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mangaijin.aenetwork.

it

@mangaijin

Distribuzione ONLINE /// DICEMBRE 2012


degli aventi diritto e dei rispettivi autori

UP!
19p!
di ERIKA IN

di ANDREA

BODINO

A GALATI di GIANLUC

D O O W K DAR
BUS STOP
CARI

ZITARI

Y E N R U O J T S THE LA ON EARTH
RELIO VI SORSA, AU di CARLO LA ANELLO AV R e VALERIA

~REVIEW

LE BIZZARRE AVVENTURE

DI JOJO

Intervista a

Y A L P S O C GIORGIA
REJOIN THE REAL REVOLUTION!

l Cosplay un'icona de

E R O U C N I L A M 24p!
Italiano
~TOKYONO

O D R A C C E di PAOLO Z

YUKI

ISE

~REVIEW

GANTZ

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CONTENTS

EDITORIALE "Verso l'innito e oltre!"

Sproloqui dei due Editor. Raffaele e Anna provano a raccontarsi.

DICEMBRE 2012 /// Mangaijin 01 /// Distribuzione ONLINE

MALINCUORE ~ Ch. 1 di Paolo Zeccardo

Un pandemonio di libri, servizi da the, occhi uttuanti, gatti e orologi esplosivi!

L'OSPITE. A TU PER TU CON... a cura di Alessio Osio

Questo mese intervistiamo Giorgia Vecchini, icona del cosplay italiano nel mondo!

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DARK WOOD ~ Ch. 1 di Gianluca Galati

An Horror Story.

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THE REVIEWER a cura di Orient Xpress

Recensioni dal folle mondo del fumetto e dell'animazione giapponese.

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BUS STOP ~ One Shot di Erika Inzitari

Non si sa mai cosa potrebbe succedere aspettando un autobus!


La musica del Sol Levante. Rubrica curata dai nostri amici di TokyoNoise!

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Asian Noise a cura di TokyoNoise

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THE LAST JOURNEY ON EARTH ~ Ch. 1


di Carlo Lasorsa, Aurelio Vicari e Valeria Ravanello

Un viaggio nell' assordante silenzio delle macerie della civilt e delle sue memorie.

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Tutto il materiale pubblicato in questo .pdf sotto il Mangaijin e dei rispettivi autori. /// CONTATTO mangaijin@aenetwork.it ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA di PAOLO ZECCARDO Malinconia Paolo Zeccardo
Fondatore Direttore Editoriale Direttore Creativo Graco Collaboratori Tokyonoise http://www.tokyonoise.net/ Orient Xpress http://seventodoomsday.altervista.org/ Stefano Carnicelli http://nelpaesedeioricarnivori.blogspot.com/ Alessio Osio https://www.facebook.com/alessio.osio Raffaele Lamorte Raffaele Lamorte Anna Luraghi Anna Luraghi, Ilaria Penacca Foto Per Giorgia Vecchini Demis Albertacci / Daniele Faccioli Cesare Marino / Nicola Scarmagnani Per Mangaijin Erika Inzitari / Marta Panetto / Anna Luraghi Immagini @ Respective Authors / Internet Progetto Graco e Lettering
VIDEODROME a cura di Stefano Carnicelli
Opinioni sul mondo cine asiatico. Dal grande al piccolo schermo.

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UP! ~ Ch. 1 di Andrea Bodino

Mondi, combattimenti, incontri inaspettati: "Up!",


LET ME SE WHAT YOU CAN DO!

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Verso l'

... oltr !

Era il 2007 e nasceva Mangaijin. Si voleva tentare qualcosa di nuovo, portare quello che veniva denito manga italiano a un livello successivo di professionalit e qualit. Nata come una sda, Mangaijin dest in pochissimo tempo un interesse enorme. Decine di aspiranti fumettisti e collaboratori, centinaia di pagine pubblicate mensilmente, migliaia e migliaia di lettori mensili. Nel 2010, al 25esimo numero, Mangaijin si prese una pausa forzata da impegni personali dello staff, lavorativi, famigliari e via dicendo. Oggi torniamo e lo facciamo alla grande. Insieme ad aeNetwork.it vogliamo offrire una Mangaijin potenziata sotto tutti gli aspetti. Soprattutto fornire nuovi servizi per i lettori, un costante scambio di impostazioni e supporto. Vedrete nelle prossime settimane e mesi tutte le iniziative e caratteristiche uniche che potremo proporvi sul nostro nuovo ammante portale e su Facebook. Parlando di fumetti, vediamo nuovi arrivi come Andrea Bodino, Carlo La Sorsa, Gianluca Galati come i veterani di Mangaijin e ormai celebri Paolo Zeccardo ed Erika Inzitari. Lasceremo molto a voi la parola sulle opere, quindi non mi dilungo oltre. In tantissimi ci avete mandato opere, stiamo rispondendo pian piano a tutti e vi invitiamo a continuare a proporci i vostri lavori. Le prossime star di Mangaijin potreste essere voi! Abbiamo anche ampliato la redazione per offrirvi recensioni e approfondimenti sul mondo del cosplay, del cinema giapponese e della musica (in collaborazione con TokyoNoise). Ripartiamo dal numero 1 perch questa tutta una nuova rivista, un nuova rivoluzione del manga italiano come stata nel 2007. Con il vostro sostegno e laiuto di tutti potremo portare nalmente in Italia una rivista che possa emulare le gesta delle nostri fratelli maggiori giapponesi. Continuate a seguirci sul nostro portale mangaijin.aenetwork.it perch gi per il secondo numero stiamo preparando delle sorprese incredibili e dei big che ritornano a pubblicare su Mangaijin! Intanto, godetevi questo numero 1 e Rejoin The Real Revolution! Founder e Direttore Ediitoriale A quest'ora ho solo una frase che mi sorge dal cuore. "Ce l'ho fatta." Direttore Creativo

Raffaele Lamorte

Anna Luraghi

EDITORIALE #1
Vuoi porci le tue domande? CONTATTO mangaijin@aenetwork.it

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L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio

a i g r o i G y a l p s o C
CHE DOMANDE! CHI, SE NON LA FENOMENALE GIORGIA VECCHINI?
Meglio nota al pubblico di fan e appassionati del mondo del fumetto giapponese come Giorgia Cosplay, considerata la madrina del Cosplay italiano. Bella, multiforme e abile performer, Giorgia ha collezionato negli anni diversi premi, sia nel Bel Paese che nel Mondo: nel 2005 si guadagnata il primo premio al World Cosplay Summit in Giappone, portando in alto, sulle ali della sua arpia Silen, lonore del Cosplay nostrano. Noi di Mangaijin abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con lei
A Destra, Giorgia Vecchini nei panni di Alcyone, Magic Knight Rayearth. Foto di Demis Albertacci

... n o c u t r e p u L'OSPITE, a t

Specchio, specchio dell e mie brame, chi la cosplayer pi fa mosa del reame?

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INTERVISTA

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio


Sotto, Giorgia nei panni di Eternal Sailor Pluto, Bishoujo Senshi Sailor Moon. Foto di Daniele Faccioli Giorgia Vecchini: unicona del cosplay italiano, una strepitosa interprete e trasformista. Ma chi e cosa fa Giorgia al naturale nella vita di tutti i giorni? Giorgia diverse cose: un'appassionata tout court di anime, manga, cucina e cultura nipponica in tutte le sue forme, dal cosplay alle performance canore con la cartoon cover band "Le Canne di Sampei", un'amante del teatro, del cinema e della recitazione, una cantante ddi pezzi dance, una speaker, una presentatrice di kermesse canore, sportive e cosplay, e, pi prosaicamente, la conduttrice del magazine Game Club dedicato ai Videogiochi in onda negli store di Mediaworld e Saturn. Una vita sempre in movimento, su e gi per lo stivale, tra shooting fotograci, registrazioni, concerti, prove ed eventi. Un po' come Creamy insomma! Sotto. Mai Kazuki, Magica Emi. Foto di Daniele Faccioli

Com nato il tuo amore per il Cosplay e quando hai cominciato a vestire i panni dei tuoi beniamini? Quando avevo soltanto due anni mia madre mi fece il mio primo costume da Heidi e da l incominci pian piano la mia strada nel mondo del Cosplay. In realt proprio l'animazione giapponese degli anni 80 ha avuto una grande inuenza su di me: infatti quando sono libera di scegliere i cosplay da realizzare mi indirizzo sempre ai personaggi che hanno popolato la tv e e la mia fantasia in quell'inimitabile decade Amavo, e amo ancora oggi, tutte le maghette, il genere Majokko, ragazzine qualsiasi che con la loro bacchetta magica si trasformavano cambiando il loro aspetto in bellissime ragazze, idol e quant'altro, e cos, se vogliamo, stato un po' anche per mema senza bacchetta :) Il primo vero approccio per successo per caso: mi trovavo con altri amici a unedizione di Lucca Comics, la era del fumetto per eccellenza, dove era pratica usuale per i ragazzi dediti ai vari Giochi di Ruolo vestirsi come i personaggi del gioco in questione, per simulare combattimenti live. Pensammo allora che anche noi, amanti dellanimazione e dei manga, avremmo potuto presentarci a queste edizioni eristiche con i nostri personalissimi costumi. Fu cos che nel Marzo del 1997 vestii per la prima volta i panni della mia guerriera Sailor preferita, Sailor Mars. Allora eravamo davvero in pochi a girare per le ere nei panni dei nostri personaggi preferiti, e nemmeno sapevamo che questo hobby fosse gi stato codicato come Cosplay e che in Giappone, sua patria dorigine, fosse una hobby dilagante gi a partire dai primi anni ottanta. Ci che era nato per essere un approccio divertente con cui girare assieme ad altri amici per queste convention diventato, col passare del tempo,

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ne e dei io z a im n a ll e d ti n che noi, ama n a e h c a r o ll a o ni eristiche m io iz d e e Pensam st e u q a i c to presentar tu o p o m m e r v a , a ostumi. mang c i im ss li a n so r e p i con i nostr

