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Il Sindaco
Marco Fiorentino
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Essere amministratori, governare la città, significa
dare risposte positive agli interrogativi sul nostro futuro, tra
questi, di fronte all'attuale crisi dei modelli educativi e
didattici e più in generale della caduta economica ed
occupazionale, c'è quello che riguarda il futuro dei nostri
ragazzi e ragazze. Noi abbiamo fiducia nei giovani e nelle
loro potenzialità e capacità di migliorare ed essere soggetti
che concorrono in maniera determinante a un rilancio
culturale e civile della nostra laboriosa comunità. Abbiamo sollecitato in ogni
occasione il loro autonomo apporto per far sviluppare e diffondere in questi anni la cultura
dell'impegno civile e politico. La democrazia, la partecipazione, la scuola, il sapere, la
formazione, lo sviluppo delle nuove tecnologie, la diffusione delle conoscenze,
la socializzazione sono stati obbiettivi costanti e continui. Programmi e progetti realizzati
lo dimostrano. Ciò nonostante, il disagio e il malessere dei nostri ragazzi si toccano con
mano e in seguito a queste considerazioni si è istituito il riconoscimento degli “attestati di
merito” per gratificare i ragazzi e le ragazze che si cimentano con passione negli studi,
sollecitando la platea scolastica ad una sana competizione sul piano dell'impegno nello
studio, gratificando anche il lavoro dei docenti che mai come oggi presenta difficoltà e
richiede forte abnegazione. Il più grande dono che possiamo fare ai nostri giovani è quello
di lavorare sull'allineamento tra la sovrastruttura formativo-culturale (chiesa, istituzioni
politiche e scolastiche, famiglia) e le numerose correnti filosofico-cognitive che si formano
quotidianamente e che son generate anche dalle nuove tecnologie, dalle nuove tendenze,
dall'andamento socio-politico moderno che pregiudicano le giovani coscienze in via di
formazione. Il nostro obbiettivo è quello di consentire ai giovani di sviluppare una coscienza
critica e l'amore per la scoperta, l'interesse per lo studio da considerare come l'opportunità di
espandere i propri orizzonti ed arricchire anche la propria anima. Ciò può essere realizzato
modernizzando le agenzie educative e valorizzando il ruolo del docente che ha il gravoso
compito di tirare fuori maieuticamente la coscienza critica dell'allievo, pur lasciandola scevra
da ogni influenza e dall'inculcamento di nozioni ed ideologie. In sostanza, mettere in pratica
nella nostra città l'insegnamento di don Luigi Milani. L’Amministrazione Comunale non
poteva non dare attenzione anche ai giovani che, da soli con tanta difficoltà, superando
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ostacoli di ogni genere, si sono incamminati con lusinghieri risultati sul sentiero della
vita post-adolescenziale (lavoro, cultura, musica, danza, arte, università). Ed ecco la
1° edizione del “Premio Sorrento al merito giovanile - medaglia d'oro - anno 2009”,
concordata ed organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Cypraea
che da ben ventiquattro anni volge la sua attività al mondo giovanile non solo del
nostro territorio ma anche di numerosissime nazioni del mondo per una sana crescita
culturale e sociale. Un salto di qualità dell'Amministrazione Comunale che per la prima
volta decide di premiare i propri ragazzi, perché siano di esempio agli altri per poter
formare una nuova classe dirigente, elevare il livello culturale e civile della nostra
comunità, far diventare i giovani i veri protagonisti della vita cittadina di oggi e
domani. Si è trattato di un'occasione importante di riflessione proprio perché da alcuni
anni stiamo conducendo una politica culturale giovanile di forte novità rispetto al
passato. La meritocrazia, il talento, l'impegno, il sacrificio negli studi e nelle professioni
diventano concretamente esempi di vita e di comportamento. Noi dobbiamo assumere
pubblico impegno a che tale possibilità sia garantita a tutti. Io ci credo.
