DOMENICA 21 GIUGNO 2009

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20 LA GAZZETTA SPORTIVA

SERIE B LA FINALE PLAYOFF

Troppo forte il Livorno LE PAGELLE

LIVORNO 8
di MATTEO DALLA VITE

Il Brescia gli cede la A DE LUCIA 6,5 Perché para, agisce ed esce

mostrandosi da Serie A.
ROSI 6,5 Al 12’ gli si spalanca mezzo mondo: tiro
fuori. Per mezz’ora ha addosso Caracciolo, lui resiste
sempre e con chiunque. (Galante s.v.)

Il primo tempo finisce senza gol, nella ripresa l’assedio produce tre reti PERTICONE 7 Fa a mezzo su Caracciolo, tempestività
e reattività.

Si scatenano Tavano e Diamanti, poi timbra Bergvold e comincia la festa MIGLIONICO 7 Non perde mai filo e lucida foga.
BONETTO 6,5 Ha Rispoli che sta largo, ha attenzione
nel basso e razzi per approfondire: seconda
promozione di fila dopo quella a Bologna.
LIVORNO 3 A. FILIPPINI 7,5 Ha un’esplosività che lo porta anche
a eccedere: è impulsivo ma tritachilometri.
BRESCIA 0 Incessante, zero esitazioni. (E. Filippini s.v.)
LOVISO 7 Taddei è il suo impegno serale: lo controlla
GIUDIZIO 7777 in zona off-limit, svolge e sviluppa compiti con tonica
PRIMO TEMPO 0-0
rabbia e lucidità.
MARCATORI Tavano al 5’, Diamanti
al 15’, Bergvold al 29’ s.t. BERGVOLD 7 Ruba e porta su, sa sempre cosa fare,
LIVORNO (4-3-1-2) De Lucia; Rosi golasso del 3-0.
(dal 41’ s.t. Galante), Perticone, Miglio-
nico, Bonetto; A. Filippini (dal 37’ s.t. IL MIGLIORE
E. Filippini), Loviso, Bergvold; Diaman-
ti (dal 25’ s.t. Pulzetti); Danilevicius,
h 8,5 DIAMANTI
Tavano. PANCHINA Vono, Grandoni, Manda Vass al manicomio: non racconta una storia
Rizza, Paulinho. ALLENATORE Ruo- sbagliata, palloni zuccherati, roba da ricchi. Assist
tolo. dell’1-0 praticamente da girato, 2-0 al volo da gran
BRESCIA (4-3-1-2) Viviano; Marti- campione. Mostruoso. (Pulzetti s.v.)
nez (dal 20’ s.t. Nassi), Mareco, Bega,
Gorzegno; Rispoli (dal 9’ s.t. Zambel- TAVANO 7 Subito un’occasione di testa: Viviano vola.
li), Vass, Zambrella; Taddei; Caraccio- Movimento e imprevedibilità, poi la zuccata che
lo, Possanzini (dal 38’ s.t. Okaka). squarcia di nuovo la porta-A.
PANCHINA Arcari, Dallamano, Zobo-
li, Tognozzi. ALLENATORE Cavasin. DANILEVICIUS 6 Un tiro quasi impossibile, utilità nel
ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno. fare spazi.
ESPULSI Caracciolo (B) e Galante (L) ALL. RUOTOLO 7,5 Anima, ordine, fiducia,
al 45’ s.t. per comportamento non re- concretezza: così va in A.
golamentare.
AMMONITI Perticone (L) per prote-
ste; Caracciolo (B), Taddei (B), Bega
BRESCIA 5
IL MIGLIORE
(B), Mareco (B), Zambrella (B), Gorze-
gno (B), Diamanti (L), A. Filippini (L) e
Bonetto (L) per gioco scorretto.
h 6 VIVIANO

