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3. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA


Per approfondire Hehlmann, Lancet 370, 342; 2007
Rappresenta il 7-15% delle leucemie delladulto (Mughal, Current Therapy 2004). Vengono distinte 3 fasi: cronica, accelerata e blastica, che hanno una durata media di 3 anni, 6-18 mesi e 2-6 mesi rispettivamente. Una diagnosi precoce e nuovi protocolli terapeutici hanno un impatto favorevole specie nella prima fase. La terapia recentemente cambiata con limpiego dellImatinib o STI-571 Glivec cps 100 mg inibitore della tirosina-chinasi, divenuta il farmaco di scelta perch ottiene una percentuale di successi (80-98%) nettamente superiore alle precedenti terapie (Grigoropoulos, BMJ 346,f1660;2013). Ben tollerato: nausea, vomito, edemi, crampi muscolari, rash, diarrea, neutropenia, ritenzione idrica, piastrinopenia, aumento delle transaminasi e della bilirubina. Dosaggio: 400 mg/die per os a pranzo. Una risposta ematologica completa si ottiene nel 98% vs 56% dei casi e citogenetica (scomparsa del cromosoma Philadelphia) nell87% vs 15% dei casi (The Med. Letter 1283; 2008). Nei pazienti con remissione necessario un follow up ogni 3 mesi tramite lanalisi molecolare con PCR (Hehlmann, Lancet 370, 342; 2007). Un problema emergente rappresentato dallo sviluppo di resistenze, alcune possono essere superate con un aumento di dose a 600-800 mg/die (Hehlmann, Lancet 370, 342; 2007). Il Dasatinib Sprycel cpr 20-50-70 mg da deglutire intere, inibitore multichinasico, stato approvato dalla FDA come seconda scelta o in caso di resistenza allImatinib. Non associare inibitori di pompa o farmaci che influenzano il CYP3A4 (The Med. Letter 1265; 2008). Dose 70 mg/12h (The Med. Letter 1283; 2008). Il Nilotinib Tasigna approvato in caso di Cromosoma Philadelphia positivo in fase cronica o accelerata e in pazienti resistenti allImatinib (The Med. Letter 1283; 2008). Dose 400 mg/12h. Controindicato in caso di QT lungo, ipocaliemia e ipomagnesiemia (The Med. Letter 1283; 2008). LInterferon -2a o 2b, che dall80 era di prima scelta, oggi viene raramente impiegato per la sua tossicit (Linker, Current Med. Diag. Treat. 2005). Limpiego della leucoaferesi non ha dato i risultati sperati e risulta utile solo in casi selezionati, es in gravidanza, accidenti cerebrovascolari o leucocitosi >100.000/mm3, priapismo, insufficienza respiratoria, offuscamento visivo ed alterazione dello stato mentale (Linker, Current Med. Diag. Treat. 2005). Raramente impiegati oggi lIdrossiurea e il Busulfano. Il trapianto di midollo ha risultati buoni specie se fatto durante la fase cronica in pazienti < 20 anni con donatore disponibile ed entro il secondo anno di malattia. Il 70% libero da leucemia dopo 3-5 anni (Tannir, Current Therapy 2003). Il trapianto allogenico fra fratelli HLA identici pi utile se fatto precocemente (nel 40-70% dei casi se fatto in fase cronica, nel 15-25% se fatto in fase accelerata e nel 15% se fatto in fase blastica) (Enright, Current Therapy 2008). indicato in pazienti <60 anni con donatore compatibile. Pu risultare curativo nel 60% dei casi, <40 anni le percentuali salgono al 70-80% (Linker, Current Med. Diag. Treat. 2005). Oggi il trapianto di cellule staminali viene preso in considerazione solo dopo 6 mesi di trattamento infruttuoso con Imatinib (Linker, Current Med. Diag. Treat. 2005), se il paziente >30 anni, mentre di seconda scelta se <30 anni (Enright, Current Therapy 2008). In caso di trombocitosi associata si impiega lAnagrelide Xagrid (vedi cap 49, par 2). La LMC avanzata (accelerata o in fase blastica) si tratta con gli stessi farmaci dellacuta ma con risultati scadenti (The Med. Letter 1106; 2001).

La splenectomia viene riservata a casi selezionati e ha unefficacia non provata. Le indicazioni:


Splenomegalia sintomatica o progressiva che non risponde alla terapia. Trombocitopenia che controindica la terapia. Anemia refrattaria.

Risultati La sopravvivenza media che era di 3-4 anni salita a 5-6 con lInterferon ed destinata a salire, forse oltre i 10 anni, con lImatinib (Brentjens, Current Therapy 2005).

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