Sei sulla pagina 1di 61

AllEtna

prometto questo, nessun laccio fermer la linfa nessuno rivolter la terra: prometto a te, che guardi da lontano, con la lente
Elisa Biagini, Lospite

www.tenutadifessina.com www.cuntu.it

e poi lEtna, la perversa strega che adagia le sue spesse bianche nevi sotto il cielo, e lenta, lenta svolge il fumo arancione. Pilastro del cielo, lo
chiamavano i greci. D. H. Lawrence, Mare e Sardegna

Il Monte Etna un grande stratovulcano di natura basaltica, alto circa 3330 m, situato lungo la costa orientale della Sicilia dove ricopre unarea di 1200 km2, in cui risiedono circa 700.000 persone. Il Monte Etna anche uno dei vulcani pi attivi del mondo essendo caratterizzato da una frequente attivit eruttiva dalle bocche sommitali e da eruzioni di fianco che durante il 1900 hanno avuto una media di 4 eventi ogni 10 anni. Da un punto di vista geodinamico, il Monte Etna si localizza in corrispondenza della zona di collisione continentale tra la placca Euro-Asiatica a nord e quella Africana a sud. Lo sviluppo di un vulcanismo di tipo basico in questa zona di collisione continentale legato alla presenza di una tettonica distensiva che interessa il margine orientale della Sicilia permettendo la risalita del magma dal mantello terrestre.

LEtna, il pi alto vulcano attivo dEuropa proclamato nel 2013 Patrimonio dellUmanit dall Unesco, un luogo particolare, che riconduce alla nostra dimensione. Una montagna che cambia tutti i giorni, come noi. Tutti i giorni esce un po di cenere, un po di polvere, qualche sbuffata di fumo. Ed il paesaggio muta visibilmente. Questo fumo apporta nuova terra alla montagna, che cresce, si rigenera.

Le fiamme eruttate dal vulcano hanno prodotto terribili devastazioni. () E attualmente, ogni tre-quattro anni lEtna riversa grandi torrenti di lava sulla pianura sottostante, provocando il terrore degli abitanti di Catania e la distruzione dei loro vigneti. Ma daltra parte (secondo quanto dice Strabone) le ceneri riversate sul suolo lo arricchiscono rendendolo fertile al punto che vigneti e campi di grano sono mirabilmente rigogliosi.

Catania. Viaggi e viaggiatori nella citt del vulcano a cura di Ilaria Di Pietra, Catania 2007

Tenuta di Fessina un progetto emozionale, che nasce sulla scia di un innamoramento di Silvia Maestrelli per questa terra ricca di contrasti. Nel 2007, in collaborazione con lenologo Federico Curtaz, gi agronomo di Gaja per venti anni, la produttrice toscana acquista un vecchio vigneto di Nerello Mascalese risalente al secolo scorso. Al centro del vigneto, un vero scrigno: un palmento del Settecento in pietra lavica, con l'antica "chianca" torchio per la pressatura delle vinacce ancora intatta. I' vigne di Fessina, come la gente di queste terre chiama da sempre la tenuta di Rovittello, nel Comune di Castiglione di Sicilia, raccontano bene la cura e l'amore con cui sono state coltivate e conservate dai precedenti proprietari, a cui stato dedicato, come forma di gratitudine per non aver mandato in fumo i vigneti sull'Etna, il cru di Nerello Mascalese Il Musmeci, ETNA DOC Rosso.

Il vino come la poesia, che si gusta meglio, e che si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con lambiente dove nato, con la sua educazione, con il suo mondo.
Mario Soldati, Vino al vino

Bottaia

Il palmento risalente al Settecento di Tenuta di Fessina. In uso sino a un decennio fa, vi compare ancora intatto il torchio a vite per la pressatura delle vinacce. In progetto, la ristrutturazione conservativa per rendere disponibile la visita di questo scrigno sotterraneo a tutti gli enoappassionati.

Caratteristica peculiare nella costruzione del palmento etneo, oltre lutilizzo della pietra lavica, quella di essere costruito in modo da sfruttare, nelle operazioni di vinifcazione, la forza di gravit, senza utilizzo di nessuna attrezzatura di sollevamento del liquido. () Attraverso stretti canali in pietra lavica il mosto defluiva in unaltra vasca sottostante detta tina, costruita con lastroni di pietra lavica, in cui, durante la pigiatura, si rimettevano di volta in volta i grappoli gi pressati (bucce e raspi) della pista. Nella tina avveniva la prima fermentazione a contatto con le bucce ed i raspi che durava, a seconda del tipo di vino e della zona, da un minimo di 24 ore ad una settimana. Con la svinatura, dalla tina, sempre attraverso tutto un circuito di canali in pietra, il mosto in fermentazione veniva fatto defluire nel ricevituri, altra vasca in pietra lavica ubicata sotto la tina, oppure direttamente nelle botti che si trovavano in un altro locale adiacente e sottostante al palmento, pi basso, rispetto al palmento, di 3,5 4 m, detto ispensa, cio la cantina.

A colpo d'occhio, Fessina appare come un vero giardino dai frutti d'oro, un bosco nano di brillanti chiome verdi spettinate dal vento nutriente della Montagna di fuoco, incastonato tra due fertilissime colate laviche, con alberelli centenari avvitati su se tessi ed espressivi come sculture naturali. Impossibile non innamorarsene a prima vista.

Alberi una sorta di fascinazione quella che ci lega a loro. Apparentemente immobili, sono soggetti a lunghe, lente, trasformazioni. Sulla loro superficie appaiono poco alla volta i segni di una vita nascosta, segreta. Sono creature resistenti al male e alla morte, testimoni di un lungo tempo trascorso e in attesa di un tempo ancora da compiersi. Un po come noi umani.
Francesco Parimbelli

Natura, immensa galleria d'arte a cielo aperto

Il fregio della vita. Per chi sa guardare

Il giorno della civetta, tra luci e ombre

Il guardiano del bosco

Nelle spire del Mascalese

In coppia da oltre mezzo secolo

Il Grande Vecchio

Il cuore pulsante di Fessina si trova a 670 mt slm. Le vigne circa sette ettari - sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che isolano il vigneto come i vecchi muri dei clos francesi, creando un microambiente unico. I noccioleti si alternano alla vite, qualche pianta di olivo completa il puzzle agrario delle rasole, che ritagliano i terreni coltivabili ingabbiandoli in scuri muri di pietra lavica. A Fessina si trovano ancora vecchi vigneti, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ad antichissimo dellalberello in quadro con alte densit di viti per ettaro e una produzione limitata di grappoli.