NOTE paganti 16.334, incasso di Primo tempo, sembra il portiere egiziano: para
264.221 euro. Tiri in porta 11-3. Tiri Tavano, Diamanti, Bergvold e il «suo» Mareco. Poi
fuori 6-3. In fuorigioco 0-2. Angoli l’ondata amaranto ma pure poche colpe perché sono
6-3. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’. tre gol di gran lusso.
Lo stacco di testa con cui Francesco Tavano, 30 anni, ha realizzato il primo gol del Livorno dopo un perfetto cross di Diamanti LAPRESSE
MARTINEZ 5,5 Titolare dopo 2 mesi: chiusure ma
DAL NOSTRO INVIATO uomini che faranno la differen- la subisce. Il 4-3-1-2 di Cavasin anche ritardi. (Nassi s.v.)
GUGLIELMO LONGHI za. Il Brescia, che Cavasin ha ri- è ingolfato, quello di Ruotolo

LIVORNO dSplende il Livorno,
splende Diamanti e ormai non
si può più distinguere l’uno dal-
l’altro perché la promozione na-
sce da questa perfetta simbiosi
di forza e spettacolo. Tutti ad
applaudire quando Ruotolo
concede la standing ovation al
numero 23, tutti a chiedersi co-
sa potrà regalarci in A. Il fra-
stornato Brescia resta invece
senza domande se non una:
perché si è fatto asfaltare in mo-
do così imbarazzante?
L’assedio Partita? No, un asse-
dio: il Livorno ha fretta, parte
forte e non decelera mai. Si ca-
piscono subito quali saranno i
rapporti di forza, perché Dia-
manti manda in confusione to-
tale il povero Vass, accanto a
lui c’è Antonio Filippini che cor-
re come un pazzo e Loviso che
si occupa di arginare il temuto
Taddei. Sono questi tre (il fan-
tasista, il gemello, il regista) gli
2
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
Morganti mostra 10 gialli
Scintille Galante-Caracciolo:
entrambi espulsi nel finale
Gara subito «cattiva»: Morganti, però, decide di
non mostrare gialli preventivi, ma sarà costretto
a cambiare registro. L’arbitro, come sua
abitudine, lascia molto giocare, evitando di
fischiare ogni contrasto. Dopo 28 minuti ecco il
primo ammonito: Mareco (che affossa Tavano).
Al 30’ Bonetto da dietro sgambetta Rispoli: altro
giallo. Morganti non risparmia neppure Perticone
(proteste) e Bega (fallo su Diamanti). E in pieno
recupero scintille tra A. Filippini e Taddei:
ammoniti entrambi. Nella ripresa continua il
festival dei gialli: prima tocca a Zambrella che
falcia Diamanti, poi è lo stesso fantasista del
Livorno a finire nella lista dei cattivi. L’arbitro non
fa sconti più a nessuno: ammoniti anche
Caracciolo e Gorzegno. E proprio al 90’ doppio
rosso per Caracciolo e Galante (entrato da poco)
per un accenno di rissa dopo un contatto.
modellato sulla difesa a 4 dopo
il rischioso esperimento di do-