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Ogni anno si consuma un fenomeno grave,
migliaia di ragazzi abbandonano la scuola
soprattutto nel Mezzogiorno specie nelle zone in cui lo
Stato e le sue Istituzioni si presentano deboli e dove
crescono le attività criminali. Il pianeta giovanile è
variegato per la difficoltà con la quale vive la realtà in cui
si trova immerso, che spesso conduce a fenomeni di
solitudine, di abbandono, di miseria, di droga, di ebbrezza
alcolica e di bullismo, una vera riserva di esperienze negative, che noi adulti in seno
alla famiglia, alla scuola, alle istituzioni e all'associazionismo dobbiamo non “rottamare”,
ma impegnarci a valorizzare il patrimonio di bene che affonda certamente in qualche parte
dell'animo giovanile, nascosto, dimenticato ma non cancellato. L'Associazione Culturale
Cypraea da me fondata nel 1984 ha avuto come punto focale di attenzione il mondo
giovanile inteso come risorsa della società futura nel quale bisogna spendere le migliori
energie. Da tale presupposto la nostra attività si caratterizza per la divulgazione di una
promozione umana, sociale e culturale dei giovani, tesa non solo a vincere le leggi della
strada ma anche ad instillare l'amore per la Natura, il rispetto di Democrazia e Lealtà,
il concetto del significato del nome “Pace” e quello che più conta l'Impegno allo Studio,
infatti il Sapere è il grande valore che permette di diventare Cittadini del Mondo e di
realizzare un futuro armonico e ricco di soddisfazioni. Bisogna far comprendere che è
necessario non risparmiare sull'applicazione allo studio, non bighellonare tra i banchi nelle
aule scolastiche guardate come limitazioni forzate alla propria esuberanza giovanile,
bisogna far rilevare che i docenti costituiscono i mattoni che aiuteranno a costruire il
futuro, che è più importante un testo scolastico da usare e capire che non tante ore notturne
trascorse in discoteca nell'atmosfera frastornante di musica ad alto volume e qualche
“bottiglia” di troppo, o una nuova esperienza di droga anche se leggera o una corsa ad
eccessiva velocità sul motorino o sull'auto. Il divertimento è legittimo usato con Misura e
senza mettere da parte il Buon Senso, come è legittimo studiare e concentrarsi sulle
discipline scolastiche e aprire la mente alla apprendimento per realizzare i sogni e il
benessere futuro.
Voi giovani che oggi, orgogliosi, ritirerete la medaglia d'oro, simbolo del “Premio Sorrento
al Merito giovanile”, siete stati scelti per le vostre risorse culturali, la passione per lo studio,
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la capacità di essere alunni consapevoli del dovere scolastico, la frequenza attenta e
l’educazione alla responsabilità che vi renderanno verso le prove della vita non fragili
autori ma convinti investitori di valori che vi guideranno alla conquista delle vostre scelte,
alla formazione di una famiglia sana, valore basilare dell'intera società. Per avvalorare i
vostri meriti abbiamo voluto questa pubblicazione perché resti testimonianza del vostro
operato e dei brillanti risultati ottenuti con il vostro lodevole impegno.
La figura assorta di donna da me disegnata in copertina rappresenta la nuova Musa dello
Studio che veglia sui giovani perché comprendano che nella loro vita i punti stabili sono:
Famiglia, Scuola e Fede.
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Cleide Teresa Ardia
Diplomata al Liceo Scientifico in indirizzo linguistico “G. Salvemini ” con votazione 100
su 100, sin dalle scuole medie dove seguiva il Corso di Francese, ha mostrato una
predisposizione per le lingue quindi la scelta è caduta sul Liceo e nel corso degli anni
di frequenza ha conseguito il Certificato di Merito per la sua media superiore all'otto punto
uno e Diplomi di merito per la capacità linguistica dimostrata. Il suo hobby preferito è il
canto, inculcato dalla mamma Luisa che partecipava al Coro “Pueri Cantores” della
Cattedrale di Sorrento.
Cleide Teresa mi confessa: “Ho continuato i miei studi in quanto sono convinta che
la cultura costituisca la base fondamentale per tutti quanti vogliano migliorarsi,
confrontarsi, conoscere ed affrontare la vita in maniera più preparata e cosciente.