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INTERVISTA

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio


una delle mie occupazioni principali, poich oramai non mi limito pi solo a presenziare alle ere, ma spesso collaboro nellorganizzazione degli eventi e nella conduzione di contest tra cosplayers. Come veniva considerata, agli albori, la tua passione per il mondo del Cosplay da parte di amici e conoscenti? Non deve essere stato semplice, prima che il fenomeno del Cosplay si aermasse Devo essere sincera, a dierenza di tanti racconti che sento, non ho avuto problemi di incomprensioni, prese in giro o peggio. I miei genitori mi hanno appoggiato, dapprima sporadicamente, poi sempre con maggiore disponibilit, orgogliosi dei risultati raggiunti. Amici e conoscenti invece si sono sempre dimostrati incuriositi da questa mia singolare attivit. Non lo trovavano poi cos strano, perch in fondo si trattava di un hobby molto creativo che coniugava alcune delle mie passioni di sempre, come ad esempio la performance, con l'amore per l'animazione giapponese. Inoltre, vista la cura e la dedizione che mettevo e metto tuttoggi in ogni progetto, era chiaro a tutti sin da subito che non si trattava di una carnevalata fuori tempo ma di molto pi. Qual il segreto, secondo te, per la buona riuscita di un cosplay? Quanto conta il solo costume, rispetto allinterpretazione? Il termine Cosplay composto da Costume e Non ho mai avuto problemi a dire che nella parte sartoriale una grossa mano mi data dalla collaborazione con mia madre, che non sarta, ma se la cava piuttosto bene. Lo rimarco perch una delle questioni pi spinose per il cosplayer medio. Nessuno di noi sarto (o almeno, lo sono in pochi) o modello, o attore, ma ci si barcamena cercando di fare del proprio meglio. Alcuni se la cavano da soli, alcuni con aiuto di mamme e zie, altri invece grazie alle mani esperte di sarte professioniste: ad ognuno il suo. A me interessa il risultato, e credo che io e mia madre siamo un buon team. Anche mio padre, nei limiti delle possibilit di tempo a disposizione, mi aiuta con la parte grezza dell'oggettistica. Ogni tanto anche altri amici cosplayers si sono oerti, molto gentilmente, di darmi una mano con la lavorazione di alcuni materiali che mi sono viepi sconosciuti. Quali sono i criteri per cui decidi di realizzare un nuovo costume? Scelgo personaggi a me ani, sia dal punto di vista Player, quindi non si limita solo alla realizzazione dell'abito ma anche all'interpretazione del personaggio. Un buon risultato si pu avere trovando un personaggio che si addica alle nostre caratteristiche siche e che in qualche modo ci possa somigliare. Credo che se decidessi di interpretare Arale o Memole, molto probabilmente risulterei ridicola! Non mi stancher mai di dire che necessario scegliere un personaggio che ci piaccia e che sia a noi ane. Bisogna studiare con attenzione il make-up e l'acconciatura ad esempio anche con lenti a contattato Giorgia nei panni di Silen, con cui ha vinto il World Summit Cosplay nel 2005, a Nagoya, Giappone. Per quanto riguarda i costumi, realizzi tutto da sola o c lo zampino di qualche collaboratore dato? colorate e ciglia nte (che grazie a eBay e ai vari store cinesi sono davvero alla portata di tutti). Naturalmente l'interpretazione molto importante. Io sono nata sicuramente come "Player" all'inizio, rispetto che a "Costume", ma pare che sia uno degli aspetti che i cosplayer in generale curino meno, ad eccezione di occasioni speciali come le selezioni per il WCS (World Cosplay Summit ndA) alla era di Romics. In tal caso la questione cambia e si pu assistere a veri e propri show, che sono godibilissimi.

attore, o , o ll e d o m o i) h c o lo sono in p o n e lm a (o to r sa io meglio... r p o r p l e Nessuno di noi d e r fa i d a cercando ma ci si barcamen

estetico, in modo da essere credibile, sia da quello dellinterpretazione vera e propria. Naturalmente devono essere personaggi che mi piacciono e che in qualche modo posso sentire vicini. Negli ultimi anni alcuni cosplay non li ho scelti di mia volont, ma mi

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INTERVISTA

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio


Il Barone Ashura, Mazinga Z. Foto di Nicola Scarmagnani.

Mai Shiranui, Fatal Fury, The King of Fighters Foto di Nicola Scargmagnani

sono stati commissionati direttamente dal Giappone, da case editrici o da produttori a scopo pubblicitario o per girare degli spot. Anche in questo caso cerco di applicare le stesse regole: utilizzo materiali che siano realistici, niente raso (che fa troppo Carnevale) e meticolosit nella realizzazione. Nel 2005 hai rappresentato lItalia alla prima edizione del World Cosplay Summit (svoltosi a Nagoya, Giappone) con larpia Silen, lacerrima nemica di Devilman e hai vinto. Come ti sei sentita ad essere eletta Campionessa mondiale di Cosplay? Come dovevo sentirmi? Avevo appena attraversato il globo per recarmi nel paese dove il Cosplay era gi un fenomeno notevole; mi trovavo al pi importante evento mondiale dedicato, nel paese in cui i manga e gli anime sono nati; ero all'Expo universale di Nagoya con oltre seimila persone che cantavano con me l'opening (in giapponese, of course) di Devilman ed ho vinto!

L'emozione non certamente descrivibile. E stata una svolta: ero riconosciuta come la migliore al mondo in questa passione che il Cosplay, con un costume che avevo fatto completamente da sola, di notte, quando tornavo da lavoro. E a premiarmi c'era Leiji Matsunoto, il pap di Capitan Harlock. Poi l'Ansa mi ha telefonato (non si sa come *_*) per dare la notizia in Italia...beh non ha avuto prezzo! A volte la gioia non descrivibile a parole ma credo di aver fatto giustizia al premio ricevuto perseverando e continuando a credere sempre in quello che amo, cercando di farlo costantemente al meglio delle mie possibilit e mettendoci tutta me stessa.

Vogue), e di recente direi Black Widow, la vedova nera degli Avengers, che stato un successone. Quali sono i personaggi che non ti annoieresti mai a riportare in era? Non so... sono molto altalenante nelle scelte. Diciamo che Mai Shiranui un grande classico, la metto in poco tempo e ha sempre il suo perch :) ! Che cosa ti ha dato il Cosplay a livello di emozioni e di bagaglio di esperienze personali? Mi ha dato la possibilit di girare il mondo, di provare

Qual il costume che ti ha dato pi soddisfazione? A parte l'Arpia Silen, per ovvie ragioni, direi il Barone Ashura (mi diverte molto interpretarlo e spaventare i bambini ^_^), Sailor Pluto (un po' il mio cavallo di battaglia), Wonder Woman (che mi ha aperto la strada della tv e del servizio su

esperienze che non avrei avuto occasione di fare, di incontrare persone lontanissime e di questo non sar mai abbastanza grata! Giappone, Messico, Portogallo, Francia, Inghilterra... Ho potuto anche conoscere i mostri sacri dell'animazione nipponica, da Go Nagai a Leiji Matsumoto passando per Monkey Punch a Yumiko

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INTERVISTA

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio


A sinistra. Athena, da Saint Seya. Foto di Demis Albertacci Con questa domanda torniamo a quella precedente, ovvero al ''Grande sogno di Maya''. La storia di Maya, che sogna di diventare una grande attrice, mi ha inuenzata sin dalla tenera et in quella che stata la mia passione Igarashi no ad Akemi Takada. Inoltre a unedizione del Cartoomics ho avuto la fortuna di conoscere Iginio Stra, il pap delle Winx, e di essere la fatina Flora uciale per diversi show televisivi Rai ed eventi live. :) Sempre grazie al Cosplay ho conosciuto anche la mitica Cristina D'Avena (il mio mito da bambina!) e pensare che avr modo di essere io la sua presentatrice uciale in alcune date nei centri commerciali, non mi pare vero! *_* E un episodio spiacevole? Il mondo dei Cosplayers non sempre incantato, soprattutto quando si parla di agonismo Ho scelto di mia spontanea volont di non gareggiare pi dal 2005, dopo la vittoria in Giappone. Nonostante questo sono comunque spesso al centro di malelingue, invidie e cattiverie di varia natura. No, il mondo del Cosplay non per niente rose e ori, neanche quando ti fai gli aari tuoi: insulti gratuiti, commenti poco carini alle foto, illazioni e storie fantasiose...chi pi ne ha pi ne metta. Comunque so che cos un po per tutte le "pi note", quindi Parlando di Manga, invece, c una serie che preferisci e a cui sei pi legata? Beh, essendo un'amante dei manga ce ne sono davvero moltissime, ma se dovessi sceglierne una probabilmente direi Glass no kamen, che qui in Italia uscito come ''Il grande sogno di Maya''. Mi appassiona n da quando sono una ragazzina ed essendo tuttora "on going" continua a farlo regalandomi grandi emozioni ancora oggi, volume dopo volume. E poi a pari merito metterei Black Jack del grande Osamu Tezuka e quella che secondo me l'opera pi riuscita del maestro Adachi: Rough. Se escludiamo la partecipazione one shot ad alcuni programmi come Lucignolo, Cronache Marziane, Screensaver gi tra il 2004 e il 2006, la vera svolta si avuta, oltre che con la partecipazione alla web sitcom "Gamers" per Game Stop, con l'approdo a Stracult e Base Luna su Rai 2, entrambi programmi comici di Marco Giusti. Luca Rea, il regista, aveva notato la mia Wonder Woman, cos mi ha scritto, sono scesa a Roma per una sorta di provino, e via! Presa :) Dopo 5 mesi l'avventura si conclusa e l'anno successivo, sempre su Rai 2, ho preso parte come ospite tifosa a Quelli che Il calcio, nell'era della conduzione di Victoria Cabello. Nel frattempo ho rmato con Mediaworld per la conduzione del magazine settimanale Game Club e il programma per ragazzi Contactoons in onda su Tele Milano. Ho girato anche una puntata zero di un programma che vede coinvolti i cosplayer, ma ancora per il teatro. Infatti ho poi studiato recitazione a Milano presso il CTA (Centro Teatro Attivo). Recentemente, il Marzo scorso, a Vigasio, il mio paese, vicino a Verona, c'e' stata la prima de "I Promessi Sposi" di cui sono sia attrice che regista. In questa versione prendevo spunto da quella interpretata del Trio Lopez, mandata in onda su Canale 5 negli anni 80, prontamente rivisitata ed aggiornata con sketch e battute attuali. E' stato un successo, con tre serate di tutto esaurito, ed infatti ad Ottobre abbiamo fatto una replica che andata molto bene e prossimamente avremo altre date a Mantova. Giorgia in tv: come sono state le prime partnerships televisive? Sappiamo che oltre al Cosplay, anche la recitazione una delle tue pi grandi passioni!

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INTERVISTA

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio

su Rai 2chi vivr vedr... Un consiglio da esperta per i Cosplayers alle prime armi?

dall'altra sono curiosa di capire come verr sviluppata questa iniziativa, perch potrebbe invece riservarci gradite e inattese sorprese. Condaci un piccolo segretoprogetti futuri?

Iniziate con entusiasmo e passione e non lasciatevi scoraggiare. Cercate un personaggio che vi piaccia e se per caso siete timidi cercate un gruppo di altri cosplayers come voi con cui unirvi e realizzare il vostro costume; dopotutto il cosplay un hobby e se condiviso ancora pi divertente, almeno no a quando non vi sentirete di avere acquisito le giuste skills per interpretare il vostro personaggio con sicurezza tutti soli. Eri a conoscenza del progetto Mangaijin? Cosa ne pensi del Manga made in Italy? In realt no, ma stata una piacevole scoperta ^_^ Ho opinioni contrastanti a riguardo, nel senso che se da una parte sono dell'avviso che ognuno debba sviluppare ALESSIO OSIO C' tanta carne al fuoco dal punto di vista lavorativo, ma nch non ho in mano qualcosa di pi concreto, beh... preferisco essere un po' scaramantica :) Se invece parliamo di Cosplay il 2012 vedr sicuramente(e nalmente) il completamento del cosplay di Juclecia di Magna Charta dopo una lunga gestazione, gli shooting di Lam, Lara Croft e l'arrivo di uno dei personaggi che pi spesso mi chiedono: Nico Robin di One Piece Stay tuned!

Simone Lorne, La stella della Senna. Foto di Daniele Faccioli.

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tutto da denire. Pare per che il mio destino sia proprio

uno stile autonomo senza emulare quelli gi esistenti,

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio

Pandora, Saint Seya. Foto di Demis Albertacci

Foto di Demis Albertacci.

Foto di Cesare Marino.

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A sinistra. Flora, Winx.

Maleca, La Bella Addormentata.

L'ospite, a tu per tu con... a cura di Alessio Osio

Foto di Daniele Faccioli.

Foto di Daniele Faccioli.

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Fujiko Mine, Lupin III.

Black Cat, Spiderman.

