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il libro del giorno di Paolo Petroni Il cuore sperduto della canzone napoletana da Bach ai motivetti
Napoli e la canzone, anzi la canzone, unidentificazione che ormai vive a livello mondiale, grazie a note e parole diventate classiche e sulle quali si sono esercitati in tanti nellarco del tempo, persino star della musica pop e rock: un nome per tutti, Elvis Presley . inevitabile quindi che la storia e i caratteri della canzone napoletana abbiano finito per essere avvolti nella leggenda, legati a vicende create a posteriori, tramandate oralmente e oggi anche da molti libri che puntano sul colore e laneddoto. Cercare di ridare un senso, specie sul piano dello studio musicologico, a tutto questo non facile, ma quel che riesce a Gianfranco Plenizio al termine di un lavoro filologico durato anni e anni, che trova la sua summa in questo Lo core sperduto - La tradizione musicale napoletana e la canzone e da cui, chi affronter seriamente il fenomeno, non potr pi prescindere. Plenizio, pianista, direttore dorchestra e compositore (tra laltro di tante musiche per film, a cominciare da E la nave va di Fellini), va appunto alla ricerca del core sperduto della sua amata canzone napoletana, sviluppatasi, come accaduto in maniera simile solo anche a Venezia, grazie a un fitto interscambio tra la vocalit dei cantanti professionisti (lopera buffa spesso era in dialetto) e quella popolare, col risultato di una particolarissima contiguit. Ma da quei fasti, con le radici e un successo che data almeno dal Seicento e ha sedotto personaggi come Bach o Beethoven, passando per unepoca di autori colti, che vanno da Francesco Paolo Tosti a Luigi Denza o Pasquale Mario Costa, per fare qualche nome, finisce assai male nel giro di un ventennio, a cavallo tra Otto e Novecento, diventando canzone di sottofondo e da caf chantant. Per non parlare poi di quando arriveranno festival, radio e tv, anche se Plenizio registra alcuni recuperi colti a opera di compositori, come Ildebrando Pizzetti o Hans Werner Henze, e sottolinea quello di Mario Pilati, grande talento morto a 35 anni nel 1938, che imbrigli la tradizione in un vivace linguaggio moderno nei suoi Echi di Napoli, otto canzoni su vecchi testi popolari. E il core della canzone napoletana non solo quello che si esprime attraverso i suoi versi pieni di sentimento, ma un particolare linguaggio musicale, quello della sesta napoletana con sue caratteristiche tanto peculiari che Plenizio, con gran seriet, anche se con una vena ironica, ne indica una traccia, precisa e appena camuffata, nel celebre e discusso accordo che apre il Tristano e Isotta di Wagner. La sesta napoletana un particolare accordo, senza entrare in descrizioni tecniche, con alcune note abbassate di un semitono, impiegato per esprimere sentimenti malinconici e accorati, ed strettamente imparentata con una tipica (la Hijaz) scala musicale araba. Questo per dire come il Mediterraneo sia luogo di scambi e Napoli uno dei crogiuoli principali, arricchito per di pi anche, come illustra Plenizio, da un vento del nord, che arriva da Francia e Germania, oltre che da Venezia. Cos tra un esempio e laltro, non facile dire, per esempio, quanto la Spagna abbia dato alla musica napoletana e quanto questa a quella spagnola. Visto questo, per concludere e assieme capire come sia complessa la storia di questa musica, ecco che Plenizio racconta di Fenesta che lucivi, attribuita a Guillaume, che per non la rivendic mai, perch la testa del tema era un allerweltweise probabilmente assai diffuso e la seconda frase era un calco di unaria de La sonnambula di Bellini, il tutto assemblato con indubbio gusto, ma lontano da una specificit autoriale. GIANFRANCO PLENIZIO LO CORE SPERDUTO LA TRADIZIONE
MUSICALE NAPOLETANA E LA CANZONE GUIDA 334 PP.
genza di tornare sul palco per proporre qualcosa di suo, che ripercorresse le sue radici. Prima era lei con la sua voce al servizio del mio progetto fra scrittura, musica e teatro; adesso sono io che la accompagno musicalmente nei suoi ricordi. Un viaggio anche nella cultura musicale rumena? Inizialmente si pensava ad un lavoro dedicato esclusivamente alla figura di Maria Tanase, cantante folcloristica rumena degli anni 50. Poi, lavorandoci, lo spettacolo diventato anche un percorso autobiografico nei ricordi di Ioana, scritto da lei e rielaborato
con la regista Silvana Gargiulo. Maria Tanase riemerge attraverso il percorso artistico di Ioana, che ritorna alle sue radici soprattutto grazie al canto. A me interessa molto questa idea, perch ogni volta che scrivo qualcosa sento il bisogno di tradurla anche in musica. Per non ho fatto una vera ricerca sulla prassi interpretativa della fisarmonica nel folclore rumeno, che anche a livello ritmico diversa, pi zigana. Io pi che imitare ho fatto un mio arrangiamento, in modo da essere molto discreto perch Ioana che deve emergere con la sua voce.
na con un bimbo che tutto pu sembrare tranne che un infante su un treno improvvisato? Per prenotare: ighina64@hotmail.com.