Il vigneto situato su una dorsale di terreno poco profondo, nero, con un importante presenza di sabbia, ricco di piccole pomici e fini argille destrutturate. Su questo terreno abbondano oligoelementi, ferro, potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese: i vini ottenuti dalle uve prodotte su questi suoli sono in grado di stupire per la ricchezza e la complessit dei profumi accompagnati ad un interessante ed elegante struttura. Sia attraverso il profumo, che attraverso il sapore, percettibile la spiccata mineralit. A Rovittello linverno rigido, con nevicate frequenti, la primavera fresca e piovosa, lestate calda e asciutta, un autunno lungo, tiepido, con un differenziale termico molto elevato tra la notte e il giorno. I vini sono verticali, dalla netta acidit e il profilo definito.

La qualit del vino sotto i nostri piedi

Il 10% della popolazione mondiale risiede e si sostenta su terre vulcaniche. In Italia abbiamo ben 60 apparati vulcanici, alcuni in attivit (Etna, Stromboli, Vulcano), alcuni dormienti, altri con attivit in epoche storiche (Vesuvio, area dei Colli Albani). I suoli vulcanici pi interessanti, quelli dell'Etna e dell' area vesuviana, sono denominati ANDOSUOLI (dal giapponese AN= scuro , DO = suolo). Terreni dall' orizzonte nerastro o molto scuro in quanto prodotti da lava raffreddata molto rapidamente, hanno una tessitura sabbiosa e sono ricchi di sostanze organiche e di vetri vulcanici; hanno quindi una bassa densit apparente e riescono a trattenere acqua, limitando il dilavamento. Suoli fertilissimi, dunque. La fertilit una caratteristica di tutti i terreni vulcanici, ricchi di potassio innanzitutto, ma pure di magnesio, sodio, zolfo. Anche i suoli poveri di vetri vulcanici, che sono pi o meno ricchi di silice, pi o meno basici o acidi, apportano particolari caratteristiche alle uve. Concentrato di minerali e di sostanze organiche, il suolo vulcanico agisce soprattutto sulla freschezza, sulla stabilit, sulla sapidit e la longevit dei vini.

LEtna vanta una grande fortuna, ossia almeno tre o quattro vitigni autoctoni, principalmente il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Carricante, la Minnella. Esistono ancora alcune impurit che derivano dalla storia. Dopo la crisi che ha colpito tutta lEuropa, dovuta alla fillossera, che ha combattuto la vite strenuamente, sono stati introdotti nuovi vitigni, che apparivano pi sicuri, ma poi sono tornati a dominare i vecchi vitigni. Dunque, sullEtna, insieme ai vitigni autoctoni principali, compare ancora qualche impurit, tra cui Grenache, un po di Nero dAvola qua e l, qualche Catarratto e qualche Grecanico.

Sulla Montagna di Fuoco si trovano tuttora vecchi vigneti, alcuni centenari, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ad antichissimo ad alberello (2/3 branche per pianta con uno sperone portante due gemme) con alte densit di viti per ettaro (6.000/9.000 ceppi per Ha). Si tratta di una viticultura fatta a mano, come in Valtellina, come nella Valle della Mosella, nella Valle del Reno. Pendenze che possono variare e diffusi terrazzamenti sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze, crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza.

Il quadro paesistico delle falde etnee unico, una sorta di preziosissimo archivio dinamico della storia. Ripiani sovrapposti e continui, sostenuti da neri muretti a secco di pietre e scorie laviche recuperate dalla vagliatura dei terreni, sinuosi camminamenti, cumuli di pietre, palmenti, caratterizzano, con le loro forme originali e i loro colori che esaltano le varie tonalit cromatiche dei vitigni, lintero territorio.

Gli alberelli sono allevati con un fusto centrale, dal quale si dipartono tre o quattro speroni corti rinnovati ogni anno per la produzione. Li sorregge un tutore di castagno a cui legare il tronco e la vegetazione annuale, che costituisce la struttura del vigneto. La coltivazione assai semplice. In inverno la potatura e il ripristino dei pali di castagno usurati, in primavera la spollonatura che lascia 6/7 tralci, la pulizia dellerba con piccole motozappe e la rifinitura a mano, il diradamento e una sfogliatura a luglio inoltrato. Gli alberelli sono sculture del tempo, potati da generazioni diverse: a volte sono forti ed eretti, a volte sono contorti e avvitati su se stessi.

Il Nerello Mascalese a maturazione piuttosto tardiva, presenta un grappolo allungato con frequente presenza di unala. Questa variet sostanzialmente unuva con una buccia molto sottile e quasi rosa, che assomiglia molto al Nebbiolo sul piano della pruina e ha affinit notevoli col Pinot Noir nelle caratteristiche chimiche degli antociani, presenti nella buccia. Secondo recenti studi di Rocco Di Stefano, la composizione antocianica di questa variet caratterizzata dalla mancanza della famiglia degli antociani acilati, cos come segnalato per il Pinot Noir. Al momento attuale sembra che il Nerello Mascalese ed il Pinot Noir siano le sole uve al mondo ad avere questa caratteristica.

I tannini sono abbondanti, profondi, ed avvolgenti a piena maturazione della bacca. Dal Nerello Mascalese ci si pu aspettare un aroma varietale molto complesso, dalle note terpeniche fino a quelle di tabacco. Il Nerello Mascalese produce circa 70 q.li per ha. Gli ettari di Nerello Mascalese oggi iscritti allalbo dei vigneti Etna a D.O.C. sono circa 220, di cui quasi la met con oltre 30 anni det.

Il Nerello Mascalese ha una personalit spaventosa. Che ti conduce

Il luogo dorigine del Nerello Mascalese la piana di Mascali, alle falde dellEtna, dove le citazioni confermano che questo vitigno si coltiva da almeno quattro secoli. E caratterizzato dalla grande vigoria vegetativa e produttiva. SullEtna trova condizioni di equilibrio dovute principalmente alla scarsa profondit dei terreni agrari, allabbondante presenza di scheletro nella tessitura dei terreni, alle alte densit di piantagione, allaltitudine piuttosto notevole, oltre che alle pratiche colturali. La variabilit di maturazione, tra contrada e contrada - come vengono comunemente definite le zone - molto alta.

Il Nerello Cappuccio presente solo in Sicilia, a volte conosciuto con il sinonimo di Nerello mantellato. Si ignora quale sia lorigine di questo vitigno. Dal Nerello Cappuccio, coltivato sullEtna, si produce un vino che entra nelluvaggio della DOC Etna Rosso con il Nerello Mascalese. D vini rossi particolarmente adatti allinvecchiamento. Ha grappolo pi piccolo del precedente, una buccia fortemente colorata di un blu violaceo. Il Nerello Cappuccio presenta antociani totali in numero elevato. Il carattere di questa variet legato agli aromi di frutta conservata, di ciliegia.