menica (Bega al rientro, Marti-
nez titolare dopo due mesi),
parte piano, molle e impaurito
e sa chi ringraziare se passa in-
denne il terribile momento dal
9’ a 32’: Viviano. Il portiere pri-
ma si supera su Tavano di te-
sta, poi è graziato da Rosi che si
mangia un gol già fatto e vola
due volte su Diamanti (punizio-
ne e sventola da fuori) e infine,
per non essere colpito dal fuo-
co amico, devia in angolo un ti-
ro svirgolato da Mareco. Venti-
trè minuti da incubo: bastano e
avanzano per meritarsi il van-
taggio, che è nell’aria, si sente,
ma non arriva. Il Brescia, ed è
la colpa maggiore, non sa cam-
biare passo, Taddei non è ben
controllato, Rispoli è frenato,
Zambrella passeggia, Caraccio-
lo fa quel che può ma è lasciato
solo dallo spaesato Possanzini.
Il risultato è che un tonicissimo
Livorno fa la partita e il Brescia
mostra tutta la sua potenza.
Il capolavoro Il gol arriva all’al-
ba della ripresa e nasce (ovvio,
no?) dal solito folletto con la
mano sinistra sempre fasciata:
splendido cross da sinistra di
Diamanti, testa di Tavano la-
sciato libero in area, Viviano
stavolta è battuto. Cavasin pro-
va a dare più spinta sulla fa-
scia, con Zambrella al posto
dello spento Rispoli. Ma non ac-
cade nulla. Anche perché poco
dopo c’è il capolavoro: Filippi-
ni comincia l’azione, Bergvold
crossa da sinistra, Diamanti col-
pisce al volo di destro. Bum! E
la partita finisce qui, anche se
Cavasin tenta la mossa della di-
sperazione: via un terzino, den-
tro Nassi. Un dettaglio, perché
è Bergvold a ritagliarsi uno
spicchio di gloria con un gran
tiro da fuori. Poi tocca ai Que-
en cantare We are the cham-
pions, la colonna sonora di tan-
ti trionfi.
MARECO 5 Salva su Filippini, inscena un quasi
autogol a metà primo tempo.
BEGA 5 Fra sponde altrui e inserimenti perde uomini
e situazioni.
GORZEGNO 5,5 Gioca spesso palla, il più libero di
quelli dietro: ma in difensiva, così così.
RISPOLI 5,5 Più largo che interno, zero spazi fra
Bonetto e Bergvold.
ZAMBELLI 5 Prima dove deve stare, poi terzino: non
cambia il match.
VASS 4,5 Diamanti è il suo «unhappy hour»: gara da
incubo.
ZAMBRELLA 5 Subisce l’agonismo di Filippini.
TADDEI 5,5 Idee e grandi intuizioni: ma la
museruola-Loviso è cosa seria: diventa nervoso.
POSSANZINI 5 Un tiretto e qualche volata. Fantasma.
(Okaka s.v.)
CARACCIOLO 4,5 Cercano tutti lui. E lui non si trova.
Espulso.
ALL. CAVASIN 5 Il Livorno gioca, il Brescia cerca
solo Caracciolo.
TERNA ARBITRALE Morganti 6,5 Lo aiutano bene i
due assistenti: 10 gialli (2 eccessivi), giusto il
rosso a Caracciolo, quello a Galante un po’ meno.
Calcagno 6,5 - Ayroldi 6,5