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The Reviewer a cura di Orient Xpress

Per i festeggiamenti del primo numero di questo rinnovato Mangaijin volevamo rendere anche noi omaggio a questo manga che ha fatto la storia del fumetto giapponese. Se state leggendo queste poche righe, signica che siamo riusciti in una impresa titanica: riuscire a raccontarvi senza spoilerarvi nulla un fenomeno editoriale nel poco spazio a disposizione.

opo sei serie d : Jo Jo i d re zarre Avventu iz B e L in-o , un lm p e s d i i n im n s a s ti 5 n 2 i ta ), uest'anno iversario in Run e JoJolion n ll n a a B l' ll re te Si celebrano q ra (S b e le v e erie alternati Artbook, per c e i z n a sso dedicata. m e ro d i a s regolari, due s ro ta e a m im u n n a , 13 OAV e na nuova serie u i d a d n di animazione o in iziata la messa Giappone in

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parti del suo manga li dierenti per le diverse tito i de re eri ins di a ide Hirohiko Araki giunse all' Stardust Crusaders. mentre stava lavorando a era, una intitolata e versioni della stessa op du te sta ro be eb sar ci to, Stone Ocean, Tuttavia, se lo avesse fat ali. Accanton l'idea no a du ivi ind li tito i con a un e o o Stone Le Bizzarre avventure di JoJ : Le Bizzarre Avventure di JoJ ale gin ori lo tito al lo car an eno a quando decise di dover alm Ocean. Italia da Star , attualmente in corso in iva rat mo me com an ob nk Bu aveva te utilizzare i titoli come li Solo nella recende edizione en lm na o tut po ha ki Ara Giappone, Comics e gi conclusa in si ebbe: e ti, originariamente pensa o - Parte X - Titolo Y. Le Bizzarre Avventure di JoJ o della quinta parte: ristinare il nome italianizzat rip e bil ssi po ltre ino to sta E' Gio - Parte 5 - Vento Aureo. Le Bizzarre Avventure di Gio

LO SAPEVI CHE...

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RECENSIONI

R E W E I V THE RE FOCUS ON

The Reviewer a cura di Orient Xpress


Un rito Atzeco, sacrici di sangue, e il potere di una maschera di pietra. Si alza cos il sipario su Dio L'invasore, primissimo capitolo di una saga che in 25 anni avrebbe attraversato epoche, continenti e generazioni: l'epopea della famiglia Joestar, della stirpe Zeppeli e del nemico di sempre, Dio Brando. Siamo nell'Inghilterra vittoriana del XIX secolo, all'apice dell'Impero Britannico: la rivoluzione industriale, il Rinnovamento Gotico, i racconti di Dickens, e la convinzione, nonostante la fame e la povert dilagante, che tutti forse un giorno avrebbero potuto diventare ricchi. Tutto ha inizio quando Dio, giovincello brillante e carismatico, astuto e sociopatico, con una sfrenata ambizione e un pessimo carattere, incontra Jonathan Joestar, bamboccione irruento e fessacchiotto, un po' rozzo, dal cuore grande e dall'irriducibile senso di giustizia (n.b.: il tipico ragazzone capagnolo del Kansas): una atavica contrapposizione tra moro e biondo, bene e male, il cui archetipo fu inciso a fuoco vivo vent'anni prima nel mondo fumettistico dagli Akira Fudo e Ryo Asuka di Go Nagai e, ancora prima, nell' Action Comics del 1938 quando nell'immagiario collettivo il superuomo di Siegel si sovrappose a quello di Nietzsche. Il destino di due giovani legato a doppio lo con quello della Machera di Pietra (n.b.: o Maschera del Vampistrello). A me sembra una storiaccia di seconda categoria: le esatte parole che l'editor della Shueisha rivolte a HiroCopertina originale del tankobon n1 de "Le bizzarre avventure di Jojo"; 1987. hiko Araki in risposta al soggetto di quello strano manga volutamente bizzarro. Uno splatterone mistery-horror con vampiri e zombi? Estinte civilt precolombiane e monaci tibetani? Cavalieri medioevali e Jack lo Squartatore? Recitato da truci omaccioni alti due metri con muscolature taurine che versano calde lacrime di tristezza per la morte di pap? Sarebbe potuto diventare uno di quei polpettoni horrortrash all'americana. Ma quando Le Bizzarre Avventure di JoJo videro la luce con Phantom Blood, nonostrante varie ingenuit nei testi e nella sceneggiatura, qualche imprecisione storica e uno stile graco ancora troppo legato al Hokuto no Ken di Hara/Buronson, ma gi pregno di quel gusto tutto occidentale che gli ha guadagnato il titolo di pi occidentale tra i manga, fu chiaro si trattasse di una serie estremamente interessante, capace di conquistare la simpatia e l'aetto delle folle con le sue citazioni musicali, i suoi bizzarri costumi, gli eccentrici personaggi e i riferimenti cinematograci. La Maschera di Pietra divenne l'icona di un fenom-

m o t n a h p d o Blo
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e u g n a s l i e h C a t i v a sia l

eno editoriale.

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RECENSIONI

The Reviewer a cura di Orient Xpress

BATTLE TENDENCY
zio i t o t s e "Qu ro e v v a d " o d r u s s a
,,, pensa Smokey quando incontra il nipote di Jonathan, Joseph Joestar, allegro e scanzonato, bugiardo patologico e amante delle donnine americane di facili costumi, gran maestro dell'antica arte marziale segreta della fuga (non necessariamente) strategica. E' il 1938: che anno per l'umanit! La creazione di Superman, la scoperta della ssione nucleare, la Guerra dei Mondi di Orson Welles, il secondo mondiale vinto dalla nazionale di calcio italiana, ma anche l'ascesa al potere di Hitler e le leggi razziali di Mussolini. 49 anni dopo gli eventi di Phantom Blood, una nuova Maschera di Pietra viene alla luce e, nelle americhe centrali, un gigante imprigionato nella roccia sembra essere l'origine del suo potere. Ma l'uomo del pilastro l'obiettivo di una truppa segreta nazista che desidera controllare quel potere. La seconda parte della saga benecia di una rinnovata consapevolezza artistica e Le Bizzarre Avventure di JoJo iniziano a delinearsi come tali: avventurosi viaggi attorno al mondo (n.b.: tra nazisti e spedizioni archeologiche, cyborg e irriducibili inseguitori, impossibile non riconoscere i due grandi successi Il suo disegno quindi si evolve: emancipandosi dalle forme ipertroche di buronsoniana memoria, pur mantenendo una certa plasticit nei corpi e nella muscolatura, scopre uno stile nalmente suo. Copertina originale del tankobon n8 de "Le bizzarre avventure di Jojo". E riesce davvero a tessere un ode all'umanit: tra le pagine di Battle Tendency prende forma una storia meravigliosa, ricca di personaggi veramente magnici e scene cariche di pathos. Gli struggenti capitoli de La Giovent solitaria di Caesar sono forse il momento narrativo e poetico pi alto mai raggiunto da Araki. Sono convinto che per comporre una vera ode all'umanit siano necessari i lati luminosi delle opere umane, come anche quelli oscuri. (Hirohiko Araki) cinematograci di quegli anni, Indiana Jones e Terminator), esplorazioni di misteriosi dungeon, la attenta pianicazione delle strategie in battaglie sfaccettate e complesse, la diusione nei testi del termine bizzarro, tormentone che diverr poi onnipresente. Apprendiamo da Hirohiko Araki come durante la creazione di Battle Tendency inizi a prestare sempre pi attenzione al mondo della moda, creando sempre nuovi abiti per i suoi personaggi e ricalcando nelle loro pose bizzarre quelle dei modelli in passerella. Presto, anche le sue cover sarebbero state modellate su copertine di riviste del settore quali Vogue e Glamour.

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RECENSIONI

The Reviewer a cura di Orient Xpress

( Trovate

ne a la soluzio

o ne artic

lo)

1988: Dio Brando ancora vivo, pi potente che mai. Quando Holly Joestar si ammala per una maledizione causata del risveglio di Dio, Joseph e Jotaro partono per l'Egitto, nella speranza di riconsegnare all'oblio l'antico nemico e salvare la donna. Inizia il viaggio dei crociati della polvere di stelle. In Stardust Crusaders, a Joseph si aanca suo nipote, KuJo Jotaro, un tipo di poche parole. Dotato di grandi capacit analitiche e un innato talento per il combattimento, Jotaro spicca per la straordinaria espressivit da asse da stiro e l'inquietante successo presso il gentil sesso, al quale per non sembra molto interessato: il concepimento di sua glia Joline, protagonista di Stone Ocean, mi ha sempre lasciato alquanto perplesso. Nelle prime due serie ho fatto riferimento alla forza sica portata all'estremo, ma ho deciso che nella terza serie il nuovo paradigma sar fondato sulla forza spirituale (Hirohiko Araki) Rimasto Joseph Joestar l'unico in vita a padroneggiare le onde concentriche, vengono nalmente introdotti i poteri Stand, manifestazioni dello spirito del portatore e marchio di fabbrica dell'epopea. In questa fase, essi sono per ancora troppo legati al tradizionale controllo delle energie della natura e lontani dalla estrema bizzara e complessit delle serie successive. Carta vincente di questa serie invece il cast dei personaggi: non solo gli avversari aascinati e ben caratterizzati, ma un team stellare di co-protagonisti: Stardust Crusader non il migliore capitolo della saga (n.b.: personalmente preferisco Vento Aureo), ma meritatamente il pi amato per la sua originalit che port una ventata di aria fresca in un genere, il battle shonen, che rischiava di ristagnare in formule ripetitive e sempre uguali e ci valido ancora oggi. Copertina originale del tankobon n13 de "Le bizzarre avventure di Jojo". Il disegno nel complesso a dir poco fantastico, ma la passione di Araki per la moda e le pose eccentriche si trasforma qui in un'ossessione, no a rasentare il ridicolo quando Dio, da possente e ranato che era, si mostra come una dark queen con diadema a forma di cuore. Tale eccentrica bizzarra indubbiamente aascinante, e pu certo essere apprezzata alla luce di un perverso amore per la stranezza, ma innegabile che il livellamento di tali stranezze nella serie successiva sia stato bene accolto: evidente che lo stesso Araki stesso abbia compreso le proprie esagerazioni. Indiana Joseph e la sua frusta orita, il do Polnare (n.b.: e le sue disavventure da cesso), Kakyoin lo iellato cronico, Abdul il redivivo e quel botolo pulcioso di Iggy. L'estrema linearit che sviluppa attraverso un lungo viaggio in cui l'antagonista di turno appare e viene scontto per poi passare il testimone al nemico successivo forse la pecca peggiore di Stardust Crusaders, ma proprio l'indubbio fascino dell'archetipo narrativo che coinvolge il lettore in questa pazza ed epica Odissea.

Stardust Crusaders

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pello p a c l i Perch ujo K o r a t di Jo on i c o s u f sembra pelli? suoi ca

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Diamond i s Unbreaka ble


LO SAPEVI CHE...
Rohan Kishibe, fantastico personaggio di Diamond in Unbreakable il protagonista di numerosi spin-o e one shot: Rohan au Louvre, recentemente pubblicato da Star Comics, ma anche gli inediti Rohan Kishibe va da Gucci e soprattutto i vari capitoli de Cos parl Rohan Kishibe, chiaro omaggio all'autore partenopeo Luciano De Crescenzo.
Higashikata JoSuke (n.b.: il kanji suke nel suo nome si pronunciare anche Jo), il JoJo coi capelli a banana, nonch il preferito di Hirohiko Araki ed tutto: cosa ci si pu aspettare da un protagonista creato appositamente per essere stupido, come ci svela Araki in alcune note? Nel 1999, Joseph ha 79 anni ed ormai un vecchio caprone con problemi di cataratte. Si scopre per che il vecchio porco, alla tenera et di 65 anni, aveva cornicato la sua amata mogliettina con una liceale e avuto un glio da lei. A Jotaro l'ingrato compito di recarsi a Morio-cho, piccola e pacica cittadina in riva al mare, per ritrovarlo. Ma nella cittadina qualcuno sta dispensando poteri Stand a destra e a manca. Come se non bastasse, in essa si nasconde un serial killer e una porta per l'oltremondo.

i a h a s o C detto i dei mie capelli?