LEtna bianco raccoglie e fonde, nel suo pallore e nel suo aroma, nella sua freschezza e nella sua vena nascosta di affumicato, le nevi perenni della vetta e il fuoco del vulcano.
Mario Soldati, Vino al vino

Il Carricante un vitigno esclusivamente coltivato sullEtna, si pensa originario della zona di Viagrande. Molto fertile e molto produttivo, ha grappolo grande e alato, apparentemente neutro sul piano aromatico. Produce vini allelevata acidit fissa, da un pH basso (2.9/3.0) e da un alto contenuto in acido malico. Le uve della variet Carricante, con linvecchiamento, manifestano note complesse. interessante notare, ad esempio, la presenza, in vini di Carricante di qualche anno di et, del composto 1,1,6 TRIMETIL -1,2DEIDRONAFTALENE, responsabile del tipico aroma dei Riesling invecchiati. Gli ettari di Carricante iscritti oggi allAlbo dei vigneti Etna a D.O.C. sono circa 80, di cui quasi la met con oltre 30 anni det.

A Fessina si pratica una viticultura fatta a mano, come si ritrova in Valtellina, nella Valle della Mosella, nella Valle del Reno, con pendenze che possono fortemente variare e diffusi terrazzamenti che sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza. La coltivazione non biologica, ma consapevole: ci sta solo quello di cui ha bisogno la vite.

Il Principe Fabrizio del Gattopardo racconta la Sicilia come la terra dei forti contrasti: lEtna, in particolare, sembra interpretare questo paradigma allennesima potenza. Fuor di misura nel paesaggio, sia nellinferno attorno a Randazzo, ai piedi dello spaventoso vulcano prodigo di terremoti, piogge di fuoco e colate laviche, sia nella bellezza della baia di Taormina, a poca distanza dalla vetta, altrettanto foriera di ricchezza; fuor di misura nella capacit degli Etnei di convivere intimamente con un ambiente apparentemente ostile e difficile come la Muntagna, senza sentire lesigenza di dominarlo, ma di partecipare empaticamente alla vita del vulcano, con rispetto, ostinazione e fiducia nelle inesauribili risorse di questo territorio realmente straordinario.

Solo quando si capaci di seguire lordine della natura, la via della natura, il tempo della natura, il disegno della natura , ossia solo quando si capaci di adeguarsi alla corrente dei fenomeni naturali, considerando luomo non come qualcosa di alieno ed opposto ad essi, ma unintegrale caratteristica del processo del mondo, si riesce a sciogliere la contraddizione uomo-vulcano. Unidentit, quella dellEtna e della Sicilia, che unica al mondo.

Ma proprio qui il fascino del vino: nella sua vitalit irrazionale e sempre mutevole, non troppo diversa da quella di un organismo umano. Mario Soldati, Vino al vino
Federico Curtaz Valdostano dorigine e piemontese dadozione, vanta unesperienza pi che ventennale nel mondo del vino. Si formato come agrotecnico in Piemonte, frequentando successivamente corsi di aggiornamento e specializzazione in Italia e allestero. Ha lavorato per Gaja ed altre importanti cantine . Dal 2006 libero professionista in viticoltura ed enologia. Dal 2005 inizia la sua collaborazione con Silvia Maestrelli, in qualit di agronomo di Villa Petriolo, divenendone nel gennaio 2006 anche consulente del settore enologico. Con Tenuta di Fessina, Federico Curtaz a cinquantanni ha aperto un nuovo capitolo della sua vita: Tenuta di Fessina per me lesperienza pi profonda, un ritorno allausterit e allatmosfera piemontese. LEtna stata una scoperta, una vera e propria folgorazione. L, tra le rocce che rievocano la mie origini in Val dAosta, mi sento a casa.
_Silvia Maestrelli Produrre vino significa per me continuare una vocazione di famiglia. Da quando mio padre Moreno Maestrelli, imprenditore, acquist, negli anni 60, quella che stata per anni soltanto la residenza di delizia di Cerreto Guidi (Firenze), Villa Petriolo, oggi quelloperosit ricordata dalla passione con cui racconto il mio vino e il mio mondo. Tenuta di Fessina la mia ultima avventura, acquistata sulla scia di un innamoramento per questa terra dalla straordinaria ricchezza, ambientale, storica e culturale. Natura straripante, civilt sovrapposte, cultura profonda e complessa. Luogo di terra, di cielo, dacqua e di fuoco, la Sicilia. E terra di fimmine, eminentemente. Anche la Muntagna per me fimmina. Guardo allEtna come una figlia guarda a sua madre, che genera come un poeta. Privilegio tutto materno. Irruenta, imprevedibile, generosa, elegante, proprio come una donna, la Muntagna. E unica. A Fessina Silvia si occupa del comparto commerciale e di marketing&comunicazione.

Attualmente, in Sicilia si sta assistendo alla rinascita del vini poetici e lirici, che raccontano bene, con consapevolezza, lidentit profonda di questa terra, il suo sole ed il suo calore, i colori delle terre, delle albe e dei tramonti, i luoghi noti e quelli ancora non trovati, con leleganza come obiettivo decisivo. Oggi la nuovelle vague dei vini siciliani segna un percorso alla ricerca di qualcosa di nuovo, una nuova interpretazione dei vini siciliani. Maturazioni estreme, grassezze alcoliche spinte e colori smaccati sono ormai aspetti sorpassati. La verticalit, il rigore, alla base del nuovo stile siciliano che si sta affermando in tutto il mondo.

DallEtna, dove, per destino, i vari vigneti danno vini molto diversi, generati da suoli e microambienti talmente particolari da renderli unici, i prodotti di Tenuta di Fessina sono il frutto di un costante impegno nella ricerca e valorizzazione delle diverse potenzialit che i vari versanti del vulcano offrono nella produzione enologica.

ERSE, Etna DOC Rosso base, da un blend di Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese, la fotografia del vigneto tradizionale etneo, l Etna DOC pi fragrante di Fessina, dedicato alla dea greca della rugiada. Un "vino del mattino" per il frutto spiccato e la piacevole freschezza, nato da un vigneto esposto ad est, perci al riparo dalla calura del pomeriggio. Elegan za e forte territorialit le due doti principali. Corposo e setoso, appaga il gusto di chi ricerchi un vino quotidiano con lallungo dei Nerelli e un immediata godibilit.

LAENEO, DOC Sicilia, autentica rarit dell'Etna. Prodotto da alberelli di Nerello Cappuccio in purezza Fessina una delle poche aziende produttrici etnee che hanno raccolto la sfida di vinificare il Nerello Cappuccio al 100% - , pu essere considerato un vino "didascalico" per le intenzioni con le quali stato prodotto, verificare l'apporto di questa variet all'Etna DOC, nel quale si trova in compagnia del Nerello Mascalese. Il Cappuccio apporta all'Etna DOC la spezia e il colore, perci Laeneo intrigante, oltre che per la succosit nutrita di note ematiche, per la propria suadenza aromatica. Oggi Laeneo vanta una propria cerchia di appassionati che attendono con curiosit l'uscita di ogni nuova annata. Il Nerello Cappuccio di Fessina goloso, pepato e dalla beva irresistibile

IL MUSMECI ROSSO, Etna DOC Riserva. Vino rosso pi rappresentativo, recante anche in etichetta l'anima di Fessina, l'antico palmento del Settecento in pietra lavica. Prodotto a Rovittello, a 670 mt slm nel versante settentrionale del vulcano da una selezione degli alberelli di Nerello Mascalese pi vecchi, centenari, la pi impegnativa espressione dell'Etna DOC Rosso di Tenuta di Fessina. Maturato in tonneaux e grandi botti da 35 hl, un vino elegante, longevo, dalla grande freschezza e il carattere austero. Il Musmeci stato definito un Barolo dellEtna per il rigore e la finezza che lo contraddistinguono. Premiato dalle principali Guide ai vini dItalia sin dalla prima annata, il 2007, ambisce a trarre il meglio da questa terra, con il rigore e il rispetto che lEtna richiede.