Io desidero scrivermi alla Facoltà di Medicina che richiede impegno, passione, dedizione
verso gli altri e una preparazione seria, mi sento capace di farlo in quanto sin da piccola
ho sempre studiato e alle scuole elementari mi applicavo ad eseguire spontaneamente
delle ricerche perchè mi affascinavano i particolari di una nazione, la sua civiltà e la
sua storia”.
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Maria Teresa Barba
Diplomata con votazione 100/100 al Liceo Scientifico Statale “G. Salvemini” sin da
bambina ha dimostrato interesse e curiosità per quanto era legato al mondo scientifico
ed è stato naturale che seguisse questo corso di studi, prendendo esempio dal fratello
Francesco che frequentava appunto questo Istituto. Per circa cinque anni si è
impegnata nell' attività sportiva del nuoto frequentando una piscina locale. Ha
dimostrato una particolare predisposizione per la lettura e il suo autore preferito era
Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore storico latino, che ha arricchito la
sua conoscenza sul periodo dell'Impero, al quale si appassionava.
Maria Teresa afferma “Per me lo studio è determinazione, è la sfida continua dei miei
limiti, è cercare di superare i grandi traguardi a testa alta, è la sicurezza di poter sperare
in un futuro migliore, tutto mio che mi appartenga perché ho investito le mie forze,
il mio impegno e i miei sogni”.
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Valentina Calabrese
Sin dalle scuole elementari ha dimostrato la sua passione per il disegno a tal punto da
iscriversi all'Istituto d'Arte “Isa Grande” di Sorrento, dove ha frequentato il Corso per
la stampa non tralasciando il campo della grafica pubblicitaria e della fotografia,
diplomandosi con 100/100. Ha ottenuto il Premio Cypraea Giovane Europa 2009 per la sua
attiva partecipazione al messaggio di Pace e la conduzione del Laboratorio di pittura, nel quale
ha coinvolto nell'esecuzione di dipinti, che esprimevano messaggi di amicizia, solidarietà,
fraternità e pace, i giovani partecipanti alla XXIII Festa Internazionale della Primavera
provenienti da diverse nazioni in guerra od occupate. Ha ricevuto dal consiglio dei Docenti
dell'Istituto d'Arte il Diploma di Merito per il restauro del Libro e l'Arte della Stampa.
Valentina confessa: “La mia passione per l'arte e il disegno in particolare è nata credo con
me e si è evoluta negli anni crescendo di più fino a diventare uno dei fulcri intorno ai quali
ruota la mia vita. Mia madre, mi racconta sempre di quando alle scuole elementari
le maestre incredule, mentre assistevano alla realizzazione dei miei disegni, mi
predicevano che quel "dono" che avevo ricevuto, un giorno, mi avrebbe dato tante
gratificazioni. Beh, ora sono grande, appena diplomata e penso con entusiasmo al mio
futuro perché la mia mano scorre ancora libera ed entusiasta sulle tavole dei miei disegni.
In questo mi ha aiutato tanto la mia scuola superiore, qui ho potuto perfezionarmi e
capire quello che veramente "Dio" mi aveva regalato. Mi sono resa conto, grazie ai miei
insegnanti che mi hanno seguito negli anni, che il mio futuro è nell'arte e che la mia "arte"
debba essere patrimonio di tutti quelli che vedono in essa la vera “poesia della vita”.
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Daniela Coppola
Diplomata al Liceo Scientifico “G. Salvemini” con votazione 100/100, fin dalla scuola
media ha avuto predilezione per la matematica e la biologia che l'ha portata ad avere
“ottimo” alla licenza media. Un altro suo interesse è stata la musica, il piano in particolare,
iniziato a suonare sin da otto anni, e congiuntamente ha anche studiato canto ed è
componente del Coro” Tertium Millennium”. Si è applicata allo studio della lingua
inglese, seguendo dei corsi non solo scolastici e ha conseguito il Diploma “First
Certificate” con l' Università di Cambridge.
