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Correva lanno 1950 quando il professore Ibrahim Kelmendi espose le sue idee, mentre presentava coraggiose tesi sulla

provenienza degli albanesi. Sfogliando il giornale "La bandiera", pubblicato a Roma, troviamo una serie di articoli del professor Kelmendi che riportano il linguaggio, la mente e le sue valutazioni sulla genesi della pi antica nazione in Europa. Non si tratta solo di citazioni, ma di unanalisi sintetica accompagnata da fatti e documenti nuovi. Su questi passi cinquantanni pi tardi molti studiosi albanesi stanno riportando ci che gi stato reso pubblico dal professor Kelmendi e da altri esponenti, ma che non ha avuto eco allinterno dei confini albanesi per un unico fondamentale motivo, il regime. Il pi antico popolo dei Balcani senza dubbio il popolo albanese, che nei tempi antichi si estendeva dallAdriatico fino al Danubio, compreso lUngheria Occidentale, sostiene il professor Kelmendi. I suoi avi venivano chiamati Illiri. Erano tra i primi ariani arrivati in Europa. Il loro Paese era conosciuto come Illiria. Sugli Illiri il professor Kelmendi ha esposto le tesi degli autori dellantichit. Sul loro arrivo non esistono date certe, risalgono fino al XX secolo a. C. Il professor Kelmendi cita Erodoto, che li chiama barbari e sostiene che assomiglino ai traci. Della stessa opinione erano anche gli antichi scrittori greci. Laspetto fisico. Il professor Kelmendi delinea questi tratti: gli Illiri erano alti, avevano una scarsa muscolatura, una chiara intelligenza, erano energici e degli ottimi guerrieri. I capelli e gli occhi erano neri. Il battesimo. Credevano in molte divinit: Medaurus, Binaus, Latra, Seutona ecc. La posizione sociale e politica della donna. Il professor Kelmendi d un dato interessante da pochi conosciuto e trattato. Nella societ illirica era riservata alla donna unalta considerazione. Esercitava anche il potere politico e tra i regnanti dAlbania possiamo trovare delle regine. Come tra gli altri indoeuropei, anche questi sullaltare delle divinit off rivano dei sacrifici. Vivevano per di pi di caccia. La razza. Dello stesso sangue e lingua erano anche gli epiroti. Strabone dice che gli Illiri, gli Epirioti e i Macedoni parlavano la stessa lingua. Molti scrittori moderni sostengono che la cultura greca tra i macedoni era superficiale. Perci, dichiara Kelmendi, i cittadini e i guerrieri di Filippo e di Alessandro giunti in India e tra le piramidi, parlavano la lingua madre dellodierno albanese. Le trib illiriche. Gli Illiri erano suddivisi in trib: gli Ardiani, i Labeati, i Liburni, gli Autariati, i Dalmati, i Dardani, i Veneti come anche i Messapi e gli Japigi, situati nella parte meridionale della penisola italiana. Oltre a queste cerano anche altre trib. Il fenomeno pu essere spiegato sol o dalla composizione e dalla natura del Paese in cui abitavano. Le testimonianze degli Illiri nel tempio di Delphi. Il professor Kelmendi riporta uninformazione di Erodoto. Erodoto sosteneva che si recassero anche presso il tempio di Delphi. Le presenze di albanesi nel cuore dellAcropoli di Atene (il quartiere pi antico della citt) risalgono a tempi remoti e trovano sostegno in un verso di Tucidide in cui si parla di un popolo barbaro alle radici di Acropoli dov ancora possibile ascoltare un albanese parziale. Il nucleo dello stato Illirico. Il pi autoritario nucleo di uno stato Illirico apparteneva alla trib degli Ardiani. Assieme agli Autariati, i Labeati, i Liburni e altre trib formarono uno stato divenuto glorioso nel IV secolo a. C. Scutari fu eletta capitale. Per difendersi dai Celti, fin dallinizio del IV secolo a. C., intorno al nucleo sopra citato si raccolsero tutte le trib da Trieste fino ad Arte e prese cos vita il pi grande regno degli Illiri sotto il re Bardhyl. Ci preme ricordare che alcuni storici fanno risalire la vita statale degli Illiri al XII secolo a. C.. Nel 385 Bardhyl sconfisse il re Aminta III di Macedonia, invase la parte occidentale dello stato costringendolo a pagare pegno. Filippo II sconfisse Bardhyl occupando tutte le regioni fino ad Ohrid, annettendole al suo stato. Dopo la morte di Bardhyl, molte trib si ritirarono a vita locale, segnando cos linizio della fatale caduta degli Illiri. I Dardani. Sulla trib il professor I. Kelmendi si cos espresso: Tra le trib degli Illiri, la pi grande era quella dei Dardani. Il loro territorio era lodierno Kosovo