MERCATO PANCHINE TROFEO DOSSENA

Cesena: Bucchi. Bentivoglio idea Reggina Arezzo: Semplici

BIANCHIN-BINDA-VITTO
MILANO d Dopo aver bloccato
Do Prado (Pro Patria) il Cese-
na si prepara a mettere a segno
un altro colpo importante: si
tratta dell’attaccante Cristian
Bucchi; c’è già il gradimento
del giocatore (che oggi si spo-
sa) e il Napoli è disposto anche
a coprire parte dell’ingaggio di
600 mila euro. I romagnoli han-
no inoltre chiesto Cabeccia
(Spal), seguito anche dal Man-
tova, mentre dal Rimini potreb-
be arrivare La Camera.
Reggina, idea Bentivoglio Si infit-
tiscono i contatti fra Reggina e
Chievo: l’ultima idea dei cala-
bresi è Bentivoglio, che i giallo-
blù potrebbero inserire per arri-
vare a Barillà. Mentre per Hall-
fredsson è stato rifiutato lo
scambio con Malagò o Italiano
proposto dai veronesi.
Varie L’Ascoli è sul difensore se-
negalese Coly (Rodengo). Due
giocatori dell’Udinese nel miri-
no del Vicenza: il portiere Ko-
privec e l’esterno Formigoni.
Il Frosinone ha proposto a De-
dic un biennale, ma la punta ha
richieste dalla Grecia (Panathi-
naikos). L’Empoli vuole Vi-
sconti (Avellino). Su Testini
(Triestina) c’è il Vicenza, che
segue anche Lazzari del Grosse-
to con la Triestina.
Panchine In Emilia due panchi-
ne libere in attesa di sviluppi so-
cietari: a Modena Amadei ha
chiesto ai futuri soci di acquisi-
re la maggioranza (71%), a Pia-
cenza invece Garilli sta ridise-
ganndo le strategie. Quindi per
la conferma di Apolloni e l’in-
gaggio di Gotti passerà ancora
almeno una settimana.
Figline: Torricelli
Niente Rimini: Leo Semplici ha
scelto l’Arezzo, che è stato più
tempestivo per bloccare il
tecnico del Figline; al suo
posto la matricola del
Valdarno ha incontrato ieri
Torricelli, che è il candidato n.1
per sostituirlo (prima Semplici
deve risolvere l’accordo col
Figline, che scade nel 2010).
SOCIETA’ Mentre l’Ivrea
domani chiarisce le sue
intenzioni, sembra risolta la
crisi del Melfi: l’arrivo di un
nuovo sponsor sembra poter
garantire l’iscrizione.
Cristian Bucchi, 32 anni LAPRESSE
Trionfo Lega Pro
La finale è 4-0
CREMA (Cr) L’Under 20 di
Lega Pro ha vinto la 33ª
edizione del trofeo Dossena: è
il terzo successo per gli
azzurrini. La selezione di
Giorgio Veneri (padrone di
casa) ha vinto 4-0 la finale
contro i New York Magics,
chiudendo il discorso nei primi
20’ grazie alle reti di Bariti
(Carrarese), Scappini
(Ternana) e Titone (Samb);
nella ripresa il sigillo al risultato
l’ha messo Negro (Celano), che
è stato anche eletto miglior
giocatore del torneo.