Daniela spiega cosa significa per lei il percorso di studi: “Sei in riva al mare, guardi
l'orizzonte e ti chiedi se sia mai possibile raggiungerlo. Cominci a nuotare, ma quanto più
sei al largo, tanto più avverti la tua piccolezza dinanzi a quest'immensità: tale sensazione è
quella che percepisci nei confronti della cultura. Alle volte ti fermi, ti domandi se la tua
impresa abbia un significato, ma poi ti volti indietro e ti accorgi che ciò che sei ora è il
risultato del tuo percorso, costituito da sacrifici ma anche soddisfazioni. Allora cresce in
te la voglia di proseguire, magari per poterti fermare altre volte e realizzare che questo
lungo viaggio si è intrecciato in modo indissolubile alla tua vita”.
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Mario De Angelis
Diplomato con 100/100 al Liceo Scientifico “G. Salvemini”, perché convinto che
bisogna prepararsi bene per affrontare gli studi universitari. Sin dalle elementari è stato un
bravo e diligente scolaro non deludendo mai le aspettative del corpo insegnante. Da piccolo
ha dimostrato una particolare predisposizione per il pianoforte, guidato da suo padre, il
M° Ferdinando De Angelis, e per la chitarra dove si è impegnato come autodidatta. Ha fatto
parte di vari gruppi musicali con amici di scuola esibendosi in diversi locali della Penisola
Sorrentina e in un bellissimo Concerto per la Festa del Carmine del 2007 in piazza Tasso e
anche a Villa Fondi nel Corso dell'Estate Musicale. Lo Sport costituisce un momento
importante della sua vita, in particolare il nuoto, dove ha partecipato in penisola a varie gare
con una buona classifica.
Mario espone come considera la vita “Nessun uomo può scegliere il momento perfetto
per vivere, ci si ritrova passeggeri di un treno solo andata, destinazione sconosciuta, e non
si può far altro che sedersi, con il proprio biglietto in mano, aspettando i tanti controllori
mentre si guarda fuori dal finestrino il mondo scorrere veloce. Destino o casualità, ognuno
sale ad una fermata diversa: c'è chi all'improvviso decide di scendere, chi prosegue per poi
scoprire che sarebbe stato meglio fermarsi prima, chi aspetta in silenzio il capolinea e chi
ha già negli occhi l’ultima fermata nel momento in cui sale. Sono diciotto anni che me ne
sto seduto sul treno della vita, con il mio biglietto tra le dita e di passeggeri ne ho visti tanti
con la speranza di arrivare. Ho toccato con mano il sudore di chi ha deciso di scendere prima
di me e mi ha affidato il suo sogno, ho voluto farlo per non perdere mai la forza di restare
seduto, di aspettare: un giorno, un mese, un anno. Se su questo treno studiare mi consente
di arrivare, allora studio, perché alla fine io arrivo, per me, per i sogni di chi è sceso, per chi
un giorno salirà sapendo che qualcuno ce l'ha fatta”.
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Andrea Fragasso
Andrea ottiene la votazione 100/100 alla maturità presso il Liceo “G. Salvemini” di Sorrento
corso linguistico, avendo già dalle elementari mostrato una predisposizione per le lingue,
coltivata seguendo un corso pomeridiano di lingua francese ed inglese alla Scuola “Tasso”,
durante la frequenza alle scuole medie. Ha dimostrato un'inclinazione particolare per la
musica che ha sempre potenziato da autodidatta con entusiasmo e passione tanto da
sceglierla quale argomento della sua tesina di maturità collegandola alle altre discipline.
Ha seguito corsi sportivi di canoa e nuoto, stimolato da una naturale voglia di non “ sostare”,
però l'amore suo è stato, come afferma la madre Giuliana, “ la tavoletta ” cioè lo Skate,
che in penisola sorrentina non è facile da esercitare per mancanza di spazi idonei. Ha già
superato le prove per l'ingresso alla Luiss (Libera Università Internazionale degli Studi
Sociali Guido Carli di Roma), dove inizierà a frequentare la facoltà di “Scienze Politiche
Internazionali”.