Una situazione iniziale estremamente interessante: Diamond Is Unbreakable un susseguirsi di bizzarre avventure ambientate in una bizzarra cittadina, in cui la comicit dilaga anche nei momenti pi drammatici e le battaglie a colpi di Stand, piene di colpi di scena e rivolgimenti di fronte, sono cos assurde che il vero assurdo quanto riescano ad essere appassionanti. Una serie fortemente episodica in cui ogni incontro si trasforma in uno scontro (n.b.: Koichi Hirose lo sa) e ogni scontro un nuovo pezzo del puzzle che risponder all'enigma: chi sar mai l'assassino? (n.b.: Koichi Hirose ogni segreto sveler, indagando ancora). Basta un po' di giallo, un pizzico di humor nero, personaggi pi folli che mai e la storia prosegue articolata e divertente no alla comparsa di Yoshikage Kira, forse il nemico pi amato di sempre, che non solo la render appassionante ma ce la far vivere da un punto Stilisticamente, Diamond Is Unbreakable identico alla serie precedente, con qualche minima miglioria nel chara design: tratto nitido e preciso, molto pulito con qualche ombreggiatura a denire le muscolature. In realt, anche gli altri personaggi sono ottimamente caratterizzati. Tranne Josuke, inutile se non nel suo essere un senzu umanoide, e Rohan Kishibe, talmente schizzato da funzionare bene anche da solo, ci troviamo di fronte a personalit che prese singolarmente forse non reggerebbero il confronto con i Crociati loro predecessori, ma che insieme generano una scoppiettante alchimia narrativa e tragicomica. di vista tutto nuovo: quello di un cattivo stupendamente umano che disperatamente lotta per sopravvivere e per proteggere la sua vita pacica e tranquilla, nonostante le avversit.

Copertina originale tankobon n36 de "Le bizzarre avventure di Jojo".

del

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o t n Ve ureo a
2001. Italia. Koichi Hirose, apprendista saiyajin e novello detective delle elementari, in missione segreta per conto di Jotaro: l'obiettivo trovare il glio che Dio Brando ha concepito mentre controllava il corpo di Jonathan Joestar. Alla ne lo trova: Giovanna Giorno. Giovanna ha un sogno: diventare il capo della maa (n.b. e trovare lo One Piece no?) Giunto a questa quinta serie, desideravo realizzare una storia che trattasse argomenti come la profonda tristezza degli esseri umani o il dolore del nascere in questo mondo, e farlo in maniera pi forte di quanto avessi fatto nelle serie precedenti (Hirohiko Araki) Emarginati, espulsi dalla societ, costretti a vivere ai suoi margini: questi gli indimenticabili protagonisti de Le Bizzarre Avventure di GioGio - Vento Aureo. Il loro nome non ha importanza: sono l, attorno a voi, anche se non li vedete. Non hanno una famiglia, e La morale, il loro unico rifugio sicuro.

"Ma ma un uomo?"

le de l rigina o a n i t Coper on n47 b o k n re ta bizzar ojo". e L " J de i d ture avven ko . Sotto o di Hirohi t o Una f ontenuta ,c Araki book rt nell'A 51. 2 JOJO 6

famiglia, l'Organizzazione, simbolo di potere e di obbligo

Eppure, scelgono di fare la cosa giusta sdando una realt molto pi grande di loro, convinti che solo cos potranno dare un senso alla propria vita. Una storia violenta, dalla tinte pi cupe ... e immensamente triste e appassionante. Stand sempre pi particolari, ambientazioni sempre pi particolareggiate (e tutte italiane) e la grande moda del bel paese che traspare in ogni abito sono i punti di forza di questa serie, la cui trama complessa e coinvolgente lascia in ombra quello che forse il suo unico difetto: un chara design un po' troppo eeminato, quasi un passo indietro rispetto alla serie precedente. Volendo rappresentare lo scontro tra bene e male, necessario descrivere il male in modo realistico, ed qui che il potere della censura [] colpisce violentemente l'opera che si cerca di scrivere (Hirohiko Araki, postfazione a Vento Aureo)

e dei diacal o z o segn ente 1960, picam o i t n g e u n i ntazio ne il 7 g (prese o ottie endai d S B n o a a n u g q o ui Nat el 1980 o sang honen riera n grupp r , a i l c eekly S l a e W u i s d a l gem a inizia esima Tezuk nese), la med ncorso o l o p u C s p a a i 0 t g to al 2 debut viene quale do pos Jump l n n o o e c c n , e r s o e h il e con so Pok ekly S -1983 on Bu da We 2 c 4 e p r o p m r Ju nume arre 1. Sem e Bizz el 198 .T. nel L n B a l a c t a i s l c i i riv all , pubb n Mag Steel B i dopo ato co n a z i n z z i i a l n a I i e . ser 84. Tr 2-1987 l 45-19 ero 1/ e m n lion. u h n a JoJo sul Bao , a c o i J d o J e i id ture d ente s Avven tualm t a e 4 el 200 Run n

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La mia pura e semplice autocensura, accompagnata dagli amari pensieri di un lettore curioso. Perch, sebbene illuminante, la discussione sulla masturbazione femminile in pubblico contenuta nelle prime pagine di Stone Ocean non argomento papabile alla citazione commemorativa. Aprire la storia chiusi in cella una tradizione della famiglia Kujo, ma KuJo Joline, glia di Jotaro, ragazza sensuale, ingenuamente ammiccante e un po' zoccola, dallo strambo senso del pudore, riesce a nire in un carcere di massima sicurezza per un crimine che non ha neppure commesso: riuscir ad evadere e a dimostrare la sua innocenza? Sfortunatamente, Stone Ocean non Prison Break. Gli eventi prendono una piega inaspettata e la storia sembra andarsene per i fatti propri: articolata, ma non complessa; non priva di scioccanti colpi di scena, ma confusionaria; poco organizzata, a volte palesemente improvvisata. Nonostante qualche personaggio interessante (Anasui, Weather Report), quasi tutti sono poco caratterizzati e rispondono a un prolo psicologico elementare, spesso mere macchiette comiche; alcuni che spariscono dalla scena senza ragione apparente. Poco credibile poi il Dio Brando forzatamente deformato nel carattere e nelle ideologie nei ricordi di padre Pucci (n.b.: o come lo chiamo io, Puccio) punto di vista. Ma non basta, o meglio, si sarebbe potuto Non una brutta serie: nonostante alcuni poteri Stand siano cos cervellotici da rendere molti scontri incomprensibili (n.b.: alzi la mano chi riuscito a capire l'esatto funzionamento di Diver Down), molti altri sono semplicemente geniali e rendono possibili archi narrativi come l'inquietante battaglia onirica contro Sport Max, i terricanti capitoli di Jail House Lock, l'allucinante Bohemian Rhapsody (n.b.: alzi la mano chi non si chiesto se anche pistolino di pinocchio si fosse allungato): Stone Ocean dir poco superlativo da questo Il disegno testimonia tutta la ormai decennale esperienza di Hirohiko Araki: tratto preciso e sicuro, tavole ricolme di una quantit impressionante di dettagli, sapientemente equilibrio tra ombreggiature manuali e retini. Il chara design paradossalmente meno eeminato di quello di Vento Aureo, il che bizzarro vista la prevalenza di personaggi femminili. fare tanto, tanto di pi: troppe le occasioni sprecate. Copertina originale del tankobon n1 de "Le bizzarre avventure di Jojo".

1a parte: Phantom Blood estar protagonista: Jonathan Jo 2a parte: Battle Tendency ar protagonista: Joseph Joest 3a parte: Stardust Crusaders protagonista: KuJo Jotaro akable 4a parte: Diamond Is Unbre JoSuke protagonista: Higashikata 5a parte: Vento Aureo estar protagonista: Jonathan Jo 6a parte: Stone Ocean estar protagonista: Jonathan Jo

STONE OCEAN
"..."

LO SAPEVI CHE...
onianza di Secondo l'autorevole testim o di Stone itol Joline Kujo nel primo cap inare erm det Ocean sarebbe possibile sturba dalle ma si quanto spesso una donna . dio articolazioni del dito me

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l e e t S all B n u r
Le Bizzarre avventure di JoJo, intesa come opera unitaria dallo sviluppo narrativo coeso e coerente, ha termine nella sesta parte, Stone Ocean. Nel 2004, su Weekly Shonen Jump inizia la serializzazione di Steel Ball Run: fu subito evidente vi fossero legami spirituali con la saga generazionale di Hirohiko Araki, ma chiaro anche che la storia aveva poco a che vedere con l'universo narrativo del suo predecessore. Solo quando la serie si trasfer a Ultra Jump, la Shueisha ritratt: ora Steel Ball Run andava considerata settima parte di JoJo ma anche prequel, ambientato per in un universo alternativo generato dagli eventi nali di Stone Ocean. Stesso dicasi per JoJolion, ottava parte ma versione alternativa della quarta. A ben vedere, per, il nale di Stone Ocean non suggerisce una pianicazione di simili stravolgimenti spazio-temporali: l'universo alternativo, seppur plausibile, appare pi una forzatura ideata Copertina originale del tankobon n4 de "Le bizzarre avventure di Jojo". successivamente per riallineare gli eventi e ricondurre tutto sotto lo storico marchio. Inutile caduta di stile. In fase di stesura di questo articolo si discusso molto su quanto spazio dedicare a queste due serie, non perch le disconosciamo, non sta a noi, ma per non mandare un messaggio sbagliato: Le Bizzarre avventure di JoJo, Stell ball Run e JoJolion sono editorialmente tre testate dierenti e questo concetto volevamo fosse ben chiaro. Tanto valeva, allora, parlare degli spin-o di Rohan. Alla ne la risposta stata unanime: ne abbiamo dedicato gi troppo.

n o i l o j jo
Kujo i Jotaro li? d o l l e p il cap capel Perch uso con i suoi f sembra utto uomo t n u perch Facile, d'un pezzo. ONE: SOLUZI

Cover di Ultra Jump, dedicata a JoJolion.

