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ZADIE SMITH

A Massenzio per Letterature


Zadie Smith nata a Londra nel 1975 da padre inglese e madre giamicana. Considerata tra le scrittrici britanniche di maggiore talento, ha pubblicato finora quattro romanzi (tutti tradotti per Mondadori), Denti bianchi, Luomo autografo, Della bellezza e (appena uscito) NW, oltre a numerosi saggi e racconti. Domani Zadie Smith sar a Roma per Letterature 2013, il festival curato da Maria Ida Gaeta, ededicato questanni alla Creativit. Alle 21 alla basilica di Massenzio la scrittrice legger il testo inedito di cui anticipiamo in questa pagina la parte iniziale. Nella stessa serata Bunker Roy racconter lesperienza del Barefoot College da lui fondato in India. In apertura, i racconti delle esperienze di idee che si conquistano il mondo con la fondazione Uman Foundation e lassociazione InnovActionLab.

uesta sera mi hanno chiesto di parlarvi di creativit. una di quelle parole ambigue che piacciono agli organizzatori di eventi letterari, e confesso di averla fissata a lungo senza riuscire a prendere il via. Unaltra parola dello stesso tipo identit. Il nostro bisogno di questi vocaboli devessere autentico, vista la frequenza con cui li usiamo, eppure ormai si sono consumati, come un vecchio paio di scarpe che lasciano entrare pi di quello che tengono fuori. La parola creativit ha avuto un declino particolarmente lungo. Il critico marxista Raymond Williams ne traccia linvoluzione nel suo dizionario della cultura moderna, Nuove parole chiave. Williams racconta che la creazione nasce come prerogativa degli dei (come nella massima di Agostino creatura non potest creare: la creatura creata non pu a sua volta creare), e da quella vetta decade, nel XVI secolo, a sinonimo di falso o imitazione. O sei soltanto, chiede Macbeth, un pugnale della mente, / Una creazione falsa che nasce dal cervello / Oppresso dalla febbre?. Per gli elisabettiani, tutto ci che era naturale rappresentava la verit. Tutto ci che era creato dalla mente degli uomini risultava in un certo senso secondario, sospetto. Una leggera macchia di vergogna che dur a lungo, arrivando a sfiorare persino i romantici. Ai giorni nostri, sostiene Williams, usiamo la parola creativit per nascondere a noi stessi il fatto che le arti non sono dominate da inLA PAROLA CREATIVIT

ZADIE SMITH

Il vero creativo chi dice no


Per rinnovare occorre rifiutare le opinioni convenzionali La lezione della scrittrice inglese domani a Roma

tori, a volte geniali, spesso allinizio scrivono in modo stranamente esitante. La loro una scrittura che mira a piacere; una scrittura, in particolare, che cerca di occupare una presunta nicchia nel mercato letterario. Spesso questa nicchia caratterizzata da quellaltra parola ambigua, identit.Ho sentito Salman Rushdie dichiarare, poco tempo fa, che il suo consiglio pi importante ai giovani scrittori asiatici contemporanei il seguente: Non devono esserci frutti tropicali nel titolo. Niente manghi, niente guaiave. Niente del genere. Anche le bestie tropicali sono problematiche. Pavoni eccetera. Lasciate perdere quella roba. Se i romanzi asiatici sono di moda, questo non significa che dobbiate trasformare la vostra persona in un feticcio. O per dirla in un altro modo: non creativo permettere alla logica del mercato di penetrarvi nella mente. Uno dei vantaggi del mestiere di scrittore , o forse era, la sua relativa indipendenza. Al contrario del cinema e della televisione, non occorre soddisfare un comitato n ottenere unautorizzazione prima di mettersi a scrivere. Ma cosa succede se abbiamo interiorizzato un comitato immaginario? A volte gli studenti sembrano pi sintonizzati sulle chiacchiere dei pr delleditoria che su quanto avviene nella loro mente. Si propongono di scrivere il Prossimo Grande Romanzo Postcoloniale, unEpopea Multigenerazionale, o un Delicato Dramma Storico Canadese. Non molto tempo fa, al termine di un semestre, uno studente mi ha chiesto: Come hai scelto il tuo marchio letterario?. Quasi tutto il tempo che trascorro con gli studenti occupato dal tentativo di convincerli che la creativit qualcoA SCUOLA DI SCRITTURA