SERIE B LA FESTA
5
Le promozioni in serie A
La prima è stata nel 1933
Questa è la quinta promozione
in A del Livorno: la prima è
stata ottenuta nel 1932-33
Livorno in A!
LA RISALITA E’ STATA IMMEDIATA
A UN ANNO DALLA RETROCESSIONE
BUON INIZIO CON ACORI, POI LA CRISI
E LA SVOLTA COL NUOVO ALLENATORE
IL RISVEGLIO AL MOMENTO GIUSTO
E NEI PLAYOFF E’ ARRIVATO IL TRIONFO
La ditta Diamanti &Tavano
specialisti in gol d’autore
Diversi nel carattere e nel gioco, decisivi in campionato e nei playoff
Ecco il fantasista e il centravanti che hanno lasciato il segno a Livorno
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
LIVORNOd Visto che la storia è
anche adesso, ecco, Livorno
vuole che ogni storia finisca lì.
Storia di mercato, ovvio. Per-
ché il Duo Fantasticus, il moro
e il biondo, il destro e il sini-
stro, tutti li vogliono rivedere
qui: i contratti ci sono ma sic-
come ci sono anche le voci,
beh, darci un taglio netto sarà
priorità. Ciccio Tavano e Alino
(un diminutivo di Alessandri-
no, i tifosi a Prato, nella sua cit-
tà, lo chiamano così) Diaman-
ti: un campano e un toscano,
un passaggio per entrambi in
maglia viola, una gavetta di ce-
mento, un passato a girovaga-
re, un presente e un futuro
qui. Dove i brutti pensieri sfu-
mano.
Che coppia Livorno nuovamen-
te sulla cattedra della A. Con i
due prof, loro ovviamente,
quelli che quando salgono sul
pulpito fanno sempre vedere
come si fa: lo sa bene il Bre-
scia, colpito all’andata e anni-
chilito nel ritorno della finale
playoff proprio dai gol del duo
meraviglia. Diamanti Alessan-
dro, Tavano Francesco: una
coppia così in serie B non si ve-
Tomas Danilevicius, 30 anni PEGASO
deva da anni. Tavano è il capo-
cannoniere della regular-sea-
son (24 reti); poi ce ne sono
altri, ma lì, a 13 reti, c’è Dia-
manti, papà di Aileen da poco
tempo, tipo col sinistro che ful-
mina e le giocate che quasi
mai vanno in corto circuito.
Poi arrivano i playoff e i tre gol
a testa, uno per partita: in tota-
le 43 in due. E pensare che per
la gara di ieri sera sono stati in
dubbio fino all’ultimo...
CHE COPPIA
I grandi protagonisti
della promozione
chiudono la stagione
a quota 43 reti in due
La 10 Inizialmente i due viag-
giavano su binari paralleli: me-
no intesa di ora, stesso traguar-
do da raggiungere. Col tempo,
i binari si sono toccati: scintil-
le, ma di qualità. I due si trova-
no: anche perché hanno spes-
so parlato della propria vita a
cercar fortuna. Tavano una
volta giocò da «pisano» contro
il Livorno, ma prima ci fu la
Fiorentina e la Rondinella, e
dopo l’Empoli, il Valencia, la
11
I gol stranieri del Livorno
Comanda Danilevicius
9
I gol segnati nei playoff
dopo lo 0-2 di Grosseto
Sono 11 i gol degli stranieri del Nei playoff, dopo lo 0-2 di
Livorno: 6 li ha segnati Tomas
Danilevicius (2 nei playoff)
Grosseto, il Livorno ha segnato
9 reti: l’ultima è di Bergvold
Martin Bergvold, 25 anni LAPRESSE
Roma, Livorno. Toscano adot-
tivo. Un giorno ritirarono la
numero 10 di Protti. Poi a Igor
diedero la cittadinanza livor-
nese e disse: «Rimetto in gioco
la 10, perché vestirla dev’esse-
re un traguardo e un orgo-
glio». L’ha presa Ciccio, sposa-
to con Sara e papà di Giulia,
l’altra parte di cuore della sua
vita.
Specialista Diamanti esulta co-
me gli viene: sbraita e si carica
caricando la curva. Tavano si
picchietta la testa come se do-
vesse rompere un uovo: la gio-
ia sceneggiata l’ha architetta-
ta insieme al compagno Vol-
pe, «a fine campionato dirò co-
me nasce». E’ il momento. An-