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di alcuni dialoghi che privano di logica, per esempio, il primo incontro tra Erina e Jonathan. Nonostante le illustrazioni poco dettagliate e a volte abbozzate causate da un budget di produzione scandalosamente basso che tocca i minimi storici -e si vede!-, il comparto graco si rivela a dir poco eccellente. Il mirabile uso di larghe campiture a colori pastello per dare risalto ai personaggi e dei ltri graci per creare atmosfere oniriche tramite forti contrasti cromatici, la geniale idea di adoperare le onomatopee cartacee per accompagnare gli eetti sonori, il ritorno delle pose eccentriche che hanno reso famosa la serie: tutto contribuisce a dare all'anime quell'aspetto unico e bizzarro che rispecchia perfettamente lo stile e gli intenti del suo creatore, Hirohiko Araki. Il comparto sonoro semplicemente impressionante e tutto a base rock: se l'animazione fumettosa realizzata in computer graca la rende l'opening esaltante, la fantastica musica d'apertura, Jojo ~That blood Nel 1993 la seconda parte di Stardust Crusaders viene animata in 6 OAV. Nel 2001, 7 nuovi episodi ne coprirono anche la prima parte. Un adattamento piacevole e abbastanza fedele, ben realizzato, ma privo di quella forte personalit che contraddistingue la serie cartacea. Nel 2007, per 20 anni di JoJo viene realizzato un lungometraggio riassuntivo degli eventi di Phantom Blood: ancora peggio. Questo ottobre, la svolta: Jojo's Bizarre Adventure: The Animation, la prova tangibile che non c' bisogno di grandi investimenti per realizzare un capolavoro: basta passione, inventiva e gente che sappia fare il proprio lavoro. La storia procede spedita (forse anche troppo) e senza inutili ller o tempi morti, seguendo fedelmente la trama originale, eccezion fatta per qualche piccolo taglio qua e l, soprattutto ai combattimenti ... e forse meglio cos. Dicile invece digerire le censure (pi per principio ORIENT XPRESS Tirando le somme, siamo di fronte a una gemma dell'animazione, che non delude i fans e che di certo non potr deludere lo spettatore occasionale. La mia speranza che, dopo aver coperto gli eventi di Phantom Blood e Battle Tendency come previsto dai 26 episodi annunciati, si riesca a procedere con l'animazione delle serie successive: incrociamo le dita. destiny~, a scatenare l'irresistibile desiderio di gridare a squarciagola il suo tormentone: JOOOOOOJOOOOOOO! Mentre scrivo questo pezzo, soli 6 episodi sono andati in onda, e gi stata inserita una seconda opening, Bloody Stream: ci suggerisce l'ipotesi che molti e molti nuovi brani ancora si avvicenderanno ... l'idea esaltante anche da sola. E nell'impensabile ipotesi che l'episodio non vi sia piaciuto, possibile consolarsi con un Ending d'eccezione: il bellissimo Roundabout di Jon Anderson e Steve Howe, un classico.

JOJO s BIZZARRE

ADVENTURE

THE ANIMATION

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che per reale danno scenico) e la modica disattenta

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~Fine

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Classe 1972, 40 anni di vita alle spalle e 21 di esperienza in campo musicale, Yuki Isoya, conosciuta con il suo nome darte di YUKI, sicuramente una delle personalit pi inuenti e sosticate sul panorama musicale nipponico. Nata nellHokkaiko, la parte pi fredda e pi a nord del Giappone, la piccola Isoya crebbe in un ambiente familiare caloroso formato da un padre, una madre, una sorella maggiore e un fratello minore e pass tranquillamente gli anni della sua infanzia e adolescenza. Diplomata al Hakodate Otani College, Yuki decise di intraprende una carriera come estetista, ma non sapeva che ben presto il suo futuro sarebbe cambiato radicalmente. Nel 1991, a soli 19 anni, la ragazza conobbe il bassista Yoshihito Onda che era venuto ad Hakodate con la sua band, i JACKSNJOKER. Tra i due ci fu subito feeling, come se fosse stato il destino a muovere il suo lo rosso, e, spinti da questa energia chimica, divennero ben presto amici. Qualche mese pi tardi, la Isoya decise di mandare una demo della sua voce al musicista e, dopo aver ascoltato la ruvida e particolare voce della ragazza, decise di formare un nuovo gruppo con loro. Lasciati i JACKSNJOKER, Yoshihito raggiunse Yuki e insieme reclutarono il batterista Kohta Igarashi e il chitarrista Taiji Fujimoto e nacquero cos i JUDY AND MARY. Il nome del gruppo venne scelto poich Judy e Mary rappresentavano le due personalit conittuali che esistono in ogni essere umano: Judy la parte pi frizzante e allegra di ogni persona mentre Mary il lato pi calmo e negativo. Questa schizofrenia si manifest ben presto sulle pubblicazioni della band che, nellAprile del 1992, debutt con il mini-album BE AMBITIOUS, rilasciato con letichetta indipendente Chainsaw Records, nel Sopra. Yuki Isoya. quale i quattro presentarono brani energici e coloriti aancati da pezzi pi calmi e pacati. Da quel momento in poi la vita dei ragazzi cambi radicalmente e soprattutto quella di YUKI che non si sarebbe mai aspettata di diventare la cantante di

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AsianNoise

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una delle band pi importanti del panorama musicale nipponico. Ad un anno di distanza dal loro debutto, letichetta major EPIC Records, del gruppo Sony Music Entertainment, fece rmare un contratto ai quattro ma, poco tempo dopo, la strada di Taiji Fujimoto prese una via dierente e il chitarrista moll la band per unirsi ai DIRTY TRASHROAD. Fortunatamente questo vuoto venne colmato dal nuovo membro TAKUYA e questa nuova formazione rilasci il primo singolo, POWER OF LOVE nel Settembre di quellanno. Dopo un album e un paio di singoli di discreto successo, a ne 1994 i JUDY AND MARY riuscirono ad ottenere la 5 posizione della classica Oricon grazie al disco Orange Sunshine che apr il sentiero di successo che il gruppo avrebbe intrapreso da quel momento in poi. I singoli e i dischi pubblicati successivamente riuscirono infatti a raggiungere sempre i vertici della classica, andando a sottolineare il crescente interesse del pubblico Giapponese nei quattro musicisti e nella loro eclettica musica. La Isoya apprott di questo periodo per sperimentare nuovi suoni e intraprendere nuovi percorsi. Lartista si un infatti a Kate Pierson, vocalist del gruppo The B-52s, e form la band NiNa, incentrata su suoni soft rock a tratti folk. I NiNa debuttarono nel Luglio del 1999 con il singolo Happy Tomorrow e, dopo la realizzazione di un solo album intitolato NiNa, le due artiste decisero di mettere ne a questo progetto musicale a causa delle loro rispettive carriere. Il 9 Gennaio del 2001, dopo quasi 10 anni di attivit insieme, il gruppo annunci il futuro scioglimento che sarebbe avvenuto dopo la realizzazione di un ultimo disco. In Febbraio usc cos il disco WARP che scal subito le classiche con 800,000 copie vendute in brevissimo tempo, e dopo questa realizzazione i quattro intrapresero un ultimo tour che and a concludere denitivamente la loro carriera. Da quel momento in poi le loro vite presero strade Il concept dietro questo quintetto era quello di creare musica rock sperimentando nuovi orizzonti infatti ad ogni membro venne adato il compito di suonare uno strumento mai provato prima e alla Isoya venne adata la batteria. Seppur dal suono ruvido e quasi grezzo, la musicalit delle Mean Machine era assolutamente irresistibile anche grazie allinfantile voce della Ito che, in contrasto con i potenti strumenti utilizzati, faceva risaltare ancora di pi le melodie sperimentali e aggressive dei vari pezzi. Il progetto dur solamente un anno a ne 2011 le cinque continuarono ad occuparsi delle loro carriere e cos, YUKI, pot concentrarsi su una Chiuso il capitolo con i JUDY AND MARY, la Isoya cominci subito la sua nuova carriera unendosi alle Mean Machine un gruppo rock tutto femminile, composto dalle pi inuenti artiste del panorama La EPIC Records non ci mise molto a farle rmare un contratto e il 6 Febbraio del 2002 usc il suo primo sua eventuale carriera come cantante solista. separate ma fu soprattutto YUKI che riusc a cavare fuori il meglio da questa situazione. nipponico. Oltre a YUKI infatti la formazione prevedeva leclettica cantante-attrice Chara, la famosa attrice Ayumi Ito e le due musiciste YUKARIE e CHIWAKI. Con il quarto album, THE POWER SOURCE, che vendette pi di 2,000,000 milioni di copie, la band riusc a raggiungere la 1 posizione in classica e, grazie a questo enorme successo, i quattro vennero invitati ad esibirsi al Kohaku Uta Gassen lo spettacolo musicale di capodanno pi famoso del paese. A ne 1997 per YUKI dovette subire unoperazione chirurgica alle corde vocali e cos i JUDY AND MARY si presero un breve periodo di pausa che dur solamente 4 mesi. Alla ne del 1998 i quattro decisero di prendersi una nuova pausa per riordinare le idee e decidere cosa fare in futuro. Assieme a Kate Pierson, dei B-52's.

NiNa

" .. .a f in e 1 9 9 4 i J U DY A N D M A R Y r iu s c ir la 5 p o s iz io n ono ad ottene e d e ll a c la s s if re ic a O r ic o n .. ."


Sopra. Yuki Isoya, nella formazione dei JUDY AND MARY

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Sotto. Yuki Isoya nella formazione NiNa.

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singolo, the end of shite che riusc a vendere pi di 125,000 copie. E cos cominci la carriera di Isoya come cantante che per, sfortunatamente, non fu tutta rosa e ori. Dopo un debutto con i occhi e un primo disco di ottimo successo, con il secondo album le vendite calarono bruscamente e si pass dalle quasi 300,000 copie vendute dellalbum di debutto, alle 90,000 del secondo album. Come tutti sanno il secondo disco sempre quello pi dicile e con commune lartista conferm questa tesi e molti si chiesero se non avesse perso il suo smalto. Fortunatamente la ragazza aveva un asso nella manica e dopo due anni di riessione e di sperimentazione di nuovi suoni, usc il suo terzo disco joy che riusc subito ad arrivare alla 1 posizione in classica superando le 300,000 copie vendute. Lo smalto la Isoya non laveva perso ma soltanto doveva riordinare le idee e pensare a quale mossa fare con pi calma. Anche il disco successivo WAVE, uscito solamente un anno dopo, conferm il suo talento mostrando musicalit ricercate, tonalit aascinanti e melodie seducenti. Dopo questa uscita lartista si prese un periodo di pausa che dur quattro anni, durante i quali pubblic un best album che scal le classiche e un paio di singoli di discreto successo. Ad inizio 2010 mise ne a questo periodo rilasciando il suo quinto disco Ureshikutte Daki Au yo che raggiunse nuovamente la prima posizione in classica ma che mostr, dal punto di vista musicale, una Isoya spenta, pacata e con poca voglia di sperimentare. Rispetto alle precedenti pubblicazioni, questo album risult subito sotto-tono, come se lartista non fosse riuscita a capire bene che cosa proporre al pubblico dato che le canzoni incluse mostrarono melodie piuttosto blande e troppo simili tra loro. Che qualcosa fosse cambiato e che la magistrale potenza musicale di YUKI fosse solo un ricordo? Molti fan si fecero queste domande ma, fortunatamente, Come usanza in Giappone, per il 10 anniversario tutti i cantanti sono soliti rilasciare vari prodotti per accontentare i fan e per festeggiare il proprio lavoro e la Isoya decise di adattarsi a questa usanza. Come prima cosa, ad inizio anno, rilasci un best album intitolato THE POWER OF TEN contenente i suoi migliori successi assieme a nuovi pezzi inediti, prosegu poi con la realizzazione di due nuovi singoli in Maggio e in Agosto e n con la pubblicazione, ad inizio Novembre, del best album di b-side BETWEEN THE TEN che and cos ad accontentare tutti coloro che si erano persi le b-side contenute nei suoi singoli. Possiamo dire che 21 anni di carriera musicale non sono proprio da tutti e soprattutto non da tutti riuscire a re-inventarsi ogni volta, soprattutto in Giappone dove il mondo del pop, a periodi, risulta essere sempre uguale e con poche nuove proposte. Quando tutti si sono buttati sullR&B e sullelectropop, YUKI riuscita a distaccarsi da tutto ci proponendo pezzi pi lenti e acustici; quando tutti proponevano suoni R&B e softurban, lei si presentata con suoni pi ricercati e basi pi melodiose. La Isoya sempre riuscita a tirare fuori il meglio di s da ogni situazione ed riuscita a non farsi Il disco raggiunse subito la 1 posizione della classica e ricevette ottime recensioni tra i fan che avevano nalmente ritrovato la YUKI di un tempo assieme ad una nuova YUKI pronta a proporre nuovi suoni e nuove basi. In tutto questo, arriv il 2012 e con esso giunse il 10 anniversario di carriera della cantante. Sotto. La cover dell'album "megaphonic", considerato il capolavoro della cantante. a solo un anno di distanza usc megaphonic il vero capolavoro della sua carriera. Lalbum present nuovamente quellenergia, quella vitalit e quella spensieratezza dei tipici pezzi della Isoya, aancati da variegate sperimentazioni musicali come basi country, ritmi jazz e suoni a tratti folk. La ragazza, oramai donna, era tornata in pompa magna e non aveva la minima intenzione di lasciare il suo trono di regina della sperimentazione.

