
facce, spigoli e vertici e le informazioni di connettivit tra
queste entit vengono calcolate, al momento del bisogno, a
partire dallalbero CSG (boundary evaluation process)
molte applicazioni (per esempio la visualizzazione wireframe, le
operazioni di rendering, calcolo dei percorsi di lavorazione nelle
macchine NC) richiedono queste informazioni, spesso
ottenute con notevole dispendio di tempo le primitive CSG
hanno di solito forme semplici (superfici quadriche) oppure sono
convertite in approssimazioni poligonali
CSG : svantaggi/3
Esistono molti modi di costruire un modello solido e a ciascuno
di essi associabile un albero CSG differente tra modello
solido e albero CSG non c corrispondenza biunivoca
CSG : svantaggi/4
Traslazione
Differenza
Traslazione
Unione
In un archivio di modelli CSG impossibile verificare la identit
e/o differenza di due modelli solidi sulla base del relativo albero
CSG espandere (e quindi visualizzare) il relativo modello CSG
Schemi di rappresentazione secondo un modello
di decomposizione
Si basano sulla decomposizione del volume occupato dal
solido in blocchi (solidi) elementari adiacenti
Il solido descritto come un aggregato di solidi semplici o
blocchi elementari adiacenti (quindi tra di loro non
intersecanti). Tale modello solido risultante detto
modello di decomposizione.
Per un dato oggetto solido vari modelli di decomposizione
sono possibili (a seconda di come si sceglie il solido
semplice e il metodo di decomposizione)
Nessuno dei modelli di decomposizione in grado di
descrivere esattamente un solido (il grado di
approssimazione della descrizione dipende dalle
dimensioni del blocco elementare selezionato)
Schemi di rappresentazione secondo un modello di
decomposizione: caratteristiche principali comuni
A seconda del metodo di decomposizione impiegato gli schemi di
rappresentazione possono essere uno dei seguenti tipi :
per enumerazione esaustiva

per suddivisione spaziale

per decomposizione in celle

Schema di
rappresentazione a voxel
Schema di rappresentazione
secondo octree
Metodi di decomposizione
Schema di rappresentazione a
celle
Schema di rappresentazione a Voxel
Lenumerazione esaustiva (metodo
di decomposizione alla base dello
schema di rappresentazione a voxel)
semplicemente una estensione al
3D della procedura di rasterizzazione
di oggetti grafici 2D (o di
generazione di immagini bitmap).
(2D: pixel3D: voxel)

Modello di decomposizione per enumerazione esaustiva di un oggetto
solido a forma di toro
Si basa sulla decomposizione dello spazio in un insieme di
solidi (o volumi) elementari di forma e dimensione assegnata, tra
loro adiacenti
Lestensione al 3D della procedura di rasterizzazione detta
enumerazione esaustiva
Il voxel una estensione al 3D del pixel
(le ultime tre lettere xel provengono
da pixel, le prime due da volume)
Procedura di generazione della
rappresentazione a voxel di un solido
1. Si crea un cubo di dimensione corrispondente allo spazio 3D
di interesse (includente loggetto 3D).
2. Il cubo suddiviso in parecchi cubetti (voxel) ottenuti
imponendo una griglia 3D uniformemente spaziata lungo gli
assi x, y e z.
3. Questo cubo, contenente parecchi cubetti pi piccoli,
rappresentato, a livello di database interno, con una matrice
3D, che ha tanti elementi quanti sono i cubetti.
4. Ogni elemento della matrice 3D ha valore 0 o 1 a seconda
della posizione del relativo cubetto rispetto al solido. Se nel
cubetto c il solido (anche parzialmente) si assegna il valore
1, altrimenti il valore 0.
Schema di rappresentazione a voxel: vantaggi/1
possibile descrivere qualunque modello solido col livello di
precisione desiderato (molto usato per la rappresentazione di
modelli di ossa e organi, che vengono ricostruiti a partire dai dati
3D provenienti da misure di TAC, risonanza magnetica, etc. )
possibile calcolare facilmente le propriet volumetriche del
solido (p.e. volume, massa e momenti di inerzia) a partire dalle
propriet del singolo voxel
facile fare operazioni booleane calcolo delloperazione booleana
sui valori interi 0 e 1 per i corrispondenti voxel dei due solidi.
La rappresentazione a voxel pu dare anche una rappresentazione a
tutto ci che esterno al solido. Questa caratteristica utile, per
esempio, nel calcolo della capacit di una struttura a shell o anche nel
calcolo dei percorsi dei robot al fine di evitare gli ostacoli la
rappresentazione a voxel d informazione sul pieno (ossia sugli
ostacoli) e sul vuoto (ossia sullo spazio disponibile).
Struttura dati: matrice a tre dimensioni
Schema di rappresentazione a voxel: vantaggi/2
Schema di rappresentazione a voxel: svantaggi
Lo spazio in memoria richiesto aumenta drasticamente quando
la dimensione dei voxel diminuisce
Una rappresentazione a voxel intrinsecamente
unapprossimazione del solido originario non sono molti i
sistemi di modellazione che impiegano i soli voxel per
rappresentare matematicamente il modello solido. Spesso i
voxel sono utilizzati come rappresentazione ausiliaria del
solido al fine di aumentarne lefficienza computazionale
Schema di rappresentazione ad Octree/1
Si tratta di uno schema di rappresentazione simile a quella per
voxel (il solido descritto come un insieme di cubetti adiacenti e
non intersecanti).