Il progetto sul Carricante di Tenuta di Fessina


Dei Vulcani siamo soliti vedere soltanto gli aspetti negativi quando subiamo le conseguenze della loro attivit, eppure, il fuoco primitivo, altrimenti inaccessibile, intrappolato nelle profondit della Terra che durante le eruzioni si affaccia alla superficie del globo portando allaccrescimento della crosta solida sopra il mantello e alla successiva e conseguente formazione dellatmosfera e dellidrosfera, culmina nello sviluppo della biosfera e in ultima analisi alla stessa vita. Si deve ai Vulcani se esiste la biodiversit!
(Salvatore Caffo, esperto vulcanologo e dirigente dellUnit Operativa di Vulcanologia dellEnte Parco dellEtna)

Con Tenuta di Fessina si stanno esplorando contemporaneamente le potenzialit di un altro vitigno indigeno etneo oltre al Nerello Mascalese, ossia il Carricante, uva a bacca bianca considerata da sempre gregario di lusso del cosiddetto Principe del vulcano nelluvaggio tradizionale dellEtna DOC per le straordinarie doti di freschezza e longevit. Fessina intende verificare realmente quali esiti possono essere raggiunti, lavorando su diversi versanti etnei, con gli autoctoni. Individuato il versante nord dellEtna per la coltivazione dei vitigni a bacca rossa, a Rovittello, per la coltivazione del Carricante stato prescelto il lato sud-ovest del vulcano, con vigne allevate ad alberello nei Comuni di Santa Maria di Licoda e Milo, da cui nascono i cru A Puddara e Il Musmeci Bianco.

A PUDDARA un cru di Carricante per un Etna DOC Bianco che un doveroso omaggio alla Sicilia. Dedicato alle stelle che si avvistano dal mare sulla vetta del vulcano in estate, le Pleiadi, dette in dialetto "A' Puddara", la chioccia, un vino rigoroso e delineato come la cima della Montagna che si staglia nella notte. Riscoprendo le potenzialit di un comprimario dei vitigni principali dell'Etna, Tenuta di Fessina si rivela capace di regalare grandi bianchi dove il territorio e la mano dell'uomo, non invasiva ma rispettosa della terra e delle tradizioni da cui cresce, consentono la piena espressione. A' Puddara fermenta interamente in botte grande, come da antica consuetudine etnea per la vinificazione del Carricante. Prodotto a Santa Maria di Licoda, versante sud dellEtna, a 900 metri slm, un autentico vino di montagna, in grado di coniugare, nel suo pallore e nel suo aroma, nella sua freschezza e nella sua vena nascosta di affumicato, le nevi perenni della vetta e le fiamme del vulcano. Una splendida sintesi della Montagna di fuoco, che ha consentito a Tenuta di Fessina di raccogliere i principali riconoscimenti del mondo del vino italiano e internazionale sin dalla prima annata sul mercato, la vendemmia 2009.

IL MUSMECI Bianco ed ERSE Bianco, ultimi due nati, entrambi Etna DOC che condividono col cru A Puddara il vitigno principale dorigine e la provenienza, il versante sud dellEtna, dove i vini vengono prodotti da vecchi alberelli, si fanno portavoce del progetto di Fessina sul Carricante: si stanno infatti esplorando contemporaneamente le potenzialit di un altro vitigno indigeno etneo oltre al Nerello Mascalese, ossia il Carricante, uva a bacca bianca considerata da sempre gregario di lusso del Principe del vulcano nelluvaggio tradizionale dellEtna DOC per le straordinarie doti di freschezza e longevit. Fessina intende verificare realmente quali esiti possono essere raggiunti, lavorando su diversi versanti etnei, con gli autoctoni. Milo, incantevole terrazza sulla sottostante costa jonica, un altro cuore pulsante di Tenuta di Fessina, da dove si produce Carricante in purezza da vigneti di un secolo det per l Etna DOC Bianco Superiore Il MUSMECI. Milo nasce sulla frana vulcanica precipitata nel mare oltre 10.000/15.000 anni fa: i terreni scuri di Milo sono costituiti da una miscela di detriti con molti strati differenziati, prodotti del disfacimento del vulcano e fonte di una ricchezza straordinaria come nutrimento della vite. Allevato anchesso ad alberello, il Carricante ha un elevata acidit fissa che lo rende adatto allaffinamento in legno e alla conservazione nel tempo. Come vuole la migliore tradizione etnea per questa variet a bacca bianca, la fermentazione del cru di Carricante di Fessina Il Musmeci avviene direttamente in botte grande, per 9 mesi.

"Possiamo cambiare le cose solo se rammentiamo che siamo figli di Terra Madre e che dobbiamo tutelare la nostra casa per noi stessi e per le generazioni future".
Vandana Shiva, "Terra Madre", Slow Food Editore
Un ringraziamento a coloro che hanno custodito con tanto amore i meravigliosi alberelli centenari da cui nasce il nuovo cru di Carricante di Fessina, Il Musmeci Bianco. A coloro che hanno lavorato la terra come figli, e non come conquistatori, nemici o padroni. Grazie alle famiglie di Alfio Nicotra, Antonino Celestino, Giuseppe Di Paola, Giuseppe Russo, Rosa Leonardi, Santo Di Maio.

ERSE, Etna DOC, bianco dentrata della batteria di Fessina, omonimo del Rosso base, la versione vinificata un acciaio del Carricante, unito per un 20% a Minnella e Catarratto, uve indigene etnee dei vigneti aziendali a Rovittello. Nel nuovo Etna DOC Bianco di Fessina lintervento del Catarratto e della Minnella integra l'apparato aromatico. Il frutto e la fragranza esaltano le meravigliose emozioni che dona il Carricante, cos sapido e dall'acidit inconfondibile.

Erse Bianco un vino fresco, giovane, diretto, dalla grande bevibilit e limpronta minerale evidente. Nasce da un blend di Carricante proveniente da Milo e Santa Maria di Licoda.