che Diamanti ha gironzolato:
è cresciuto nel Prato e sui cam-
pi in cui calciarono Bobo Vieri
e Paolo Rossi, è specialista dei
gol da fuori area, rinato alme-
no due volte, trequartista con
Ruotolo, quindi finalmente
nel posto che più gli compete.
A Livorno arrivò per 400 mila
euro su consiglio di Galante.
DiamantiTavano: mettiamoli
così, coi cognomi attaccati. So-
no la stessa storia, (ri)scritta
qui.
Francesco Tavano, 30 anni, esulta dopo l’1-0 con (ha collaborato
Alessandro Diamanti, 26, autore dell’assist ANSA Francesco Foresi)
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LA GAZZETTA SPORTIVA R
21
IL TECNICO
Ruotolo
il gregario
che è rimasto
un ragazzo
Gennaro Ruotolo, 42 anni LAPRESSE
FILIPPO GRIMALDI
dIl primo (ex) calciatore ita-
liano sbarcato con un contrat-
to nel terzo millennio, Genna-
ro Ruotolo da Santa Maria a Vi-
co, classe 1967, professione
gregario, ne ha fatta un’altra
delle sue. Forse la più grossa,
la più clamorosa. Regalando
— da allenatore, pensate un
po’ — la promozione in serie A
al Livorno, ma soprattutto al
suo presidente Aldo Spinelli
(«un fratello maggiore e un fra-
tello minore», parole sue).
Fiducia (ricambiata) Sciù Aldo
gli ha affidato il timone della
nave livornese quando i
playoff erano ormai all’oriz-
zonte. Non una follia, ma esat-
tamente il contrario. Sapeva,
il primo, che il suo figlioccio ac-
quistato per la prima volta nel
lontano 1988 dall’Arezzo, de-
stinazione Genoa (per sette-
cento milioni di lire più Scan-
x ziani), sarebbe stato perfetto
HA DETTO
SPINELLI
per gestire la situazione. Una
garanzia, un esemplare unico,
Ruotolo, che se corresse in bici
si chiamerebbe Bruseghin («te-
sta sul manubrio e pedalare»,
è il motto di Gennarino), o se
arrampicasse avrebbe il profi-
lo di Gnaro Mondinelli, lavora-
re, soffrire, salire in silenzio.
Cuore (d’oro) Domenica, dopo
la finale d’andata a Brescia,
S quando l’hanno accompagna-
La partita
«Un 3-0
to in sala-stampa lui ha avuto
un sussulto: «Ma devo proprio
straordinario, è sedermi qui a parlare?». Un ti-
stata una netta po speciale, e proprio per que-
supremazia, i sto vale un tesoro. Ci sarà un
ragazzi hanno motivo se questo quaranta-
giocato con duenne con un grande avveni-
cuore e grinta» re dietro le spalle, settimo di
nove figli, nato attaccante in
Prima Categoria e consacrato
S da mediano, recordman di pre-
Il campionato senze nella storia del Grifone,
«Potevamo ha lasciato buoni ricordi ovun-
andare in serie A que abbia messo il piede e la
prima, in testa e il cuore in oltre vent’an-
campionato, ni di onorata carriera, da Sor-
invece abbiamo rento al Genoa, dall’Al-Ittihad
dovuto vincere i al Massa Lubrense.
playoff»
Grazie (presidente) Proprio a
Spinelli, Ruotolo regalò la ma-
S glia del suo debutto in Nazio-
Lascio nale. Un giorno dovrà parlar-
«Questi playoff mi ne in un libro, ricordando pu-
hanno distrutto, re i tre gol realizzati a Wem-
per la prossima bley nella finale dell’Anglo-ita-
stagione voglio liano, la semifinale europea
lasciare la società contro l’Ajax, il primo succes-
a mio figlio so di un club italiano (il Ge-
Roberto» noa) ad Anfield, il matrimonio
mancato con il Napoli di Care-
ca e Maradona, solo perchè
Spinelli rifiutò i sette miliardi
di lire offerti da Ferlaino.
Un’età dell’oro senza fine,
quella di Gennarino settepol-
moni. Una preghiera, Ruoto-
lo: continui sempre ad essere
se stesso. E farà molta strada.
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22 LA GAZZETTA SPORTIVA