La sola differenza sta nel modo in cui il volume occupato dal
solido suddiviso. Tale metodo di decomposizione (detto per
suddivisione spaziale) ha il vantaggio di ridurre
considerevolmente, rispetto alla rappresentazione a voxel, lo
spazio di memoria richiesto da questo tipo di rappresentazione
numero di cubetti (ottanti) inferiore al numero di voxel

Si basa sulla decomposizione ricorsiva dello spazio in
blocchi elementari.
Ciascun blocco pu essere pieno, vuoto o semipieno: in
questultimo caso viene ulteriormente suddiviso in altri otto
sottoblocchi.
Si determina cos una struttura multi-risoluzione che consente
di risparmiare memoria rispetto al voxel.
Schema di rappresentazione ad Octree/1
Nella rappresentazione ad octree il cubo
originario (di dimensione
corrispondente allo spazio 3D di
interesse) diviso in otto cubi
introducendo dei piani mediani lungo
larghezza, altezza e profondit, come
mostrato in figura.
Ogni esaedro (detto ottante) 1/8
dellesaedro da cui discende.
Schema di rappresentazione ad Octree/2
Nella rappresentazione a octree
solo alcuni ottanti vengono
ulteriormente suddivisi, mentre
altri sono lasciati invariati, a
seconda della loro posizione
relativa rispetto al solido da
rappresentare.
Schema di rappresentazione ad Octree/2
Procedura di generazione della rappresentazione ad Octree
Si crea un cubo di dimensione corrispondente
allo spazio 3D di interesse. Questo cubo
detto ottante radice.
Poi lottante radice suddiviso in 8 ottanti e
si va ad indagare la relazione spaziale di ogni
ottante rispetto al solido. Se lottante
completamente interno al solido chiamato
nero, se completamente esterno bianco, se
in parte dentro e in parte fuori, grigio ed in tal
caso ulteriormente suddiviso in 8 ottanti.
Gli ottanti bianchi o neri non vengono suddivisi ulteriormente.
Questa fase ripetuta finch gli ottanti generati dalle suddivisioni successive non
raggiungono la dimensione minima prestabilita. Quando il processo di
suddivisione termina gli ottanti grigi residui sono modificati in ottanti neri e il
solido originario sar descritto dallinsieme totale di ottanti neri.
Schema di rappresentazione ad Octree/4
Questo schema di
rappresentazione utilizza come
struttura dati un albero.
Ogni ottante viene
rappresentato come nodo
dellalbero.
Gli ottanti neri e bianchi sono
nodi foglia. Gli ottanti grigi
sono nodi ramo.
Da ciascuno di essi, infatti,
partono otto rami, come
mostrato in figura. Questa
struttura di dati ad albero
detta octree (nel caso 2D
detto quadtree)
Alla fine il numero di ottanti molto inferiore al numero di voxel
(gli ottanti bianchi e neri non vengono ulteriormente suddivisi).
La rappresentazione ad octree ha pi volume di quello del solido
esatto.