fino a Nis e al sud, lalta Vardaria fino ai dintorni di Manastiri. La capitale della Dardania era Skopje, chiamata allora Scupi. Veniva messa in risalto la bellezza delle loro donne. Resiste ancora oggi luso in Kosovo e in alcuni altri Paesi, di dire quando si vuole esaltare la bellezza di una donna Sembra una Dardana. Non di rado possibile ascoltare un simile paragone in Grecia, unere dit sicuramente dei tempi antichi. Guerrieri. I Dardani vengono nominati come ottimi guerrieri e la loro resistenza contro i macedoni e i romani nota. Abili navigatori. Gli Illiri erano anche abili a navigare. Il commercio dei Greci nellAdriatico subiva grandi danni per via dei loro briganti. Per rendere sicuro il commercio, i Greci invitarono Roma a liberare lAdriatico dagli Illiri. Le guerre con Roma. Nel 228 a. C. ebbe luogo il primo sbarco dei Romani in Illiria, allepoca dominata in gran parte dalla regina Teuta. La guerra non si concluse dopo una o due battaglie, ma si protrasse per pi di due secoli. Nel 168 a. C. il console romano Lucius Anicus percorse come un fulmine lIlliria e invase Scutari, facendo prigioniero nel suo castello il re Gentius, che fu poi inviato assieme alla consorte Etleva e i due figli a Roma, per arricchire maggiormente il suo trionfale ritorno. Dopo un simile successo lIlliria fu dichiarata provincia di Roma. Ma in realt la guerra non termin. Gli Illiri si ribellavano continuamente. Appena linsurrezione cessava o veniva spenta, riprendeva da unaltra parte. La pi famosa la rivolta guidata da Bato, estesa in tutta lIlliria. Questo grande movimento stato nominato Bellum Batonianum" (6 -8 d. C.). Le guerre con gli Illiri sono costate a Roma care in uomini cos come in materiali. Nessun popolo si mai opposto tanto alla sua forza quanto gli Illiri. Pi tardi, quando la calma regn sullIlliria, gli illiri resero a Roma dei notevoli servigi. Le migliori legioni venivano reclutate in Illiria e i generali Illirici combatterono in Britannia, Rhin ed Eufrate. Dalle file dei contadini illirici giunsero anche degli imperatori come Claudius, Aurelianus, Probus, Diocletanius, Maximianus, Constantinus Maximus. Le scoperte archeologiche testimoniano: perch sia possibile formare una chiara idea sulla civilt degli illiri non sono abbondanti le fonti scritte. Ma le scoperte archeologiche in Bosnia, Dalmazia e Croazia forniscono delle prove convincenti sullesistenza di unalta civilt tra gli illiri. Per risparmiare le parole ci avvaloriamo di una parte dellenciclopedia Britannica: In Bosnia, le abitazioni intorno al lago di Butmir, i cimiteri di Jezerina e di Glasinac cos come altri luoghi hanno conservato degli oggetti di pietra e corno, degli ornamenti di bronzo e di ferro, armi ecc. cos come oggetti pi recenti dargento, di rame, dambra e addirittura di vetro. Tutto questo ci mostra i diversi periodi della civilt primitiva degli Illiri dai tempi neolitici in poi. In particolare le culture Hallstatt e La Tene si presentano al meglio. Simili scoperte sono state fatte anche in Dalmazia, in Croazia e Slovenia...

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