PRIMA DIVISIONE RITORNO FINALI PLAYOFF (ore 16)

NICOLA BINDA

Pro Patria e Benevento dL’appuntamento è con la sto-

ria. La Pro Patria manca da 45
anni dalla B, il Benevento non
c’è proprio mai stato. Dopo
LA GUIDA
Se c’è la parità
si giocano
E’ un giorno per la storia
aver inseguito il primo posto
fino all’ultima giornata, oggi i supplementari
devono difendere il secondo
sul loro campo: basterà non E’ promossa la squadra che in
perdere, con il rischio di dover finale fa più punti; in caso di

Una manca dalla serie B da 45 anni, l’altra non c’è mai arrivata
Serve un’impresa per resistere agli assalti di Padova e Crotone
Franco Lerda, 41 anni LIVERANI
Carlo Sabatini, 48 anni LIVERANI
Antonio Soda, 44 anni MOSCA
soffrire per 120’ se sarà neces-
sario giocare i supplementari.
Nulla, in confronto al tempo
trascorso per arrivare fin qui.
I rivali Facile? Non proprio. Di
fronte ci sono due squadre
che, al contrario, in B sono di
casa. Il Padova l’ha fatta 29 vol-
te, il Crotone c’è stato fino a
due anni fa. Due squadre che
non possono fare calcoli, che
sono costrette a vincere e che
hanno dimostrato di potercela
fare: i successi esterni in semi-
finale sono ancora freschi.
Francesco Moriero, 40 anni PIPITA
I precedenti Tutte e quattro —
per vari motivi — hanno tra-
scorso un campionato in sali-
ta, dentro e fuori dal campo.
Non è stato semplice arrivare
fin qui. Ma ora tutto è alle spal-
le, il Grande Traguardo è lì.
L’attesa incombe, la pressione
è forte, fa caldo in tutti i sensi.
In 16 finali per la serie B (da
quando sono con andata e ri-
torno), la metà delle volte l’an-
data è finita in parità e solo
una squadra, al ritorno, ha vin-
to in trasferta: è stato il Cese-
na nel 2004, nella partita della
maxi-rissa per la quale proprio
venerdì sono arrivati quattro
rinvii a giudizio. Va bene tut-
to, la posta è alta, ma arrivare
a tanto sarebbe troppo. Un pro-
nostico? Per favore: questi so-
no i playoff...
parità, è promossa quella che
segna più reti (quelle in casa
valgono come quelle in trasferta).
Se oggi al 90’ la situazione fosse
in parità, si giocano due tempi
supplementari da 15’; se la parità
persiste, è promossa la squadra
che si è piazzata meglio in
campionato (ossia quella che
oggi gioca in casa).
COSA SERVE PER LA B
GIRONE A Andata: Padova-Pro
Patria 0-0. Oggi: alla Pro Patria
basta il pareggio, il Padova deve
vincere.
GIRONE B Andata: Crotone-
Benevento 1-1. Oggi: al
Benevento basta il pareggio, il
Crotone deve vincere.
COSA SERVE PER LA PRIMA
GIRONE A Andata: Como-
Alessandria 2-1. Oggi:
l’Alessandria deve vincere, al
Como basta il pareggio.
GIRONE B Andata: Prato-
Giulianova 0-1. Oggi: il Giulianova
può anche perdere con un gol di
scarto, il Prato deve vincere con
almeno due gol di scarto.
GIRONE C Andata: Pescina-Gela
1-0. Oggi: il Gela deve vincere, al
Pescina basta il pareggio.
GAZZETTA.IT
Oggi si possono seguire le cinque
finali playoff sul nostro sito
(www.gazzetta.it): ci saranno
aggiornamenti in tempo reale con
i gol e i relativi marcatori.