rattutto p o s , a t l o v i entarsi ogn v n i e r a e r isulta essere i r c s , i u i d r o i i t r t e u p t d e l p o p, a o "...non da d n o m l i o p o s t e. " e r v p o d e v e o n u o n p p e a in Gi e e con poch l a u g u e r p sem
Sotto. La cover dell'album "Between the Ten", la raccolta di B-side

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In un periodo del K-Pop in cui gli idols dominano la scena, ci sono ancora dei grandi nomi che riescono a ritagliarsi un posto d'onore fra le le dei cantanti, cantautori ed artisti rispettati in Corea del Sud. Uno di questi Choi Wheesung (), nato il 5 febbraio 1982 e conosciuto nella scena musicale coreana Yu Isoya, 40 anni. Sotto, photoset promo di "Wonderline" e "Watashi no Negai Goto". In mezzo. Foto Promo per JUDY AND MARY. e internazionale semplicemente come Wheesung (e soprannominato ucialmente RealSlow). Il suo genere R&B, le sue doti canore e la sua bravura nella composizione gli hanno infatti ritagliato un posto nel cuore degli amanti del K-Pop.

http://www.sonymusic.co.jp/Music/Info/YUKI/

Inizia la sua attivit nel 1997 come ballerino nel gruppo di ballerini ING, con cui rimane no al 1999. Il suo debutto uciale come cantante avviene proprio nel 1999 nel gruppo A4, che per ha avuto breve vita. Dopo un anno infatti Wheesung annuncia la sua decisione di lasciare denitivamente il gruppo, spiegando di aver idee musicali dierenti e contrastanti dal resto della band. Inizia cos la sua carriera da solista con la M.Boat, etichetta della YG Entertainment, e nel 2002 pubblica

mai travolgere dal mercato commerciale del mondo pop che, di anno in anno, risulta essere sempre pi legato alle vendite che alla qualit. Sicuramente non sar una cantante semplice da ascoltare, anche a causa della sua voce a tratti gracchiante, ma in ogni caso YUKI rappresenta quella parte di artisti nipponici che hanno ancora voglia di proporre nuovi suoni, che non hanno paura di mettersi in gioco e di sperimentare e che non si fanno spaventare anche se a volte i loro prodotti non riescono a vendere

in grandi quantit. Questa sua grinta e questo suo coraggio hanno fatto s che, di volta in volta, la sua musica riuscisse a maturare e anche la sua personalit, ruvida e poco marcata ad inizio carriera, riuscita a diventare sempre pi forte e sempre pi decisa con il passare degli anni. Insomma, YUKI decisamente unonda che ti travolge, che ti prende in pieno e non ti lascia indierente, la sua voce, la sua immagine, le sue canzoni, tutto in lei decisamente aascinante e non si potr rimanere impassibili davanti alla sua persona. Choi Hwee-Sung, aka Wheesung "RealSlow".

il suo primo album, "Like A Movie". Il disco diventa immediatamente molto popolare anche grazie alla canzone "Andoenayo..." ( ...) e Wheesung si fa quindi conoscere per le sue canzoni R&B appassionanti e le parole poetiche. Viene lodato molto da colleghi cantanti famosissimi e concretizza il suo potenziale come cantante e cantautore, scrivendo e componendo le sue canzoni. nel 2003, con il secondo album "It's Real", che Wheesung diventa ucialmente uno dei cantanti R&B pi famosi e rispettati. Il disco un successo incredibile

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Choi Hwee-Sung, aka Wheesung "RealSlow". A anco. La copertina del singolo "INSOMNIA", 2009

Sotto. Le copertine degli album: Realslow Is Back (2010) Gaseum Sirin Iyagi [Single] (2011) Dokkun Project Part1 : MasterPiece of You (2012)

e Wheesung diventa il best selling artist del 2003 in Corea del Sud. Da quel momento in poi inarrestabile; si fa conoscere per le sue doti di ballerino, le sue doti canori, le sue parole emozionanti e le melodie pop ed R&B incredibili. Pubblica un album ogni anno no al 2005: prima "For The Moment" nel 2004 ed in seguito "Love... Love...? Love...!" che gli permettono di continuare a vincere premi importanti come "Best artist of the Year" e "Best R&B artist". Collabora con i colleghi della YG come Big Mama, Gummy, Teddy e SE7EN no alla ne del 2005 proseguendo sullonda del suo successo, ma nel 2006 avviene un grosso cambiamento nella sua carriera. Nel marzo di quell'anno termina il contratto con la M.Boat e la YG Entertainment e Wheesung decide di passare alla Orange Shock Agency, dove gli viene promessa pi liberta nelle sue pubblicazioni e nella composizione di brani. Da quel momento in poi si fa larga strada nel mondo della composizione, pur continuando a mantenere il suo successo come "Re dell'R&B coreano". Diventa un compositore ricercato e rispettato, creando diverse hits. Alcune fra le pi famose sono "Nappeugo Apeun Na" ( ) delle Davichi; diverse canzoni per G.NA come "Supa Solo" e "TOP GIRL"; "Yuhogui Sonata" ( )

e "CPIDO" di Ivy, "Hey Mr. Big" di Lee Hyori; "Aing" e "Mabeop Sonyeo" () delle Orange Caramel; le parole di "Sarangui Gil (Love's Way)" ( ) degli SHINee; le parole di "Transform" e "Supa Solo" dei Teen Top; "Bimi lbeonho 486" () di Younha e tanti altri. Si inoltre dedicato al debutto di Ailee, preparandola vocalmente e scrivendo diverse canzoni per il suo primo mini-album. Tornando invece a parlare della sua carriera da cantante nel 2007 torna con un nuovo album dal titolo "Eternal Essence Of Music", molto simile ai precedenti per lo stile R&B inconfondibile. Nel 2008 il turno del mini-album "With All My Heart And Soul" con le belle "Wanbyeokhan Namja" ( ) e "Choco Luv", famose fra i fans del cantante. Il 2009 un altro anno importante per Wheesung in quanto viene scelto da Craig David alla ne del 2008 per realizzare una versione coreana della canzone "INSOMNIA". Il brano esce nel febbraio dell'anno successivo e diventa un enorme successo. Dopo un'inuenza pop importante come questa, l'album del 2009, "Vocolate" risulta leggermente diverso dai precedenti. sicuramente l'album migliore per iniziare ad ascoltare Wheesung, in quanto include canzoni R&B tipiche del cantante, canzoni pi pop sullo stile

di "INSOMNIA" e ballate emozionanti degne del nome di Wheesung. Le uscite successive, ovvero i singoli "Realslow Is Back" (nel 2010), "Gaseum Sirin Iyagi" (2011) e il mini album "Nomdeuri Onda" ( ) (2011) (sotto la YMC Entertainment) rimarranno su questo stile R&B con inuenze pop, decisamente diverso dall'heavy R&B quasi americano che caratterizzava album come "Like A Movie" e "It's Real". Se vi chiedete cosa succeder nel 2012 purtroppo dovremo rispondervi che niente previsto. Wheesung ha infatti iniziato il servizio militare il 7 novembre del

2011 e, come prevede la legge coreana, continuer per 21 mesi. Lo rivedremo quindi nell'agosto del 2013. Intanti non c' altro da fare se non leggere piccole novit, qualche articolo sul suo conto e ascoltare le sue canzoni migliori: Kkume () (uscita online nell'album "The Artist ( Jo Deok Bae 25th Anniversary Album Part.2)" ( 25 )); "INSOMNIA", "Urin michiji anasseo (We're not crazy) with D.O", "Chureureuk" ( ) (in "Vocolate"), l'intero album "Vocolate" e il mini-album "With all my heart and soul". TOKYONOISE

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ASIANNOISE ~ SeoulNoise

ASIAN NOISE a cura di TokyoNoise

Portato a Lucca Comics & Games 2012

ReceNoise

ASIANNOISE ~ RECENSIONI

L A I C S PE
Disegnato dal grande Giorgio Battisti e scritto dal fondatore e direttore di Mangaijin Raaele Lamorte, contiene 12 pagine di comicit INEDITA e in edizione limitata! A soli

SUPER

FORCE
Supery

MANON
Akira Kosemura

FASHION MONSTER
Kyary Pamyu Pamyu

Puntuale come ogni anno, si rinnova l'appuntamento con la band che ha fatto del revival dello sfolgorante rock anni '70 il proprio cavallo di battaglia. Al quarto album oramai di una carriera iniziata giusto un lustro fa, Shiho Ochi e Koichi Tabo non hanno da dimostrare niente da nessuno, quanto piuttosto da salvaguardare uno stile, eclettico e variopinto, sul quale hanno saputo elaborare interessanti e convincenti variazioni. Stavolta, l'incastro non funziona nel modo sperato: l'abbandono delle calde sonorit soul e folk presenti in gran parte del precedente Mind Travel comportano un totale ripensamento dell'evoluzione sonora del duo, qui invece alle prese con un pop-rock standard e allineato che solo in momenti pi stravaganti come il glam trascinante di No Bandage mostrano i segni della formidabile creativit che ha nora caratterizzato la band. Urge insomma uno stacco che permetta loro di ingranare la marcia in vista delle prossime realizzazioni, sempre che mamma Warner glielo conceda.

Un'occasione

molto

particolare,

quella della pubblicazione della sesta fatica del compositore ambient e pianista Akira Kosemura. Manon infatti un balletto diretto da Kimiho Hulbert, ispirato dal Manon Lescaut di Prvost, di cui il Nostro ha curato completamente la colonna sonora. E come ogni colonna sonora che si rispetti, gli stati d'animo e le situazioni che descrive spaziano con estrema libert e variabilit di mezzi. Pice pianistiche minimali, bagatelle gitane e ricchissime, quanto sinistre, oriture sperimentali e ambient rendono il doppio CD un ascolto tutt'altro che semplice e immediato, che per a lungo andare ricompensa, nelle fascinose volute delle composizioni e nell'assoluta imprevedibilit dei cambi, l'insistenza negli ascolti. Da un artista che ha sempre covato il culto dell'essenzialit, una svolta ricca e necessaria, che lancia nuovi scenari su un mondo troppo a tinte pastello.

l diavoletto pi irriverente e fuori dagli schemi del j-pop attuale torna in pista, a distanza di qualche mese dal primo album, pi schizzato e scatenato che mai. Se per tutta questa frenesia si traduce in acconciature oltre ogni rigore di logica e mise gratuitamente ridicole, non si pu dire lo stesso della musica. Con una formula di successo, ampiamente rodata in due annetti buoni, chi glielo fa fare a Yasutaka Nakata di cambiare? E di fatti, niente cambia. Aldil dell'inutile medley di un minuto nale e della versione estesa di Tsukema tsukeru, entrambi pezzi terribilmente ovviabili, niente cambia. Voce over the top, beat electropop martellanti e irriverenti, melodie anche pi infantili e vacue del solito rendono l'ascolto gradevole, ma tremendamente superuo. Se no ad ora ci si divertiva, la noia sta cominciando, gradualmente, a prendere il sopravvento.