Schema di Rappresentazione per celle
un altro modo di rappresentare un solido come un aggregato di
solidi semplici adiacenti e non intersecanti. Si tratta generalmente
di blocchi di forma varia (p.e. con facce e spigoli curvi) connessi
tra di loro in corrispondenza dei vertici (o nodi).
I modelli FEM (o mesh), fondamentali per lesecuzione di
analisi ingegneristiche, sono un tipico esempio di modello di
decomposizione per celle.
Levoluzione delle tecnologie di
modellazione solida CAD 3D: da Geometry-
based a Feature-based
I modellatori geometry-based
Le tecniche di modellazione geometry-based modellano la
forma geometrica di un componente in modo esplicito (si parla
di modellatori espliciti) modello statico
Le operazioni di modifica sono generalmente laboriose
Negli anni 90, sebbene lutilizzo della modellazione solida
crescesse uniformemente, le aziende non ottenevano la
produttivit promessa dai venditori di sistemi CAD
I modellatori espliciti sono poco efficienti e non sono in
accordo col modo di operare del progettista
Sono pi utili in fase di documentazione che di
progettazione
Principali svantaggi dei modellatori geometry-based
I sistemi CAD di tipo geometry-based presentano delle limitazioni
piuttosto evidenti, quali:

-difficolt di utilizzo: le primitive di modellazione sono di basso livello
semantico

-difficolt nel rappresentare, allinterno del modello, il design intent:
i vincoli progettuali (per esempio parallelismo, ortogonalit,
concentricit) non sono espressamente codificabili ;