Andrea sostiene che per lui “lo studio è costanza: bastono concentrazione e interesse per
ciò che si studia, e i risultati vengono con naturalezza. Come in tutto ciò che si fa, ci vuole
passione e serietà. È sempre importante chiedersi il perché delle cose, ma soprattutto
confrontarsi con gli altri, perché non è detto che la nostra visione del mondo è
immancabilmente quella giusta. Nella cultura, nell'impegno e nella voglia di apprendere
è nascosto il segreto per arrivare al traguardo prefisso” .
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Chiara Iannazzone
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Fabrizio Spinelli
Fabrizio ha confessato che per lui “La vita è un continuo susseguirsi di ostacoli, che
prendono la forma di porte da aprire. La cultura è il vero “pass par tout”, la chiave
universale, alla quale nessuna serratura può resistere. Studiare non è un obbligo a noi
imposto, è la grande possibilità che abbiamo per arricchirci non solo culturalmente, ma
anche e soprattutto dal punto di vista umano. Il mio consiglio per raggiungere
traguardi importanti è non arrendersi mai di fronte alle prime difficoltà e non
sottovalutare le proprie capacità”.
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Serena Raffaella Vacca
Serena dice che ”Molto spesso la scuola viene vista da noi studenti come una noia,
un obbligo inutile e se ne sottovaluta l'importanza. Lo studio non mira soltanto
al conseguimento di un'approvazione o di un titolo. Esso è anche, e direi soprattutto,
arricchimento della personalità, acquisizione di cognizioni, affinamento dello spirito.
La scuola diventa infatti un'occasione fondamentale per educare alla cittadinanza attiva
e per vivere la partecipazione e la condivisione dei valori fondamentali.
Anche i genitori devono avere un ruolo rilevante in questo frangente: non basta
mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire
giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per conquistare
un voto ma per prepararsi alla vita”.
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Antonino Di Leva
Una carriera nata nel 1997 con le seguenti tappe: nel Sorrento Calcio vince con i “Pulcini”
il trofeo Capocannonieri, con gli Esordienti il Trofeo “Miglior giocatore” Torneo Città
Castelvetro, con la cat. “Giovanissimi” il Torneo di Bastia Umbra con la Juventus. Premio
come “Miglior Calciatore” under 15 nel 1° Trofeo Goffredo Acampora. Nell’ ottobre 2007
è convocato nella Nazionale Italiana Under 17. Nel settembre 2008 vince con la Sampdoria
la Supercoppa Italia, partecipa al Torneo di Viareggio: finale Sampdoria-Juventus.
Antonino racconta che nel mese di luglio 2007 lasciò la sua famiglia e la sua adorata
Sorrento per trasferirsi a Bogliasco (GE) e giocare nelle giovanili della Sampdoria Calcio.
“In questi tre anni ho avuto tanti momenti belli, divertenti, ho conosciuti ragazzi di ogni
parte d'Italia e anche dell'estero, ho viaggiato, mi sono confrontato con la gente del Nord,
con ragazzi di colore e non ho mai avuto problemi con nessuno di loro. Ci sono stati
altrettanti momenti difficili, duri, sacrifici e rinunce enormi, lontananza dalla famiglia,
momenti di solitudine quando i miei amici del Nord il sabato tornavano a casa ed io
rimanevo solo in albergo. Ho affrontato un'operazione al ginocchio e tutto quello che ne
è conseguito “quasi” da solo, ho dovuto recuperare, ma adesso tutto è passato. Vivo in
un piccolo albergo di Bogliasco, sede degli allenamenti di tutte le squadre della Sampdoria,
insieme a un bel gruppo di ragazzi della mia età ed anche più piccoli. Le mie giornate sono
fatte di allenamenti intensi, di palestra, dieta ferrea, orari da collegio, impegno e serietà
massima, studio (mi manca l'ultimo anno di ragioneria). Durante la settimana possiamo
concederci solo semplici divertimenti: brevi passeggiate, un gelato o una pizza. Il percorso
è lungo, la concorrenza è tanta, oltre al talento ci vuole anche molta fortuna. Spero
“sportivamente” di non deludere nessuno: né me stesso, né la mia famiglia, né tutti gli
sportivi sorrentini”.