ERO, DOC Sicilia, un Nero d'Avola in purezza. Una sfida per noi, nuovi produttori siciliani con possedimenti sull'Etna, decidere di produrre un Nero d'Avola, variet abusata in anni di vini siciliani marmellatosi e sovrabbondanti. Ero un vin de soif, intenzionalmente semplice, ma dal frutto e la spezia evidenti. Un Nero d'Avola in purezza proveniente dalla patria di questo antico vitigno dalle origini oscure, la Val di Noto, che ritrova la sua vera natura, la bevibilit e la polpa.

da lontano.

Evocazione del nero, essenza di un vitigno che arriva

Radici. Tempo passato del verbo essere. In prima persona, essere in quella terra, fare quel vino. Una sfida al presente reclamarne le radici. Oscuro. Eros che si nasconde. In etichetta, un serpente piumato. Un soffio, e si svela un vino celato. Lantico mito di Amore e Psiche alimenta la ricerca di un vino oscuro. Eppur amato incondizionatamente. Ero. Nero ero, nero sar. Rosso IGT Sicilia. Nero dAvola in purezza.

La terra di ERO
Il territorio della Val di Noto si snoda in un reticolo di colline e piccole valli, che digradano al mare. Alle spalle, in lontananza, gli austeri contrafforti dei monti Iblei corrugati dalle cave che, come vene, disegnano le coste rocciose erose dal tempo. Come una nave con la prua volta ad Oriente, il promontorio si allunga, coperto di viti e di olivi, verso Capo Passero, che sfuma nel mare. I vigneti si appoggiano ai colli dominati dai resti degli antichi feudi, testimoni di una storia antica. Le piccole viti ad alberello sono gomitoli di tralci e foglie che proteggono i grappoli dal sole forte e dal vento, che soffia costante dal mare, proveniente da paesi lontani. La luce intensa. E qui fa la differenza. Le piante, verdissime, sono raccolte in fazzoletti di terra bianca e calcarea, puntinata qua e l da rare pietre scure di origine vulcanica. Sono suoli asciutti e poveri, che danno alla vite quel che basta alla sopravvivenza. I vini di questi vigneti sono caldi e sensuali, colorati, con una acidit viva connaturata alla misteriosa genetica del Nero dAvola. Questi luoghi emanano un grande fascino. E una viticoltura naturale, semplice, iscritta in un ambiente forte che incita alla sfida. Il Nero dAvola un vitigno dalla provenienza incerta e con molte interpretazioni. A noi affascina lidea della purezza. Un vino diretto e armonioso, che non rinuncia alla freschezza della sua acidit, ma mantiene gli aspetti esotici del frutto, che gli sono propri, per il carattere della variet e per quel che le vigne e gli uomini riescono a carpire dal vento dOriente, che qui soffia ogni giorno e racconta storie bellissime.

La prima acquisizione. Il terreno da cui nasce ERO, dalla valle di Noto - nella parte Sud orientale della Sicilia e dei monti Iblei - si originato dalla seguente pedogenesi: circa 8 milioni di anni fa la placca IBLEA era un habitat di scogliere che, in seguito ad una parziale deformazione della crosta terrestre, in parte emerse (nella zona di Pachino), costituendo un altopiano calcareo. Mentre avvenivano questi fenomeni, lisolamento del mar Mediterraneo nei pressi dello stretto di Gibilterra, e la successiva riapertura, provoc un alternanza fra periodi di forte prosciugamento ad altri di sommersione con la conseguente formazione di depositi (salgemma, anidride, gesso) che formarono le rocce denominate EVAPORITI. Il risultato fu la formazione di una roccia biancastra, in parte argillosa e in parte calcarea, ricca di microfossili di ambiante di mare profondo. I vini sono caratterizzati da una grande aromaticit, freschezza e una buona acidit con concentrazioni importanti. Superficie vitata: 1,3 ha. (Contrada Bommiscuro) Anno impianto vigneti: 1998 Esposizione: sud-ovest Altitudine: 50 mt. Slm Densit di piantagione: 8.000 ceppi/ha. Sistema allevamento: alberello, sesto quadro (1,15 x 1,15) Conduzione vendemmia: manuale, in cassette forate 7.360 mq. di oliveta secolare piccolo fabbricato di 50 mq .

Seconda acquisizione. Superficie vitata: 6,8 ha. (Contrada Feudo) Anno impianto vigneti: 1950. Esposizione: sud-ovest Altitudine: 50 mt. slm Densit di piantagione: 8.000 ceppi/ha. Sistema allevamento: alberello, sesto quadro (1,15 x 1,15) Conduzione vendemmia: manuale, in cassette forate piccolo fabbricato per ricovero attrezzatura agricola

Il nome Noto fu dato alla citt dagli arabi, e fu mantenuto anche dopo la loro dominazione, diventando nome definitivo. Neai per i siculi, Neeton per i greci e Neetum per i romani, il nome Noto fu scelto dagli arabi per indicare la sua bellezza e la sua importanza (la parola araba Noto aveva lo stesso significato di quella italiana odierna).
L olio extravergine doliva NEAI di Tenuta di Fessina prodotto dall' oliveta secolare adiacente il vigneto aziendale di Nero d'Avola in Val di Noto. L'olio di Fessina nasce sulle dolci colline vicino al mare, a circa 200 mt di altitudine nel Comune di Noto. Vigneti, carciofeti, noccioleti, agrumeti, rigogliosi cespugli di Fico d'India, antichi casali, muri a secco e "casudde" (case rurali) ad incorniciare questa splendida vecchia oliveta. Il vento dOriente qui spira ogni giorno, spettinando le chiome dargento, e porta con s straordinari profumi di erbe selvatiche. La latitudine di queste terre - pi a sud di Tunisi - conduce le olive a maturazione gi da settembre. Nel rispetto della tradizione, si raccolgono le olive ancora verdi, a mano, con una resa bassissima ma dalla qualit eccellente. Ogni sera, per il tramonto, le olive sono trasportate immediatamente al frantoio. Naturalmente, la molitura avviene a freddo. Le olive, giungendo alla macina integre, producono un olio di qualit, profumato di carciofo, dalla bella morbidezza e con una bassa acidit. Il colore di un verde profondo e brillante. Al naso, carciofo, oliva fresca, pomodoro, note citrine ed erbe di campo. Saporito ed elegante, NEAI presenta una piacevole pasta di trama fine. L'olio extravergine d'oliva della Val di Noto prodotto da Tenuta di Fessina si abbina perfettamente alle tradizionali bruschette al pomodoro di Pachino. Ottimo con tartare di tonno, NEAI si accompagna alla meraviglia con carpacci di carne e crudits di pesce. Ideale anche per le fritture (melanzane, broccoletti, carciofi, sarde, cicireddi, panelle, cazzilli,.. ), esalta le minestre realizzate da verdure tipiche siciliane.