-difficolt nella modifica delle dimensioni: la modifica di una
dimensione comporta laboriose operazioni di editing manuale che
spesso comportano il rifacimento parziale o completo del modello.
Il problema
Occorre che i sistemi di modellazione CAD siano pi efficienti e pi in
accordo col modo di operare del progettista. Il tool CAD, per essere di
aiuto reale durante la progettazione, deve permettere:
Facile generazione di soluzioni
progettuali alternative
Riuso di modelli esistenti (su cui
apportare le modifiche in modo
efficiente) l80% dei progetti sono
di tipo variazionale; ossia si risolvono
nelladattamento di una soluzione
progettuale pre-esistente a nuovi
requisiti funzionali
Facile generazione di famiglie di
componenti di geometria simile
Il problema
Occorre che i sistemi di modellazione CAD siano pi efficienti e pi in
accordo col modo di operare del progettista. Il tool CAD, per essere di
aiuto reale durante la progettazione, deve permettere:
Facile generazione di soluzioni
progettuali alternative
Riuso di modelli esistenti (su cui
apportare le modifiche in modo
efficiente) l80% dei progetti sono
di tipo variazionale; essi cio sono
ottenuti adattando una soluzione
progettuale pre-esistente ai nuovi
requisiti funzionali
Facile generazione di famiglie di
componenti di geometria simile
Requisito fondamentale:
le modifiche al modello CAD
devono essere apportate in
modo efficiente e senza che
sia necessario effettuare
operazioni di editing
manuale per la ricostruzione
totale o parziale del modello
Variazione di scala e variabilit dimensionale locale
In un modellatore geometry-based possibile, al pi,
modificare le dimensioni di un oggetto (senza operazioni di
editing manuale), attraverso una trasformazione di scala non
uniforme nelle tre direzioni x,y, e z variabilit dimensionale
direzionale
lungh 2*lungh
!
Problema: come faccio a raddoppiare la lunghezza del profilo a parit di larghezza delle
due alette laterali?
Variazione di scala e variabilit dimensionale locale
Variazione di scala
lungh 2*lungh
lungh 2*lungh
!
Il sistema CAD deve consentire la variabilit dimensionale locale del
modello geometrico gestione locale e indipendente delle dimensioni di
un modello utile per apportare modifiche in modo efficiente e nel
rispetto del design-intent
Funzionalit richieste ai nuovi sistemi CAD
Variabilit dimensionale locale
Concetto di propagazione della modifica
Meccanismo automatico di rigenerazione del modello nel
rispetto del design intent, ossia degli aspetti del modello che
il progettista vuole restino invarianti rispetto alla modifica
(vincoli progettuali)
Queste funzionalit sono presenti nella
Modellazione CAD Variable-Driven
Queste informazioni aggiuntive, che descrivono aspetti del modello
che devono risultare invarianti durante il processo di modifica dello
stesso, sono rappresentate dai vincoli
Le informazioni geometrico-topologiche di un modellatore
geometry-based non sono sufficienti per supportare le funzionalit
richieste ad un modellatore variable-driven.
Sono necessarie delle informazioni aggiuntive in grado di
esprimere:
Design I ntent
Modellazione variable-driven: i vincoli
Vincoli geometrici: impongono il rispetto di particolari relazioni geometriche
tra gli elementi
Parallelismo/Perpendicolarit,
Orizzontalit/Verticalit
Tangenza,
Equazioni che esprimono una relazione tra le variabili
dimensionali.
Vincoli dimensionali
Valori numerici di raggi, angoli, diametri, ecc
Distanze: punto-punto, punto-linea, ecc
Appartenenza (es: Punto-Linea)
Simmetria
Coincidenza (totale o parziale in x, y o z)
Vincoli algebrici
Possono essere
esplicitati dal
progettista durante la
modellazione oppure
riconosciuti e catturati
automaticamente dal
sistema CAD
Esempi di vincoli dimensionali 2D
Nel caso 1 la geometria del modello interamente specificata
Nel caso 2 il modello ha uno o pi elementi che non sono stati
completamente specificati. Questo comporta che ci sia un certo
grado di imprevedibilit quando si modifica il modello utile
nella fase di progettazione concettuale
Nel caso 3, che in genere rappresenta una situazione non
desiderata, il modello presenta dei vincoli in conflitto tra loro con
nessuna chiara indicazione di quale abbia la precedenza. Per
risolvere tale situazione necessario rimuovere i vincoli
sovrabbondanti.
Un modello CAD (3D o 2D (schizzo)) pu essere:
1. completamente vincolato
2. sottovincolato
3. sovravincolato
Gli approcci fondamentali utilizzabili sono praticamente due e
differiscono per il modo in cui vengono risolte le equazioni
vincolari
Modellazione Variable-Driven: approcci
Programmazione
Parametrico - Variazionale
Parametrico - Procedurale
Basato su regole
La modellazione variable-driven definisce la forma geometrica di
un modello risolvendo le equazioni associate ai vari vincoli
geometrici, dimensionali e algebrici.
Approccio parametrico-procedurale : caratteristiche
Approccio globale: tutto il modello completamente vincolato
lutente deve specificare tutte le informazioni necessarie per
definire dimensioni e orientazione di un elemento prima di passare
a definire il successivo le equazioni vincolari sono
completamente disaccoppiate tra loro Non possibile generare
modelli o profili sottovincolati
La forma del modello dipende dalla sequenza con cui i vincoli
vengono imposti questo approccio consente la cattura della
storia di modellazione
Quando si apporta una modifica ad un vincolo il modello viene
ricalcolato usando la sequenza con cui i vincoli sono stati imposti
(rivalutazione sequenziale)
Non necessariamente una modifica richiede il ricalcolo dellintero
modello: elevate velocit di rigenerazione
.
Lapproccio procedurale risolve le equazioni vincolari una dopo
laltra.
Approccio parametrico-variazionale: caratteristiche
Vincoli = Equazioni
Modello Variazionale = Sistema di Equazioni
Forma del modello = Soluzione del sistema
Possibilit di generare un modello sottovincolato e di visualizzare i gradi di
libert residui: variazionalit (locale o limitata) molto utile per le primissime
fasi di progettazione
La forma del modello indipendente dalla sequenza con cui i vincoli vengono
imposti
In qualsiasi momento possibile aggiungere dei vincoli al modello
Rivalutazione in parallelo:
La modifica, anche di un solo vincolo, comporta la risoluzione
dellintero sistema di equazioni vincolari : basse velocit di
rigenerazione