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Giovanni Di Martino
Giovanni con la sua innata schiettezza confessa: “Nella mia vita mi ritengo fortunato
per aver raggiunto a piccoli passi gli obiettivi preposti, soprattutto grazie alle persone
che quotidianamente credono in me, che mi danno fiducia, che mi aiutano a superare
qualsiasi ostacolo che si pone dinnanzi al mio cammino, incoraggiandomi ad andare
sempre avanti, a cogliere ogni occasione buona per poterla elencare nelle mie esperienze
positive, gente semplice ma speciale come mia madre, mio padre, mio fratello, gli amici
cari, che devo ringraziare in ogni attimo della mia esistenza, ma in principale modo devo
essere grato a Chi mi ha donato e mi ha fatto incontrare questi stupendi esseri, a Chi ci ha
insegnato a perdonare, amare e ad essere umili: Nostro Signore. Quello che mi infonde
forza è mio padre Ciro, anche se è morto, i suoi insegnamenti sono incisi indelebilmente
nel mio cuore”.
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Olga Laudonia
Ha iniziato gli studi musicali nel 1997 con il Maestro Vincenzo De Gregorio e in soli sei
anni ha conseguito il Diploma in Organo e composizione organistica con il massimo dei
voti presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Ha proseguito gli studi musicali
presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia, conseguendo nel 2008 il Diploma
Accademico di II Livello in Organo e composizione organistica sotto la guida del Maestro
Wijnand van de Pol. Ha seguito corsi di perfezionamento con maestri di chiara fama
internazionale, quali P. D. Peretti e K. Schnorr. Agli studi musicali ha affiancato quelli
umanistici: infatti, nel 2005 ha conseguito la Laurea in Lettere Moderne - Settore Musica
e Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli
Federico II. Attualmente studia Clavicembalo presso il Conservatorio San Pietro a Majella
di Napoli. Nel 2004 è stata premiata con la medaglia del Presidente del Senato al Concorso
nazionale d'organo "Premio Goffredo Giarda" (Roma - Accademia Organistica Romana)
ed è stata invitata ad eseguire un concerto per l'inaugurazione del Nuovo Anno del Corpo
Consolare di Napoli. Nella stesso anno ha partecipato come relatrice al Convegno
internazionale di studi "Napoli e l'Europa: gli strumenti, i costruttori e la musica per
organo dal XV al XX secolo" (Battipaglia (SA) - Accademia Organistica Campana.
Di recente ha preso parte come organista alla mostra "La città cantante" realizzata presso
l'Università degli studi di Napoli "Suor Orsola Benincasa" a cura di P. Scialò.
Docente di educazione musicale presso l'Istituto "S. Maria della Pietà" di Sorrento, dal
2004 è organista titolare del Santuario della Madonna del Carmine della stessa città.
Olga dice: “La musica è eterna e distilla nella mia vita l'esuberanza dell'armonia che
rapisce e rende la mia anima trepida e sognante nei momenti in cui interpreto sacre
composizioni che mi trasportano al significato profondo di esistere”.
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Mattia Lauro
Afferma “Con il mio lavoro desidero infondere in tutti l' amore per la natura affinchè
imparino a rispettarla, è un patrimonio che non possiamo assolutamente continuare a
danneggiare” .
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Floriana Monici
Floriana confessa: “Sono una persona fortunata perché faccio il lavoro che ho sempre
voluto fare. Mi è costato tanta fatica, numerose rinunce, separazione dagli affetti più cari,
quale la famiglia, gli amici, la mia terra. Ma ho la possibilità di ritagliare un tempo per
ritornare a Sorrento e ritrovare il calore e la simpatia affettuosa della mia adolescenza.
La vita è un palcoscenico e ognuno è protagonista del proprio spettacolo, questo è quello
che mi attrae e mi rende forte e decisa a non spegnere i riflettori”.
