25/10/2018 diffusione:247484

Pag. 28 N.43 - 28 ottobre 2018 tiratura:299224

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
EMERGENZA MISERIA
«TUTELIAMO CHIUNQUE NON PUÒ
PERMETTERSI ASSISTENZA LEGALE
DICE MASSIMILIANO ARENA,
COORDINATORE DEGLI AVVOCATI
DI STRADA DI FOGGIA

»A
:

DALLA PARTE
DEGLI ULTIMI
«IO DIFENDO
I DIRITTI DEI POVE
IL 18 NOVEMBRE ECCO UNA STORIA I DATI RIVELANO CHE
RICORRE DI SOLIDARIETÀ IN ITALIA CI SONO
LA GIORNATA E IMPEGNO 300.000 PERSONE
MONDIALE IN FAVORE TRA CHI RENDE IN PIÙ RISPETTO
DEGLI INDIGENTI VISIBILI AL 2016 CHE
VOLUTA DAL PAPA I DIMENTICATI VIVONO DI STENTI
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A lato, con la maglia rossa, Massimiliano

Arena, 46 anni (anche nel riquadro),
fondatore e coordinatore, dal 2005, dello
sportello degli avvocati di strada di Foggia,
al lavoro nel Borgo Mezzanone di Foggia.
Sotto, dei suoi collaboratori all'opera nello
stesso quartiere, detto "della vergogna".
A destra, Arena nella sede dello sportello,
accanto alla stazione ferroviaria, che offre
assistenza gratuita a senzatetto e immigrati

Dio rimane fedele alla sua

promessa, e anche nel buio della
notte non fa mancare il calore
del suo amore. Per superare
l'opprimente povertà, è necessario
che chi fa fatica percepisca la
presenza dei fratelli e delle sorelle
Papa Francesco

di Antonio Sanfrancesco
1 difensore dei dimenticati è
un tipo ottimista. «Il Sud ce la
farà, come sempre. Siamo gen-
te tosta, abbiamo coltivato la
terra strappandola ai sassi con
la tecnica dello "spietramento"
che ci hanno copiato pure gli
israeliani, portandola nel de-
serto del Negev». Massimiliano Are-
na, 46 anni, avvocato di strada,
ogni giorno cerca di rimuovere
pietre che sono macigni. Sof-
focano i "figli inattesi" del-
la grande crisi, passati di
colpo da u n lavoro a men-
dicare u n pasto. Soffocano
gli emarginati che si sono defini-
tivamente arresi e i migranti che in
quella terra di nessuno che è Borgo
Mezzanone, quindici chilometri da
Foggia, sono sfruttati come animali
da caporali senza scrupoli.
«Dobbiamo rendere illegale la po-
vertà», disse una volta don Luigi Ciot-
ti. Nell'ufficio degli avvocati di strada,
accanto all'entrata della stazione fer-
roviaria di Foggia, Arena e i suoi col-
leghi ci provano. Cominciando a rico-
noscerla e a guardarla in faccia. Renzo
Piano li chiama rammendi. E c'è tanto
da rammendare in questa terra, dove
le conquiste sindacali di Giuseppe Di
Vittorio sono ricordi da museo. Dove
lo Stato non ci mette neanche più la
faccia. Dove la burocrazia è un mostro
vorace che si mangia pure la dignità di
chi ha già perso tutto.
Massimiliano Arena non si sente
u n eroe: «L'avvocato di strada ha la
sua normale attività forense e dedica
u n po' del proprio tempo a persone che
puzzano, malvestite, che non hanno la
forza e il coraggio di entrare in uno
studio legale», dice, «è una persona
che riconosce la nobiltà della nostra
professione. Noi serviamo per rida-
re diritti a chi li ha smarriti e, da solo,
non riesce neanche a chiederli. Ci sono
persone che hanno perso l'assistenza
sanitaria. Ma senza la residenza non
possono accedere alle cure. Lì interve-
niamo noi».
Fuori dall'ufficio spesso c'è la
coda. Di fronte alla scrivania di Are-
na sfila un'umanità dolente e quanto
mai varia. «Gente che per paura o per
fuga ha deciso di nascondersi per stra-
da, dove sei visibile e invisibile nello
stesso tempo», racconta, «gente che
in strada ci è finita e non sa come
reagire; migranti regolari, con il per-
messo di soggiorno, che lavorano nei
campi e vengono qui per essere paga-
te dai padroni; gente che ha perso in
u n colpo solo famiglia, casa e lavoro,
magari dopo un divorzio. Con loro è
davvero difficile perché fanno fatica
ad ammettere il fallimento e a chiede-
re aiuto. I migranti, invece, una coraz-
za ce l'hanno già perché vengono