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SPECIAL

RGIO BATTISTI

LIMITED EDIT

SCREENPLAY BY

ION

RAFFAELE LAMO

RTE

TOKYONOISE

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NON PERDETE L'OCCASIONE!


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VIDEODROME a cura di Stefano Carnicelli


Titolo originale: GANTZ Regia: Shinsuke Sato Soggetto originale: Hiroya Oku Sceneggiatura: Yosuke Watanabe Musiche: Kenji Kawai Durata: 130 minuti Origine: Giappone, 2011 In Italia: inedito apparentemente ancora vivi e si trovano di fronte ad una grande e misteriosa sfera nera. Questa sfera, Gantz, sar per loro il deus-ex machina che gestir le loro vite (o quello che ne rimane) no all'ultimo. oscuri in questo primo lungometraggio (si spera).

COMMENTO N.2
Quando si parla di trasposizioni cinematograche, scattano sempre i confronti tra materiale di base e lm L'attore di A non somigliante, Hanno tagliato alcune scene, I dialoghi hanno la punteggiatura invertita! quindi togliamoci subito il dente: con Gantz hanno fatto un buon lavoro. Ovviamente c' il classico MA. Seguitemi. Adattamento dei primi sette volumi, Gantz presenta (caratteristica che salta subito all'occhio) un'assoluta fedelt visiva al materiale originale: tute ed armamenti sono identici alla loro controparte cartacea e la stessa cosa si pu dire per l'ottimo casting che vede, in special modo, un perfetto Kazunari Ninomiya nella parte dell'arrogante e ipocrita Kurono. Si diceva della fedelt visiva: il regista bravo nel richiamare certe scene del fumetto senza sacricare il racconto, basti pensare all'apparizione di Kishimoto (una monoespressiva Natsuna) nella stanza, oppure al brutale scontro con il boss/Nonno Cipolla, messi in scena in maniera perfetta. Dal punto di vista della forma ci siamo, ma nella sostanza? Gantz lm rispecchia la crescente atmosfera di morte nauseabonda del fumetto? La risposta negativa: se da una parte abbiamo un buon lavoro sulle personalit dei personaggi, lo stesso non si pu dire del mondo in cui agiscono, nella messa in scena della brutale violenza e delle componenti sessuali (diciamo pure fan-service, qui totalmente assente o solamente accennato). Si pu allora dire che no, non rovina lo sviluppo della storia che resta ugualmente godibile, ma bisogna ammettere che la mancanza di questi elementi fa perdere alla pellicola una notevole carica di atmosfera del crudele gioco a cui sono sottoposti i personaggi.

COMMENTO N.1
Voglio approcciarmi a questo lm con lo splendore di una persona che non ha mai letto un volume di Gantz (o al massimo che abbia letto il primo tankobon): l'idea di base molto forte, una visione post-mortem dalle parti del cyberpunk esistenzialista quanto di pi intrigante potessi cercare in un lm odierno. La sceneggiatura, in realt, tende ad appiattire questi elementi, rendendo il lm un canonico lm d'azione tendente alla struttura videoludica.

CAST
Kazunari Ninomiya [Kei Kurono] Ken'ichi Matsuyama [Masaru Kato] Natsuna Watanabe [Kei Kishimoto] Yuriko Yoshitaka [Tae Kojima] Kanata Hongo [ Joichiro Nishi]

do Cre no gnu lo che o a un ruo i b a vit . i ab di no propria ualcosa nella bbiamo q re. ri i noi a a o Tutti i unico d in cui no le o d t e ar os un p mizz E c' o massi . ilit iam poss ostre ab n

Per fortuna la direzione di Shinsuke Kato ci salva da un potenziale disastro: come un proiettile appena sparato viaggiamo insieme ai due ragazzi protagonisti in questo nuovo ed inquietante mondo, dove regnano scontri furiosi e violenza esplosiva, e da cui verremo piano

Z T N A G
TRAMA
Kei Kurono, ordinario studente universitario, attende la metropolitana e nota un suo vecchio amico, Masaru Kato: questi si appena gettato sulle rotaie per soccorrere un ubriaco caduto accidentalmente e nessuno interviene per aiutarlo. Il treno ormai in arrivo. Mentre lubriaco viene risollevato e soccorso, Kurono tenta di aiutare Kato: peccato che, invece di salvare lamico di infanzia, venga trascinato lui stesso sui binari. Stacco. Stanza

ME O R D O E D I V

piano a conoscenza di particolari che delineeranno gli obiettivi della sfera nera. Ma nella sua durata di 130 minuti, Gantz sa controllarsi, alternando alle frenetiche scene action placidi momenti (forse troppo placidi), che ci permettono di scoprire i personaggi, le loro luci e ombre (purtroppo non c' un'eccessiva caratterizzazione dei personaggi). Per essere un lm che poggia su basi di esplicita brutalit, purtroppo perde punti proprio nel mostrarci sangue e frattaglie in dosi abbondanti, buttando l qualche secchiata di sangue nero. Filosoa del "vorrei ma non posso", ma non ne facciamo un dramma, se vuoi che un lm venda devi renderlo adeguato ad un certo tipo di pubblico. E che dire del nale? Purtroppo non un nale, in quanto si era gi deciso di dividere un grosso lm in due capitoli (Kill Bill, anyone?), il To be continued... ormai una prassi. Ed eccoci quindi con un secondo lm (di cui per

Immaginate di essere appena morti, investiti da un treno in corsa. E di ritrovarvi senza un grao, perfettamente integri, in una stanza spoglia al cui centro sistemata una grossa e misteriosa sfera nera. Questo l'incipit dell'acclamato manga di Hiroya Oku (Hen), da cui Shinsuke Kato (Princess Blade) ha tratto questo adattamento cinematograco, ancora inedito nel Bel Paese.

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RECENSIONI

SCHEDA TECNICA

all'interno di un palazzo a Tokyo: i due ragazzi sono

parleremo pi avanti), pronto a far luce sui punti rimasti

VIDEODROME a cura di Stefano Carnicelli


L'elegante e glaciale visione di Kim Ki-duk sulle emozioni umane: non c' spazio per la banale poesia, si rimane senza ato, colpiti da un pugno nello stomaco da un lm duro ma intimo e personale.

TRAMA
Yeon, una casalinga con la passione per la scultura, scopre l'infedelt del marito; contemporaneamente, un detenuto nel braccio della morte tenta il suicidio. Venuta a sapere dell'accaduto tramite il notiziario, Yeon si reca al penitenziario, spacciandosi per l'ex-ragazza dell'uomo, iniziando un rapporto che cambier le loro vite.

SOFFIO
una o pi vite. Il carcere. Claustrofobico, che non si riferisce necessariamente al luogo in cui connato Jang Jin bens a Yeon, donna solitaria che non ha altro che l'arte, tradita dal marito ipocrita. Una prigione di cui trover l'uscita attraverso il rapporto con Jang Jin. Ancora: il carcere che muta, sempre per mano della donna, diventando qualcosa di totalmente diverso, surreale, aperto, fonte di tranquillit e felicit, dove persino una guardia diventa invisibile agli occhi dei due amanti. Natura. Il pi delle volte si tratta di una natura ttizia, ma tramite l'occhio del regista diventa qualcosa di pi, qualcosa di tangibile, qualcosa di importante per chi ne avvolto. Silenzio. Componente importantissima per la lmograa del regista coreano: i suoi dialoghi sono veramente minimi, come la colonna sonora quasi del tutto assente (ad eccezione di alcuni precisi momenti). Il dominio del silenzio importante per sottolineare ci che viene espresso dagli occhi, le ferite che portano dentro e fuori: non per niente il personaggio pi verboso proprio il marito di Yeon. Donna. Vittima, a prima vista deteriorata psichicamente, veicolo di sentimenti che vogliono esplodere ma che per motivi al di l della sua dimensione non pu innescare. Violenza. Presente in quasi ogni scena, mai gratuita, dolorosa, che scuote l'anima dei personaggi. Violenza sica quasi assente, quelle due volte che si presenta

Titolo originale: (Soom) Regia: Kim Ki-duk Soggetto e Sceneggiatura: Kim Ki-duk Musiche: Kim Myeong-jong Durata: 84 minuti Origine: Corea del Sud, 2007 In Italia: 31/08/2007 (cinema); 26/01/2008 (dvd) - distribuzione Dolmen

CAST
Ji-a Park [Yeon] Chen Chang [Jang Jin] Jung-woo Ha [Marito] Kim Ki-duk [Direttore del carcere]

COMMENTO
Sento il bisogno di ammettere una cosa, piuttosto importante: cinematogracamente parlando sono un animale, ho un certo piacere nel vedere quei lm che tendono all'azione, quelli che ti avvolgono in un'atmosfera sordida, quelli che fanno carnecina come se non ci fosse un domani. Un giorno, un amico (che ne capisce) mi fa il nome di Kim Ki-duk, un nome che avevo sentito ma che non mi era mai passato per la testa di sviscerare. Dopo l'incontro con questo amico, torno a casa e mi metto a studiare: regista coreano, classe 1960, piuttosto prolico (diciotto lm in 14 anni), fa un tipo di cinema molto personale (+5 di interesse), con una messa in scena fredda e di forte impatto (+10) sul lato oscuro dell'animo umano. Letto questo ho provveduto al veloce recupero di qualche suo lm (anche perch ero in notevole ritardo con le recensioni e non sapevo che autore presentare): il primo su cui ho posato le mie avide manine proprio questo Soo (Soom in coreano, Breach nel mercato inglese), lm che a molti rimasto indigesto, ma che ore temi e spunti su cui riettere. Il cammino inuenzato da un essere superiore. Lo stesso regista nel lm ricopre il ruolo dell'essere superiore (in questo caso il direttore del carcere) di cui condividiamo la visione fredda e quasi morbosa, come il soermarsi su un amplesso per poi passare al gioco dei pupazzi di neve, una visione che ha il potere di decidere il senso di

sono . a t l vo uti Una er 5 min ap i. mort vo 9 ann Ave

rimane comunque fuori dal POV della camera. Vendetta, gelosia, pentimento. Temi che vanno di pari passo: Yeon decide di instaurare una relazione con il criminale anche per vendicarsi del comportamento del marito, che a sua volta prover gelosia e paura, paura che il suo piccolo mondo venga distrutto, raggiungendo il livello di pentimento e redenzione. Eros e Thanatos. Pulsioni di vita e di morte: si ama e si odia, ma soprattutto si crea e si distrugge (come si vedeva poco pi in alto). Yeon possiede questo potere, questo amore fortissimo che si intreccia con la morte

e da essa non si pu scindere. Soo un lm tutto sommato breve e semplice, ma non di semplice visione, il ritmo scandito molto lentamente, le forti emozioni la fanno da padrone e il nale non ore il classico lieto ne. Ma vale la pena vederlo, oltre per i motivi precedentemente elencati, anche per le splendide interpretazioni degli attori, che pur con brevi linee di dialogo (e a volte praticamente senza, come nel caso del bravissimo Chen Chang) riescono a infondere umanit e credibilit ai loro personaggi.