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Paolo Pane
Si laurea in Scienze Politiche nel febbraio 2007 con 110 e lode all’Università degli Studi
di Napoli Federico II. Dimostra ottime capacità relazionali e spiccata predisposizione
alla comunicazione, allo scambio interpersonale e al lavoro di gruppo, maturati anche
grazie all'attività di volontariato, di P.R., ed attività sportive di gruppo. Durante la carriera
universitaria è stato Rappresentante degli studenti, Vice-Presidente e poi Presidente del
Consiglio degli Studenti e quindi Senatore Accademico. Attualmente è presidente del
Forum Giovani di Sorrento. Ha una forte passione in fotografia, cinema, teatro, lettura,
pittura, maturate anche grazie a numerosi viaggi culturali. Esprime con competenza
le sue ottime capacità organizzative nel coordinare meeting giovanili e convention culturali.
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Annaluisa Sagristano
Annalisa afferma: “La danza da quando sono venuta al mondo assorbe i miei pensieri,
la mia mente, la mia anima, il mio corpo...la mia vita. Una necessità interiore che sento
quasi come una "missione". Difficile dire cosa rappresenta per me...significherebbe parlare
del mio mondo. Come ogni tipo d'amore, penso non deve essere compreso ma solo accolto.
Danza: arte difficile, emozionante, imponderabile come le cose della vita, disciplina
rigorosa, esigente, implacabile...è la vita stessa! La danza è una sfida da affrontare, è
amore da godere, è un'opportunità da cogliere, è bellezza da ammirare, è un sogno che sto
cercando di far diventare realtà!”
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Arianna Esposito
Arianna afferma che “Dentro ognuno di noi c'è una tensione, una propensione che ci
muove ad imparare, a crescere, a migliorarci. Proprio come un germoglio che aspetta di
essere notato e coltivato con pazienza, caparbietà, impegno, per crescere forte e rigoglioso
e trasformarsi nel NOSTRO TALENTO: sta a noi! Where there is a will, there is a way...
Dove c'è volontà c'è strada”.
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Giuseppe Reale
Giuseppe Reale è convinto che “le scienze economiche, fulcro dei miei studi dall'età di
quindici anni, siano attualmente fra le aree del sapere più bistrattate e meno tenute in
considerazione, forse perché erroneamente associate alla dilagante bramosia per il denaro.
Mi piace, invece, sostenere i criteri guida di una disciplina come l'economia che
costituisce, da sempre, i cardini entro i quali ogni forma di organizzazione sociale,
dalle imprese allo Stato, dalla famiglia all'individuo, sia in grado di migliorare ed
evolversi. Mi riferisco a quei concetti di efficienza e di efficacia spesso abusati ma
altrettanto spesso ignorati nel concreto operare, mediante i quali finalizzare ogni tipo di
decisione alla ricerca del miglior risultato nel miglior modo possibile”.
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Marianna Gargiulo
Marianna afferma che “il mio desiderio più grande è quello di trasmettere al pubblico,
emozioni e sensazioni che le parole non possono descrivere. La vita è un insieme di
accordi che l'anima può dirigere...”
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Vincenzo Incoronato
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Umberto Soavi
A quindici anni frequenta il Liceo della Scuola Militare “Teuliè” a Milano, dopo
si arruola nella Guardia di Finanza. Segue il corso di studi all'Università dell'Accademia,
i primi tre anni a Bergamo, e i seguenti due anni a Roma dove consegue la laurea
specialistica con ottimo punteggio. Attualmente è stato assegnato alla
Tenenza della Guardia di Finanza a Massalubrense.
Umberto Soavi confessa che nella sua famiglia non si annoverano parenti militari,
suo padre è ingegnere e sarebbe stato logico che ne seguisse le orme. Nel suo paese
d'origine in provincia di Milano nel periodo adolescenziale non si univa al gruppo
dei coetanei che passavano il tempo a bighellonare in Piazza o a correre sul motorino
per le strade del paese. Sentiva che le sue esperienze di vita non si realizzavano nello
sprecare il tempo ma doveva cercare qualcosa di più “ totalizzante”. Qualcuno gli parlò
della Scuola Militare e, a quindici anni, egli scoprì che poteva esserci una realtà diversa,
dove poter nutrire sogni di gloria e avvicinarsi a valori più importanti. “Entrai nella
Scuola Militare e vissi anni speciali con i miei compagni di Corso, tra noi non c'era invidia,
ma grande cameratismo, una simpatica goliardia, ne ho tratto un'esperienza valida, forte,
bella che mi ha plasmato e ancora oggi quelle amicizie sono rimaste salde e vigorose.