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EMERGENZA MISERIA
dall'inferno. La povertà è uno sta-
tus, l'impoverimento è un cammino,
lento e inesorabile, verso il precipizio.
È molto più difficile aiutare una per-
sona che si è impoverita».
Che Italia è, quella vista dall'avvo-
cato di strada? «Un'Italia traballante
che fa acqua da tut-
La sua te le parti. Noi non
testimonianza siamo la soluzione,
in un libro ma il termometro
che misura la feb-
bre. È un Paese che
s'indigna a paro-
le per quei gironi
infernali di certe
periferie dove im-
perversano prosti-
tuzione, sfrutta-
mento, mancanza
di acqua, luce, di-
ritti. È un'Italia che va avanti a forza di
slogan e che non risolve né i problemi
dei migranti né i problemi degli ita-
liani. I poveri hanno una sofferenza
PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE E SAN PAOLO
CON GLI EMARGINATI SENZA SCUSE NÉ RINVÌI.
UN SUSSIDIO PER CAPIRE, PREGARE E AGIRE
«"Questo povero grida
e il Signore lo ascolta"
(Sal 34,7). Le parole
del salmista diventano anche
SflSf
le nostre nel momento in cui
siamo chiamati a incontrare
le diverse condizioni di
sofferenza ed emarginazione
in cui vivono tanti fratelli e
sorelle che siamo abituati
a designare con il termine
generico di "poveri"». Così
papa Francesco ha annunciato
la seconda Giornata mondiale dei
poveri che si celebra domenica 18
novembre 2018. Per prepararsi a vivere
con consapevolezza l'evento, il Pontificio
Consiglio per la promozione della nuova
3 0 Q] 43/2018
Massimiliano Arena insieme agli altri Avvocati di strada di Foggia
al Festival Questioni meridionali il 13 settembre scorso.
"francescana", lieta, mai urlata. In loro
incontro sempre una grande dignità».
A Foggia, lo sportello esiste dal
2005 ed è aperto tutti i giorni. Si
alternano 15 avvocati. Turno fisso
il lunedì e poi a chiamata. D'estate si
"trasloca" a Borgo Mezzanone, il ghet-
evangelizzazione e le Edizioni
San Paolo hanno curato un
sussidio pastorale predisposto
per diocesi, parrocchie
e associazioni. Si tratta di un
utile strumento (Questo povero
grida e il Signore lo ascolta,
96 pagine a soli 2 euro)
da utilizzare per la catechesi
e la veglia preparatoria. Chi lo
vuole può richiederlo subito
in parrocchia, presso le librerie religiose,
cominciando da quelle della San Paolo
e delle Paoline, e su www.sanpaolostore.it
I parroci sono invitati a contattare l'agente
di zona o il servizio clienti al numero verde
gratuito 800.50.96.45, oppure a inviare
una e-mail a servizio.clienti@stpauls.it
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tiratura:299224
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
to della vergogna, dove Arena con
Intersos e altri volontari o f f r o n o as-
sistenza alle vittime del caporalato:
«Non è cambiato nulla, solo il colo-
re della pelle del caporale: prima era
bianca, adesso è nera. La legge? Fun-
ziona se viene applicata».
Ne ha viste tante, Arena, nel suo
peregrinare da volontario in giro per
il mondo, dall'Africa al Sudamerica. E
pensare, come racconta nel bel libro
Io, avvocato di strada (Baldini+Castol-
di), che s'era fermato all'ultimo miglio
prima della laurea in Giurisprudenza.
«Era il 1997, mollai a cinque esami dal
traguardo. Ad Assisi, durante un ritiro
spirituale, incontrai i ragazzi dell'O-
perazione Mato Grosso. Cercavano un
laureato da spedire in Sudamerica. Feci
tutto in sette mesi pur di partire. Poi,
nel 2005, lessi un'intervista al presi-
dente nazionale degli avvocati di stra-
da, Antonio Mumolo, e dissi: "È fatta,
finalmente posso utilizzare i miei studi
per aiutare gli altri nella mia città"».
Arena ha solo un cruccio. Si
chiama Michele (nome di fantasia),
morto alcolizzato qualche mese fa
dopo che alcuni delinquenti gli aveva-
no rubato i dati personali per fare truf-
fe on line in mezza Italia: «Si è trovato
con una montagna di processi. Lui si è
lasciato andare. Lo sento come un fal-
limento personale».