Il solutore pu consentire, nel caso di modelli sottovincolati, la
generazione di modelli privi di senso
Lapproccio variazionale risolve le equazioni vincolari
simultaneamente
Confronto variazionale parametrico
Le due tecniche sono assolutamente complementari; ai vantaggi di una corrispondono gli
svantaggi dellaltra.
Convivenza degli approcci
I correnti sistemi di modellazione solida variable-driven utilizzano
un approccio ibrido:
-) gestione profili 2D: approccio variazionale
-) gestione solidi: approccio procedurale
Gli attuali sistemi di modellazione variable-driven ,oltre ad essere
di tipo ibrido, implementano un ulteriore concetto
Il concetto di Feature
Osservazione:
I progettisti non progettano geometrie, ma forme tecnologiche e
funzionali che, assemblate, consentono il funzionamento di
macchine, attrezzature e dispositivi meccanici
quindi occorre
arricchire linformazione puramente geometrica
contenuta nel database di un modello CAD con
informazioni di tipo ingegneristico, tecnologico e
funzionale
rendere i metodi di modellazione meno astratti e pi in
linea col modo di vedere del progettista
Il concetto di Feature
In un sistema di modellazione feature-based la geometria del
modello CAD 3D definita da una serie di form feature
modificabili (ossia definite da parametri)
Definizione di Form Feature:
una primitiva di modellazione, espressa in termini di
uninsieme di parametri dimensionali, di entit
geometriche e topologiche e di relazioni (o vincoli) tra
queste, cui associato un dato significato funzionale in un
certo contesto le form-feature per un progettista non
sono le stesse per un tecnologo o per un collaudatore
In genere il sistema di modellazione feature-based viene
dotato del set di feature specifico del contesto nel quale si
opera
La modellazione feature-based: vantaggi
La modellazione feature-based:
Migliora notevolmente la capacit e la convenienza delle
tecniche parametriche e variazionali (comunque incluse)
Consente di catturare il design intent
Consente di modellare usando una terminologia ed un flusso di
lavoro familiare allutente
Consente di realizzare funzioni di modellazione che, se
effettuate manualmente, richiederebbero pi operazioni di tipo
booleano
In un sistema di tipo feature-based :

1) le operazioni di modellazione dovrebbero consentire la
creazione di feature realmente coerenti con la
operazione utilizzata
2) lidentit e lintegrit di una feature dovrebbero essere
sempre preservate durante la modellazione.
Requisiti di un sistema feature-based
I sistemi CAD utilizzano in genere nomi di feature per denominare
le funzioni di modellazione.
Per esempio in CATIA lestrusione lineare sottrattiva viene
indicata con il nome di tasca (o pocket). Lestrusione circolare
sottrattiva prende il nome di linguetta (o groove). Sempre in
CATIA si usa il termine foro per indicare una funzione di
modellazione che realizza fori di diverse tipologie.
Ci non rende necessariamente un sistema CAD di tipo feature-
based.
Una feature di un dato tipo pu essere modellata in modi diversi.
Non c una corrispondenza biunivoca tra nome della feature e
risultato della modellazione. La descrizione della feature
nellalbero di modellazione non corrisponde a quello che la
feature realmente .
La form-feature dovrebbe essere dotata di una specifica
conoscenza del contesto geometrico in cui viene inserita
Il sistema CAD di tipo feature-based deve sempre preservare
lidentit e lintegrit delle feature durante la modellazione.
Gli attuali sistemi CAD non preservnoa sempre lidentit e
lintegrit delle feature durante la modellazione.
Attualmente non sono ancora disponibili sul mercato dei
sistemi CAD 3D davvero di tipo feature-based

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