NEAI scorre liscio Simbolicamente, lolio richiama trasparenza e fluidit, luce e colore, purezza e densit. Usato per condire il cibo, per emulsionare e legare alcuni alimenti, per lubrificare ci che fa attrito, per bruciare e produrre calore o per illuminare, lolio elemento che facilita e che arricchisce. Lolio d sapore, valore, a ci che si sta affrontando, ad una situazione, una relazione. Fluidit, elasticit e vischiosit sono tutte qualit che favoriscono lo scorrimento, la facilit, e che si riflettono spesso nelle situazioni, nei pensieri e nei sentimenti, indicando la necessit di un morbido e fluido scorrere delle cose nella sua realt. La sinuosa silhouette in etichetta unimmagine molto potente che sembra vanificare ed attutire gli aspetti corrosivi e ruvidi della vita, conservando e preservando potenziale energia e spiritualit dalle asperit del quotidiano.

C un olivo saraceno, grande, in mezzo alla scena: con cui ho risolto tutto. (.) E quellolivo dal tronco contorto, attorcigliato, di oscure crepe; come torturato, e par quasi di sentirne il
gemito. Annoso, antico. Da Alfabeto pirandelliano, Leonardo Sciascia

NEAI un olio terragno, profondamente radicato nel territorio dorigine, prodotto da piante secolari stormenti ai venti salmastri della marina Sulletichetta, il manico di un cafisu (multiplo dellorcio siculo contenente olio) svela e suggerisce un flessuoso profilo femminile, o un annoso olivo dal tronco contorto, vissuto, a ricordare la passione e limpegno che occorrono per ottenere questo prezioso liquido.

PRODUZIONE ANNUA ATTUALE E POTENZIALE


- Ero, DOC Sicilia Nero dAvola > da 7000 a 10.000 bottiglie da cl. 75 - Erse, Etna DOC Rosso, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio > da 15.000 A 20.000 da cl. 75 > potenziale produzione: 40.000 bottiglie da cl. 75 - Il Musmeci, Etna DOC Rosso Riserva, cru di Nerello Mascalese > da 10.000 a 15.000 bottiglie da cl. 75 > potenziale produzione: 25.000 bottiglie da cl. 75 - Laeneo, DOC Sicilia Nerello Cappuccio > da 3.500 a 7000 bottiglie da cl. 75 - Erse, Etna DOC Bianco, Carricante, Minnella e Catarratto > da 7.000 a 15.000 bottiglie da cl. 75 A Puddara, Etna DOC Bianco, cru di Carricante prodotto a Santa Maria di Licoda > da 6.000 a 15.000 bottiglie da cl. 75 Il Musmeci, Etna DOC Bianco Superiore, cru di Carricante prodotto a Milo > da 6.000 a 15.000 bottiglie da cl. 75

Tenuta di Fessina si meritata il riconoscimento Winery of the Year 2013 dalla rivista Wine & Spirits. Di Wine & Spirits: Ogni anno, i nostri panel di critici enogastronomici degustano alla cieca pi di 12.000 vini. Per presentare i vini pi interessanti ai nostri lettori, selezioniamo marche dal rendimento pi costante e punteggi pi alti. In qualit di una delle nostre cento Cantine TOP dellanno, Tenuta di Fessina, con la propria gamma di vini eccezionali, diviene un grande ambasciatore della Sicilia.
Il terroir della Montagna di Fuoco, ed in particolare gli autentici cru in cui diviso il territorio etneo, sta godendo di un grande momento di entusiasmo, che ci incoraggia a proseguire la strada imboccata con ancora pi impegno e passione. Dal nostro cru di Nerello Mascalese a Rovittello abbiamo ottenuto l Etna DOC Rosso IL MUSMECI, lannata 2007 del quale, la prima sul mercato, si meritata i Tre Bicchieri Verdi del Gambero Rosso e lEccellenza de LEspresso 2010 e, anche per lannata 2008, lEccellenza 2011 e la citazione quale uno tra i 100 migliori vini italiani nella guida di DAgata&Comparini. Alla vendemmia 2009 de Il Musmeci la Corona, massimo premio della Guida ViniBuoni dItalia 2013. Il MUSMECI 2009 stato recensito anche da Luciano Ferraro e Luca Gardini in Vini e vignaioli dItalia 2013. Dai vigneti posti a Santa Maria di Licodia, a 1.000 mt. slm in Contrada Cavaliere, versante sud del vulcano, produciamo il Bianco Etna DOC A PUDDARA, da Carricante in purezza vinificato in botte grande, Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Eccellenza dellEspresso, Grande vino di Slow Wine sia nell edizione 2012 (per lannata 2009 di A Puddara, la prima) che nelle edizioni 2013 e 2014 (rispettivamente, per le annate 2010 e 2011) delle principali Guide ai vini dItalia, oltre che vino a Cinque Stelle nella Guida ai vini di Sicilia 2013 del Giornale di Sicilia, che ha conferito anche il premio speciale miglior bianco di Sicilia per il 2014, e uno dei migliori vini dItalia per la guida DAgata&Comparini.

Valorizzare il territorio di origine dei nostri vini significa anche conoscerne e valorizzarne le tradizioni. La Sicilia, alla vigilia della diffusione in tutta Italia del sistema metrico decimale francese, godeva di un sistema metrico che si poteva considerare il pi pregevole tra i tanti altri presenti in altre Nazioni. Il sistema metrico dellisola, che stabiliva le varie misure dalla sola lineare, stato tramandato alla posterit col nome di sistema metrico-siculo. Conservato nella sua integrit per vari secoli, cominci ad esser modificato sotto i Normanni, i quali vi apportarono alcune correzioni. Dopo anni di ricerche, di analisi e di confronti, il 1 febbraio 1809 i Deputati riformatori presentarono il Codice Metrico-Siculo:

Esisteva in Sicilia un sistema metrico comune a tutta lIsola: noi ne abbiamo a parte a parte rintracciati, esaminati e discussi i suoi diversi rami : abbiamo restituito il palmo nella sua integrit, rinvenuta la corda originale per la misura delle terre, tolte alcune lacune, verifcate e riordinate le altre misure, in miglior forma ristabiliti i campioni, e tutto raccolto in un solo corpo. Perch la Sicilia rientri nel possedimento di questo suo antico pregevolissimo retaggio altro non manca che una legge ferma, severa, durevole, da cui le venga stabilmente assicurato.
Questa legge fu promulgata il 31 dicembre 1809. Per i vini di Tenuta di Fessina abbiamo ideato una confezione che rende omaggio alle antiche misure agrarie del sistema siculo: Coppo (Coppu), pari a circa m 68,21322. 4 Coppo fanno un Mondello (Munnu), pari a circa m 272,85289. 4 Mondello fanno un Tumulo (Tmminu) pari a circa m 1091,41155. 16 Tumuli fanno una Salma (Sarma) pari a m 17.462,584768. 100 Salme sono un Feudo.

