attrito
fi
Nota& la fre!"en#a propria $ei solai $e'e essere s"periore a ( )#* altri%enti i solai oscillano in %o$o percepi+ile e fasti$ioso
Ese%pi se%plici& catene e tiranti. , le fre!"en#e proprie ca%+iano al 'ariare $ello stato $i sollecita#ione
Il +locco ri-i$o che oscilla ha "n co%porta%ento non lineare e non ha* pertanto "na fre!"en#a propria& la fre!"en#a $ipen$e $alla%pie##a $elle oscilla#ioni.
A - pannello elastico: interamente coinvolto dalla diffusione dello stato tensionale. B - pannello in muratura: si fessura e solo una parte coinvolta dallo stato tensionale; non c diffusione.
La forma della struttura effettivamente resistente cambia in funzione delle forze agenti. La struttura resistente incognita e funzione dei carichi
Roc ing: - la sezione resistente cambia ad ogni istante del moto !A"# - il periodo cambia in funzione dellampiezza del moto !A# B"# - le oscillazioni smorzate aumentano di fre$uenza allattenuarsi del moto !%"# - non esiste un periodo proprio# non esiste risonanza.
METODI DI ANALISI DEL COMPORTAMENTO DELLE STR.TT.RE Analisi -lo+ale o analisi locale per sin-oli %eccanis%i $i $issesto , Analisi $ina%ica nel $o%inio $el te%po /terre%oti $i pro-etto0 , Analisi $ina%ica %o$ale /i$entifica#ione $ei 1%o$i2 $i 'i+rare0 , Analisi statica e!"i'alente lineare , Analisi statica e!"i'alente non lineare
E!"a#ioni $elle!"ili+rio $ina%ico ,Le for#e $iner#ia F3sono propor#ionali alle %asse e alle accelera#ioni sis%iche.
F3 F4 F5
a
'eformazioni massime attese
F3 F4
METODO DELLE FORZE E6.I7ALENTI ,.n %eto$o per si%"lare la#ione sis%ica 8 !"ello $i applicare a-li e$ifici $elle 1for#e sis%iche e!"i'alenti2 che pro$"cano $efor%a#ioni corrispon$enti a !"elle %assi%e pro$otte $al terre%oto atteso. ,Le 1for#e sis%iche e!"i'alenti2* proposte $alle nor%ati'e* sono propor#ionali alle %asse /$iscreti##ate0 e $ipen$ono $alla #ona sis%ica* $al terreno* $alla !"ota relati'a alla !"ale sono poste le %asse* $alle caratteristiche e $alli%portan#a $elle$ificio. , Le 1for#e sis%iche e!"i'alenti2 proposte $alle nor%ati'e sono %e$ia%ente $ellor$ine $el 39,59: $ei pesi. ,Il %eto$o $elle 1for#e sis%iche e!"i'alenti2 8 in -enere accettato per -li e$ifici se%plici in %"rat"ra.
F = M as
P=Mg
F = M as g/g F = W a s* a s* = a s / g
as*
S$/T0 S$T3
T3
ANALISI ;LO<ALE& pres"ppone solai ri-i$i* %"ri +en a%%orsati e "na str"tt"ra se%plice /scatolare0.
METODO DELLE FORZE E6.I7ALENTI& %eto$o $i calcolo a-li stati li%ite s" +ase e%pirica. 3 , In$i'i$"a#ione* in +ase allesperien#a* $ei %eccanis%i $i collasso pi= fre!"enti e $iscreti##a#ione in %acroele%enti 4 > Applica#ione ai %acroele%enti $elle for#e sis%iche e!"i'alenti e 'erifica $elle!"ili+rio per i pi= pro+a+ili %eccanis%i $i collasso
+etodo (,R: basato sulla ripartizione delle forze di piano in funzione delle rigidezze a taglio dei setti murari# tramite i )piani rigidi*. -ota: il metodo inapplicabile nel caso di edifici tradizionali con solai non rigidi# sottovaluta pericolosamente le azioni sui setti pi. deboli# non considera i meccanismi pi. pericolosi di ribaltamento.
/ solai tradizionali sono isostatici e trasmettono le )forze di piano* in base ad aree di influenza e non in base alle rigidezze dei setti. +eglio ripartire le forze sismiche in base alle aree di infuenza. La distribuzione reale delle forze pu0 risultare completamente diversa da $uella ottenuta con il (,R# a svantaggio di sicurezza.
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Ese%pi $i $iscreti##a#ione $elle %asse per aree $i infl"en#a& %eccanis%o $i collasso $el secon$o %o$o
Ese%pio $i consoli$a%ento
+eccanismi di collasso
MECCANISMI DI COLLASSO
'imensionamento dei tiranti per una torre !meccanismo di rottura del primo modo"
Ese%pi $i $iscreti##a#ione $elle %asse per aree $i infl"en#a& %eccanis%o $i collasso $el pri%o %o$o
Ese%pi $i $iscreti##a#ione $elle %asse per aree $i infl"en#a& %eccanis%o $i collasso $el secon$o %o$o e $i ri+alta%ento co%plessi'o
1sempio di dimensionamento dei tiranti per impedire il ribaltamento di una parete esterna