Serve a nascondere il fatto che le arti non sono dominate dalloriginalit ma dalla riproduzione ideologica
UN PROGRESSIVO DECLINO

I miei studenti mirano prima di tutto a piacere, a occupare una presunta nicchia nel mercato letterario
LANTIDOTO KAFKA

Anche luomo che disinfesta la casa dagli scarafaggi parla di trovare soluzioni creative al problema
novazione e originalit, bens dalla riproduzione ideologica ed egemonica. In altri termini: ci piace pensare che le arti creative rappresentino una forma di ribellione contro landamento delle cose, mentre il pi delle volte non fanno altro che rafforzare lo status quo. La parte pi dolorosa arriva alla fine: La difficolt sorge quando una parola che un tempo era destinata, e spesso lo tuttora, a rappresentare un concetto serio ed elevato, diventa convenzionale. [] Di conseguenza qualunque opera letteraria fasulla o stereotipata pu essere chiamata, per convenzione, scrittura creativa, e gli autori di testi pubblicitari possono descriversi ufficialmente come creativi. Credo che sia proprio in questultimo senso, molto lato, che sento usare pi spesso la parola nella mia citt adottiva, New York. A una festa una ragazza potr dirvi, tutta fiera, che lavora nel branding creativo. Luomo che ci disinfesta lappartamento dagli scarafaggi parla di trovare una soluzione creativa al problema. Il settore marketing di una grande azienda considerato il suo centro creativo. Mentre scrivo queste parole, a New York si celebra ufficialmente la Settimana creativa (In cui pubblicit, design e digital media entrano in collisione con le arti). A Manhattan, quando una persona viene descritta come creativa, in genere significa che ha trovato un modo particolarmente ingegnoso per vendervi qualcosa.

Lo assegno sempre come lettura allinizio di ogni corso: per lui creare era di per s una forma di rifiuto
sa di pi che trovare il pubblico perfetto per il prodotto perfetto. A mio parere, un vero Creativo non dovrebbe accontentarsi di soddisfare una domanda preesistente, ma dovrebbe modificare la nostra idea di ci che desideriamo. Unopera darte forma il proprio indispensabile pubblico, crea un gusto per se stessa. In questo senso, al cuore della creativit si trova un rifiuto. Perch unopera veramente creativa evita sempre di vedere il mondo come lo vedono gli altri, o come viene generalmente descritto. Rifiuta le opinioni convenzionali e generiche: rinnova. A volte questo cambiamento di prospettiva forzato crea piacere, e una Creativa deve considerarsi molto fortunata se ci avviene. Ma deve anche prepararsi alle reazioni pi consuete: disagio, ripugnanza, confusione, shock, persino rabbia. Di rado ci che davvero nuovo sinsinua con facilit nello stato di cose esistente. Come minimo provoca un po di attrito. Eppure trovo difficile coltivare e promuovere negli studenti soprattutto americani la disponibilit a rischiare di non piacere. Vengono educati a seguire il principio della domanda e dellofferta, del rapporto tra intrattenitore e pubblico. Come antidoto, allinizio di ogni corso, assegno la lettura di Kafka, nella speranza che li renda pi audaci. Perch Kafka era un Creativo la cui creativit non si fondava sul bisogno di approvazione. Un uomo per il quale la creativit era di per s una forma di rifiuto.
Traduzione di Silvia Pareschi Zadie Smith 2013

Laltro posto dove sento spesso questa parola , prevedibilmente, il numero 58 di West 10th Street, dove insegno in un corso di Scrittura creativa. L la parola creativo si trasformata da aggettivo in sostantivo. Fin dalla pi tenera et, scrive una studentessa nella lettera di candidatura, sapevo che il mio destino era essere una Creativa. Il

supplemento domenicale del New York Times tortura regolarmente i miei studenti con articoli esagerati sulla fantastica vita di questa persona, la Creativa. Abita a Brooklyn, lavora seduta in un caff con il suo portatile, fa gli orari che vuole e non deve rispondere a nessuno. Non potrei certo negare a un giovane questa comprensibilissima aspi-

razione (anche se personalmente non ho mai scritto neppure una parola creativa in un caff), ma a volte mi domando se lattrattiva principale sia la scrittura creativa in s o questo stile di vita tanto reclamizzato. Per creare qualcosa, come sapevano gli dei, occorre una certa audacia. Ma bench i miei studenti siano ottimi let-

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