SECONDA DIVISIONE RITORNO FINALI PLAYOFF (ore 16) SERIE D / FINALE SCUDETTO

Girone A Girone B Girone C Incidenti: sospesa

Alessandria-Como
Grande fermento ad Alessandria per la finale con il
Como: lo stadio è tutto esaurito e al seguito della
squadra ospite ci sono circa mille tifosi. Foschi non
recupera Motta e quindi rinnova la fiducia a Buelli,
autore della rete della speranza a Como; Rodriguez
è disponibile per la panchina. La squadra di Di
Chiara si è allenata ieri mattina al Sinigaglia: manca
Ezio Brevi per squalifica, rientrano Maggioni e
Franco; in difesa Brioschi, a centrocampo Goretti.
ALESSANDRIA (4-3-1-2) Servili; D'Aniello, Cozza,
Cammaroto, Schettino; Mateos, Briano, Buelli;
Buglio; Rosso, Artico. (Cicutti, Ciancio, Zappella,
Longhi, Damonte, Rodriguez, Pelatti). All. Foschi.
COMO (4-4-2) Malatesta; Maggioni, O. Brevi,
Brioschi, Franco; Balleri, Goretti, Salvi, Kalambay;
Facchetti, Guazzo. (Tornaghi, Rudi, Lombardi,
Adobati, Minetti, Sehic, Fofana). All. Di Chiara.
ARBITRO Giancola di Vasto (Raimondi-Evangelista).
Giulianova-Prato
Esauriti i biglietti: sono 3.600 i sostenitori del
Giulianova più 200 tifosi da Prato. Del Grande non ce
la fa, nemmeno per la panchina: al suo posto è pronto
Lisi; difesa a cinque con Ogliari e Sosi esterni e al
centro i rientranti Vinetot, Garaffoni e il giovane
Ciminà. Lamma è partito ma non dovrebbe farcela:
Padella al suo posto in difesa, Ouchene capitano; a
metà campo Silva Reis al posto di Fogaroli, davanti
Basilico con Ferrario, in vantaggio su Vieri.
GIULIANOVA (5-3-2) Mancini; Ogliari, Vinetot,
Ciminà, Garaffoni, Sosi; Pucello, Croce, Lisi; D’Antoni,
U. Improta. (De Simone, D’Urso, Iachini, G. Improta,
Testoni, Mariani, Victorin). All. Bitetto.
PRATO (4-3-1-2) Layeni; Guarisa, Panizzolo, Padella,
De Agostini; Cecchi, Acciai, Silva Reis; Ouchene;
Basilico, Ferrario. (Grilli, Narducci, Salvi, Piantoni,
Crotti, Corvesi, Vieri). All. Orrico.
ARBITRO Guida di Torre Annunziata (Ranghetti-Preti).
Gela-Pescina
Lo stadio di Gela è stracolmo, con una cinquantina di
tifosi del Pescina al seguito. Franciel gioca (ha
smaltito il gonfiore alla caviglia), acciaccati i due
Esposito; dubbio a centrocampo: Schiavon o Iannini.
Out Arcamone, alle prese con l’infortunio alla coscia
destra, ballottaggio a sinistra tra Silvestri e
Rosamilia, Giordano rientra dopo la squalifica.
GELA (4-4-1-1) Cecere; Nigro, D’Aiello, Fernandez,
Ambrosecchia; Gaeta, Iannini, Marinucci Palermo,
Unniemi; Alessandrì; Franciel. (Ferla, P. Esposito,
Staffolani, G. Esposito, Galuppi, Russo, Schiavon).
All. Cosco.
PESCINA (4-4-1-1) Bifulco; Locatelli, Petitto,
Blanchard, Piva; Cruciani, Giordano, De Angelis,
Silvestri; Berra; Bettini. (Merletti, Miale, Gentili,
Pietrobattista, Censori, Laboragine, Rosamilia). All.
Perrone.
ARBITRO Doveri di Roma (Giallatini-Schenone).
Siracusa-Pro Vasto
(m.cal.) La finale scudetto tra Siracusa e Pro
Vasto si è conclusa nel peggior modo possibile.
La gara di Aprilia è stata sospesa dopo il primo
tempo sul 2-0 per gli abruzzesi a causa degli
incidenti provocati dai tifosi siciliani: sugli spalti si
sono vissute scene di panico, con gli spettatori
costretti a fuggire in campo a causa degli scontri
con le forze dell’ordine. Un bambino è stato ferito
a un braccio dal lancio di un fumogeno. Già in
mattinata, arrivando in treno a Roma, i tifosi del
Siracusa hanno sfasciato tre carrozze.
Prima il Sansepolcro ha vinto il titolo Juniores:
dopo l’1-1 del 90’, battuto il Savona ai rigori (8-7).
Oggi c’è il ritorno delle semifinali nei playoff: ecco
gli arbitri (ore 16). Vico Equense-Renate (andata
1-0): Vallorani di San Benedetto; Sapri-Nocerina
(1-2): Pairetto di Nichelino. La finale domenica 28.