Si avvicina la nona estate di Magic Blues con Watermelon Slim e Chris Farlowe
Le prime otto edizioni sono state un successo, al di l di ogni pi rosea aspettativa. Il nostro obiettivo era e rimane quello di portare in Vallemaggia una manifestazione di qualit che possa inserirsi in modo ideale nella realt della nostra regione. 6 settimane di musica e ancora pi proposte in arrivo, garantisce il suo promotore Fabio Lafranchi, per la sempre pi consolidata rassegna blues, ormai divenuta un biglietto da visita internazionale per lintera regione (inserita tra gli eventi planetari raccomandati dalla Blues Revue). Per ledizione 2010 di Vallemaggia Magic Blues sono gi confermate le presenze di Kenny Neal, Watermelon Slim con i suoi Workers e della Hamburg Blues Band con Chris Farlowe, forse la miglior voce bianca del blues, e il talentuoso chitarrista Clem Clempson. The smallest Big Blues Festival in Switzerland, divenuto con il tempo uno degli appuntamenti pi attesi dagli appassionati dellestate musicale ticinese. La rassegna giunge alla nona edizione sulla scorta di un successo che lha trasformata da piccolo evento periferico in manifestazione di respiro internazionale, richiamando un folto pubblico proveniente in larga parte dal di fuori dei confini cantonali. Portare musicisti di fama mondiale in piccoli centri quali Avegno, Brontallo, Cevio o Maggia a qualcuno poteva sembrare una pazzia: la scelta, invece, sottolinea Fabio Lafranchi, si rivelata pagante sia dal profilo dellinteresse da parte del pubblico, sia da quello dellindotto turistico: Questo evento musicale partito in sordina nel 2002, nel corso degli anni cresciuto notevolmente. Oggi possiamo essere orgogliosi perch il Vallemaggia Magic Blues una rassegna matura, che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama delle manifestazioni musicali della Svizzera italiana e che, soprattutto, riuscita a farlo in un contesto anomalo; piccoli villaggi di una splendida ma periferica valle, lontano dalle grandi vie del traffico nonch dai grandi interessi commerciali che possono fornire il necessario supporto economico. Anche questanno si inizier con la Opening Night al Grotto Mai Morire mercoled 30 giugno ad Avegno e si concluder venerd 6 agosto a Cevio con una serata speciale; il tutto per un totale di 22 serate suddivise tra le principali piazze della regione e i pi suggestivi grotti, durante le quali si alterneranno pi di una trentina fra i migliori gruppi blues e R&B, con le pi interessanti proposte del Nord delle Alpi e dellarea ticineselombarda. Tra le novit del Vallemaggia Magic Blues 2010 linserimento di quattro nuovi stage nei grotti; Grotto Franci a Cevio (20 luglio), Residenza Onirica a Lodano (23 luglio), Ristorante Unione a Gordevio (27 luglio) e Grotto al Bosco ad Avegno (3 agosto). Che vanno ad aggiungersi ai tradizionali Grotto Mai Morire ad Avegno (30 giugno e 1 luglio), Ristorante Quadrifoglio a Maggia (2 e 7 luglio), Eco-Hotel Cristallina a Coglio (8 luglio) e Ristorante Turisti a Bignasco (16 luglio). Confermata pure, grazie alla collaborazione con la Crossmusic Production, la All Star Night a Maggia (21 luglio). Le piazze che accoglieranno questanno la rassegna saranno quelle di Brontallo (9 luglio),
Moghegno (14-15 luglio), Maggia (21-22 luglio), Avegno (28-29 luglio), Bosco Gurin (30 luglio) e Cevio (4-5-6 agosto). Il cartellone musicale in fase di allestimento, con il produttore Hannes Anrig al lavoro per mantenere la qualit delle scorse edizioni. Sicura la partecipazione di una delle grandi figure del blues contemporaneo: Watermelon Slim che con i suoi Workers ha da poco pubblicato il suo sesto album, No paid holydays, composto da brani originali in cui suona larmonica, canta e si diletta alla chitarra dobro, alle percussioni e al pianoforte con echi di Boogie-woogie, rocknroll e blues rock. Pure confermata la presenza della Hamburg Blues Band, con il cantante Chris Farlowe e il grande chitarrista Clem Clempson (entrambi membri dei Colosseum), nonch Adrian Askew, tastierista di Joe Cocker. LAssociazione Vallemaggia Magic Blues attiva in questi giorni nella raccolta delle inserzioni, importante contributo senza il quale sarebbe difficile proporre levento. Gli interessati possono contattare Vallemaggia Turismo: 091 753 18 85 o info@vallemaggia.ch.
in breve
Rinviato il concerto dei Cranberries
Il concerto dei Cranberries previsto per oggi a Ginevra stato rinviato a causa dei problemi alle corde vocali della cantante, Dolores ORiordan. Gli organizzatori si dicono fiduciosi di poter rendere nota al pi presto la data del nuovo appuntamento. I biglietti acquistati restano validi. Dolores ORiordan non potr cantare per almeno sei settimane.
sa di una grave forma di setticemia. Noto per vari ruoli nel cinema e in televisione, era conosciuto al grande pubblico per il ruolo di Ben Carrington nella soap opera Dynasty.