La vita militare è per me un rapporto d'amore e odio, non possiamo avere radici,
ci trasferiscono dopo pochi anni, la cosa che conta è che in questo spostarci per diverse
città, ci sentiamo non più del Nord o del Sud, ma semplicemente italiani, legati non a una
dimensione geografica ma a qualcosa di più ampio: la Patria, che è uguale ed unica per
tutti noi che abitiamo nel territorio Italiano”.
Mentre parliamo, estrae dal portafoglio un'immagine religiosa, la Madonna Ausiliatrice
di L. Margari che si trova nella Scuola Militare “Teuliè” e mi indica la bella preghiera
che voglio riportare “Dio mio, fa che le mia vita corrisponda al fine per il quale me l'hai
data, che i miei genitori abbiano in me un buon figlio, l'esercito un buon soldato, la patria
un buon cittadino. Benedici la nostra bandiera, benedici le nostre case lontane e le care
genti che ci amano, benedici la nostra bella Italia, dammi la pace della coscienza e la forza
di compiere il mio dovere ovunque e sempre”.
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Augusto De Martino e Ciro De Riso
Il Dirigente Antonio Galante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sorrento ha
segnalato il Sov.te C De Martino Augusto, capo pattuglia, e l'Assistente C. D
Riso Ciro, gregario, per la quotidiana dimostrazione di serietà, coraggio, abnegazione e
sacrificio, per il merito di non aver esitato, tra mille difficoltà di traffico, a portare pronto
soccorso ad una bimba di pochi mesi colpita da una crisi respiratoria. La loro prontezza di
azione ha permesso di raggiungere l'Ospedale di Vico Equense dove il personale di quella
pediatria è intervenuto positivamente scongiurando ogni pericolo di vita.
Questa è la preghiera che gli appartenenti alla Polizia di Stato rivolgono a San Michele,
loro Patrono, un'invocazione che evidenzia il loro operato svolto con coraggio e dedizione
al servizio dei cittadini, sorvegliando, prevenendo, bloccando e reprimendo ed
evidenziando l'alto valore della Fedeltà alla Patria.
“A Te, Condottiero delle Angeliche Milizie, si eleva fiduciosa la preghiera di quanti, serrati
nei ranghi della Polizia Italiana, Ti acclamano loro Patrono, mentre Ti invocano celestiale
animatore dei loro propositi e illuminato consigliere della loro sollecitudine vigilante. Tu,
che avesti da Dio il compito altissimo di fugare gli spiriti tenebrosi, nemici della Verità e
della Giustizia, rendi forti, nella reverenza e nella adesione alla Legge del Signore, quelli
che la Patria ha chiamato a custodire, fra i suoi cittadini, concordia, onestà e pace. E fa che
essi rechino dovunque un lievito ardente di umana fraternità, cosí che anche la Legge degli
uomini alimenti l'entusiasmo per le cose vere e per le cose giuste. O San Michele
Arcangelo, Tu che porti nel Tuo nome stesso - «Chi come Dio?» - il grido insopprimibile
della fedeltà e dell'obbedienza, ottieni rettitudine alle nostre menti, vigore ai nostri voleri,
onestà agli affetti nostri: per la serenità delle nostre case, per la dignità della nostra terra!
E cosi sia!”
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Giuria:
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Segreteria organizzativa:
Progetto grafico:
Stampa:
ARTERGIO’
Via Fuoro, 56 - Sorrento (NA)
www.artergio.com
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Città di Sorrento
ONLUS
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Ringraziamo tutti gli Imprenditori che hanno sostenuto tale evento volto a
promuovere la cultura e il sapere nel mondo giovanile.
T&C Campania
Hanno collaborato:
V.A.S.
Associazione
A.S.P.A. Verdi Ambiente e Società ONLUS
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