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Avvocato di strada, anche a Genova un aiuto per i senza tetto

Alla Comunit di San Benedetto arriva l'assistenza legale gratuita per i clochard. l'ultimo regalo di Don Gallo ai suoi ultimi. Chi perde la residenza, perde i diritti

Don Andrea Gallo Stefano Goldberg - Publifoto

Genova
Sabato 29 giugno 2013 ore 9:42

di Matteo Paoletti

Avremmo dovuto inaugurare Avvocato di strada il mese scorso, ma poi don Gallo ci ha lasciati. Era un progetto che lui e la Comunit avevano accolto con entusiasmo, ma don Andrea non ha fatto in tempo a vederlo partire. Tristezza per la perdita e soddisfazione per l'iniziativa importante al via convivono nelle parole di Emilio Robotti, avvocato e presidente della Onlus Avvocato di Strada, che da gioved 4 luglio porta alla Comunit di San Benedetto l'assistenza legale gratuita per i senza tetto. questo l'ultimo regalo che il prete da marciapiede ha lasciato ai suoi ultimi, quello di portare l'aiuto di un avvocato a chi una casa non ce l'ha pi: uno sportello aperto ogni gioved dalle 16.00 alle 18.00 nella sede della comunit in via Buozzi 17, dove i clochard troveranno ad accoglierli due avvocati. Non necessaria la prenotazione e si possono richiedere informazioni al 333 4252186. Il servizio aperto solamente ai senza tetto. I legali, in maniera del tutto gratuita, ascolteranno i casi dei clochard e indicheranno le soluzioni da percorrere, supportati da altri venti avvocati volontari che dietro le quinte seguiranno le pratiche e patrocineranno l'eventuale giudizio. A Genova tra avvocati e patrocinatori siamo pi di tremila. Pi dei medici spiega Robotti Ma per portare avanti il progetto bastiamo molti meno. E moltissimi colleghi si sono offerti di darci una mano: non necessario svolgere attivit di sportello, ma si pu collaborare seguendo le pratiche raccolte dagli altri volontari. Chi finisce in mezzo a una strada il pi delle volte non lo sceglie, ma spesso costretto a restarci perch imbrigliato nelle maglie della burocrazia. Le cause pi frequenti riguardano aspetti amministrativi anche banali, come la residenza continua Robotti Ma senza la residenza si perdono moltissimi diritti: si pu andare al Pronto Soccorso, ma non si possono fissare visite e ricevere cure meno urgenti per problemi anche gravi. Si perdono diritti previdenziali, di famiglia, di assistenza. Certo, a volte ci confrontiamo anche con cause penali, per violenze subite o per reati

connessi alla vita in strada, ma statisticamente sono i problemi amministrativi quelli pi frequenti. I dati statistici di Avvocato di Strada vengono pubblicati e presentati ogni anno in una dettagliata relazione, dalla quale emerge un interessante spaccato delle nostre citt: scorrendo le pagine dell'attivit dell'associazione - dai primi passi a Bologna, nel 2000, fino a oggi - emerge che tra le migliaia di pratiche di diritto civile le due voci pi considerevoli non riguardano problemi penali (che pure esistono), ma quelli relativi al diritto alla residenza e al diritto del lavoro. Spesso le cause vengono intentate contro la Pubblica Amministrazione e contro i Comuni, che spesso, nonostante l'attivit di Avvocato di Strada e di altre associazioni simili, non rilasciano la residenza ai senza tetto. E senza residenza, tra le altre cose, non si possono pagare le tasse: cos, chi vive in strada vede crescere ogni anno il proprio debito nei confronti dello Stato. Quando pensiamo ai senza fissa dimora, pensiamo ai barboni - continua Robotti - Ma la realt di chi perde la residenza molto pi ampia. Basti pensare a chi entra nel circuito carcerario e penitenziario. Ripartire difficile. Avvocato di strada, con le sue 35 sedi nelle citt italiane, si occupa solo di clochard, mentre esiste un panorama di associazioni piuttosto articolato e specifico per l'assistenza agli ex detenuti e alle persone con problemi di droga e psichiatrici. Per tutti, comunque, l'assistenza legale un punto di partenza di un percorso pi ampio di reinserimento, che deve passare attraverso Servizi Sociali, Asl e altri enti specializzati. Il servizio di Avvocato di strada totalmente gratuito e si finanzia attraverso le cause vinte: una volta detratte le tasse, il resto delle spese (pagate da chi perde la causa) vanno tutte all'associazione. La sede di Genova, che la seconda in Liguria dopo La Spezia, stata aperta proprio cos. Matteo Paoletti
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