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RECENSIONI

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SCHEDA TECNICA

VIDEODROME a cura di Stefano Carnicelli


Titolo originale: The Raid Regia: Gareth Evans Soggetto originale: Gareth Evans & Iko Uwais Sceneggiatura: Gareth Evans Musiche: Fajar Yuskemal & Aria Prayogi (ID); Mike Shinoda & Joseph Trapanese (US) Durata: 101 minuti In Italia: inedito documentarsi (e documentare) sull'arte marziale Silat. Grazie a questa ricerca, conosce il giovine Iko Uwais, che n dalla tenera et di 10 anni assimilava concetti e mosse di questa nuova e letale arte marziale. I due realizzano Merantau (Merantau Warrior per il mercato occidentale), lm che fa il botto e porta alla ribalta regista e attore per diversi meriti, tra cui una storia che non viene sacricata in favore delle botte. A questo punto, la coppia vuole realizzare qualcosa di pi grande, che come avrete intuito, si tratta proprio del nostro The Raid. Da qui che riprendiamo il discorso. Probabilmente il attori che fanno movimenti e gesti da babbei, per dirne una. Le coreograe per l'assoluta spettacolarit degli scontri, per dirne un'altra. Per gli amanti della sanguinario, poi, tra mutilazioni, decapitazioni, sbudellamenti c' da essere ben contenti. Non si arriva allo splatter, attenzione, non scorrono umi esagerati di sangue, ma la violenza alta e verosimile. Si diceva come il lm non fosse solamente botte, ma anche storia e personaggi, che altrimenti se fosse un mena mena dall'inizio alla ne, anche il fan pi sfegatato del genere ne avrebbe a noia. Cos, in mezzo agli scontri, vengono inserite brevi scene pi statiche, dove si privilegia la tensione e qualche linea di dialogo, in modo da farci conoscere i personaggi e capire perch si trovano l. Non si grida al capolavoro di caratterizzazione, ci troviamo pur sempre davanti a degli stereotipi, cazzuti, ma sempre stereotipi. Negli States hanno utato l'odore di opportunit, ed ecco quindi che oltre all'opzione per il remake, hanno preso il lm, l'hanno rinominato in The Raid: Redemption e hanno chiamato Mike Shinoda dei Linkin Park per dargli una nuova colonna sonora dal sapore piuttosto elettronico che comunque ben si adatta alla visione (questa versione americana la pi facile da recuperare, l'originale credo sia introvabile fuori dalla terra natia). Per concludere, c' chi paragona il lm di Evans all'ultimo lm di Bruce Lee, l'incompiuto Game of Death: nulla di pi lontano. Lee interpretava la scalata nella pagoda come un qualcosa di metasico/spirituale, e The Raid non questo: un lm di genere che mette in scena un tipo di azione, che si rivela un bellissimo incrocio tra Oriente ed Occidente e che ridenisce lo standard per i nuovi lm action. STEFANO CARNICELLI

CAST
Iko Uwais [Rama] Donny Alamsyah [Andi] Ray Sahetapy [Tama Riyadi] Yayan Ruhian [Mad Dog] Pierre Gruno [Tenente Wahyu] Joe Taslim [Sergente Jaka]

D I A R TH E
Uno spietato signore del crimine, venti poliziotti d'lite, trenta piani di caos: premiato al Toronto International Film Festival, The Raid: Redemption del gallese Gareth Evans diventato il fenomeno cinematograco degli ultimi anni nel campo action.

ME O R D O E D I V

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modo migliore per descrivere questo lm Un minuto di romanticismo, 100 minuti di carnecina non-stop (grazie, poster australiano): il lm parte con Uwais/ Rama intento a prepararsi per l'incursione, mentre la moglie incinta gli fa sapere quanto lo ama. Un saluto alla sposa ed eccolo in strada, raccolto dai suoi colleghi che studiano il piano della giornata. Arrivati a destinazione tutti gli schemi saltano, ed ecco che di fronte alla macchina da presa entrano armi da fuoco che vomitano piombo incessantemente, machete che lacerano carni e legnate inferte senza remore. Nel terzo atto del lm, Rama e un altro personaggio sdano Mad Dog (Yayan Ruhian), dando vita al pi clamoroso scontro di arti marziali degli ultimi anni, dove non si risparmiano colpi bassi, colpi alle spalle e parecchio altro ancora. E' forse questo il fulcro del lm, dove tutta la violenza, tutta la brutalit raggiungono il loro tremendo apice. Un'azione satura di un'energia veramente esplosiva. Capitolo regia: per essere un quasi esordiente, Evans dirige con mano ferma e sicura, donando alla pellicola un bel ritmo iperdinamico, dando il giusto spazio alle ottime coreograe a cura di Uwais e Ruhian. Quindi ecco, si tratta di un lm dalla realizzazione tecnica davvero sorprendente, specie se pensiamo al budget che raggiunge a malapena il milione di dollari. Altro elemento per il successo, la credibilit: l'ottima immedesimazione degli attori nel ruolo degli agenti SWAT, dove nalmente vediamo gente credibile e non

N O I T P M rede

COMMENTO
The Raid un lm a cui mi sono avvicinato con un bel po' timore: il pi delle volte sul web si genera un certo clamore per delle pellicole che non arrivano in Italia o, ancora meglio, che non escono dal loro territorio, ed essendoci caduto diverse volte (l'ultima con l'inglese Kill List), con The Raid ci sono andato schifosamente cauto - chiaramente non azzerando le aspettative, che se lo facessi vedrei un lm dimmerda come un capolavoro. Quindi: fatto passare un po' di tempo, lontano da tutti quei clamori, mi sono sparato la pellicola. Prima facciamo un passo indietro, introduciamo. 2009: il regista gallese Gareth Evans si trova in Indonesia per

TRAMA
Rama una recluta della SWAT indonesiana alla sua prima missione: irrompere in un fatiscente palazzo a Giacarta, casa di un potente e temuto boss della droga. Un compito all'apparenza semplice, se non fosse per gli inquilini dell'edicio, gente in dicolt a cui stata data casa in cambio di fedelt e protezione. Ecco quindi che per i venti agenti non sar pi uno scherzo addentrarsi nel palazzo e arrivare all'ultimo piano.

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RECENSIONI

SCHEDA TECNICA

VIDEODROME a cura di Stefano Carnicelli

con Michelle Yeoh, Woo-sung Jung, Xueqi Wang, Kelly Lin STEFANO CARNICELLI Trama: Dinastia Ming, un'assassina tenta di ritornare ad una vita normale dopo essere stata aiutata da un monaco. Tuttavia, dopo aver salvato se stessa e suo marito da una banda, attira l'attenzione del gruppo di assassini in cui militava in passato.

SUPER Sguardi dall'Oriente [3 DVD], di Yjir Takita, Chang-dong Lee & Ann Hui
SUPER Trama: Il cofanetto contiene i seguenti lm:
Departures (2008) Daigo Kobayashi un giovane violoncellista costretto a tornare nella sua citt natale dopo lo scioglimento dellorchestra di cui faceva parte. Per mantenere se stesso e sua moglie, Daigo accetta un impiego insolito, lasciando perplessi la famiglia e gli amici. Questo nuovo lavoro aiuter invece Daigo a comprendere quali siano i pi importanti legami e valori nella vita. Poetry (2010) In un piccola citt nella provincia del Gyeonggi attraversata dal ume Han, Mija vive col nipotino, studente liceale. Per caso inizia a seguire dei corsi presso il centro culturale del suo quartiere, e, per la prima volta in vita sua compone un poema. Le sembra di scoprire per la prima volta cose che ha sempre avuto davanti agli occhi. Ma all'improvviso un avvertimento del tutto inaspettato le fa capire che la vita non bella come pensava... A Simple Life (2012) Tra l'anziana domestica Amah Ah Tao e il suo padrone, l'attore cinematograco Roger, si instaura un rapporto che assomiglia a quello tra una madre e il proprio glio, destinato a intensicarsi durante la degenza in ospedale di Ah Tao. on Masahiro Motoki, Tsutomu Yamazaki, Jeong-hie Yun; Nae-sang Ahn, Andy Lau

SUPER Genere: Azione SUPER Disponibilit: 4/12/2012 SUPER


Achille e la tartaruga (), di Takeshi Kitano - 2008 con Takeshi Kitano, Kanako Higuchi, Kumiko As, Aya Enjji Il signor Kuramoshi un ricco industriale appassionato d'arte che ama circondarsi di artisti. Suo glio Machisu ha una passione per tele e colori e sogna di fare il pittore. In seguito al fallimento e alla perdita di tutti i suoi beni, Kuramoshi si toglie la vita e il bambino viene adato a uno zio brontolone e poco comprensivo che si sbarazza di lui mandandolo in orfanotroo. Crescendo Machisu continua a dedicarsi alla pittura deciso ad aermarsi, ma viene di volta in volta criticato e "rimandato" da un gallerista pieno di s. Genere: Commedia SUPER SUPER Disponibilit: 6/12/2012

AY BLU-R

SUPER Ring 0 - The Birthday (0 ), di Norio Tsuruta - 2000


con Yukie Nakama, Seiichi Tanabe, Kumiko As, Takeshi Wakamatsu Trama: Il terzo lm della serie The Ring il prequel che illustra la vita della giovane e solitaria Sadako, una ragazza con poteri occulti, prima che diventi il vendicativo spirito assassino dei primi due lm. Il lm ce la racconta ai tempi del college, quando prova a sfondare come attrice teatrale in una compagnia diretta da un regista strano e possessivo e con un gruppo di attori gelosi ed invidiosi con la dolce e timida Sadako. Strane cose iniziano a succedere... Genere: Horror SUPER SUPER Disponibilit: 6/12/2012

SUPER Genere: Drammatico SUPER Disponibilit: 20/11/2012 SUPER Body ( #19), di Paween Purikitpanya - 2007 SUPER Trama: Chon, un giovane studente di ingegneria che vive in un piccolo
appartamento a Bangkok insieme alla sorella, ossessionato dagli incubi. Sogna una donna, incontrata solo una volta in un ristorante, che viene uccisa e fatta a pezzi da un uomo misterioso. Sogna gatti neri e feti parlanti che camminano sul sotto, e al suo risveglio si ritrova in posti sconosciuti. Nonostante l'aiuto di uno psicoterapeuta, i sogni continuano e le immagini si mescolano alla realt, confondendo sempre pi realt e illusione. Seguendo gli indizi, Chon viene spinto no all'obitorio 19, dove scopre un'orribile verit. con Arak Amornsupasiri; Ornjira Lamwilai; Kritteera Inpornwijit; Patharawarin Timkul

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SUPER The Spiral (), di Joji Iida - 1998


con Kichi Sat, Miki Nakatani, Hinako Saeki, Shingo Tsurumi Trama: Il sequel rinnegato di The Ring. Il dr. Ando Mitsuo, amico e rivale di Ryuji Takayama, decide di eettuare un'autopsia su un cadavere per accertarne la morte. Ma Ando comincia ad entrare in una spirale di angoscia che non dipende soltanto dalla morte di un suo caro amico, infatti egli sore ancora della perdita del glio, Takano, aogato di fronte ai suoi occhi impotenti... Genere: Horror SUPER SUPER Disponibilit: 6/12/2012

SUPER Genere: Horror


Disponibilit: 29/11/2012

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SUPER La congiura della pietra nera (), di Chao-Bin Su - 2010

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Distribuzione ONLINE /// DICEMBRE 2012


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