Con Tenuta di Fessina tentiamo di valorizzare al massimo il connubio tradizione/territorio, poich nel calice vogliamo intensamente che emergano terra e lavoro. Proteggere oggi la nostra identit lunica soluzione che pu realmente difendere leccellenza del vino siciliano nel mondo dal pericolo delle contraffazioni. La rivoluzione copernicana, che ha investito recentemente il mondo del vino in Sicilia, deve contribuire a migliorare costantemente la qualit, rafforzare il sistema di produzione e garantire nuovi sbocchi commerciali alle nostre produzioni. Grazie al rigore produttivo orientato alleccellenza e alla valorizzazione dellidentit culturale del territorio, la Sicilia sta definitivamente conquistando un posto di leadership nel Made in Italy enologico: la forte rivalutazione di vitigni identitari, su cui i produttori siciliani convogliano ampie energie e risorse, ha consentito alla Sicilia del vino di attestarsi positivamente nella sfida alla globalizzazione. Prezzi equilibrati ed una concezione alta di qualit ed identit territoriale stanno finalmente producendo buoni frutti in quella che un tempo era ritenuta semplicemente la principale regione di grandi quantit di vini da taglio. Una corretta interpretazione dei cambiamenti in atto nel panorama mondiale ha portato i viticoltori siciliani a puntare sempre di pi sulle caratteristiche uniche di prodotti territoriali con vini dal gusto moderno, che incontrano in maniera crescente il gusto sempre pi raffinato delle tavole nazionali ed internazionali.

Attualmente, il 70% dellaintera produzione di Tenuta di Fessina diretto allexport. Mercati emergenti quali lOriente e lEst Europa, oltre, ovviamente, a mercati internazionali storici quali lAmerica, dove lenogastronomia siciliana ha sempre riscontrato ottimi successi, guardano alla Sicilia, e allEtna in particolare, con unattenzione sensibile. Affascina la storia, del territorio e delle persone, che emerge dal calice. Del vulcano ammalia lambivalenza, il calore e il nitore, di queste terre, immediatamente percepibili nel bicchiere.

LEtna unopera di fantasia creativa, non un semplice monte Maria Corti


Esistono pochi luoghi al mondo nei quali il mito abbia attecchito come sulla grande Muntagna, una magia che lEtna continua ad esercitare sulluomo da millenni. Da sempre, la montagna vivente ha ispirato leggende, favole, poeti, storici, filosofi. Ed attratto, da tempo immemore, viaggiatori da ogni parte del mondo. Nel Settecento, la moda del Grand Tour ha portato sullEtna, alla ricerca di un mito estetico tipicamente mediterraneo, intellettuali del calibro di Johann Wolfgang von Goethe, Guy de Maupassant, Jean Houel, delle cui peregrinazioni rimane traccia nei numerosi scritti che ci hanno tramandato. Tuttora, il grande cono che si erge maestoso dalla piana di Catania continua ad affascinare visitatori, che arrivano alle pendici dellEtna in ogni stagione dellanno, incantati dal vino che si produce sino a mille metri ed oltre di altitudine, su terrazzamenti in pietra lavica avvinti ai fianchi del Vulcano, ma altrettanto incuriositi dalla suggestione che questi luoghi emanano, cos diversi e variegati a poche centinaia di metri di distanza. Questa straordinaria diversit offre uno spettacolo unico al mondo, in cui il patrimonio naturalistico si compone di elementi cos diversi tra loro: alle varie quote si susseguono coste rocciose, macchie e garighe, terreni erbosi, foreste sempreverdi, boschi, deserti vulcanici. E vigneti. Terra di forti contrasti, modello dellintero bacino mediterraneo, lEtna anche un immenso giardino da coltivare. I fertili terreni lavici, ricchi di importanti sostanze quali ferro, potassio, fosforo, calcio, la grande abbondanza di acque e le particolari caratteristiche geomorfologiche e climatiche di questa terra, hanno reso la campagna etnea una delle zone pi ricche e preziose per la produzione di vino, sin dallantichit.

Oggi la vitivinicoltura rappresenta una delle attivit agricole tradizionali economicamente pi rilevanti dellarea etnea, connotando con evidenza il paesaggio entro i 1200 metri di quota. Lenoturismo costituisce, in questo contesto, una risorse del territorio in costante crescita. Tenuta di Fessina presenta offerte turistiche, enogastronomiche e didattiche variamente componibili, in base alle diverse esigenze e alla stagionalit dei prodotti. Ottima sosta di ristoro dopo unescursione ai suggestivi crateri, alle valli e alle grotte di scorrimento lavico dellEtna da pianificarsi in collaborazione con gli Enti di tutela del parco naturalistico dellEtna -, Tenuta di Fessina offre degustazioni di vino e prodotti locali personalizzabili, alla scoperta dei sapori e colori pi autentici d questo paradiso naturale che la Muntagna incantata dellEtna. La valorizzazione della filiera corta e la destagionalizzazione delle offerte sono i principi alla base dellideazione dei prodotti turistici dellazienda.

Attivit disponibili in ogni stagione dellanno: visita ai vigneti, visita alle cantine di vinificazione e alla bottaia della Tenuta degustazione in vigneto degustazione in bottaia merende e picnic in vigna pranzi e cene a base di prodotti locali Cene-evento con intrattenimento musicale e/o teatrale sul tema del vino Music&Wine, degustazione con innovative schede di abbinamento musica-vino. A richiesta, musica live. I poeti vignaioli. Contastorie in vigna, percorsi di terra e di teatro in vigna, in cantina, in bottaia. Mottidivini, laboratorio di scrittura creativa e lezione-spettacolo sul vino nella letteratura Il mistero del vino, aperitivo con prove di riconoscimento del vino Foodshow e Cooking class, dimostrazioni e corsi di cucina per adulti e bambini Satisfaction, degustazione dei vini di Tenuta di Fessina e prodotti locali a domicilio. Vendemmia e vinificazione dei Nerelli (esclusivamente nel periodo di riferimento: ottobre).

Fare sul serio la conoscenza di un vino non significa affatto, come forse si crede, assaggiarne due o tre sorsi, o anche un bicchierotto. Significa innanzitutto, sulla localit precisa e ben delimitata dove si pigia il vino che vogliamo conoscere, procurarsi alcune fondamentali nozioni geologiche, geografiche, storiche, socio-economiche. Significa, poi, andare sul posto, e riuscire a farsi condurre esattamente in mezzo a quei vigneti da cui si ricavaquel vino. Passeggiarvi, allora, in lungo e in largo. E studiare, intanto, la fisionomia del paesaggio intorno, e la direzione e la qualit del vento; spiare sulla collina lora e il progredire dellombra; capire la forma delle nuvole e larchitettura delle case coloniche; ancora di pi, significa conversare con la persona che presiede alla vinificazione, proprietario enologo fattore Significa passeggiare a lungo anche nelle cantine, sottoterra, o nei capannoni, fra le vasche di cemento: scrutare le connessure delle botti, fiutare lodore del vino che ancora fermenta, individuare la presenza, talvolta dissimulata, di apparecchi refrigeranti o, peggio, pastorizzanti: infine, assaggiando, in paziente, lenta alternativa, e con frequenti intervalli, paragonare luno allaltro i sapori delle annate. Mario Soldati da Vino al vino

camminando le vigne

Lesperienza maturata sino ad oggi porter a concentrare limpegno aziendale di Tenuta di Fessina verso lo sviluppo del turismo agricolo e laccoglienza, promuovendo progetti di enoturismo di qualit.

Ottimizzati gli strumenti indispensabili alla valorizzazione territoriale sinergia con gli Enti locali di promozione turistica, realizzazione e restauro di strutture aziendali atte ad accogliere turisti, collaborazione con risorse umane (artistiche, commerciali, didattiche) presenti sul territorio, etc.- si punta a raggiungere soddisfacenti risultati per la propria azienda e tutto l ambiente nel quale essa situata.

Nostra intenzione promuovere il territorio dell'Etna, unico per le condizioni pedoclimatiche eccezionali che lo caratterizzano, capaci di donare vini di una qualit eccellente. Il nostro desiderio valorizzare quanto possibile la terra meravigliosa che ci ha accolti, quest'isola cos ricca di cultura e natura rigogliosa che sta in mezzo al mare e alle terre. 'In-mezzo-alle-terre' non semplicemente una constatazione geografica.

Mediterraneo significa 'stare in mezzo' a popoli, civilt, comportamenti diversi che in questo 'mezzo' si relazionano. Ed il vino un ambasciatore straordinario, e grande connettore, di culture differenti.

Progetto di ristrutturazione a fini turistici del borgo di Fessina

Il terreno su cui si sviluppa lazienda si trova ad una quota altimetrica media di circa 670 metri s.l.m. ed prevalentemente coltivato a vigneto. Lintervento riguarda circa 620 mq di superficie coperta relativa ai fabbricati rurali presenti sul terreno, per un totale di circa 2200 mc che sono distribuiti su due livelli (circa 750 mq di superfici lorda) con considerevoli aree a tuttaltezza. Lintervento principale consiste nella realizzazione di una struttura ricettiva, inserita nel complesso destinato originariamente a depositi e palmenti, con i seguenti interventi supplementari: SPAZI COMUNI UNIT ABITATIVE PER LOSPITALIT TURISTICA RISTORAZIONE degustazione prodotti tipici SPAZI LUDICO-RICREATIVI ATTREZZATI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO e SMALTIMENTO RIFIUTI ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE USO DI TECNOLOGIE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE IMPIANTO PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE

Planimetria aziendale

PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE
LOTTO 1 agosto 2013 RISTRUTTURAZIONE: CORPO A LOTTO 2 giugno 2015 RISTRUTTURAZIONE: CORPO B C E

Planimetria catastale

PREMESSA Lintervento architettonico stato realizzato nel rispetto dellarchitettura rurale preesistente integrando, dal punto di vista formale, vecchio e nuovo. Emerge limmagine materica della tradizione siciliana etnea: massa di pietra lavica riproposta e intonaci a base di calce idraulica naturale autentici. Sono stati altres utilizzati materiali ecocompatibili (fibra di canapa, sughero, canne palustri,) sia per aderire ad unesigenza ambientale coerente con lidentit del luogo sia per rispondere alle normative recenti in materia di risparmio energetico, con lausilio di un sistema di produzione di energia elettrica tramite limpianto fotovoltaico di 10 KWatt e un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. Gli allestimenti interni ricercano lessenzialit e la spontaneit di quello spazio nel passato coniugando, la sensazione aspra del ferro e delle basole con la delicatezza dei ricami sulla pietra lavica ceramizzata con le antiche tecniche artigianali di Caltagirone (la bottega calatina) e con il piacere del riutilizzo dei legni di recupero. DESCRIZIONE DEGLI SPAZI 1 magazzino stoccaggio vini mq 145 completo di sistema pallettizzazione vini suddivisi per tipologia termoregolato. 2 ufficio aziendale mq 50 con tavolo in ferro e pietra lavica ceramizzata e decorata da 8 posti(1,6 x 1,6 m), area relax con stufa in ghisa e panca di circa quattro metri ricoperta di morbidi cuscini che ricordano le antiche cuttunate. 3 spazio degustazione mq 60 con due tavoli degustazione di circa 4 metri quadrati ciascuno, costruiti artigianalmente, completi di sistema di erogazione e scarico realizzati in rame per lattivit de gustativa. I due tavoli accolgono comodamente 24 persone. Lo spazio gode della vista sul vigneto attraversando visivamente il magazzino. 4 appartamento sottotetto mq 28 completo di cucina con, camera da letto e bagno 5 terrazza panoramica mq 145 come un tuffo sul vigneto, realizzata sul deposito vini accessibile sia dal piano sottotetto di cui parte integrante, sia dallesterno attraverso una scala in ferro sul lato est delledificio immersa nelluliveto

Corpo A realizzato

DESCRIZIONE DEGLI SPAZI CORPO B Edificio rurale costituito da corpi giustapposti in muratura portante in pietra lavica intonacata. appartamento mq 66 completo di cucina con camera da letto e bagno plateatico mq 65 spazio pavimentato esterno con tavoli e sedie

1 2

DESCRIZIONE DEGLI SPAZI CORPO C Edificio rurale costituito da corpi giustapposti in muratura portante in pietra lavica intonacata. spazio comune mq 100circa con cucina servizi e affaccio sulla terrazza uffici (camere) mq 55circa open space dentro il palmento terrazza panoramica mq 100 circa un tuffo sul vigneto, spa (vendita e degustazione) mq 100circa nelle vasche del vecchio palmento dove avveniva la vinificazione in passato. Le vasche rivestite in coccio pesto ospiteranno percorsi dacqua a diverse temperature spazi relax , di degustazione e di trattamenti a base di prodotti derivanti dalle lavorazioni vitivinicole.

1 2 3 4

DESCRIZIONE DEGLI SPAZI CORPO E Edificio in legno costruito ex novo con il sistema costruttivo platform frame, rivestito con intonaco a base di calce idraulica ed isolato con fibra di canapa e sughero. spazio deposito campagna mq 75 circa con servizio appartamento (spazio di servizio ) mq 50 circa disposto su due livelli con due camere cucina e servizio

fuori bando DESCRIZIONE DEGLI SPAZI CORPO D Edificio rurale costituito da corpi giustapposti in muratura portante in pietra lavica intonacata. 1 3 APPARTAMENTI AD USO FORESTERIA mq 135 circa totali completi di cucine con, camere da letto e bagni -6posti letto -. Uno degli appartamenti predisposto per ospitare persone diversamente abili.

terra d'amore e sogno, sicily. in punta di cuore, tua irrequieta. etna

Contatti Silvia Maestrelli silviamaestrelli@tenutadifessina.com | mob. +39 33357220021 Tenuta di Fessina Via Nazionale SS 120, n. 22 Frazione di Rovittello 95012 Castiglione di Sicilia (CT) www.tenutadifessina.com www.cuntu.it

Potrebbero piacerti anche